Andrea Gavosto Fondazione Giovanni Agnelli [email protected]
Il confronto domanda/offerta di laureati in Italia
Genova, 28 ottobre 2013
Una offerta formativa flessibile, orientata alle competenze, atta a migliorare l’occupabilità
Seminario Nazionale, presso l’Università di Genova
rapporto fra immatricolati e
diciannovenni
A.A. 1999/2000
La riforma del 3+2: l’effetto è svanito?
43%
56,5%
44,9%
30%
35%
40%
45%
50%
55%
60%
1991
/92
1992
/93
1993
/94
1994
/95
1995
/96
1996
/97
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/98
1998
/99
1999
/00
2000
/01
2001
/02
2002
/03
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2008
/09
2009
/10
2010
/11
2011
/12
2012
/13
Dopo un forte aumento iniziale , le immatricolazioni stanno calando in relazione alla popolazione diciannovenne (dunque al netto della demografia)
Fonte: Elaborazioni di F.Schivardi e R.Torrini 2010 su dati dell’indagine Banca d’Italia SHIW
1,05
1,07
1,09
1,11
1,13
1,15
1,17
1,19
1,21
1,23
1993 1995 1998 2000 2002 2004 2006 2008
Sotto i 35 anni
Tutti
rapporto tra il reddito di laureati e diplomati
Possibile causa: la disillusione sulla laurea triennale
laureati triennali: maggiore occupazione ma più precaria rispetto ai vecchi laureati e con un minor vantaggio salariale rispetto ai diplomati
6,7% 7,4% 7,5% 7,6% 7,9% 8,1% 8,2% 8,5%
9,2% 10,1% 10,2% 10,4%
11,7% 11,9% 12,3%
16,0%
0%
2%
4%
6%
8%
10%
12%
14%
16%
18%
anche se l’istruzione terziaria si conferma ovunque un ottimo investimento
Fonte : EAG, 2013 Tasso di rendimento della laurea
Tasso interno di rendimento della laurea tendendo conto di costi diretti, costo opportunità, premio salariale lordo rispetto al diploma, maggiori imposte e contributi, minore esposizione al rischio di disoccupazione
Fonte: Employers’ perception of graduate employablity
Le aziende italiane impiegano pochi laureati
6
E li preferiscono magistrali Media europea: 55% preferiscono i bachelor’s degrees, 35% i master’s degrees
In Italia la proporzione si ribalta: 38% bachelors e 50% masters
Fonte: Employers’ perception of graduate employablity
29
40
58 55
72 73
79 84
n
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
France Germany Italy United Kingdom United States EU21 average
Primarie Medie Diploma Laurea
Tassi di occupazione della popolazione 25-64enne, per livello di istruzione, 2011
I laureati hanno maggiori probabilità di occupazione rispetto al resto della popolazione
85
89
73
91
87 86 86 87
71
89
84 86 87
89
68
86
82 83
50
55
60
65
70
75
80
85
90
95
France Germany Italy United Kingdom
United States EU21 average
2000 2006 2011
Evoluzione recente dei tassi di occupazione per laureati da 25 a 34 anni di età
Fonte: Education at a Glance2013
Negli ultimi anni qualcosa è cambiato: il tasso di occupazione dei laureati giovani è calato, a differenza di Germania e Francia
Fonte : Rilevazione FDL Istat
laureati 35-44 anni
diplomati 35-44 anni
diplomati 25-34 anni
laureati 25-34 anni
73
67
71
82
78
91
87
65
70
75
80
85
90
95
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
Fra i giovani la differenza fra laureati e diplomati si è annullata
Evoluzione recente dei tassi di occupazione per i diplomati e i laureati, per classi di età (25-34enni e 35-45enni)
+22
+34 +39 +40
+45
+65 +68
+85 +83
+74
+56
+79
100
110
120
130
140
150
160
170
180
190
Italy France Germany EU21 average United Kingdom
United States
25-34 55-64
Adulti con redditi da lavoro – premio salariale per l’istruzione terziaria, in % del reddito dei diplomati, per gruppo di età
Fonte: Elaborazioni da Education at a Glance2013
Negli ultimi anni qualcosa è cambiato: il vantaggio salariale della laurea rimane elevato, ma lo è molto meno per i giovani
dove è finito il capitale umano prodotto in questi anni?
La riforma universitaria del 3+2 ha accresciuto l’offerta di laureati.
Il sistema economico li ha assorbiti,ma oggi le chances di occupazione dei giovani laureati sono pari a quelle dei diplomati. Inoltre il premio salariale rimane elevato nel confronto europeo ma si sta riducendo per i giovani
ai laureati stessi la dinamica salariale dei laureati potrebbe essere migliore di quella rispetto ai diplomati e quindi i frutti dell’investimento si vedranno negli anni successivi
alle imprese il maggiore capitale umano ha portato a un aumento della produttività. Vi sono però pochi indizi sia successo.
nel nulla le competenze dei laureati non sono quelle richieste dal mercato, che non riconosce loro alcun premio
Dove è finito l’investimento in capitale umano dei giovani laureati ? possibili spiegazioni:
le competenze che le imprese si attendono dai laureati
FGA-AIDP Excelsior
Dimensione imprese Solo medio-grandi Tutte
Campione Non rappresentativo Rappresentativo
Focus Giudizio sull’Università Previsioni di assunzione
Competenze prese in esame
1) Lacune riscontrate nella formazione universitaria
2) Caratteristiche del candidato ideale al colloquio di assunzione
Competenze ritenute importanti per lo svolgimento delle
professioni richieste
due fonti Indagine Fondazione Agnelli/AIDP
Indagine Excelsior 2011
l’importanza della laurea diventa sempre più necessaria ma non è sufficiente
Fonte: indagine FGA/AIDP
0
20
40
60
80
100
120
140
Cap
acità
di
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numero risposte fornite per ciascun aspetto (fino a 3 risposte possibili) Fonte: indagine FGA/AIDP
che università vorrebbero i capi del personale? gli aspetti più carenti dell’offerta formativa
Fonte: indagine FGA/AIDP
Il candidato ideale I risultati
Dati riferiti a 74.140 assunzioni di laureati previste
Fonte: indagine Excelsior
Indagine Excelsior: le competenze richieste dalle aziende Ritenute dalle aziende “molto importanti” per i laureati da assumere
Fonte: indagine Excelsior confronto fra aree disciplinari area scientifica/area umanistica
Fonte: indagine Excelsior confronto fra aree disciplinari area economica/area medica
Fonte: indagine Excelsior confronto fra aree disciplinari area giuridica/area architettura
Progetto “Competenze Trasversali”, in collaborazione con l’Università di Genova
OBIETTIVI DEL PROGETTO
* Giungere a definizioni condivise delle CT dei laureati * Sondare le CT (importanza e possesso) da tre diverse angolazioni: le imprese che
ricercano laureati, i responsabili dell’offerta formativa e gli stessi neolaureati * Fornire indicazioni alle Università affinché possano introdurre o potenziare attività
che contribuiscono alla formazione delle CT
convergenza sulla centralità del tema delle competenze trasversali
per i laureati
Approfondimento condotto da Università di Genova e Fondazione Agnelli
La sette CT sottoposte a validazione 1. Capacità di risolvere problemi mettendo in campo le conoscenze acquisite, ossia applicare in una situazione reale quanto appreso, individuando gli ambiti di conoscenze che meglio consentono di affrontarla, impostando le strategie per gestirla e giustificando il loro uso
2. Analizzare e sintetizzare informazioni, ossia acquisire, organizzare e riformulare dati e conoscenze provenienti da diverse fonti
3. Formulare giudizi in autonomia, ossia interpretare le informazioni con senso critico, collocarle nel loro contesto professionale, sociale ed etico, e prendere decisioni conseguenti
4. Comunicare efficacemente, ossia trasmettere informazioni e idee in forma sia orale sia scritta in modo chiaro e formalmente corretto, esprimendole in termini adeguati rispetto agli interlocutori (specialisti o non specialisti)
5. Apprendere in maniera continuativa, ossia sapere riconoscere le proprie lacune e identificare strategie efficaci volte all’acquisizione di nuove conoscenze e competenze
6. Lavorare in gruppo, ossia coordinarsi con altre persone, eventualmente caratterizzate da diverse culture e specializzazioni professionali, integrandone le competenze e gestendo i possibili conflitti
7. Essere intraprendenti, ossia saper sviluppare idee innovative, progettarne e organizzarne la realizzazione, gestire le necessarie risorse ed essere disposto a correre rischi per riuscirci
Aziende Alitalia Bosch Edison Epta Esaote Ferrero FIAT Il Sole 24 ore Maersk Miroglio group Pininfarina Pirelli Prysmian Group Telecom Terna
Società di consulenza Boston Consulting Praxi
Formazione della PA Formez Scuola Nazionale dell’Amministrazione
Valutazione importanza
Verifica formulazione
Integrazioni, suggerimenti
Esempi concreti
Approfondimento condotto da Università di Genova e Fondazione Agnelli: primi riscontri
Valutazione importanza
Verifica formulazione
Integrazioni e suggerimenti
Esempi concreti
I responsabili HR confermano la centralità del tema per le politiche del personale
Le 7 definizioni di CT risultano sostanzialmente condivise, anche se non sono mancati suggerimenti per integrazioni
Nei nuovi laureati si lamenta la scarsa capacità di comunicare, imputata a limiti nella padronanza della lingua italiana orale e scritta Forte apprezzamento nei CV delle esperienze sportive (di squadra), associative (es. scoutismo) e di volontariato, considerate rivelatrici della capacità di lavorare in gruppo
Disponibilità degli intervistati al dialogo con gli Atenei per la ricerca di modalità condivise di rafforzamento delle CT
Andrea Gavosto Fondazione Giovanni Agnelli [email protected]
Il confronto domanda/offerta
in Italia
Genova, 28 ottobre 2013
Una offerta formativa flessibile, orientata alle competenze, atta a migliorare l’occupabilità
Seminario Nazionale, presso l’Università di Genova