DIRITTO
DELL'IMMIGRAZIONE
Emilio Capossela
31 marzo 2016
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ARGOMENTI
1) QUADRO NORMATIVO
2) CONCETTI GENERALI
3) QUESTIONI RELATIVE AL PROCEDIMENTO
4) IL SINDACATO GIURISDIZIONALE SUL DECRETO DI
ESPULSIONE
5) DECISIONE
6) IMPUGNAZIONE
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1) QUADRO NORMATIVO:
LE DISPOSIZIONI PIU' RILEVANTI
NEL D.LGS. 150/2011
- ART. 18: "Delle controversie in materia di espulsione dei
cittadini di Stati che non sono membri dell'Unione europea"
- ART. 19: "Delle controversie in materia di riconoscimento della
protezione internazionale"
(rif: art. 35 Dlgs 25/2008)
NEL CPC:
RITO SOMARIO DI COGNIZIONE artt 702 bis - 702 quater
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T.U.:
D.LGS. 286/1998
- Art. 10 (respingimenti)
- Art. 13 (espulsioni amm.ve)
- Art. 14 (esecuzione dell'espulsione)
ART. 18-20
Disposizioni di carattere umanitario
Art. 1
(IL Dlgs si applica agli STRANIERI)
ART. 28-33
Diritto all'unità familiare e tutela dei minori
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(SEGUE) QUADRO NORMATIVO:
LE DISPOSIZIONI PIU' RILEVANTI
(SEGUE) QUADRO NORMATIVO:
DIRETTIVE CEE
DIRETTIVE CEE
1) 2004/83
2) 2005/85
3) 2008/115
4) 2009/52
5) 2011/51
6) 2011/95
7) 2011/98
8) 2013/32
ATTUATE CON
1) Dlgs 251/2007
2) Dlgs 25/2008
3) D.l. 89/2011 cnv L. 129/2011
4) D.lgs. 109/2012
5) D.lgs. 12/2014
6) D.lgs. 18/2014
7) D.lgs. 40/2014
8) D.lgs. 142/2015
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(SEGUE) QUADRO NORMATIVO:
DLGS DI RECEPIMENTO DIRETTIVE CEE
1) Dlgs 251/2007: protezione internazionale
2) Dlgs 25/2008: status rifugiato
3) D.l. 89/2011 cnv L. 129/2011: c.d. direttiva rimpatri
4) D.lgs. 109/2012: emersione lavoro irregolare
5) D.lgs. 12/2014: beneficiari della protezione internazionale
6) D.lgs. 18/2014: beneficiari della protezione internazionale
7) D.lgs. 40/2014: domanda di rilascio di permesso soggiorno e lavoro
8) D.lgs. 142/2015: protezione internazionale
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(SEGUE) QUADRO NORMATIVO:
CONVENZIONE EUROPEA PER LA
SALVAGUARDIA DEI DIRITTI DELL'UOMO E
DELLE LIBERTA' FONDAMENTALI
FIRMATA A ROMA IL
4 NOVEMBRE 1950
RATIFICATA con
L. 4 AGOSTO 1955 N. 848
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2) CONCETTI GENERALI: 'STATUS'
RILEVANTI in materia di immigrazione
STRANIERO 'REGOLARE'
- in possesso di VALIDO TITOLO che legittima la sua presenza sul
territorio nazionale per:
a) possesso di specifici visti o permessi di soggiorno
b) ottenimento della protezione internazionale o dell'asilo
STRANIERO
- CITTADINO DI STATO NON APPARTENENTE ALL'U.E
- APOLIDE
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(SEGUE) CONCETTI GENERALI: 'STATUS'
RILEVANTI in materia di immigrazione
RIFUGIATO - cittadino non UE a rischio di
PERSECUZIONE
PROTEZIONE
SUSSIDIARIA
- cittadino non UE privo dei requisiti del rifugiato ma
esposto a rischio di morte, tortura, minaccia grave x conflitti interni o internaz.
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(segue): 'STATUS' RILEVANTI
in materia di immigrazione
DOMANDA di PROTEZIONE
INTERNAZIONALE o di ASILO
diretta ad ottenere il riconoscimento dello status di
rifugiato o di protezione sussidiaria
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2.1) CONCETTI GENERALI
ALLONTANAMENTO dello straniero dal Territorio (produce effetti 'ablativi')
RESPINGIMENTI
art. 10 TU
disposti dal QUESTORE
(differiti nel tempo)
-alla FRONTIERA
(eseguiti immediatamente)
ESPULSIONI art. 13 TU
Ministro Interno
PREFETTO
Autorità giudiziaria
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CONCETTI GENERALI: ESPULSIONI
DISPOSTE DAL MINISTRO DELL'INTERNO possono verificarsi:
a) per motivi di ORDINE PUBBLICO
b) per motivi di SICUREZZA DELLO STATO
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CONCETTI GENERALI: ESPULSIONI
DISPOSTE DAL PREFETTO possono verificarsi:
a) per irregolarità dell’ingresso
b) per irregolarità del soggiorno
c) per motivi di pericolosità sociale
d) dello straniero espulso o respinto che non ottempera entro il termine massimo fissato nell’ordine di allontanamento disposto dal questore
e) in attuazione di una decisione di allontanamento adottata da altro Stato membro dell’Unione europea
f) adottata alla scadenza del termine per impugnare le decisioni di rigetto, di estinzione e di inammissibilità della domanda di protezione internazionale
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CONCETTI GENERALI: ESPULSIONI
DISPOSTE DALL'AUTORITA' GIUDIZIARIA possono verificarsi:
a) a titolo di misura di sicurezza, che è disposta nei confronti del condannato straniero socialmente pericoloso (art. 15
T.U.)
b) a titolo di sanzione sostitutiva o alternativa alla detenzione (art. 16 T.U.)
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CONCETTI GENERALI: ESPULSIONI
L'ESPULSIONE PREFETTIZIA:
E' DISPOSTA
DAL PREFETTO
CON DECRETO MOTIVATO
immediatamente esecutivo anche se
sottoposto a gravame o impugnativa
E' ESEGUITA
DAL QUESTORE
con ACCOMPAGNAMENTO
alla frontiera a mezzo della forza pubblica
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CONCETTI GENERALI: IMPEDIMENTI
quando sussistono IMPEDIMENTI TEMPORANEI, materiali o legali, all’effettiva esecuzione immediata
dell’accompagnamento alla frontiera dello straniero respinto o espulso l'autorità competente può disporre:
a) il TRATTENIMENTO in appositi centri di identificazione od
espulsione (C.I.E.) per uno o più periodi successivi per un massimo di 90 giorni;
b) altre temporanee MISURE COERCITIVE ALTERNATIVE (consegna passaporto, obbligo di dimora; obbligo di
presentazione presso ufffici di polizia); c) ovvero un ORDINE DI ALLONTANAMENTO dal territorio
dello Stato entro i successivi 7 giorni, la cui trasgressione senza giustificato motivo è punita penalmente.
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2.3) DIVIETI DI ESPULSIONE
E RESPINGIMENTO
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ASSOLUTI
- DI ESPULSIONE
- DI RESPINGIMENTO
(art. 19, co. 1, T.U.)
(art. 1 ter, co. 8, Dl 78/2009 cnv in L.
102/2009 su emersione lavoro irregolare)
AFFIEVOLITI - DI ESPULSIONE
(ART. 19, co. 2, T.U.)
3) PRINCIPI GENERALI DEL PROCESSO
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PRINCIPI
della DOMANDA
del CONTRADDITTORIO
del DISPOSITIVO
(correlato ONERE DELLA PROVA)
della CORRISPONDENZA TRA CHIESTO E PRONUNCIATO
QUESTIONI RELATIVE AL PROCEDIMENTO
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GIURISDIZIONE
(anche sui respingimenti)
- Cass. civ. SS. UU., 15115/13
- Cass civ 14610/15
- Cass civ, SS. UU., 14702/06
COMPETENZA
Gdp del luogo in cui ha sede l'autorita' che ha disposto
l'espulsione
(art. 18, co. 2, Dlgs 150/2011)
DISCIPLINA del
procedimento
rito regolato da
art. 18 Dlgs 150/2011
QUESTIONI RELATIVE AL PROCEDIMENTO
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OGGETTO
DEL
RICORSO
- Cass. civ. sez. I, 5 giugno 2006 n. 13189:
Il ricorso introduce un giudizio ordinario sul fondamento della pretesa dell'autorità amministrativa di espellere lo straniero dal
territorio dello Stato
e non si configura come impugnazione del provvedimento in questione con cui
possano farsi valere anche i VIZI FORMALI di ciascun atto del
procedimento amministrativo non incidenti sulle finalità perseguite dalla legge
QUESTIONI RELATIVE AL PROCEDIMENTO
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AMMISSIBILITA'
- TERMINI proposizione ricorso
(entro 30/60 gg dalla notifica del provvedimento; anche a mezzo
servizio postale; c'è sospensione feriale)
- PROCURA rilasciata anche tramite autorità consolare (Cass
3567/12)
- DEPOSITO DEL DECRETO DI ESPULSIONE (Cass 5252/13)
QUESTIONI RELATIVE AL PROCEDIMENTO
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MOTIVI
INAMMISSIBILI
- le contestazioni al provvedimento questorile di cui agli artt. 13, co. 4 e ss. e art. 14
- le contestazioni in ordine all’omesso rilascio del permesso
di soggiorno allo straniero
(vanno rivolte al TAR: art 6, co 10, TU; Cass civ 20331-13)
QUESTIONI RELATIVE AL PROCEDIMENTO
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COSTITUZIONE E
COMPARIZIONE
delle parti
in udienza
- DECRETO DI FISSAZIONE UDIENZA và notificato all'Autorità almeno 5 gg. prima dell'udienza
- COSTITUZIONE DELLA AUTORITÀ anche personalmente fino 1° udienza
- al PREFETTO la LEGITTIMAZIONE A
PASSIVA
- necessità di FORMALE COSTITUZIONE della resistente
- parti che NON COMPAIONO in
udienza: 181 o 309 Cpc
4) IL SINDACATO GIURISDIZIONALE
SUL DECRETO DI ESPULSIONE
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C
O
N
T
R
O
L
L
O
PER IL DECRETO DI ESPULSIONE
- ESISTENZA
- EFFICACIA
- VALIDITÀ
PER IL PROVVEDIMENTO
DI TRATTENIMENTO
- ESISTENZA
- EFFICACIA
4.1) PRINCIPI GENERALI SUL
PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO
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è l'ATTO FINALE di una serie di atti fra loro concatenati e coordinati alla cui emanazione gli
stessi sono finalizzati
- nel loro insieme costituiscono il
PROCEDIMENTO amministrativo
il decreto di espulsione è atto a CONTENUTO
VINCOLATO
nel caso del decreto di espulsione l'aspetto DISCREZIONALE si rinviene raramente
(es: numero di gg. x la partenza volontaria)
4.1.A) REQUISITI
DEL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO
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REQUISITI
1) ESISTENZA
2) EFFICACIA
3) VALIDITA'
4.1.A1) REQUISITI DI ESISTENZA
DEL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO
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questo requisit
o si riferisce
agli ELEME
NTI ESSENZIALI
dell'atto
e' INESISTENTE
(ILLEGITTIMO) quando manca:
(l'atto inesistente è NULLO)
- soggetto
- oggetto
- forma essenziale
- contenuto
- destinatario
- finalità pubblica
- emanato da organo incompetente (in senso assoluto)
territorialmente o per materia
4.1.A2) REQUISITI DI EFFICACIA
DEL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO
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E
F
F
I
C
A
C
I
A
- implica che l'atto sia ESISTENTE
- è la caratteristica di poter produrre gli effetti per i quali è stato posto in
essere
- si sostanzia nella ESECUTORIETÀ che
consiste nella possibilità per la P.A. di far eseguire
coattivamente il provvedimento senza la
necessità di ottenere una pronuncia del giudice
L'INEFFICACIA
determina la
NON ESECUTI
VITA' dell'atto
es xchè fuori termine; nn comunicato; sospeso o annullato)
4.1.A3) REQUISITI DI VALIDITA'
DEL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO
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V
A
L
I
D
I
T
A
non attiene al profilo degli effetti dell’atto ma a quello della
FATTISPECIE produttiva degli
stessi e cioè
alla FORMAZIONE del provvedimento ed ai suoi REQUISITI DI
LEGITTIMITÀ
INVALIDITA'
ricorre quando vi è una divergenza tra
la fattispecie concretamente posta in essere con l’atto ed il
modello predeterminato
dalla legge
determina l' ILLEGITTIMITA'
dell'atto
4.1.B) MANCANZA DEI REQUISITI: ATTO
VIZIATO
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l'atto che MANCA dei suoi
REQUISITI è
VIZIATO
quando la difformità tra l'atto e la norma
rispetto alla quale essa si verifica, è riferita
alla NATURA di quest'ultim
a si distingue
tra
se è una norma giuridica si hanno:
VIZI di LEGITTIMITA'
(atto ILLEGITTIMO)
se è una norma di buona amministrazione
(opportunità e convenienza) si hanno:
VIZI di MERITO
(atto INOPPORTUNO)- per alcuni [anche] INESISTENTE)
ATTO (viziato) INVALIDO: CONSEGUENZE
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conseguenze sull'att
o
INVALIDITA
(ILLEGITTIMITA')
NULLITA'
(categoria creata dalla dottrina)
MANCA UN ELEMENTO ESSENZIALE
ANNULLABILITA'
(sempre prevista dalla legge)
UNO DEGLI ELEMENTI ESSENZIALI E' VIZIATO
- incompetenza relativa
- eccesso di potere
- violazione di legge IRREGOLARITA'
NULLITA'
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CARATTERISTICHE
- opera DI DIRITTO
- può esser FATTA VALERE –dinanzi al GIUDICE ORDINARIO- in ogni tempo e da chiunque
- NON è suscettibile di SANATORIA
- la PRONUNCIA di nullità ha natura meramente DICHIARATIVA
ANNULLABILITA'
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CARATTERISTICHE
- l'atto, fino a quando non viene annullato, è ESISTENTE, EFFICACE ed ESECUTORIO
- non SI VERIFICA di diritto ma SOLO A SEGUITO DI UN APPOSITO PROVVEDIMENTO della AUTORITÀ
AMMINISTRATIVA (con ricorso amministrativo) o di una sentenza del GIUDICE AMMINISTRATIVO (con ricorso
giurisdizionale) (ECCEZIONALMENTE DINANZI AL GIUDICE ORDINARIO)
- può esser FATTA VALERE solo dai soggetti interessati
- deve essere DEDOTTA entro termini ristretti a pena di decadenza
4.2) NULLITA'
DEL DECRETO DI ESPULSIONE
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- se manca la sottoscrizione
- se sottoscritto (e quindi emesso) da SOGGETTO PRIVO DEL RELATIVO POTERE
(Cass. civ., 2664-12, Cass. Civ. 25271-10)
- se non è TRADOTTO
(Cass. civ., 274-06 e Cass. civ., 9266-00)
- se la copia del decreto notificata allo straniero non risulta essere ‘COPIA CONFORME’ dell’originale
( Cass. civ., 23171-15)
- se non viene indicata l’autorità ove la decisione può essere impugnata (art. 13, co 7, T.U.)
4.2) (segue): NULLITA'
DEL DECRETO DI ESPULSIONE
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- se omessa o errata indicazione nel decreto dei TERMINI PER L’IMPUGNAZIONE
(Cass. civ., 13189-06)
- se non è MOTIVATO (art. 13, co. 3, T.U.)
- NON COSTITUISCE VIZIO del decreto la mancata comunicazione all’interessato dell’inizio del procedimento amministrativo
(Cass. civ., 5080-13)
4.2) (segue) MOTIVAZIONE:
GIURISPRUDENZA
36
- Cass. civ., sez. I, n. 462-10 (conformi: Cass civ Sez. I, n. 5518-06
e Cass civ Sez. I, n. 1828-03)
- Cass. civ. sez. I, n. 19447-07
4.3) AMBITO DEL CONTROLLO
SUL DECRETO ESPULSIVO:
GIURISPRUDENZA
37
- Cass. civ., SS. UU. , 22217-06
(conforme: Cass. civ. , VI , 22606-15)
- Cass. civ., VI , 7408-15
- Cass. civ., VI , 24084-15
(segue) SULLA PARTENZA VOLONTARIA:
GIURISPRUDENZA
38
- Cass. civ., 1809-14
- Cass. civ., 437-14
- Cass. civ., 15185-12
- Cass. civ., 10243-12
4.4) AMBITO DEL CONTROLLO
IN SEDE DI TRATTENIMENTO:
GIURISPRUDENZA
39
- Cass. civ., 24415-15
(conferma Cass. civ., 12609-14; Cass. civ, 7407-14; Cass. civ. 5306-14;
Cass. civ. 11102-13)
- Cass. civ., 19334-15
- Cass. civ., 27331-13
- Cass. civ., 3752-16
4.5) SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO E
DELL'EFFICACIA DEL DECRETO DI ESPULSIONE:
GIURISPRUDENZA
40
- Corte Cost. n. 161-00
- Corte Cost. n. 170-12
- Cass. civ. SS. UU., n. 22217-06 (conforme: Cass. civ., n. 14610-15)
- Cass. civ., n. 5080-13
4.5) (segue): SUI DIVIETI DI ESPULSIONE
GIURISPRUDENZA
41
- Cass. civ. sez. VI, n. 14268-14
- Cass. civ. sez. I, n. 5716-08
- Cass. civ. sez. VI, n. 17668-15
- Cass. civ. sez. VI, n. 12072-12
- Cass. pen., sez. I, n. 52389-14
-Cass. civ. sez. VI, n. 4230-13
4.5) (segue): sui DIVIETI DI ESPULSIONE:
GIURISPRUDENZA
42
- Cass. civ., sez. VI, n. 15296-12
- Cass civ, sez. un., n. 14500-13
- Cass civ, sez. I, n. 16417-07
- Cass. civ. sez. I, n. 22367-07
- Cass. civ., sez. VI, n. 3373-14
- Cass. civ., sez. VI, n. 22216-06
5) LA DECISIONE
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- la decisione è un’ ORDINANZA ex art. 18, co. 9 Dlgs 150/2011
- la MOTIVAZIONE che va redatta in forma succinta pur dovendo dar conto del rigetto o accoglimento sempre in relazione ai motivi di impugnazione, e deve attenere a tutte le eccezioni a meno che una questione che viene rigettata assorba le altre ad essa connesse o da essa
dipendenti
- può essere: di ACCOGLIMENTO o di RIGETTO (del ricorso)
- può anche essere CONTENUTA NEL PROCESSO VERBALE d'udienza, come consente l'art. 135 cpc
5) (segue) LA DECISIONE
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- la causa può essere TRATTENUTA IN RISERVA (secondo i principi generali) quando si tratta,
eventualmente, di decidere questioni preliminari
- la causa, se non è decisa in udienza, và TRATTENUTA IN DECISIONE
- se dagli atti risulta un motivo di ESTINZIONE DEL GIUDIZIO la stessa può essere dichiarata
(ad es.: in quanto venuto meno l’interesse del ricorrente ad ottenere una decisione nel merito ad esempio perché lo straniero è già stato espulso ed accompagnato fuori
dal territorio nazionale, ovvero perché ha ottenuto -successivamente alla presentazione del ricorso- un titolo legittimante la sua permanenza nel territorio nazionale:
cfr. Cass. civ. sez. VI 24 giugno 2014 n. 14268)
6) L'IMPUGNAZIONE
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- l’ordinanza che definisce il giudizio e ricorribile x Cassazione (vd. art. 18, co. 9, D.Lgs. 150/2011)
- GIURISPRUDENZA:
Cass. civ. sez. VI 30 dicembre 2013 n. 28749
Cass. civ. sez. VI 30 luglio 2015 n. 16178