7/23/2019 Ducato n. 9 - 18 dicembre 2015
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ilDucato18 dicembre 2015
Periodico dell’Istitutoper la formazione al giornalismo di Urbino
Animali selvatici
Cras, 60.000 eurodalla Regioneevitano la chiusura
Il pericolo di uno stop delCentro per il recupero deglianimali selvatici di Urbinosembra scongiurato. Secondoil consigliere regionale GinoTraversini, infatti, sarebbero inarrivo 60.000 euro dallaRegione per permettere al Crasdi sopravvivere fino alla
prossima primavera, quandola competenza passerà allastessa Regione Marche.
Fermignano
Arrivano i fondiper il “nevone” 2012 Arrivati dalla Regione 22.000euro per sistemare i dannicausati dal passaggio dei mezzidell’esercito durante il nevonedel 2012. I tratti danneggiatisono quelli di via G. Donizetti,via Santa Maria in Casale e viaCa’ Veneziano, e il Comune staorganizzando le gare diappalto che decideranno chi sioccuperà dei lavori.
Amministrazione
Comune, banca datidal 2016 onlineUrbino avrà la sua piattaformaonline con i dati pubblicisull’amministrazione. Larealizzazione è stata affidataall’Isia e costerà 7.000 eurol’anno per sette anni.Inizialmente sarannopubblicate le delibere e solo inun secondo momento le spesecomunali.
Notiziario
IL LUPO PERDE IL PELO...
segue a pagina 8
Natale. E Sgarbi lanciòla battaglia dell’albero
icordate l’”editto bulgaro” di Berlusconi? Era il 2002 el’allora presidente del Consiglio parlò di “uso criminoso”della Tv pubblica da parte dei giornalisti Enzo Biagi, Mi-chele Santoro e dell’autore satirico Daniele Luttazzi. Poiè arrivata la scomunica di Beppe Grillo che dal suo blogaveva invitato a incoronare il “giornalista dell’anno” dauna lista di 37 firme che – secondo il leader dei Cinquestelle – si erano distinte per “il loro livore prezzolato”.Oraè arrivato il “proclama Leopoldino” che, per essere inlinea con la modernità, è stato lanciato in inglese:“Worst frontpage”, ovvero la peggior prima pagina. Sipoteva votare on line da una lista di 11 titoli selezionatidallo staff del premier e presentati in video durante lakermesse alla Leopolda. Su Facebook il premier ha rilan-ciato pubblicando “la top ten delle balle contro il Go-verno”. Sedici le pagine messe alla berlina; undici delFatto quotidiano (lo stesso giornale indicato come ne-
mico numero uno anche dal Governo Berlusconi); quat-tro di Libero, una del Giornale . Cambiano i toni, ma ilconcetto è sempre lo stesso. I giornali dovrebbero diven-tare la cassa di risonanza delle veline, dei tweet e deimessaggini dell’efficientissimo ufficio stampa del presi-dente del Consiglio. Altro che rivoluzione! Purtroppoquella del premier non è una voce isolata. Vincenzo DeLuca, presidente della Regione Campania, definisce “ca-morrismo giornalistico” le inchieste di Report e Presa di-retta; un senatore del Pd dichiara al Corriere che “a Raitreentreremo con il lanciafiamme” e Michele Anzaldi (Pd,Commissione di vigilanza Rai) vuole cacciare i direttoridi Raitre e Tg3 perché “non si sono accorti che c’è unnuovo segretario del Pd che è anche premier”. Balzac di-ceva: “Se la stampa non esistesse bisognerebbe non in-ventarla. Ma ormai c’è e noi ne viviamo”. Dovrannofarsene una ragione anche Renzi e i suoi camerieri.
R
Banca Marche
“Ho perso tutto”
Dieci storie simbolo
Tassa soggiorno
A Natale alberghi pieni
nonostante l’imposta
Referendum
Ora Tavoleto rischia
il commissariamento
ilducato.it
Sul sito servizi, notizie
e approfondimenti
“Altro che arte È una bruttura” Il critico minaccia le dimissioni
Crespini risponde “Se lo tolgono mi ci incateno”
Il sindaco prende tempo “Albero via in quattro giorni”
Sgarbi a Urbino molte assenzee alcuni successi Primo bilancio dopo 18 mesi
a pagina 4 e 5
Quindicinale - Anno 25 - Numero 9
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ilDucato2 Banca Marche
“Mi fidavoma sono statoingannato”Dieci storiedi chi ha perso
tutti i risparmiNel comune di Urbino il crac ha mandato in fumo sette milioni di euro. Tantissimi piccoli risparmiatoriora temono di non rivedere più i propri soldi. Si sono riuniti, hanno protestato. Tra loro c’è chi ha vistodissolversi il risultato dei sacrifici di una vita, chi non ha il il coraggio di dire tutto alla famiglia, chi speradi recuperare qualcosa. Raccontano la loro vicendesottovoce, spesso senza voler apparire
NICCOLÒGAETANI
RITARAPISARDI
IL BILANCIO ATTIVOBanca Marche chiudeil semestre 2012con la certificazionedi un attivodi 42 milioni
LA SOTTOSCRIZIONEParte la venditadi obbligazionie azioni. Dopoun mese il dg Bianconirassicura gli azionisti
2012
1 GENNAIO
31 DICEMBRE
L’ ALLARMEBankitalia: l’aumentodi capitale di BancaMarche avviene in unostato di gravedissesto finanziario
LE DIMISSIONIDopo l’invitodi Bankitaliaper il rinnovodei vertici il direttoregenerale si dimette
LE TAPPE DELLA VICENDA I momenti fondamentali
9 GENNAIO
26 LUGLIO
Il salvataggio di Banca Marche ha bruciato, nellaprovincia di Pesaro-Urbino 31 milioni di euro traazioni e obbligazioni subordinate. Si calcola chesiano circa 40.000 le persone coinvolte. Impiegati,pensionati, anziane casalinghe. Piccole storie che,messe tutte insieme, danno la drammatica di-mensione che la vicenda ha assunto. Per cercare
di capire cosa è successo abbiamo scelto di rac-contare dieci storie emblematiche. Per tutelare iprotagonisti abbiamo limitato i dettagli personali.
Sotto il materasso“Ho perso 250.000 euro. Hanno salvato 60.000
posti di lavoro, ma pensavo che la situazione sarebbestata risolta con la restituzione di soldi, anche pocoalla volta. E invece ci hanno truffato. Nessuno hacontrollato, in primis la Banca d’Italia. Sono incre-dulo: non resto cliente di questa banca, anzi, toc-cherà stare sempre più in guardia, valutando benea chi affidarsi. Mi dicevano che era un bell’investi-mento, che non c’era alcun pericolo. Sono arrabbiatoperché Renzi ha detto che firmerebbe ancora il de-creto. Forse converrà tornare a mettere i guadagnisotto al materasso”. (pensionato, 68 anni )
Mail rassicuranti“Ho perso 20.000 euro. Conservo ancora le mail
con cui il direttore della mia filiale un anno fa mi
rassicurava che ‘la parte buona della banca è stataconservata’. Mi salutava con gli auguri di Natale.Ero cliente da 45 anni. Ho lavorato per Telecom espesso ho avuto la possibilità di osservare cosa ac-cadeva dietro le quinte. Ho parlato e fatto amiciziacon dirigenti e dipendenti. Mi fidavo, per questoho acquistato le azioni e partecipato – a fine 2012 -
all’ultima ricapitalizzazione. Il bello è che sonopure stato definito uno speculatore. Ma se BancaMarche non è neanche quotata in borsa, comeposso essere considerato tale? Mi sono accontentatoper anni di un tasso di interesse basso, intorno al2-3%. Non sono stato ingannato, ma manipolatoda questo mondo finanziario e politico. In unanotte è sparito tutto”. (pensionato, 67 anni )
Quando c’era la lira“Mia madre ha perso 2.000 euro. Le insistenze
degli impiegati l’hanno convinta, a investire tutti isuoi risparmi in prodotti scadenti. Ora a queglistessi sportellisti vendono le sigarette ogni mattina.La filiale è proprio di fianco al mio negozio. Miamadre ha comprato le prime azioni quando ancora
c’erano le lire. Ora ha 90 anni e non le è rimastopiù nulla. Si sente raggirata. Ogni giorno la trovodavanti alla televisione a seguire i telegiornali eprogrammi che parlano di Banca Marche, non sene dà una ragione. È soprattutto dispiaciuta pernoi figli, siamo in due. Saremo noi a portare avanti
il ricorso, tocca a noi fare qualcosa per nostramadre”. (pensionata, 88 anni )
“Fregato due volte”“Ho perso quasi 10.000 euro. Banca Marche mi
ha fregato due volte. La prima nel 2000 con 15
milioni di lire investiti in bond argentini. Doposono riuscito, con una causa, a recuperare l’80%dei soldi. Questa volta non rivedrò nulla, è sparitotutto con l’azione suicida del governo. Sono 45anni che lavoro duro, mi sento truffato, e come mei dipendenti della banca. Sono certo che non sa-pessero nulla, mi sono sempre fidato. Anche miogenero, che è direttore di una filiale di Fano, avevaacquistato un pacchetto ingente di azioni. Entrambisiamo cascati dalle nuvole”. (pensionato, 72 anni )
Sangue romagnolo“Ho perso poco meno di 5.000 euro. Soldi che
avrei lasciato a mia figlia, che non ha un lavoro.Tutti questi discorsi non lasciano il segno, sonoper le maniere forti, vorrei azioni concrete. Da
buon romagnolo, sono sanguigno, invece vedo solocose blande. Sembra non gliene freghi nulla a nes-suno. Se mi hanno consigliato l’investimento? Erocliente da 40 anni, è stata una grossa sorpresa:avevo fiducia e invece mi sono ritrovato gambe al-l’aria. Quelle 5.000 azioni le avevo prese per un do-
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ilDucato3
mani, ora è andato tutto in fumo. Vorrei solo cono-scere il parere della gente che si trova nella miastessa situazione. Se mi sento truffato? Ormai cisiamo fatti una corazza”. (pensionato, 79 anni )
“Ladri in cravatta”“Mio padre ha perso quasi 30.000 euro. ‘Sono
soldi garantiti dalla banca’ mi diceva, non ho il co-raggio di dirgli che non c’è più nulla. Mio babbo ha87 anni, non sa di ordinarie, subordinate, puntipercentuale. Con 620 al mese di pensione non hapiù i soldi per la badante. Gli hanno proposto delleazioni ordinarie, poi, alla fine ha preso le subordinate,su cui ha investito buona parte del tesoretto messoda parte. È una frode: gli errori dei dirigenti sonostati coperti da chi non c’entrava nulla. Mio padreli ha sempre chiamati ladri in cravatta”. (pensionato,87 anni)
La cassetta dei risparmi“Ho perso 17.000 euro. Io e i miei coetanei siamo
cresciuti con la cultura del risparmio. Abito in un
paese di 4.000 abitanti, ho comprato da coloro dicui mi fido: sempre in rapporto diretto con funzionarie direttori. Ho iniziato nel 2000, poi ne ho compratealtre, le consideravo azioni del territorio. In soffittaho ancora la cassettina che ci davano alla cassa diRisparmio di Pesaro, rossa con l’etichetta blu. Dà
fastidio sentire i politici parlare di aiuti umanitari.Questi sono, pardon, erano, nostri soldi. Non li ab-biamo rubati, ma dati alle persone sbagliate. Senon ti fidi della tua banca, di chi ti devi fidare? Ar-riverà la prossima tragedia e noi finiremo nel di-menticatoio”. (dipendente comunale, 64 anni )
Il questionario mai compilato“Ho perso 130.000 euro. I soldi che mio babbo
ha sudato in 40 anni di lavoro, respirando i fumidella saldatrice e morendo di tumore. I risparmidi tutta la famiglia. Mia mamma non sa nulla,non reggerebbe. Le hanno attribuito un questio-nario in cui risultava massima esperta finanziaria.Su quei fogli non ha mai messo una croce. Fatico:sono l’unico a lavorare, con un figlio piccolo eun mutuo da pagare nella stessa banca che miha tolto tutto. 2000 euro al mese. Fino a duegiorni prima del crollo il direttore mi ha rassicu-rato: ‘Le obbligazioni saliranno’. Dopo quel week end nero la sportellista non riusciva a guadarmi,le tremavano le mani. Volevo un prodotto a rischiozero”. (artigiano, 46 anni )
Il cartello sulla porta“Ho perso 5.500 euro. ‘La legge è uguale per
tutti’. L’ho scritto su un foglio e appeso sullaporta di casa: tutti devono sapere che per con-
vincermi a investire mi hanno offerto delle azioniin regalo. E in effetti ne uscii con 2.000 euro inpiù. Ho scelto Banca Marche per mia figlia: èdown. Una banca che ha sponsorizzato servizidi accompagnamento per i disabili. Quando hoperso i risparmi l’ho scoperto dai giornali, dallabanca nulla. Il giorno del crac ho chiamato: non
volevo indietro i soldi, ma assicurarmi che almenola pensione ci fosse. Lo Stato ha salvato il Montedei Paschi con carriolante di euro. La nostra èstata una rapina a viso scoperto”. (pensionato, 72 anni )
Muzio Scevola“Ho perso 15.000 euro. Lavoro in Banca Marche
da 40 anni. Adesso mi sputano in faccia tuttiquelli a cui ho consigliato qualcosa. Mi è capitatodi essere insultato sull’autobus da uno a cui ave-vamo prestato un sacco di soldi. Mi chiedevano:‘Sarà il caso di comprare queste azioni?’. Rispon-devo ‘le ho comprate anch’io’. Tutti, compresi idirigenti della banca, continuavano a rassicurarci.Non lo consideravo un investimento sicuro, di
più! Avete presente Muzio Scevola? Beh, io nelfuoco non ci avrei messo una mano ma addiritturale braccia. Quei soldi dovevano servire per glistudi di mia figlia. Una fregatura: non per me,per la banca, un pezzo importante della miavita”. (dipendente Banca Marche, 65 anni )
LE SANZIONIBankitalia multaBianconi e il vice
Vallesi per non avereinformato il mercatosullo stato dei conti
GLI INDAGATIL’inchiesta dellaFinanza coinvolge il dgBianconi, il vice Vallesie l’ex direttoredi Medioleasing spa
L’INTERVENTOBanca Marcheviene commissariatada Bankitalia.
Arrivano Terrinonie Feliziani
RENZI RASSICURA Il presidentedel Consiglio dice chechi ha sbagliatopagherà e i truffatisaranno risarciti
2013 2014 20151 AGOSTO1 OTTOBRE
15 OTTOBRE
che hanno segnato la crisi di Banca Marche, dall’avvio della campagna per la vendita di azioni e obbligazioni alle rassicurazioni di Renzi a chi ha perso tutto
IL TENTATIVOCon una complessaoperazione si cercadi salvare la Banca.Ma l’iniziativafallisce subito
1 SETTEMBRE
IL CROLLOUn decreto del governoliquida Banca Marche.
Azioni e obbligazionihanno valore paria zero
22 NOVEMBRE
15 DICEMBRE
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giunta convocata in serata.Gambini sente Sgarbi al te-lefono e gli assicura che èd’accordo con lui. L’albero,gli dice, verrà spostato, ci vor-ranno quattro giorni. Dopoun’assemblea pubblica a PianSevero Gambini conferma latelefonata ma non dà garan-zie sullo spostamento della
struttura. Anzi, prende tem-po: “Aspettiamo la decisionedella Soprintendenza”
Sgarbi-Luxuria . Nel frat-tempo, martedì 15, Sgarbi vain televisione ospite a Ballarò
e da una ‘tribuna’ nazionaleattacca alla sua maniera. Allafine dice: “Se quello è un al-bero io sono Vladimir Luxu-ria” . Nelle ore precedenti,con il suo cellulare semprein funzione, ha seguito dalontano ma con la sua solitaverve le polemiche che mon-tavano nella città ducale.
“Dopo quello che ha detto,con la Crespini non ci parlopiù: prima si scusi. Sono ioche devo sentire la Soprin-tendenza, non l’assessore alTurismo: quanto accaduto
La battaglia dell’albero.Potremmo chiamarlacosì la polemica sca-tenata da Vittorio
Sgarbi, assessore alla Culturae alla Rivoluzione, dodicigiorni prima di Natale. Quellastruttura piramidale con unastella sopra, che copre la fon-tana di piazza della Repub-blica, ha fatto gridare il criticod’arte allo scandalo. “O tol-gono quella bruttura immo-
rale o mi dimetto”.L’albero della discordia. Ilprogetto dell’albero di piazza
della Repubblica viene ap-provato dalla Soprintendenzadei beni culturali il 27 no-vembre. La giunta approvatutto con una delibera del 1°dicembre, durante una riu-nione alla quale Sgarbi nonè presente. L’albero, dopopochi giorni, viene installato. All’ inizio sembra divideresolo i passanti ma il casoscoppia quando l’ufficiostampa di Sgarbi diffonde ilcomunicato del 13 dicembrecon la minaccia di andarse-ne.
Da quel momento è stato
un susseguirsi di botta e ri-sposta che ha coinvolto lapolitica e ha avuto soprat-tutto tre protagonisti: sinda-co, il vice sindaco, nonchéassessore al Turismo, Fran-
cesca Crespini e l’assessoreSgarbi.
L’ultimatum del sindaco,anzi no. Nel pomeriggio del15 dicembre Gambini indiceuna conferenza stampa in-sieme al vicesindaco. È unodei momenti clou della vi-cenda. Il sindaco si difendee attacca. “Sgarbi è stato stru-mentalizzato dai Verdi, si èfatto usare da Carrabs (è illeader dei Verdi di Urbino,ndr) ma deve scegliere sestare con noi o con loro, anoi Sgarbi serve”. Una sorta
di ultimatumLe catene del vice-sindaco.Il numero due della giuntacomunale, Francesca Crespi-ni, si presenta ai giornalisticon un fascio di carte: pro-getti, rendering e autorizza-zione della Soprintendenza.E attacca Verdi e Sgarbi. A Carrabs e ai suoi rimproveradi aver usato l’albero comevendetta politica: “Io mi sonocontrapposta ai Verdi quandoalle regionali sono andati conil Pd, abbiamo resistito alleloro pressioni per inserirenello staff del sindaco per-sone che non servivano. Iomi sono opposta alla nominadi Pagnoni al Legato Albani”.Poi l’attacco frontale a Sgarbi:“Mi dispiace che Vittorio sisia fatto strumentalizzare.C’è stato un equivoco ma luidovrebbe interessarsi di piùdi queste cose, essere piùpresente”. Il punto è la legalitàdell’installazione: “Io ho avu-to tutte le autorizzazioni ne-cessarie –sostiene la Crespi-ni- se provano a smontarlaio mi incateno sopra”. Macomunque assicura: “Il 24dicembre inviterò Vittoriosotto l’albero per un brindisi,
che gli piaccia o no”.Mentre Francesca Crespinidifende le proprie scelte colcoltello fra i denti, l’ultima-tum del sindaco invece sem-bra ammorbidirsi dopo la
Albero di NataleSgarbi attaccaCrespinirispondeGambini mediaIl vice-sindaco Francesca Crespiniattacca: “Se lo spostano io mi ci incateno sopraSgarbi lo invitoal brindisi sotto l’alberoper la vigilia di Natale” Il sindaco Gambiniprima difende l’opera,poi promette “Lo sposteremoci vogliono quattro giorni”
MICHELE NARDI
ilDucato4
7%la percentuale delle presenze
di Sgarbi come assessorenelle riunioni in giunta
8i lati dell’albero di Natalecommissionato dal Comunea Ermes Ottaviani
La polemica
L’albero di Natale di piazza della Repubblica. A sinistra, il sindaco di Urbino Maurizio
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La battaglia dell’albero.Potremmo chiamarlacosì la polemica sca-tenata da Vittorio
Sgarbi, assessore alla Culturae alla Rivoluzione, dodicigiorni prima di Natale. Quellastruttura piramidale con unastella sopra, che copre la fon-tana di piazza della Repub-
blica, ha fatto gridare il criticod’arte allo scandalo. “O tol-gono quella bruttura immo-rale o mi dimetto”.
L’albero della discordia. Ilprogetto dell’albero di piazza
della Repubblica viene ap-provato dalla Soprintendenzadei beni culturali il 27 no-vembre. La giunta approvatutto con una delibera del 1°dicembre, durante una riu-nione alla quale Sgarbi nonè presente. L’albero, dopo po-chi giorni, viene installato. All ’ini zio sembra divi dere
solo i passanti ma il casoscoppia quando l’ufficiostampa di Sgarbi diffonde ilcomunicato del 13 dicembrecon la minaccia di andarse-ne.
PAGNONI LICENZIATO
5
Giovanni Pagnoni non sarà più il presidente del Legato
Albani, al suo posto siederà il sindaco Maurizio Gambini,
che ha annunciato la decisione in conferenza stampa.
La vicenda dell’albero ha avuto dunque delle conseguenze
politiche per i Verdi che finiscono fuori dalla maggioranza.
I due protagonisti non si sono ancora incontrati di persona e
Pagnoni ha annunciato che “finché non avrò una
comunicazione ufficiale continuo a essere il presidente incarica. Sulla mia gestione di questo primo anno non hanno
nulla da recriminare. Ho chiesto spiegazioni e non le ho
avute. Gambini è sotto scacco del vicesindaco Crespini,
non hanno avuto nemmeno la dignità di dirmi di persona
della revoca, ho dovuto saperlo dai giornalisti”.
L’assessoreVittorioe la sua rivoluzione
riunita per deliberare, nonera presente.
Altra grande battaglia è latrasformazione del museocittadino nella Casa dellaPoesia, ma al momento didare il via alla creazione dellastruttura la sua poltrona eravuota.
Nelle settimane precedentil'Expo di Milano, VittorioSgarbi è stato "ambasciato-re" della città ducale. L'alle-stimento della Data a spaziomultifunzionale e presidioExpo a Urbino con cui acco-
gliere le delegazioni stranierein visita, è da attribuire al-l'assessore alla Cultura. Ciha messo la faccia, ma nonla firma.
Le presenze. Per la Pasqua
2015 il centro storico di Ur-bino è stato abbellito conuova decorate da artisti. Nellariunione di giunta che hadato il via all'iniziativa, Sgarbinon c'era. L'assessore hamesso la sua firma ancheper l'organizzazionedella stagione concertisti-
ca 2014 -2015 al Teatro San-zio.
In consiglio comunale èstato presente il 23 giugno2014 per l'insediamento del-l'amministrazione Gambini,lo scorso 21 settembre 2015in occasione del conferimen-to della cittadinanza onorariaall'ex soprintendente MariaRosaria Valazzi, e il 16 no-vembre di quest'anno perrispondere all'interrogazione(poi ritirata) del gruppo con-siliare del Pd in merito pro-prio alle sue assenze.
"Quel che conta è il risul-
tato". “Abbiamo sempre sot-tolineato in Giunta il fattoche Sgarbi dovesse esserepresente in città, ci hannodetto che la sua presenzanon era importante, ma ilfatto che facesse qualcosa",dichiara al Ducato il segre-tario Pd locale Federico Sca-ramucci. In effetti la lineadel sindaco, non è mai cam-biata: non conta il numerodelle presenze ma la qualitàdel lavoro.
Tanto lavoro da fare. Il pro-gramma elettorale dei primitre anni a Urbino di VittorioSgarbi e del suo gruppo “Ve- Art 9 con Sgarbi”, prevedeva13 punti. Tra questi le mostre"Il rinascimento a Urbino"e il "Il rinascimento segreto",senza dimenticare il Museodell'Armonia in collabora-zione con il Fai e il progettodi portare "La Pala di Brera"a Urbino con la mostra "Nanisulle spalle dei giganti". Ditutto questo la città non haancora visto nulla. Mentrel’obbiettivo di portare lascuola del Libro al salone diTorino è stato pienamenteraggiunto. "Non ho nulla darecriminarmi né buoni pro-
positi da portare avanti peril futuro", ha dichiarato alDucato lo stesso Sgarbi. In-tanto un nuovo anno sta percominciare. E di lavoro dafare ce n'è eccome.
Un anno e mezzo daassessore, una ri-voluzione a metàstrada. Da giugno
2014, l'assessore alla Culturae alla Rivoluzione Vittorio
Sgarbi non ha mai mancatodi fornire spunti per far par-lare di sé. Molte polemichema anche qualche risultato,che ha contribuito a dare lu-stro all'immagine della cittàducale. Tutto, però, quasisempre a distanza. PerchéSgarbi, a Urbino, si è semprevisto molto poco. Il giornoin cui la Giunta comunaledava il via libera all'alberodella discordia, lui non c'era.E non era la prima assenza.
Battaglie vinte, poltrona vuota . Il noto critico d’artefa parte dell'amministrazionepresieduta da Maurizio Gam-bini, ma è stato presente soloal 7% delle riunioni di giunta(9 su 81) e tre consigli co-munali su venti (Sgarbi nonè consigliere, ma assessoreesterno in quota Verdi). Tantele battaglie, ma non altret-tanto assidue le presenze alleriunioni, in particolare quelleche interessano il suo asses-sorato. Lo aveva detto findall'inizio: “Il mio incaricodi assessore alla cultura nonimpone la mia presenza co-stante, l’importante è che ioproduca idee e che le porti atermine”. E costanti sono
anche le sue assenze.Sgarbi è riuscito nell'in-tento di portare alla GalleriaNazionale quadri come “Labella principessa" di Leonar-do, ma quando la giunta si è
MARCO TONELLI Sgarbi è nella giunta urbinate da quasiun anno e mezzo. Molte le polemiche, tantele idee e le assenze Un programma di 14
punti e ancora tantoda lavorare
ni e l’assessore al Turismo Francesca Crespini. A destra, Vittorio Sgarbi
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Per la prima volta Ur-bino affronta il pe-riodo festivo di fineanno con in vigore la
tassa di soggiorno obbliga-toria per tutti i turisti che
dormono in città. Un onerein più che non sembra peròaver avuto effetti negativi sulflusso turistico. Gli alberga-tori e gli agriturismi localisentiti dal Ducato conferma-no infatti che il numero diprenotazioni per Natale eCapodanno è positivo o co-munque, in generale, in lineacon gli ultimi anni.
La tassa di soggiorno, de-nigrata da Maurizio Gambininel suo programma eletto-rale, è stata poi introdottalo scorso 1 giugno dallo stes-so sindaco. Nei primi quattro
mesi la tassa di soggiorno hafruttato al Comune 63.000euro. Un risultato inferiorealle aspettative, ma c’è unmotivo. “Abbiamo concor-dato con il Comune che latassa non sarebbe stata ap-plicata a chi ha prenotatoprima del 31 marzo scorso,quando ancora non ne erastata deliberata l’introduzio-ne”, spiega il segretario diConfcommercio Urbino Egi-dio Cecchini. L’imposta stan-dard è 1,50 euro a persona apernottamento, fino a unmassimo di cinque giornianche non consecutivi. È pre-vista una tariffa inferiore per
Natale con la tassa di soggiornoLe presenzenon diminuiscono
ilDucato6
RICCARDOMARCHETTI
Turismo
i campeggi (50 centesimi anotte) e per gli alberghi auna e due stelle (rispettiva-mente 1 e 1,30 euro). Si pagadi più invece negli alberghidi lusso, cioè nei quattro (2euro a notte) e nei cinquestelle (2,50 euro).
Capodanno. Per il veglione
di fine anno, come da tradi-zione, le cose vanno allagrande. Hanno già esauritole camere a disposizione glialberghi “Raffaello” e “Italia”e gli agriturismi “Valle delvento”, “Le Fontane”e “Ca’Mignone”. E anche chi perora ha avuto poche preno-tazioni, come il “Colleverdecountry house” e il “Tortori-na”, spiega che da loro di so-lito il grosso delle camereviene fermato più vanti. Piùcontenuti i dati relativi al Na-tale, in particolare per quelche riguarda gli agriturismi
(ad eccezione del già pieno“Valle del vento”, gli altri almomento sono senza pre-notazioni), ma anche in que-sto caso non c’è nessuna no-vità rispetto agli anni passa-ti.
Ponte dell’Immacolata .Dicembre era iniziato benegià con il weekend lungodell’Immacolata (5-8 dicem-bre), durante il quale, secon-do le stime del Comune, sonoarrivati a Urbino circa 50.000turisti, dei quali oltre 6.000hanno fatto visita a PalazzoDucale. Un risultato addirit-tura migliore rispetto a quellodel 2014, come hanno con-
lata quest’anno è caduta dimartedì). Sul ruolo deglieventi organizzati dal Comu-ne come la “Festa del Ducad’Inverno” invece ci sonoopinioni contrastanti.
Per alcuni hanno incisopoco o niente in quanto,come sottolinea FrancescoOvarelli del ‘La valle del ven-to’, sono state mal pubbli-cizzate. “Quasi nessuno sa-peva del Duca d’Inverno –gli fa eco Giuliano Vici del“Piero della Francesca” – afare la differenza è stato ilponte”. Non tutti concordano.
fermato quasi tutte le strut-ture. Hanno fatto il pienol’albergo “Italia” (43 camere),il “Piero della Francesca” (50),“La Meridiana” (50) e l’agri-turismo “Valle del Vento” (10posti letto). Anche dove nonc’è stato il pienone, comun-que, il risultato è stato quasisempre positivo (gli hotelTortorina e San Giovanni ave-vano circa il 70% delle ca-mere occupate).
Secondo la maggior partedegli albergatori, a fare ladifferenza è stato principal-mente il ‘ponte’ (l’Immaco-
Marco Ricci de “La Meridia-na”, per esempio, spiega che“La nuova amministrazionepromuove bene città e terri-torio grazie a numerosi eventie mostre. In più Urbino inquesto periodo è una sicu-rezza, è una buona piazzaper i visitatori. Il problemasono novembre e il periodoche va da gennaio a primadi Pasqua, quando arrivanopochissimi turisti. Il ponte èstato determinante e le ini-ziative del Comune hannofatto il resto”, sostiene CesareCangiotti del Colleverde.
Marco Ricci, receptionist dell’hotel La Meridiana, mentre riceve la tassa di soggiorno da un cliente
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“Con l’ok di Vodafone e Timl’antenna può essere spostata”
cittadini del quartiere sono pre-occupati perché la nuova an-tenna sarà più potente di quellein funzione adesso, emettendoquindi un campo elettroma-gnetico più forte. Infatti la si-mulazione effettuata dalle com-
pagnie telefoniche sull’inqui-namento della nuova antenna(fatta immaginando che l’im-pianto lavori sempre alla mas-sima potenza) ha fatto regi-strare valori superiori a quelliattuali.
Se Vodafone e Tim darannol’ok, l’antenna di telefoniain allestimento sull’ex ho-
tel Montefeltro a Piansevero
sarà spostata. Lo ha detto ilsindaco Maurizio Gambini du-rante l’assemblea dei cittadinidel quartiere, preoccupati chele radiazioni emesse dall’an-tenna possano essere perico-lose. “Non creiamo allarmismi– ha detto Gambini – di certol’antenna non farà bene, ma ilsuo impatto ambientale rispettai parametri di legge quindi nonc’è motivo di credere che facciamale. Proveremo a farla met-tere da un’altra parte, se servea tranquillizzare la gente. Manon dipende da noi, gli opera-tori hanno ricevuto l’ok dal-l’Arpam e non gli si può impe-
dire di costruire l’antenna”.L’antenna in questione so-
stituirà quelle poste sul vicinohotel Piero della Francesca, chesaranno dismesse non appenasarà pronto l’impianto. Ma i
RICCARDOMARCHETTI
ilDucato7
Il sindaco Gambini ha tranquillizzato i cittadini durante un’assemblea pubblica. Il nuovo impiantosull’ex hotel Montefeltro a Piansevero saràperò più potente rispetto a quello che verrà dismesso
A sinistra le antenne sull’albergo Piero della Francesca, a destrail nuovo impianto sull’ex hotel Montefeltro
L’onorificenza
Al Bano riceveil sigillo d’Ateneo
dall’Università
Un riconoscimento per
l’impegno in ambito sociale e
per la difesa dell’ambiente. Così
l’Università di Urbino Carlo Bo eil rettore Vilberto Stocchi hanno
premiato Al Bano, all’anagrafe
Albano Carrisi, con il più alto
riconoscimento: il sigillo di
Ateneo. Il cantante pugliese, già
Ambasciatore delle Nazioni
Unite contro la droga dal 1999 e
Ambasciatore della Fao, da
poco tempo è anche testimonial
per la salvaguardia degli ulivi
pugliesi. “Un’Università come la
nostra- ha detto il rettore Stocchi
– impregnata di Umanesimo,
che pone al centro il valore della
persona, non poteva non
premiare un’artista versatilecome Al Bano, di fama
internazionale, attivamente
impegnato nel sociale e con
capacità imprenditoriali, i cui
successi non ne hanno intaccato
l’umiltà e la semplicità”. Durante
la cerimonia nell’Aula magna
del Rettorato, Al Bano,
visibilmente emozionato, non
sembrava trovarsi a suo agio
con le parole: “Quanto tempo ho
per parlare?- ha scherzato il
cantante pugliese – non sono
bravo come quando canto,”
quando parlo devo pensare un
po’ di più. Prima di affidare la suagratitudine alla musica, ha
raccontato la sua vita alla platea.
“Non avrei mai immaginato di
tornare a Urbino per indossare
questo cappello “, ha detto.
Negli anni Settanta, durante le
lotte studentesche, gli
universitari della Carlo Bo
“sequestrarono”
simbolicamente il cantante,
come eco per le proteste sul
diritto allo studio. “Auguro a tutti
di subire un sequestro del
genere, con dei sequestratori
culturali – ha aggiunto– oggi
Urbino mi sequestra per laseconda volta”.
“Avrei bisogno di più cultura
per indossare questa toga –
conclude Al Bano – ma forse la
cultura della vita basta”.
la sospensione al procedimen-to che riguarda Urbino e Ta-voleto.
Ed è proprio il sindaco ta-voletano, Nello Gresta, a darel’allarme: “Il bilancio di pre-visione 2016 dovrà essere inpareggio - ha affermato - edovremo fornire il piano dirientro per le somme mancantidegli anni precedenti. Se il bi-lancio non sarà approvato, ilgiorno dopo scatterà il com-missariamento”. Ecco che, al-lora, la fusione sarebbe la so-luzione per tutti i mali di Ta-voleto che vedrebbe il propriodebito di 80.000 euro assorbitodal comune di Urbino.
“L’unica soluzione è atte-nersi alla legge nazionale e in-dire un nuovo referendum co-
munale”, ha continuato Gresta.La sua idea è quella di seguirela procedure della legge Delrioper indire una nuova consul-tazione entro gennaio. Un’ideacondivisa dal sindaco di Ur-bino, Maurizio Gambini.
Quindi non ci sarà alcunaazione legale. Questo per duemotivi. Il primo di natura tec-nica: l’ordinanza del Tar ri-guardava Pesaro e Momba-roccio, quindi solo Pesaro po-trebbe ricorrere al Consigliodi Stato, mentre Urbino puòsolamente appellarsi alla Re-
gione. Il secondo di naturapratica: un nuovo procedi-mento allungherebbe i tempie rischierebbe di far saltaredefinitivamente la fusione.
“Come avevamo sempredetto l’iter usato dal comunedi Urbino sollevava dei dubbi– ha commentato il segretariodel Pd di Urbino, Federico Sca-ramucci, con un comunicato– prima si ascoltano i cittadinie poi si inizia l’iter per la fu-sione, non il contrario”. “Se ilreferendum è saltato è colpadel sindaco – rincara la dosePierluigi Ferraro – del Movi-mento 5 stelle urbinate – cisiamo accorti immediatamen-te che il procedimento che sistava mettendo in atto era il-legittimo”, ha dichiarato al Du-
cato.“L’iter adottato dalla regione
Marche applica il massimodella trasparenza, perché per-mette ai cittadini di esprimersicon la consapevolezza dellecondizioni stabilite per la fu-sione – ha Gambini – non miaspettavo questo epilogo per-ché la procedura è stata indi-cata dal Ministero alla Regionee dalla Regione a noi. Anche imaggiori giuristi italiani con-fermano che è corretta. Manoi non molliamo e torneremoal lavoro insieme a Tavoleto”.
Il comune di Tavoleto ri-
schia il commissariamen-to se la fusione con Urbinonon sarà decisa. L’11 di-
cembre, a due giorni dal refe-rendum, il procedimento èstato bloccato dal presidentedella Regione, Luca Ceriscioli.Il Tar di Ancona aveva sospesola fusione tra Mombaroccio ePesaro, accogliendo il ricorsodi alcuni cittadini mombaroc-cesi, perché si era seguito l’iterdella legge regionale invece diquello della normativa nazio-nale. Ceriscioli ha quindi de-ciso, per analogia, di estendere
Tavoleto“Ora il rischioè di esserecommissariati”
NICOLAPETRICCAL’allarme è del Comune che aveva avviato l’iter per la fusione con Urbino Il referendum indetto per il 13 dicembreè stato sospesodalla RegioneLa decisione presadopo che il Tar di Ancona aveva bloccato quello traPesaro e Mombaroccio per illegittimità
Cronaca
Va detto che, col limite perl’inquinamento elettromagne-tico fissato in Italia a 6 volt almetro (già di per sé più bassodi quelli a livello europeo) talivalori sono mediamente com-presi tra 1 e 2 (al momento
sono quasi tutti sotto l’1, alcuniaddirittura sotto lo 0,3). Fa ec-cezione una sola zona, dove lasimulazione indica un valoredi 3,4 (ora è 3,2). Per questomotivo, Vodafone e Tim hannoricevuto l’ok per la costruzionedell’impianto dall’Arpam(Agenzia regionale protezioneambientale delle Marche), l’or-gano che valuta se l’esposizionedella popolazione al campoelettromagnetico dell’impiantoè a norma oppure no. Un altroaspetto che non convince i cit-tadini è quello relativo all’al-tezza dell’antenna. Nel primoparere espresso dal Comune loscorso aprile erano state postedue condizioni alla costruzionedell’antenna: l’altezza e il colore.Nel secondo il riferimento al-l’altezza è sparito e alla finel’antenna sarà di 12 metri.
7/23/2019 Ducato n. 9 - 18 dicembre 2015
http://slidepdf.com/reader/full/ducato-n-9-18-dicembre-2015 8/8
Furto
Mondobici riapredopo la rapina
Il Mondobici di Fermignano,dopo il furto subito nella nottedi lunedì 7 dicembre, hariaperto. La vetrina è statariparata e le biciclette hannonuovamente riempito il locale.Per compiere la spaccata i ladrihanno atteso le 4.11, hannodisattivato le telecamereesterne e hanno sfondato lavetrina del negozio con unaSuzuki, rubata lo scorso 5dicembre a Fabriano. E inpoco meno di quattro minutihanno rubato otto biciclette,caricandole su un furgone
sottratto poche ore prima alladitta Moretti Ugo .
Giornalismo sociale
A Gabriella Lanzail premio Ucsi 2015Con l’articolo “Quei 300minori italiani disabili chenessuno vuole adottare” l’ex allieva dell’Ifg Maria GabriellaLanza ha vinto il premio“Natale UCSI 2015” per ilgiornalismo sociale. Oltre amille euro Gabriella si èaggiudicata la Targa Athesis,riservata ai giovani under 30.“Sono contenta di aver vintoproprio con questo articolo –ha commentato – è un temamolto importante del quale siparla troppo poco”.
Benelli
Lavori in aziendaper nuovi edificiL’azienda di armi amplierà ilsuo stabilimento in via dellaStazione. Alcuni privati eun’associazione sui social
network lamentavano che imateriali di scavo venivanoriversati sui binari. “Tuttoregolare - ha chiarito in unanota il direttore di stabilimentoPaolo Viti - parliamo di un’areadi proprietà dell’azienda”. Inuovi edifici saranno dedicatiall’accoglienza clienti e allaproduzione.
Università
Tutte le promesseper il nuovo annoNell’aula magna della Carlo Bo
il rettore dell’università Vilberto Stocchi ha aperto,venerdì 4 dicembre, dell’annoaccademico numero 510.Molte le promesse, tra cui unanuova sede per Scienze
Romagna (1860 Mw per 4,4milioni) e quasi il triplo delLazio (1225 Mw per 5,8milioni). Raggiungendo così il
28% dei consumi coperti daenergia green.
Medici ospedalieri
“Al Santa Mariaorari insostenibili” A Urbino in vigore la nuovalegge nazionale sugli ospedali.Si tratta della direttiva europeadel 2003 sui turni e i riposiobbligatori dei medici,secondo la quale nessuno puòlavorare per 13 ore consecutivee tutti hanno diritto a unostacco di almeno 11 ore tra un
turno e l’altro . Inoltre devonoessere garantite 24 oreconsecutive di ripososettimanale. “È una leggegiusta – commenta FilippoMezzolani, primario delPronto Soccorso del SantaMaria – ma ci mette in grossadifficoltà. Siamo costretti arazionalizzare l’organico,riducendo le ferie ocancellando i corsi diaggiornamento. Questasituazione è, a lungo termine,insostenibile”.
Dati Istat
Export in crescita
+10% in provinciaL’export della provincia diPesaro-Urbino è cresciuto, neiprimi 9 mesi del 2015, del10,42% rispetto allo scorsoanno. Da 1,58 a 1,74 miliardi dieuro, il risultato migliore delleMarche. E’ quanto rileva ilCentro studi della Camera diCommercio provinciale, cheha elaborato i dati diffusidall’Istat. In tutte le altre
province della Regione inveceil bilancio delle esportazioni èstato negativo.
Carlo Bo
Tentano la truffacon false mailMolti utenti con caselle e-maildell’università hanno ricevutomessaggi da un accountdell’Ateneo in cui si invitava acomunicare i propri dati diaccesso alla webmail dopoaver cliccato su un link. Ma si
trattava di un tentativo di furtodei dati. A dirlo è il Serviziosistema informatico d’Ateneo(Ssia), secondo cui il mittente èil ‘Tutor sicurezza’ d’Ateneo.Una figura “inesistente”.
ma che ancora non è riuscita adecollare. Pioniera delprogetto, la Sgroi è stata poicostretta ad andarsene per letroppe spese.
Legambiente
Marche, la regionepiù ecosostenibileLe Marche sono ottave per la
quantità di elettricità prodottadai pannelli solari. Secondo idati di Legambiente, raccoltinel report annuale “Comunisostenibili”, la nostra Regione èla prima in Italia se si considerail rapporto con il numero diabitanti. Con i suoi 1.055Megawatt per 1,5 milioni diabitanti, le Marche produconocirca il doppio dell’Emilia
famosi per rendere le operefruibili a tutti.
Centro commerciale
Consorzio, sfittila metà dei localiLocali vuoti, attività che se nevanno, affitti troppo alti ecarenza di clienti: sono questi iproblemi principali del centro
commerciale Il Consorzio, cheattualmente ospita 16 esercizimentre altri 13 spazi restanovuoti. “Aprire un’attività lì ècome avere una Ferrari, masenza la benzina da mettercidentro”: così Valentina Sgroi,titolare del negozio dicasalinghi “Un due tre stella”,riassume la situazione dellastruttura inaugurata nel 2012
Motorie e la valorizzazionedelle biblioteche umanistichee dei laboratori di ricerca.Stocchi ha poi sottolineatocome anche nel suo primoanno di rettorato leimmitricolazioni all’Uniurbsono aumentate.
Senza barriere
Palazzo Ducale
a misura di disabiliLa Galleria Nazionale delleMarche diventerà accessibileai disabili grazie ai 50.000 euromessi a disposizione dalMibact. Non solo verrannoabbattute le barrierearchitettoniche, ma sarannoanche create guide audiovisivee bassorilievi dei quadri più
ilDucato8
LO SCATTO
L’immagine che appare agli occhi di chi siaffaccia sugli scavi del teatro romano di Urbino,in via San Domenico, è desolante. Bicchieri diplastica e lattine di birra disseminati senzarispetto tra quelle pietre che, duemila anni fa,
formavano il semicerchio delle gradinate dellacavea. E poi cannucce, pacchetti di sigarette emozziconi gettati un po’ ovunque. Una bottiglia
di birra vuota, invece, giace accanto alle lastreche ricoprivano l’antica orchestra. La tettoia cheper due decenni lo ha nascosto alla vista deipassanti dallo scorso maggio non c’è più, ma lepietre più antiche della città ora tornate alla luce
sono ‘assediate’ dai resti di un tipico giovedì seraurbinate. In attesa che cominci la seconda fasedei lavori, prevista nel 2016.
Il teatro romano di Urbino rovinato dai rifiuti del giovedì sera
ASSOCIAZIONE PER LA FORMAZIONE AL GIORNALISMO: Fondata da Carlo Bo. Presidente:Vilberto Stocchi, Rettore dell'Università di Urbino Carlo Bo. Consiglieri per l'Università: BrunoBrusciotti, Lella Mazzoli, Carlo Magnani; per l'Ordine: Nicola Di Francesco, Stefano Fabrizi,Simonetta Marfoglia; per la Regione Marche: Jacopo Frattini, Alessandra Ciolli; per la Fnsi:
Giovanni Rossi, Giancarlo Tartaglia.ISTITUTO PER LA FORMAZIONE AL GIORNALISMO: Direttore:Lella Mazzoli; Direttore emerito:Enrico Mascilli Migliorini. SCUOLA DI GIORNALISMO: Direttore: Giannetto Sabbatini RossettiIL DUCATO Periodico dell'Ifg di Urbino Via della Stazione, 61029 - Urbino - 0722350581- fax 0722328336 http:// ifg.uniurb.it/giornalismo; e-mail: [email protected] responsabile: Giannetto Sabbatini Rossetti; Stampa: Arti Grafiche Editoriali Srl -Urbino - 0722328733 Registrazione Tribunale Urbino n. 154 del 31 gennaio 1991
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