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Cultura . NACHLAS'R. EllE . ~, ... 16
I 'L MESSAGGERO SABATO 15 SEnEMBRE 1990
IncontrijSecolibui? Oscurantismo? Ma no, dice lo storico Hòrst Fulmnann; vincitore del prern.lo <<Ascoli Piceno» E rivaluta le aspirazioni e la qualità della yita di un'epoca che continua ad aJ:f';1SCinare l'uomo moderno
SI CAMPAVA, più o meno, trent'anni, ·Ma
l'età media della gente cresceva col crescere del rango: per certi re, ad esempio, le «(stat istiche» di allora scgnano anche il mezzo secolo di vita, con eccezioni come Barbarossa morto sessantollenne (e sarebbe andalo piu avanti, forse, se non fosse annegato), Qualche papa potcva arrivare perfi no ai novant'anni, nel primo secolo dopo il fali dico Mille,
Non era solo questione di vita o di morte, per pc' sti, guerre e massacri, Quei flagelli, curiosamente, avevano perfino abbassa to la statura: fino all'epoca delle invasioni barbariche pare che la gente rosse abbastanza alla, ma poi si abbassò. Anche in queslo caso con scarsa «democrazi3.»: i re erano più alti dci sudditi, almeno di una quindicina di -.:elltimetri, a giudicare dalle nesumazion; archeologiche.
Roba da '~ediocvo, raccO ntata alla buona, curiosando tra la vita Quotidiana della gente oltre che dietro i troni di pontefici e imperatori, da uno dei massimi storici medievalist i, il tedesco Horst Fuhrmann. A leggere, cosi scorrevole, la sua Guida al Me; dioel'o (tradotta da Later-7.3, e chc oggi gli fa vincere la quarta edizione dci premio internazionale di Ascoli Piceno, già assegnato anche a Jacques Le GoO), non si d irebbe nemmeno che Fuhrmann, 64 anni, si fregia di una delle ca riche più ambite dagli storici: è presidente, a Monaco, dei «Monumenta Germaniae Historica»), la principale raccolta di fon li di storia medievale, che con tinua a sfamare pesan- . ti tomi dal 1824. Già autore di numerosi saggi sullo stesso argomento, Fuhrmann avverte che questa sua ultima fatica «è un ingranaggio che si disattiva ., subito se lo prende in no uno storico di sione». Preferisce rivoh,,'·;< si «3 ch i pone domande», come scrive nell'introdu· zione.
Bene, accontentiamolo, e facciamogl i qualche domanda che susci ti ancora curios ità su quei tempi lontanissimi ma sempre presen ti (a volte come un incubo) anche per l'uomo moderno. Cominciamo . dal tcma del convegno che accompagna il Premio internazionale di Ascoli Piceno (attribuito quest'anno ad Horsl Fuhmlann
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U .. · . .... ' ~ " ' n Medioevo
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, '. Accanto. ' . , . ".".,',' " I normann l attraversano
la Manica (arano di 8ayeux. fine deWXlllecolol f'
I" basso; : · un affresco del XV secolo · (Castello del Buon Consiglio. Tr!!"tol ', ' . ,
materralistica) acquisisco· no i caratteri richiesti dall'ambiente; cos icché il grano dell'assolata VCfai na potrebbe essere piantato nelle gel ide zone della Si· beria. Perfino il nostro
· Dcrtholt Brecht ha innalzato un inno a Questa presunta conquist3 scientifica, in una poesia intitolata (~L'educazionc del mcglio»,
«Per citare anche uno scrittore ital iano, posso aggiungere che Itala Calvino, nel suo linguaggio di sp iritose assurdità che caratte-
· rizza il suo libro Se lilla nolle d'inverno un viaggiatore, fa' dire al personaggio:
di felicità "In fondo non c'è nessuna verità eccelto il falso", Credo che Calvino intendesse proprio affermare che il falso, paradossa lmente, è la fo rma più pura di una dotlrin3)~,
Qual è il contribulo dellA. sua «Guidan alla conoSCCfWl pratica del Medioe1'o? .
di P IETRO M, TRIVE!-lI .
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«Non so se ci- sono riusci-. , ;- , per aver ricostruito ":" spie- i(Mi spiego, L'jnquisi zione to, ma il mio contributo gà)a .motivazione -, iicon . dci Basso Medioevo pone- più utile . dovrebbe essere smaliziata c1egan7..3 c pia- va ·· all'interrogato la do- quello di far capire come; ccvolissimo tono discorsi~ .. manda ·di prammatica: se . anche in tempi ritenuti va, i molteplici aspett i di . riconoscesse la donazione "primitivi", gli uomini un'epoca in cu i si è andata ' . di Costantino. In · questo: potessero vivere ed essere formandò la coscienza e la caso non si trattava d i sta- a loro modo perfino felici.
:cultura della : storia d!!J- bi lire se la donazione di Per questo ho cercato di l'Eu ropa moderna>~, Tema Costantino fosse vera o arricchire il mio libro di dci convegno,. dU,nque: . falsa· dal punto di vista cri- dcuagli e d i curiosit.à, a
•• t di . S,a n . . tico-storioo~ ma di ricono-. scelta dcllcltore, :'Ch; por-allo ·Stato · Ponhfi- '.~~ :o;Ccre .r- principii di ' cui la ' : ' ta ' mollo, potrà ··offrire
donazione d i Costanti no qualcosa a ciascuno", per , 'a parte. In'alli, colui che , dirla con Goethe». Qual è, oggi, l'importan-: li l i
la di un simile argomen-·' l'accetta approva la ric- Lei dedica tuUo un capi-to, professor Fuhrmann? che17.a e il potere tempora- tolo · alla ,«qualità della Una giustificazione s to- ' le della Chiesa Romana; vitu, E' un tema di cui rics dell'ex potere cem- . colu i che, invece, è contra- si parla molto anche og-
~~ porale? Una sua revisio- rio alla donazione mette in .' . gi. Con quali differenze? !lecri~ica? :.. dubbio la dottrina e il p0-
tere temporale della Chie- «Oggi s'intende per qualità iiNo1
, nessun preconcetto. d II ' I sa. E di conseguenza è un . e a Vita, preva entcmen-. Né gi ustificazioni, né revi- ereticQ)~. . te, una qualità materi~le.
sioni, Questo convegno è Nel Medioevo ci si riferi va dcdicato esclusivamente Un principio che può piuttosto ad una forte al chiarimento di un pro- aver «contaminato» an- · componente sp irituale, b· Icma slon·co». . h I I ' , , c e a s Orla succesSiva . perché gli uomini di allora
E che problema! Si ri- «In certo senso, direi di si,' aspiravano. più o meno propon~ " la questione . Sia Ic società chiuse, sia gli tulti ~ ad una specie di ~n-della : «(donazione) di Stati totali tari nascondono tificazione di se stessi), ..
. Costantino? Fu vera o ru ancora dci pericoli per . . ralsA . insomma? Lei, . Anche libri come «lI no-
" l'uomo, q·uando è la dottri- d II f ' Professore,· è uno Sru:>cia- me e a rosa» anno
. - na a stabilire la verità. Nel f " • '1 M lista nello studio dei orse ((fIscopnre» I e-. periodo dci .nazionalsocia- d' . M l' dalsi» storici: quali ru- IOCVO, a el, pur non lismo, ad . ·esem. p' io, era d l' I r rono i più clamorosi, nel negan og l un cer O a-molto pericoloso sostenere 'no a",,'bu,'sce al ,-Medioe\'o. ? , SCI , '''-che il cosiddetto Prolocol· manzo di Eco un ((ecces-
id ·· .. falsi .. più clamorosi lo dei sal!ì" di ·Sion· (un sivo carattere caricatu-de lla storia medievale, do- :·classico'~ :del1'antisemiti- · rale». Come lo scrive-po.la famosa dohazione di smo) fosse un falso, sebbe- rebbe, lei. proressore, un Costantino, sono, come è ne in un processo pubblico romanzo analogo? Quali noto, le decretali pseudoi- in Svizzera fosse stato pro- consigli darebbe a uno sidoriane · I "fabbricate" va lo . in mooo irrefutabile scrittore che ,·olesse rar-verso la metà dci IX seco- che non era un documento ne un aUro? lo. Ma al di là dei singoli ' . autentico: Nel i>criodo del-. episodi, a ~io avviso è più . lo" stal in lsmo _ altro esem- «NaturAlmen te non ho al· importante C3;pire come il pio :'" il russo Trofim Lyl. cuna intenzione di scrivefalso rappresen ti t.in jnd i~ senko, b iologo genetista, . re ·· romanzi del genere, zio per la condizio ne di enunciò il principio secon- Tuttavia, ad uno scrittore unasocictà», · . do cui le piante (in analo- che ne avesse la voglia,
,Ch'e ,u' o'I d' ,',e, scu' ,",1 . '" alla leon'a d,'aIell"co ' suggerirei semplicemente g,la : .' , _ -'= . di atte nersi il più possibile a fonti scelte c attendibili».
MONUMENTA GET::,~ " ,\~ !~,II,E-" HISTOR1CA BiQliothek
Dal Medioevo al Duemi~ I~ l'uomo, a' dispetto della storia, resta in fondo lo stesso, con le sue angosce e le sue speranze?
«Mi piace rispondere cita ndo Jacob Burckhardt: "Nelle èpoche sloriche
. non si sono evolule né l'a · nima ne la men te degli uomini, perché le loro capacita s'erano gia formate da un bel pezzo. Cosi, la nostra convinzione di vivere, in un'epoca di progresso morale è estremamente ri dicola se confrontata con i tempi av venturosi, in cui la libera forza delta volontà ideale si alzava al ciclo con le torri delle ca1ledrali"»).
Ma Burckhardt, quel gran savio di Basilea, del Mediocvo s'era fatto un'idea quasi lapidaria: "La nostra vita è un mestiere -ammoniva - quella di allora un'esistenza"».