"Natura 2000: Valutazione dei piani di gestione e studio dei corridoi ecologici come Rete
complessa - Progetto di ricerca finanziato con riferimento al Bando della Regione
Autonoma della Sardegna per “Progetti di ricerca fondamentale o di base” in attuazione
della Legge Regionale n. 7 /2007, annualità 2013 - Coordinatore scientifico: Corrado
Zoppi".
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di
conservazione ai sensi della Direttiva Habitat: struttura e contenuti alla luce delle indicazioni metodologiche regionali
Sabrina Lai
Giornata seminariale su
“I piani di gestione della Rete Natura 2000 in Sardegna” 25 Gennaio 2016
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Direttiva 92/43/CEE del 21 maggio 1992
Scopo principale: salvaguardare la biodiversità mediante la conservazione
degli habitat naturali, nonché della flora e della fauna selvatiche nel territorio europeo degli Stati membri al quale si applica il trattato (art. 2).
Stabilisce misure volte ad assicurare il mantenimento o il ripristino, in uno
stato di conservazione soddisfacente, degli habitat e delle specie di interesse comunitario elencati nei suoi allegati.
È costruita intorno a due pilastri: la rete ecologica natura 2000, costituita da siti finalizzati alla
conservazione di habitat e specie elencati negli allegati I e II
il regime di tutela delle specie elencate negli allegati IV e V.
Stabilisce norme per:
la gestione dei siti Natura 2000 (art. 6)
la valutazione di incidenza (art. 6)
il finanziamento (art. 8)
il monitoraggio e l’elaborazione di rapporti nazionali sull’attuazione (art. 17)
Riconosce l’importanza degli elementi del paesaggio che svolgono un ruolo di connessione ecologica per la flora e la fauna selvatiche (art. 10).
relativa alla conservazione degli habitat naturali
e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche (c.d. “Habitat”)
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Natura 2000:
stato della rete
a fine 2014
http://ec.europa.eu/environment/nature/info/pubs/docs/nat2000newsl/nat38_it.pdf
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
La Rete Natura 2000
•“I territori più idonei in numero e in superficie alla conservazione delle specie tutelate dalla Direttiva, tenuto conto delle necessità di protezione di queste ultime nella zona geografica marittima e terrestre in cui si applica la Direttiva.”
ZPS Zona di protezione speciale
•“È un sito che, nella o nelle regioni biogeografiche cui appartiene,
•… contribuisce in modo significativo a mantenere o a ripristinare un tipo di habitat naturale di cui all'allegato I o una specie di cui all'allegato II in uno stato di conservazione soddisfacente
•… che può inoltre contribuire in modo significativo alla coerenza di Natura 2000 di cui all'articolo 3,…
•… e/o che contribuisce in modo significativo al mantenimento della diversità biologica nella regione biogeografica o nelle regioni biogeografiche in questione.”
SIC Sito di importanza comunitaria
•“È un sito di importanza comunitaria …
•… designato dagli Stati membri mediante un atto regolamentare, amministrativo e/o contrattuale …
•… in cui sono applicate le misure di conservazione necessarie al mantenimento o al ripristino, in uno stato di conservazione soddisfacente, degli habitat naturali e/o delle popolazioni delle specie per cui il sito è designato.”
ZSC Zona speciale di conservazione
Direttiva 79/409/CEE, art. 1 Direttiva 2009/147/CE, art. 1
Direttiva 92/43/CEE, art. 1.k
Direttiva 92/43/CEE, art. 1.l
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Le misure di conservazione
Direttiva 92/43/CEE, Articolo 6
1. Per le zone speciali di conservazione, gli Stati membri stabiliscono le misure di conservazione necessarie che implicano all’occorrenza appropriati piani di gestione specifici o integrati ad altri piani di sviluppo e le opportune misure regolamentari, amministrative o contrattuali che siano conformi alle esigenze ecologiche dei tipi di habitat naturali di cui all'allegato I e delle specie di cui all'allegato II presenti nei siti.
2. Gli Stati membri adottano le opportune misure per evitare nelle zone speciali di conservazione il degrado degli habitat naturali e degli habitat di specie nonché la perturbazione delle specie per cui le zone sono state designate, nella misura in cui tale perturbazione potrebbe avere conseguenze significative per quanto riguarda gli obiettivi della presente direttiva.
3. Qualsiasi piano o progetto non direttamente connesso e necessario alla gestione del sito ma che possa avere incidenze significative su tale sito, singolarmente o congiuntamente ad altri piani e progetti, forma oggetto di una opportuna valutazione dell'incidenza che ha sul sito, tenendo conto degli obiettivi di conservazione del medesimo. Alla luce delle conclusioni della valutazione dell'incidenza sul sito e fatto salvo il paragrafo 4, le autorità nazionali competenti danno il loro accordo su tale piano o progetto soltanto dopo aver avuto la certezza che esso non pregiudicherà l'integrità del sito in causa e, se del caso, previo parere dell'opinione pubblica.
4. Qualora, nonostante conclusioni negative della valutazione dell'incidenza sul sito e in mancanza di soluzioni alternative, un piano o progetto debba essere realizzato per motivi imperativi di rilevante interesse pubblico, inclusi motivi di natura sociale o economica, lo Stato membro adotta ogni misura compensativa necessaria per garantire che la coerenza globale di Natura 2000 sia tutelata. Lo Stato membro informa la Commissione delle misure compensative adottate. Qualora il sito in causa sia un sito in cui si trovano un tipo di habitat naturale e/o una specie prioritari, possono essere addotte soltanto considerazioni connesse con la salute dell'uomo e la sicurezza pubblica o relative a conseguenze positive di primaria importanza per l'ambiente ovvero, previo parere della Commissione, altri motivi imperativi di rilevante interesse pubblico.
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Misure di gestione per
garantire la
conservazione
Misure “permanenti”,
non solo per attività
intenzionali
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Le misure di conservazione
Direttiva 92/43/CEE, Articolo 6
1. Per le zone speciali di conservazione, gli Stati membri stabiliscono le misure di conservazione necessarie che implicano all’occorrenza appropriati piani di gestione specifici o integrati ad altri piani di sviluppo e le opportune misure regolamentari, amministrative o contrattuali che siano conformi alle esigenze ecologiche dei tipi di habitat naturali di cui all'allegato I e delle specie di cui all'allegato II presenti nei siti.
2. Gli Stati membri adottano le opportune misure per evitare nelle zone speciali di conservazione il degrado degli habitat naturali e degli habitat di specie nonché la perturbazione delle specie per cui le zone sono state designate, nella misura in cui tale perturbazione potrebbe avere conseguenze significative per quanto riguarda gli obiettivi della presente direttiva.
3. Qualsiasi piano o progetto non direttamente connesso e necessario alla gestione del sito ma che possa avere incidenze significative su tale sito, singolarmente o congiuntamente ad altri piani e progetti, forma oggetto di una opportuna valutazione dell'incidenza che ha sul sito, tenendo conto degli obiettivi di conservazione del medesimo. Alla luce delle conclusioni della valutazione dell'incidenza sul sito e fatto salvo il paragrafo 4, le autorità nazionali competenti danno il loro accordo su tale piano o progetto soltanto dopo aver avuto la certezza che esso non pregiudicherà l'integrità del sito in causa e, se del caso, previo parere dell'opinione pubblica.
4. Qualora, nonostante conclusioni negative della valutazione dell'incidenza sul sito e in mancanza di soluzioni alternative, un piano o progetto debba essere realizzato per motivi imperativi di rilevante interesse pubblico, inclusi motivi di natura sociale o economica, lo Stato membro adotta ogni misura compensativa necessaria per garantire che la coerenza globale di Natura 2000 sia tutelata. Lo Stato membro informa la Commissione delle misure compensative adottate. Qualora il sito in causa sia un sito in cui si trovano un tipo di habitat naturale e/o una specie prioritari, possono essere addotte soltanto considerazioni connesse con la salute dell'uomo e la sicurezza pubblica o relative a conseguenze positive di primaria importanza per l'ambiente ovvero, previo parere della Commissione, altri motivi imperativi di rilevante interesse pubblico.
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Misure
obbligatorie Piani
opzionali
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Il DPR 357/1997 (mod. DPR 120/2003)
4. Misure di conservazione
1. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano assicurano per i proposti siti di importanza comunitaria opportune misure per evitare il degrado degli habitat naturali e degli habitat di specie, nonché la perturbazione delle specie per cui le zone sono state designate, nella misura in cui tale perturbazione potrebbe avere conseguenze significative per quanto riguarda gli obiettivi del presente regolamento.
2. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, sulla base di linee guida per la gestione delle aree della rete «Natura 2000», da adottarsi con decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, adottano per le zone speciali di conservazione, entro sei mesi dalla loro designazione, le misure di conservazione necessarie che implicano all'occorrenza appropriati piani di gestione specifici od integrati ad altri piani di sviluppo e le opportune misure regolamentari, amministrative o contrattuali che siano conformi alle esigenze ecologiche dei tipi di habitat naturali di cui all'allegato A e delle specie di cui all'allegato B presenti nei siti.
2-bis. Le misure di cui al comma 1 rimangono in vigore nelle zone speciali di conservazione fino all'adozione delle misure previste al comma 2.
3. Qualora le zone speciali di conservazione ricadano all'interno di aree naturali protette, si applicano le misure di conservazione per queste previste dalla normativa vigente. Per la porzione ricadente all'esterno del perimetro dell'area naturale protetta la regione o la provincia autonoma adotta, sentiti anche gli enti locali interessati e il soggetto gestore dell'area protetta, le opportune misure di conservazione e le norme di gestione.
Regolamento recante attuazione della Direttiva 92/43/CEE
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Da pSIC a ZSC: misure e obiettivi di conservazione
«considerando che, in ciascuna zona designata, occorre attuare le misure necessarie in
relazione agli obiettivi di conservazione previsti»… (dal preambolo della DH)
pSIC
• ART. 4 c.1. In base ai criteri di cui all'allegato III e alle informazioni scientifiche pertinenti, ogni Stato membro propone un elenco di siti […] L'elenco viene trasmesso alla Commissione entro il triennio successivo alla notifica della presente direttiva, contemporaneamente alle informazioni su ogni sito. […]
SIC
• ART. 4 c.2. In base ai criteri di cui all'allegato III e nell'ambito di ognuna delle cinque regioni biogeografiche […], la Commissione elabora, d'accordo con ognuno degli Stati membri, un progetto di elenco dei siti di importanza comunitaria, sulla base degli elenchi degli Stati membri, in cui sono evidenziati i siti in cui si riscontrano uno o più tipi di habitat naturali prioritari o una o più specie prioritarie. […] L'elenco dei siti selezionati come siti di importanza comunitaria in cui sono evidenziati i siti in cui si riscontrano uno o più tipi di habitat naturali prioritari o una o più specie prioritarie è fissato dalla Commissione […]
ZSC
• ART. 4 c.4. Quando un sito di importanza comunitaria è stato scelto a norma della procedura di cui al paragrafo 2, lo Stato membro interessato designa tale sito come zona speciale di conservazione il più rapidamente possibile e entro un termine massimo di sei anni, stabilendo le priorità in funzione dell'importanza dei siti per il mantenimento o il ripristino, in uno stato di conservazione soddisfacente, di uno o più tipi di habitat naturali di cui all'allegato I o di una o più specie di cui all'allegato II e per la coerenza di Natura 2000, nonché alla luce dei rischi di degrado e di distruzione che incombono su detti siti.
nella direttiva “Habitat”
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Siti Natura 2000 in Italia
http://www.minambiente.it/pagina/sic-zsc-e-zps-italia http://www.minambiente.it/pagina/zsc-designate
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Da SIC a ZSC: misure e obiettivi di conservazione
(Commissione Europea, 2012 “Commission note on the designation of Special Areas of Conservation”)
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Da SIC a ZSC: misure e obiettivi di conservazione
http://ec.europa.eu/environment/nature/natura2000/management/docs/commission_note/commission_note_EN.pdf
http://ec.europa.eu/environment/nature/natura2000/management/docs/commission_note/commission_note2_EN.pdf
http://ec.europa.eu/environment/nature/natura2000/management/docs/commission_note/comNote%20conservation%20measures_EN.pdf
http://ec.europa.eu/environment/nature/natura2000/management/docs/art6/provision_of_art6_it.pdf
http://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/allegati/rete_natura_2000/manuale_gestione_siti_natura2000.pdf
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Misure di conservazione obbligatorie
• interventi di tipo normativo o regolativo (es. Stato, regione, comuni, enti parco)
•es. leggi, circolari, atti di indirizzo, piani e programmi
Misure regolamentari
• interventi di autorità amministrative, provvedimenti concreti e non generali
•es. ordinanze, divieti, autorizzazioni, prescrizioni puntuali
Misure amministrative
• interventi in accordo tra più soggetti
•es. convenzioni e contratti
Misure contrattuali
Per le zone speciali di conservazione, gli Stati membri stabiliscono le misure di conservazione necessarie che
implicano all’occorrenza appropriati piani di gestione specifici o integrati ad altri piani di sviluppo e le opportune
misure regolamentari, amministrative o contrattuali che siano conformi alle esigenze ecologiche dei tipi
di habitat naturali di cui all'allegato I e delle specie di cui all'allegato II presenti nei siti.
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Misure di conservazione e ZSC
“[…] L’atto di designazione di una ZSC
deve indicare esplicitamente
tipi di habitat e specie per i quali la ZSC è designata
confini del sito
scopo della designazione del sito
disposizioni giuridiche che si applicano al sito
deve rendere esplicito l’obbligo di applicare nella ZSC le necessarie misure di conservazione che corrispondono alle esigenze ecologiche dei tipi di habitat di All. I e di specie di All. II presenti
deve anche fornire, o essere accompagnato da, un meccanismo trasparente per stabilire e porre in atto queste misure di conservazione (es., piani di gestione).
[…] La Commissione ha incoraggiato con forza l’utilizzo dei piani di gestione come strumento trasparente per assistere la gestione proattiva dei siti Natura 2000.
[…] In ogni caso, qualunque sia il meccanismo utilizzato, gli Stati Membri devono garantire che le necessarie misure di conservazione siano sufficientemente specifiche, precise e chiare, allo scopo di fornire certezza giuridica a quanti sono interessati. Gli Stati Membri devono inoltre garantire che le misure di conservazione siano poste effettivamente in essere. […]”
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Misure di conservazione: il processo di definizione
• Tutti gli elementi (compresi i fattori biotici e abiotici, es. aria, acqua, suolo, vegetazione) necessari per assicurare la conservazione di habitat e specie tutelati dalle Direttive Habitat e Uccelli
• Individuati sulla base di conoscenze scientifiche
• Definiti con valutazione caso per caso
Esigenze ecologiche
• Obiettivo generale per tutti i siti: mantenere o migliorare le condizioni di habitat e specie presenti nel sito
• Definiscono la condizione attesa, “desiderata”, di habitat e specie presenti nel sito
• Definiti sulla base del grado di conservazione di ogni habitat e specie la cui presenza sul sito è considerata significativa nel sito
Obiettivi di conservazione sito-specifici
• Finalizzate al raggiungimento degli obiettivi di conservazione
• Discendono dalla definizione degli obiettivi di conservazione, …
• … ma in maniera non pre-determinata e generalizzabile
• Esigenze e attività economiche e sociali possono essere tenute in considerazione nella definizione delle misure
Misure di conservazione
Per le zone speciali di conservazione, gli Stati membri stabiliscono le misure di conservazione necessarie
che implicano all’occorrenza appropriati piani di gestione specifici o integrati ad altri piani di sviluppo e le opportune
misure regolamentari, amministrative o contrattuali che siano conformi alle esigenze ecologiche dei tipi di
habitat naturali di cui all'allegato I e delle specie di cui all'allegato II presenti nei siti.
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Gli obiettivi di conservazione secondo la Commissione
Definiscono le condizioni desiderate per habitat e specie all’interno del sito in questione, per far sì che il sito stesso contribuisca, al massimo suo potenziale, al raggiungimento del FSC.
Gli obiettivi sito-specifici devono tenere in considerazione:
esigenze ecologiche di habitat e specie elencati nel SDF
stato di conservazione di habitat e specie considerati a livello locale, regionale, nazionale
coerenza globale della rete Natura 2000
obiettivi di conservazione a livello più elevato (regione biogeografica)
Caratteristiche degli obiettivi:
specifici (a quale habitat/specie si riferiscono? quali sono le condizioni per le quali gli obiettivi sono soddisfatti?
misurabili (anche ai fini del report art. 17)
realistici (in riferimento a dato arco temporale e disponibilità di risorse)
coerenti (tra siti con caratteristiche simili)
completi/esaurienti (riguardo alle proprietà utili per definire il FSC)
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Misure di conservazione “all’occorrenza”: i PdG
Per le zone speciali di conservazione, gli Stati membri stabiliscono le misure di conservazione necessarie che
implicano all’occorrenza appropriati piani di gestione specifici o integrati ad altri piani di
sviluppo e le opportune misure regolamentari, amministrative o contrattuali che siano conformi alle esigenze
ecologiche dei tipi di habitat naturali di cui all'allegato I e delle specie di cui all'allegato II presenti nei siti.
I piani di gestione (PdG) non sono sempre necessari.
Bisognerebbe dotarsene prima di ricorrere alle altre misure (in particolare quelle contrattuali) perché i contenuti dei PdG dovrebbero costituire punto di riferimento per la definizione delle misure stesse.
I PdG possono essere:
«appropriati» e «specifici»
«integrati ad altri piani di sviluppo».
L’UE non fornisce indicazioni sul contenuto specifico dei PdG, ma solo alcune «considerazioni che possono essere utili nella preparazione». (Allegato II alla “Guida all’interpretazione dell’articolo 6 della direttiva «Habitat» 92/43/CEE”)
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Misure di conservazione “all’occorrenza”: i PdG
http://ec.europa.eu/environment/nature/natura2000/management/docs/art6/provision_of_art6_it.pdf
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
La definizione dei PdG: le indicazioni del MATTM
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Manuale ministeriale per la redazione dei PdG definito all’interno del progetto LIFE99/NAR/IT/006279 “Verifica della rete Natura 2000 in Italia e modelli di gestione”.
DM 3 settembre 2002 del MATT “Linee guida per la gestione dei siti Natura 2000” (GURI n. 224 del 24.09.2002).
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Quadro conoscitivo: descrizione
• Fisica
• Biologica
• Socio-economica
• Archeologico-architettonico-culturale
• Paesaggistica
Valutazione delle esigenze ecologiche di habitat e specie
• Esigenze ecologiche
• Indicatori per la valutazione dello stato di conservazione ed evoluzione di specie ed habitat
• Minacce e fattori di impatto
Definizione degli obiettivi
• Obiettivo generale
• Obiettivi specifici
• Obiettivi conflittuali
Strategia di gestione (insieme di azioni tipizzate)
• Interventi attivi
• Regolamentazioni
• Incentivazioni
• Programmi di monitoraggio/ ricerca
• Programmi didattici
La definizione dei PdG: le indicazioni del MATTM
Manuale ministeriale per la redazione dei PdG definito all’interno del progetto LIFE99/NAR/IT/006279 “Verifica della rete Natura 2000 in Italia e modelli di gestione”.
DM 3 settembre 2002 del MATT “Linee guida per la gestione dei siti Natura 2000” (GURI n. 224 del 24.09.2002).
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Corredo cartografico (“Atlante d’uso del territorio”)
•Inquadramento territoriale
•Carta dell’uso del suolo e degli habitat
•Carta delle azioni
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
In Regione Sardegna
anno 2005, Bando POR 2000-2006
misura 1.5 “Rete ecologica regionale”
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
In Regione Sardegna
anno 2005, Bando POR 2000-2006
misura 1.5 “Rete ecologica regionale”
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
In Regione Sardegna
anno 2005, Bando POR 2000-2006
misura 1.5 “Rete ecologica regionale”c
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
In Regione Sardegna
Quadro conoscitivo
•Caratterizzazione territoriale (localizzazione del sito e relativa perimetrazione, comuni e province interessati, accessibilità)
•Caratterizzazione abiotica (geologica, morfologica, climatica, idrografica)
•Caratterizzazione biotica con particolare riferimento alla biodiversità di interesse comunitario (flora, fauna, habitat)
•Caratterizzazione socio-economica, sia per aspetti riguardanti la scala vasta (provinciale o regionale), sia per quella locale (livello di sito)
•Caratterizzazione urbanistica e programmatica (individuazione degli usi del suolo vigenti e programmati e di eventuali vincoli di tutela esistenti)
•Caratterizzazione archeologica, architettonica e culturale
•Caratterizzazione paesaggistica
Valutazione generale ed identificaz.
delle minacce
•Definizione del valore naturalistico con riferimento ad un contesto ecologico ampio (es. collegamento con altri siti Natura 2000)
•Analisi delle interazioni tra gli aspetti storico-archeologici e paesaggistici e la conservazione degli habitat e delle specie di interesse comunitario
•Valutazione economica con riferimento anche a tendenze in atto nel contesto territoriale e socio-economico ampio
•Esemplificazione delle minacce/fattori di pressione (carico di pascolo; disturbo antropico; alterazione e perdita di naturalità degli ambienti ripariali ed acquatici; eliminazione delle fitocenosi forestali e relativa perdita della continuità ecologica; pesca abusiva; bracconaggio; presenza di rifiuti solidi lungo le sponde dei corsi d’acqua; riduzione e degradazione delle fitocenosi forestali e relativa perdita di naturalità; utilizzo di tecniche agro-silvo-pastorali non eco-compatibili, pratiche agricole e di pascolo; abbandono totale del pascolo; alterazione della qualità chimico-fisica e biologica delle acque)
Obiettivi
•Obiettivo generale:assicurare la conservazione degli habitat e delle specie vegetali e animali di interesse comunitario, prioritari e non, garantendo, con opportuni interventi di gestione, il mantenimento e/o il ripristino degli equilibri ecologici che li caratterizzano e che sottendono alla loro conservazione
•Obiettivi specifici da individuare e descrivere
•Esemplificazione obiettivi (mantenere e migliorare il livello di biodiversità degli habitat e delle specie; mantenere e/o ripristinare gli equilibri biologici; ridurre le cause di declino delle specie rare o minacciate; tenere sotto controllo ed eventualmente limitare le attività che incidono sull’integrità ecologica dell’ecosistema; armonizzare i piani e i progetti previsti per il territorio in esame; individuare e attivare i processi necessari per promuovere lo sviluppo di attività economiche compatibili)
Strategie
•Da calibrare sulla base degli OS derivati dalla caratterizzazione del sito e dalle esigenze ecologiche individuate. Esemplificazione:
•predisposizione di interventi boschivi con criteri selvicolturali naturalistici
•mantenimento di radure per favorire la diversità ambientale anche in relazione alle esigenze della fauna
•mantenimento ed incentivazione delle pratiche agricole, compatibili con la tutela della biodiversità; regolamentazione delle attività di pascolo
•sviluppo di strategie tali da limitare il disturbo antropico
•predisposizione di misure di regolamentazione dei flussi turistici e delle attività di fruizione
•sviluppo di strategie per la sostenibilità socio-economica, che non interferiscano con la conservazione della biodiversità presente nel sito
Interventi di gestione
•Azioni concrete di tutela per la conservazione, il ripristino e la valorizzazione delle componenti ambientali
•Da raggruppare secondo le strategie che essi perseguono e sintetizzare in schede
anno 2005, Bando POR 2000-2006, misura 1.5
Linee guida per la redazione dei PDG
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
In Regione Sardegna anno 2005, Bando POR 2000-2006, misura 1.5
Linee guida per la redazione dei PDG
Denominazione del sito
Codice del sito
Tipo di sito
Interno o esterno area protetta
Comuni in cui ricade il sito
Habitat di interesse prioritario
Specie vegetali di interesse prioritario
Specie animali di interesse prioritario
Tipo di habitat interessato dall’intervento
Specie interessata dall’intervento
Nome dell’intervento
Codice dell’intervento
Strategia di gestione
Obiettivo generale
Obiettivo specifico
Tipo di intervento
Localizzazione
Descrizione
Norme/ regole di attuazione
Soggetto gestore dell’intervento
Soggetti con cui l’intervento deve essere
concordato in fase di progettazione esecutiva
Correlazioni ed integrazioni con altri interventi e/o
iniziative
Risorse umane
Stima dei costi
Fonti di finanziamento attivabili o attivate
Tempi di realizzazione
Livello di priorità
Grado di innovazione
Indicatori per il monitoraggio
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Esempio indice PdG SIC (1)
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Esempio indice PdG SIC (1)
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Esempio indice PdG SIC (2)
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
A conclusione del bando e delle valutazioni…
SIC con PdG appprovato
SIC senza PdG appprovato
Limiti comunali
Limiti comunali
ZPS senza PdG
Presentati dalle amministrazioni locali ed approvati con decreto dell’Assessore della Difesa dell’Ambiente della Regione Sardegna 74 PdG per 83 SIC (6 SIC sprovvisti di PdG).
Per le ZPS, invece, non era stato redatto e approvato alcun PdG.
(situazione a febbraio 2013)
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
PDG di “prima generazione” in Sardegna
Problemi e criticità riscontrati in sede di valutazione:
Approfondimento delle caratterizzazioni (completezza, esaustività, aggiornamento, fonti secondarie prevalente sulle primarie)?
Legame tra caratterizzazioni (diverse da quella biotica) e finalità del PdG?
Contestualizzazione delle valutazioni (sito-specificità)?
Addizioni “spurie” rispetto alle finalità di un PdG?
Compilazione di alcune parti delle schede di azione (in particolare, priorità, fonti di finanziamento, tempi di realizzazione, indicatori)?
Coerenza del processo di definizione del piano (consequenzialità conoscenza – valutazione – definizione obiettivi – identificazione strategia – interventi)?
Bando misura 1.5 per finanziamenti piano – interventi – aiuti?
Confrontabilità tra piani?
anno 2005, Bando POR 2000-2006, misura 1.5
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
La “seconda stagione” dei PdG
anno 2011, Bando PSR 2007/2013
misura 323
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
La “seconda stagione” dei PdG
Principali differenze e novità rispetto al precedente bando:
Il bando riguarda anche le ZPS
Aggiornamento delle Linee guida
Presenza di un format obbligatorio
Introduzione della caratterizzazione agro -forestale
Esplicitazione di un quadro logico
Previsione di un Atlante del Territorio
VAS e VINCA
1. Perimetrazione del/dei SIC/ZPS oggetto del
Piano
2. Uso del suolo
3. Distribuzione degli habitat di interesse
comunitario (compresi in All.I Direttiva
Habitat)
4. Distribuzione delle tipologie ambientali
(solo per le ZPS)
5. Distribuzione delle specie vegetali di
interesse comunitario
6. Distribuzione delle specie animali di
interesse comunitario (comprese in All.I
Direttiva Uccelli e in All.II Direttiva Habitat).
7. Aree protette istituite, suddivise per
tipologia
8. Aree/siti sottoposti a vincoli ambientali e
paesaggistici
9. Schema della viabilità interna e di accesso
al SIC/ZPS
10. Zonizzazione degli strumenti urbanistici
comunali vigenti nei territori del SIC/ZPS
11. Effetti di impatto (laddove cartografabili)
12. Azioni di gestione
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
La “seconda stagione” dei PdG
anno 2011, Bando PSR 2007/2013
misura 323 Stesura e/o aggiornamento dei piani di gestione delle aree della rete Natura 2000
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
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Fattori pressione Effetti impatto da
analisi territoriale
Fattori pressione Effetti impatto da
analisi abiotica
Fattori pressione Effetti impatto da
analisi biotica
Fattori pressione Effetti impatto da
analisi agro-forestale
Fattori pressione Effetti impatto da analisi urbanistica
Fattori pressione Effetti impatto da
analisi paesaggistica
Fattori pressione Effetti impatto da
analisi socio-econom
Obiettivo 1
Obiettivo 2
Obiettivo 3
Obiettivo n
Int. A1
Int. A2
Int. Ai
Int. B1
Int. B2
Int. Bj
Int. C1
Int. C2
Int. Ck
Int. Z1
Int. Z2
Int. Zl
Caratterizzazione territoriale
Caratterizzazione abiotica
Caratterizzazione biotica
Caratterizzazione agro-forestale
Caratterizzazione urbanistica
Caratterizzazione paesaggistica
Caratterizzazione socio-economica
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I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
1. Quadro normativo e programmatico
“Il Quadro programmatico dovrà consentire l’individuazione dei vincoli e degli strumenti di pianificazione in vigore o in via
di definizione, al fine di verificarne la congruenza con le finalità di tutela della biodiversità e di integrare il Piano di
gestione con gli strumenti di pianificazione territoriale […] fornire un elenco delle eventuali disposizioni vincolistiche
che insistono nell’area del SIC/ZPS, nonché degli strumenti di pianificazione approvati o in via di approvazione
che interessano l’area del SIC/ZPS”
Estratto Format
Esempio
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Studio generale: caratterizzazione territoriale
Estratto Format
Esempio
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Studio generale: caratterizzazione abiotica
“Gli aspetti abiotici, relativi agli aspetti fisici e climatici, hanno una influenza determinante sulla biodiversità e,
nello stesso tempo, possono essere in parte alterati dall’attività antropica (ad esempio, ciclo dell’acqua),
determinando importanti cambiamenti nell’ecologia del SIC/ZPS. […]”
Estratto Format Esempio
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Studio generale: caratterizzazione biotica (1)
Estratto Format
“La descrizione biologica dovrà essere incentrata sugli habitat e sulle specie di importanza comunitaria partendo dalla
verifica e dall’aggiornamento dei Formulari standard dei SIC/ZPS, […] fornendo le liste degli habitat dell’All.I della DH, le
liste delle specie faunistiche e floristiche degli All. II e IV della DH, evidenziando habitat e specie prioritari e la lista delle
specie ornitiche della DU […[ dovranno, inoltre, essere prese in considerazione le specie endemiche, le specie appartenenti
alla Lista rossa europea, nazionale e regionale, le specie protette da convenzioni internazionali […]. L’identificazione degli
habitat deve essere basata sul “Manuale di interpretazione degli habitat”
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Studio generale: caratterizzazione biotica (2)
“La descrizione biologica dovrà essere incentrata sugli habitat e sulle specie di importanza comunitaria partendo dalla
verifica e dall’aggiornamento dei Formulari standard dei SIC/ZPS, […] fornendo le liste degli habitat dell’All.I della DH, le
liste delle specie faunistiche e floristiche degli All. II e IV della DH, evidenziando habitat e specie prioritari e la lista delle
specie ornitiche della DU […[ dovranno, inoltre, essere prese in considerazione le specie endemiche, le specie appartenenti
alla Lista rossa europea, nazionale e regionale, le specie protette da convenzioni internazionali […]. L’identificazione degli
habitat deve essere basata sul “Manuale di interpretazione degli habitat”
Estratto Format
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Studio generale: caratterizzazione biotica (3)
“La descrizione biologica dovrà essere incentrata sugli habitat e sulle specie di importanza comunitaria partendo dalla
verifica e dall’aggiornamento dei Formulari standard dei SIC/ZPS, […] fornendo le liste degli habitat dell’All.I della DH, le
liste delle specie faunistiche e floristiche degli All. II e IV della DH, evidenziando habitat e specie prioritari e la lista delle
specie ornitiche della DU […[ dovranno, inoltre, essere prese in considerazione le specie endemiche, le specie appartenenti
alla Lista rossa europea, nazionale e regionale, le specie protette da convenzioni internazionali […]. L’identificazione degli
habitat deve essere basata sul “Manuale di interpretazione degli habitat”
Estratto Format
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Studio generale: caratterizzazione biotica (4)
Estratto Format
Art. 2. Definizione delle misure di conservazione per le ZSC
Art. 3. Definizione delle misure di conservazione per le ZPS
Art. 4. Individuazione di tipologie ambientali per le ZPS
Art. 5. Criteri minimi uniformi per la definizione delle misure di
conservazione per tutte le ZPS
Art. 6. Criteri minimi uniformi per la definizione delle misure di
conservazione per tipologie di ZPS
ZSC:
divieto di eliminazione dei terrazzamenti esistenti, delimitati a valle
da muretto a secco, fatti salvi…
ZPS:
realizzazione di nuove discariche o nuovi impianti di trattamento e
smaltimento di fanghi e rifiuti, fatte salve …
realizzazione di nuovi impianti eolici, fatti salvi …
apertura di nuove cave e ampliamento di quelle esistenti, ad
eccezione di …
ZPS caratterizzate dalla presenza di ambienti steppici
divieto di eliminazione dei muretti a secco funzionali alle esigenze
ecologiche delle specie di interesse comunitario
divieto di irrigazione delle superfici steppiche che non abbiano già
avuto una destinazione agricola
Esempi divieti D.M.
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Studio generale: caratterizzazione biotica (1)
Esempio aggiornamento del Formulario Standard
cfr. Decisione della Commissione dell'11.7.2011 [C(2011) 4892]
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2011:198:0039:0070:IT:PDF
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Studio generale: caratterizzazione biotica (2)
Esempio caratterizzazione di un habitat
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Studio generale: caratterizzazione biotica (3)
Esempio valutazione pressioni e impatti
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Studio generale: caratterizzazione biotica (4)
Esempio compilazione criteri minimi
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
La carta degli habitat: esempio
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
La carta degli habitat: esempio
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
La carta delle specie: esempio
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
La carta delle specie: esempio
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Studio generale: caratterizzazione agroforestale
Estratto Format
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Studio generale: caratterizzazione agroforestale
Esempio
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Studio generale: caratterizzazione socio-economica
“fondamentale per evidenziare eventuali criticità del sistema territoriale che possano avere un’incidenza (positiva o
negativa) sulla presenza di habitat e specie. L’analisi delle variabili socio-economiche si rivela utile per: avere una visione
più ampia dei fenomeni in atto a livello di comunità locale; individuare le diverse categorie di soggetti presenti nel
contesto territoriale del SIC/ZPS e stimare gli impatti derivanti dalle attività da esse poste in essere;
interpretare le esigenze delle diverse categorie di interlocutori individuate, nonché l’atteggiamento assunto nei confronti
delle misure di conservazione, per meglio comprendere le possibilità d’accoglienza e di successo di queste ultime”
Esempio
Estratto Format
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Studio generale: caratterizzazione urbanistica
“La caratterizzazione urbanistica e programmatica dovrà essere approfondita sulla base dei seguenti contenuti:
Inquadramento urbanistico amministrativo territoriale dell’area in cui ricade il SIC/ZPS;
Analisi delle previsioni degli strumenti urbanistici comunali con riferimento alla distribuzione deglihabitat;
Analisi delle previsioni dei Piani di Utilizzo dei Litorali con riferimento alla distribuzione degli habitat;
Analisi delle concessioni demaniali rilasciate sui litorali in assenza di Piani di Utilizzo dei Litorali;
Identificazione dei fattori di pressione derivanti dalla caratterizzazione urbanistica e programmatica”
Esempio
Estratto Format
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Studio generale: caratterizzazione urbanistica
Esempio
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Studio generale: caratterizzazione paesaggistica
“La conservazione degli habitat e delle specie può interagire con la tutela delle valenze paesaggistiche,
sintesi dei valori fisici, biologici, storici e culturali dei territori.”
Estratto Format
Esempio
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Studio generale: sintesi effetti di impatto
“si dovrà impostare un quadro riassuntivo degli effetti di impatto, derivanti da tutte le caratterizzazioni, che incidono
sullo stato di conservazione degli habitat e delle specie. Le informazioni dovranno pertanto essere strutturate in due
tabelle di sintesi (per habitat e specie) che contengano l’elenco di tutti gli effetti di impatto individuati con i rispettivi
codici […] andrà fornito un elenco ragionato degli effetti di impatto che si ritiene possano incidere maggiormente sullo
stato di conservazione del sito, ai fini di una corretta impostazione della strategia di gestione dello stesso.”
Estratto Format
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
La carta degli effetti di impatto: esempio
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
La carta degli effetti di impatto: esempio
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Studio generale: sintesi effetti di impatto
Esempi
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
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Fattori pressione Effetti impatto da
analisi territoriale
Fattori pressione Effetti impatto da
analisi abiotica
Fattori pressione Effetti impatto da
analisi biotica
Fattori pressione Effetti impatto da
analisi agro-forestale
Fattori pressione Effetti impatto da analisi urbanistica
Fattori pressione Effetti impatto da
analisi paesaggistica
Fattori pressione Effetti impatto da
analisi socio-econom
Obiettivo 1
Obiettivo 2
Obiettivo 3
Obiettivo n
Int. A1
Int. A2
Int. Ai
Int. B1
Int. B2
Int. Bj
Int. C1
Int. C2
Int. Ck
Int. Z1
Int. Z2
Int. Zl
Caratterizzazione territoriale
Caratterizzazione abiotica
Caratterizzazione biotica
Caratterizzazione agro-forestale
Caratterizzazione urbanistica
Caratterizzazione paesaggistica
Caratterizzazione socio-economica
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I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Definizione della strategia gestionale
“A partire dagli effetti di impatto su habitat e specie individuati nelle diverse caratterizzazioni e sintetizzati nella tabella di
cui al paragrafo 9 del format, si dovranno definire gli obiettivi specifici, motivando le scelte fatte. Gli obiettivi specifici
esprimono la condizione futura che il Piano intende perseguire in termini di miglioramento o mantenimento dello stato di
conservazione di habitat e specie, avendo riguardo anche agli aspetti socio-economici e territoriali. Essi devono esser espressi
in modo chiaro e realistico, nonché in modo semplice affinché possano essere facilmente comprensibili anche ai non addetti
ai lavori.”
Estratto Format
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Definizione della strategia gestionale
Esempio
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Definizione della strategia gestionale
Esempio
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Definizione della strategia gestionale
Esempio
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Il quadro logico
Estratto Format
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Il quadro logico
Esempio
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Il quadro logico
Esempio
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Le schede di azione
Estratto Format
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Le schede di azione: interventi attivi
Esempio
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Le schede di azione: regolamentazioni
Esempio
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Le schede di azione: incentivazioni
Esempio
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Le schede di azione: monitoraggi
Esempio
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Le schede di azione: programmi didattici
Esempio
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
La carta delle azioni: esempio
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Il piano di monitoraggio
“La valutazione dell’attuazione del Piano è un elemento essenziale, per assicurare il quale è necessario definire un
programma di monitoraggio specifico, volto alla verifica del grado di conseguimento dell’obiettivo generale, degli obiettivi
specifici e dei risultati attesi, attraverso l’utilizzo di appositi indicatori.
Per la definizione degli indicatori, è opportuno fare riferimento a quanto riportato nel Cap.o 4 del “Manuale per la gestione
dei Siti Natura 2000”. Il sistema di indicatori selezionato deve generare un quadro conoscitivo integrato sullo stato di
conservazione degli habitat e delle specie e sui principali fattori di pressione.
Gli indicatori prescelti dovranno riferirsi alla dimensione ecologica ed a quella socio-economica”
I piani di gestione dei siti Natura 2000, misure di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat
Un bilancio (provvisorio e parziale)
Riduzione del budget disponibile rispetto al bando 2006 limitato aggiornamento dei PdG già approvati
Rigidità del format
Miglior legame tra caratterizzazioni e finalità del PdG?
Ancora problemi di compilazione di alcune parti delle schede di azione (in particolare, priorità, fonti di finanziamento, tempi di realizzazione, indicatori)
Assenza di contestuale bando per finanziamenti interventi – aiuti
Migliore confrontabilità tra piani
Complessità delle procedure (PSR, SIAN)
Tempistica di definizione e approvazione (anche a seguito dell’introduzione delle valutazioni ambientali)
Davvero “piani dal territorio”?
Quale attuazione? (Chi, come, quando?)
Possono soddisfare le richieste della Direttiva ai fini della designazione ZSC?
del processo in corso (“seconda generazione di piano”,
sul Bando PSR 2007/2013 mis. 323)
"Natura 2000: Valutazione dei piani di gestione e studio dei corridoi ecologici come Rete
complessa - Progetto di ricerca finanziato con riferimento al Bando della Regione
Autonoma della Sardegna per “Progetti di ricerca fondamentale o di base” in attuazione
della Legge Regionale n. 7 /2007, annualità 2013 - Coordinatore scientifico: Corrado
Zoppi".
Sabrina Lai – [email protected]
Giornata seminariale su
“I piani di gestione della Rete Natura 2000 in Sardegna” 25 Gennaio 2016