Diapositiva 1
COL SENNO DI POI
MISTER BEAN
MISS MURPLE
MAGGIE SIMPSON
POLLYANNA
MINNY
POCAHONTAS
PETE PAN
CANDY CANDY
ROGER RABBIT
POLLYANNA
BIANCANEVE
APE MAIA
SCALE DI VALUTAZIONE
SCALE DI VALUTAZIONEDI FONDAMENTALE IMPORTANZA E RIUSCIRE A VALUTARE UNA LESIONE E RENDERE QUESTA VALUTAZIONE RIPETIBILE NEL TEMPO, DA SOGGETTI DIVERSI
SCALE DI VALUTAZIONECLASSIFICAZIONE DELLE LESIONI DA PRESSIONEPu essere effettuata valutando:1 la perdita di tessuto2 il colore
SCALE DI VALUTAZIONECLASSIFICAZIONE DELLE LESIONI DA PRESSIONE
Le lesioni cutaneeAldo Calosso ed CarocciCLASSIFICARE:
Mettere in una categoria le lesioni attraverso la valutazione della loro origine, profondit, processo di guarigione, colore, ecc.
SCALE DI VALUTAZIONEPer la gravit del problema socio economicodelle piaghe da decubito in USA, nel 1989, si costituito il National Pressure Ulcer AdvisoryPanel (N.P.U.A.P.) con il compito diregolamentare le ricerche e soprattutto gliindirizzi terapeutici; una delle prime iniziative stata quella di proporre una classificazionein quattro stadi.
SCALE DI VALUTAZIONEClassificazione NPUAP(national pressure advisory panel)
E la pi usata come strumento di comunicazione e valutazione per le ulcere da pressione
Si articola in 4 stadi
SCALE DI VALUTAZIONE
1 STADIO 2 STADIO 4 STADIO 3 STADIO
SCALE DI VALUTAZIONENON STADIABILE Perdita di tessuto a tutto spessore in cui il fondo dellulcera nascosto da slough (di colore giallo, beige, grigiastro, verde o marrone) e/o escara (di color beige, marrone, o nero) presenti nel letto della lesione
SCALE DI VALUTAZIONE
INVERSIONE DI STADIO Linversione dello stadio presuppone infatti lacompleta restaurazione delle strutture anatomichedistrutte, cosa che di fatto non si verifica.
Le UP di stadio 2 guariscono per la migrazione dicellule epiteliali dai bordi della lesione, mentre per leUP di stadio 3 e 4 la perdita di sostanza vienecolmata con tessuto di granulazione.
Pertanto il processo di riparazione della lesione nonpu essere descritto con la regressione di stadio maseguendo un preciso percorso di guarigione(granulazione epitelizzazione integrit tessutale).SCALE DI VALUTAZIONE
SCALE DI VALUTAZIONELIMITI DELLA CLASSIFICAZIONE NPUAPLe lesioni da decubito di I stadio non vengono valutate in modo affidabile, soprattutto nei paziente con carnagione scura; lidentificazione dei una LdP di I stadio importante per attuare una sorveglianza e una cura preventiva pi adeguata
SCALE DI VALUTAZIONELIMITI DELLA CLASSIFICAZIONE NPUAPIn presenza di una escara non possibile valutare accuratamente lo stadio della lesione fino alla rimozione dellescara stessa.
In soggetti con scarso tessuto sottocutaneo e muscolare difficile valutare se una lesione appartenga al III stadio o al IV stadui
VALUTAZIONE DELLULCERALe scale
VALUTAZIONE DELLULCERAClassificazione NPUAPTopografica fotograficaValutazione Push toolValutazione BWAT (BATES-JENSEN WOUND ASSESSMENT TOOL)Valutazione colorimetrica
VALUTAZIONE DELLULCERATopografica
VALUTAZIONE DELLULCERADOCUMENTAZIONEOltre ai supporti cartacei, possiamo integrare la nostra documentazione con materiale fotografico, utilizzando se possibile sempre lo stesso apparecchio, con la stessa angolazione, posizione, ecc.
VALUTAZIONE DELLULCERAValutazioni visuali dellulcera che si basano sul colore della stessa senza utilizzare parametri scientifici:1979 AGRIS E SPIRA1984 WOUND CARE CONSULTANT SOCIETY (WCS)1987 MARION LABS
Le lesioni vengono raccolte in tre gruppi:ROSSO GIALLO NERO
VALUTAZIONE DELLULCERAROSSO
Il trattamento deve mantenerela ferita umida e pulita,proteggendola anche daeventuali danni. Obiettivi deltrattamento sono quelli dimantener e l umidi t, diisolamento termico e dipr ev eni r e un ev entua l edanneggiamento del tessutodi granulazione.
GIALLO VALUTAZIONE DELLULCERALa ferita coperta da detritiinfetti gialli, necrosi umida,pus ecc.Sono indicati pulizia etrattamento assorbente.Obiettivi del trattamentosono la pulizia, lassorbimentodellessudato e lassorbimento dellodore.
VALUTAZIONE DELLULCERA NEROLa superficie ricoperta da unaescara nera Debridment chirurgico onecrotomia sono solitamentenecessari come primo passonellintervento con enzimiproteolitici o con trattamentoautolitico.Gli obiettivi del trattamentosono pulizia e rimozione deidetriti con medicazioneumida.
VALUTAZIONE DELLULCERACLASSIFICAZIONE IN BASE AL COLORE DEL WOUND CARE SOCIETY (Madeleine Flanagan)ROSSO GIALLO NEROVERDE ROSA
VALUTAZIONE DELLULCERANEROAnche in questa classificazione il nero definisce la presenza di escaraROSSO Tessuto di granulazione dove lattivit tissutale attiva e langiogenesi evidenzia la presenza di numerosi capillari neoformati
VALUTAZIONE DELLULCERAIndica la presenza di slough ma non necessariamente di infezione
Lo slough dato dalle cellule morte depositate sul fondo della lesione
Il colore giallo (o crema) causato dalla presenza di leucocitiGIALLO
VALUTAZIONE DELLULCERAVERDEIndica la presenza di molto essudato o di pus di colore verdastro, giallo o grigio.
Solitamente lessudato maleodoranteIdentifica linfezione. Le pi frequenti:Staphylococcus aureus (giallo)Pseudomonas Aeruginosa (verde)Streptococco haemoltiyc
VALUTAZIONE DELLULCERA
VALUTAZIONE DELLULCERAROSAIndica la riepitelizzazione
VALUTAZIONE DELLULCERAPer le lesioni di tipo misto?
VALUTAZIONE DELLULCERA
IN QUESTO CASO
INDICARE SEMPRE IL TESSUTO PIU NEGATIVO
VALUTAZIONE DELLULCERADopo aver eseguita una correttastadiazione della lesione ed unacorretta valutazione del paziente, necessario attuare un monitoraggioPer documentare le nostreosservazioni: si possono utilizzare varistrumenti.
VALUTAZIONE DELLULCERAPUSH TOOLLa valutazione effettuata utilizzando la scheda PUSH TOOL, la pi pratica (veloce, semplice da compilare: mediamente da 3 a 5 minuti) per verificare levoluzione della lesione e lefficacia del trattamento.Valutazione effettuata su 3 item
VALUTAZIONE DELLULCERA
PUSH TOOL
VALUTAZIONE DELLULCERA
VALUTAZIONE DELLULCERAPUSH TOOLLunghezza x Larghezza(parametri a 0 a 10)
VALUTAZIONE DELLULCERALunghezza x LarghezzaPUSH TOOLMisurare la massima lunghezza (direzione dalla testa ai piedi) e la massima larghezza (direzione da fianco a fianco) mediante un righello. Moltiplicare i due valori per ottenere una stima dellarea di estensione in cm. quadrati.
VALUTAZIONE DELLULCERAPUSH TOOLQUANTITA DI ESSUDATOStimare la quantit di essudato presente dopo aver rimosso la medicazione e prima di applicare qualsiasi agente topico sulla lesione. Valutare lessudato come:ASSENTE, SCARSO, MODERATO, ABBONDANTE
VALUTAZIONE DELLULCERAPUSH TOOLQuantit di essudato (da 0 a 3)
VALUTAZIONE DELLULCERAPUSH TOOLTipo di tessutoTipo di tessuti presenti nel letto della lesione. Assegnare un punteggio da o a 4 a seconda della presenza di tessuto necrotico, slough, granulazione e riepitelizzazione
VALUTAZIONE DELLULCERAPUSH TOOLTipo di tessuto
PUSH TOOL
VALUTAZIONE DELLULCERAPUSH TOOL
VALUTAZIONE DELLULCERAPUSH TOOLSuccessivi studi di valutazione del Push Tool ne rendono uno strumento il cui uso pu essere raccomandato per il monitoraggio delle ulcere da Pressione
Il Push Tool per NON rappresenta una guida completa per la valutazione delle lesioni.
VALUTAZIONE DELLULCERAPSSTPressure Sore Status ToolBWATLa SCALA BWAT la scheda pi usata nella sperimentazione di prodotti per la detersione, di antisettici e di medicazioni avanzate. la pi precisa ma la pi complessa da compilare
VALUTAZIONE DELLULCERAPSSTParametri con punteggio da 1 a 5DimensioniProfonditBordiSottominatureTipo di tessutonecroticoQuantit di tessuto necroticoTipo di essudatoQuantit di essudatoColore cute perilesionaleEdema tessuti perifericiIndurimento tessuto perifericoTessuto di granulazioneEpitelizzazione
VALUTAZIONE DELLULCERA
VALUTAZIONE DELLULCERA
VALUTAZIONE DELLULCERAREQUISITI DI UNA BUONA SCALA DI VALUTAZIONEDEVE CONTENERE PIU PARAMETRIDEVE ESSERE SEMPLICE, COMPRENSIBILE, VELOCEDEVE PERMETTERE OBIETTIVITA, OGGETTIVITADEVE ESSERE VALIDATA PER SENSIBILITA E SPECIFICITA
COSA DOBBIAMO SAPERE
PRIMA DI MEDICARE .
Wound Bed Preparation
La preparazione del letto della ferita offre nuove opportunit per il trattamento delle ferite croniche.
Queste opportunit interessano gli aspetti di base del trattamento delle lesioni croniche:DebridementGestione dellessudatoGestione della carica batteircaCorrezione del microambiente biologico
Wound Bed PreparationVINCENT FALANGAPer preparazione del letto di una ferita si deve intendere la gestione globale e coordinata della lesione, volta ad accelerare i processi endogeni di guarigione ma anche a promuovere lefficacia di altre misure terapeutiche
Wound Bed PreparationTEMPOLulcera cutanea, per sua natura, storia e definizione racchiude al suo interno il concetto di TEMPO.Come pi volte dimostrato lallungamento di tale tempo determina una serie di complicanze: INFEZIONI, AUMENTO DEL DOLORE, DEFICIT FUNZIONALE, INSORGENZA DI STATI PSICO DEPRESSIVI, AUMENTO DEI COSTI
Wound Bed PreparationAREE CLINICHETIME
Wound Bed Preparation
Lacronimo TIME permette di realizzare unottima WBP, riducendo ledema, lessudato, controllando la carica batterica e cosa importante, correggendo le anomalie che concorrono a una guarigione non corretta.Il tutto per facilitare il fisiologico processo di guarigione.
Wound Bed PreparationLevoluzione del concetto nel passaggio da TIME, quale gestione del processo riparativo, a TIMECare quale elemento di efficacia e punto di partenza per una gestione e una valutazione del percorso di presa in carico di una paziente e del suo problema, allo scopo di aumentare nei Professionisti di una Santi che cambia la consapevolezza dellurgenza di erogare prestazioni che siano frutto di una scelta metodologicamente e formalmente corretta.
Wound Bed Preparation
La struttura TIME non lineare
Wound Bed Preparation
FLOW CHART CHE ILLUSTRA LAPPLICAZIONE CLINICA DELLA WBP
Wound Bed Preparation
Wound Bed Preparation
TIMECareTPreparazione del fondo, Preservazione di un idoneo tessuto. OBIETTIVI INDIVIDUATI: Rimozione del TESSUTO NON ATTIVOPreservare TESSUTO ATTIVOIRecidiva settica: nonostante si siano fatti tutti i tentativi per diminuire la carica batterica e linfiammazione con un improvviso incremento dei segni di infezione. MEspressione di un corretto microambiente, di una ottimale umidit nella quale tutti i processi che caratterizzano la riparazione tissutale possono dinamicamente susseguirsi caratterizzando le varie fasi della guarigioneCORRETTO BILANCIAMENTO DEL PAZIENTE, DELLA SUA PATOLOGIA E DELLE ESPRESSIONI SINTOMATICHE DELLA STESSAEVISIONE olistica coincidente con il raggiungimento della riepitelizzazione attraverso una attenta preparazione del letto della ferita che va protetto da eventi avversi
TRATTAMENTO
TRATTAMENTO
Terapia Generale
Terapia Causale
Terapia Locale
TRATTAMENTO
TERAPIA GENERALE:
E finalizzata al miglioramento dello stato generale del soggetto:Trattamento delle patologie di baseCorrezione dello stato nutrizionaleGestione del dolore
TRATTAMENTO
TERAPIA CAUSALE:
E finalizzata alla rimozione o riduzione della causa della lesione:LDP: piano personalizzato di mobilizzazione, utilizzo di superfici anti decubitoLV: Arteriose: PTA; Venose Terapia compressivaEcc
TRATTAMENTO
TERAPIA LOCALE:
DETERSIONEDEBRIDEMENTGESTIONE DELLA COLONIZZAZIONE BATTERICA E INFEZIONEMEDICAZIONE
TRATTAMENTO
ATTENZIONE!!!
PRIMA DI INIZIARE IL TRATTAMENTO DI UNA LESIONE E NECESSARIO
CORRETTA VALUTAZIONE
MEDICAZIONI AVANZATE
TRATTAMENTO
TRATTAMENTO
MEDICAZIONI AVANZATE
LA STORIA
Fin dagli albori della civilt chi si occup di ferite ebbe la tendenza a coprirle.
TRATTAMENTO
MEDICAZIONI AVANZATEAntico Testamento: si trovano le prime descrizioni delle ulcere cutanee (in ununica dizione LEBBRA)Nel 2000 A.C. gli egiziani usavano foglie per coprire le ferite, sottoforma di impasti, a volte come decotti posti direttamente sulla superficie della ferita1850 Dott. Gamge inventa una medicazione composta da diversi strati di ovatta avvolti in garza fine1958 Oland consolida le ricerche circa il meccanismo di riparazione dei tessuti
TRATTAMENTO
Nel 1969, il dott. Winter, del dipartimento di ingegneria biomedica del Royal Orthopedic Hospital a Stanmore (Middlesex), segu uno studio, come parte della sua specializzazione, che doveva gettare le fondamenta del concetto di guarigione in ambiente umido
Moist Wound Healing
TRATTAMENTO
Il dott. Winter si focalizz sulleffetto della guarigione in campo umido di ferite poco profonde, utilizzando come base della sua ricerca ferite di secondo grado indotte su giovani maiali domestici
TRATTAMENTO
Dallesperienza dei questo lavoro, Winter concluse che: coprire una ferita con pellicola impermeabile al vapore acqueo ha profondamente mutato lo schema di guarigione, orientando la migrazione dellepidermide sulla ferita originale invece che attraverso il derma, accelerando la rigenerazione epidermica
TRATTAMENTO
Dalla teoria di Winter si giungi alla conclusione che lambiente umido garantisce:
TRATTAMENTO
La rimozione dei tessuti necroticiLaumento dellangiogenesiLa non aderenza o imbrigliamento con la lesioneLa stabilit termicaIl controllo del doloreIl controllo delle complicanzeIl controllo dei costi
TRATTAMENTO
Il trattamento umido delle ferite lideale per tutte le ferite a guarigione secondaria che necessitano di una ricostruzione tissutale a riempimento del difetto di sostanzaUtilizzare una medicazione che mantiene un ambiente umido nellinterfaccia tra ulcera e medicazioneEvidenza A
TRATTAMENTO
AMBIENTE UMIDO
In ambiente occlusivo la migrazione epiteliale molto rapida; in caso di essicamento della lesione lo scivolamento epiteliale molto pi lento e difficoltoso
AMBIENTE ASCIUTTO: lepitelio migra fra il derma essiccato e il t. adiposo sottocutaneo, scollando i tessuti intermedi e ci avviene lentamente.
AMBIENTE UMIDO: la migrazione avviene tra la giusta quantit di essudato ed il derma e pu quindi procedere pi velocemente.
JBI
TRATTAMENTO
LA GUARIGIONE IN AMBIENTE UMIDOLimiti:Sanguinamento post- escarectomiaLesione chirurgica alle prime oreTratti fistolosiReazioni allergicheTumori cutaneiGangrena umida
MA NONOSTANTE LE EVIDENZE Lessicamento della ferita continua ad essere la pratica pi utilizzata e fortemente radicata nel nostro territorioM. Romanelli: Le medicazioni avanzate (in) Lulcera cutanea. A cura di M. Monti, Springer 2000
LA GUARIGIONE IN AMBIENTE UMIDO
Dalle conoscenze sullambiente di guarigione dressing Revolution delle lesioni sono derivate una serie di prodotti che garantiscono le condizioni di umidit
MEDICAZIONI AVANZATE
OBIETTIVI GENERALI NELLA GESTIONE DELLA LESIONECreare e mantenere un ambiente umidoGestire lessudato della lesionePreservare i margini dellulceraPrevenire e/o trattare le infezioniRimuovere il tessuto necroticoControllare il doloreOttimizzare la scelta per ridurre i costiEducare a prevenire e/o convivere
TRATTAMENTO
DETERSIONEDEBRIDEMENT (o sbrigliamento)TRATTAMENTO delle infezione, dellessudato, del letto della ferita (WBP)TRATTAMENTO della cute perilesionaleSCELTA DELLA MEDICAZIONE
Trattamento chirurugico
DETERSIONE
Pulire le ferite allinizio del trattamento a ad ogni cambio di medicazione(Evidenza C L.G. AHRQ)
ATTO ED EFFETTO DETERGENTE: PULIRE, LAVARE
Non possibile raggiungere una guarigione ottimale fino a che non sia stato rimosso dalla ferita tutto il materiale che provoca linfiammazione.I materiali presenti sulla superficie della ferita, quali corpi estranei, residui ad agenti topici, residui di medicazioni e scarti metabolici, possono essere rimossi con una attenta pulizia.
(Jones e Shires 1974 Westaby 1987)
LA DETERSIONELa detersione della lesione la fase pi importante e ripetitiva di tutto il trattamentoFINALITAAsportazione eventuale tessuto necroticoDiminuzione dellassorbimento di tossineEliminazione della fonte di moltiplicazione battericaRidurre lo sviluppo della flora battericaAlleviare il dolore
METODICA
La soluzione detergenteLa tecnica di detersione
LA PRIMA DETERSIONE: IGIENE!!!
LA SOLUZIONE DETERGENTE
Impegnare una soluzione fisiologica salina per la pulizia delle lesioni (LDP)
(Evidenza C)
LA SOLUZIONE DETERGENTE
NaCl 0,9%RINGER LATTATOACQUA POTABILEL.G.: RNAO, RCN, NICE
Ce consenso generale circa lutilizzo della sol. Fisiologica allo 0,9%, in quanto innocua, isotonica, non provoca la perdita di fluidi dalla lesione
Collier 1996 Davies 1999
LA TEMPERATURA DELLA SOLUZIONE
Lapplicazione di una soluzione fredda pu provocare una vasocostrizione, con una riduzione dellapporto nutrizionale del tessuto oltre la comparsa di una sensazione dolorosa.
Per non causare danno allattivit miotica delle cellule, la temperatura della soluzione per la detersione dovrebbe essere compresa tra i 28 -30
DETERSIONEIMPACCO T.