MANUELA PERUZZI SPISAL ULSS 20 - VERONA
Convegno “LA VIGILANZA SULLA SICUREZZA E LA REGOLARITA’ DEL LAVORO NEI CANTIERI EDILI”
Giovedì 9 giugno 2016
Ore 9.30 – 13.00
Sala Convegni Ospedale di Marzana
Piazza Ruggero Lambranzi n. 1
Marzana – Verona
LAVORO E SICUREZZA NELLE COSTRUZIONI
OGGI PARLIAMO DI:
L’IMPEGNO E GLI OBIETTIVI DELLE ISTITUZIONI
I PROBLEMI RILEVATI NEI CANTIERI DURANTE I CONTROLLI: GLI INFORTUNI
LE MISURE DI PREVENZIONE
LE FIGURE PRESENTI IN CANTIERE E LE LORO RESPONSABILITÀ
I DOCUMENTI IN CANTIERE
LA SORVEGLIANZA SANITARIA
L’AUTOVALUTAZIONE DELLA SICUREZZA DEL CANTIERE
La lista di controllo
3
• Settore al centro della crisi economica, da anni calo della produzione
• Lavori al massimo ribasso
• Riduzione della struttura di impresa
• Sub-appalti a cascata
• Cambiamento della manodopera: sempre meno strutturata con
lavoratori avventizi, autonomi sempre più in aumento, lavoratori in nero (10% del totale nel nord fino al 20% nel sud)
• Infortuni e malattie professionali
Il settore delle costruzioni
76.911 68.506
56.615 47.013 39.988
ITALIA
8.366 7.317
6.112 5.135 4.481
VENETO
1.764 1.541
1.345 1.155
968
2010 2011 2012 2013 2014
VERONA
Fonte: Banca Dati INAIL - Infortuni sul lavoro - Denunciati - Industria e Servizi - Analisi Settoriale | Tavola: IL_DN_IS_AS_ATE_TEM
ANDAMENTO INFORTUNI SETTORE COSTRUZIONI
2010 - 2014
Fonte: Banca Dati INAIL - Infortuni sul lavoro - Denunciati - Industria e Servizi - Analisi Settoriale | Tavola: IL_DN_IS_AS_ATE_TEM
300 255 203 176 148
ITALIA
30
18 20
9 13
VENETO
4 5 5
2 1
2010 2011 2012 2013 2014
VERONA
ANDAMENTO INFORTUNI MORTALI SETTORE COSTRUZIONI
2010 – 2014
S.P.I.S.A.L. - ULSS 20 Verona - T.d.P. dott. Toniu Radev T.d.P. dott. Remo Bertani
1 3 2 1 2 1 4
1
18
35
3
9
22
78
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
VENETO: ANDAMENTO INFORTUNI MORTALI PER COMPARTO 2011 – 2016
Programma Regionale Epidemiologia Occupazionale - VENETO
S.P.I.S.A.L. - ULSS 20 Verona - T.d.P. dott. Toniu Radev T.d.P. dott. Remo Bertani
VENETO: CAUSE DI INFORTUNI MORTALI
TUTTI I COMPARTI 2011 – 2016
23% Caduta dall'alto o in profondità
21% Ribaltamento trattore o muletto o
bob-cat
21% Colpito da materiale
22% Schiacciato/colpito da
automezzo
17% Altro
Folgorazione Incendio
Causa sintetica (Quadriennio in corso) Costruzioni
Caduta dall'alto da automezzo non agricolo 1
Caduta dall'alto da edificio senza protezioni 3
Caduta dall'alto da opera provvisionale (es. impalcatura) 3
Caduta dall'alto da scala portatile 7
Caduta dall'alto per sfondamento copertura 1
Caduta in scavo 1
Folgorazione su impianto elettrico 1
Incidente stradale 2
Ribaltamento miniescavatore/muletto/automezzo 2
Schiacciato/colpito da materiale 5
Schiacciato/incastrato in impianto/macchina 1
Seppellimento 1
Altro 1
TOTALE 29
16 CASI PER CADUTA DALL’ALTO
VENETO: CAUSE DEGLI INFORTUNI MORTALI
NELLE COSTRUZIONI 2013-2016
COSTRUZIONI DINAMICA
Il lavoratore, durante la posa di un pannello metallico da parte di un
gruista, si trovava con altri due lavoratori sopra un piano costituito da
assi di legno di un vano scale ad una altezza di circa 18 metri.
A causa del collasso della struttura in legno il lavoratore precipitava
mentre gli altri due colleghi riuscivano ad aggrapparsi al pannello
metallico in fase di posa.
Il lavoratore alla guida di una autogru colpiva con il braccio della
macchina una trave posizionata e già fissata sui pilastri. Nella caduta la
trave (20 ton) cadeva sopra la cabina di guida dell’autogru.
Il lavoratore stava coprendo con malta le canaline dell’impianto idraulico
del fabbricato, cadeva lungo la rampa della scala fissa a gradini.
Il lavoratore durante la pulizia delle lame della benna miscelatrice, priva
della grata di protezione, veniva trascinato dentro la stessa.
INDAGINI GIUDIZIARIE SPISAL SU INFORTUNI MORTALI
NEI CANTIERI DI VERONA 2015
LA RISPOSTA DELLE ISTITUZIONI
Contrastare tutte le possibili cause di infortunio legate a mancate
protezioni di sicurezza, a lavoro in condizioni di pericolo a mancata
formazione dei lavoratori.
Un potenziamento delle istituzioni previsto dal
Decreto 81/2008 art. 13 per rischi particolarmente elevati prevede che
oltre alle ASL la DTL svolga attività di vigilanza nei cantieri anche sugli
aspetti di sicurezza del lavoro previa:
Informazione preventiva al servizio SPISAL territorialmente
competente, nell’ambito del Coordinamento Regionale e
Provinciale
LA RISPOSTA DELLE ISTITUZIONI
LA VIGILANZA COORDINATA TRA ULSS SPISAL E DTL
art. 5 del D 81 “Comitato e le Linee di indirizzo nazionali del 2013
prevedono:
una programmazione comune dell’azione dell’attività di vigilanza tra soggetti
istituzionali orientata all’efficacia sul piano della prevenzione di malattie ed
infortuni gravi e mortali,
…………favorendo l’uniformità dell’applicazione della normativa vigente.
“….condurre gli interventi ispettivi secondo criteri di efficacia,
privilegiando i profili sostanziali di sicurezza e salute, evitando
doppi controlli e sovrapposizioni,
ricercando l’efficacia dell’azione di controllo attraverso l’uso
appropriato e bilanciato della deterrenza ed assistenza,
non soffermandosi su aspetti formali, privi di valenza
preventiva……”,
dal 2009 la Regione Veneto nella DGR 3488 definiva il Protocollo di
intesa per le attività di vigilanza negli ambienti di lavoro tra Regione
Veneto e Direzione Regionale del Lavoro,“ per coordinare ed armonizzare
le attività ispettive
• Banche dati condivise
• Percorsi formativi congiunti
• Emissione tempestiva del verbale di accesso
• Monitorare gli interventi per la verifica dell’efficacia
LA RISPOSTA DELLE ISTITUZIONI
LA VIGILANZA COORDINATA TRA ULSS SPISAL E DTL
Un tavolo di coordinamento in Prefettura tra le
istituzioni e le parti sociali
IL PATTO
VIGILANZA COORDINATA tra le istituzioni
Piattaforma condivisa “Web cantieri”
FORMAZIONE integrata alla vigilanza
ASSISTENZA alle imprese con il Comitato
Paritetico Territoriale
VERONA SICUREZZA NEI CANTIERI dal 2006
Un tavolo di coordinamento in Prefettura tra le
istituzioni e le parti sociali
VIGILANZA COME:
• Cantieri sotto il minimo etico
• codice di rischio del cantiere
• regolarità del lavoro
VERONA SICUREZZA NEI CANTIERI dal 2006
Monitoraggio e Attivita’
Ispettiva Cantieri (MAIC)
XXXX
XXXX
XXXX
XXXX
XXX
XX
XX
S.P.I.S.A.L. - ULSS 20 Verona - T.d.P. dott. Toniu Radev T.d.P. dott. Remo Bertani
Lavori sopra i 3 metri in totale assenza di opere provvisionali o con
estese carenze di protezioni
Lavori di scavo superiore al metro e mezzo, in trincea, o a fronte
aperto ma con postazioni di lavoro a piè di scavo, senza alcun tipo di
prevenzione
Lavori su superfici “non portanti” (es. eternit) senza alcun tipo di
protezione collettiva od individuale
CANTIERI SOTTO IL MINIMO ETICO
S.P.I.S.A.L. - ULSS 20 Verona - T.d.P. dott. Toniu Radev T.d.P. dott. Remo Bertani
LA VIGILANZA SPISAL NEI CANTIERI EDILI
12,8%
100%
Cantieri ispezionati
Notifiche pervenute
S.P.I.S.A.L. - ULSS 20 Verona - T.d.P. dott. Toniu Radev T.d.P. dott. Remo Bertani
MONITORAGGIO DEI CANTIERI EDILI
85%
Cantieri monitorati Notifiche pervenute
INTERVENTI DI VIGILANZA SUI CANTIERI VERONA LEGNAGO BUSSOLENGO TOTALI
Notifiche pervenute di apertura cantieri 4.036 878 2761 7.675
Cantieri ispezionati 465 128 325 918
Cantieri irregolari 158 37 34 229
Verbali erogati a:
Imprese e lavoratori autonomi 198 46 23 267
Committenti e/o responsabili dei lavori
12 5 4 21
Coordinatori per la sicurezza 13 10 3 26
Altro 0 0 0 0
Totale verbali 223 61 30 314
Imprese controllate (az. edili + lav autonomo) 762 234 474 1470
Sequestri 1 0 1 2
Piani di lavoro amianto 618 492 495 1711
Cantieri ispezionati per amianto 65 37 39 141
ESITI DEGLI INTERVENTI DI VIGILANZA SPISAL
NEI CANTIERI: 2015
Polizia Municipale di Verona n. 50 cantieri ARPAV n. 10 cantieri
0,0%
5,0%
10,0%
15,0%
20,0%
25,0%
30,0%
35,0%
40,0%
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
39,0% 39,0%
35,0% 36,0%
31,0%
26,0% 29,0%
31%
PROVINCIA DI VERONA Verbali erogati alle ditte ispezionate (%)
S.P.I.S.A.L. - ULSS 20 Verona - T.d.P. dott. Toniu Radev T.d.P. dott. Remo Bertani
VERBALI CON SANZIONI E FIGURE DI CANTIERE
Imprese e lavoratori autonomi
85%
Committente/ Responsabile
dei lavori 7%
CSP/CSE 8%
S.P.I.S.A.L. - ULSS 20 Verona - T.d.P. dott. Toniu Radev T.d.P. dott. Remo Bertani
Impresa A affidataria :
non ha verificato le condizioni di sicurezza
dei lavori affidati e l’applicazione delle
disposizioni del PSC da parte dell’impresa
esecutrice
Impresa B esecutrice: non ha realizzato la protezione lungo il
perimetro del tetto
Coordinatore della sicurezza in
fase di esecuzione: non ha verificato, con opportune azioni di
controllo, l’applicazione da parte delle
imprese esecutrici le opere provvisionali
previste nel PSC.
RESPONSABILITA’
Tre lavoratori in fase di COSTRUZIONE DEL TETTO della casa a circa 6m. di altezza.
La copertura era priva di parapetti lungo tutto il perimetro.
Il committente aveva appaltato i lavori all’impresa A che poi aveva sub-appaltato una parte ad
altra impresa B
S.P.I.S.A.L. - ULSS 20 Verona - T.d.P. dott. Toniu Radev T.d.P. dott. Remo Bertani
Impresa esecutrice: non ha realizzato
un ponteggio completo a protezione del
perimetro dei solai e del balcone
Coordinatore della sicurezza in fase di progettazione: aveva previsto nel PIMUS
un montaggio idoneo in base a queste
caratteristiche progettuali
Coordinatore della sicurezza in fase di
realizzazione: non aveva verificato la
corretta realizzazione delle opere
provvisionali previste nel PSC
RESPONSABILITA’
COSTRUZIONE DI UNA NUOVA CASA: Ponteggio interrotto e incompleto nelle parti
in cui era presente il balcone e il secondo solaio era completamente privo di
ponteggio .
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RESPONSABILITA’ LAVORI DI SCAVO per la posa di fondamenta per la costruzione di un edificio condominiale: lo scavo presenta una pendenza sub-verticale ed è in prossimità del ciglio stradale con evidente pericolo di franamento, considerato il terreno prevalentemente ghiaioso (inclinazione massima consentita 45°). Non erano previste le misure per evitare il pericolo di franamento e di seppellimento.
S.P.I.S.A.L. - ULSS 20 Verona - T.d.P. dott. Toniu Radev T.d.P. dott. Remo Bertani
Impresa esecutrice: non ha
realizzato opere di armatura o
consolidamento del ciglio di scavo
Coordinatore della sicurezza in
fase di progettazione:
non aveva previsto nel PSC opere di
consolidamento, né misure di sicurezza
per impedire il pericolo di franamento
Coordinatore della sicurezza
in fase di realizzazione: non aveva adeguato il PSC né
aveva verificato, con opportune
azioni di controllo che i lavori si
svolgessero in sicurezza
RESPONSABILITÀ
25
Infortunio mortale. Si doveva realizzare un IMPIANTO FOTOVOLTAICO su una copertura in cemento
amianto. Durante la posa delle lamiere della nuova copertura il lavoratore mentre
trasportava una lastra in alluminio, precipitava per sfondamento della vecchia copertura.
La superficie non era portante, non vi era presenza di camminamenti per la ripartizione
del carico, né faceva uso di cinture di sicurezza, anche se era prevista la realizzazione
di una linea vita permanente.
S.P.I.S.A.L. - ULSS 20 Verona - T.d.P. dott. Toniu Radev T.d.P. dott. Remo Bertani
Impresa A affidataria : in quanto non ha verificato le condizioni di
sicurezza dei lavori affidati e l’applicazione
delle disposizioni del PSC
. …..
Impresa B esecutrice:
non ha realizzato i camminamenti e la
linea vita previste nel PSC e nel POS
Coordinatore della sicurezza in
fase di realizzazione:
non aveva verificato, con opportune azioni
di controllo, l’applicazione da parte delle
imprese esecutrici le misure di sicurezza
previste nel PSC.
Responsabilità di omicidio colposo art. 583 del C.P.
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Committente/
Responsabile dei Lavori mancata verifica dei
requisiti tecnico professionali
Impresa A titolare del
contratto di appalto datore di
lavoro di fatto delle imprese
B e C: mancata realizzazione delle opere
provvisionali
Impresa B e C
lavoratori subordinati
RESPONSABILITA’ Il committente ha affidato i lavori di ripasso del MANTO DI COPERTURA E DI
INTONACATURA DELLA CHIESA ad un’impresa individuale A senza dipendenti, che
aveva sub-appaltato l’esecuzione di parte delle opere a due imprese individuali B e C
senza dipendenti. Le tre imprese individuali lavoravano sulla copertura senza opere
provvisionali lungo la parte frontale della chiesa
impresa esecutrice artigiano
Lavoratore autonomo: non ha utilizzato le attrezzature di
lavoro in modo corretto secondo le
indicazioni del libretto d’uso e
manutenzione della PLE e non ha
utilizzato le cinture di sicurezza
Committente: ha verificato i requisiti tecnico
professionali in quanto la ditta
individuale aveva le attrezzature e i
corsi di formazione
RESPONSABILITA’
Lavori di breve durata di SOSTITUZIONE DI ALCUNI COPPI in assenza di opere
provvisionali e il lavoratore autonomo era sceso dalla PLE (azione vietata dal
costruttore) ed era privo di cinture di sicurezza (imbracatura) e sistema di
ancoraggio.
I DOCUMENTI
PSC piano di sicurezza e coordinamento
POS piano operativo di sicurezza: obbligo del datore di lavoro (non si
applica alle mere forniture di materiali od attrezzature)
Costituiscono per il cantiere interessato l’adempimento al
DVR documento di valutazione dei rischi
PSC: SPECIFICO, SEMPLICE, BREVE, COMPRENSIBILE
Basta un disegno, uno schema, un grafico per una soluzione di sicurezza
S.P.I.S.A.L. - ULSS 20 Verona - T.d.P. dott. Toniu Radev T.d.P. dott. Remo Bertani
PSC
Dove è la scelta ??
SPISAL – ULSS 20 VERONA
Il lavoro nei cantieri comporta rischi per la salute e la sorveglianza sanitaria
rappresenta una misura di prevenzione secondaria.
La valutazione dei rischi definisce il livello di rischio per il quale si
rende obbligatoria.
I fattori di rischio che devono essere valutati sono:
•movimentazione manuale di carichi; con indice di rischio superiore a 1 (NIOSH)
•rumore superiore al livello di azione di 85 db giornaliero;
•vibrazioni superiori al livello di azione 2,5m/s2 mano braccio e 0,5 m/s2 corpo intero;
•agenti chimici (impiego o esposizione a polveri, fumi, vapori) se il livello di
esposizione è rilevante per la salute;
•agenti cancerogeni e mutageni, amianto,;
•agenti biologici, Lavoro notturno;
•Addetti alla guida di macchine di movimentazione terra e merci (accertamenti per
l’assenza di tossicodipendenza).
LA SORVEGLIANZA SANITARIA
SPISAL – ULSS 20 VERONA
La sorveglianza sanitaria: chiarimenti
-La valutazione dei rischi deve contenere il protocollo sanitario e i criteri per
stabilire la periodicità degli accertamenti sanitari
-È preventiva rispetto all’esposizione ai rischi quindi non necessariamente
deve essere effettuata il giorno dell’assunzione se il lavoratore è in una fase
di addestramento e quindi si presume non ancora esposto a rischio. Questo
vale per es. per gli studenti o stagisti
-La periodicità è di norma una volta all’anno ma se il medico lo ritiene, sulla
base della durata dell’esposizione o dell’intensità del rischio può decidere
una periodicità più lunga anche di qualche anno.
Per es. per esposti a lavori di bonifica amianto già il legislatore ha previsto 3
anni.
• Non vi è obbligo di s.s. se il lavoratore non effettua il lavoro direttamente
perché ha solo compiti di vigilanza/sorveglianza dei lavori come per es. il
direttore tecnico o di preposto alla vigilanza dei lavori, è presumibile che non
sia esposto a fattori di rischio.
S.P.I.S.A.L. - ULSS 20 Verona - T.d.P. dott. Toniu Radev T.d.P. dott. Remo Bertani
PERCHE’
La vigilanza deve essere sostenuta da una condivisione sociale che si
costruisce favorendo l’accesso del cittadino alle istituzioni.
I metodi e i criteri della vigilanza devono essere chiari ed uniformi per
garantire l’applicazione di regole uguali per tutti, con la garanzia per il cittadino
di comportamenti allineati degli organi di vigilanza.
Gli strumenti messi in atto possono facilitare questo percorso:
1. Lista di controllo del cantiere resa pubblica nel sito
Rendere omogenei i comportamenti degli organi ispettivi
Offrire uno strumento di autovalutazione dei rischi
2. Verbale di accesso delle tre ULSS consegnato nel sopralluogo
nominativi degli ispettori
le situazioni di rischio rilevate
recapito telefonico per informazioni e sportello informativo
3. Protocollo di intesa con il CPT
condivisione delle notifiche dei cantieri
criteri di assistenza alle imprese
GLI STRUMENTI DELLA VIGILANZA NEI CANTIERI
IL VERBALE DI ACCESSO
SPISAL – ULSS 20 VERONA
1) LA LISTA DI CONTROLLO
SPISAL – ULSS 20 VERONA
LA LISTA DI CONTROLLO 2) LISTA DI CONTROLLO
DOCUMENTAZIONE CHE DEVE
ESSERE CUSTODITA IN CANTIERE
NOTIFICA PRELIMINARE
PIMUS
PROGETTO PONTEGGIO
3) LISTA DI CONTROLLO
S.P.I.S.A.L. - ULSS 20 Verona - T.d.P. dott. Toniu Radev T.d.P. dott. Remo Bertani
La prevenzione, il contrasto degli infortuni, il lavoro in sicurezza nel
rispetto delle regole e della legalità è un impegno di tutti
In questi anni abbiamo costruito un percorso di collaborazione e di alleanze
prezioso che va coltivato e implementato.
Certo la crisi economica non ci ha favorito e ha introdotto nuove criticità
che rallentano l’evoluzione positiva della prevenzione.
Ma nuove opportunità ci vengono offerte e in questo senso, penso alla
scuola che nella nuova riforma con l’introduzione nei curricula scolastici
della materia della sicurezza e salute, di sicuro ci offrirà in futuro lavoratori
già formati e preparati che daranno un impulso positivo nel mondo del
lavoro.
PROSPETTIVE FUTURE