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Phylum Protozoa Subphylum Apicomplexa Classe Sporozoasida Subclasse Coccidia Ordine Eucoccidida Famiglia Sarcocystiidae Genere Toxoplasma
TOXOPLASMA GONDII
cosmopolita
Ospite definitivo: Tutti i felini. Il gatto è il più importante
per la sua diffusione nelle aree antropizzate
Felidi - CICLO COMPLETO
(fase asessuata e sessuata)
CICLO INTESTINALE e EXTRA-INTESTINALE
Altri animali (uomo compreso)
Solo il CICLO EXTRA-INTESTINALE
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OOCISTI TACHIZOITI BRADIZOITI
PSEUDOCISTI: (cellule parenchimali o S.R.I) 8-16 tachizoiti
CISTI TERMINALI: bradizoiti (100-60.000) SNC e
muscolatura
CICLO INTESTINALE
Oocisti MATURA
Oocisti IMMATURA
Bradizoiti (tachizoiti)
Schizogonia fase asessuata
Schizonte
Gametogonia fase sessuata
Merozoiti
Microgameti
Macrogameti fecondazione
Cisti/pseudocisti
La maggior parte dei gatti si infetta tramite l’ingestione di cisti o pseudocisti
CICLO EXTRA-INTESTINALE
Tachizoiti Rapida moltiplicazione
BRADIZOITI moltiplicazione lenta
(cisti in muscoli, occhio, cervello, polmoni, fegato…)
Elementi infettanti (sporozoiti, tachizoiti e/o bradizoiti) diffondono in tutti gli organi e tessuti per via ematogena
fase acuta
fase cronica (7-15 gg)
Reazione immunitaria
Le oocisti si trovano nelle feci dei gatti infetti, non sono sporulate e misurano 12x10μm. Dopo la sporulazione che avviene entro 1-5gg, l’oocisti contiene due sporocisti, ognuna delle quali contiene quattro
sporozoiti
Stadi intestinali Schizonti: gli schizonti sono situati principalmente nel digiuno e
nell’ileo. Essi misurano da 4 μm a 17μm di diametro e contengono fino a 32 merozoiti
Gameti: i gameti si ritrovano nell’ileo e misurano circa 10μm di diametro
Stadi extraintestinali Tachizoiti: i tachizoiti sono localizzati in vacuoli intracellulari
di diversi tipi di cellule come ad esempio i fibroblasti, gli epatociti, i macrofagi e le cellule miocardiche. All’interno della cellula infetta sono
presenti da 8 a 16 organismi ognuno dei quali misura da 6 a 8μm di lunghezza
Bradizoiti:
I bradizoiti si trovano all’interno di cisti che si sviluppano principalmente nel muscolo e nel cervello (nel fegato e nel polmone
sono presenti forme denominate pseudocisti).
I bradizoiti hanno forma lanceolata e possono essere presenti fino a diverse migliaia per ogni cisti. La cisti può raggiungere fino a 100 μm
di diametro
Tipo di trasmissione
Ingestione di cisti terminali (contenute nei muscoli o nel cervello)
Ingestione di oocisti (presenti nelle feci o mat.contaminato da feci)
Via transplacentare
Penetrazione dei tachizoiti contenuti
nelle carni o visceri
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In seguito all’invasione della cellula ospite, i tachizoiti si moltiplicano all’interno di un vacuolo tramite endodiogenia.
Endodiogenia è essenzialmente un processo di gemmazione interna (“budding process”) nel quale si formano 2 cellule figlie all’interno della cellula madre, che viene consumata in questo processo
Dopo la formazione di 8-16 tachizoiti, la cellula si rompe e nuove cellule vengono infettate. Questo contrassegna la fase acuta della toxoplasmosi. La risposta immunitaria dell’ospite (soprattutto umorale) limita l’invasività dei tachizoiti, rallenta l’endodiogenia e induce la formazione di una ‘parete’ intorno alle cellule infette → ‘pseudo’cisti di bradizoiti. Se l’immunità acquisita viene a mancare, la pseudocisti può rompersi e liberare i bradizoiti che si attivano e riprendono le caratteristiche di invasività
Pseudocisti matura
Tachizoiti liberi
Cisti terminale nel SNC Cisti terminale
CICLO EXTRAINTESTINALE DI TOXOPLASMA GONDII
Il gatto svolge il ruolo principale nella epidemiologia della toxoplasmosi e la malattia è assente nelle aree
dove non sono presenti i gatti
RUOLO DEL GATTO
Alimentazione
Abitudini
Produzione di oocisti
Diffusione •Numero
•Resistenza
•Tempo di sporulazione
Ambiente (gatti liberi o di proprietà)
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La maggior parte dei gatti si infetta tramite l’ingestione di ospiti e/o organi infetti
(contenenti bradizoiti e tachizoiti)
Maggior numero di oocisti
Eliminazione di oocisti in media 15 giorni (da 7 a 20)
3-10 gg – BRADIZOITI
18 gg – OOCISTI
13 gg - TACHIZOITI
Difficilmente elimina OOCISTI una 2a volta
C I T T A’ Anno Origine %
Venezia 1991 Colonia 38
Roma 1992 Gattile 50
Riccione 1996 Colonia 56
Venezia 1998 Gattile 57,5
Sassari 2003 Mista 37
IL 30 – 50 % DEI GATTI è SIEROPOSITIVO
Mancano screening di massa
Eliminazione di oocisti in media 15 giorni (da 7 a 20)
3-10 gg – BRADIZOITI
18 gg – OOCISTI
13 gg - TACHIZOITI
Difficilmente elimina OOCISTI una 2a volta
Toxoplasma gondii
10-12
SPOROCISTI (2)
SPOROZOITI (4)
SPOROZOITI (4)
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•Tempo di sporulazione
7-20 gg
2-3 gg a 24 °C
•Tempo di eliminazione
BIOLOGIA OOCISTI
•Eliminazione 1 milione/gr di feci
20 milioni (fino a 100)/giorno
4-5 gg a 15 °C
Inibizione a T <4 °C e >37 °C
14-21 gg. a 11°C
Inizia dopo 3-10 gg se il gatto si infestato con cisti o
pseudocisti, dopo 19-48 gg se l’infestazione è avvenuta
tramite oocisti
È difficile spiegare la larga diffusione della toxoplasmosi fra
i ruminanti, soprattutto negli ovini.
Alcuni autori suggeriscono che
l’infezione sia conseguente alla
somministrazione durante la gravidanza di mangime
contaminato con feci di gatto
Alla diffusione delle oocisti contribuiscono inoltre gli insetti coprofagi che possono contaminare vegetali, carni e concime.
Infine la trasmissione venerea è stata ipotizzata nelle pecore
4°C 54 mesi
-10°C 106 gg
55-60°C 1-2 minuti
Terreno umido e sabbia 18 mesi
Resistenza
Inattivate da idrossido d’ammonio al 5% in 10’
Bradizoiti
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1-4°C > 3 settimane
-1°C /– 8°C > 1 settimana
-15°C 3gg -20°C 24h
sopravvivono diverse settimane a concentrazioni più basse
6% NaCl (4-20°C)
non sempre vengono inattivate negli insaccati fatti in casa
3% NaCl 3-7gg
67°C 60°C 4’ 50°C 10’
I tachizoiti sono incapaci di sopravvivere al di fuori dell’ospite e sono distrutti
dalle secrezioni gastriche
Tachizoiti liberi
Microtubuli interni
Subunutà del conoide
Membrana complessa interna
Microtubuli subpellicolari
Conoide
Anello Polare 1
Anello Polare 2
Patogenesi in generale…. I tachizoiti in attiva moltiplicazione possono produrre aree di necrosi in vari organi come miocardio, polmone, fegato e cervello. L’ospite può presentare febbre e linfoadenopatia. Nell’ospite in gravidanza (donna incinta), esposto per la prima volta al parassita, i tachizoiti possono infettare il feto e causare l’infezione congenita. Le lesioni predominanti sono a carico del sistema nervoso centrale e sono spesso causa di aborto. Anche la retinocoroidite è una lesione frequente e può manifestarsi molti anni dopo la nascita. Negli ovini T. gondii è un importante agente di aborto e di mortalità neonatale negli agnelli. Se l’infezione colpisce la pecora durante il primo periodo di gravidanza (< 55 giorni), il feto muore e viene espulso, spesso inosservato. Quando l’infezione avviene a metà gestazione, il feto morto viene espulso (facilmente osservabile) o il feto può essere ritenuto e mummificato per essere espulso più avanti. Se il feto sopravvive, l’agnello nasce morto o disvitale. Le pecore che subiscono un aborto da Toxoplasma generalmente portano a termine in modo normale le successive gravidanze
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MODALITÀ DI INFEZIONE NELL’UOMO
OOCISTI SPORULATE
LETTIERA IGIENICA
BRADIZOITI
TACHIZOITI
LATTE
TRANSPLACENTARE Meningoencefalite
Corioretinite congenita
Come si trasmette all’uomo
Ingestione di oocisti provenienti dalle feci del gatto (p.es. verdure
contaminate da feci) o ingestione di zoitocisti con bradizoiti mangiando
carne cruda o poco cotta o (raro) trapianto di organi o trasfusioni di
sangue
•Trasmissione transplacentare.
Sintomatologia: Nell’uomo la toxoplasmosi è di regola
asintomatica, ma può provocare febbricole e tumefazioni linfonodali In individui immunocompromessi (es:
AIDS, morbo di Hodgkin, emodializzati, pazienti sotto
chemioterapia antitumorale ecc.) si può avere toxoplasmosi disseminata
Epidemiologia Sono a rischio maggiore macellai, cuochi, veterinari (chi maneggia carne cruda) In Gran Bretagna la prevalenza di anticorpi anti-Toxoplasma varia da 0.1% in bambini di un anno a 45% in adulti di 50 anni o più. In Francia, dove si mangia spesso carne cruda 80-90% degli adulti risultano sieropositivi. Toxoplasmosi congenita. La maggior parte delle infezioni sono asintomatiche, ma nel 10% dei casi si hanno aborti, natimortalità o danni al sistema nervoso centrale. L’incidenza è più alta quando l’infezione avviene nel primo trimestre della gravidanza. I neonati gravemente colpiti sono affetti da retinocoroidite e necrosi cerebrale e possono presentare epatosplenomegalia, insufficienza epatica, convulsioni e idrocefalo
Diagnosi di laboratorio
La diagnosi di laboratorio può essere: - diretta
- indiretta
Diagnosi indiretta
Si intende la diagnosi sierologica, più semplice di quella diretta e comunque alla portata della maggior parte dei
laboratori.
La diagnosi della toxoplasmosi animale ha quindi due finalità, e cioè di salvaguardia della salute animale e di quella umana. L’iter diagnostico dell’infezione toxoplasmica negli animali necessita delle risultanze di più esami anche se gli unici probanti sono esclusivamente quelli in grado di evidenziare o il parassita (esami coprologici, biologici ed istopatologici) o la risposta immune da esso evocata (test sierologici)