11.1 Giornata Le tipologie di prestiti alle famiglie e le loro
caratteristiche tecniche
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Corso di Preparazione all’esame di European Financial Advisor TM
Agenda
Le tipologie di prestiti alle famiglie e le loro caratteristiche tecniche
ü Forme tecniche tipiche ü Credito al consumo e prestiti personali ü Mutui ipotecari e mutui chirografari ü Carte di credito ü Reddito, patrimonio e garanzie ü Momento operativo: come cambiano le attività della clientela
al dettaglio
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Secondo l’accordo di Basilea 2* è definita come “al dettaglio” o “retail” una esposizione che risponde ai seguenti criteri:
q Esposizioni verso singoli – come crediti e linee di credito rotativi (ad esempio, carte di credito, scoperti di conto, prestiti al dettaglio garantiti da strumenti finanziari), prestiti personali e leasing (finanziamenti rateali, mutui per l’acquisto o leasing di autoveicoli, prestiti agli studenti, crediti al consumo e a l t re esposiz ioni con carat ter is t iche s imi l i ) – indipendentemente dal loro ammontare, anche se le autorità di vigilanza hanno la facoltà di fissare soglie a tali esposizioni per distinguerle da quelle verso imprese.
Credito Retail secondo Basilea 2 – verso Basilea 3
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q Mutui ipotecari su immobili residenziali (tra cui, ipoteche di vario grado, pres>> con vincolo di durata e linee di credito rota>ve), indipendentemente dal loro ammontare, a condizione che il credito sia concesso al proprietario o al locatario dell’immobile (con l’intesa che l’autorità di vigilanza faccia uso di una ragionevole flessibilità per ciò che concerne i pres>> a fronte di immobili compos> di poche unità abita>ve, che vanno altrimen> traEa> alla stregua di esposizioni verso imprese). Rientrano in questa categoria anche i mutui garan>> da una singola unità abita>va o da un ristreEo numero di unità abita>ve in un singolo immobile o in un complesso di immobili residenziali, in condominio o in coopera>va. Le autorità nazionali potranno fissare limi> al numero massimo di unità abita>ve per esposizione.
Credito Retail secondo Basilea 2 verso Basilea 3
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Credito Retail secondo Basilea 2 verso Basilea 3
q Prestiti a piccole aziende gestiti come crediti al dettaglio, a condizione che l’esposizione totale del gruppo bancario nei confronti della piccola impresa (su base consolidata, ove applicabile) sia inferiore a €1 milione. Sono soggetti allo stesso massimale i prestiti di questo tipo erogati a, o garantiti da, un singolo individuo.
q È opportuno che vi sia sufficiente flessibilità nell’applicazione pratica di questi limiti da
parte delle autorità di vigilanza per evitare che le banche siano costrette a elaborare nuovi e più complessi sistemi informativi al solo scopo di assicurarne la perfetta osservanza.
q È comunque importante per le autorità di vigilanza accertare che non si compiano indebiti
abusi di questa flessibilità (e che non si confidi nell’automatica accettazione dei superamenti dei limiti stabiliti).
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TUB
Il Testo Unico Bancario (DLGS. 1° se:embre 1993, n. 385 e successive modifiche e integrazioni) non fornisce una definizione di “credito retail”, ma definisce una serie di operazioni riconducibili nello specifico segmento di opera>vità:
• Credito fondiario
• Credito al consumo
Nel prosieguo ci concentreremo in modo specifico su tale >pologia di operazioni, >piche del segmento “Credito Retail”
Inoltre il TUB iden>fica anche una serie di operazioni credi>zie, quali:
• Finanziamen@ alle imprese: cos@tuzione di privilegi
• Credito agrario e peschereccio
• Finanziamen@ agevola@ e ges@one di fondi pubblici
• Credito su pegno
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Forme tecniche tipiche
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Elenchiamole nella loro specificità:
…………………………………………………………………………………………..
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Le esigenze finanziarie e le forme tecniche di intervento Le esigenze finanziarie del cliente privato
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ü APERTURA DI CREDITO IN CONTO CORRENTE (scoperture automatiche)
ü LA DISPONIBILITA’ IMMEDIATA DI ASSEGNI
ü CARTE DEBITO/CREDITO
ü CREDITO AL CONSUMO/Finanziamenti a r.r.
ü MUTUI
ü FIDEJUSSIONI PASSIVE
ü Copertura del rischio . . . derivati
Le esigenze finanziarie e le forme tecniche di intervento
QUALI SONO LE FORME TECNICHE D’ INTERVENTO CHE ABBIAMO A DISPOSIZIONE PER SODDISFARE LE ESIGENZE DEL CLIENTE PRIVATO?
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Le forme tecniche di intervento appena identificate possono essere suddivise in:
q Linee di credito per cassa: tutte le operazioni concretizzate mediante il supporto monetario messo a disposizione dalla banca cliente.
q Linee di credito non per cassa: tutte le operazioni attraverso le quali la banca presta una garanzia nell’interesse del cliente ed in favore di terzi nominativi.
Le esigenze finanziarie e le forme tecniche di intervento
La classificazione delle forme tecniche
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LA DOMANDA DI FIDO
La materia è disciplinata dalle “Istruzioni della Vigilanza per gli Enti Creditizi”, rinnovate dalla Banca d’Italia nel 1986 ed emanate in forza dell’art. 35 della L. n. 375 del 12/3/1936 (Legge Bancaria) Le prescrizioni possono essere sintetizzate: • Il fido, quale ne sia l’importo, deve essere obbligatoriamente richiesto per iscritto; tale richiesta deve risultare da formale documentazione debitamente sottoscritta dal richiedente, sia persona fisica che società; (segue)
Le esigenze finanziarie e le forme tecniche di intervento La definizione di fido bancario
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LA DOMANDA DI FIDO (segue)
• La domanda di fido è obbligatoria nelle seguenti circostanze: a) concessione di un fido b) proroga di un fido a scadenza determinata (o fissa) c) variazione in aumento di un fido iniziale d) variazione delle modalità di utilizzo di un fido già concesso. • In occasione del ricevimento di una domanda di fido, le banche hanno l’obbligo di farsi rilasciare dal cliente dichiarazioni circa: a) la situazione patrimoniale ed economica ufficiale, b) il dettaglio dei fidi e degli utilizzi presso il sistema bancario.
Le esigenze finanziarie e le forme tecniche di intervento La definizione di fido bancario
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LA DOMANDA DI FIDO non è obbligatoria
² In occasione del rinnovo dei fidi a revoca (in questo caso, comunque, le banche sono tenute a farsi consegnare i bilanci e/o i necessari elementi informativi sulla situazione patrimoniale e finanziaria).
RINNOVO: Vigilanza, pur obbligando le Banche a tenere sotto controllo i clienti affidati ed a provvedere a periodici riesami dei fidi a revoca, non fissa tassativamente tale periodicità
Le esigenze finanziarie e le forme tecniche di intervento La definizione di fido bancario
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RIENTRA NELLA NORMATIVA DEL
CREDITO AL CONSUMO D.Lgs 141 13-08-2010 in attuazione della direttiva 2008/48/CE con modifiche al
T.U.B. 1-09-93 n. 385
Le esigenze finanziarie e le forme tecniche di intervento Il prestito personale e il prestito al consumo
IL PRESTITO PERSONALE
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IL CREDITO AL CONSUMO
La concessione nell’esercizio di una attività commerciale o professionale di credito sotto forma di dilazione di pagamento o di prestito o di analoga facilitazione creditizia (finanziamento) a favore di una persona fisica (consumatore), che agisce in tale rispetto per scopi estranei all’attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta (art. 121 TUB).
Era precedentemente regolato dalla Legge 19 febbraio 1992 n. 142 artt. 18 e seguenti, che recepivano le allora vigenti norme comunitarie
Le esigenze finanziarie e le forme tecniche di intervento Il prestito personale e il prestito al consumo
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Cosa sono i Prestiti Personali
• Può essere utilizzato per:
Il Prestito Personale è uno strumento di finanziamento per la clientela privati che consente al beneficiario di disporre in tempi molto brevi di una somma di denaro per affrontare con serenità spese impreviste e/o non sostenibili in un’unica soluzione.
Il Prestito Personale serve inoltre a stabilizzare e pianificare le uscite finanziarie della famiglia.
– Finanziare l’acquisto di beni e servizi destinati ai privati o alla famiglia (acquisto di auto, arredamento, elettrodomestici, viaggi, cure mediche, ecc…)
• Non può essere utilizzato per:
– Finanziare l’acquisto o il restauro di beni immobili o per finanziare l’acquisto di beni o servizi destinati all’attività professionale o imprenditoriale
Le esigenze finanziarie e le forme tecniche di intervento
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L’utilizzatore “tipo”
• Classe socio-economica media, con un livello medio di istruzione • Esigenza di anticipare l’acquisto dei beni/prodotti rispetto alle proprie capacità
di spesa
L’utilizzatore tipo del credito al consumo corrisponde al seguente profilo:
Il Prestito Personale è considerato anche come:
• Un modo per pianificare e stabilizzare le uscite finanziarie
• Un modo per non “rientrare” dai propri investimenti specialmente nei periodi in cui la propria posizione è in perdita
• Una componente del portafoglio finanziario della famiglia
• “Posso pagare in contanti, con carta di credito e attraverso il prestito....”
Cosa sono i Prestiti Personali Le esigenze finanziarie e le forme tecniche di intervento
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OBBLIGHI
Ø Indicazione obbligatoria sul contratto del Tasso Annuo Effettivo Globale TAEG
Ø Nel contratto devono essere evidenziati tutti costi a carico del cliente che concorrono alla determinazione del TAEG e, esplicitamente, i costi esclusi nel calcolo del TAEG stesso.
Le esigenze finanziarie e le forme tecniche di intervento Il prestito personale e il prestito al consumo
IL CREDITO AL CONSUMO
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Ogni prestito personale è caratterizzato da due tassi indicati sul modulo di richiesta di finanziamento:
• TAN (tasso annuo nominale) Tasso sul quale si basa il calcolo della rata da pagare
• TAEG (tasso annuo effettivo globale) Costo totale del credito a carico del consumatore espresso in percentuale annua del credito concesso
• Non tiene conto delle spese richieste per l’erogazione del prestito: istruttoria, incasso rate, ecc…
• Tiene conto della capitalizzazione mensile degli interessi e di tutti gli oneri da sostenere per utilizzare il credito
• 8,50%
• 8,84%
Tipo di tasso Caratteristiche Valore
per Banca XXXXX
Questo è il tasso corretto da utilizzare per: – Esprimere il costo del prestito – Fare paragoni con la concorrenza
Le esigenze finanziarie e le forme tecniche di intervento Il prestito personale e il prestito al consumo
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Perché è importante il TAEG
Un cliente ha 2 offerte per un finanziamento a 18 mesi di € 10.000
Offerta 1
• Ogni confronto con la concorrenza va fatto tenendo conto del TAEG • Molto spesso la concorrenza usa TAN bassi per attrarre i clienti salvo poi abbinare spese di
istruttoria che li compensano abbondantemente
TAN Spese di istruttoria Rata Costo totale TAEG
8% 250 € 443,55 € 733,94 € 13,16%
Offerta 2 11% - 453,89 € 11,57%
È quindi più conveniente per il cliente l’offerta 2, avente TAEG più basso
In generale:
670,00 €
Le esigenze finanziarie e le forme tecniche di intervento Il prestito personale e il prestito al consumo
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Esemplificazione delle rate (10,000€) TAN = 7,80%
Numero delle rate • 12 • 24 • 36 • 48 • 60 • 72 • 84 • 96 • 108 • 120
Ammontare della rata • 869 • 451 • 313 • 243 • 202 • 174 • 155 • 140 • 129 • 120
Materiale confidenziale e riservato: vietata la diffusione a qualsiasi titolo 21
UN ESEMPIO DINAMICO Rimborso in 12 rate da € 877,40 Tan: 5,90 Taeg: 10,86
Rimborso in 24 rate da € 451,60 Tan: 5,90 Taeg: 8,81
Rimborso in 36 rate da € 309,80 Tan: 5,89 Taeg: 8,08
Rimborso in 48 rate da € 239,00 Tan: 5,89 Taeg: 7,70
Rimborso in 60 rate da € 196,70 Tan: 5,90 Taeg: 7,49
Rimborso in 72 rate da € 168,50 Tan: 5,89 Taeg: 7,33
Rimborso in 84 rate da € 148,50 Tan: 5,90 Taeg: 7,22
Rimborso in 96 rate da € 148,90 Tan: 8,90 Taeg: 10,38
Rimborso in 108 rate da € 137,60 Tan: 8,90 Taeg: 10,31
Rimborso in 120 rate da € 128,70 Tan: 8,91 Taeg: 10,26
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Un esempio di prestito maggio 2015
• 13000 € • 83 rate • 198,93 • TAN 6,9% • TAEG 7,96% • Totale 16795,39 • 3€ di spese di incasso • 16€ imposte • 3,20 € per rendiconto annuale
Il Garante per la protezione dei dati personali ha emanato in data 16 novembre 2004 il Codice di deontologia e buona condotta per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati in tema di crediti al consumo, affidabilità e puntualità nei pagamenti (di seguito chiamato “Codice”), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 300 del 23 dicembre 2004. La normativa del Codice si applica a tutte le richieste di intervento finanziario per le quali è previsto l’accesso ad uno o più S. I. C. al fine della valutazione del merito creditizio (ad esempio CRIF).
Le esigenze finanziarie e le forme tecniche di intervento Il prestito personale e il prestito al consumo
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BASI INFORMATIVE NEL FINANZIAMENTO AI PRIVATI
Visure camerali Visure sugli atti immobiliari Credit bureau / CR Documentazione fiscale
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Visura protesti
Perché? P e r c h é i l P R O T E S TAT O , p e r definizione, è un cattivo pagatore
Come?
• Verificare nome e cognome • Provincia di residenza • Cambiamento di provincia di residenza • Per i nomi composti devono essere effettuate due visure: una per ciascun nome
Allegare alla domanda di finanziamento
Le indagini per la valutazione del cliente Le indagini anagrafiche
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PROTESTI
Contiene di protesti relativi ad assegni, cambiali, tratte, levati negli ultimi 5Y sul territorio nazionale a carico di persone fisiche e giuridiche tratti dai Bollettini Ufficiali e dal Registro Informatico Protesti delle CCIA
Le indagini per la valutazione del cliente Le indagini anagrafiche
BANCA DATI CERVED CONTENUTO DEGLI ARCHIVI
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ARCHIVIO PREGIUDIZIEVOLI ED ALTRI ATTI SIGNIFICATIVI DI CONSERVATORIA
Contiene gli estremi di eventi negativi registrati nelle Conservatorie dei Registri Immobiliari a carico di privati o imprese su tutto il territorio nazionale e promossi da Istituti di credito: ü Pignoramenti immobiliari ü Sequestri conservativi ü Ipoteche giudiziali e legali, ü Concordati preventivi ü Decreti di trasferimento immobili e di amministrazioni controllate
Sono anche presenti atti che non sono dei veri e propri atti pregiudizievoli, ma possono essere comunque significativi per valutare l’affidabilità di un soggetto (p.e. citazioni,
costituzione di un fondo patrimoniale)
Le indagini per la valutazione del cliente Le indagini anagrafiche
BANCA DATI CERVED CONTENUTO DEGLI ARCHIVI
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PERSONA FISICA COLTIVATORI DIRETTI
Che non svolge attività d’impresa Purchè l’attività commerciale non sia prevalente
ARTIGIANI Purchè sia prevalente il lavoro proprio e della propria famiglia
PROFESSIONISTI Salvo categorie specifiche (slide successiva)
PICCOLI IMPRENDITORI Cioè chi esercita un’attività prevalentemente con il lavoro proprio e della propria famiglia
ENTI PUBBLICI
Scusi lei è fallibile?
Le indagini per la valutazione del cliente Le indagini anagrafiche
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SI
• Imprenditori commerciali non piccoli
• Società commerciali (di persone - di capitali)
• Agenti di assicurazione – Agenti di commercio
• Mediatori
• Agenti di cambio (ad esaurimento)
• Soci illimitatamente responsabili (di soc.fallibili)
• Soci occulti (illimitatamente responsabili - art 147 LF)
• Soci receduti (quando l’insolvenza riguarda obbligazioni contratte prima del recesso – art 147)
• Cessato (entro 1 anno dalla cessazione dell’impresa)
• Defunto (quando l’insolvenza si sia manifestata prima della morte ed entro 1 anno dalla cessazione dell’impresa)
Le indagini per la valutazione del cliente Le indagini anagrafiche
Scusi lei è fallibile?
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Art. 1
(Imprese soggette al fallimento e al concordato preventivo).
Sono soggetti alle disposizioni sul fallimento e sul concordato preventivo gli imprenditori che esercitano un'attività commerciale, esclusi gli enti pubblici ed i piccoli imprenditori.
Ai fini del primo comma, non sono piccoli imprenditori gli esercenti un'attività commerciale in forma individuale o collettiva che, anche alternativamente:
a) hanno effettuato investimenti nell'azienda per un capitale di valore superiore a euro trecentomila;
b) hanno realizzato, in qualunque modo risulti, ricavi lordi calcolati sulla media degli ultimi tre anni o dall'inizio dell'attività se di durata inferiore, per un ammontare complessivo annuo superiore a euro duecentomila. I limiti di cui alle lettere a) e b) del secondo comma possono essere aggiornati ogni tre anni, con decreto del Ministro della giustizia, sulla base della media delle variazioni degli indici ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati intervenute nel periodo di riferimento.
Le indagini per la valutazione del cliente Le indagini anagrafiche
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Elementi di valutazione collegati al Cliente Privato
ü Occupazione ü Settore di attività ü Reddito ü Anzianità di servizio ü Nucleo familiare ü Abitazione ü Altre proprietà ü Impegni finanziari ü Telefono
ü Rapporti bancari ü Già cliente ü Assenza di protesti ü Crif ü C.R.A. ü Centrale Rischi ü Pregiudizievoli
Le indagini per la valutazione del cliente Le indagini anagrafiche
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L’istruttoria di una pratica di fido non può prescindere da una attenta analisi circa la consistenza immobiliare dei nominativi.
Le indagini per la valutazione del cliente Le indagini sulla rispondenza patrimoniale
LE VISURE IPO-CATASTALI
Cosa si guarda nelle visure ?
la quota di proprietà
ubicazione di possidenza
vani - M.Q o M.C.
e grande attenzione alle formalità
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Formalità (cliente privato)
ü trascrizioni volontarie ü compravendita ü donazione ü successione ü divisione ü permuta ü accettazione di testamento
ü trascrizioni pregiudizievoli ü pignoramento immobiliare ü sequestro conservativo ü esproprio ü fondo patrimoniale
Le indagini per la valutazione del cliente Le indagini sulla rispondenza patrimoniale
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Ø Trascrizioni volontarie Ipoteca volontaria
Ø Trascrizioni pregiudizievoli Ipoteca legale
Ipoteca giudiziale
Le indagini per la valutazione del cliente Le indagini sulla rispondenza patrimoniale
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VISURA IPOTECARIA
CONTENUTO DEGLI ARCHIVI BANCHE DATE CONSIT
01/03/04 Parametri di Ricerca Utilizzati : Nominativo: RUSSO ANGELINA Conservatoria: L736 VENEZIA Iscrizioni – Trascrizioni: 1/6/1999 – 28/4/004 Data N.generale N.Particolare Descriz.Formalità A favore di imp.iscr. (euro)
imp.cap. 30/7/2003 14612 IPOTECA GIUDIZIALE BANCA INTESA 103.291,30
REGIME PATRIMONIALE
Le indagini per la valutazione del cliente Le indagini sulla rispondenza patrimoniale
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VISURE IPOCATASTALI Elenco Immobile e dettaglio
Codice Nominativo: 0000000254621N ROSSI ROBLETO Categoria Cat.: A APPARTAMENTO Comune/Ubicaz.: SARONNO Piazza Alce 61 Partita: Foglio: 11 Sezione: Part./sub: 738/41 Scheda /Anno: Mq: Mc: Porzione: Vani: Piano Classe: 0 Zona: Importi in Rendita Catastale: Diritto Quota Tipo Regime Patrimoniale PROPRIETA’ 0100/0100 CERTA * * * * * * * * * * * *
Le indagini per la valutazione del cliente Le indagini sulla rispondenza patrimoniale
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• Procedure relative agli atti immobiliari: Per qualsiasi atto pubblico o scrittura privata per atti su immobili, il pubblico ufficiale è tenuto a recarsi presso:
- Ufficio Registro per consegnare una copia dell’atto - Conservatoria dei Registri Immobiliari per consegnare una copia dell’atto - Ufficio Tecnico Erariale per consegnare la domanda di voltura UFFICIO DEL REGISTRO Ha finalità di natura giuridica e stabilisce in modo incontrovertibile la titolarità o vincolo su un bene immobile. U.T.E. (Catasto) – Ufficio Tecnico Erariale E’ preposto al censimento ed alla valutazione degli immobili: ha il compito di stabilire la consistenza e la rendita degli immobili, aggiornando la situazione patrimoniale. Dipende da Minfinanze
Termini in uso
Le indagini per la valutazione del cliente Le indagini sulla rispondenza patrimoniale
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CONSERVATORIA DEI RR.II. Ha prevalenti finalità giuridiche e dipende da MinGiustizia. Alle conservatorie vengono infatti presentati tutti gli atti immobiliari in originale insieme
alle note per renderli PUBBLICI e dare loro VALIDITA’ GIURIDICA nei confronti dei terzi.
Le Conservatorie si dividono in TRE gruppi con modi diversi di lavorare: - Conservatorie Tradizionali, ove le procedura presentano caratteristiche manuali -
mod. 60 ed il protocollo di arrivo. - Conservatorie Meccanizzate, che inseriscono i dati in un sistema di elaborazione - Uffici Tavolari, presenti nei territori “redenti” (Trentino, alcune zone del Friuli, e
Cortina d’Ampezzo per il Veneto).
Le indagini per la valutazione del cliente Le indagini sulla rispondenza patrimoniale
Termini in uso
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Tipologie di Visure IPOTECARIA Ispezione dei dati registrati in Conservatoria RR.II. Quali sono i beni intestati al soggetto e quali vincoli gravano eventualmente ? CATASTALE Ispezione dei dati registrati al Catasto Chi è il proprietario del bene ubicato in ….. ? IPOCATASTALE Combinazione della ispezione sui dati tenuti dalla Conservatoria e del Catasto
Termini in uso
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Documenti necessari per le indagini sulla capacità di reddito
ü Documento di riconoscimento ü Codice Fiscale ü Busta Paga ü Mod. 101 e/o Mod. 730 ü Mod. 201 e/o Mod. 730 ü Modello Unico ü Situazione Patrimoniale Aggiornata ü Ultima quietanza della rata di altro mutuo/prestito ü Recapito telefonico N.B. la documentazione va acquisita sempre in originale, da restituire ai clienti dopo aver fatto le fotocopie in Filiale.
Le indagini per la valutazione del cliente Le indagini sulla capacità di reddito
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Modello Unico Completo
• Identità • Indirizzo • Codice fiscale • Stato civile • Familiari a carico • Variazione di indirizzo
Non continuità di reddito per il dipendente
• Casa di proprietà • Mutui e interessi passivi • Trattamento di fine rapporto
Da rilevare se vi è reddito nell’apposito r iquadro del reddito da fabbricati
Le indagini per la valutazione del cliente Le indagini sulla capacità di reddito
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Busta Paga
Ø Mese di riferimento Ø Datore di lavoro:
§ Pubblico § Privato(caratura della Società)
Ø Data d’assunzione Ø Qualifica Ø Tipo di contratto
Le indagini per la valutazione del cliente Le indagini sulla capacità di reddito
Ø Verificare le voci del Reddito § Ore di straordinario § Premi e gratifiche § Rimborsi e spese § Acconti § Cessione del quinto § Cassa Integrazione
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Certificato di Pensione Importo: mensile
Certificato di Rendita Vitalizia
Importo: annuale
Ø Carta d’identità Ø Codice fiscale Ø Confrontare i dati anagrafici e di residenza del certificato con quelli degli altri documenti in nostro possesso.
Le indagini per la valutazione del cliente Le indagini sulla capacità di reddito
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ANALISI BILANCIO FAMILIARE
Reddito Patrimonio Garanzie
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Reddito
Analizziamo il modello Unico delle persone fisiche.
www.agenziadelleentrate.it
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Tavola:Aliquote Irpef in vigore per l'anno 2015
SCAGLIONI Modalità di calcolo
N. oltre euro e sino a euro Aliquota
(se l'importo è compreso nello scaglione)
1 ,00 26.000,00 23,00% calcolare la percentuale 23,00% sull'intero importo
2 26.000,00 33.500,00 33,00% 5.980,00 + 33,00% sulla parte eccedente 26.000,00
3 33.500,00 100.000,00 39,00% 8.455,00 + 39,00% sulla parte eccedente 33.500,00
4 100.000,00 43,00% 34.390,00 + 43,00% sulla parte eccedente 100.000,00
Reddito
Oltre i 150000,00 contributo di solidarietà del 3% ed aliquota al 46%
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ANALISI BILANCIO FAMILIARE
Reddito Patrimonio Garanzie
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Patrimonio
Il patrimonio di una persona fisica è rappresentato da:
- Beni immobili (identificabili tramite visure)
- Beni mobili (identificabili pubblicamente solo se trattasi di beni mobili registrati)
- Strumenti finanziari (azioni, obbligazioni, depositi, partecipazioni)
Le partecipazioni riconducibili ad una persona fisica possono essere rilevate grazie alla banca dati CERVED.
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Nominativo (n): GATTO VINCENZO SALVATORE C.F.: GTTVCN64S05I656S Nato il: 05/11/1964 Eta': 42 _ 100) S.G.S. SRL Natura Giuridica: SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIM VIA MONTE SAN MICHELE, 1 COSENZA (CS) PRESIDENTE CONSIGLIO AMMINISTRAZIONE _ 101) GAREN SRL Natura Giuridica: SOCIETA' A RESPONSABILITA' CESSATA dal 30/12/2002 VIA BELVEDERE, 75 SAN MARCO ARGENTANO (CS) AMMINISTRATORE UNICO _ 102) INTERSERVICE S.R.L. Natura Giuridica: SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIM VIA MONTE SAN MICHELE, 1 COSENZA (CS) DIRETTORE GENERALE 103) GEFIM DI A. GATTO & C. S.A.S. Natura Giuridica: SOCIETA' IN ACCOMANDITA SEMPLI VIA MONTE SAN MICHELE, 1 COSENZA (CS) SOCIO ACCOMANDANTE _ 104) MULTICONSULT SRL Natura Giuridica: SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIM VIA MONTE SAN MICHELE, 1 COSENZA (CS) SOCIO
Patrimonio – esempio rilevazione partecipazioni
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ANALISI BILANCIO FAMILIARE
Reddito Patrimonio Garanzie
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Le Garanzie
Perché la banca chiede le garanzie?
Le caratteristiche delle garanzie personali e reali
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- FIDEIUSSIONE - MANDATO DI CREDITO - AVALLO
- PEGNO - IPOTECA
Le caratteristiche delle garanzie personali e reali
LE GARANZIE
Personali Reali
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LA FIDEIUSSIONE
Art.1936 Cod.Civ. : “E’ fideiussore colui che, obbligandosi personalmente verso il creditore, garantisce l’adempimento di una obbligazione altrui.”
Sostanzialmente e’ una garanzia personale che allarga la generica garanzia patrimoniale del debitore principale, ponendole accanto il patrimonio di un altro soggetto: quello del garante.
Le caratteristiche delle garanzie personali e reali Le garanzie personali
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Ø Accessorietà : la fideiussione non può nascere né sussistere senza il fondamento di una
valida obbligazione altrui; si estingue per l’estinzione del debito garantito e si trasmette insieme al debito cui si collega.
Ø Solidarietà : il fideiussore è obbligato in solido col debitore principale al pagamento del
debito. Pertanto la banca, in caso di inadempienza del proprio cliente, può rivolgersi indifferentemente, oltre che allo stesso debitore, anche al fideiussore per pretendere il proprio soddisfacimento, essendo entrambi obbligati diretti e immediati.
Le caratteristiche fondamentali della FIDEIUSSIONE
Il rilascio della fideiussione è un atto di straordinaria amministrazione
Le caratteristiche delle garanzie personali e reali Le garanzie personali
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Le fideiussioni si differenziano a seconda:
Ø Fideiussioni “omnibus” o “generiche”
Ø Fideiussioni “specifiche”
Ø Confideiussione
Ø Fideiussione autonoma e separata
Ø Fideiussione pro-quota: ü solidale ü non solidale
DEL LORO OGGETTO DEI RAPPORTI INTERCORRENTI TRA UNA PLURALITA’ DI
FIDEIUSSORI
Le caratteristiche delle garanzie personali e reali Le garanzie personali
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La fideiussione si definisce “omnibus” (o “generica”) quando garantisce tutte le obbligazioni già assunte o da assumersi in futuro da un debitore principale nei confronti della banca.
La sua peculiarità consiste quindi nell’assoluta ampiezza della garanzia fornita. Con essa risultano infatti garantite tutte le obbligazioni, presenti e future, derivanti da operazioni bancarie di qualunque natura.
La fideiussione (Generiche)
Le caratteristiche delle garanzie personali e reali Le garanzie personali
L’art. 1938 C.C. stabilisce che la fideiussione per obbligazione futura (quale è la fideiussione omnibus) deve sempre contenere la previsione dell’importo massimo garantito. (cfr. Legge n. 154 del 17.02.1992 “Norme per la trasparenza delle operazioni e servizi bancari”).
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L’importo della fideiussione omnibus deve sempre essere rapportato all’affidamento concesso ad un soggetto con un criterio che tenga anche debitamente conto, in aggiunta al cumulo nominale delle linee di credito, di tutte le componenti di aggravio del rischio quali, ad esempio, sconfinamenti temporanei di qualsiasi natura, interessi convenzionali maturati o maturandi, rischi di cambio per le posizioni che presentano utilizzi in valuta, ecc.. Il criterio adottato dalla Banca è quello di acquisire una garanzia pari almeno al totale dei fidi concessi, maggiorato, di norma, del 30%, con possibilità di maggiori incrementi, quando questo sia giustificato da valutazioni di rischio. Ogni qual volta venga richiesto dal debitore principale un aumento dell’ammontare delle linee di credito, in linea di principio dovrà anche essere negoziato un ampliamento dell’impegno dei fideiussori secondo i suindicati criteri.
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La fideiussione si definisce “specifica” quando garantisce una o più obbligazioni individuate (o individuabili), assunte dal debitore principale nei confronti del creditore.
Stante l’esatta individuazione dell’obbligazione garantita e dell’impegno assunto dal fideiussore, non ricorre la fattispecie di fideiussione futura di cui all’art. 1938 Cod. Civ..
La Fideiussione SPECIFICA
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Quando la fideiussione è prestata da più persone nell’interesse di un medesimo debitore (art. 1946 C.C.) ciascuna di esse è obbligata per l’intero debito, salvo che sia stato pattuito il beneficio della divisione.
In assenza di espressa volontà scritta, la fideiussione prestata da più persone deve ritenersi una “confideiussione”.
I fideiussori possono, per contro, anche manifestare la volontà di obbligarsi:
Ø autonomamente (fideiussioni autonome e separate – dette anche parziali) e l’espressione di tale volontà comporta per la banca una diversa quantificazione dell’ammontare nominale delle garanzie acquisite;
Ø con beneficio della divisione (fideiussione pro-quota, solidali o non solidali).
FIDEIUSSIONI PRESTATE DA PIU’ PERSONE
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Fideiussione prestata da piu’ persone
Confidejussione: quando più fideiussori esprimono la volontà di garantire congiuntamente lo stesso debito di un medesimo debitore.
Esempio: 3 garanti firmano per 100 a fronte di un fido di 100.
La banca potrà agire indifferentemente, fino alla concorrenza di 100 nei confronti di uno qualsiasi dei garanti
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Quando piu’ fideiussori rispondono cumulativamente fino alla concorrenza di un certo importo ed ognuno per una sua parte esattamente indicata.
Esempio: 5 garanti firmano ciascuno rispettivamente per 20 a fronte di un fido di 100. Se uno dei garanti non e’ in grado di onorare il suo impegno la banca potra’ rivolgersi agli altri fino alla concorrenza di 80.
Fideiussione autonoma e separata
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Quando piu’ fidegaranti concorrono a garantire l’intero debito, ciascuno in proporzione alla quota di obbligazione fideiussoria assunta, con l’impegno di ognuno ad assumersi proporzionalmente la quota eventualmente non onorata dagli altri.
Esempio: 5 garanti firmano pro-quota, ciascuno per il 20% a fronte di un fido di 100.
La banca nel caso che un garante non dovesse onorare il suo impegno, potrà rivolgersi, in funzione della solidarietà dei garanti, agli altri che risponderanno ognuno per il 25% (20% originario + 5% derivante dalla ripartizione)
Fideiussione limitata pro-quota
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E’ una particolare fattispecie di garanzia personale, che si articola in due distinti rapporti: Ø L’incarico conferito da un soggetto ad un altro di far credito ad un terzo;
Ø La concessione da parte del creditore, in esecuzione del mandato assunto,
del credito al terzo beneficiario.
L’art.1958 comma 1° cod.civ. dispone:
Se una persona (la Banca) si obbliga verso un’altra (mandante/garante) che le ha conferito incarico, a fare credito ad un terzo (debitore/beneficiario)……. quella che ha dato l’incarico risponde come fideiussore di un debito futuro.
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Il Mandato di Credito
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Il “Mandato di credito” è di norma utilizzato nell’ambito dei Gruppi societari, in quanto si adatta facilmente alla “politica di gestione finanziaria di gruppo”.
Frequentemente infatti, alla richiesta da parte della Capogruppo di mettere a disposizione di una o più società collegate determinate linee di credito, si accompagna la domanda di riduzione delle disponibilità già accordate alla holding. (contro scarico di affidamenti o con limite cumulativo).
Il mandato di credito, per sua natura, è una garanzia specifica in quanto garantisce solo ed esclusivamente quei determinati crediti accordati su incarico del mandante.
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Tipica obbligazione cambiaria di garanzia personale con cui un soggetto (avallante) garantisce, nell’interesse di un altro soggetto (avallato), il pagamento in tutto o in parte di un titolo di credito.
Può essere prestato da uno o più terzi (coavallanti in pari grado) estranei all’obbligazione principale.
In caso di mancato pagamento da parte dell’avallato e dell’avallante, la Banca portatrice del titolo (normalmente cambiale o assegno) essendo munita in tal modo di titolo esecutivo, potrà agire (precetto/decreto ingiuntivo) ed esecutare i beni intestati all’avallante.
L’ Avallo
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Le garanzie reali
Sono Istituti che sottraggono al garante la facoltà di disporre di un certo bene mobile e/o immobile (n.b. non la proprietà), e che consentono al creditore (la banca) di soddisfarsi in via preferenziale (diritto di prelazione, come precisato all’art.2741 del Cod. Civ.)
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Differenze
ü Beni mobili ü Spossessamento
ü Beni immobili o mobili registrati ü Iscrizione del vincolo nei pubblici registri
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Pegno Ipoteca
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Il pegno
Art.2784 Cod.Civ.
il pegno e’ costituito a garanzia dell’obbligazione dal debitore (o da un terzo a garanzia dell’obbligazione del debitore). Possono essere dati in pegno beni mobili, le universalità di mobili, i crediti e altri diritti aventi per oggetto beni mobili.
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REQUISITI PER LA PRELAZIONE
Ø Una volta validamente costituito il pegno, è necessario che la banca si assicuri il diritto di soddisfarsi sulla cosa ricevuta in pegno con preferenza rispetto agli altri creditori.
Ø A tal fine l'art. 2787 C.C. richiede che la cosa data in pegno resti in possesso del creditore o del terzo senza alcuna soluzione di continuità. Se la cosa tornasse, anche solo temporaneamente, nella disponibilità del costituente, l'eventuale riconsegna del bene a titolo di pegno avrebbe come conseguenza la costituzione di una nuova garanzia con perdita quindi dell'anzianità già acquisita.
Ø Inoltre il pegno, come detto, deve risultare da atto scritto avente data certa, che contenga una sufficiente indicazione del credito e della cosa.
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Il “pegno” quindi si costituisce con lo spossessamento, ma per essere opponibile ai terzi deve risultare da apposita convenzione fra le parti, in forma scritta munita di data certa, contenente una sufficiente indicazione, il più possibile completa e precisa, del credito e della cosa oggetto della garanzia.
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Risvolti fiscali
Il D.L. n.323 del 20.06.1996 ha istituito una imposta che si applica nella misura secca del 20% sui proventi maturati da depositi di denaro e di valori mobiliari diversi dalle azioni e o titoli similari, costituiti dalle persone fisiche a garanzia di finanziamenti concessi ad imprese residenti, comprese le ditte individuali.
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L’IPOTECA L’ipoteca è il diritto reale di garanzia che attribuisce l creditore il potere di espropriare, anche nei confronti del terzo acquirente, il bene immobile vincolato a protezione del suo credito o dallo stesso debitore o da un terzo (c.d. “terzo datore di ipoteca”) – ART. 2808 C.C..
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Possono essere oggetto di ipoteca (art. 2810 C.C.):
Ø I beni immobili che sono in commercio (e loro pertinenze)
Ø L’usufrutto di detti beni
Ø Il diritto di superficie
Ø I seguenti beni mobili: – Le navi – Gli aeromobili – Gli autoveicoli – Le rendite dello Stato
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IPOTECA VOLONTARIA
ü L’ipoteca volontaria si formalizza mediante la stipula di un contratto di mutuo con garanzia ipotecaria.
ü Se l’operazione di finanziamento rispetta i requisiti stabiliti dagli artt. 38 e segg. del DLGS. 385 dell’1/9/93, rientra nella fattispecie del Credito Fondiario.
ü Oltre che per contratto, l’ipoteca può essere formalizzata anche mediante dichiarazione unilaterale (art. 2821 C.C.), normalmente concessa a garanzia di crediti preesistenti.
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Costruzione di un bilancio familiare
Persona Fisica A Persona Fisica B
Stato patrimoniale Conto Economico
Sulla base delle nozioni sin qui trattate cerchiamo di costruire S.P. e C.E. di una coppia di coniugi.
Conti d’ordine: - -
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