sistema delle istituzioni della formazione ai saperi
• sistema delle istituzioni della formazione ai saperi. • sovrasistema delle istituzioni sociali• sottosistemi delle istituzioni che qualificano la relazione formativa soggetto-oggetto
rispetto al contenuto e alla forma dei saperi.
Relazione soggetto-oggetto-istituzioni
Istituzioni della formazione ai saperi
Istituzioni sociali
antecedenti sistemici
Approcci di tipo «debole», riferiti in senso culturale alla nozione di sistema:
• De Giacinto, L’educazione come sistema (idea di rapporto educatore-
educando)
• Frabboni, Il sistema formativo integrato (continuità scolastica-extrascolastica)
il carattere funzionale dell’interazione tra le agenzie formative. Esse agiscono congiuntamente in funzione della realizzazione di una formazione intenzionale e sistematica in grado di promuovere la formazione integrale dell’uomo.
formazione multilaterale diretta verso le molteplici direzioni (intellettuale, emotiva, estetica, ecc.) dell’educazione, le quali sono legate ai domini conoscitivi e alle forme del sapere.
antecedenti sistemici
Approcci di tipo «forte» riferiti alla teoria generale dei sistemi
• la descrizione del sistema è parte del sistema e che, di conseguenza, esistono molte descrizioni possibili;
• le descrizioni del sistema discendono dalla distinzione, operata in base ad un qualche criterio, tra sistema e ambiente o, il che è lo stesso, tra sistema e sottosistema.
Luhman riporta l’attenzione sul sistema sociale concepito come una “complessità organizzata”. In questo quadro, il sistema educativo costituisce (insieme al sistema politico, al sistema economico ecc.) un sottosistema del
sistema sociale.
Il criterio di differenziazione dei sistemi tra loro risiede nel tipo di operazioni che permettono al sistema di autoriprodursi.
Appoggiandosi alle acquisizioni della biologia teorica di Maturana eVarela, Luhmann concepisce i sistemi come caratterizzati da chiusuraoperazionale e autopoietici.
Il tipo di autopoiesi, ossia il tipo di operazioni interne che un sistemacompie per autoriprodursi individua, secondo la teoria di Luhmann,anche il diverso tipo di sistemi:
• gli organismi viventi sono generati dalle operazioni di riproduzione• gli organismi viventi sono generati dalle operazioni di riproduzionecellulare;
• i sistemi psichici sono generati dalle operazioni di riproduzione delpensiero;
• i sistemi sociali sono generati dalle operazioni di comunicazione.
Quest’ultima permette l’autoriproduzione anche del sistema
educativo, in quanto sottosistema del sistema sociale.
Baldacci, interpretando il sistema formativo come sistema di interazioni sociali di
tipo formativo, opta per una demarcazione tra sistemi di tipo logico-criteriale.
Tre criteri:1. Il primo criterio seleziona l’insieme delle interazioni sociali che producono effetti
formativi, ossia il sistema formativo allargato;2. Il secondo individua l’insieme delle interazioni sociali che hanno intenti formativi,
ossia il sistema educativo, costituito dai processi intenzionalmente formativi;3. Il terzo criterio individua l’insieme delle interazioni sociali che hanno intenti
formativi formalizzati, ossia la scuola.
Scuola
(formatività e intenzionalità
formalizzazione)
Sistema educativo (formatività e intenzionalità)
Sistema formativo allargato (formatività)
Pb.: Le istituzioni del Sistema Formativo che realizzano la formazione ai saperi sono tutte intenzionali, ma intrattengono interazioni sociali che ci interessa qualificare dal punto di vista dei saperi e dei relativi oggetti culturali.
A questo scopo, come preciseremo più avanti, nel caso del Sistema Formativo occorre assumere un punto di vista che guardi alle interazioni formative che qualificano il
rapporto tra soggetti e oggetti culturali.
l’approccio sistemico ci consente di trattare la complessità del Sistema Formativo l’approccio sistemico ci consente di trattare la complessità del Sistema Formativo rendendo disponibile una sua descrizione come schema concettuale e come realtà empirica.
Il sistema delle istituzioni della formazione ai saperi
Interazione
Se concepiamo il Sistema Formativo come sistema di istituzioni, la definizione di sistema offerta da Bertalanffy ci invita a considerare ciascuna di esse in
interazione reciproca, anziché isolatamente l’una rispetto alle altre, e il loro insieme come una totalità la cui organizzazione è determinata ricorsivamente dalle loro interazioni.
Se le istituzioni formative sono costitutive di un sistema, le caratteristiche di quest’ultimo sono “nuove” o “emergenti” rispetto a quelle delle singole istituzioni e sono definite dalle interazioni entro il sistema. Da un punto di vista pedagogico, ciò significa che se si interviene a livello di un’istituzione, tale variazione interviene sia sul funzionamento delle altre istituzioni, sia su quello di tutto il sistema.
Il sistema delle istituzioni della formazione ai saperi
ES.: l’introduzione dell’Autonomia scolastica, apre la strada, attraverso il dispositivo del Piano dell’Offerta Formativa, a collaborazioni tra la scuola e le altre istituzioni culturali (musei, biblioteche, teatri, siti archeologici ecc.) e ciò modifica l’una e le altre in quanto esige di rivederne le funzioni, l’organizzazione, le pratiche.
ES.: Allo stesso modo, per esempio, la delegittimazione delle istituzioni per la tutela del patrimonio culturale o il loro impoverimento economico introduce una perturbazione sul sistema scuola.
Il sistema delle istituzioni della formazione ai saperi
Apertura
Avanziamo l’ipotesi che il Sistema Formativo, sia un sistema aperto. Questa interpretazione deriva dalla necessità di interpretare le istituzioni formative in connessione con l’ambiente esterno (sia quello definito dalle altre istituzioni sia l’ambiente sociale) con il quale esso scambia, attraverso la comunicazione, conoscenze credenze pratiche sociali ecc.
Inoltre, seguendo la prospettiva di Bertalanffy, in quanto sistema aperto il Sistema Inoltre, seguendo la prospettiva di Bertalanffy, in quanto sistema aperto il Sistema Formativo è caratterizzato da equifinalità. Tale principio ci autorizza a ritenere, almeno in un senso teorico, che i sottosistemi che costituiscono il Sistema
possano raggiungere lo stesso stato finale anche a partire da diverse condizioni
iniziali e attraverso processi diversi. Questa circostanza risponde all’eterogeneità propria delle istituzioni formative quanto a status sociale, ad assetto organizzativo, a velocità di crescita ecc.
Il sistema delle istituzioni della formazione ai saperi
Dal nostro punto di vista, il Sistema Formativo è tale non solo in quanto presuppone l’interazione tra le istituzioni componenti, ma in quanto queste interazioni si configurano come “scambi” che assicurano, attraverso il flusso continuo di comunicazione, la trasformazione delle stesse istituzioni e, dunque, del sistema.
apertura organizzazione
Apertura e organizzazione sono legate tra loro. Gli scambi con l’esterno provocano lo sviluppo e la conservazione del sistema.
Resta ora da chiarire in che senso ciò valga per il Sistema Formativo. Ossia in che modo lo scambio informazionale e comunicazionale con l’ambiente esterno garantisca al sistema, allo stesso tempo, sviluppo e conservazione.
apertura organizzazione
Il sistema delle istituzioni della formazione ai saperi
il Sistema Formativo, concepito come sistema aperto, tende – nonostante le perturbazioni introdotte dall’ambiente esterno, ovvero le condizioni di problematicità relative al suo sviluppo e al suo funzionamento – a forme elevate di integrazione e, dunque, di organizzazione.
Carattere organizzazionale dell’apertura
riferire lo scambio all’organizzazione del sistema. Ossia ritenere che l’effetto dell’assimilazione di materia o di energia da parte del sistema produca trasformazioni, riduzioni, prestazioni, che hanno luogo in, attraverso e per l’organizzazione del sistema stesso.
Organizzazione attiva
Il sistema delle istituzioni della formazione ai saperi
apertura organizzazionale chiusura organizzazionale
il sistema si autoproduce il sistema si conserva
le trasformazioni interne al sistema modificano le sue strutture, ma mantengono invariata la sua organizzazione.
In sintesi: •assumiamo di concepire l’apertura sistemica in senso organizzazionale, anziché come mero input/output;
•assumiamo che essa non sia solo di tipo “funzionale”, ossia che serva al sistema solo per produrre lavoro, ma per produrre e trasformare sé stesso;
• assumiamo che apertura e chiusura siano momenti di una circolarità in base alla quale esso cresce e si conserva.
sistema e sottosistemi
distinzione sistema/ambiente
distinzione sistema/sottosistemi
Le frontiere tra questi termini dipendono dall’inquadratura che l’osservatore adotta sulla realtà sistemica considerata. L’osservatore identifica un’entità come sistema o come sottosistema.
criterio: formativitàdominio fenomenico di riferimento: istituzioni formative (istituzioni sociali che producono effetti formativi)
istituzioni della formazione ai saperi
(istituzioni sociali che producono effetti formativi in ordine alla formazione ai saperi)
criterio: formatività
ristretta
Il sistema delle istituzioni della formazione ai saperi
sistema delle istituzioni della
formazione ai saperi
sistema delle istituzioni
formative
sistema delle istituzioni
sociali
•le istituzioni caratterizzate da formatività ristretta sono quelle nelle e attraverso le quali si realizza la relazione soggetto-oggetto, col fine della trasmissione, della produzione o dell’acquisizione dei saperi.
• la formatività ristretta esprime l’adesione del costrutto di Sistema Formativo ad un modello di formazione dell’uomo che riconosce a ciascun sapere l’attitudine a
formare lungo una direzione individuata dalla propria identità culturale ed
epistemica.
Il sistema della formazione ai saperi: sistemi e sottosistemi
Hp: la specificità formativa degli elementi del sistema è di due tipi: di “contenuto” e di “forma”.
formativa dipende dal particolare dominio conoscitivo su cui insiste la relazione soggetto-oggetto
formativa dipende dal particolare dominio conoscitivo su cui insiste la relazione soggetto-oggetto
Il secondo fattore causale rintraccia la specificità del modo in cui l’istituzione qualifica la relazione soggetto-oggettonella forma rappresentazionalerelazione soggetto-oggetto
all’interno dell’istituzione.relazione soggetto-oggettoall’interno dell’istituzione.
nella forma rappresentazionaledell’oggetto.
Ciò sottende una duplice assunzione. •La prima riconosce in ogni oggetto il risultato socialmente e storicamente segnato di un’attività in un certo àmbito culturale. •La seconda, interpreta la connotazione disciplinare dell’oggetto come fattore di sviluppo di specifiche abilità.
Quest’idea trova un ampio riscontro nelle note concezioni di Olson e Gardner.
Olson indaga la correlazione tra l’attività esecutiva, il medium e la struttura della mente, formulando l’ipotesi che «è l’esperienza nei media culturali che dà alla mente le sue proprietà
peculiari»
e che l’intelligenza è «l’abilità in un medium, o più precisamente, in
un medium culturale»
Gardner circoscrive il numero delle intelligenze ad un numero limitato, interpretandole come formae mentis, ossia come insiemi di competenze intellettive umane relativamente autonome e rilevanti all’interno di un certo contesto culturale. In particolare, egli definisce l’intelligenza come «la capacità di
risolvere problemi o di realizzare prodotti apprezzati in uno o più
ambienti culturali
È possibile, tuttavia, affrancarci da questa obiezione tenendo in conto:• la natura continua dell’esperienza educativa;
sommatoria delle specifiche direzionalità dei suoi sottosistemi
somma dei risultati parziali ottenuti in ciascun dominio di sapere distintamente.
la direzionalità formativa del sistema
la formazione ai saperi
≈≈≈≈?
• la natura continua dell’esperienza educativa;•la natura sistemica della prospettiva assunta.
In sintesi, il criterio del contenuto degli oggetti culturali individua come sottosistemi del Sistema Formativo le istituzioni della formazione ai saperi che qualificano la relazione formativa in ordine al dominio conoscitivo nel quale si collocano gli oggetti culturali.
MuseiCentri di ricercaBiblioteche…
oggetti di tipo storico, scientifico, letterario, musicale, ecc.
Il sistema delle istituzioni della formazione ai saperi: sistema e
sottosistemi
sistema individuato secondo il
criterio del contenuto
sistema individuato secondo il
criterio della formatività ristretta
sistema individuato secondo il
criterio della formativitàcriterio della formatività
Il sistema delle istituzioni della formazione ai saperi: sistema e
sottosistemi
Si suppone che ciascun sottosistema “istituisca” una specifica “qualità” di relazione formativa e che questa qualità dipenda dalla “forma” che il sapere assume all’interno dell’istituzione.in ciascuno di essi
Museo
Biblioteca
Scuola
Centro di ricerca
Sito archeologico
Parco letterario
…
In ciascuno di queste istituzioni il sapere assume un diverso status e una diversa “forma” che, come tali, influiscono sul modo in cui questo viene prodotto, trasmesso, fruito o appreso
La specificità della “forma”
Es.: brano musicale
ascoltato in una sala da concerto
riprodotto attraverso un dispositivo digitale
commentato in un seminario di studi
musicologici
letto su uno spartito manoscritto
Ciascuno di questi modi di darsi dell’oggetto, caratteristici, almeno prevalentemente, di certe istituzioni formative, qualifica in una certa direzione la relazione soggetto-oggetto che ha luogo all’interno di ciascuna di esse.
un oggetto culturale è percepibile attraverso una forma sulla quale compiamo delle elaborazioni mentali dandole un significato per il tramite del quale ci rappresentiamo gli aspetti significativi della realtà. La forma, dunque, è portatrice di un significato e svolge, attraverso di esso,
una funzione rappresentativa.
La specificità della “forma”
In sintesi, il criterio della forma rappresentazionale degli oggetti culturali individua come sottosistemi del Sistema Formativo le istituzioni della formazione ai saperi che qualificano la relazione formativa in ordine alla modalità rappresentazionale degli oggetti culturali.
Restano così individuati, per esempio, il museo, la biblioteca, gli ambienti virtuali
forma ostensiva forma-libroforma digitale
Seguendo questa prospettiva possiamo intendere gli oggetti culturali di cui facciamo esperienza nelle relazioni formative come esemplari concreti di
forme di rappresentazione, per esempio verbale, grafica, simbolica, musicale, plastica, corporea e così via.
Il sistema della formazione ai speri: sistema e sottosistemi
sistema individuato secondo il
criterio della forma
rappresentazionale dell'oggetto
sistema individuato secondo il
criterio della formatività ristretta
sistema individuato secondo il
criterio della formativitàcriterio della formatività
Il sistema della formazione ai speri: sistema e sottosistemi
I sottosistemi così individuati corrispondono a due descrizioni possibili del sistema, ciascuna delle quali operata a partire da un certo punto di vista (quello individuato dal contenuto e dalla forma). Se, tuttavia, ci poniamo da un terzo punto di vista dal quale guardare nello stesso tempo ai due sottosistemi, si osserva che essi sono uno incluso nell’altro.
Sistema individuato secondo il criterio del contenutocontenuto
Sistema individuato secondo il criterio della forma rappresentazionale
Sistema individuato secondo il criterio della formatività
ristretta
Da un punto di vista logico, infatti, si danno istituzioni specializzate rispetto alla forma rappresentazionale e rispetto al contenuto.
Il sistema della formazione ai speri: sistema e sottosistemi
istituzioni con oggetti di una
certa forma rappresentazionale
istituzioni con oggetti di una certa forma e
di un certo contenuto