1900Inizia la produzione in serie di frigoriferi
1900 1910 1920 1930
1908 Esce la Ford T,la prima utilitaria della storia
1920 Nasce la radio
1926 Nasce la televisione
La società dei consumi si è affermata nel XX secolo. Anche in passato l’attività di consumo di risorse, beni ma-teriali, manufatti e servizi era tipica delle comunità umane, ma con una differenza fondamentale: i consumi erano soprattutto pubblici (cioè di regni, imperi e Stati) o limitati a una ristretta minoranza di privati (sacer-
doti e aristocratici), che possedeva le risorse necessarie per acquisire e consumare beni e servizi non limitati alla pura sopravvivenza. Per secoli, insomma, il livello dei consumi della stragrande maggioranza della popolazione era molto basso, spesso tendente alla pura sopravvivenza. Nel XX secolo le cose sono cambiate: l’industrializzazione, la produzione in grande serie resa possibile dalle innova-zioni tecnologiche (per esempio, la catena di montaggio) e l’aumento dei redditi delle classi lavoratrici hanno enorme-mente esteso la platea dei consumatori, generando una società di tipo nuovo, che non a caso è stata definita «consu-mista», cioè basata sul consumo continuo e di massa di beni e servizi non solo di prima necessità, ma anche accessori.
RIFLETTI Descrivi la carta: quali Paesi o continenti hanno i valori più alti e quali hanno i valori più bassi?
CAPIRE CON LE CARTE
La carta mostra il diverso grado di impronta ecologica nei Paesi del pianeta. L’impronta ecologica misura il consumo delle risorse naturali della Terra rispetto alla sua capacità di rigenerarli.
Percorso 1 La società dei consumi
Percorso 1 ( La società dei consumi
Nessun datoTra 0 e 1Tra 1 e 2Tra 2 e 3Tra 3 e 4Tra 4 e 5Tra 5 e 6Tra 6 e 7Tra 7 e 8Tra 8 e 9Tra 9 e 10Tra 10 e 11
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Percorsi per l’esame
2000
1950 La IGNIS produce in Italia frigoriferi
1959 La RAI comincia a trasmettere pubblicità
1982 Definizione delProtocollo TCP/IPe della parola internet
1995 Inizio
dell’e-commerce
1950 1960 1980 1990
RIFLETTI Che cosa intende Pasolini con l’espressione «omologazione distruttrice di ogni autenticità»?
CAPIRE CON I TESTI
In questo brano tratto dagli Scritti corsari dello scrittore, poeta e regista italiano Pier Paolo Pasolini si tratteggia una impietosa critica all’ideologia consumista.
«Per mezzo della televisione, il Centro ha assimilato a sé l’intero Paese che era così storicamente differenziato e ricco di culture originali. Ha cominciato un’opera di omologazione distruttrice di ogni autenticità e concretezza. Ha imposto cioè – come dicevo – i suoi modelli: che sono i modelli voluti dalla nuova industrializzazione, la quale non si accontenta più di un “uomo che consuma”, ma pretende che non siano concepibili altre ideologie che quella del consumo. Un edonismo neo-laico, ciecamente dimentico di ogni valore umanistico e ciecamente estraneo alle scienze umane.»
P.P. Pasolini, Scritti corsari, Garzanti, 1975
Percorso 1 ( La società dei consumi
CAPIRE CON LE IMMAGINI
Le contraddizioni del consumismo
Società dei consumi significa straordinaria moltiplicazione dei beni prodotti dalle industrie e acquistati dalle famiglie o da altri operatori. Una delle conseguenze inattese di questo processo di trasformazione della società industriale è la sovrapproduzione di scarti industriali, cioè l’esorbi-tante quantità di pezzi vecchi o usurati difficili da smaltire.
L’arrivo degli elettrodomestici
La produzione in grande serie dei primi elettrodomestici (frigoriferi, lavapiatti, lavatrici, asciugatrici, aspirapolveri, lucidatrici per pavimenti, ventilatori) e il conse-guente abbassamento del loro prezzo di vendita al pubblico, cambiò radicalmente lo stile di vita delle famiglie, prima negli Stati Uniti d’America, poi in altri Paesi occidentali.
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Storia e… GEOGRAFIA
Gli storici chiamano gli anni Cinquanta-Settanta del Nove-cento golden age («età dell’oro») perché il mondo occiden-tale visse un boom economico senza precedenti, con un
cambiamento profondo dei consumi di milioni di famiglie. L’età dell’oro s’interruppe nel 1973, quando i Paesi dell’Opec (Organizza-zione dei Paesi esportatori di petrolio) decisero di alzare il prezzo del greggio mettendo in crisi le economie più avanzate. Dal punto di vista geografico, i Paesi aderenti all’Opec riflettevano la distri-buzione delle fonti petrolifere nel mondo: Paesi arabi, Venezuela, Ecuador e alcuni Stati africani.
PROPOSTA DI LAVORO Elenca tutti i Paesi appartenenti all’Opec. Poi scegline uno e fai una ricerca per scoprire come sono distribuiti la ricchezza e i consumi tra la popolazione della nazione individuata.
Storia e… TECNOLOGIA
Affinché la società di massa consumistica si affermasse su scala mondiale, il vecchio lavoro artigiano dovette essere soppiantato dal lavoro di fabbrica e dalla produzione in grande serie. La catena
di montaggio, ideata dall’ingegnere americano F.W. Taylor, fu la soluzio-ne tecnologica a questo problema: l’operaio diventava un’appendice della macchina e il suo lavoro si riduceva alla ripetizione ossessiva di una sola operazione, nei tempi e nei modi che gli venivano indicati dal caporeparto.
PROPOSTA DI LAVORO Oggi i beni di consumo più desiderati sono gli ultimi ritrovati tecnologici. Prova a scoprire qual è il ciclo di smaltimento di uno smartphone o di una consolle e se è possibile riciclare qualche componente.
Storia e… LETTERATURA
La letteratura rappresenta uno sguardo critico sulla realtà e, dunque, è inevita-bile che gran parte della produzione scritta mondiale della seconda metà del Novecento si sia occupata della società dei consumi. Per quanto riguarda la let-
teratura italiana ricordiamo il già citato Pier Paolo Pasolini (Scritti corsari, Ragazzi di vita) e Italo Calvino, nella foto (Marcovaldo, La speculazione edilizia, Le città invisibili). Ma anche la letteratura è soggetta alle leggi di mercato e le case editrici devono sempre tenere un occhio sulla qualità del testo e uno sulle possibilità che esso abbia successo.
PROPOSTA DI LAVORO Leggi il primo capitolo di Se una notte d’inverno un viaggiatore di Italo Calvino e prova a capire che idea abbia l’autore sulla pubblicazione dei libri nell’era del consumismo.
La società dei consumi Incroci interdisciplinari
Percorso 1 ( La società dei consumi78
Percorsi per l’esame
Storia e… SCIENZE
Grazie alle scoperte scientifiche, nel Novecento la farmaceutica, la chimica e la medicina hanno fatto passi da gigante. Oggi persino negli scaffali dei supermercati è possibile trovare dei medicinali
acquistabili senza prescrizione medica. Accanto agli aspetti positivi di questo facile accesso ai farmaci, però, ci sono anche aspetti negativi: ad esempio, il fatto che gran parte della ricerca sia determinata da ragio-ni economiche più che da ragioni mediche, oppure che nei Paesi più poveri sia difficile trovare rimedi a malattie che nei Paesi ricchi sono facilmente curabili.
PROPOSTA DI LAVORO Fai una ricerca sull’inventore dei vaccini e su quale principio si basa la loro efficacia. Puoi anche cercare di capire quali malat-tie, un tempo epidemiche e letali, sono state eliminate o notevolmente contenute.
Storia e… MUSICA
Nella seconda metà del Novecento l’industria discografica si affermò come uno dei settori trainanti della produzione culturale: la riduzione dei prezzi rese possibile la forma-
zione di un mercato di massa, formato da milioni di teenager in tutto il mondo che acquistavano decine di milioni di vinili (45 o 33 giri). Questa gigantesca industria, che ruotava attorno a grandi case discografiche multinazionali, è entrata parzialmente in crisi quando la tecnologia ha consentito a milioni di ragazzi di ascoltare gratuitamente musica da internet.
PROPOSTA DI LAVORO Come si guadagnano da vivere oggi i musicisti e i cantanti che diffondono la loro musica attraverso canali quali You-tube o Spotify? Prova a scoprirlo con una breve ricerca.
Storia e… EDUCAZIONE FISICA
Una costante dei secoli passati era la difficoltà degli uomini a procurarsi il cibo. Oggi, almeno nei Paesi benestanti, il pro-blema è piuttosto quello della sovralimentazione e della con-
seguente obesità, alla quale contribuiscono in maniera decisiva l’ab-bondanza e la scarsa qualità di molti cibi in commercio e la pubblicità che li reclamizza. L’obesità è quindi una malattia della società dei con-sumi e solo una sana alimentazione e una costante attività fisica pos-sono prevenirla.
PROPOSTA DI LAVORO Scegli uno sport e prova a scoprire quante calorie consumerebbe un ragazzo della tua età praticandolo per 3-4 ore a settimana. Se vuoi, puoi usare questa informazione per ipotizzare la dieta giusta per quel tipo di sportivo.
Percorso 1 ( La società dei consumi 79
CAPIRE CON LE CARTE
La carta mostra la distribuzione dei campi nazisti, distinguendo tra campi di concentramento (nei quali, oltre agli ebrei, erano rinchiusi prigionieri politici e altri soggetti ritenuti socialmente pericolosi) e campi di sterminio, dove gli ebrei erano destinati alla morte.
1915Genocidio armeno in Turchia
1929-1933 Genocidio ucraino
1933 In Germania inizia la persecuzione antisemita
1941-1945 Shoah
19301915 1945 1960
RIFLETTI I campi di sterminio erano presenti solo in Germania?
Genocidio è una parola che, nella definizione dell’ONU, significa «atti commessi con l’intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso». Dopo la Shoah, la comunità internazionale aveva sperato che mai più si ripetesse una simile tragedia e, invece, altre volte, in altre parti del mondo, sono state
massacrate decine di migliaia, a volte milioni, di vittime innocenti. Il Novecento è stato definito «secolo dei genocidi» perché è costellato di simili tragedie: il genocidio armeno praticato dal regime turco nel 1915-1916; il genocidio ucraino perpetrato dal regime sovietico negli anni Trenta; lo sterminio da parte del regime comunista dei Khmer rossi in Cambogia di tutti i «traditori della patria» (cattolici, musulmani, cinesi, vietnamiti, borghesi); lo sterminio sistematico condotto dal regime militare del Guatemala contro le comunità contadine di origine maya; il genocidio in Rwanda dell’etnia Tutsi praticato dall’etnia dominante Hutu; la guerra civile nella ex Iu-goslavia, dove le diverse etnie si combatterono ferocemente in nome del principio della «pulizia etnica».
Percorso 2 Il secolo dei genocidi
Percorso 2 ( Il secolo dei genocidi80
Percorsi per l’esame
2015200519901975
1975-1979 Genocidio deiKhmer rossiin Cambogia
1991 Inizio dellaguerra civileiugoslava
1994 Genocidio dei Tutsi in Ruanda
2011-2018 Guerrain Siria
1982 Genocidiodei contadini in Guatemala
RIFLETTI Che cosa intende Levi con l’espressione «nulla è più nostro»? Prova poi a spiegare con parole tue l’ultima frase.
CAPIRE CON I TESTI
In questo brano tratto dal libro Se questo è un uomo, Primo Levi (1919-1987) descrive il processo di annientamento della dignità umana a cui erano sottoposti gli internati di Auschwitz prima di essere chiusi nelle camere a gas.
«Non c’è ove specchiarsi, ma il nostro aspetto ci sta dinanzi, riflesso in cento visi lividi, in cento pupazzi miserabili e sordidi. Eccoci trasformati nei fantasmi intravisti ieri sera. Allora per la prima volta ci siamo accorti che la nostra lingua manca di parole per esprimere questa offesa, la demolizione di un uomo. In un attimo, con intuizione quasi profetica, la realtà ci si è rivelata: siamo arrivati al fondo. Più giù di così non si può andare: condizione umana più misera non c’è e non è pensabile. Nulla è più nostro: ci hanno tolto gli abiti, le scarpe e anche i capelli; se parleremo, non ci ascolteranno, e se ci ascoltassero, non ci capirebbero. Ci toglieranno anche il nome: e se vorremo conservarlo, dovremo trovare in noi la forza di farlo, di fare sì che dietro al nome, qualcosa ancora di noi, di noi quali eravamo, rimanga.»
P. Levi, Se questo è un uomo, Einaudi, 1980
Percorso 2 ( Il secolo dei genocidi
CAPIRE CON LE IMMAGINI
Le principali vittime dei genocidi
La caratteristica dei genocidi è l’assurda, inconcepibile sem-plificazione che operano sulla realtà: quando si considera un popolo o un gruppo etnico responsabile di qualcosa di terribilmente grave e se ne pianifica la distruzione comple-ta, anche i bambini rientrano nella categoria dei «nemici» e come tali devono essere trattati, senza alcun riguardo per la loro innocenza e per i loro diritti (innanzitutto alla vita).
L’invenzione del nemico
Nel caso degli ebrei, lo sterminio vero e proprio fu preceduto da una lunga opera di propaganda, che dipingeva gli ebrei come perfidi nemici dell’umani-tà. Nella vignetta antise-mita qui a lato, un ebreo con le mani insanguinate (le peril juif, «il pericolo giudeo») non nasconde la sua brama di potere sul mondo.
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Storia e… CITTADINANZA
Il 10 dicembre 1948, a Parigi, venne firmata la Dichiarazione uni-versale dei diritti umani, un documento solenne delle Nazio-ni Unite nel quale i Paesi firmatari, appena usciti dalla Seconda
guerra mondiale e ancora sgomenti per la scoperta degli orrori com-piuti dal regime nazista nei campi di concentramento e sterminio (non solo a danno degli ebrei, ma anche degli avversari politici, dei rom, degli omosessuali, dei Testimoni di Geova), s’impegnarono a garantire il massimo rispetto dei diritti umani a tutti, ovunque nel mondo, in base al principio che «tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti».
PROPOSTA DI LAVORO Confronta i primi 12 articoli della Costituzione della Repubblica italiana con la Dichiarazione universale dei diritti uma-ni. Quanti e quali concetti hanno in comune le due Carte?
Storia e… GEOGRAFIA
Nel corso del Novecento il genocidio degli ebrei (Shoah) non è stato l’unico caso di sterminio pianificato di un popolo. Africa, Asia, Medio Oriente, America centrale sono stati teatri di terribili genocidi a danno di gruppi
etnici considerati «pericolosi» (per esempio gli armeni in Turchia o i Tutsi in Rwanda) o di particolari gruppi sociali e politici (i piccoli proprietari contadini nell’URSS di Stalin, i comunisti in Indonesia, i contadini in Guatemala).
PROPOSTA DI LAVORO Cerca su internet notizie relative ai genocidi compiuti negli ultimi trent’anni, dopo la fine del bipolarismo e la caduta del Muro di Berlino. Quan-ti ne hai trovati? In quali continenti soprattutto? Questo ti permetterà di costruire una mappa mentale dell’applicazione dei diritti umani nel mondo contemporaneo.
Storia e… ARTE
Il Museo ebraico di Berlino è un’opera «parlante». Dall’alto, la sua pianta sembra un fulmine, simile alla forma di una stella di David disarticolata, esplosa. L’e-
dificio è rivestito esternamente da una superfice di zinco, che brilla e si differenzia dal tessuto urbano circostante. La quasi totale assenza di finestre e l’aspetto aguzzo e ta-gliente evoca i colpi, le ferite e le cicatrici inferti sulla pel-le degli ebrei.
PROPOSTA DI LAVORO Fai una ricerca su Daniel Libeskind, l’architetto che ha progettato il museo: quale rapporto ha Libeskind con la memoria della Shoah?
Percorso 2 ( Il secolo dei genocidi
Il secolo dei genocidi Incroci interdisciplinari
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Percorsi per l’esame
Storia e… LETTERATURA
Lo scrittore e intellettuale ebreo austriaco Jean Améry (pseu-donimo di Hans Chaim Mayer) è stato un testimone diretto della Shoah, essendo stato internato dal 1943 al 1945 prima
ad Auschwitz, poi a Buchenwald e poi a Bergen-Belsen a causa della sua identità ebraica e della sua militanza nella Resistenza belga. La sua riflessione sull’esperienza nei campi di sterminio è atroce: in quanto intellettuale, sprovvisto di competenze nel lavo-ro manuale, la sua posizione all’interno del lager fu infatti ancor più fragile e spaventosa. Accanto a quella di Améry, ci sono nume-rosissime testimonianze della crudeltà del regime nazista e della tragedia dei campi (Anna Frank e Primo Levi sono solo gli esempi più noti). Grazie alla letteratura, queste storie sono diventate un patrimonio condiviso.
PROPOSTA DI LAVORO Recupera le informazioni fondamentali sulla storia di Shlomo Venezia e compila una breve biografia (massimo 200 parole). Di quale esempio di perversione, oltre alla già nota crudeltà, fu testimone Shlomo?
Storia e… SCIENZE
Il nazismo teorizzava l’inferiorità della razza ebraica e il diritto/dovere della razza ariana di comandare e di disfarsi della oscu-ra e pericolosa azione corruttrice e disgregatrice dell’elemento
semita. Questa ideologia razzista si basava su un presupposto che gli scienziati hanno dimostrato essere completamente infondato: l’esistenza delle razze umane. Anche il fascismo italiano, dopo il 1938, aderì alle tesi razziste propugnate da Hitler e dal nazismo.
PROPOSTA DI LAVORO Fai una ricerca su internet sul concetto di razza e individua gli argomenti scientifici che confutano la teoria razzista.
Storia e… MUSICA
Sembra un paradosso eppure persino all’interno dei campi di sterminio c’era della musica. Quella diffu-sa a volume altissimo dagli altoparlanti nazisti per
nascondere le urla terrorizzate dei prigionieri e per ac-compagnare grottescamente le «selezioni», oltre a quella sussurrata dei prigionieri: canti religiosi, canti tradizio-nali, intere sinfonie immaginate e composte da musici-sti finiti all’inferno senza nessuna colpa.
PROPOSTA DI LAVORO Fai una ricerca su Brundibar, un’ope-ra per bambini tragicamente legata al campo di sterminio di Terezin (Theresienstadt).
Percorso 2 ( Il secolo dei genocidi 83
RIFLETTI Osservando la carta spiega perché Hitler considerava così importante il controllo della città di Danzica.
1848 Primavera dei popoli
1861 Nascita del Regno d’Italia
1870 Nascitadell’Impero germanico
1914-1918 Prima guerra mondiale
18601840 1880 1900
Percorso 3 Nazioni e nazionalismi
CAPIRE CON LE CARTE
La carta mostra l’espansione della Germania negli anni Trenta del XX secolo in cerca di quello che Hitler chiama-va «spazio vitale» (Lebensraum). A cadere per prime vittime del nazionalismo aggressivo tedesco furono l’Austria (1938) e la Cecoslovacchia (1939).
Percorso 3 ( Nazioni e nazionalismi
N el XIX secolo l’idea di nazione fu un potentissimo stimolo al processo di liberazione dei popoli europei che vive-vano in condizioni di sfruttamento e asservimento. Le lotte per l’indipendenza nazionale portarono alla nascita di nuovi Stati, Romania (1859), Italia (1860), Germania (1870), Bulgaria (1878), fondati su una comune radice
etnica, linguistica e culturale. All’inizio del XX secolo, però, questa idea di nazione, ispirata al principio del diritto alla libertà e all’indipendenza dei popoli, subì una torsione radicale, che la trasformò in una ideologia regressiva e aggressiva: il nazionalismo. Le ideologie nazionaliste, infatti, si fondavano non più sull’idea «positiva» del diritto dei popoli alla pro-pria libertà, ma sull’idea «negativa» della superiorità di una nazione sulle altre e sul suo diritto di imporre, anche con la forza, i propri interessi geopolitici, militari ed economici. Il nazionalismo, in questo senso, ha rappresentato una minaccia costante per l’Europa, che più volte, a partire dalla Prima guerra mondiale del 1914 fino alle guerre civili nella ex Iugosla-via nel 1991, ha messo in crisi la sua stabilità.
84
Percorsi per l’esame
RIFLETTI Che cosa intende Chabod con l’espressione «tendenze universalizzanti dell’Illuminismo»? In che modo queste tendenze sono state superate nel XIX e XX secolo?
1919 Trattato di Versailles
1939 Inizio dellaSeconda guerra mondiale
1945Fine della Seconda guerra mondiale
1991 Guerrain Iugoslavia
1933 Avvento in Germania del nazismo
1922 Avvento in Italia del fascismo
2000196019401920
CAPIRE CON I TESTI
In questo brano lo storico italiano Federico Chabod (1901-1960) si concentra sull’idea di nazione, mettendone in risalto le radici romantiche, contrapposte ai valori dell’Illuminismo.
«La reazione contro le tendenze universalizzanti dell’Illuminismo (in politica, l’assolutismo illuminato), che aveva cerca-to leggi valide per ogni governo, in qualsivoglia parte del mondo si fosse, sotto qualunque clima, e con tradizioni diver-sissime, e aveva proclamato uguali le norme per l’uomo saggio, a Pechino come a Parigi; questa reazione non poteva che mettere in luce il particolare, l’individuale, cioè la nazione singola. […] Ora, contro le tendenze cosmopolitiche, univer-salizzanti, tendenti a dettar leggi astratte, valide per tutti i popoli, la «nazione» significa senso della singolarità di ogni popolo, rispetto per le sue proprie tradizioni, custodia gelosa delle particolarità del suo carattere nazionale.»
F. Chabod, L’idea di nazione, Laterza, 1992
Percorso 3 ( Nazioni e nazionalismi
CAPIRE CON LE IMMAGINI
La Libertà che guida il popolo
In questo celebre dipinto del pittore francese Eugène Delacroix, La Libertà che guida il popolo, la donna che sventola il tricolore francese è il simbolo del popolo e della nazione nella sua lotta per la libertà, contro il regime autoritario e illiberale del re.
Le nazioni tirano la corda…
Questa vignetta rappresenta l’equilibrio politico-militare europeo alla vigilia dello scoppio della Prima guerra mondiale (luglio 1914). La neutralità dell’Italia (al centro) non corrispose a una scelta paci-fista, ma a una strategia nazionalista.
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Storia e… LINGUE
Nazione e Stato non sono sinonimi: esistono Stati composti da più gruppi nazionali (per esempio la Russia) e nazioni senza Stato (per esempio la Catalogna). Lo Stato, infatti, è una no-
zione di tipo politico, mentre il concetto di nazione riguarda la storia, la cultura, le tradizioni di un popolo. Fino al 1861, per esempio, la na-zione italiana era divisa in tanti Stati diversi.
PROPOSTA DI LAVORO Informati sulla «questione catalana»: di quale Stato fa parte la Catalogna? Che cosa chiedono i nazionalisti catalani? Svolgi la ricerca in spagnolo o in alternativa in inglese.
Storia e… SCIENZE
Le politiche nazionaliste hanno spesso usato a fini propagandi-stici la scienza. Nel Novecento, un caso esemplare è stato quello della sfida tra USA e URSS per la conquista dello spazio. Dopo i
primi successi sovietici (nel 1961 l’astronauta Yuri Gagarin fu il primo essere umano a volare nello spazio), il governo statunitense investì enormi risorse per organizzare la prima missione lunare (20 luglio 1969). Per molti anni le grandi potenze rivaleggiarono anche nel campo degli armamenti, giungendo a costruire armi sempre più distruttive.
PROPOSTA DI LAVORO Leggi il manifesto che il grande scienziato Albert Einstein scrisse insieme al filosofo inglese Bertrand Russell a favore del disarmo, nel 1955, in piena Guerra fredda.
Storia e… GEOGRAFIA
Il nazionalismo può declinarsi anche in senso economico. La tradu-zione economica del nazionalismo è il «protezionismo», che muove dall’assunto che lo Stato debba difendere l’economia nazionale dalla
concorrenza straniera, in modo da limitare al massimo le importazioni e stimolare l’industria nazionale.Le misure protezionistiche più usate sono: dazi alle dogane su merci im-portate dall’estero e su merci esportate all’estero; precauzioni sanitarie (quarantena, ispezioni ecc.) che ostacolano i commerci; agevolazioni fisca-li ai produttori nazionali che esportano.
PROPOSTA DI LAVORO Cerca su internet notizie relative alle politiche pro-tezioniste e stila un elenco dei maggiori Stati nazionali che oggi praticano misure protettive della propria economia. Sei in grado di spiegare le ragioni di una simile scelta?
Percorso 3 ( Nazioni e nazionalismi
Nazioni e nazionalismi Incroci interdisciplinari
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Percorsi per l’esame
Storia e… LETTERATURA
Il nazionalismo è frutto della cultura romantica del XIX secolo. Nella letteratura italiana del XIX e XX secolo convivono due idee di nazionalismo: quella patriottica, legata alla libertà
e alla difesa dell’identità nazionale e quella nazionalista vera e propria, legata alla volontà colonizzatrice dell’Italia. Rappresen-tanti della prima sono Ugo Foscolo (Sepolcri), Giacomo Leopardi (canzone civile All’Italia), Alessandro Manzoni (Adelchi, I Promessi Sposi, ode civile Marzo 1821). Esponenti dell’idea bellicosa del na-zionalismo letterario sono Giovanni Verga, Luigi Pirandello, Fi-lippo Tommaso Marinetti e Gabriele D’Annunzio (nella foto).
PROPOSTA DI LAVORO Riepiloga i libri e i brani antologici che ave-te letto nel triennio e indica quelli in cui erano presenti tematiche legate al concetto di nazione e all’ideologia nazionalista. Cerca di individuare le posizioni dei vari autori rispetto a patriottismo e na-zionalismo e usale per argomentare la tua opinione.
Storia e… ARTE
L’arte è un eccezionale veicolo di trasmissione di valori e idee politiche. Nella storia, più volte l’arte è stata messa al servi-zio di cause politiche. In questo dipinto del celebre pittore
siciliano Renato Guttuso (1911-1987) l’ideale nazionale italiano vie-ne esaltato in uno dei suoi momenti più alti: l’impresa garibaldina dei Mille, l’apice del Risorgimento nazionale.
PROPOSTA DI LAVORO Fai una ricerca sul Vittoriano, il monumento romano in onore di Vittorio Emanuele II, e scopri come e quando divenne «Altare della Patria». In che modo questo si collega al na-zionalismo?
Storia e… MUSICA
Anche la musica ha un ruolo importante nell’evolu-zione dei nazionalismi. Ad esempio, in Italia, l’Inno di Mameli, un tempo chiamato Canto degli Italiani,
nacque in pieno Risorgimento come incitamento alla guer-ra patriottica. Oggi ogni nazione ha il suo inno, che spesso celebra uno o più eventi fondamentali della sua storia. L’in-no nazionale, insieme alla bandiera, è diventato così uno dei simboli che più potentemente contraddistinguono una nazione dall’altra.
PROPOSTA DI LAVORO Scegli uno Stato e svolgi una ricerca sul suo inno nazionale esaminandone la genesi, l’autore, la musica e il testo.
Percorso 3 ( Nazioni e nazionalismi 87
1950-1973Boom economico mondiale
1973-1980 Ristrutturazione del capitalismomondiale
1980 Inizio dellaglobalizzazione
1973 Crisi petrolifera
1950 1960 1970 1980
RIFLETTI Rispetto alle vecchie potenze economiche, le nuove hanno una diffusione più o meno globale?
N egli ultimi decenni il mondo industriale ha completamente cambiato il suo profilo: vecchie potenze si sono av-viate verso il declino o hanno rinnovato in modo radicale la propria economia; nuovi Paesi emergenti hanno scalzato le vecchie potenze industriali nelle classifiche delle principali economie manifatturiere. I cosiddetti Paesi
BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica) si sono imposti come nuovi centri dell’industria mondiale.Nei Paesi di più antica industrializzazione (Regno Unito, Stati dell’Europa occidentale, Stati Uniti, Giappone, Australia, Canada), la vecchia società industriale, incentrata sulla fabbrica e sulla produzione in grande serie, ha lasciato spazio alla cosiddetta società post-industriale, nella quale la maggior parte delle attività economiche rimanda al settore terziario dei servizi e in cui il settore secondario non impiega più quote significative di lavoratori, le cui prestazioni sono state in larga misura sostituite da macchine automatiche.
Percorso 4 Il lavoro che cambia
CAPIRE CON LE CARTE
La carta mostra i Paesi BRICS, ai quali vanno aggiunti altri Stati con economie emergenti come la Turchia e le co-siddette «tigri asiatiche» (Taiwan, Corea del Sud, Singapore, Hong Kong).
Percorso 4 ( Il lavoro che cambia88
Percorsi per l’esame
1990-2000 Ascesa dei PaesiBRICS
2008-2015 Grande crisi finanziariamondiale
2015201020001990
RIFLETTI Quale percentuale dei lavori attuali potrebbe sparire nei prossimi venti anni per effetto dell’appli-cazione delle macchine e dell’intelligenza artificiale?
CAPIRE CON I TESTI
In questo brano l’autore Francesco Varanini riflette sull’impatto dell’intelligenza artificiale e dell’automazione sul mondo del lavoro.
«Da quando è stato invaso dalle macchine dette computer, il mondo in cui gli esseri umani vivono non è più quello di prima. Siamo bombardati con notizie che parlano di Sistemi Cognitivi capaci di scrivere e pubblicare libri di poesie, e di sconfiggere i campioni umani a scacchi, a Go, a poker, a Rischiatutto e in ogni tipo di videogioco. Ci viene narrato un futuro nutrito di Artificial Intelligence, Machine Learning, Internet of Things, Big Data, Industry 4.0. Macchine che imparano da sole, automobili che si guidano da sole, robot in ogni posto di lavoro. Ci viene narrata la costante accele-razione - accelerazione che sembra irreversibile - nel trasferimento delle attività umane a queste macchine. Una ricerca pubblicata nel settembre 2013 da Carl Benedikt Frey & Michael Osborne, della Oxford Martin School - ricerca svolta con l’ausilio di macchine intelligenti - stima che il “47% of all jobs could be automated in the next 20 years”.»
F. Varanini, Macchina per pensare, Guerini e Associati, 2015
Percorso 4 ( Il lavoro che cambia
CAPIRE CON LE IMMAGINI
Il lavoro umano
Per molti secoli gran parte del lavoro umano è stato il lavoro manuale. Con questa espressione non deve però intendersi qualcosa di completamente opposto al lavoro intellettuale, nel senso che molti lavori manuali incorporano grandi competenze intellettuali.
Il lavoro delle macchine
L’industria contemporanea nei Paesi avanzati si basa sul lavoro inanimato delle macchine. Il processo di automazione, infatti, ha quasi completamente cancellato le vecchie figure operaie.
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Storia e… GEOGRAFIA
Il lavoro industriale si è certamente trasformato (nel senso che si è eccezionalmente automatizza-to grazie all’applicazione delle tecnologie infor-
matiche), ma non è scomparso. Nei Paesi in via di svi-luppo del Sud del mondo, dove il lavoro umano costa pochissimo ed è sottopagato, esso si compie ancora come due secoli fa in Europa. E spesso i bambini ne sono protagonisti.
PROPOSTA DI LAVORO Fai una ricerca sul lavoro minorile rispondendo alle seguenti domande: in quali parti del mondo il fenomeno è più marcato? Il fenomeno esiste ancora in Italia?
Storia e… SCIENZE
L’intelligenza artificiale è la nuova frontiera del-la ricerca e dell’innovazione. Già oggi, compu-ter provvisti di sofisticatissimi software sono
in grado di svolgere lavori che un tempo si pensava fossero esclusivo appannaggio degli esseri umani, come per esempio scrivere articoli di giornale o com-piere operazioni chirurgiche. L’applicazione sistema-tica dell’intelligenza artificiale rischia di mettere ra-dicalmente in discussione l’idea stessa del lavoro.
PROPOSTA DI LAVORO Fai una ricerca sulle applicazioni più frequenti dell’intelligenza artificiale.
Storia e… LETTERATURA
Il lavoro è un’esperienza umana fondamentale e, dunque, è spesso stata al centro di opere lettera-rie (poesie, romanzi, racconti). Lo scrittore statu-
nitense John Steinbeck (nella foto), per esempio, nel romanzo Furore (1938) racconta l’epopea di uomini e donne rovinati dalla crisi e in cerca di un riscatto sociale e lavorativo in California, la «terra dell’oro».
PROPOSTA DI LAVORO Leggi la novella di Giovanni Verga Rosso Malpelo e ricavane tutte le informazioni che puoi sul lavoro (anche minorile) alla fine dell’Ot-tocento.
Percorso 4 ( Il lavoro che cambia
Il lavoro che cambia Incroci interdisciplinari
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Percorsi per l’esame
Storia e… MUSICA
La musica ha spesso accompagnato le lotte e le battaglie dei lavoratori: inni, marce, canzoni cantate in coro per cementare una solidarietà tra uguali nata nelle fabbriche e nei campi. All’inizio del Novecento, per
esempio, gli operai e i braccianti italiani cantavano una canzone il cui ritor-nello diceva: «Se otto ore / vi sembran poche / provate voi a lavorar / e capirete / la differenza / tra lavorare e comandar…».
PROPOSTA DI LAVORO Cerca e analizza il testo di una canzone contemporanea che tratti il tema del lavoro. Inquadrane poi l’autore e il genere musicale, defi-nendone le caratteristiche.
Storia e… ARTE
Nel celebre dipinto Il Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo (1868-1907) i lavoratori sono i pro-
tagonisti assoluti dell’opera: persone ano-nime, senza diritti, diventano un soggetto degno di rappresentazione artistica unen-dosi in una sola forza, in una sola massa, che il pittore mette in scena con accenti epici.
PROPOSTA DI LAVORO Analizza il dipinto e rispondi alle domande: da quali elementi è possibile affermare che i soggetti rappresen-tati sono lavoratori? In che cosa si differenzia la donna rappresentata?
Storia e… CINEMA
Il cinema, come la letteratura, ha spesso indagato le temati-che relative al lavoro, concentrandosi su elementi caratteri-stici, ora tragici e drammatici, ora grotteschi e comici. Nella
celebre commedia all’italiana Fantozzi (1975), diretta dal regista Luciano Salce, l’attore Paolo Villaggio interpreta magistral-mente il ragionier Ugo Fantozzi, un impiegato di basso livello di una grande azienda che incarna tutte le miserie, le fatiche, le bassezze morali di una condizione lavorativa subalterna che umilia la dignità umana. La vena comica e grottesca del film non nasconde, però, la natura tragica del racconto: le vicende del ragionier Ugo Fantozzi, infatti, fanno ridere e, al tempo stesso, riflettere amaramente.
PROPOSTA DI LAVORO Procurati il film Fantozzi e, dopo averlo visto, rifletti: si tratta solo di un film comico?
Percorso 4 ( Il lavoro che cambia 91
1800-1950Migrazioni versogli Stati Uniti el’America meridionale
1876-1915 «Grandeemigrazione»italiana versole Americhe
1800 1850 1900
RIFLETTI Quali sono le principali destinazioni dei flussi migratori mondiali?
L e migrazioni sono una costante della vita umana, non una scoperta dell’età contemporanea. Da sempre, gli esseri umani sono migrati per migliorare le proprie condizioni di vita e di lavoro. Tra XIX e XX secolo questi processi han-no assunto una dimensione impetuosa e di massa, soprattutto perché lo sviluppo dei mezzi di comunicazione (treni,
navi e aerei) e l’abbassamento dei costi di trasporto hanno aumentato il grado di connessione degli Stati e dei continenti, permettendo a decine di milioni di persone di abbandonare il proprio Paese d’origine e di migrare in un altro, in cerca di una vita migliore per se stessi e per la propria famiglia. Si tratta di un fenomeno planetario e che ha profondissime impli-cazioni sociali, economiche, politiche e culturali, sia per i Paesi da cui partono i migranti, sia per quelli che li ricevono. Un fenomeno con un bilancio complesso e contraddittorio: da un lato, infatti, ogni scelta di migrare significa una ferita, una lacerazione profonda, un abbandono e una perdita d’identità; dall’altro, ogni migrazione comporta l’apertura di nuove possibilità, l’occasione di lavorare, di guadagnare reddito che, una volta spedito a casa, nel Paese d’origine («rimesse dei migranti») alimenta l’economia locale permettendole di crescere.
Percorso 5 Migranti: il viaggio della vita
CAPIRE CON LE CARTE
La carta mostra le principali correnti migratorie del mondo contemporaneo.
Percorso 5 ( Migranti: il viaggio della vita92
Percorsi per l’esame
1955Inizio migrazioneinterna italiana con il boom economico
1990L’Italia diventa meta di migranti
2000-oggi La crisi dell’Africaalimenta un massiccio fenomeno migratorio
205020001950
RIFLETTI Come viene descritto l’impatto di Amerigo con New York?
CAPIRE CON I TESTI
In questi versi tratti dalla canzone Amerigo di Francesco Guccini si racconta la storia di una vita da emigrante, dall’infanzia nel villaggio di Pavana, sull’Appennino tosco-emiliano, all’America.
«Non so come la vide quando la nave offrì New York vicino, / dei grattacieli il bosco, città di feci e strade, urla, castello / e Pavana un ricordo lasciato tra i castagni dell’Appennino, / l’inglese un suono strano che lo feriva al cuore come un coltello. Tornò come fan molti, due soldi e giovinezza ormai finita, / l’America era un angolo, l’America era un’ombra, nebbia sottile, / l’America era un’ernia, un gioco di quei tanti che fa la vita, / e dire boss per capo e ton per tonnellata, «raif» per fucile.»
F. Guccini, Amerigo, dall’album Amerigo, 1978
Percorso 5 ( Migranti: il viaggio della vita
CAPIRE CON LE IMMAGINI
Quando gli emigranti erano italiani…
Tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo (fino agli anni Settanta circa) l’Italia fu un Paese di emigranti: milioni di italiani, specialmente delle regioni del Sud più povere e arretrate, emigrarono in Brasile, Argentina, Stati Uniti, Canada, Australia, Germania, Belgio, Francia in cerca di lavoro.
La prima immigrazione in Italia
All’inizio degli anni Novanta del secolo scorso l’Italia, dopo un decennio di crescita eco-nomica, divenne terra d’immigrazione. L’8 agosto 1991 attraccò al porto di Bari una nave stracolma di emigranti albanesi. Fu un vero e proprio shock, che rivelava all’opinione pubblica italiana l’esistenza di un problema che negli anni successivi sarebbe cresciuto.
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Storia e… GEOGRAFIA
All’inizio del XXI secolo l’Europa e gli Stati Uniti sono le mete princi-pali dei migranti. Negli ultimi anni i Paesi petroliferi, Arabia Saudi-ta e gli altri Stati del Golfo Persico, Malesia, Singapore, Thailandia,
Sudafrica, Argentina, Giappone, Australia e Venezuela, sono diventati mete dei flussi migratori. Il principale flusso migratorio muove dal Sud al Nord del mondo, ma ormai sono importanti anche gli spostamenti tra i diversi Paesi del Sud del mondo. Le migrazioni tra Est e Ovest, invece, riguardano soprattutto i lavoratori più qualificati.
PROPOSTA DI LAVORO Scegli un’area geografica extraeuropea dalla quale par-tono numerosi migranti diretti verso l’Italia. Approfondiscine gli aspetti fisici, storici, economici e sociali. Soprattutto presta attenzione all’indice di sviluppo umano dei vari Paesi dell’area, che ti permetterà di fare ipotesi sulle ragioni della forte emigrazione.
Storia e… SCIENZE
Le migrazioni non spostano sul territorio solo persone, ma anche mi-crobi e batteri. Nel corso della storia, il contatto più o meno forzato tra popoli diversi ha spesso provocato epidemie e pandemie (epidemie
che si diffondono su scala mondiale). Il massacro degli indigeni america-ni, successivo alla conquista dell’America da parte della Spagna, si spiega in gran parte con la diffusione di malattie nuove portate dall’Europa, che le di-fese immunitarie sviluppate dagli indios non erano in grado di contrastare.
PROPOSTA DI LAVORO Insieme agli uomini e alle merci viaggiano, oltre a virus e batteri, anche specie animali e vegetali in grado di modificare gli ecosistemi nei quali approdano. Documentati sulla recente epidemia degli ulivi in Puglia e scopri quali agenti patogeni l’hanno provocata.
Storia e… LETTERATURA
La letteratura sull’emigrazione è intrisa di nostalgia, ma è anche ani-mata da un forte spirito di denuncia contro gli abusi e le discrimina-zioni di cui spesso sono vittime i migranti. Il tema dell’emigrazione
non è particolarmente presente nella storia della letteratura italiana otto-centesca: bisognerà giungere alla seconda metà del Novecento per leggere, ad esempio, La vita agra, in cui Luciano Bianciardi (nella foto) racconta la storia di un emigrante grossetano nella Milano industriale.
PROPOSTA DI LAVORO Ricerca altri due testi della letteratura italiana della se-conda metà del Novecento sul tema dell’emigrazione. Analizzane il contesto, il messaggio e lo stile.
Percorso 5 ( Migranti: il viaggio della vita
Migranti: il viaggio della vita Incroci interdisciplinari
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Percorsi per l’esame
Storia e… TECNOLOGIA
Per millenni gli esseri umani sono migrati utilizzando per lo più le proprie gambe o rudimentali carri e imbarcazioni, con cui affrontavano pericolosi viaggi. Un notevole incremento allo sviluppo dei processi migratori è ve-
nuto dai progressi tecnici e tecnologici che hanno rivoluzionato, tra XIX e XX se-colo, la mobilità umana: prima le ferrovie e la navigazione, poi l’invenzione e la rapida crescita dei trasporti aerei hanno consentito a milioni di esseri umani di affrontare lunghi viaggi in condizioni nettamente migliori che in passato.
PROPOSTA DI LAVORO Fai una ricerca sulla crescita e lo sviluppo dei trasporti aerei degli ultimi venti anni, soffermandoti in particolare sulla riduzione dei prezzi avve-nuta grazie alle compagnie aeree low cost.
Storia e… MUSICA
Il tema dell’emigrazione è molto presente nella tradizione musicale italiana. Gli emigranti italiani non solo hanno esportato nel mondo la grande tradizione lirica naziona-
le, ma hanno anche cantato la nostalgia per la propria terra in molteplici forme, tanto che ogni città di migranti (da Napoli a Genova) possiede una sua canzone simbolo, una specie di inno cittadino: Torna a Surriento per i migranti napoletani e campa-ni, Ma se ghe penso per quelli genovesi e così via. Anche i can-tautori italiani della seconda metà del Novecento hanno dedi-cato grande attenzione al tema dell’emigrazione: un esempio è la canzone di Ivano Fossati Terre d’Argentina.
PROPOSTA DI LAVORO Cerca in internet i testi delle due canzoni tradizionali citate e individua i passaggi in cui emerge con mag-gior forza il tema dell’emigrazione e della nostalgia dei migranti.
Storia e… CITTADINANZA
Poiché le migrazioni, grandi e piccole, hanno da sempre ca-ratterizzato la vita dell’uomo sulla Terra, ci sono numerosi segni dell’impatto che il fenomeno ha avuto a livello giuridi-
co. In vari tempi e in vari luoghi, sono state emanate leggi che ten-devano a limitare e circoscrivere il fenomeno o, viceversa, misure che avevano lo scopo di facilitare l’accoglienza. Quasi sempre, pur-troppo, i migranti sono accompagnati, e spesso anche preceduti, da pregiudizi e luoghi comuni.
PROPOSTA DI LAVORO Documentati sulle relazioni scritte dalle au-torità newyorkesi all’inizio del XIX secolo sui migranti italiani. Cerca poi gli articoli della nostra Costituzione collegati al fenomeno delle migrazioni. Ti sembra che ci sia lo stesso atteggiamento? Come mo-tivi un simile cambiamento di mentalità in appena 40 anni circa?
Percorso 5 ( Migranti: il viaggio della vita 95
RIFLETTI L’Italia giunse presto o tardi al riconoscimento del diritto di voto alle donne rispetto alla mag-gioranza dei Paesi europei?
1893 Riconoscimento del diritto di voto alle donne in Nuova Zelanda
1903 Nasce nel Regno Unitol’Unione sociale e politica delle donne
1912Arresto di E. Pankhurst, leader delle suffragette inglesi
1939-1945Milioni di donne partecipano allamobilitazionebellica
1880 1900 1920 1940
P er millenni quella delle donne è stata una storia di sottomissione al potere maschile, del padre prima, poi del marito. Nella seconda metà del XIX secolo le cose hanno cominciato a cambiare: nel mondo anglosassone è cominciata la lotta per la conquista del diritto di voto, che poi si è estesa ad altre parti del mondo. Il secolo
successivo, il Novecento, è stato il secolo delle donne: finalmente le donne, in gran parte del mondo, hanno cominciato a rivendicare (e in molti casi a ottenere) uguali diritti rispetto agli uomini. A partire dagli anni Settanta, il movimento femminista ha rivendicato il valore della differenza femminile, basato su un principio fondamentale: le donne, per affermarsi nel mondo del lavoro e nella società, non devono «diventare come gli uomini», non devono imitare e ripro-durre lo stile di vita maschile, ma devono poter esprimere liberamente il proprio punto di vista femminile sulla vita, la politica, la società, la famiglia, la cultura. In questi ultimi centocinquant’anni sono stati compiuti grandi passi (soprat-tutto in ambito giuridico), ma tanti altri ancora ne rimangono da fare per assicurare una completa e reale uguaglianza fra uomini e donne, che non escluda né cancelli le differenze tra i due generi.
Percorso 6 La questione femminile
CAPIRE CON LE CARTE
La carta mostra la cronologia della conquista del diritto di voto per le donne europee, a partire dalla Finlan-dia per arrivare a Cipro.
Percorso 6 ( La questione femminile96
Percorsi per l’esame
RIFLETTI Che cosa significa, secondo Marzano, «superare la logica del dominio»?
1945Le donne italiane votano per la prima volta
1968La contestazione giovanile mette in discussione i rapporti fra i sessi
2005 Angela Merkel diventa Cancelliera della Germania
2020200019801960
CAPIRE CON I TESTI
In questo brano la filosofa Michela Marzano spiega l’obiettivo della lotta femminista.
«Essere dalla parte delle donne non significa sognare un mondo in cui i rapporti di dominio possano finalmente capo-volgersi per far subire all’uomo ciò che la donna ha subito per secoli. Essere dalla parte delle donne vuol dire lottare per costruire una società egualitaria, in cui essere uomo o donna sia “indifferente”, non abbia alcuna rilevanza. Non perché essere uomo o donna sia la stessa cosa, ma perché sia gli uomini sia le donne sono esseri umani che condividono il meglio e il peggio della condizione umana. L’obiettivo della donna non è quello di dominare l’uomo, dopo essere stata dominata per secoli, ma di lottare perché si esca progressivamente da questa logica di dominio, senza dimenticare che, nonostante tutto, l’essere umano è (e resterà sempre) profondamente ambivalente.»
M. Marzano, Il diritto di essere io, Laterza, 2014
Percorso 6 ( La questione femminile
CAPIRE CON LE IMMAGINI
Le prime femministe
Le suffragette inglesi furono le prime femministe organizzate della storia. La loro principale rivendicazione era l’estensione alle donne del diritto di voto, non solo locale ma anche politico-nazionale. Solo nel 1928, dopo oltre trent’anni di lotta, le donne britanniche videro finalmente rico-nosciuti i loro diritti.
Le contraddizioni del mondo attuale
In Francia è stato vietato l’uso del velo islamico a scuola perché, secondo la legge, rappresenterebbe una violazione del principio di parità e un simbolo della subalternità femminile. Per molte ragazze provenienti da famiglie musulmane, però, il velo è anche un elemento d’identità culturale.
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Storia e… GEOGRAFIA
Nel mondo i diritti dei minori, e specialmente delle bambine minori, non sono ancora pie-namente affermati e tutelati. Esiste una terri-
bile geografia della discriminazione di genere, che ha il suo simbolo nella pratica della mutilazione genitale femminile, una tradizione ancora molto presente in gran parte dell’Africa, soprattutto occidentale (in Gui-nea il 97% delle donne fra i 15 e i 49 anni ha subito mutilazioni genitali).
PROPOSTA DI LAVORO Fai una ricerca su internet riguar-do al fenomeno della mutilazione genitale femminile, indicando i dati più significativi.
Storia e… LETTERATURA
Già prima che il movimento delle suffragette avesse inizio, molte donne scrittrici avevano dolorosamente sottolineato la disparità di diritti e opportunità delle donne rispetto agli uomini. Con il
passare del tempo, queste voci divennero sempre più numerose e con-sapevoli. Tra le italiane va sicuramente ricordata Sibilla Aleramo (nella foto), che fece del femminismo una delle sue tematiche più ricorrenti.
PROPOSTA DI LAVORO Fai una ricerca su Sibilla Aleramo, in particolare sul suo romanzo Una donna. Qual è, secondo te, l’evento della sua vita che maggiormente spinse la scrittrice verso posizioni di dichiarato femminismo?
Storia e… CITTADINANZA
Come hai potuto leggere poco fa, in Italia le don-ne hanno ottenuto il diritto di voto dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Questo le
ha portate ad avere, sulla carta, gli stessi diritti degli uomini in ambito politico. Eppure la presenza femmi-nile nelle istituzioni della Repubblica è a lungo stata minoritaria, tanto da produrre l’introduzione del con-cetto di «quote rosa».
PROPOSTA DI LAVORO Che cosa sono le «quote rosa»? Fai una ricerca per comprendere meglio il concetto e spiega se, secondo te, sono una vittoria o una sconfitta nella lotta per la parità.
Percorso 6 ( La questione femminile
La questione femminile Incroci interdisciplinari
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Percorsi per l’esame
Storia e… MUSICA
N egli anni Ottanta del XX secolo Madonna (nome d’arte di Louise Veronica Ciccone) è stata un simbolo della libe-razione femminile, imponendosi come star di assoluta
grandezza nel panorama musicale internazionale. Simbolo di li-bertà disinibita, trasgressione, determinazione, Madonna ha con-quistato un ruolo di primo piano nell’immaginario di milioni di adolescenti nel mondo.
PROPOSTA DI LAVORO Fai una ricerca sul «femminismo pop» nella musica contemporanea. Condividi l’ideale femminista delle cantanti che vi aderiscono?
Storia e… SCIENZE
Rita Levi Montalcini (1909-2012) è stata una scienziata e bio-loga italiana, vincitrice nel 1986 del premio Nobel per la medicina per i suoi studi di neurobiologia. In un mondo
tradizionalmente maschile come quello scientifico e accademico, Levi Montalcini è stata in grado d’imporsi a livello internazionale, giocando al tempo stesso un ruolo importante nella vita culturale e politica italiana.
PROPOSTA DI LAVORO Fai una ricerca su Rita Levi Montalcini soffer-mandoti soprattutto sulle sue scoperte in ambito medico.
Storia e… ARTE
Nel corso del Novecento, le donne hanno con-quistato un ruolo di primo piano anche nel mondo dell’arte, dal quale erano state tra-
dizionalmente escluse. Frida Khalo, nata in Messi-co nel 1907, è una delle artiste più amate al mondo, un esempio di forza e di creatività. Resa inferma da un terribile incidente avvenuto nel 1925, la sua arte si sviluppa attraverso il rapporto col proprio cor-po deforme, guardando il corpo femminile con uno sguardo non più maschile. Artista impegnata, Frida Khalo, insieme al compagno e pittore Diego Rivera, condurrà per tutta la sua vita battaglie al fianco dei contadini messicani.
PROPOSTA DI LAVORO Fai una ricerca sulle donne che hanno maggiormente influenzato la storia dell’arte dall’antichità al XX secolo, sottolineando almeno cin-que nomi. Poi tra queste scegline una da approfondire.
Percorso 6 ( La questione femminile 99
1877Legge Coppino: cinque anni di scuola elementare obligatoria
1914-1918Centinaia di migliaia di giovani vivono l’esperienza della Grande guerra
1875 1900 1925
RIFLETTI In quali Paesi l’età media della popolazione è più bassa? A cosa attribuisci questo dato?
N el XX secolo nasce la categoria dei giovani, intesa come somma di individui che stanno vivendo una stagione della vita eccezionale e irripetibile, carica di attese, illusioni, speranze, diversa dalla fanciullezza e dall’età adul-ta. Un’età di mezzo decisiva per la formazione, durante la quale si formano il carattere e si compiono esperienze
fondamentali, che daranno senso e orientamento all’intera esistenza. I giovani, chiaramente, sono sempre esistiti, ma non sempre è stata attribuita a essi un’identità precisa, un profilo definito, un carattere originale. In passato, i bambini e le bambine fuoriuscivano presto dall’infanzia e cominciavano altrettanto presto a contribuire al mantenimento del nucleo familiare attraverso il lavoro (nei campi o nelle officine). Nel Novecento, invece, i giovani, grazie soprattutto alla diffusio-ne della scuola pubblica e obbligatoria, diventano un gruppo sociale autonomo, che per alcuni anni dedica gran parte del tempo alla propria formazione, condividendo l’esistenza fra coetanei. I giovani, dunque, «fanno gruppo», si contrappon-gono al mondo degli adulti, spesso contestandone i valori e proponendone di nuovi.
Percorso 7 I giovani, un gruppo sociale
CAPIRE CON LE CARTE
La carta mostra l’età media degli abitanti dei Paesi del mondo.
Percorso 7 ( I giovani, un gruppo sociale100
Percorsi per l’esame
1943-1945 Migliaia di giovanicombattono nella Resistenza
1950 Negli USA i teenager diventano un gruppo sociale a parte
1966 Firenze è vittima di un’alluvione:migliaia di giovani accorrono a sostenerla
1968 Scoppia la contestazione studentesca in molti Paesi del mondo
200019751950
RIFLETTI Che cosa intende Eco con l’espressione «chi comincia subito da generale»?
Percorso 7 I giovani, un gruppo sociale
CAPIRE CON I TESTI
In questo brano tratto da un articolo pubblicato sulla rivista L’Espresso, il filosofo, semiologo e scrittore Umberto Eco riflette sulla relazione ambigua tra gioventù e potere.
«È che quei giovani del Sessantotto, impersonando le tensioni e gli ideali di un movimento che veramente ha sconvol-to il mondo intero, ha cambiato parte dei consumi e dei rapporti sociali, ma alla fin fine non ha toccato i veri rapporti economici e politici, erano diventati – giovanissimi – capi carismatici, adorati dai seguaci di ambo i sessi, che potevano trattare faccia a faccia (e magari a pesci in faccia) coi Grandi Vecchi dell’epoca. Presi dal delirio di onnipotenza (vorrei vedere voi a finire in prima pagina a diciotto anni) si erano dimenticati o non avevano fatto in tempo a imparare che per diventare generale bisogna iniziare da caporale, poi fare il sergente, poi il tenente e così andando avanti passo per passo. Chi comincia subito come generale (e poteva accadere solo ai tempi di Napoleone o nell’esercito di Pancho Villa, ma si è visto come poi finiva) alla fine torna in fureria senza aver appreso il mestiere (durissimo) del comando.»
U. Eco, Il potere tra giovani e ottantenni, dalla rubrica «La bustina di minerva», L’Espresso, 2 maggio 2013
Percorso 7 ( I giovani, un gruppo sociale
CAPIRE CON LE IMMAGINI
Giovani contestatori
Alla fine degli anni Sessanta in molti Paesi del mondo gli studenti sono stati protagonisti di movimenti di contestazione politica e culturale delle società in cui vivevano, fossero esse demo-cratiche e capitaliste (come gli USA, la Francia o l’Italia) o comuniste (come la Cecoslovacchia e la Polonia).
L’invenzione dei teenager
La parola teenager è com-posta da teen (terminazione dei numeri inglesi che vanno da 13 a 19) e ager («che è nell’età di»). In italiano po-tremmo tradurla con il termi-ne «adolescente». Il mondo dei teenager è un mondo esclusivo, popolato solo dai suoi membri, inaccessibile agli adulti.
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Storia e… GEOGRAFIA
Per i giovani l’istruzione è una risorsa fondamen-tale; la sua mancanza condanna alla miseria. Oggi nel mondo vi sono circa 758 milioni di analfabeti;
di questi, 477 milioni sono donne. La maggior parte vive nell’Africa subsahariana (26% della popolazione globale) e nell’Asia meridionale (51% della popolazione globale). Il diritto negato all’istruzione non rappresenta solo una violazione dei diritti del giovane, ma è anche un danno sociale perché genera sfruttamento, povertà, disoccupa-zione, discriminazioni di genere.
PROPOSTA DI LAVORO Cerca in internet la più recente classifica dell’indice d’istruzione globale e scrivi i primi dieci Paesi in classifica e gli ultimi dieci. A quali continenti appartengono? Qual è l’età media della loro popola-zione? Ritieni che i due fenomeni siano collegati?
Storia e… TECNOLOGIA
Igiovani sono consumatori di tecnologia. Da quando il progresso della microelettronica ha consentito di ridurre le dimensioni dei prodotti e di abbassare i loro prezzi di vendita, milioni di giova-
ni sono entrati in possesso dei mezzi tecnologici (smartphone, tablet ecc.) fondamentali per accedere alla comunità virtuale digitale. Questa novità ha radicalmente cambiato la relazione fra di loro.
PROPOSTA DI LAVORO Fai una breve ricerca su coding e pensiero compu-tazionale per cercare di capire quale metodo sta alla base di tutte le mo-derne tecnologie. È un modo di pensare di tipo «umano» o «robotico»?
Storia e… LETTERATURA
La giovinezza è un tema molto presente in letteratura. Già nel Rinasci-mento Lorenzo de’ Medici la celebrava nella canzone di Bacco: «Quant’è bella giovinezza, che si fugge tuttavia! Chi vuol esser lieto, sia: di do-
man non c’è certezza». Nel corso del Novecento numerosi sono stati i cosid-detti romanzi di formazione, incentrati sull’ingresso nella vita adulta. Tra i molti, ricordiamo il romanzo Il giovane Holden di J.D. Salinger (1919-2010), nella foto. Recentemente ha avuto un successo planetario la saga di Harry Potter, grazie alla quale milioni di lettori hanno seguito la crescita e il passag-gio dall’infanzia all’età adulta del celebre maghetto occhialuto.
PROPOSTA DI LAVORO Cerca tra i libri che hai letto fino a oggi un romanzo di formazione e prova a capire attraverso quali esperienze il protagonista è riuscito a crescere.
Percorso 7 ( I giovani, un gruppo sociale
I giovani, un gruppo sociale Incroci interdisciplinari
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Percorsi per l’esame
Storia e… SCIENZE
Il mito dell’eterna giovinezza da sempre accompagna l’umanità. Oggi la scien-za lavora per trasformare il mito in realtà, rallentando l’invecchiamento delle cellule umane. Del resto, la storia della medicina è piena di rimedi anti-in-
vecchiamento, dal consumo di alcune radici ai testicoli di toro e di altri anima-li. Anche gli alchimisti della prima età moderna, che furono i progenitori degli scienziati moderni, cercavano nella pietra filosofale non solo il modo per produr-re oro, ma anche l’«elisir di lunga vita», che avrebbe bloccato la corruzione delle sostanze organiche.
PROPOSTA DI LAVORO Così come esistono malattie tipiche della vecchiaia, esistono anche malattie o fastidiose manifestazioni del corpo tipiche della giovinezza. Scopri-ne alcune e cerca di capire perché si manifestino proprio nell’età giovanile.
Storia e… MUSICA
II giovani sono produttori e consumatori di musica fin dagli anni Cinquanta del Novecento. Produttori perché la maggior parte delle band, dagli albori della storia del rock’n’roll alla musica
contemporanea, sono formate da giovanissimi musicisti (i quattro membri dei Beatles avevano poco più di venti anni quando hanno formato il gruppo); consumatori perché il mercato musicale si rivol-ge prevalentemente a un pubblico giovanile.Anche il musicista italiano Jovanotti (nella foto) ha dedicato una can-zone ai giovani (I giovani, appunto) insistendo sulla difficoltà di cata-logarli nonostante, agli occhi degli adulti, essi siano tutti uguali.
PROPOSTA DI LAVORO Cerca in internet il testo della canzone di Jova-notti I giovani, di cui si parla sopra. Quale punto di vista sceglie l’auto-re, quello dei giovani o quello degli adulti? Condividi ciò che dice?
Storia e… CINEMA
La giovinezza è un tema cinematografico per eccellenza per-ché condensa tutti gli elementi necessari a una buona storia: incognite verso il futuro, apertura al mondo, contrasto fra le
generazioni. Il film L’attimo fuggente (1989) del regista statuniten-se Peter Weir racconta l’incontro tra una classe di liceali degli anni Cinquanta di un prestigioso college e un professore di letteratura poco più vecchio di loro, originale e anticonformista, che li sprona a vivere, pensare, creare, osare oltre le regole imposte dall’istituzio-ne, assumendosi i rischi che questa scelta di libertà comporta.
PROPOSTA DI LAVORO Dopo aver visto il film L’attimo fuggente, secondo te, in che modo i vari modelli di adulti presenti nel film cercano di educare i giovani? Cosa pensi delle loro scelte?
Percorso 7 ( I giovani, un gruppo sociale 103