Il Rapporto di Pubblico Impiego Il rapporto di impiego pubblico è quel rapporto di lavoro in cui una persona fisica pone volontariamente la propria attività in via continuativa e dietro retribuzione al servizio dello Stato o di un Ente Pubblico, assumendo particolari diritti e doveri
Caratteri del Rapporto § volontario
§ strettamente personale
§ giuridico bilaterale
§ di subordinazione gerarchica
La gerarchia delle fonti del lavoro
o La costituzione o Il codice civile libro quinto del lavoro o Le leggi ordinarie (es. L.300/70,
D.lgs. 165/01) o I contratti collettivi ed individuali
I Principi Costituzionali in materia di Pubblico Impiego
Art. 51 Cost. [1] Tutti i cittadini dell'uno o dell'altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge. A tale fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini. [1] [2] La legge può, per l'ammissione ai pubblici uffici e alle cariche elettive, parificare ai cittadini gli italiani non appartenenti alla Repubblica. [3] Chi è chiamato a funzioni pubbliche elettive ha diritto di disporre del tempo necessario al loro adempimento e di conservare il suo posto di lavoro.
Art. 54 Cost. [1] Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservare la Costituzione e le leggi. [2] I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.
Art. 97 Cost. [1] I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione. [2] Nell'ordinamento degli uffici sono determinate le sfere di competenza, le attribuzioni e le responsabilità proprie dei funzionari. [3] Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge.
o Art. 98 Cost. I pubblici impiegati sono al servizio
esclusivo della Nazione. Se sono membri del Parlamento, non
possono conseguire promozioni se non per anzianità.
Si possono con legge stabilire limitazioni
al diritto d'iscriversi ai partiti politici per i magistrati, i militari di carriera in servizio attivo, i funzionari ed agenti di polizia, i rappresentanti diplomatici e consolari all'estero.
D.lgs. 165/2001 Art. 2 Fonti
Assoggettamento dei dipendenti pubblici alla normativa di diritto comune (co. 2)
I rapporti di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche sono disciplinati dalle disposizioni del capo I, titolo II, del
libro V del codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell'impresa, fatte salve le diverse disposizioni
contenute nel presente decreto , che costituiscono disposizioni a carattere imperativo. Eventuali disposizioni di legge,
regolamento o statuto, che introducano discipline dei rapporti di lavoro la cui applicabilita' sia limitata ai dipendenti delle
amministrazioni pubbliche, o a categorie di essi, possono essere derogate da successivi contratti o accordi collettivi e, per la parte derogata, non sono ulteriormente applicabili, solo
qualora cio' sia espressamente previsto dalla legge .
Contrattualizzazione dei rapporti individuali di lavoro (co. 3)
I rapporti individuali di lavoro di cui al comma 2 sono regolati contrattualmente. I contratti collettivi sono stipulati secondo i criteri e le modalità previste nel titolo III del presente decreto;…
La Contrattazione Collettiva (Art. 40 ss.TUPI –
modificato dal d.lgs. N. 150/2009)
1. La contrattazione collettiva determina i diritti e gli obblighi direttamente pertinenti al rapporto di lavoro, nonché le materie relative alle relazioni sindacali. 3. La contrattazione collettiva disciplina, in coerenza con il settore privato, la struttura contrattuale, i rapporti tra i diversi livelli e la durata dei contratti collettivi nazionali e integrativi. La durata viene stabilita in modo che vi sia coincidenza fra la vigenza della disciplina giuridica e di quella economica. - Contratti collettivi di comparto - Contratti Integrativi a livello di singola Amministrazione
La struttura del Pubblico Impiego
§ Pianta Organica: complesso delle posizioni dell’organizzazione dell’Ente § Dotazione Organica: numero complessivo dei posti assegnati all’Amm.ne § Ruoli: posti stabili nella pianta organica
Profili professionali ed Aree (CCNL)
Accesso al Pubblico Impiego Art. 97 Cost.: Agli impieghi pubblici si accede mediante concorso, salvi i casi
stabiliti dalla legge La “deregulation” avvenuta nella materia dei concorsi Pubblici: l’autonomia degli Enti nella gestione delle forme selettive temperata solo da norme di principio
Art. 35 TUPI co. III
Le procedure di reclutamento nelle pubbliche amministrazioni si conformano ai seguenti principi:
a) adeguata pubblicità della selezione e modalità di svolgimento che garantiscano l'imparzialità e assicurino economicità e celerità di espletamento, ricorrendo, ove è opportuno, all'ausilio di sistemi automatizzati, diretti anche a realizzare forme di preselezione;
b) adozione di meccanismi oggettivi e trasparenti, idonei a verificare il possesso dei requisiti attitudinali e professionali richiesti in relazione alla posizione da ricoprire;
c) rispetto delle pari opportunità tra lavoratrici e lavoratori;
d) decentramento delle procedure di reclutamento; composizione delle commissioni esclusivamente con esperti di provata
competenza nelle materie di concorso, Il principio della parità di condizioni per l’accesso ai pubblici uffici è garantito,
mediante specifiche disposizioni del bando, con riferimento al luogo di residenza dei concorrenti, quando tale requisito sia strumentale all’assolvimento di servizi altrimenti non attuabili o almeno non attuabili con identico risultato. (comma inserito dal d.lgs. N. 150/2009)
Co. II: Accesso mediante procedure non selettive
“mediante avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento ai sensi della legislazione vigente per le qualifiche e profili per i quali è richiesto il solo requisito della scuola dell'obbligo, facendo salvi gli eventuali ulteriori requisiti per specifiche professionalità.”
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o 1-‐ Fase anteriore al T.U. n. 3 del 1957 o 2-‐ Fase dal T.U. n. 3 del 1957 a fine anni 70 o 3-‐ Legge 11 luglio 1980, n. 312 o 4-‐ Legge quadro 29 marzo 1983, n. 93 o 5-‐ Macrofase (comprendente 3 fasi interne) dal
d.lgs. 3 febbraio 1993, n.29 ad oggi
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o 1° FASE: anteriore al T.U. n . 3 del 1957
-‐ Lavoro pubblico differenziato dal lavoro privato -‐ Rapporto con lo Stato di natura privata speciale -‐ Disciplina rigorosamente unilaterale del p.i. -‐ Pubblici dipendenV soggeW a assoluta
subordinazione gerarchica -‐ RiparVzione per gruppi o stadi e gradi
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1°FASE e periodi intermedi
o MoVvi per cui si va verso la pubblicizzazione del rapporto di lavoro:
1. SOSTANZIALE (differenziazione isVtuV -‐ fine ‘800)
2. TEORICO (rapporto di cara]ere eVco primo ventennio ‘900)
3. GIURISDIZIONE ESCLUSIVA (giudice amministraVvo anni ‘20)
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EvenV importanV avvenuV nella prima fase
o Ordinamento gerarchico (R.D. n. 2395 del 29 o]obre 1923) o Requisito della buona condo@a (R.D. n. 2960 del 30
dicembre 1923 – abolita con la legge 29 o]obre 1984, n. 732)
o Promessa solenne e giuramento (R.D. n. 2960 del 30 dicembre 1923 – abolito con il DPR 19 aprile 2001, n. 253)
o Pubblici impiegaV soggeW al giudice amministraCvo ( D.L. 30 dicembre 1923 n. 2840 – modificato dal d.lgs. 31 marzo 1998, n. 80)
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COSTITUZIONE
o Non de]a specifici principi sul pubblico impiego; nelle sue disposizioni vengono nominaV: gli impiegaV (art. 98) i funzionari (art. 28, 97)
o Quindi la CosVtuzione non ha influenzato, se non marginalmente, le riforme successive
o Riconoscimento alla libertà sindacale (art. 39) al diri@o di sciopero (art. 40)
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o 2° FASE: tra il T.U. n. 3/1957 e fine anni 70
-‐ Sensibile a@enuazione del rigido sistema gerarchico (partecipazione componenV organi collegiali di verVce delle amministrazioni eleW dai dipendenV)
-‐ Introduzione delle carriere e qualifiche (direWva, di conce]o, esecuVva, ausiliaria -‐ che sosVtuiscono i gruppi o stadi)
-‐ Riconoscimento alla carriera dirigenziale (D.P.R. 30 giugno 1972, n. 748 -‐ dirigente generale, superiore e primo dirigente)
-‐ TentaVvi di ingresso delle OO.SS. nel lavoro pubblico e primo riconoscimento formale in qualche se]ore (legge 12 febbraio 1968, n. 132, in materia di enV ospedalieri e assistenza ospedaliera)
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3° FASE: Legge 11 luglio 1980, n. 312 -‐ IsVtuzione delle qualifiche funzionali e livelli
retribuVvi (8 qualifiche – la 9° è stata introdo]a con la legge 24 marzo 1986, n. 78 – e 285 profili individuaV effe]uaV dalle commissioni ministeriali)
-‐ Introduzione delle piante organiche -‐ Riconoscimento del dovere di produWvità per il
dipendente: efficienza, economicità, efficacia (le tre E nell’organizzazione del lavoro)
-‐ Formalizzazione del principio di meritocrazia (nota di demerito per chi violava il dovere di produWvità)
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4° FASE: tra la legge quadro 29 marzo 1983, n. 93 e 1992
-‐ Le OO. SS. entrano a pieno Vtolo nella disciplina del rapporto di lavoro (gli accordi)
-‐ Rafforzamento dell’efficienza -‐ Assunzioni di massa e generale riorganizzazione
degli uffici -‐ Affermazione del principio di mobilità del
personale -‐ Introduzione di un fondo extrasVpendiale “Fondo per il miglioramento dell’efficienza dei servizi” (D.P.R. n. 44 del 1990)
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o 5° MACROFASE
Da dividere in 3 ulteriori fasi:
-‐ 1992/1993 (1° riforma) -‐ 1997/1998 (2° riforma) -‐ 2008/2009 (3° riforma)
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1° riforma
o -‐ legge 23 o]obre 1992, n. 421 o -‐ decreto legislaVvo 3 febbraio 1993, n. 29 o -‐ ccnl 1994/1997 (1° contra]o del pubblico
impiego)
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Profili cosVtuzionali
o Consiglio di stato – adunanza plenaria 31 agosto 1992 -‐ parere:
(la priva(zzazione del rapporto di lavoro, intesa come totale unificazione della disciplina del pubblico impiego con l’impiego privato, non appare possibile, semmai può esservi a8enuazione tra i tra9 differenziali dei due rappor()
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A chi si applica la privatizzazione del p.i. nel 1993 o Amministrazioni dello stato, anche ad ordinamento
autonomo o Regioni, provincie, comuni, comunità montane e loro
consorzi e d associazioni o IsVtuzioni universitarie o IsVtuV autonomi case popolari o Camere di commercio, industria ed arVgianato,
agricoltura e loro associazioni o EnV pubblici non economici nazionali, regionali e locali o Amministrazioni ed aziende del SSSN
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A chi si NON applica la privatizzazione del p.i. nel 1993 • Magistrati ordinari, amministrativi e
contabili • Avvocati e procuratori dello Stato • Personale militare e delle forse di polizia • Personale della carriera diplomatica e
prefettizia • Dirigenti generali dello Stato e Dirigenti
parastatali agli stessi equiparati • Dipendenti che svolgono particolari
funzioni contemplate in leggi speciali
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o Estensione della privaVzzazione ai dirigenV con isVtuzione del ruolo unico o Devoluzione al giudice ordinario della cause di lavoro pubblico o Disapplicazione di tu]e le norme speciali (con l’entrata in vigore del
CCNL 1998-‐2001) o Stabilite nuove norme sulla contra]azione colleWva e per
l'individuazione della rappresentaVvità sindacale o Ammessa la possibilità per le amministrazioni, come già de]o, di
sVpulare con le OO.SS. contraW integraVvi a quelli nazionali, nel rispe]o dei vincoli di bilancio.
o Viene affermata la ne]a disVnzione tra indirizzo poliVco e gesVone amministraVva
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3° Riforma
o Muta la gerarchia delle fonV o Introduzione sistema di valutazione o Evidenziato potere dei dirigenV o Amplificato potere di controllo o Inasprimento delle sanzioni