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  • 7/24/2019 Libia Italiana

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    Libia italiana

    LaLibiafu unacolonia italiananell'Africa settentriona-

    le, durata ufficialmente, dopo la gestione distinta della

    Tripolitaniae dellaCirenaica, dal1934al1943.

    1 La conquista

    Ilprimo ministroitalianoGiovanni Giolittiinizi la con-

    quista della Tripolitania e della Cirenaica il 4 ottobre

    1911, inviando aTripolicontro l'Impero Ottomano1 732

    marinai al comando del capitanoUmberto Cagni.

    Giovanni Battista Ameglio, governatore della Cirenaicae della

    Tripolitaniadal1913al1918

    Oltre 100 000 soldati italiani riuscirono a ottenere dalla

    Turchia quelle regioni attualmente definibili libiche nel

    Trattato di Losannadel 18 ottobre1912, ma solo la Tri-

    politania fu effettivamente controllata dal Regio esercito

    italiano, sotto la ferrea guida del governatore Giovanni

    Ameglio.

    Nell'interno dell'attuale Libia, principalmente nelFezzan,

    la guerriglia indigena continu per anni, a opera dei turchie degli arabi di Enver Pasci e di AzizBey. In questa zona,

    negli anni successivi alla fine dellaPrima guerra mondia-

    le, laFranciae laGran Bretagnacedettero alla sovranit

    italianaampi territori desertici, nel tentativo di spegnere

    le polemiche diRomasulla cosiddettavittoria mutilata.

    1.1 La riconquista

    A partire dal gennaio 1922 il governo Facta, tramite il

    suo ministro per le colonie Giovanni Amendola, avvi

    un'ampia campagna militare[1] che port in breve alla ri-

    conquista diMisurata.[2]

    Tra il 1921 e il 1925il Gover-natore della Tripolitania, Giuseppe Volpi, diede il via a

    nuove campagne militarie conquistMisurata, laGefara,

    il Gebel Nefusa e Garian. A stroncare in Cirenaica la dura

    resistenza dei Senussi provvidero i generali Luigi Bongio-

    vannieErnesto Mombelli. Poi furonoEmilio De Bonoin

    Tripolitania eAttilio Teruzziin Cirenaica ad ampliare il

    territorio sotto controllo italiano.

    Crescita del territorio della Libia italiana

    Il governatore Pietro Badoglio tra il 1930 ed il 1931

    occup tutto il Fezzan e l'oasi di Cufra, al comando

    del generale Rodolfo Graziani, che era riuscito a otte-

    nere l'apporto della cavalleria indigena e dei meharisti

    integrati nelle colonne mobili.[3]

    La situazione, nel 1930, era quindi volta a favore degli

    italiani. La lotta proseguiva solo inCirenaica, dove resi-

    steva ancora il capo senussita della guerriglia, Omar al-Mukhtar. Omar Al Mukhtar era dotato di un'eccellente

    visione strategica, e con il sostegno delle popolazioni

    1

    https://it.wikipedia.org/wiki/Omar_al-Mukhtarhttps://it.wikipedia.org/wiki/Omar_al-Mukhtarhttps://it.wikipedia.org/wiki/Cirenaicahttps://it.wikipedia.org/wiki/Rodolfo_Grazianihttps://it.wikipedia.org/wiki/Occupazione_italiana_di_Cufrahttps://it.wikipedia.org/wiki/Riconquista_del_Fezzanhttps://it.wikipedia.org/wiki/1931https://it.wikipedia.org/wiki/1930https://it.wikipedia.org/wiki/Pietro_Badogliohttps://it.wikipedia.org/wiki/Attilio_Teruzzihttps://it.wikipedia.org/wiki/Emilio_De_Bonohttps://it.wikipedia.org/wiki/Ernesto_Mombellihttps://it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Bongiovannihttps://it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Bongiovannihttps://it.wikipedia.org/wiki/Senussihttps://it.wikipedia.org/wiki/Cirenaicahttps://it.wikipedia.org/wiki/Garianhttps://it.wikipedia.org/wiki/Gebel_Nefusahttps://it.wikipedia.org/wiki/Gefarahttps://it.wikipedia.org/wiki/Misuratahttps://it.wikipedia.org/wiki/Riconquista_della_Libiahttps://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Volpihttps://it.wikipedia.org/wiki/1925https://it.wikipedia.org/wiki/Misuratahttps://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Amendolahttps://it.wikipedia.org/wiki/Governo_Facta_Ihttps://it.wikipedia.org/wiki/Vittoria_mutilatahttps://it.wikipedia.org/wiki/Romahttps://it.wikipedia.org/wiki/Italiahttps://it.wikipedia.org/wiki/Gran_Bretagnahttps://it.wikipedia.org/wiki/Franciahttps://it.wikipedia.org/wiki/Prima_guerra_mondialehttps://it.wikipedia.org/wiki/Prima_guerra_mondialehttps://it.wikipedia.org/wiki/Enver_Pasci%C3%A0https://it.wikipedia.org/wiki/Fezzanhttps://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Amegliohttps://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Amegliohttps://it.wikipedia.org/wiki/1912https://it.wikipedia.org/wiki/Trattato_di_Losanna_(1912)https://it.wikipedia.org/wiki/Turchiahttps://it.wikipedia.org/wiki/1918https://it.wikipedia.org/wiki/1913https://it.wikipedia.org/wiki/Tripolitania_italianahttps://it.wikipedia.org/wiki/Cirenaica_italianahttps://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Amegliohttps://it.wikipedia.org/wiki/Umberto_Cagnihttps://it.wikipedia.org/wiki/Impero_Ottomanohttps://it.wikipedia.org/wiki/Tripoli_(Libia)https://it.wikipedia.org/wiki/Cirenaicahttps://it.wikipedia.org/wiki/Tripolitaniahttps://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Giolittihttps://it.wikipedia.org/wiki/Primo_ministrohttps://it.wikipedia.org/wiki/1943https://it.wikipedia.org/wiki/1934https://it.wikipedia.org/wiki/Cirenaica_italianahttps://it.wikipedia.org/wiki/Tripolitania_italianahttps://it.wikipedia.org/wiki/Africa_settentrionale_italianahttps://it.wikipedia.org/wiki/Africa_settentrionale_italianahttps://it.wikipedia.org/wiki/Colonia_del_Regno_d%2527Italia
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    2 2 L'UNIFICAZIONE DELLA LIBIA

    locali, ostili all'espansione italiana nelle regioni interne

    della Libia, costui impediva agli italiani di riprendere

    il controllo della provincia. Grazie a una perfetta cono-

    scenza dell'impervio territorio, pur disponendo solo di

    un modesto drappello di uomini (che non super mai le

    3000 unit) scaten una guerra per bande contro le trup-

    pe italiane, infliggendo loro pesanti perdite. Su ordinedi Graziani, le forze italiane per sradicare la guerriglia

    dei senussiti in Cirenaica ricorsero a metodi di rappresa-

    glia spietati contro la popolazione locale accusata di ap-

    poggiare il ribellismo, macchiandosi di numerosi crimini

    di guerra[4][5]. La confraternita senussita, che appoggia-

    va la guerriglia, fu privata dei suoi beni e sottoposta a

    una dura repressione (pi di trenta capi religiosi venne-

    ro deportati in Italia e le zavie, centri politici ed econo-

    mici dell'ordine, vennero confiscate). Per impedire i ri-

    fornimenti dall'Egitto, Graziani fece innalzare una lunga

    barriera di filo spinato lunga 270 chilometri, dal porto

    di Bardyah (Bardia) all'oasi di al-Giagbb (Giarabub),presidiata costantemente dalle truppe italiane.

    Inoltre Graziani fece deportare l'intera popolazione del

    Gebel in campi di concentramento situati sulla costa del

    golfo della Sirte, vicino ad Agheila; tale deportazione cau-

    s la morte (per gli stenti e le malattie) di circa 60 000

    persone, soprattutto donne e bambini.[6] La popolazione

    del Gebel ammontava a circa 100 000 persone; lo sgom-

    bero dell'altopiano cirenaico inizi nel giugno 1930 e si

    protrasse per diversi mesi. Le perdite di vite umane fu-

    rono dovute specialmente alle epidemie come quelle

    collegate alla "spagnola" ed alle fatiche della lunga ed

    estenuante marcia (a volte lunga pi di 1000 chilometri),oltre che alle violenze ed alle durissime condizioni cui

    vennero sottoposte quelle popolazioni nei campi di con-

    centramento italiani. Le truppe italiane nel corso di que-

    ste operazioni distrussero molti centri abitati sgombera-

    ti, insieme alle coltivazioni e al bestiame che ospitavano,

    e compirono varie esecuzioni sommarie di rappresaglia

    quando assalite.

    Per avere la superiorit numerica e tecnologica nei con-

    fronti dei guerriglieri, l'esercito italiano cre dei repar-

    ti mobili composti da effettivi italiani e di colore reclu-

    tati nelle colonie africane. Questi ultimi erano perlopi

    provenienti dall'Eritreae Somalia, di religione cristianae ferocemente avversi ai musulmani. Ma non mancavano

    collaborazionisti libici che ingrossavano le file dei repar-

    ti coloniali, considerati dai comandi italiani come poco

    affidabili (erano quindi discriminati e talora sottoposti a

    duri trattamenti). Le truppe italiane inoltre, per la prima

    volta in una guerra coloniale, per affrontare e decimare i

    guerriglieri, ricorsero ad alcuni aerei ed autoblindo.

    La morte del capo della guerriglia libica Omar al-

    Mukhtarnel settembre 1931[7], comport la totale pacifi-

    cazione delle regioni che, solo con l'unione fra Tripolita-

    nia, Cirenaica e Fezzan, si sarebbero chiamate Libia. La

    conquista italiana cost alla Libia pesanti perdite umanee materiali, causando decine di migliaia di morti e scon-

    volgendo l'arretrata organizzazione sociale ed economica

    tradizionale.

    L'esercito italiano riport nel corso delle molte operazio-

    ni per la conquista della Libia perdite relativamente lievi

    in confronto a quelle inflitte ai libici: il totale dei milita-

    ri italiani morti in Libia tra il 1911 e il 1939 di 8898

    persone (nella guerra del 1911-1912 ne morirono 1432).Al principio deglianni trenta,Mussoliniordin l'inizio di

    una vasta immigrazione di coloni italiani nelle aree col-

    tivabili della colonia e cerc l'integrazione della locale

    popolazione araba e berbera, costituendo anche truppe

    coloniali.

    La repressione attuata da Graziani fu talmente

    completa[8] che pochi anni dopo, nel corso delle

    varie campagne militari tra Alleati ed Asse nel nord

    Africa tra il1940ed il1942, lo stessoChurchillnelle sue

    memorie[9] si lament di non avere avuto alcun supporto

    da arabi e berberi libici. Furono invece oltre 30 000

    gli ascari libici che, tra le truppe coloniali italiane, sidistinsero nella seconda guerra mondiale: due divisioni

    libiche (oltre ad altri reparti, come i Paracadutisti libici

    detti ancheAscari del Cielo) parteciparono nell'attacco

    italiano all'Egittonel settembre 1940.

    2 L'unificazione della Libia

    Italo Balbo, il creatore della Libia nel 1934

    Nel 1934, con il Regio decreto n2012del 3 dicembre

    sull'unione della Tripolitania e della Cirenaica italiana,

    venne proclamato ilGovernatorato Generale della Libia,

    e successivamente i cittadini islamici poterono goderedello status di cittadini italiani libici, una condizione

    che garantiva loro numerosi diritti all'interno della lo-

    https://it.wikipedia.org/wiki/Cirenaica_italianahttps://it.wikipedia.org/wiki/Tripolitania_italianahttps://it.wikipedia.org/wiki/Regio_decreto-leggehttps://it.wikipedia.org/wiki/Italo_Balbohttps://it.wikipedia.org/wiki/Invasione_italiana_dell%2527Egittohttps://it.wikipedia.org/wiki/Invasione_italiana_dell%2527Egittohttps://it.wikipedia.org/wiki/Ascari_del_Cielohttps://it.wikipedia.org/wiki/Seconda_guerra_mondialehttps://it.wikipedia.org/wiki/Regio_Corpo_Truppe_Colonialihttps://it.wikipedia.org/wiki/Ascarihttps://it.wikipedia.org/wiki/Churchillhttps://it.wikipedia.org/wiki/1942https://it.wikipedia.org/wiki/1940https://it.wikipedia.org/wiki/Potenze_dell%2527Assehttps://it.wikipedia.org/wiki/Alleati_della_seconda_guerra_mondialehttps://it.wikipedia.org/wiki/Mussolinihttps://it.wikipedia.org/wiki/Anni_1930https://it.wikipedia.org/wiki/Omar_al-Mukhtarhttps://it.wikipedia.org/wiki/Omar_al-Mukhtarhttps://it.wikipedia.org/wiki/Somalia_italianahttps://it.wikipedia.org/wiki/Eritrea_italianahttps://it.wikipedia.org/wiki/Influenza_spagnola
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    ro colonia.[10] Il decreto recepiva e formalizzava peral-

    tro una situazione che durava gi da cinque anni, ossia da

    quando al governatore della Tripolitania, Pietro Badoglio,

    era stata conferita un potere di supremazia sulle autorit

    degli altri due territori libici, laCirenaicae ilFezzan.

    Mussolini dopo il 1934 inizi una politica favorevoleagli Arabi libici, chiamandoli "Musulmani Italiani del-

    la Quarta Sponda d'Italia e costruendo villaggi con

    moschee,[11] scuole ed ospedali, ad essi destinati.

    Il primo Governatore generale fuItalo Balbo, che ap-

    plic quanto previsto nel decreto del 1934, ossia la ri-

    partizione amministrativa della Libia italiana in quattro

    commissariati ed un territorio sahariano:

    Commissariato provinciale di Tripoli, capoluogo

    Tripoli;

    Commissariato provinciale di Misurata, capoluogo

    Misurata;

    Commissariato provinciale di Bengasi, capoluogo

    Bengasi;

    Commissariato provinciale di Derna, capoluogo

    Derna;

    Territorio Militare del Sud, capoluogo Hun, sede

    di un comando militare che aveva il compito di

    governare il Sahara libico.

    A capo di ogni commissariato si trovava un commissa-

    rio generale, mentre il territorio militare era posto agliordini di un comandante, tutti nominati daRoma. I com-

    missariati si ripartivano in circondarigestiti da un com-

    missario circondariale, mentre i circondari si divideva-

    no in residenze e distretti. Il territorio militare era invece

    suddiviso in zone e sottozone. Non esisteva invece una

    sistematica ripartizione in comuni: imunicipierano isti-

    tuiti obbligatoriamente solo nei capoluoghi, e in questi

    casi erano guidati da unpodest. Veniva infine garantito

    il potere dei capi delletribnomadi, purch riconosciuti

    dai commissari.

    3 La colonizzazione

    Il Regno d'Italia dopo la prima guerra mondiale avvi

    una colonizzazione che ebbe il culmine, sotto l'impulso

    diMussolini, soprattutto verso la met deglianni tren-

    tacon un afflusso di coloni provenienti in particolare da

    Veneto,Sicilia,CalabriaeBasilicata. Nel 1939 gli italia-

    ni erano il 13% della popolazione, concentrati nella costa

    intorno a Tripoli e Bengasi(dove erano rispettivamente

    il 37% ed il 31% della popolazione).

    Con gli Italiani si ebbe un incremento del cattolicesimo

    in Libia, grazie anche alla creazione di numerose chiesee missioni. AlVicariato apostolico di Tripolidel vesco-

    vo Camillo Vittorino Facchinetti nel 1940 era assegnato

    Gran Premio di Tripoli nel 1937

    circa un quarto del totale della popolazione della Libia

    italiana (includendo i coloni italiani).

    In Libia gli italiani costruirono in circa trent'anni (1912-

    1940) infrastrutture importanti (strade, ponti, ferrovie,

    ospedali, porti, edifici, e altro ancora). Numerosi conta-

    dini italiani resero coltivabili terreni semidesertici, specie

    nell'area diCirene. Inoltre il governo italiano cre ilGran

    Premio di Tripoli, una corsa automobilistica di fama in-

    ternazionale istituita nel 1925 e svoltasi fino al 1940[12] e

    laFiera internazionale di Tripolifondata nel 1927 e con-

    siderata la pi antica Fiera internazionale in Africa ancora

    funzionante annualmente.[13]

    Molte furono le attivit archeologiche: citt romane

    scomparse (come Leptis Magna eSabratha) furono ri-

    scoperte e si us queste ricerche e il clamore a esse lega-

    to a scopo meramente propagandistico. Negli anni tren-

    ta la Libia italiana arriv ad essere considerata la nuova

    America per l'emigrazione italiana.[14]

    Rovine del teatro romano di Sabratha, vicino a Tripoli,

    ristrutturato durante il Fascismo

    Nel1938il governatoreItalo Balboport 20 000 colo-

    ni italiani in Libia e fond per loro ventisei nuovi vil-

    laggi, principalmente in Cirenaica.[15] Inoltre cerc di

    assimilare i musulmani libici con una politica amiche-

    vole, fondando nel 1939 dieci villaggi per gli Arabi e

    i Berberi libici: El Fager (al-Fajr, Alba), Nahima

    (Deliziosa), Azizia (Aziziyya, Meravigliosa), Nahi-

    ba (Risorta), Mansura (Vittoriosa), Chadra (khadra,

    Verde), Zahara (Zahra, Fiorita), Gedida (Jadida,

    Nuova), Mamhura (Fiorente), "Beida" (al-Bayda',

    La Bianca).[16]

    Tutti questi villaggi avevano la loro moschea, scuola, cen-tro sociale (con ginnasio e cinema) ed un piccolo ospeda-

    le, rappresentando una novit assoluta per il mondo arabo

    https://it.wikipedia.org/wiki/Beidahttps://it.wikipedia.org/wiki/Berberihttps://it.wikipedia.org/wiki/Arabihttps://it.wikipedia.org/wiki/Cirenaicahttps://it.wikipedia.org/wiki/Italo_Balbohttps://it.wikipedia.org/wiki/1938https://it.wikipedia.org/wiki/Teatro_di_Sabrathahttps://it.wikipedia.org/wiki/Emigrazione_italianahttps://it.wikipedia.org/wiki/Sabrathahttps://it.wikipedia.org/wiki/Leptis_Magnahttps://it.wikipedia.org/wiki/Africahttps://it.wikipedia.org/wiki/Fiera_internazionale_di_Tripolihttps://it.wikipedia.org/wiki/Gran_Premio_di_Tripolihttps://it.wikipedia.org/wiki/Gran_Premio_di_Tripolihttps://it.wikipedia.org/wiki/Cirene_(citt%C3%A0)https://it.wikipedia.org/wiki/Vicariato_apostolico_di_Tripolihttps://it.wikipedia.org/wiki/Cattolicesimohttps://it.wikipedia.org/wiki/Bengasihttps://it.wikipedia.org/wiki/Basilicatahttps://it.wikipedia.org/wiki/Calabriahttps://it.wikipedia.org/wiki/Siciliahttps://it.wikipedia.org/wiki/Venetohttps://it.wikipedia.org/wiki/Anni_1930https://it.wikipedia.org/wiki/Anni_1930https://it.wikipedia.org/wiki/Mussolinihttps://it.wikipedia.org/wiki/Prima_guerra_mondialehttps://it.wikipedia.org/wiki/Regno_d%2527Italiahttps://it.wikipedia.org/wiki/Trib%C3%B9https://it.wikipedia.org/wiki/Podest%C3%A0https://it.wikipedia.org/wiki/Comunehttps://it.wikipedia.org/wiki/Circondariohttps://it.wikipedia.org/wiki/Romahttps://it.wikipedia.org/wiki/Hun_(Libia)https://it.wikipedia.org/wiki/Territorio_Militare_del_Sudhttps://it.wikipedia.org/wiki/Derna_(Libia)https://it.wikipedia.org/wiki/Provincia_di_Dernahttps://it.wikipedia.org/wiki/Bengasihttps://it.wikipedia.org/wiki/Provincia_di_Bengasihttps://it.wikipedia.org/wiki/Misuratahttps://it.wikipedia.org/wiki/Provincia_di_Misuratahttps://it.wikipedia.org/wiki/Tripoli_(Libia)https://it.wikipedia.org/wiki/Provincia_di_Tripolihttps://it.wikipedia.org/wiki/Italo_Balbohttps://it.wikipedia.org/wiki/Moscheahttps://it.wikipedia.org/wiki/Musulmanihttps://it.wikipedia.org/wiki/Fezzanhttps://it.wikipedia.org/wiki/Cirenaicahttps://it.wikipedia.org/wiki/Pietro_Badogliohttps://it.wikipedia.org/wiki/Tripolitania
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    4 3 LA COLONIZZAZIONE

    delNord Africa.

    Dopo l'eventuale vittoria contro gli Alleati, la Libia doveva essere

    parte del progetto fascista di una Grande Italia nella sua sezio-

    ne costiera (arancione), mentre l'interno sahariano doveva fare

    parte dell'Impero Italiano(verde)

    Anche il turismo venne curato con la istituzione

    dell'ETAL, Ente turistico alberghiero della Libia, il quale

    gestiva alberghi, linee di autobus di gran turismo, spet-

    tacoli teatrali e musicali nel teatro romano di Sabratha,il Gran Premio automobilistico della Mellaha(detto in-

    ternazionalmente "Tripoli Grand Prix" e disputato dal

    1925 al 1940), una localit entro le oasi tripoline ed altre

    iniziative.

    All'inizio dellaSeconda guerra mondiale vi erano circa

    120 000 Italiani in Libia, ma Balbo aveva in progetto di

    raggiungere il mezzo milione di coloni italiani negli an-

    ni sessanta.[17] Del resto Tripoli aveva gi nel 1939 una

    popolazione di 111 124 abitanti, dei quali 41 304 (37%)

    erano italiani. Italo Balbo nel 1940 aveva costruito 4 000

    kmdi nuove strade (la pi nota era laVia Balbiacol suo

    nome, che andava lungo la costa da Tripoli aTobruk);analoga crescita invece non ebbero le ferrovie, la cui re-

    te raggiunse la massima espansione (circa 400 km) nel

    1926, a parte alcuni tentativi effettuati tra il 1941 e il

    1942, poco prima della perdita della colonia.[18]

    Il 9 gennaio1939venne emanato il Regio decreton70

    volto ad integrare i quattro commissariati provinciali co-

    stieri nel territorio delRegno. Con tale provvedimento ve-

    niva istituita una cittadinanza speciale accessibile ai cit-

    tadini musulmani, che dava all'interno della colonia gli

    stessi diritti goduti dagli italiani nella madrepatria, salvo

    le modificazioni didiritto privatoimposte dalla diversa

    religione. Tali diritti erano tuttavia valevoli solo in Africa,essendo esplicitamente esclusa ogni equiparazione con

    l'ordinaria cittadinanza metropolitana.[19]

    3.1 Italiani della Libia

    La palazzina del Segretario Generale al Belvedere a Tripoli1938

    Gli Italiani della Libia erano poche migliaia quandoMussolinisal al potere e riusc a sconfiggere la guerriglia

    araba, ma dopo la nomina di Italo Balbo a governatore nel

    1934 il loro numero si increment continuamente fino ad

    essere quasi 120 000 nel 1940. Allo scoppio della guerra

    contro gli inglesi i coloni italiani erano concentrati nel-

    la regione costiera della Libia, specialmente nei villaggi

    agricoli creati da Balbo, mentre gli italiani erano quasi la

    maggioranza a Tripoli e Bengasi.

    Una coppia di coloni italiani nel loro podere in Cirenaica

    La seconda guerra mondiale devast la Libia italiana

    e costrinse i coloni italiani a lasciare in massa le lo-

    https://it.wikipedia.org/wiki/Seconda_guerra_mondialehttps://it.wikipedia.org/wiki/Mussolinihttps://it.wikipedia.org/wiki/1938https://it.wikipedia.org/wiki/Africahttps://it.wikipedia.org/wiki/Diritto_privatohttps://it.wikipedia.org/wiki/Regno_d%2527Italiahttps://it.wikipedia.org/wiki/Regio_decretohttps://it.wikipedia.org/wiki/1939https://it.wikipedia.org/wiki/Tobrukhttps://it.wikipedia.org/wiki/Via_Balbiahttps://it.wikipedia.org/wiki/Metrohttps://it.wikipedia.org/wiki/Chilo_(prefisso)https://it.wikipedia.org/wiki/Seconda_guerra_mondialehttps://it.wikipedia.org/wiki/Gran_Premio_di_Tripolihttps://it.wikipedia.org/wiki/Mellahahttps://it.wikipedia.org/wiki/Teatro_di_Sabrathahttps://it.wikipedia.org/wiki/ETALhttps://it.wikipedia.org/wiki/Impero_Italianohttps://it.wikipedia.org/wiki/Nord_Africa
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    ro propriet, specialmente nella seconda met degli anni

    quaranta.

    Attualmente gli italiani in Libia sono 22 530, quasi lo

    stesso numero del 1962, in prevalenza operai specializzati

    delleindustrie petroliferearrivati a fineanni novanta.

    Ecco gli italiani in Libia secondo diverse stime ecensimenti:

    Le stime precedenti, soprattutto per quanto concerne il

    dato riferito al 2004, riguardano i parlanti l'italiano e non

    i cittadini italiani. Secondo i dati in possesso del Governo

    italiano e verificabili presso gli Uffici diplomatici e con-

    solari della Repubblica in Libia, gli italiani in Libia negli

    anni 2000 sono meno di 1 000, poich la manodopera

    delle imprese italiane che si registra come italiana in

    realt asiatica.

    Anche la stima sui parlanti piuttosto generosa: in linea

    di massima, parlano italiano le generazioni dei pi anziani

    nelle due grandi citt (Tripoli e Bengasi), rimasti in poche

    decine di vecchi coloni.

    4 La fine della colonia

    Nel Trattato di Pace del 1947 l'Italia ha dovuto rinunciare

    a tutte le sue colonie, compresa la Libia. Vi fu comunque

    nel 1946 un vano tentativo di mantenere la Tripolitania

    come colonia italiana (assegnando la Cirenaica allaGranBretagnaed ilFezzanallaFrancia).

    Per gli Italiani della Libia inizi nel secondo dopoguerra

    un difficile periodo, contrassegnato dalla loro emigrazio-

    ne. Anche la Libia italiana fu ridimensionata, perdendo

    la nuova Libia indipendente laStriscia di Aozounel 1994

    (ottenuta da Mussolini nel 1935 dalla Francia e restituita

    alCiad).

    Nel1962gli Italiani in Libia erano ancora circa 35 000.

    Ma dopo il colpo di stato del colonnello Gheddafi del

    1969, circa 20 000 italiani furono costretti a cedere im-

    provvisamente i propri beni e le proprie attivit econo-

    miche il 7 ottobre1970(ancora oggi le varie associazionidi profughi e rimpatriati si battono per ottenere un risar-

    cimento dallo Stato italiano). Furono assunte anche ini-

    ziative di carattere emblematico, come lo smantellamen-

    to dell'arco dei Fileni(1973), che Gheddafi riteneva un

    simbolo del periodo coloniale.

    Dopo la nazionalizzazione delle imprese italiane, rimase

    in Libia solo un ristretto numero di italiani. Nel 1986, do-

    po la crisi politica traStati Unitie Libia, il numero degli

    italiani si ridusse ancora di pi, raggiungendo il minimo

    storico di 1 500 persone, cio meno dello 0,1% della po-

    polazione. Negli ultimi anni, dopo il riavvicinamento tra

    l'Occidente e la Libia e la fine dell'embargoeconomico,alcuni italiani dell'epoca coloniale sono ritornati in Libia.

    Attualmente sono solo alcune decine di vecchi pensionati.

    5 Rapporti dell'Italia con l'ex colo-

    nia

    I rapporti tra l'Italia e la Libia sono stati caratterizzati da

    una parte da lunghe discussioni sulla compensazione per

    i danni subiti dai Libici durante il colonialismo italianoe dall'altra da richieste di risarcimenti da parte dei rima-

    nenti italiani in Libia (che furono costretti a perdere tutte

    le loro propriet ed a esulare come quasi apolidi[20] in

    Italia dopo l'ascesa al potere del colonnello Gheddafi nel

    1969).

    Secondo stime del governo libico (contestate dall'AIRL)

    nel suo complesso la conquista della Libia e le succes-

    sive repressioni italiane costarono la vita di circa 100

    000 cittadini libici su una popolazione stimata di 800

    000 abitanti.[21] Dopo trattative durate diversi anni tra

    il Governo italianoe il leader libico Mu'ammar Ghed-

    dafi, il 30 agosto 2008 stato firmato un accordo cheprevede una compensazione del valore complessivo di 5

    miliardi di dollari usa. La compensazione comprende la

    realizzazione di diverse infrastrutture tra cui l'autostrada

    da Ras Jdeir ad Assaloum, collegando Egitto con Tuni-

    sia attraversando la costa libica. Duecento abitazioni. Il

    pagamento delle pensioni di guerra ai libici che vennero

    impiegati in combattimento dalRegio Esercito Italiano.

    La creazione di un comitato di consultazioni politiche e

    di un partenariato economico. Il finanziamento di borse

    di studio per studenti libici. La fornitura di un radar per

    il controllo delle frontiere meridionali della Libia realiz-

    zato da Finmeccanica. Il 30 agosto 2008 stata inoltre

    restituita la statua Venere di Cirene. L'accordo che com-

    prende diverse fasi di attuazione con scadenze comprese

    dai 25 ai 40 anni comprende un ampio capitolo relativo

    alla lotta all'immigrazione clandestina diretta in Italia, al-

    la collaborazione industriale e alle forniture energetiche.

    Rimane non completamente risolta la questione relativa

    ai cittadini italiani espulsi dalla Libia nel 1970.

    6 Personaggi italiani

    Alcuni tra i personaggi italiani nati inLibia, distinti percitt di nascita sono:

    6.1 Tripoli

    Franco Califano(1938-2013), cantante

    Emanuele Caracciolo(1912-1944), regista cinema-

    tografico

    Nicola Conte(1920-1976), ufficiale di marina

    Claudio Gentile(1953), calciatore e allenatore

    Herbert Pagani(1944-1988), cantante

    https://it.wikipedia.org/wiki/1988https://it.wikipedia.org/wiki/1944https://it.wikipedia.org/wiki/Herbert_Paganihttps://it.wikipedia.org/wiki/1953https://it.wikipedia.org/wiki/Claudio_Gentilehttps://it.wikipedia.org/wiki/1976https://it.wikipedia.org/wiki/1920https://it.wikipedia.org/wiki/Nicola_Conte_(ufficiale)https://it.wikipedia.org/wiki/1944https://it.wikipedia.org/wiki/1912https://it.wikipedia.org/wiki/Emanuele_Caracciolohttps://it.wikipedia.org/wiki/2013https://it.wikipedia.org/wiki/1938https://it.wikipedia.org/wiki/Franco_Califanohttps://it.wikipedia.org/wiki/Libiahttps://it.wikipedia.org/wiki/Finmeccanicahttps://it.wikipedia.org/wiki/Regio_Esercito_Italianohttps://it.wikipedia.org/wiki/Mu%2527ammar_Gheddafihttps://it.wikipedia.org/wiki/Mu%2527ammar_Gheddafihttps://it.wikipedia.org/wiki/Governo_italianohttps://it.wikipedia.org/wiki/Apolidihttps://it.wikipedia.org/wiki/Colonialismo_italianohttps://it.wikipedia.org/wiki/Embargohttps://it.wikipedia.org/wiki/Stati_Uniti_d%2527Americahttps://it.wikipedia.org/wiki/1986https://it.wikipedia.org/wiki/Arco_dei_Filenihttps://it.wikipedia.org/wiki/1970https://it.wikipedia.org/wiki/Mu%2527ammar_Gheddafihttps://it.wikipedia.org/wiki/1962https://it.wikipedia.org/wiki/Ciadhttps://it.wikipedia.org/wiki/Striscia_di_Aozouhttps://it.wikipedia.org/wiki/Franciahttps://it.wikipedia.org/wiki/Fezzanhttps://it.wikipedia.org/wiki/Gran_Bretagnahttps://it.wikipedia.org/wiki/Gran_Bretagnahttps://it.wikipedia.org/wiki/Tripolitaniahttps://it.wikipedia.org/wiki/Bengasihttps://it.wikipedia.org/wiki/Anni_1990https://it.wikipedia.org/wiki/Industria_petroliferahttps://it.wikipedia.org/wiki/1962
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    6 7 NOTE

    L'attrice Rossana Podest, nata a Tripoli nel 1934

    Il calciatore Claudio Gentile, nato a Tripoli nel 1953

    Valentino Parlato(1931), giornalista, fondatore de

    Il manifestoe a lungo suo direttore

    Rossana Podest(1934-2013), attrice cinematogra-

    fica

    Valeria Rossi(1969), cantante

    Valter Vecellio (1954), giornalista e politico radicale

    Adriano Visconti(1915-1945), asso dell'aviazione

    Roger Abravanel(1946), manager italiano

    Carlo Freschi (1948), manager

    6.2 Bengasi

    Maurizio Seymandi(1939), conduttore televisivo

    Gabriele de Paolis (1926-1984), generale

    dell'esercito

    6.3 Derna

    Italo Salizzato (1941), fisarmonicista, pianista e

    compositore

    6.4 Homs

    Mario Schifano(1934-1998), pittore

    6.5 Barca

    Lorenzo Bandini(1935-1967), pilota automobilisti-

    co

    6.6 Zauia

    Ezio Freschi(1956), giornalista e politico

    Falberto Freschi(1943-1948),Hammangi Tripoli

    7 Note

    [1] Federica Saini Fasanotti, p. 41

    [2] Federica Saini Fasanotti, p. 42

    [3] Domenico Quirico, Lo squadrone bianco, Milano, Edizio-

    ni Mondadori Le Scie, 2002, pp. 309-310.. Aveva intuito

    la strategia giusta per battere la guerriglia che ci aveva an-

    gosciato per vent'anni: mobilit, rapidit negli spostamen-

    ti, bisogna essere pi veloce del nemico, non dargli tregua,

    arrivare sempre prima di lui. E gli ascari eritrei e libici, imeharisti e la cavalleria indigena servirono perfettamente

    allo scopo; integrati nelle colonne mobili diedero un ap-

    porto fondamentale alla pacificazione della Libia, grazie

    alle autoblinde, ai camion, all'aviazione che consentivano

    di spingersi nel cuore dei santuari nemici dove fino ad al-

    lora l'asprezza del deserto aveva fermato perfino l'impeto

    degli ascari.

    [4] Rodolfo Graziani, soldato o criminale di guerra? - di

    Ernesto Nassi, Vice presidente vicario ANPI Roma ~

    A.N.P.I. Provinciale di Roma

    [5] Crimini di guerra

    [6] Giorgio Candeloro,Storia dell'Italia moderna. Vol. IX. Ilfascismo e le sue guerre 1922-1939, Feltrinelli, Milano

    2002 (nona edizione), pag. 181

    http://www.criminidiguerra.it/campiafrica.shtmlhttp://www.anpiroma.org/2013/07/rodolfo-graziani-soldato-o-criminale-di.htmlhttp://www.anpiroma.org/2013/07/rodolfo-graziani-soldato-o-criminale-di.htmlhttp://www.anpiroma.org/2013/07/rodolfo-graziani-soldato-o-criminale-di.htmlhttps://it.wikipedia.org/wiki/Libia_italiana#CITEREFFederica_Saini_Fasanottihttps://it.wikipedia.org/wiki/Libia_italiana#CITEREFFederica_Saini_Fasanottihttp://wikimapia.org/7897311/it/Cimitero-cristiano-di-Hammangihttps://it.wikipedia.org/wiki/Falberto_Freschihttps://it.wikipedia.org/wiki/1956https://it.wikipedia.org/wiki/Ezio_Freschihttps://it.wikipedia.org/wiki/1967https://it.wikipedia.org/wiki/1935https://it.wikipedia.org/wiki/Lorenzo_Bandinihttps://it.wikipedia.org/wiki/1998https://it.wikipedia.org/wiki/1934https://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Schifanohttps://it.wikipedia.org/wiki/1941https://it.wikipedia.org/wiki/Italo_Salizzatohttps://it.wikipedia.org/wiki/1984https://it.wikipedia.org/wiki/1926https://it.wikipedia.org/wiki/Gabriele_de_Paolishttps://it.wikipedia.org/wiki/1939https://it.wikipedia.org/wiki/Maurizio_Seymandihttps://it.wikipedia.org/wiki/1946https://it.wikipedia.org/wiki/Roger_Abravanelhttps://it.wikipedia.org/wiki/1945https://it.wikipedia.org/wiki/1915https://it.wikipedia.org/wiki/Adriano_Viscontihttps://it.wikipedia.org/wiki/Radicalismohttps://it.wikipedia.org/wiki/1954https://it.wikipedia.org/wiki/Valter_Vecelliohttps://it.wikipedia.org/wiki/1969https://it.wikipedia.org/wiki/Valeria_Rossihttps://it.wikipedia.org/wiki/2013https://it.wikipedia.org/wiki/1934https://it.wikipedia.org/wiki/Rossana_Podest%C3%A0https://it.wikipedia.org/wiki/Il_manifestohttps://it.wikipedia.org/wiki/1931https://it.wikipedia.org/wiki/Valentino_Parlato
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    7

    [7] Ormai privo di ogni sostegno e sconfitto, Omar al-

    Mukhtar vide disperdersi i guerriglieri e fu ferito e cat-

    turato l'11 settembre 1931 durante la Battaglia di Uadi

    Bu Tagain uno scontro a fuoco con collaborazionisti li-

    bici, che per poco non lo fucilarono.Domenico Quirico

    nel suo libro Lo squadrone bianco scrisse che a cat-

    turare Omar al-Mukhtar fu uno squadrone di altri libiciche servivano nei nostri reparti a cavallo... Fu pura fortu-

    na, perch il destriero di quel vecchio guerriero nella fuga

    inciamp facendo cadere a terra il suo padrone. L'uomo

    aveva un fucile a tracolla a sei cartucce, ma essendo ferito

    a un braccio non riusciva a puntare la sua arma. Il libico

    che vestiva la nostra divisa punt il fucile e stava per spa-

    rare, non c'era piet in quella guerra fratricida. Si ferm

    quando l'uomo lanci un grido: 'Sono Omar el Muchtr'.

    Fu trasferito via mare a Bengasi, dove sub una parvenza

    di processo ed ebbe un breve colloquio con Graziani. Il

    16 settembre venne impiccato in catene nel campo di con-

    centramento di Soluch, davanti a 20 000 libici fatti afflui-

    re dai vicini lager. La morte di Omar Al-Mukhtar segn

    la fine della resistenza libica e la riunificazione delle treprovince sotto il comando italiano.

    [8] Video con immagini dell'accoglienza a Mussolini da parte

    delle popolazioni libiche nel 1937

    [9] Winston Churchill, The Second World War, London,

    1952.ISBN 978-0-7126-6702-9

    [10] Gazzetta ufficiale del 21 dicembre 1934

    [11] Soluch-Cirenaica, Moschea costruita dal Governo Italia-

    no. 1935 ca.

    [12] Video of Tripoli Grand Prix

    [13] 2010 Tripoli International Fair in inglese)

    [14]

    [15] Ion Smeaton Munro,Trough Fascism to World Power: A

    History of the Revolution in Italy.

    [16] Nuove cittadine per Arabi: sezione Libia

    [17] Hellen Chapin Metz,Libya: A Country Study.

    [18] Ferrovie italiane nella colonia libica

    [19] Gazzetta ufficiale del 3 febbraio 1939

    [20] Situazione legale degli Italiani profughi (in inglese)

    [21] Angelo Del Boca,Italiani Brava Gente?

    8 Bibliografia

    La formazione de l'Impero Coloniale Italiano, 3 vol.,

    Treves, Milano 1938-1939.

    La Rinascita della Tripolitania Memorie e studi sui

    quattro anni di governo del conte Giuseppe Volpi di

    Misurata, Mondadori, Milano 1926

    Tripoli. Piccola guida pratica e pianta della citt.

    Tripoli, UCIPU, 1938

    Antonicelli, Franco. Trent'anni di storia italiana

    1915-1945. Mondadori. Torino, 1961.

    Bertarelli, Luigi Vittorio. Guida d'Italia : Posse-

    dimenti e colonie, Touring Club Italiano, Milano,

    1929

    Bollati, Ambrogio.Enciclopedia dei nostri combatti-

    menti coloniali, Einaudi, Torino 1936.

    Calace, Francesca (a cura di), Restituiamo la Sto-

    ria dagli archivi ai territori. Architetture e modelli

    urbani nel Mediterraneo orientale.Gangemi, Roma,

    2012 (collana PRIN 2006 Restituiamo la Storia)

    Canevari, Emilio. Le campagne di Libia, da: La

    guerra italiana retroscena della disfatta, Tosi,

    Roma 1948/50.

    Casoni, Giambattista.La Guerra Italo-Turca 29 set-

    tembre 1911-18 ottobre 1912; Bemporad, Firenze1914.

    Chapin Metz, Hellen. Libya: A Country Study.

    Washington: GPO for the Library of Congress,

    1987.

    Del Boca, Angelo. Gli italiani in Libia. Vol. 1: Tripoli

    bel suol d'Amore. Milano, Mondadori, 1997.

    Del Boca, Angelo. Gli italiani in Libia. Vol. 2.

    Milano, Mondadori, 1997.

    Del Boca, Angelo. La disfatta di Gasr Bu Hadi,

    Mondadori, Milano 2004.

    Fantoli, Amilcare. Guida della Libia del Touring

    Club Italiano. Parte prima. Tripolitania. Milano,

    TCI, 1923,

    Ferraioli, GianPaolo.Politica e diplomazia in Italia

    tra XIX e XX secolo. Vita di Antonino di San Giu-

    liano (1852-1914), Soveria Mannelli, Rubbettitno,

    2007.

    Gaslini, Mario Dei.Col Generale Cantore alla cac-

    cia del Gran Senusso, Anonima Editoriale Esotica,

    Milano 1926.

    Graziani, Rodolfo. Cirenaica pacificata, Mondadori,

    Milano 1932.

    Graziani, Rodolfo. La riconquista del Fezzan,

    Mondadori, Verona 1934.

    Graziani, Rodolfo. Pace romana in Libia, Monda-

    dori, Milano 1937.

    Invrea, Ademaro.La Cavalleria Libica in Cirenaica,

    Stamperia Coloniale, Bengasi 1939.

    Mainoldi, Pietro.La conquista della Libia. Cronisto-ria dell'occupazione militare 1911-1930. Bologna,

    SAI, 1930

    https://it.wikipedia.org/wiki/Pietro_Mainoldihttps://it.wikipedia.org/wiki/Ademaro_Invreahttps://it.wikipedia.org/wiki/Rodolfo_Grazianihttps://it.wikipedia.org/wiki/Rodolfo_Grazianihttps://it.wikipedia.org/wiki/Rodolfo_Grazianihttps://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Dei_Gaslinihttps://it.wikipedia.org/wiki/GianPaolo_Ferraiolihttps://it.wikipedia.org/wiki/Amilcare_Fantolihttps://it.wikipedia.org/wiki/Angelo_Del_Bocahttps://it.wikipedia.org/wiki/Angelo_Del_Bocahttps://it.wikipedia.org/wiki/Angelo_Del_Bocahttps://it.wikipedia.org/wiki/Library_of_Congresshttps://it.wikipedia.org/wiki/Hellen_Chapin_Metzhttps://it.wikipedia.org/wiki/Giambattista_Casonihttps://it.wikipedia.org/wiki/Emilio_Canevarihttps://it.wikipedia.org/wiki/Ambrogio_Bollatihttps://it.wikipedia.org/wiki/Touring_Club_Italianohttps://it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Vittorio_Bertarellihttps://it.wikipedia.org/wiki/Franco_Antonicellihttps://it.wikipedia.org/wiki/Angelo_Del_Bocahttp://books.google.it/books?id=tlOXPOWa4dEC&pg=PA191&lpg=PA191&dq=italian+libyan&source=bl&ots=Cmo7wh_TvW&sig=t8vjI_JtOd0ylqo2sVw7vXPPWKA&hl=it&ei=sgfISt6DO5D0sQOhp8WiBQ&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=3#v=onepage&q=italian%2520libyan&f=falsehttp://augusto.digitpa.gov.it/gazzette/index/download/id/1939028_P1http://www.gips.unisi.it/files/wp18.pdfhttp://www.fedoa.unina.it/1881/01/Santoianni_Progettazione_Architettonica.pdfhttp://maghrebwatch.wordpress.com/2010/04/25/39th-tripoli-international-fair-opens-promotes-global-partnership/http://www.youtube.com/watch?v=KEtz-wzbs9Yhttp://temi.repubblica.it/limes/carte-come-armi-4-tu-non-vedrai-nessuna-cosa-al-mondo-maggiore-di-roma-quando-la-libia-era-italia/26649?photo=7http://temi.repubblica.it/limes/carte-come-armi-4-tu-non-vedrai-nessuna-cosa-al-mondo-maggiore-di-roma-quando-la-libia-era-italia/26649?photo=7http://augusto.digitpa.gov.it/gazzette/index/download/id/1934299_P1https://it.wikipedia.org/wiki/Special:BookSources/9780712667029http://www.archivioluce.com/archivio/jsp/schede/videoPlayer.jsp?tipologia=&id=&physDoc=1123&db=cinematograficoDOCUMENTARI&findIt=false&section=/http://www.archivioluce.com/archivio/jsp/schede/videoPlayer.jsp?tipologia=&id=&physDoc=1123&db=cinematograficoDOCUMENTARI&findIt=false&section=/https://it.wikipedia.org/wiki/Bengasihttps://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Uadi_Bu_Tagahttps://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Uadi_Bu_Tagahttps://it.wikipedia.org/wiki/Omar_al-Mukhtarhttps://it.wikipedia.org/wiki/Omar_al-Mukhtar
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    8 9 VOCI CORRELATE

    Maravigna, Pietro.Come abbiamo perduto la guerra

    in Africa. Le nostre prime colonie in Africa. Il con-

    flitto mondiale e le operazioni in Africa Orientale e in

    Libia. Testimonianze e ricordi. Tipografia L'Airone.

    Roma, 1949.

    Ottorino MezzettiMezzetti, Ottorino. Guerra in Li-bia esperienze e ricordi, Cremonese Editore,

    Roma 1933.

    Ministero degli Affari Esteri. L'Italia in Africa. Se-

    rie storico-militare. Volume I: L'opera dell'Esercito.

    Tomo III: Avvenimenti militari e impiego. Libia.

    Testo di Massimo Adolfo Vitale, Istituto Poligrafico

    dello Stato, Roma 1962

    Pantano Gherardo. Ventitr anni di vita africana,

    Casa Editrice Militare Italiana, Firenze 1932.

    Pelegatti, AsprenoBert, Enrico.Il XV Battaglio-

    ne Indigeni d'Eritrea Note storiche, Stabilimento

    d'Arti Grafiche, Tripoli 1916.

    Petragnani, Enrico. Il Sahara Tripolitano, Sind. It.

    Arti Grafiche, Roma 1928.

    Piccioli, Angelo. La nuova Italia d'oltremare.

    L'opera del Fascismo nelle Colonie italiane., Notizie,

    dati, documenti raccolti d'ordine di S.E.Emilio De

    Bono, Ministro delle Colonie. Prefazione diBenito

    Mussolini. 2 vol., Mondadori, Milano 1933, pp.

    8451776, 791 riproduzioni fototipiche, 189 carte

    geografiche e topografiche e 159 rappresentazioni

    grafiche.

    Piccirilli, Tito. Fra gli Ascari Eritrei, Caparrini,

    Empoli 1936.

    Ralz, Odorico. Le operazioni libiche sul 29 Parallelo

    Nord, Sindacato Italiano Arti Grafiche, Roma s.d.

    (1930 circa).

    Sarti, Roland. The Ax Within: Italian Fascism in

    Action. Modern Viewpoints. New York, 1974.

    Spada, Franco.Dopo la guerra. Dal Trattato di Lo-

    sanna alla partenza del primo Governatore dellaCirenaica, Zanichelli, Bologna 1914.

    Smeaton Munro, Ion.Trough Fascism to World Po-

    wer: A History of the Revolution in Italy. Ayer Publi-

    shing. Manchester (New Hampshire), 1971.ISBN

    0-8369-5912-4

    Taylor, Blaine.Fascist Eagle: Italys Air Marshal Ita-

    lo Balbo. Montana: Pictorial Histories Publishing

    Company, 1996.ISBN 1-57510-012-6

    Teruzzi, Attilio.Cirenaica verde, Mondadori, Mila-

    no 1931.

    Tuccari, Luigi. I governi militari della Libia 1911-

    1919(2 voll.), Fusa, Roma 1994.

    Tuccimei, Ercole.La Banca d'Italia in Africa, Pre-

    sentazione di Arnaldo Mauri, Collana storica della

    Banca d'Italia, Laterza, Bari, 1999.

    Tuninetti, Dante Maria. Il mistero di Cufra, Ed.

    Calcagni, Bengasi 1931.

    Ufficio Stampa e Propaganda del Governo del-

    la Cirenaica, Kufra, Numero Unico per il Primo

    Anniversario celebrativo dell'Impresa: 20 gennaio

    1932-X, Alfieri & Lacroix, Milano 1932.

    Zoli, Corrado, Nel Fezzan. Note e impressioni di

    viaggio, Alfieri & Lacroix, Milano 1926.

    Nicola La Banca, La guerra italiana per la Libia

    1911 1931, Il Mulino, Bologna, 2011

    Federica Saini Fasanotti, Libia 1922-1931 le opera-

    zioni militari italiane, Stato Maggiore dell'Esercito

    ufficio storico, Roma, 2012

    9 Voci correlate

    Impero coloniale italiano

    Italo Balbo

    Regno Unito di Libia

    Relazioni bilaterali tra Italia e Libia

    Via Balbia

    Riconquista della Libia

    Il leone del deserto

    Omar al Mukhtar

    Giovent Araba del Littorio

    Milizia Coloniale

    Regio Corpo Truppe Coloniali

    Gruppo Formazioni A

    Commissariato di Tripoli

    Commissariato di Bengasi

    Commissariato di Derna

    Commissariato di Misurata

    Territorio Militare del Sud

    Gran Premio di Tripoli

    Fiera internazionale di Tripoli

    Spada dell'Islam

    https://it.wikipedia.org/wiki/Spada_dell%2527Islamhttps://it.wikipedia.org/wiki/Fiera_internazionale_di_Tripolihttps://it.wikipedia.org/wiki/Gran_Premio_di_Tripolihttps://it.wikipedia.org/wiki/Territorio_Militare_del_Sudhttps://it.wikipedia.org/wiki/Provincia_di_Misuratahttps://it.wikipedia.org/wiki/Provincia_di_Dernahttps://it.wikipedia.org/wiki/Provincia_di_Bengasihttps://it.wikipedia.org/wiki/Provincia_di_Tripolihttps://it.wikipedia.org/wiki/Gruppo_Formazioni_%2522A%2522https://it.wikipedia.org/wiki/Regio_Corpo_Truppe_Colonialihttps://it.wikipedia.org/wiki/Milizia_Colonialehttps://it.wikipedia.org/wiki/Giovent%C3%B9_Araba_del_Littoriohttps://it.wikipedia.org/wiki/Omar_al_Mukhtarhttps://it.wikipedia.org/wiki/Il_leone_del_desertohttps://it.wikipedia.org/wiki/Riconquista_della_Libiahttps://it.wikipedia.org/wiki/Via_Balbiahttps://it.wikipedia.org/wiki/Relazioni_bilaterali_tra_Italia_e_Libiahttps://it.wikipedia.org/wiki/Regno_Unito_di_Libiahttps://it.wikipedia.org/wiki/Italo_Balbohttps://it.wikipedia.org/wiki/Impero_coloniale_italianohttps://it.wikipedia.org/wiki/Corrado_Zolihttps://it.wikipedia.org/wiki/Dante_Maria_Tuninettihttps://it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Tuccarihttps://it.wikipedia.org/wiki/Attilio_Teruzzihttps://it.wikipedia.org/wiki/Special:BookSources/1575100126https://it.wikipedia.org/wiki/Blaine_Taylorhttps://it.wikipedia.org/wiki/Special:BookSources/0836959124https://it.wikipedia.org/wiki/Special:BookSources/0836959124https://it.wikipedia.org/wiki/Franco_Spadahttps://it.wikipedia.org/wiki/Roland_Sartihttps://it.wikipedia.org/wiki/Odorico_Ralzhttps://it.wikipedia.org/wiki/Tito_Piccirillihttps://it.wikipedia.org/wiki/Benito_Mussolinihttps://it.wikipedia.org/wiki/Benito_Mussolinihttps://it.wikipedia.org/wiki/Emilio_De_Bonohttps://it.wikipedia.org/wiki/Emilio_De_Bonohttps://it.wikipedia.org/wiki/Angelo_Piccioli_(sovrintendente)https://it.wikipedia.org/wiki/Enrico_Petragnanihttps://it.wikipedia.org/wiki/Enrico_Bert%C3%A8https://it.wikipedia.org/wiki/Aspreno_Pelegattihttps://it.wikipedia.org/wiki/Gherardo_Pantanohttps://it.wikipedia.org/wiki/Ottorino_MezzettiMezzetti,_Ottorinohttps://it.wikipedia.org/wiki/Pietro_Maravigna
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    10 Altri progetti

    Wikimedia Commons contiene immagini o

    altri file suLibia italiana

    11 Collegamenti esterni

    Associazione Italiani Rimpatriati dalla Libia, airl.it.

    Fotografie della Libia italiana, airl.it.

    Mappa della pacificazione della Libia (JPG),

    cartoko.com.

    LOSCHI, Chiara, Fuori dal regime fascista: orga-

    nizzazioni politiche degli italiani a Tripoli durante

    la fase postcoloniale (1948-1951),Diacronie. Studi

    di Storia Contemporanea, N. 5, 1, studistorici.com.URL consultato il 2011.

    Album colonialeFotografie di Libia al tempo della

    colonia, scattate daFederico Ravagli

    https://it.wikipedia.org/wiki/Federico_Ravaglihttp://www.sciabolata.com/libia_italiana.htmhttp://www.studistorici.com/2011/01/29/loschi_numero_5/http://www.studistorici.com/2011/01/29/loschi_numero_5/http://www.studistorici.com/2011/01/29/loschi_numero_5/http://www.studistorici.com/2011/01/29/loschi_numero_5/https://it.wikipedia.org/wiki/JPEGhttp://www.cartoko.com/content/wp-content/uploads/2010/05/Libya_1988_p028_CtryStudy.jpghttp://www.airl.it/photo.phphttp://www.airl.it/https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Italian_occupation_of_Libya?uselang=ithttps://commons.wikimedia.org/wiki/?uselang=it
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    10 12 FONTI PER TESTO E IMMAGINI; AUTORI; LICENZE

    12 Fonti per testo e immagini; autori; licenze

    12.1 Testo

    Libia italiana Fonte:https://it.wikipedia.org/wiki/Libia_italiana?oldid=78432198Contributori:Gac, Retaggio, Hgsippe Cormier, Cloj,

    AdBo, Moongateclimber, SunBot, Dans, G.dallorto, Rago, Eumolpo, Italofic, Nemo bis, AttoRenato, Escarbot, Mess, X999, Razzairpi-

    na, Edowikip, CommonsDelinker, Andreprato, Guybrush Threepwood, RolloBot, RiccardoP1983, Supernino, Andre86, Andrea VB, GJo,

    TXiKiBoT, VolkovBot, Gspinoza, LukeWiller, BetaBot, Narcanplus, Calabash, Indeciso42, FedericoBardanzellu, Phantomas, Pracchia-78,

    Bettacam, -kayac-, StefanoRR, Salvatore Talia, Tras, Bottuzzu, Jr., No2, Topowiki, Alexbot, IvY88, IagaBot, Riottoso, Luckas-bot, Myst-

    Bot, FrescoBot, Dre Rock, Morbius, AttoBot, Dexter High, FaleBot, Jose Antonio, Marill73, Doctor Dodge, Xqbot, LucienBOT, Pacini

    Fabio, Mix321, Deguef, Barbicone, Billinghurst, , AlFaris, Michele-sama, LittleTony, Rew48, Jacopo bassi, Jacopobordignon,

    Fry1989, Affreschi, GrouchoBot, Nubifer, Tenebroso, EmausBot, ZroBot, GnuBotmarcoo, Antonio1952, Shivanarayana, Superninobot,

    ChuispastonBot, ZimbuBot, Bradipo Lento, Gdec, 93Mutina, TauerBot, NBDA, Gispazzi, Massimiliano Panu, Atarubot, Adigama, Aieie-

    prazu, Enrinipo, 70Tav, RossanaBianchi, Makecat-bot, Botcrux, Ursus, Sparlan, ValterVBot, Vicipaedianus x, Ermo casella, 151 cp, Utente

    provinciale e Anonimo: 55

    12.2 Immagini

    File:Barqa2.jpg Fonte:https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/42/Barqa2.jpgLicenza:Public domain Contributori:Private

    archive of Dini FamilyArtista originale:anonymous work

    File:Claudio_Gentile,_Juventus.jpg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/9/9c/Claudio_Gentile%2C_Juventus.jpg Licen-

    za: Pubblico dominio Contributori: Lo strano caso di mi-

    ster Gentile fa infuriare il Sion, in rainews.it, 11 giugno 2014.Artista originale:s conosciuto

    File:Coat_of_arms_of_Lybia_(1940).svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/3/3b/Coat_of_arms_of_Lybia_

    %281940%29.svg Licenza: CC BY-SA 3.0 Contributori: Questa immagine vettoriale include elementi che sono stati presi o adat-

    tati da questa: Cyrenaica COA.svg.Artista originale:derivative work:GJo

    File:Coat_of_arms_of_the_Kingdom_of_Italy_(1870).svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/2/23/Coat_of_

    arms_of_the_Kingdom_of_Italy_%281870%29.svgLicenza:CC BY-SA 3.0 Contributori:

    Deliberazione della Consulta Araldica del Regno dItalia

    con cui si determina quali debbano essere gli ornamenti esteriori dello stemma dello Stato.

    4 maggio 1870

    La Consulta Araldica

    Veduto larticolo 24 del proprio regolamento;

    Veduta la deliberazione con cui furono fissati gli ornamenti esteriori degli stemmi delle famiglie, delle province e dei comuni;

    Veduti gli studi compiuti per cura dei Ministeri di Grazia e Giustizia, e di Agricoltura, Industria e Commercio circa lo stemma

    dello Stato;

    Veduta la legge 21 aprile 1861, n 1, che stabilisce l'intitolazione degli atti Sovrani;

    Veduti gli articoli 2 della legge 23 giugno 1854, n 1731, e 3 del decreto reale 30 giugno dello stesso anno;

    delibera

    che lo stemma dello Stato debba d'ora in poi raffigurarsi nel modo seguente:

    di rosso alla croce d'argento; lo scudo cimato da elmo Reale ornato di svolazzi d'oro e d'azzurro, coronato di corona Reale, sormontata dauna croce trifogliata d'oro, attorniato dal Collare del Supremo Ordine della SS. Annunziata, movente dagli angoli superiori dello scudo; ed

    interiormente a questo Collare, dalla fascia della Gran Croce dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro, pi, entro questa fascia, dalle altre due

    delle Gran Croci degli Ordini, militare di Savoia e della Corona d'Italia, moventi, la prima dalla met del fianco destro, l'altra dalla met

    del fianco sinistro dello scudo, ciascuna colla gran croce rispettiva, pendente sotto lo scudo, a met della distanza tra la punta ed il fianco

    laterale, e congiungentisi, le fasce, sotto la punta dello scudo stesso; dalla quale esce ancora la Croce dell'Ordine Civile di Savoia appesa al

    suo nastro, questo, attraversante sulle fasce degli ultimi due ordini, il tutto al naturale; sostenuto da due leoni al naturale, controrampanti,

    affrontati, colla testa volta all'infuori, appoggiati sopra due bastoncini d'oro, divergenti in fascia, a modo di svolazzi sottili, da un terzo della

    punta dello scuso, essi leoni tenenti cadauno un guidone Reale Italiano, a lungo fusto, svolazzante all'infuori; il tutto attraversante sovra

    un manto di porpora sparso di rose, e di nodi di Savoia d'oro, appannato d'armellini, movente dall'elmo reale; l'intero stemma sotto un

    padiglione di velluto azzurro, soppannato di raso bianco frangiato d'oro, la frangia attaccata ad un gallone caricato di croci scorciate e di

    nodi di Savoia alternati; esso padiglione a colmo d'oro, sormontato da una stella d'argento, raggiante d'oro; la base del colmo accostata dalla

    sommit dei guidoni, fustati d'oro, tenuti dai leoni, e che sono interzati in palo di verde, di bianco e di rosso, il bianco caricato in cuore di

    uno scudetto di rosso alla croce bianca, bordato di un sottilissimo filetto di azzurro.

    Artista originale:F l a n k e randMiguillen(Manto grande de Espaa.svg)

    File:Commons-logo.svgFonte:https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/4a/Commons-logo.svg

    Licenza:Public domain

    Con-

    tributori:This version created by Pumbaa, using a proper partial circle and SVG geometry features. (Former versions used to be slightly

    warped.)Artista originale:SVG version was created byUser:Gruntand cleaned up by3247, based on the earlier PNG version, created by

    Reidab.

    http://localhost/var/www/apps/conversion/tmp/scratch_7//meta.wikimedia.org/wiki/User:Reidabhttp://localhost/var/www/apps/conversion/tmp/scratch_7//commons.wikimedia.org/wiki/User:3247http://localhost/var/www/apps/conversion/tmp/scratch_7//commons.wikimedia.org/w/index.php?title=User:Grunt&action=edit&redlink=1https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/4a/Commons-logo.svghttp://localhost/var/www/apps/conversion/tmp/scratch_7//commons.wikimedia.org/wiki/File:Manto_grande_de_Espa%25C3%25B1a.svghttp://localhost/var/www/apps/conversion/tmp/scratch_7//commons.wikimedia.org/wiki/User:Miguillenhttp://localhost/var/www/apps/conversion/tmp/scratch_7//commons.wikimedia.org/wiki/User:F_l_a_n_k_e_rhttps://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/2/23/Coat_of_arms_of_the_Kingdom_of_Italy_%25281870%2529.svghttps://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/2/23/Coat_of_arms_of_the_Kingdom_of_Italy_%25281870%2529.svghttp://localhost/var/www/apps/conversion/tmp/scratch_7//commons.wikimedia.org/wiki/User:GJohttp://localhost/var/www/apps/conversion/tmp/scratch_7//commons.wikimedia.org/wiki/File:Cyrenaica_COA.svghttp://it.wikipedia.org/wiki/immagine_vettoriale.pdfhttps://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/3/3b/Coat_of_arms_of_Lybia_%25281940%2529.svghttps://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/3/3b/Coat_of_arms_of_Lybia_%25281940%2529.svghttps://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/9/9c/Claudio_Gentile%252C_Juventus.jpghttps://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/42/Barqa2.jpghttps://it.wikipedia.org/wiki/Libia_italiana?oldid=78432198
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    12.3 Licenza dell'opera 11

    File:Cyrenaica_COA.svg Fonte:https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/0/09/Cyrenaica_COA.svg Licenza:CC BY-SA 3.0

    Contributori:Opera propriaArtista originale:L'orso famelico

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    File:Flag_of_France.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/c3/Flag_of_France.svg Licenza: Pu-

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    SKopp.

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    Artista originale:F l a n k e r

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    of Union 1800

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    the_Italian_period.jpgArtista originale:original byUser:Roxanna File:Theatre_sabratha_libya.jpegFonte:https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/0/0f/Theatre_sabratha_libya.jpeg Licenza:

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