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FAUVES ED ESPRESSIONISMOLA VIA DEL COLORE
Al Salon d'Automne del 1905 sono esposte le opere di Matisse, Marquet, De Vlaminck e altri. Di fronte ai colori accesi e antinaturalistici, sulla rivista «Gil Blas» il critico Louis Vauxcelles scrive a proposito della piccola scultura di Marquet: “Ah, Donatello au milieu des fauves!” Nel 1912 a Monaco Kandinskij e Marc danno vita alla rivista Der Blaue Reiter (Il cavaliere azzurro).Da queste premesse nasceranno il gruppo Die Brücke a Dresda e l'espressionismo tedesco.Al centro c'è il bisogno di esprimere lo stato d'animo dell'artista. Si perde la necessità di aderire al reale.
UNO SGUARDO SULL'ARTEUNO SGUARDO SULL'ARTECUBISMONel 1906-1907 Picasso dipinge Les Demoiselles d'Avignon: distaccandosi completamente dal postimpressionismo, realizza un gruppo di cinque donne dai corpi nudi monumentali, all'interno di una stanza delimitata da un panneggio rigido e caratterizzato da tagli e pieghe netti; i volti sono deformati e ispirati alla scultura aborigena africana, le posture ricordano le figure della statuaria e della pittura egizia, la classicità delle Bagnanti e la scultura africana ed oceanica.
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FUTURISMO Manifesto del Futurismo, «Le figaro», 20 febbraio 1909:1. Noi vogliamo cantare l'amore del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerarietà [...] 4. [...] un automobile ruggente che sembra correre sulla mitraglia, è più bello della Vittoria di Samotracia. [...] 9. Noi vogliamo glorificare la guerra – sola igiene del mondo – il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertati, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna 10. Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie di ogni specie [...] 11. noi canteremo le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa; canteremo le maree multicolori e polifoniche delle rivoluzioni nelle capitali moderne; canteremo il vibrante fervore notturno degli arsenali e dei cantieri...
Umberto Boccioni, La città che sale, 1912
Giacomo Balla, I ritmi dell'archetto, 1912
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ITALIANI A PARIGILa poetica metafisica sottolinea l’esistenza di un universo nascosto nel reale, somigliante ad esso solo nell’apparenza: un ordine segreto, una struttura geometrica e silenziosa, che rimandano a un atmosfera magica e sospesa, incomprensibile e foriera di quesiti senza risposta, eppure priva di angoscia. Le ideali piazze cittadine sono dominate da architetture e da strutture dalla prospettiva illusoria e impossibile, in cui l’assenza dell’uomo contribuisce a creare un clima di sospensione fuori dal tempo.
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Che volete, Italiani? Menomare o crescere la nazione?Viva la giusta guerra! Viva la più grande Italia!
G. D'ANNUNZIO,La sagra dei Mille, 1915
Eugenio Baroni, Monumento ai Mille, 1915
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NOVECENTISMO E RAPPEL À L'ORDRE
Nel 1922 Margherita Sarfatti costituisce un movimento unito dal sogno di una “moderna classicità”, di una riconciliazione dell’avanguardia con la tradizione: nascono i sette di Novecento, numero destinato a crescere negli anni.Felice Casorati, nelle cui opere convivono l'inquietudine e il tempo sospeso e indefinito, è più vicino al realismo magico di area mitteleuropea.
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DECO! DECO!
Nel 1925 l'Expo di Parigi celebra l'affermazione del nuovo stile borghese.
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LA ROTTURA: CORRENTE, I SEI DI TORINO, LA SCUOLA ROMANALa monumentalità degli anni Trenta è superata attraverso l'espressionismo e la lezione di Picasso. Gli artisti cercano una nuova via per il superamento dei linguaggi e dell'iconografia imposti dal regime fascista, attraverso una produzione impegnata, socialmente e politicamente schierata, aperta alle influenze europee, volutamente escluse dall’orizzonte culturale italiano per volere del regime.
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“[...] gas, forche, decapitazioni, voglio dipingere questo supplizio del Cristo come una scena di oggi. Non certo nel senso che Cristo muore ogni giorno sulla croce per i nostri peccati ma come simbolo di tutti coloro che subiscono oltraggio, carcere, supplizio per le loro idee”. R. GUTTUSO