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Piano Emergenza Comunale
Protezione civile
COMUNE di NOCCIANO
Descrizione del territorio
Rischi e sistema di Comunicazione
Modello di Intervento e Scenari
“Piano mercurio”
Programma mitigazione dei rischi
Allegati(esterni al Piano)
Il seguente Piano di emergenza comunale,redattoDalla Società Di.Val. Srls in collaborazione con l’Ufficio Unico di Protezione civile del Centro Operativo Intercomunale COI SIGETER II°, è sviluppato secondo le LINEE GUIDA PER LA PIANIFICAZIONE COMUNALE E INTERCOMUNALE DI EMERGENZA approvate con DELIBERAZIONE 13.01.2015, n. 19 dalla Regione Abruzzo– Protezione civile – Centro Funzionale d’Abruzzo
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Indice Pagina
Normativa 4-5
I Parte Descrizione del Territorio 6-10
1.1) Inquadramento territoriale 6
1.2) Viabilità 7
1.3) Strutture sensibili e sanitarie 7
1.4) Strutture strategiche 8
1.5) Luoghi di Aggregazione 9
1.6) Punti Critici 10
II Rischi e sistema di Comunicazione 11-17
2.1) Rischi del territorio 11 2.2) Sistema di allertamento rischi 11-13 2.3) Schema Modello di intervento, Funzioni di supporto, Sistema di comunicazione 14-17
III Parte Modello di intervento e scenari 18-112
3) Rischio idrogeologico 18
3.1) Scenario di evento
18-19
3.2) Modello di intervento
20-44
4) RischioIncendio d’Interfaccia 45
4.1) Scenario di evento
45
4.2) Modello di intervento
46-70
5) Rischio Sismico 71
5.1) Scenario di evento
71
5.2) Modello di intervento
72-83
6) Rischio Neve, Giacchio 84-93
6.1) Scenario di evento
85
6.2) Modello di intervento
85-93
7) Rischio Sociale 94
7.1) Scenario di evento
94
7.2) Modello di intervento
95-96
8) RischioBlackout 97
8.1) Scenario di evento
97
8.2) Modello di intervento
98-111
IV Parte “Piano Mercurio” 112
9) Elenco dei referenti di funzione 112
10) Elenco mezzi e materiali di Proprietà del Comune, delle Associazioni di protezione civile e delle ditte private convenzionate
113
11) Elenco personale del Comune e delle Associazioni di protezione civile
113
V Parte Programmazione delle azioni di mitigazione
dei rischi
114-116
12) Piano di Comunicazione alla Popolazione
114
13) Individuazione azioni di riduzione del rischio idrogeologico
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14) Individuazione azioni di riduzione del rischio Incendio d’Interfaccia
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15) Individuazione azioni di riduzione del rischio Sismico
115
16) Individuazione azioni di riduzione del rischio Neve, Giacchio
115
17) Individuazione azioni di riduzione del rischio Sociale
115
18) Individuazione azioni di riduzione del rischio Blackout
115
VI Parte Allegati(esterni al Piano)
116
19) Allegati cartografici: punti critici; cancellazione; Aree a rischio;
20) esterno
21) Allegati fotografici: punti critici; cancellazione; Aree a rischio;
esterno
22) CB4 – Censimento popolazione “fragile”; esterno 23) CR1 – Contatti con il Centro Funzionale; 117
24) CR6 – Localizzazione presidi territoriali; 118
25) Elenco aree di attesa, accoglienza e ammassamento 119
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Normativa Nazionale
- Legge n. 225 del 24 febbraio 1992. – “Istituzione del Servizio nazionale della protezione civile.” ( aggiornato con il decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, coordinato con la legge di conversione 15 ottobre 2013, n. 119 e con il D.L. 15 maggio 2012, n. 59, coordinato con la legge di conversione 12 luglio 2012, n. 100.).
- Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 112. – “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della Legge 15 marzo 1997, n. 59”.
- Decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito con legge 7 agosto 2012, n. 135, recante disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini.
- Decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401, recante “Disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di protezione civile e per migliorare le strutture logistiche nel settore della difesa civile”.
- DM 13 Febbraio 2001, “Criteri di massima per l’organizzazione dei soccorsi sanitari nelle catastrofi”. - Direttiva del Presidente Consiglio dei Ministri 27.2.2004 “Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e
funzionale del sistema di allertamento nazionale e regionale per il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile”. Presidenza del Consiglio dei Ministri “Manuale Operativo per la predisposizione di un Piano Comunale o Intercomunale di Protezione Civile” – Ottobre 2007.
- Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 16 Febbraio 2007, “Linee guida per l'informazione alla popolazione sul rischio industriale”.
- Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 dicembre 2008 recante disposizioni su “Organizzazione e funzionamento di Sistema presso la Sala Situazione Italia del Dipartimento della protezione civile”.
- Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, “Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”.
- Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 dicembre 2008 “Indirizzi Operativi per la gestione delle emergenze”.
- Circolare riguardante la programmazione e l’organizzazione delle attività addestrative di protezione civile (nota del Capo del Dipartimento n. DPC/EME/41948 del 28/05/2010. OPCM n. 4007 del 29 febbraio 2012: contributi per gli interventi di prevenzione del rischio sismico per l'anno 2011.
- Decreto interministeriale 13 aprile 2011, “Disposizioni in attuazione dell'articolo 3, comma 3-bis, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, come modificato ed integrato dal decreto legislativo 3 agosto 2009, n. 106, in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”.
- Decreto del Capo del Dipartimento 12 gennaio 2012, “Adozione dell'intesa tra il Dipartimento della protezione civile e le Regioni e le Provincie autonome di Trento e di Bolzano e la Regione autonoma della Valle d'Aosta prevista dall'art. 5 del decreto del 13 aprile 2011 e condivisione di indirizzi comuni per l'applicazione delle altre misure contenute nel medesimo decreto”
- Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 novembre 2012, recante “Indirizzi operativi volti ad assicurare l’unitaria partecipazione delle organizzazioni di volontariato all’attività di protezione civile”.
- OCDPC n. 171 del 19 giugno 2014: “Contributi per gli interventi di prevenzione del rischio sismico per l'anno 2013”.
- Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 gennaio 2014 relativa al “Programma nazionale di soccorso per il rischio sismico.”
- Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 16 gennaio 2014 inerente il “Programma nazionale di soccorso per il rischio sismico”, pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 79 del 4 aprile 2014.
- Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 febbraio 2014 – “Disposizioni per l'aggiornamento della pianificazione di emergenza per il rischio vulcanico del Vesuvio”.
- Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Protezione Civile -Dossier “Risultati dell’indagine Piani di Emergenza comunali e disabilità” – Aprile 2014.
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Normativa Regionale
- Legge regionale 12 agosto 1993, n. 37 – recepimento della Legge quadro sul volontariato. - Legge regionale 14 dicembre 1993, n. 72 – “Disciplina delle attività regionali di protezione civile”. - Legge regionale del 01 ottobre 2007, n. 34 – “Disposizioni di adeguamento normativo e per il funzionamento
delle strutture”. - Legge regionale 11 agosto 2011, n. 28 – “Norme per la riduzione del rischio sismico e modalità di vigilanza e
controllo su opere e costruzioni in zone sismiche.” - Delibera di Giunta Regionale n. 811 del 21/11/11 "Direttive tecniche circa l'individuazione delle specifiche
dimensionali e grafiche della cartellonistica relativa alle aree di emergenza comunali e delle sedi C.O.C. e C.O.M.".
- DGR 178 del 4.03.2013 – “L.R. 20.07.1989 n. 58 Volontariato associazionismo ed Albo Regionale per la Protezione Civile e successive modifiche ed integrazioni: Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9.11.2012 Indirizzi operativi volti ad assicurare l'unitaria partecipazione delle Organizzazioni di Volontariato all'attività di protezione civile G.U. n. 27 del 1 febbraio 2013. Adempimenti”.
- Delibera di Giunta Regionale n. 793/2013 – “Procedure finalizzate alla gestione operativa da parte delle strutture di P.C.”.
- Delibera di Giunta Regionale n. 365/2014 – “Dir. P.C.M. febbraio 2004 Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale e regionale per il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile. sistema di allertamento regionale multi rischio. Direttiva regionale per l'allertamento rischi idrogeologico-idraulico e incendi. Approvazione documento Sistema di allertamento regionale multirischio”.
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I Parte Descrizione del Territorio
1.1) Inquadramento territoriale
Il Comune di Nocciano è situato in zona collinare, fra le vallate del fiume Pescara e fiume Nora, in una bella posizione panoramica. Il paese sorge su una collina a 301 metri s.l.m. delimitato dal corso del torrente Nora a Nord e del torrente Cigno a Sud, dista 28 Km da Pescara. Le fanno da contorno le vette della Maiella del Morrone e del Gran Sasso, che offrono al visitatore stupendi panorami. Nocciano, piccolo centro in provincia di Pescara, da cui dista 28 Km, è prevalentemente agricolo; il suo terreno è particolarmente adatto alla coltivazione di uliveti, vigneti e frumento, da qui la presenza di frantoi, case vinicole e mulini. Le sue origini sono antiche, risalgono al periodo neolitico, italico e romano. In Abruzzo la presenza di Roma è databile intorno al 67 d.C., quando le maestranze romane sono presenti per prosciugare il Lago del Fucino, è così probabilmente che incomincia l'evangelizzazione del territorio e delle popolazioni locali. La Via Tiburtina, è la strada che da Roma porta al Mar Adriatico che già da allora favoriva gli scambi ed i traffici tra il mare ed i pastori delle campagne romane e del napoletano; le popolazioni quindi, che vivevano ai lati della grande strada di comunicazione e del fiume Aterno, ne traevano grandi benefici. Il suo territorio compreso tra il fiume Nora a nord e il torrente Cigno a sud, era chiamato anticamente Fellonica, poi Follonica. Gli abitanti di questa zona erano i Vestini e facevano parte del territorio di Penne (Pinna Vestinorum) e Follonica ne dipendeva sia economicamente che amministrativamente. Quando le popolazioni di queste terre erano in pericolo, a causa di predoni, briganti o saraceni, o per le invasioni barbariche, si rifugiavano sui colli e in questo territorio c'era un colle forse a forma di noce, Nux, da qui Noaanum, Nouano, Nocciano, infatti nel suo stemma appare una noce, toponimo del paese. Intorno al 1000, per difendersi meglio, sorse la necessità di costruire una torre di avvistamento e di difesa, il Torrione, ancor oggi visibile e nel 1100/1200 ci fu l'ampliamento del castello con la costruzione dei due bracci, uno a destra e uno a sinistra del Torrione. Nell'agro circostante sono stati ritrovati oggetti pre-romani e romani, la zona appare in documenti casauriensi del IX secolo, sempre senza alcuna citazione esplicita del paese. Dagli scavi eseguiti nei dintorni del centro abitato, sono affiorati parecchi ruderi di costruzioni romane e numerosi oggetti antichi come armi, anfore e sarcofaghi ( di cui uno è esposto nell'atrio del castello medioevale). Nel 1994, sono affiorati resti di una villa di epoca romana con pavimenti a mosaico, che legano le origini di Nocciano all'esistenza nel luogo di un'antica città romana detta Follonica.
Estensione territoriale 13,66 kmq
Popolazione residente 1826
Principali vie di comunicazione
SP40, SP41, SP42, SS 602;
Principali corsi d’acqua
Comuni confinanti Alanno, Catignano, Cugnoli, Pianella, Rosciano
Altitudine 301 m Località e Frazioni Casali, Cerasa, Colle Maggio, Collina, Prato San Lorenzo Hazard Sismico, idrogeologico, Incendio boschivo, blackout, neve /ghiaccio.
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1.2) Viabilità
La Viabilità principale nel territorio del Comune di Nocciano è la seguente:
SP40, SP41, SP42, SS 602;
1.3) Strutture sensibili e sanitarie
Strutture sensibili: case di cura\case di riposo\Centri di Accoglienza Temporanei\centri di residenza per anziani\Ospedali\Farmacie\Scuole\Etc….... Nominativo struttura Indirizzo struttura Tipo di struttura N° Posti letto Farmacia Via Roma 34\A Farmacia N.I. Nominativo referente\dirigente
Contatto mail Contatto telefono Contatto cellullare
Dott. Ssa Antinucci Mara
N.I. 085847344 N.I.
nessuna nessuna nessuna nessuna
N.I. non indicato\non comunicato
1.4) Strutture strategiche
Edifici Strategici: Magazzino Comunale, Deposito mezzi Comunale, Carabinieri, Polizia, VV.F, C.F.d.S., Volontariato sanitario, Volontariato di Pro.civ., etc Nominativo struttura Indirizzo struttura Tipo di struttura
Magazzino Comunale
Via Aldo Moro Comune Non indicato
Nominativo referente\dirigente
Contatto mail Contatto telefono Contatto cellullare
Sindaco N.I. 085 847135 N.I. Nominativo struttura Indirizzo struttura Tipo di struttura Municipio-COC Via San Rocco, 24 Comune N.I. Nominativo referente\dirigente
Contatto mail Contatto telefono Contatto cellullare
N.I. N.I. N.I. N.I. Nominativo struttura Indirizzo struttura Tipo di struttura Nominativo Contatto mail Contatto telefono Contatto cellullare
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referente\dirigente Nominativo struttura Indirizzo struttura Tipo di struttura Nominativo referente\dirigente
Contatto mail Contatto telefono Contatto cellullare
Nominativo struttura Indirizzo struttura Tipo di struttura
N.I. non indicato\non comunicato
1.5) Luoghi di Aggregazione
Luoghi di Aggregazione: Strutture ricettive-Scuole-teatri-cinema-palazzetto dello sport-etc
1
Nominativo struttura Indirizzo struttura Tipo di struttura N° Posti letto o mq o cucina N.I. N.I. Nominativo referente\dirigente
Contatto mail Contatto telefono Contatto cellullare
N.I. N.I. N.I.
2
Nominativo struttura Indirizzo struttura Tipo di struttura N° Posti letto o mq o cucina N.I. N.I.
Nominativo referente\dirigente
Contatto mail Contatto telefono Contatto cellullare
N.I. N.I.
3
Nominativo struttura Indirizzo struttura Tipo di struttura N° Posti letto o mq o cucina Nominativo referente\dirigente
Contatto mail Contatto telefono Contatto cellullare
4
Nominativo struttura Indirizzo struttura Tipo di struttura N° Posti letto o mq o cucina Nominativo referente\dirigente
Contatto mail Contatto telefono Contatto cellullare
5
Nominativo struttura Indirizzo struttura Tipo di struttura N° Posti letto o mq o cucina
Nominativo referente\dirigente
Contattomail Contattotelefono Contattocellullare
Nominativo struttura Indirizzo struttura Tipo di struttura N° Posti letto o mq
Nominativo Contattomail Contattotelefono Contattocellullare
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6 referente\dirigente
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Nominativo struttura Indirizzo struttura Tipo di struttura N° Posti letto o mq
Nominativo referente\dirigente
Contattomail Contattotelefono Contattocellullare
N.I. non indicato\non comunicato
1.6) Punti Critici e sistemi di cancellazione
Punti critici:
Per punti critici in questo paragrafo si intendono ponti e sottopassaggi,su viabilità primaria o di interesse ai fini della circolazione in emergenza, presenti nel territorio di Nocciano.I punti critici sono rappresentati negli allegati presenti in questo documento e denominati “punti critici”.
Non indicato\non comunicato
Cancellazione:
La legge 225/92 suddivide gli eventi calamitosi in tre categorie a) comunale, b) provinciale –regionale, c) nazionale. Nella costruzione dei cancelli si è tenuto conto sia dello sviluppo del C.O.I e del relativo piano intercomunale, sia delle esigenze di controllare il traffico veicolare dei singoli comuni. Le funzioni dei cancelli sono di regolare il flusso dei soccorsi, indirizzandoli anche quando necessario nelle idonee aree di emergenza e coordinamento. In un primo studio dell’analisi della forza ci si è accorti che molti Comuni non sarebbero in gradi di approntare, per la grande estensione territoriale e per il numero di strade secondarie che lo attraversano, la messa in opera, in caso di necessità, di tutti i cancelli di categoria a) necessari ad isolare il proprio centro urbano e\o le frazioni componenti il tessuto urbano del Comune stesso. In tal caso si è provveduto ad immettere solo i cancelli utili alla chiusura delle strade principali, che comunque garantirebbero un sufficiente controllo del traffico veicolare in ingresso ed in uscita. Evidente è altresì apparso il dato che testimonia la possibile autosufficienza delle amministrazioni nella messa in opera di tali cancelli di categoria superiore, evidenziando come la creazione di una gestione unificata garantisce un più efficiente controllo locale anche del traffico veicolare. Una volta definiti i tratti critici e i cancelli per la viabilità strategica sono emersi una serie di vie secondarie che, pur non essendo sede di flussi di traffico importanti, si sono rivelati potenziali valvole di sfogo importanti per permettere l’accesso al centro abitato senza obbligare a lunghe deviazioni. Le cancellazioni sono rappresentate negli allegati denominati “cancellazioni”.
Cancellazione con Personale. Agenti e transenne per regolare il flusso del veicolare
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Cancellazione con Personale volontario per il libero passaggio del solo traffico dei soccorsi
Cancellazione con solo transenne per vietare il flusso veicolare Spiegazione delle sigle che si possono ritrovare negli allegati fotografici Numero progressivo Cancellazione con Personale numero e tipo personale numero transenne del cancello 1° C.c.P2 A 2 Tran Numero progressivo Cancellazione senza Personale numero transenne del cancello 1° C.s.P2 Tran Negli allegati fotografici indica la direzione del flusso veicolare in relazione al sistema di cancellazione Negli allegati fotografici indica le linee di connessione
II Rischi e sistema di Comunicazione
1.7) Rischi del territorio
Sezione dedicata alla descrizione delle condizioni di pericolosità e di rischio del territorio comunale: la conoscenza delle tipologie di rischio cui il territorio comunale risulta soggetto e la loro localizzazione,permette la definizione di scenari. In particolare, potranno essere definiti scenari di rischio (che si riferisconoall’evoluzione nello spazio e nel tempo dell'evento e dei suoi effetti, della distribuzione degli esposti stimati edella loro vulnerabilità anche a seguito di azioni di contrasto) e scenari d’evento (ossia l’evoluzione nellospazio e nel tempo del solo evento prefigurato, atteso e/o in atto, pur nella sua completezza e complessità)al fine di definire le procedure atte alla salvaguardia della popolazione e del territorio. I rischi cui si fa riferimento sono: Rischio idraulico;Rischio idrogeologico;Rischio incendi boschivi di interfaccia;Rischio sismico;Rischio neve /ghiaccio, Rischio Sociale. Il Comune, cosi come previsto dalle linee guida regionali, potrà usufruire dell’affiancamento della Regione nella definizione dello scenario, legato a un dato evento. La Regione infatti fornirà supporto per la definizione, a seconda della tipologia di evento, di quelli che sono i possibili effetti al suolo (si fa riferimento, ad esempio, agli effetti al suolo determinati da eventi prevedibili in atto e/o improvvisi). (Cit. Pagina 11 delle Linee Guida per la Pianificazione Comunale e Intercomunale di Emergenza)
1.8) Sistema di allertamento
Sistema allertamento rischio IDROGEOLOGICO E IDRAULICO Il Sistema Allertamento regionale in ambito di Protezione Civile è strutturato in modo che ad ogni livello di allerta, comunicato dal Centro Funzionale d’Abruzzo o attivato in seguito a segnalazioni di fenomeni imminenti o in atto, corrisponda una fase di allertamento che il Sindaco, in qualità di Autorità Comunale di Protezione Civile, deve attivare. Pertanto, per ogni fase di allertamento, il Sindaco svolge delle azioni che garantiscono una pronta risposta al verificarsi degli eventi.
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(Da pagina 23 di: Linee Guida per la Pianificazione Comunale e Intercomunale di Emergenza). Le informative meteo ed idrogeologiche sono quotidianamente pubblicate sul sito della Regione Abruzzo www.regione.abruzzo.it, nella sezione dedicata al Centro Funzionale d’Abruzzo. La fase di normalitàsi attiva quando non sono stati emessi e non sono in corso avvisi. La fase di preallertasi attiva in caso di emissione del Bollettino di criticità con previsione di CODICE GIALLO (CRITICITA’ ORDINARIA), conseguente alla possibilità di fasi temporalesche intense, in considerazione del possibile passaggio dall’allertamento al manifestarsi dell’evento. La fase di allerta prevede:
- fase di attenzione; - fase di preallarme; - fase di allarme.
Il Sindaco può attivare la fase di attenzionevenuto a conoscenza: - del ricevimento dell’Avviso di Avverse Condizioni Meteo e/o dell’Avviso di CODICEARANCIONE/CRITICITÀ
MODERATA; - al verificarsi di un evento con CODICE GIALLO/CRITICITÀ ORDINARIA; - all’aggravarsi della situazione nei punti critici di bacini a carattere torrentizio monitorati a vista daiPresidi
Territoriali attivati dal Centro Funzionale attraverso la Sala Operativa Unificata Regionale; - del superamento di soglie riferite a sistemi di allertamento locale, ove presenti.
Il Sindaco può attivare la fase di preallarme venuto a conoscenza: - Avviso di CODICE ROSSO/CRITICITÀ ELEVATA; - del verificarsi di un evento con CODICE ARANCIONE/CRITICITÀ MODERATA; - dell’aggravarsi della situazione nei punti critici monitorati a vista dai Presidi Territoriali; - del superamento di soglie riferite al sistema di allertamento locale, ove presenti.
Il Sindaco può attivare la fase di allarmevenuto a conoscenza: - del verificarsi di un evento con CODICE ROSSO/CRITICITÀ ELEVATA; - dell’aggravarsi della situazione nei punti critici monitorati a vista dai presidi territoriali; - del superamento di soglie riferite al sistema di allertamento locale, ove presenti.
Sistema allertamento rischio INCENDIO BOSCHIVO DI INTERFACCIA Un incendio boschivo può essere definito come “un fuoco che si sviluppa su aree boscate, cespugliate oppure su terreni coltivati o incolti e pascoli limitrofi a dette aree”.
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L’incendio di interfaccia può essere definito come un incendio che si sviluppa in quei luoghi geografici dove il sistema urbano e quello rurale si incontrano e interagiscono: in particolare, la fascia perimetrale considerata e riportata nella cartografia allegata al piano, è pari ai 200 metri. Tale incendio può avere origine sia in prossimità dell’insediamento (combustione di residui vegetali o accensione di fuochi durante attività ricreative in parchi urbani e/o periurbani, ecc.) sia come incendio propriamente boschivo, per poi interessare le zone di interfaccia. Il sistema regionale di allertamento in materia di rischio incendi boschivi consiste nelle attività di previsione delle condizioni favorevoli all’innesco ed alla propagazione degli incendi boschivi e di interfaccia destinate ad indirizzare i servizi di vigilanza del territorio, di avvistamento e di intervento. L'attività di previsione consiste nell'individuazione delle aree e dei periodi di rischio di incendio boschivo e di interfaccia, nonché degli indici di pericolosità (art.4, comma 1 della legge Quadro in materia di incendi boschivi, n. 353/2000), e consente l’utilizzo razionale dei mezzi antincendio, in relazione alla loro dislocazione e predisposizione all’operatività. Per il rischio incendi boschivi le zone di allertamento sono: PROVINCIA DELL’AQUILA; PROVINCIA DI CHIETI; PROVINCIA DI PESCARA; PROVINCIA DI TERAMO. Il bollettino, oltre ad una parte testuale che raccoglie previsioni meteoclimatiche rappresenta anche in forma grafica la mappatura dei livelli di pericolosità. Sono definiti tre livelli di pericolosità riguardo il rischio incendi a cui corrispondono tre diverse situazioni operative di eventuale contrasto: - pericolosità bassa (SUL BOLLETTINO COLORE VERDE): le condizioni sono tali che ad innesco avvenuto
l’evento può essere fronteggiato con mezzi ordinari; - pericolosità media (SUL BOLLETTINO COLORE ARANCIO): le condizioni sono tali che ad innesco
avvenuto l’evento deve essere fronteggiato con una risposta rapida ed efficace, senza la quale potrebbe essere richiesto l’intervento di mezzi aerei;
- pericolosità alta (SUL BOLLETTINO COLORE ROSSO): le condizioni sono tali che ad innesco avvenuto l’evento può essere contrastato solo ricorrendo all’utilizzo di mezzi straordinari, quali la flotta aerea regionale e statale.
A seconda dei livelli di pericolosità vengono attivati livelli di allerta.In particolare, i Livelli di Allerta sono attivati sulla base: - dei Bollettini emessi dal Centro Funzionale;di segnalazioni di fenomeni imminenti o in atto.
Il modello di intervento in caso di rischio di incendi boschivi prevede: - una fase di normalità, che è conseguente alla previsione di una pericolosità bassa riportata dal
bollettinogiornaliero; - una fase di preallerta attivata per tutta la durata del periodo della Campagna AIB oppure, al di fuori di
questo periodo, in seguito alla previsione di una pericolosità media riportata dal bollettino o al verificarsi di un incendio boschivo e di interfaccia nel territorio comunale.
- tre diverse fasi di allerta: - attenzione, attiva in caso di pericolosità alta riportata dal bollettino o al verificarsi di un incendio boschivo che, secondo le valutazioni del Direttore Operazioni di Spegnimento (DOS), potrebbe propagarsi verso la fascia perimetrale; - preallarme, si attiva quando l’incendio boschivo è in atto e prossimo alla fascia perimetralee potrebbe
interessare la fascia di interfaccia; - allarme, si attiva con un incendio in atto che è ormai interno alla fascia perimetrale. Tali fasi, che attivano leazioni previste dai Piani di emergenza comunali o intercomunali di protezione civile, corrispondono ai livelli diallerta secondo il seguente schema:
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(Da pagina 51 di: Linee Guida per la Pianificazione Comunale e Intercomunale di Emergenza).
1.9) Schema Modello di intervento, Funzioni di supporto, sistema di comunicazione
Schema Modelli di intervento Il modello di intervento rappresenta l’insieme delle azioni da mettere in atto al fine di fronteggiare le diverse fasi dell’emergenza e definisce i ruoli e le responsabilità dei diversi soggetti coinvolti. In particolare, al fine di garantire il necessario coordinamento operativo, il modello d’interventodefinisce – nel rispetto delle vigenti normative statali e regionali nonché sulla base di accordi o intese specifiche – ruoli e responsabilità dei vari soggetti coinvolti, con il relativo flusso delle comunicazioni, individuando nel contempo i luoghi del coordinamento operativo. In via esemplificativa, il Piano di Emergenza per un singolo comune, prevede un modello di intervento così definito:
(Da pagina 12 di: Linee Guida per la Pianificazione Comunale e Intercomunale di Emergenza).
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Schema Funzioni di Supporto Il Centro operativo Comunale (C.O.C.), attivato dal Sindaco, si configura come centro dicoordinamento che supporta il Sindaco nella gestione dell’emergenza per assicurare sul proprio territorio ladirezione ed il coordinamento dei servizi di soccorso ed assistenza alla popolazione. In caso di emergenza, a seconda della sua estensione e dell’intensità, si può avere l’attivazione di più centri di coordinamento in funzione dei diversi livelli di responsabilità, al fine di garantire il coordinamento delle attività di soccorso, in relazione alla capacità di risposta del territorio interessato. I centri dicoordinamento, pertanto, sono di livello: - Comunale/Intercomunale (C.O.C.: centro operativo comunale / C.O.I.: centro Operativo Intercomunale);
- Provinciale (C.C.S.: centro coordinamento soccorsi / C.O.M.: centro operativo misto);
- Regionale (S.O.R.: sala operativa regionale);
- Nazionale (C.O.: comitato operativo della protezione civile / DI.COMA.C.: Direzione di Comando e
Controllo). A seguire uno schema delle funzioni di supporto:
1. Funzione tecnica e pianificazione F1 2. Funzione sanità, assistenza sociale e veterinaria F2 3. Funzione volontariato F3 4. Funzione materiali e mezzi F4 5. Funzione servizi essenziali F5 6. Funzione censimento danni a persone e cose F6 7. Funzione strutture operative F7 8. Funzione telecomunicazioni F8 9. Funzione assistenza alla popolazione F9
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(Da pagina 13 di: Linee Guida per la Pianificazione Comunale e Intercomunale di Emergenza). Il modello d’intervento comunale prevedrà le modalità di comunicazione e di interfaccia tra i centri di coordinamento che, in funzione dell’intensità e dell’estensione dell’evento, saranno attivati ai diversi livelli di responsabilità (provinciale, regionale e nazionale). Il C.O.C., qualora sia superato il proprio livello di autosufficienza nella gestione dell’emergenza, attiva la comunicazione con il C.O.I. tramite le 9 funzioni di supporto. Il C.O.I. a sua volta attiverà le comunicazioni con il C.C.S. qualora non siano attivi i C.O.M. Infatti in caso di attivazione del C.O.M., sarà questo centro il punto di riferimento per i C.O.I. Al fine di garantire il pieno coordinamento delle attività. Il numero delle Funzioni di supporto che vengono attivate in emergenza viene valutato dal Sindaco sulla base del contesto operativo nonché sulla capacità del Comune, di sostenerne l’operatività per il periodo emergenziale. Le funzioni di supporto, infatti, per particolari situazioni emergenziali ovvero qualora la ridotta disponibilità di risorse umane lo richieda, possono essere accorpate. L’attività di raccordo tra le diverse Funzioni nonché con gli Enti sovraordinati (Intercomunale, Prefettura, Regione, Provincia) viene svolta da una Segreteria di Coordinamento, che provvede anche all’attivitàamministrativa, contabile e di protocollo, nonché alla reportistica delle informazioni sulla situazione in atto datrasmettere in emergenza ai centri di coordinamento di livello provinciale e regionale.Ove possibile per numero di personale presente nell’amministrazioni comunale, sarà
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quindi attivata laSegreteria di Coordinamento, nelle amministrazioni che non abbiamo un numero sufficiente di personale, le funzioni della segreteria di coordinamento saranno svolte dai referenti di funzioni. Schema Sistema di comunicazione Come previsto dal Piano intercomunale del C.O.I. SIGETER II° e dalle Linee Guida per la Pianificazione Comunale e Intercomunale di Emergenza della Regione Abruzzo, il sistema di comunicazione è rappresentato dal seguente schema
Qualora venga attivata tutta la catena di Comando e Controllo lo schema di seguito rappresenta il sistema di comunicazione dei Centro Operativi
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III Parte Modello di intervento e scenari
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3) Rischio idrogeologico Le fasi del modello di intervento in caso di rischio idrogeologico e/o idraulico sono suddivise in: - Fase di normalità - Fase di preallerta Dalla fase di preallerta si passa alla fase di allerta, la quale è divisa in tre fasi: - La fase di attenzione;- La fase di preallarme;- La fase di allarme.
3.1) Scenario di evento All’interno del territorio comunale sono localizzate le aree a rischio idrogeologico ed idraulico. Per aree a rischio si intendono sia quelle riportate negli strumenti di pianificazione regionale (Piano Stralcio di Bacino per l'Assetto Idrogeologico dei Bacini Idrografici di Rilievo Regionale Abruzzesi e del Bacino Interregionale del Fiume Sangro "Fenomeni Gravitativi e Processi Erosivi" -di seguito denominato PAI-, Piano Stralcio Difesa dalle Alluvioni -di seguito denominato PSDA- aggiornato sulla base della direttiva 2007/60, del D.Lgs. 49/2010 e secondo gli "Indirizzi operativi per l'attuazione della direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi da alluvione con riferimento alla predisposizione delle mappe della pericolosità e del rischio di alluvioni") sia quelle a rischio a causa di particolari fenomeni nonché quelle ritenute tali dalle Amministrazioni locali. Le zone del Comune di Nocciano a rischio idrogeologico sono indicate nella tabella “Aree a rischio idrogeologico”.
AREE E TRATTI STRADALI SOGGETTI A RISCHIO Idrogeologico
Prog. Località Tipologia Persone Famiglie Fonte rischio
1 Colle Maggio Edifici civili Strada comunale 6 2 PAI
2 Colle Maggio Edifici civili Strada comunale 5 2 PAI Comune
Le aree sopra riportate saranno consegnate ai Presidi Territoriali per essere oggetto di particolare attenzione
durante tutte le fasi di emergenza.
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3.2) Modello di intervento Generico Centro Funzionale
D’Abruzzo 0862-314311
SINDACO
FASE DI NORMALITA’
Non sono stati emessi ne sono previsti avvisi
SOGETTO
AZIONE R.IDROGEOLOGICO-IDRAULICO
FASE SOGETTI DA COINVOLGERE
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IND
AC
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Controlla quotidianamente la pubblicazione dei bollettini di criticità sulla home page del sito istituzionale della Regione Abruzzo www.regione.abruzzo.it nella sezione dedicata al CFA e contestualmente verifica il ricevimento di eventuali Avvisi da parte del centro Funzionale d’Abruzzo
F
AS
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SINDACO
FASE DI PREALLERTA
Emissione del bollettino di criticità con previsione di codice GIALLO (Criticità ORDINARIA),
conseguente alla possibilità di fasi temporalesche intense, in considerazione del possibile passaggio dell’allertamento al manifestarsi dell’evento
SOGETTO
AZIONE R.IDROGEOLOGICO-IDRAULICO
FASE SOGETTI DA COINVOLGERE
OBIETTIVI
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Contatta il Responsabile del C.O.C. per comunicare la possibilità di fenomeni intensi temporaleschi
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Responsabile del C.O.C.
Assicurarsi del pronto intervento della struttura operativa i caso di necessità
Contatta i referenti del presidio territoriale per verificarne l’effettiva disponibilità.
Referente del presidio territoriale
Assicurarsi del pronto intervento della struttura operativa i caso di necessità
Contatta il responsabile dell’ufficio unico di protezione civile del C.O.I.
responsabile dell’ufficio unico di protezione civile del C.O.I.
Pre-allertare il C.O.I.
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SINDACO
FASE DI ATTENZIONE
- del ricevimento dell’Avviso di Avverse Condizioni Meteo e/o dell’Avviso di CODICE ARANCIONE/CRITICITÀ
MODERATA; - verificarsi di un evento con CODICE GIALLO/CRITICITÀ ORDINARIA - all’aggravarsi della situazione nei punti critici di bacini a carattere torrentizio monitorati a vista dai Presidi Territoria li
attivati dal Centro Funzionale attraverso la Sala Operativa Unificata Regionale - del superamento di soglie riferite a sistemi di allertamento locale, ove presenti. SOGETTO
AZIONE R.IDROGEOLOGICO-IDRAULICO
FASE SOGETTI DA COINVOLGERE
OBIETTIVI
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IND
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Contatta il Responsabile del C.O.C. per comunicare la possibilità di fenomeni intensi temporaleschi
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Responsabile del C.O.C.
Assicurarsi del pronto intervento della struttura operativa i caso di necessità
Attiva i Presidi Territoriali sentita la Sala Operativa Unificata Regionale, al fine di procedere al monitoraggio visivo nei punti critici in particolare dei bacini a carattere torrentizio
Referente del presidio territoriale Sala Operativa Unificata Regionale (S.O.U.R.) 800860146 - 800861016 0862311526
Monitoraggio e sorveglianza del territorio
Contatta il responsabile dell’ufficio unico di protezione civile del C.O.I.
responsabile dell’ufficio unico di protezione civile del C.O.I.
Pre-allertare il C.O.I.
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FASE di PREALLARME - Avviso di CODICE ROSSO/CRITICITÀ ELEVATA;
- verificarsi di un evento con CODICE ARANCIONE/CRITICITÀ MODERATA; - aggravarsi della situazione nei punti critici monitorati a vista dai Presidi Territoriali; - superamento di soglie riferite al sistema di allertamento locale, ove presenti. SOGETTO
AZIONE R.IDROGEOLOGICO-IDRAULICO
FASE SOGETTI DA COINVOLGERE
OBIETTIVI
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Contatta il responsabile del COC per procedere all’attivazione del Centro Operativo Comunale
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Responsabile del C.O.C. Attivazione del C.O.C.
Comunica alla Prefettura l’entità di eventuali danni a persone o cose sulla base delle informazioni ricevute dalla funzione “Censimento danni a persone o cose” Funzione F6. Comunica l’attivazione del C.O.C. alla Prefettura, alla Regione ed alla Provincia
Prefettura Regione Provincia
Assistenza alla popolazione Creare un efficace coordinamento operativo locale.
Verifica con il supporto del responsabile della Funzione Tecnica e Pianificazione la necessità di allertare le popolazione in particolare quella presente nelle aree a rischio
Responsabile della Funzione Tecnica e Pianificazione F1
Informazione ed assistenza alla popolazione
Se necessario provvede ad emettere ordinanze per interventi di somma urgenza e/o evacuazione della popolazione presente nelle aree a rischio (tabella scenari)
Mettere in atto le misure di salvaguardia della popolazione
Se ancora non attivi, attiva i Presidi Territoriali sentita la Sala Operativa Unificata Regionale, al fine di procedere al monitoraggio visivo nei punti critici.
Referente del presidio Territoriale Sala Operativa Unificata Regionale (S.O.U.R.) 800860146 - 800861016 0862311526
Monitoraggio e sorveglianza del territorio
Verifica con il Responsabile della Funzione Materiali e Mezzi le reali disponibilità in funzione dell’evento in atto. Richiede se necessario delle risorse ulteriori alla Prefettura
Responsabile della Funzione Materia e Mezzi F4 Prefettura
Predisposizione delle risorse e mezzi necessari a fronteggiare l’evento
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SINDACO
FASE di ALLARME - verificarsi di un evento con CODICE ROSSO/CRITICITÀ ELEVATA
- aggravarsi della situazione nei punti critici monitorati a vista dai presidi territoriali - superamento di soglie riferite al sistema di allertamento locale, ove presenti.
SOGETTO
AZIONE R.IDROGEOLOGICO-IDRAULICO
FASE SOGETTI DA COINVOLGERE
OBIETTIVI
SIN
DA
CO
Qualora il COC non fosse stato ancora attivato, contatta il responsabile del COC per procedere all’attivazione nel più breve tempo possibile.
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Responsabile del C.O.C. Attivazione del C.O.C.
Comunica l’attivazione del C.O.C. le Funzioni attivate alla Prefettura, alla Regione ed alla Provincia.
Prefettura Regione Provincia
Creare un efficace coordinamento operativo locale
Mantiene i contatti con la Regione, la Prefettura – UTG, la Provincia, al fine di avere un quadro sempre aggiornato della situazione in atto
Comunica alla Prefettura l’entità di eventuali danni a persone o cose sulla base delle informazioni ricevute dalla funzione “Censimento danni persone o cose (F6)”.
Prefettura Assistenza alla popolazione
Verifica con il supporto del Responsabile della Funzione Tecnica e Pianificazione la necessità di allertare le popolazione in particolare quella presente nelle aree a rischio
Responsabile della Funzione Tecnica e Pianificazione F1
Informazione ed assistenza alla popolazione
Se necessario provvede ad emettere ordinanze per interventi di somma urgenza e/o evacuazione della popolazione presente nelle aree a rischio.
Mettere in atto le misure di salvaguardia della popolazione
Se ancora non attivi, attiva i Presidi Territoriali sentita la Sala Operativa Unificata Regionale, al fine di procedere al monitoraggio visivo nei punti critici.
Referente del presidio Territoriale Sala Operativa Unificata Regionale (S.O.U.R.) 800860146 - 800861016 0862311526
Monitoraggio e sorveglianza del territorio
Verifica con il Responsabile della Funzione Materiali e Mezzi le reali disponibilità in funzione dell’evento in atto. Richiede se necessario delle risorse ulteriori alla Prefettura
Responsabile della Funzione Materia e Mezzi F4 Prefettura
Predisposizione delle risorse e mezzi necessari a fronteggiare l’evento
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REFERENTE PRESIDIO
TERRITORIALE
FASE DI ATTENZIONE
- del ricevimento dell’Avviso di Avverse Condizioni Meteo e/o dell’Avviso di CODICE ARANCIONE/CRITICITÀ MODERATA;
- verificarsi di un evento con CODICE GIALLO/CRITICITÀ ORDINARIA - all’aggravarsi della situazione nei punti critici di bacini a carattere torrentizio monitorati a vista dai Presidi Territoriali attivati dalCentro
Funzionale attraverso la Sala Operativa Unificata Regionale;
- del superamento di soglie riferite a sistemi di allertamento locale, ove presenti. SOGETTO
AZIONE R.IDROGEOLOGICO-IDRAULICO
FASE SOGETTI DA COINVOLGERE
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Comunica al Sindaco le informazioni raccolte sul territorio e lo tiene aggiornato sull’evolversi della situazione nei punti monitorati.
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Sindaco Predisporre le adeguate misure di salvaguardia della popolazione e del territorio
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RESPONSABILE DEL C.O.C FASE DI PREALLARME - Avviso di CODICE ROSSO/CRITICITÀ ELEVATA; - verificarsi di un evento con CODICE ARANCIONE/CRITICITÀ MODERATA; - aggravarsi della situazione nei punti critici monitorati a vista dai Presidi Territoriali;
- superamento di soglie riferite al sistema di allertamento locale, ove presenti. SOGETTO
AZIONE R.IDROGEOLOGICO-IDRAULICO
FASE SOGETTI DA COINVOLGERE
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Convoca i responsabili delle Funzioni di Supporto ritenute necessarie.
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Responsabili delle Funzioni di Supporto
Creare un efficace coordinamento operativo locale
Conferma al Sindaco l’avvenuta attivazione del COC. Comunica al responsabile dell’ufficio unico di protezione civile anche le funzioni di supporto attivate
Sindaco
Si assicura dell’operatività della Segreteria di coordinamento per garantire i rapporti e le comunicazioni con Prefettura e Regione
Segreteria di Coordinamento O REFERENTI DI FUNZIONE
Affidabilità e continuità delle comunicazioni formali
Sentito il Sindaco ed il referente Funzione F1, Contatta il responsabile dell’ufficio unico di protezione civile e\o il Presidente del C.O.I.
responsabile ufficio unico di protezione civile e\o Presidente del C.O.I.;
Attivare il COI tramite la S.O.I.; mettere in pre-allerta la S.O.I.
RESPONSABILE DEL C.O.C FASE DI ALLARME - verificarsi di un evento con CODICE ROSSO/CRITICITÀ ELEVATA - aggravarsi della situazione nei punti critici monitorati a vista dai presidi territoriali
- superamento di soglie riferite al sistema di allertamento locale, ove presenti.
SOGETTO
AZIONE R.IDROGEOLOGICO-IDRAULICO
FASE SOGETTI DA COINVOLGERE
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Convoca i responsabili delle Funzioni di Supporto ritenute necessarie.
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Responsabili delle Funzioni di Supporto
Creare un efficace coordinamento operativo locale
Conferma al Sindaco l’avvenuta attivazione del COC.
Sindaco
Si assicura dell’operatività della Segreteria di coordinamento per garantire i rapporti e le comunicazioni con Prefettura e Regione. IN caso di insufficienza del personale in accordo con il Sindaco distribuisce la funzione della segreteria a uno o più referenti di funzione
Segreteria di Coordinamento o REFERENTI DI FUNZIONE
Affidabilità e continuità delle comunicazioni formali
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Contatta il responsabile dell’ufficio unico di protezione civile e\o Presidente del C.O.I. per assicurarsi che sia stata effettuata l’attivazione della S.O.I.
responsabile dell’ufficio unico di protezione civile e\o Presidente del C.O.I.;
Assicurarsi supporto del COI tramite attivazione della S.O.I.; Attivare le Procedure del Piano intercomunale ed attivare il sistema di comunicazione COC-COI; segnala i referenti di funzione attivati; segnala tutte le azioni fino ad ora intraprese dal comune; comunica tutte le situazione di danno censito o situazioni di pericolo
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RESPONSABILE FUNZIONE TECNICA DI VALUTAZIONE E PIANIFICAZIONE (F1)
FASE di PREALLARME
- Avviso di CODICE ROSSO/CRITICITÀ ELEVATA;
- verificarsi di un evento con CODICE ARANCIONE/CRITICITÀ MODERATA; - aggravarsi della situazione nei punti critici monitorati a vista dai Presidi Territoriali; - superamento di soglie riferite al sistema di allertamento locale, ove presenti. SOGETTO
AZIONE R.IDROGEOLOGICO-IDRAULICO
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SOGETTI DA COINVOLGERE
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Si accerta della presenza sul luogo dell’evento delle strutture preposte al soccorso tecnico urgente e le censisce nel database.
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Creare un efficace coordinamento operativo locale
Si informa sull’evoluzione delle condizioni metereologiche. Se attiva la Sala Operativa Intercomunale, contatta il referente F1 COI per avere informazioni sull’evoluzione delle condizioni metereologiche
Centro Funzionale d’Abruzzo
Migliorare il livello di conoscenza dello scenario meteorologico a breve-medio termine
Sala Operativa Intercomunale, referente F1 COI
Affianca il Responsabile della Funzione Censimento danni per la verifica sul territorio di possibili effetti indotti. Supporta la F6 COC nell’esecuzione del censimento dei dati sul database per predisporre l’invio delle informazioni alla S.O.I.
Responsabile della Funzione Censimento danni F6
Predisporre le misure di mitigazione del rischio e salvaguardia della popolazione e del territorio
Valuta la necessità di allertare la popolazione con il supporto della Funzione Volontariato F3 sulla base dell’evolversi dell’evento e lo comunica al Sindaco. Con la F3 COC valuta la necessità di effettuare richieste di supporto al COI per intraprendere tale attività
Sindaco Informazione ed assistenza alla popolazione; Assicurarsi l’autosufficienza in caso di attivazione dell’evacuazione.
Allerta gli operai reperibili e le ditte di fiducia per gli eventuali interventi, in base alla necessità, sentito il Referente della Funzione Materiali e Mezzi F4. Esegue il censimento su database delle ditte contattate.
Referente della Funzione Materiali e Mezzi F4 Ditte convenzionate
Verificare la disponibilità operai e mezzi
Attività di gestione del traffico ed eventuale organizzazione della viabilità alternativa. Esegue il censimento su database delle informazioni sulla viabilità per predisporre l’invio delle stesse alla S.O.I.
Referente della Funzione Strutture Operative F7
Fluidità e continuità del traffico. Aumentare la rapidità di richiesta supporto referenti di funzione COC-COI
Censisce le risorse e redige richiesta al COI del n° e tipo di materiali-mezzi-personale necessario alla gestione dell’emergenza.
Sindaco; Referenti di funzione del C.O.C.
Aumentare la rapidità e qualità delle richieste di supporto che i referenti di funzione COC effettueranno al COI
Tutti i database saranno utilizzati per la creazione dei mattinali. La predisposizione delle informazioni e richieste su database aumenterà la velocità e la qualità delle richieste di supporto.
RESPONSABILE FUNZIONE TECNICA DI VALUTAZIONE E
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PIANIFICAZIONE (F1) FASE di ALLARME - verificarsi di un evento con CODICE ROSSO/CRITICITÀ ELEVATA - aggravarsi della situazione nei punti critici monitorati a vista dai presidi territoriali
- superamento di soglie riferite al sistema di allertamento locale, ove presenti.
SOGETTO
AZIONE R.IDROGEOLOGICO-IDRAULICO
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SOGETTI DA COINVOLGERE
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Si accerta della presenza sul luogo dell’evento delle strutture preposte al soccorso tecnico urgente. Invia il database alla SOI goni volta che vi siano aggiornamenti da comunicare
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F1 SOI Creare un efficace coordinamento operativo locale; trasmissione delle informaizoni
Si informa sull’evoluzione delle condizioni metereologiche. Se attiva la Sala Operativa Intercomunale, contatta il referente F1 COI per avere informazioni sull’evoluzione delle condizioni metereologiche
Centro Funzionale d’Abruzzo
Migliorare il livello di conoscenza dello scenario meteorologico a breve-medio termine. Aumentare la velocità delle comunicazioni.
Sala Operativa Intercomunale, referente F1 COI
Affianca il Responsabile della Funzione Censimento danni per la verifica sul territorio di possibili effetti indotti. Supporta la F6 COC nell’esecuzione del censimento del dato su database per predisporre l’invio delle informazioni alla S.O.I.
Responsabile della Funzione Censimento danni F6
Predisporre le misure di mitigazione del rischio esalvaguardia della popolazione e del territorio. Dare rapidità nella trasmissione dei dati.
Valuta la necessità di allertare la popolazione con il supporto della Funzione Volontariato F3 sulla base dell’evolversi dell’evento e lo comunica al Sindaco. Comunica l’intenzione dell’evacuazione alla SOI
Sindaco; F1 SOI
Informazione ed assistenza alla popolazione; trasmissione delle informazioni.
Allerta e\o attiva gli operai reperibili e le ditte di fiducia per gli eventuali interventi, in base alla necessità, sentito il Referente della Funzione Materiali eMezzi F4. Comunica l’intenzione di attivazione e\o l’attivazione stessa degli operai e\o delle ditte alla SOI. Invia il database con il n° e tipo di ditte e\o operai attivati o in fase di attivazione.
Referente della Funzione Materiali e Mezzi F4 Ditte convenzionate
Verificare ladisponibilità operai e mezzi. trasmissione delle informazioni.
Esegue attività di gestione del traffico ed eventuale organizzazione della viabilità alternativa. Comunica alla SOI l’attivazione della viabilità alternativa e la modalità di gestione del traffico.
Referente della Funzione Strutture Operative F7; F1 SOI.
Fluidità econtinuità del traffico. trasmissione delle informazioni.
Esegue, qualora non fatto nella fase di pre-allerta, il censimento delle risorse e redige richiesta al SOI del n° e tipo di materiali-mezzi-personale necessario alla gestione dell’emergenza.
Sindaco; Referenti di funzione del C.O.C.
Aumentare la qualità delle richieste di supporto che i referenti di funzione COC effettueranno al COI
Esegue richieste di supporto al referente di funzione F1 SOI
Attivazione supporto
Aumentare l’efficienza del sistema di gestione dell’emergenza di categoria a).
RESPONSABILE FUNZIONE SANITA’, ASSISTENZA SOCIALE E VETERINARIA
FASE DI PREALLARME
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(F2) - Avviso di CODICE ROSSO/CRITICITÀ ELEVATA; - verificarsi di un evento con CODICE ARANCIONE/CRITICITÀ MODERATA; - aggravarsi della situazione nei punti critici monitorati a vista dai Presidi Territoriali;
- superamento di soglie riferite al sistema di allertamento locale, ove presenti. SOGETTO AZIONE
R.IDROGEOLOGICO-IDRAULICO FASE SOGETTI DA
COINVOLGERE OBIETTIVI
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F2
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Trasmette al COI, o SOI se attivata, l’elenco delle persone diversamente abili. Esegue, con la F1 COC, il censimento delle persone potenzialmente interessate dal verificarsi dell’evento e lo trasmette al COI, o F2 SOI se attivata. Contestualmente invia l’elenco delle persone diversamente abili e non su cui si pensa di agire, in via cautelativa, all’evacuazione. Contestualmente attiva la comunicazione verso le strutture sanitarie locali tramite il COI, o la F2 SOI se attivata, per organizzare e\o eseguire un trasferimento in via cautelativa e\o a seguito dell’evento delle persone fragili, (al verificarsi dell’evento il passaggio alla fase di allarme è immediato). Attiva la comunicazione verso le strutture sanitarie locali tramite il COI, o la F2 SOI se attivata, per il soccorso ed evacuazione delle persone rimaste colpite dall’evento (al verificarsi dell’evento il passaggio alla fase di allarme è immediato).
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COI-SOI; Strutture sanitarie deputate ad accogliere i pazienti in trasferimento
Aumentare la qualità e la velocità del meccanismo di comunicazione; Assistenza sanitaria – censimento strutture a rischio
Richiede alla Funzione Volontariato F3 di allertare le associazioni di volontariato con carattere socio-sanitarie al fine di fornire supporto alle componenti Sanitarie intervenute e ne informa il COI, o la F2 SOI se attivata.
Responsabile Funzione Volontariato F3; COI o F2 SOI.
Assistenza sanitaria
Esegue richieste di supporto alla F2 SOI
COI o F2 SOI. Eseguire richiesta di supporto;
RESPONSABILE FUNZIONE SANITA’, ASSISTENZA SOCIALE E VETERINARIA
FASE DI ALLARME
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(F2) - verificarsi di un evento con CODICE ROSSO/CRITICITÀ ELEVATA - aggravarsi della situazione nei punti critici monitorati a vista dai presidi territoriali
- superamento di soglie riferite al sistema di allertamento locale, ove presenti.
SOGETTO
AZIONE R.IDROGEOLOGICO-IDRAULICO
FASE SOGETTI DA COINVOLGERE
OBIETTIVI
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F2)
Trasmette alla SOI l’elenco delle persone diversamente abili se non fatto in fase di pre-allarme. Esegue, con la F1 COC, il censimento delle persone potenzialmente e\o interessate dal verificarsi dell’evento e lo trasmette alla SOI. Contestualmente invia l’elenco delle persone diversamente abili e non su cui si pensa di agire, in via cautelativa, all’evacuazione anche se non colpite dall’evento. Contestualmente attiva la comunicazione verso le strutture sanitarie locali tramite la F2 SOI per organizzare e\o eseguire un trasferimento in via cautelativa e\o a seguito dell’evento delle persone fragili. Attiva la comunicazione verso le strutture sanitarie locali tramite il COI, o la F2 SOI se attivata, per il soccorso ed evacuazione delle persone rimaste colpite dall’evento. Coordina tutto il personale inviatogli dalla F2 SOI;
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Responsabili delle Funzioni di Supporto
Organizzare ed eseguire assistenza sanitaria e messa in sicurezza delle persone coinvolte dall’evento. Organizzare ed eseguire assistenza sanitaria e messa in sicurezza delle persone potenzialmente coinvolte dall’evento. Creare un efficace coordinamento operativo locale
Se no fatto durante la fase di pre-allarme, richiede alla Funzione Volontariato F3 di allertare le associazioni di volontariato con carattere socio-sanitarie al fine di fornire supporto alle componenti Sanitarie intervenute. Qualora non sufficienti e\o non presenti nel territorio comunale tali strutture attiva la richiesta di supporto alla F2 SOI. Coordina tutto il personale inviatogli dalla F2 SOI;
Responsabile Funzione Volontariato F3; F2 SOI
Assistenza Sanitaria; Richiesta supporto;
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RESPONSABILE FUNZIONE VOLONTARIATO (F3)
FASE DI PREALLARME
- Avviso di CODICE ROSSO/CRITICITÀ ELEVATA; - verificarsi di un evento con CODICE ARANCIONE/CRITICITÀ MODERATA; - aggravarsi della situazione nei punti critici monitorati a vista dai Presidi Territoriali;
- superamento di soglie riferite al sistema di allertamento locale, ove presenti. SOG ETTO
AZIONE R.IDROGEOLOGICO-IDRAULICO
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Raccorda le attività con le organizzazioni di volontariato e le strutture operative per attivarsi in caso necessità. Mette in stato di preallerta le squadre di volontariato. Trasmette al COI, o SOI se attivata, l’elenco del personale-materiali e mezzi del volontariato, gruppo comunale e\o associazione\i convenzionate con il comune
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Responsabili Delle Squadre/Associa zioni di volontariato COI, o SOI se attivata.
Assistenza alla popolazione – Predisposizione misure di salvaguardia.
Attiva le organizzazioni di volontariato specializzate in radio comunicazione di emergenza ed emergenza sanitaria, sentito il Responsabile della Funzione Sanità. Se non disponibili esegue richiesta al COI, o SOI se attivata; Attiva le squadre di supporto al presidio territoriale se necessario. Se non disponibili esegue richiesta al COI, o SOI se attivata,
Organizzazioni di volontariato Referente della Funzione Sanità F2 Referente della Funzione Telecomunicazioni F8
Assicurare il pronto intervento e la continuità delle comunicazioni in emergenza tra gli operatori ed il centro di coordinamento.
Esegue,in coordinamento con le altre funzioni del COC, l’analisi della forza necessariaper eseguire il supporto richiesto anche dalle altre funzioni. Predispone tramite database la richiesta di supporto al COI, o SOI se attivata, del personale necessario
Referenti di funzione COC;
Assicurare il pronto intervento; Assicurare rapidità nelle richieste di supporto
RESPONSABILE FUNZIONE FASE DI ALLARME
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VOLONTARIATO (F3) - verificarsi di un evento con CODICE ROSSO/CRITICITÀ ELEVATA - aggravarsi della situazione nei punti critici monitorati a vista dai presidi territoriali
- superamento di soglie riferite al sistema di allertamento locale, ove presenti.
SOGETTO
AZIONE R.IDROGEOLOGICO-IDRAULICO
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SOGETTI DA COINVOLGERE
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F3
)
Esegue le richieste di supporto alla F3 della SOI; Dispone dei volontari per il supporto della polizia municipale e delle altre strutture operative, al fine di provvede anche all’allontanamento delle persone presenti nelle aree colpite. Coordina tutto il personale inviatogli dalla F3 SOI;
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Responsabili Delle Associazioni di Volontariato; F3 SOI;
Assistenza alla Popolazione;
Invia il personale necessario ad assicurare l’assistenza alla popolazione evacuata presso learee di attesa. Attiva le squadre di supporto al presidio territoriale se necessario Coordina tutto il personale inviatogli dalla F3 SOI;
Responsabili delle Squadre/Associa zioni di volontariato
Informazione ed assistenza alla popolazione Monitoraggio e sorveglianza del territorio
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RESPONSABILE FUNZIONE MATERIALI e MEZZI (F4) FASE DI PREALLARME - Avviso di CODICE ROSSO/CRITICITÀ ELEVATA; - verificarsi di un evento con CODICE ARANCIONE/CRITICITÀ MODERATA; - aggravarsi della situazione nei punti critici monitorati a vista dai Presidi Territoriali;
- superamento di soglie riferite al sistema di allertamento locale, ove presenti. SOG ETTO
AZIONE R.IDROGEOLOGICO-IDRAULICO
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Contatta il Responsabile della Funzione F1 COC per conoscere l’evoluzione delle condizioni meteorologiche. Qualora fosse previsto un peggioramento, verifica l’effettiva disponibilità delle aree di emergenza con particolare riguardo alle aree di accoglienza per la popolazione.
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Responsabili Funzione Tecnica di Valutazione e Pianificazione F1
Aggiornamentosulla situazione inatto perassistenza alla popolazione epredisposizione dei mezzinecessari
Stabilisce i collegamenti con le imprese preventivamente individuate per assicurare il pronto intervento. Esegue in collaborazione con le altre funzioni COC l’analisi delle forze necessarie ed individua la quantità e qualità dei mezzi e materiali da richiedere al COI, o SOI se attivata, redigendo la richiesta di supporto.
Imprese presenti nel territorio
Disponibilità di materiali e mezzi.
Informa il Sindaco circa la necessità di ulteriori mezzi e materiali, quindi se necessario compila preventivamente la richiesta di supporto al COI, o SOI se attivata, cosi da assicurare il pronto intervento.
Sindaco Richiedere il supporto degli Enti competenti
RESPONSABILE FUNZIONE MATERIALI e MEZZI (F4) FASE DI ALLARME - verificarsi di un evento con CODICE ROSSO/CRITICITÀ ELEVATA; aggravarsi della situazione nei punti critici monitorati a vista dai
presidi territoriali; superamento di soglie riferite al sistema di allertamento locale, ove presenti.
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AZIONE R.IDROGEOLOGICO-IDRAULICO
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(F4
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Esegue richiesta di supporto alla SOI cosi da assicurare comunque il pronto intervento anche qualora le risorse comunali non fossero sufficienti. Invia i materiali e i mezzi necessari ad assicurare l’assistenza alla popolazione presso le aree di attesa e se evacuata, presso le aree diaccoglienza.
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Responsabili Delle Associazioni di volontariato
Informazione ed assistenza alla popolazione
Mobilita le imprese preventivamente individuate per assicurare il pronto intervento.
Imprese presenti nel territorio
Assistenza alla popolazione - Disponibilità di materiali e mezzi.
Coordina la sistemazione presso le aree di accoglienza dei materiali forniti dalla Regione, dalla Prefettura – UTG, dalla Provincia e dalla SOI, unitamente al Responsabile della Funzione Volontariato F3. Coordina tutto il personale inviatogli dalla F7 SOI;
Responsabile funzione Volontariato F3
Predisposizione del materiale per l’assistenza della popolazione
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RESPONSABILE FUNZIONE SERVIZI ESSENZIALI (F5)
FASE DI PREALLARME
- Avviso di CODICE ROSSO/CRITICITÀ ELEVATA;
- verificarsi di un evento con CODICE ARANCIONE/CRITICITÀ MODERATA; - aggravarsi della situazione nei punti critici monitorati a vista dai Presidi Territoriali; - superamento di soglie riferite al sistema di allertamento locale, ove presenti. SOGETTO
AZIONE R.IDROGEOLOGICO-IDRAULICO
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Individua gli elementi a rischio (reti idriche, elettriche, gas, ecc.) che possono essere coinvolti nell’evento in corso. Effettua comunicazione al COI, o SOI se attivata.
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Responsabili Funzione Tecnica di Valutazione e Pianificazione F1 COI, o F5 SOI se attivata
Individuare le infrastrutture per i servizi essenziali potenzialmente interessate dall’evento.
Tramite il COI, o F5 SOI se attivata, Mantiene i contatti con i rappresentanti degli enti e delle società erogatrici dei servizi primari, per l’invio sul territorio di tecnici e maestranze per verificare la funzionalità e la messa in sicurezza delle reti dei servizi comunali, coordinato dal responsabile delle Funzione Tecnica e Pianificazione F1, qualora ritenuto necessario, con passaggio alla fase di allarme. Comunica tale passaggio al al COI, o SOI se attivata, così da assicurare il pronto intervento.
Responsabile della Funzione Tecnica e Pianificazione F1 Enti Gestori reti COI, o F5 SOI se attivata
Verifica funzionalità delle infrastrutture per i servizi essenziali interessate dall’evento. Allertamento dei referenti per gli elementi a rischio.
Tramite il COI, o F5 SOI se attivata, Fornisce alle aziende erogatrici dei servizi essenziali l’elenco degli edifici strategici nonché delle aree adibite all’accoglienza della popolazione per i quali è necessario garantire la continuità dei servizi stessi.
Enti Gestori reti COI, o F5 SOI se attivata
Garantire la continuità di funzionamento dei servizi essenziali degli edifici strategici e delle aree di emergenza.
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RESPONSABILE FUNZIONE SERVIZI ESSENZIALI (F5) FASE DI ALLARME - verificarsi di un evento con CODICE ROSSO/CRITICITÀ ELEVATA - aggravarsi della situazione nei punti critici monitorati a vista dai presidi territoriali
- superamento di soglie riferite al sistema di allertamento locale, ove presenti.
SOG ETTO
AZIONE R.IDROGEOLOGICO-IDRAULICO
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SOGETTI DA COINVOLGERE
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(F5)
Ripristino degli elementi a rischio (reti idriche, elettriche, gas, ecc.) coinvolti nell’evento in corso. Qualora non riesce contatta la F5 SOI per supporto e scambio di informazioni; Coordina tutto il personale inviatogli dalla F5 SOI;
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F5 SOI Garantire i servizi Essenziali interessate dall’evento.
Mantiene, tramite la F5 SOI, i contatti con i rappresentanti degli enti e delle società erogatrici dei servizi primari, per l’invio sul territorio di tecnici e maestranze per verificare la funzionalità e la messa in sicurezzadelle reti dei servizi comunali, coordinato dal responsabile delle Funzione Tecnica e Pianificazione F1. Coordina tutto il personale inviatogli dalla F5 SOI;
Responsabile della Funzione Tecnica e Pianificazione F1 Enti Gestori reti F5 SOI
Verificafunzionalità delle infrastrutture per iservizi essenzialiinteressate dall’evento.Allertamento dei referenti per glielementi a rischio.
Contatta, tramite la F5 SOI, le aziende erogatrici dei servizi essenziali per garantire la continuità dei servizi presso edifici strategici e le aree adibite all’accoglienza della popolazione o presso le abitazioni di persone diversamente abili.
Enti Gestori reti F5 SOI
Garantire la continuità di funzionamento dei servizi essenziali degli edifici strategici e delle aree di emergenza.
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RESPONSABILE FUNZIONE CENSIMENTO
DANNI PERSONE E COSE (F6) FASE DI PREALLARME
- Avviso di CODICE ROSSO/CRITICITÀ ELEVATA;
- verificarsi di un evento con CODICE ARANCIONE/CRITICITÀ MODERATA; - aggravarsi della situazione nei punti critici monitorati a vista dai Presidi Territoriali; - superamento di soglie riferite al sistema di allertamento locale, ove presenti. SOGETTO
AZIONE R.IDROGEOLOGICO-IDRAULICO
FASE SOGETTI DA COINVOLGERE
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6)
Dispone i sopralluoghi nelle aree interessate dagli eventi idrogeologici, anche per verificare il possibile manifestarsi di rischi indotti, con il supporto del Responsabile della Funzione Tecnica e Pianificazione F1. Elabora il censimento dei sopralluoghi e li invia costantemente al COI, o SOI se attiva. Effettua in coordinamento con la F1 COC richieste al COI, o SOI se attiva, di supporto di squadre per il censimento.
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Responsabili Funzione Tecnica di Valutazione e Pianificazione F1 COI, o SOI se attiva.
Predisporre le misure di mitigazione del rischio e salvaguardia della popolazione e del territorio
Esegue un censimento dei danni riferito a:
persone
edifici pubblici e privati
impianti industriali
servizi essenziali
attività produttive
opere di interesse culturale
infrastrutture pubbliche
agricoltura e zootecnica
e lo comunica al Sindaco Elabora il censimento dei sopralluoghi e li invia costantemente al COI, o SOI se attiva. Effettua in coordinamento con la F1 COC richieste al COI, o SOI se attiva, di supporto di squadre per il censimento.
Sindaco COI, o SOI se attiva.
Individuare e censire eventuali danni
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RESPONSABILE FUNZIONE CENSIMENTO
DANNI PERSONE E COSE (F6) FASE DI ALLARME
- verificarsi di un evento con CODICE ROSSO/CRITICITÀ ELEVATA - aggravarsi della situazione nei punti critici monitorati a vista dai presidi territoriali - superamento di soglie riferite al sistema di allertamento locale, ove presenti.
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AZIONE R.IDROGEOLOGICO-IDRAULICO
FASE SOGETTI DA COINVOLGERE
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6)
Dispone i sopralluoghi nelle aree interessate dagli eventi idrogeologici, anche per verificare il possibile manifestarsi di rischi indotti, con il supporto del Responsabile della Funzione Tecnica e Pianificazione F1. Elabora il censimento dei sopralluoghi e li invia costantemente alla SOI Effettua in coordinamento con la F1 COC richieste alla SOI di supporto di squadre per il censimento. Coordina tutto il personale inviatogli dalla F6 SOI;
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Responsabili Funzione Tecnica di Valutazione e Pianificazione F1
Predisporre le misure di mitigazione del rischio e salvaguardia della popolazione e del territorio
Esegue un censimento dei danni riferito a:
persone
edifici pubblici e privati
impianti industriali
servizi essenziali
attività produttive
opere di interesse culturale
infrastrutture pubbliche
agricoltura e zootecnica
e lo comunica al Sindaco Elabora il censimento dei sopralluoghi e li invia costantemente alla SOI Effettua in coordinamento con la F1 COC richieste alla SOI di supporto di squadre per il censimento. Coordina tutto il personale inviatogli dalla F6 SOI;
Sindaco Individuare e censire eventuali danni
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RESPONSABILE FUNZIONE STRUTTURE OPERATIVE (F7)
FASE DI PREALLARME
- Avviso di CODICE ROSSO/CRITICITÀ ELEVATA; - verificarsi di un evento con CODICE ARANCIONE/CRITICITÀ MODERATA; - aggravarsi della situazione nei punti critici monitorati a vista dai Presidi Territoriali;
- superamento di soglie riferite al sistema di allertamento locale, ove presenti. SOGETTO
AZIONE R.IDROGEOLOGICO-IDRAULICO
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(F
7)
Verifica la disponibilità delle strutture operative individuate per il perseguimento degli obiettivi di piano. Censisce le strutture disponibili e le invia costantemente al COI, o alla SOI se attiva. Elabora tramite l’analisi della forza, per lo scenario pianificato, le richieste di supporto da inviare alla SOI
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Polizia Municipale COI, o alla SOI se attiva.
Garantire l’efficienza del sistema di supporto
Verifica la percorribilità delle infrastrutture viarie in base allo scenario ipotizzato dal Referente della Funzione Tecnica e Pianificazione F1 e comunica l’esito anche al COI, o alla SOI se attiva.
Responsabile della Funzione Tecnica e Pianificazione F1 COI, o alla SOI se attiva.
Garantire la percorribilità delle infrastrutture viarie
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Se concordato con la F1 COC, Predispone ed effettua il posizionamento degli uomini e dei mezzi per assicurare il controllo permanente dei cancelli e del traffico da e per le zone interessate dagli eventi previsti. Comunica al COI, o alla SOI se attiva. Le azioni intraprese. Se concordato con la F1 COC, Predispone ed effettua il posizionamento degli uomini e dei mezzi per assicurare il controllo permanente dei cancelli e del traffico da e per le zone interessate dagli eventi in atto inviando volontari e/o Polizia locale. Passaggio immediato alla fase di allarme con contestuale comunicazione al COI, o alla SOI se attiva.
Responsabile della Funzione Tecnica e Pianificazione F1 Polizia Municipale Responsabile funzione Volontariato F3 COI, o alla SOI se attiva.
Garantire la salvaguardia della popolazione
RESPONSABILE FUNZIONE STRUTTURE OPERATIVE (F7)
FASE DI ALLARME
- verificarsi di un evento con CODICE ROSSO/CRITICITÀ ELEVATA - aggravarsi della situazione nei punti critici monitorati a vista dai presidi territoriali - superamento di soglie riferite al sistema di allertamento locale, ove presenti.
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AZIONE R.IDROGEOLOGICO-IDRAULICO
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Elabora tramite l’analisi della forza, per l’evento in atto, le richieste di supporto da inviare alla F7 della SOI; Coordina tutto il personale inviatogli dalla F7 SOI; Posiziona uomini e mezzi presso i cancelli individuati per controllare il deflusso della popolazione. Accerta l’avvenuta completa evacuazione delle aree a rischio. Predispone le squadre per la vigilanza degli edifici che possono essere evacuati anche per limitare i fenomeni di sciacallaggio. In base allo scenario dell’evento in atto, verifica la percorribilità delle infrastrutture viarie.
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Polizia Municipale Responsabile funzione Volontariato F3
Garantire la percorribilità delle infrastrutture viarie Garantire la salvaguardia della popolazione
RESPONSABILE FUNZIONE TELECOMUNICAZIONI (F8)
FASE di PREALLARME - Avviso di CODICE ROSSO/CRITICITÀ ELEVATA;
- verificarsi di un evento con CODICE ARANCIONE/CRITICITÀ MODERATA; - aggravarsi della situazione nei punti critici monitorati a vista dai Presidi Territoriali; - superamento di soglie riferite al sistema di allertamento locale, ove presenti.
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SOGETTO
AZIONE R.IDROGEOLOGICO-IDRAULICO
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Attiva tramite il COI, o alla SOI se operativa, il contatto con i referenti locali degli Enti gestori dei servizi di telecomunicazione e delle associazioni di Radioamatori, sentito il Responsabile della Funzione Volontariato F3
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Enti Gestori dei servizi di TLC Referente della Funzione Volontariato F3 COI, o alla SOI se operativa
Garantire la continuità delle Comunicazioni tra gli operatori di emergenza ed il centro di coordinamento
Predispone le dotazioni per il mantenimento delle comunicazioni in emergenza ed organizza le richieste di supporto da inviare al COI, o alla SOI se attiva
Referente della Funzione Volontariato F3 COI, o alla SOI se operativa
Garantire il mantenimento delle comunicazioni
Verifica il funzionamento del sistema di comunicazioni adottato.
Garantire il mantenimento delle comunicazioni
Se del caso richiede l’intervento al COI, o alla SOI se attiva, per le telecomunicazioni, con immediato passaggio alla fase di allarme
COI se non attivo a Prefettura Provincia
Garantire il mantenimento delle comunicazioni
RESPONSABILE FUNZIONE TELECOMUNICAZIONI (F8)
FASE DI ALLARME
- verificarsi di un evento con CODICE ROSSO/CRITICITÀ ELEVATA
- aggravarsi della situazione nei punti critici monitorati a vista dai presidi territoriali - superamento di soglie riferite al sistema di allertamento locale, ove presenti.
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SOGETTO
AZIONE R.IDROGEOLOGICO-IDRAULICO
FASE SOGETTI DA COINVOLGERE
OBIETTIVI
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Censisce tutte le criticità e le invia alla F8 della SOI. Mantiene, tramite la F8 della SOI, il contatto con i referenti locali degli Enti gestori dei servizi di telecomunicazione e dei radioamatori e con le squadre di volontari inviate sul territorio.
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Enti Gestori dei servizi di TLC Referente della Funzione Volontariato F3 F8 della SOI
Garantire la continuità delle Comunicazioni tra gli operatori di emergenza ed il centro di coordinamento
Verifica il funzionamento del sistema di comunicazioni adottato. Se impossibilitato per conoscenza o scarsità di risorse richiede l’intervento di supporto alla F8 della SOI.
Garantire il mantenimento delle comunicazioni
Richiede se in insufficienza tramite la F8 della SOI l’intervento per il ripristino delle telecomunicazioni
F8 della SOI
Garantire il mantenimento delle comunicazioni
RESPONSABILE FUNZIONE ASSISTENZA
ALLA POPOLAZIONE (F9)
FASE di PREALLARME
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- Avviso di CODICE ROSSO/CRITICITÀ ELEVATA; - verificarsi di un evento con CODICE ARANCIONE/CRITICITÀ MODERATA; - aggravarsi della situazione nei punti critici monitorati a vista dai Presidi Territoriali; - superamento di soglie riferite al sistema di allertamento locale, ove presenti. SOG ETTO
AZIONE R.IDROGEOLOGICO-IDRAULICO
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SOGETTI DA COINVOLGERE OBIETTIVI
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F9)
Verifica il censimento della popolazione presente nelle aree a rischio, con particolare riferimento ai soggetti fragili e lo trasmette anche al COI, o alla SOI se attiva. Verificata l’impossibilità operativa con gli altri referenti di funzione, richiede supporto al COI, o alla SOI se attiva.
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di
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ResponsabiliFunzione: -Volontariato F3;-Sanità, assistenzasociale F2 COI, o alla SOI se attiva.
Calibrazione del modello di intervento e delle azioni da intraprendere.
Si assicura della reale disponibilità di alloggio presso i centri e le aree di accoglienza individuate nel piano. Verificata l’impossibilità operativa con gli altri referenti di funzione, richiede supporto al COI, o alla SOI se attiva.
Centri e Aree diaccoglienza Nominativi econtatti da Allegato CM1 –Accoglienza COI, o alla SOI se attiva.
Verifica dell’adeguatezza della capacità di risposta.
Effettua un censimento presso le principali strutture ricettive nella zona per accertarne l’effettiva disponibilità. Verificata l’impossibilità operativa con gli altri referenti di funzione, richiede supporto al COI, o alla SOI se attiva.
Principali strutturericettive della zona COI, o alla SOI se attiva.
Verifica dell’adeguatezza della capacità di risposta e l’assistenza della popolazione.
Verifica la funzionalità dei sistemi di allarme predisposti per gli avvisi alla popolazione qualora presenti.
Referente della Funzione Materiali e Mezzi F4
Informazione alla popolazione.
Allerta le squadre individuate per la diramazione dei messaggi di allarme alla popolazione con il supporto delle squadre di volontariato. Esegue con gli altri referenti di funzione l’analisi della forza per accertarsi di avere il numero sufficienti di personale operativa. Verificata l’impossibilità operativa con gli altri referenti di funzione, richiede supporto al COI, o alla SOI se attiva
ResponsabiliFunzioni: -Volontariato F3-Strutture Operative F7 COI, o alla SOI se attiva.
Informazione alla popolazione.
RESPONSABILE FUNZIONE ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE (F9)
FASE di ALLARME
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- verificarsi di un evento con CODICE ROSSO/CRITICITÀ ELEVATA - aggravarsi della situazione nei punti critici monitorati a vista dai presidi territoriali - superamento di soglie riferite al sistema di allertamento locale, ove presenti.
SOG ETTO
AZIONE R.IDROGEOLOGICO-IDRAULICO
FA SE
SOGETTI DA COINVOLGERE OBIETTIVI
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F9)
Provvede ad attivare il sistema di allarme PREVIA PRECISA INDICAZIONE DEL SINDACO
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Responsabile Funzione Volontariato F3
Assistenza alla popolazione Attuazione misure di salvaguardia ed assistenza alla popolazione evacuata.
Se non eseguito in pre-allarme, esegue con gli altri referenti di funzione l’analisi della forza per accertarsi di avere il numero sufficienti di personale operativa. Verificata l’impossibilità operativa con gli altri referenti di funzione, richiede supporto alla F9 della SOI Coordina le attività di evacuazione della popolazione delle aree a rischio. Gestisce tutto il personale inviatogli in supporto.
Responsabili Funzioni: -Sanità F2 -Volontariato F3 -Strutture Operative F7
Provvede al censimento della popolazione evacuata evidenziando l’eventuale presenza di persone diversamente abili e di stranieri specificandone la nazionalità. Verificata l’impossibilità operativa con gli altri referenti di funzione, richiede supporto alla F9 della SOI Gestisce tutto il personale inviatogli in supporto.
Responsabile Funzione Volontariato F3
Garantisce la prima assistenza e le informazioni nelle aree di attesa. Verificata l’impossibilità operativa con gli altri referenti di funzione, richiede supporto alla F9 della SOI Gestisce tutto il personale inviatogli in supporto.
Responsabili Funzioni: -Sanità F2 -Volontariato F3
Garantisce il trasporto e l’assistenza continua della popolazione verso le aree di accoglienza.
Responsabili Funzioni: -Volontariato F3 -Materiali e Mezzi F4
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Provvede al ricongiungimento delle famiglie. Responsabile Funzione Volontariato F3
Garantisce la diffusione delle norme di comportamento in relazione alla situazione in atto. Verificata l’impossibilità operativa con gli altri referenti di funzione, richiede supporto alla F9 della SOI Gestisce tutto il personale inviatogli in supporto.
Responsabile Funzione Volontariato F3
4) Rischio Incendio d’Interfaccia Sul bollettino sono previsti tre livelli di pericolosità riguardo il rischio incendi a cui corrispondono tre diverse situazioni operative di eventuale contrasto:
pericolosità bassa: le condizioni sono tali che ad innesco avvenuto l’evento può essere fronteggiato
con mezzi ordinari; verde = pericolosità bassa;
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pericolosità media: le condizioni sono tali che ad innesco avvenuto l’evento deve essere fronteggiato
con una risposta rapida ed efficace, senza la quale potrebbe essere richiesto l’intervento di mezzi aerei; arancio = pericolosità media;
pericolosità alta: le condizioni sono tali che ad innesco avvenuto l’evento può essere contrastato solo
ricorrendo all’utilizzo di mezzi straordinari, quali la flotta aerea regionale e statale; rosso = pericolosità alta. A seconda dei livelli di pericolosità vengono attivati livelli di allerta
Il modello di intervento in caso di rischio di incendi boschivi prevede una fase di normalità, una fase di preallerta e tre diverse fasi di allerta (attenzione, preallarme e allarme).
4.1) Scenario di evento All’interno del territorio comunale o del territorio ricompreso nell’associazione dei comuni, sono localizzate le aree a rischio incendio di interfaccia Le zone del Comune di Nocciano a rischio incendio boschivo di interfaccia sono indicate nella tabella “Aree a rischio incendi boschivi di interfaccia”.
AREE E TRATTI STRADALI SOGGETTI A RISCHIO INCENDI BOSCHIVO E DI INTERFACCIA
Prog. Località Tipologia Persone Famiglie Fonte rischio
1 Centro Urbano Edifici Civili strade
comunali
100 30 Bosco Misto / Uliveto
2 Colle Maggio Edifici Civili strade
comunali
6 3 Bosco Latifoglie
3 C/Da Casali Edifici Civili strade
comunali
30 8 Uliveto Bosco misto
4 Fonteschiavo/ Fonte
Ravanese
Edifici Civili strade
comunali
5 2 Uliveto Bosco Misto
4.2) Modello di intervento Generico Centro Funzionale
D’Abruzzo 0862-314311
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SINDACO
FASE DI NORMALITA’ previsione di una pericolosità bassa riportata dal bollettino giornaliero
SOGETTO
AZIONE RISCHIO INCENDIO DI INTERFACCIA
FASE SOGETTI DA COINVOLGERE
OBIETTIVO
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Controlla quotidianamente la pubblicazione del Bollettino previsione rischio incendi boschivi sulla Home page del sito istituzionale della Regione Abruzzo (www.regione.abruzzo.it, nella sezione dedicata al CFA)
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ITA
Verifica giornalmente se il Centro Funzionale d’Abruzzo ha inviato sms per rischio incendio ALTO.(N.B. Il suddetto sms sarà inviato solo se si prevedono condizioni di pericolosità ALTA per la Provincia di appartenenza del Comune)
Verificare la fase di attivazione
Comunica al Centro Funzionale d’Abruzzo eventuali variazioni di recapiti telefonici e indirizzi utili
Centro Funzionale D’Abruzzo 0862 314311
Aggiornamento del Sistema di allertamento
SINDACO
FASE di PREALLERTA
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- per tutta la durata del periodo della Campagna AIB ; - al di fuori di questo periodo, in seguito alla previsione di una pericolosità media riportata dal bollettino o al verificarsi di un incendio boschivo e di interfaccia nel territorio comunale. SOGETTO AZIONE
R. INCENDIO DI INTERFACCIA FASE SOGETTI DA
COINVOLGERE OBIETTIVO
SIN
DA
CO
In campagna A.I.B.: al verificarsi di un incendio nel territorio comunale, contatta la S.O.U.P. (Sala Operativa Unificata Permanente). Informa il C.O.I. nella figura del Presidente o responsabile ufficio unico di protezione civile Fuori campagna A.I.B.: al verificarsi di un incendio nel territorio comunale (o dei comuni appartenenti all’associazione di comuni), contatta la Sala Operativa Unificata Regionale (S.O.U.R.) Informa il C.O.I. nella figura del Presidente o responsabile ufficio unico di protezione civile
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S.O.U.P. (Sala Operativa Unificata Permanente) 800860146 - 800861016 0862311526 C.O.I. Presidente o responsabile ufficio unico di protezione civile
Comunicare agli enti competenti l’incendio in atto Attivazione del richieste di supporto per assistenza alla popolazione
Contatta il referente della funzione di supporto Tecnica e Pianificazione (F1) e il referente della Funzione Volontariato (F3) per comunicare lo stato di preallerta.
Referenti della Funzione: -Tecnica e Pianificazione -Volontariato
Monitoraggio della situazione in atto. Informazione circa lo scenario in atto e la sua possibile evoluzione
SINDACO
FASE di ATTENZIONE
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- in caso di pericolosità alta riportata dal bollettino; - al verificarsi di un incendio boschivo che, secondo le valutazione del Direttore Operazioni di Spegnimento (DOS), potrebbe propagarsi verso la fascia perimetrale SOGETTO AZIONE
R. INCENDIO DI INTERFACCIA FASE SOGETTI DA
COINVOLGERE OBIETTIVO
SIN
DA
CO
In campagna A.I.B.: al verificarsi di un incendio nel territorio comunale, contatta la S.O.U.P. (Sala Operativa Unificata Permanente). Informa il C.O.I. nella figura del Presidente o responsabile ufficio unico di protezione civile Fuori campagna A.I.B.: al verificarsi di un incendio nel territorio comunale (o dei comuni appartenenti all’associazione di comuni), contatta la Sala Operativa Unificata Regionale (S.O.U.R.) Informa il C.O.I. nella figura del Presidente o responsabile ufficio unico di protezione civile
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S.O.U.P. (Sala Operativa Unificata Permanente) 800860146 - 800861016 0862311526 C.O.I. Presidente o responsabile ufficio unico di protezione civile
Comunicare agli enti competenti l’incendio in atto; Attivazione del richieste di supporto per assistenza alla popolazione
Contatta i responsabili delle funzioni di supporto per comunicare lo stato di attenzione ed informarli della possibilità di apertura del C.O.C., in particolare per l’attivazione della Funzione Volontariato (F3), materiali e Mezzi (F4), Strutture operative (F7). Informa il C.O.I. nella figura del Presidente o responsabile ufficio unico di protezione civile
Responsabili delle Funzioni di supporto C.O.I. Presidente o responsabile ufficio unico di protezione civile
Verifica della reale operatività delle Funzioni di supporto; Attivazione del richieste di supporto per assistenza alla popolazione
SINDACO
FASE di PREALLARME
- l’incendio boschivo è in atto e prossimo alla fascia perimetrale e potrebbe interessare la fascia di interfaccia.
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In campagna A.I.B.: al verificarsi di un incendio nel territorio comunale, contatta la S.O.U.P. (Sala Operativa Unificata Permanente). Informa il C.O.I. nella figura del Presidente o responsabile ufficio unico di protezione civile Fuori campagna A.I.B.: al verificarsi di un incendio nel territorio comunale (o dei comuni appartenenti all’associazione di comuni), contatta la Sala Operativa Unificata Regionale (S.O.U.R.) Informa il C.O.I. nella figura del Presidente o responsabile ufficio unico di protezione civile
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S.O.U.P. (Sala Operativa Unificata Permanente) 800860146 - 800861016 0862311526 C.O.I. Presidente o responsabile ufficio unico di protezione civile
Comunicare agli enti competenti l’incendio in atto
Contatta il responsabile del COC per procedere all’attivazione del Centro Operativo Comunale Informa il C.O.I. nella figura del Presidente o responsabile ufficio unico di protezione civile e richiede, se necessario, l’attivazione della Sala Operativa Intercomunale S.O.I.
Responsabile del COC C.O.I. Presidente o responsabile ufficio unico di protezione civile
Attivazione del C.O.C.
Comunica alla Prefettura ed al C.O.I. l’avvenuta attivazione del C.O.C. Informa il C.O.I. nella figura del Presidente o responsabile ufficio unico di protezione civile e richiede, se necessario, l’attivazione della Sala Operativa Intercomunale S.O.I.
Prefettura C.O.I. Presidente o responsabile ufficio unico di protezione civile
Creare un efficace coordinamento operativo locale
Comunica alla Prefettura ed al C.O.I. l’entità di eventuali danni a persone o cose sulla base delle informazioni ricevute dalla Funzione Censimento danni persone o cose (F6).
Prefettura C.O.I. Presidente o responsabile ufficio unico di protezione civile
Assistenza alla popolazione
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Contatta il responsabile della Funzione Volontariato per comunicare lo stato di preallarme alla popolazione presente nelle aree a rischio (con particolare riguardo alle persone fragili) (scheda CR4 e CB4); Informa il C.O.I.
Responsabile della Funzione Volontariato; C.O.I.; Popolazione presente nelle aree a rischio;
Comunicare lo stato di preallarme alla popolazione presente nelle aree a rischio; attivazione della Sala Operativa Intercomunale S.O.I. in stato di pre-Allarme con convocazione dei referenti di funzione intercomunali;
SINDACO
FASE di ALLARME
- incendio in atto che è ormai interno alla fascia perimetrale
SOG ETTO
AZIONE R. INCENDIO DI INTERFACCIA
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SOGETTI DA COINVOLGERE
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In campagna A.I.B.: al verificarsi di un incendio nel territorio comunale, contatta la S.O.U.P. (Sala Operativa Unificata Permanente). Se attività in pre-allarme richiede supporto alla S.O.I.; in caso contrario richiedel’attivazione della Sala Operativa Intercomunale S.O.I .con attivazione della fase di allarme; Fuori campagna A.I.B.: al verificarsi di un incendio nel territorio comunale (o dei comuni appartenenti all’associazione di comuni), contatta la Sala Operativa Unificata Regionale (S.O.U.R.); Se attività in pre-allarme richiede supporto alla S.O.I.; in caso contrario richiede l’attivazione della Sala Operativa Intercomunale S.O.I. con attivazione della fase di allarme;
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S.O.U.P. (Sala Operativa Unificata Permanente) 800860146 - 800861016 0862311526 Sala Operativa Intercomunale S.O.I.-referenti di funzione intercomunali
Comunicare agli enti competenti l’incendio in atto; richieste di supporto tra referenti di funzione C.O.C.- S.O.I. per l’assistenza alla popolazione; Attivazione della Sala Operativa Intercomunale S.O.I in fase di allarme
Qualora il C.O.C. non fosse stato ancora attivato, contatta il responsabile del COC per procedere all’attivazione nel più breve tempo possibile.
Responsabile del COC; Sala Operativa Intercomunale S.O.I.-referenti di funzione intercomunali
Creare un efficace coordinamento operativo locale.
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Informa C.O.I.-Prefettura - UTG, Regione, Provincia, dell’avvenuta attivazione del COC comunicando le Funzioni attivate. Se attività in pre-allarme richiede supporto alla S.O.I.; in caso contrario richiede l’attivazione della Sala Operativa Intercomunale S.O.I. con attivazione della fase di allarme;
Prefettura – UTG Regione Provincia Sala Operativa Intercomunale S.O.I.- referenti di funzione intercomunali
Informare dell’attivazione del COC; Attivazione S.O.I. con referenti di funzione
Mantiene i contatti con la Regione, la Prefettura – UTG, la Provincia, S.O.I. e le strutture locali di CC, VVF;
Prefettura – UTG Regione Provincia – S.O.I. Strutture Operative
Creare un efficace coordinamento operativo locale. Condivisione delle azioni da porre in essere.
Contatta il responsabile della Funzione Volontariato per comunicare lo stato di preallarme alla popolazione presente nelle aree a rischio (con particolare riguardo alle personefragili) (scheda CR4 e CB4); Informa la Sala Operativa Intercomunale S.O.I.;
Responsabile della Funzione Volontariato; Sala Operativa Intercomunale S.O.I.;
Comunicare lo stato di preallarme alla popolazione presente nelle aree a rischio
Comunica alla Sala Operativa Intercomunale S.O.I.; e alla Prefettura l’entità di eventuali danni a persone o cose sulla base delle informazioni ricevute dalla Funzione Censimentodanni persone o cose F6.
Popolazione presente nelle aree a rischio Prefettura
Definizione dello scenario di danno in corso
Qualora non attivo il C.O.I. per mancanza: - di attività operative dell’ufficio unico di protezione civile; - di attivazione della Sala Operativa Intercomunale S.O.I., I referenti di funzione comunicano: - con la funzione omologa del C.O.M. se attivo; - con la funzione omologa del C.C.S. se il C.O.M. non è stato attivato; - con i referenti di funzione regionali se non attivo il C.O.M. e il C.C.S. ma solo la SOUP; - con il responsabile della SOUP in servizio presso la Sala Operativa Regionale se non attivo il C.O.M., il
C.C.S. ed i referenti di funzione regionali;
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RESPONSABILE del C.O.C.
FASE di PREALLARME
- l’incendio boschivo è in atto e prossimo alla fascia perimetrale e potrebbe interessare la fascia di interfaccia.
SOGETTO AZIONE R. INCENDIO DI INTERFACCIA
FASE SOGETTI DA COINVOLGERE
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Convoca i responsabili delle Funzioni di Supporto ritenute necessarie e ne informa il responsabile dell’ufficio unico del C.O.I.
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Responsabili delle Funzioni di Supporto; Presidente o il responsabile dell’ufficio unico del C.O.I.
Creare un efficace coordinamento operativo locale.
Conferma al Sindaco l’avvenuta attivazione del COC. Conferma al responsabile dell’ufficio unico del C.O.I. l’avvenuta attivazione del COC.
Sindaco Presidente o il responsabile dell’ufficio unico del C.O.I.
Si assicura dell’operatività della Segreteria di coordinamento per garantire i rapporti e le comunicazioni con C.O.I.- Prefettura e Regione
Segreteria di Coordinamento
Affidabilità e continuità delle comunicazioni formali
Si assicura in coordinamento con lo staff del Sindaco o la segreteria di coordinamento o la Funzione di supporto F8 C.O.C. che tutte le azioni in atto o già intraprese da ogni figura operante nella gestione dell’evento siano trasmesse: - Se non attiva la S.O.I.: al
responsabile dell’ufficio unico del C.O.I.
- Se attiva la S.O..I: ai referenti di funzioni S.O.I.
responsabile dell’ufficio unico del C.O.I.
Assicurarsi che vi sia continuità nelle comunicazioni lungo la catena di comando e controllo
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RESPONSABILE del C.O.C.
FASE di ALLARME
- incendio in atto che è ormai interno alla fascia perimetrale
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SOGETTI DA COINVOLGERE
OBIETTIVI
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Convoca i responsabili delle Funzioni di Supporto ritenute necessarie. Trasmette l’informazione dei referenti di funzione COC attivati allaSala Operativa Intercomunale S.O.I. nella figura del responsabile dell’ufficio unico di protezione civile;
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Responsabili delle Funzioni di Supporto; Sala Operativa Intercomunale S.O.I.;
Creare un efficace coordinamento operativo locale.
Conferma al Sindaco l’avvenuta attivazione del COC. Conferma al responsabile dell’ufficio unico di protezione civile in Sala Operativa Intercomunale S.O.I l’avvenuta attivazione del COC.
Sindaco Sala Operativa Intercomunale S.O.I.;
Si assicura dell’operatività della Segreteria di coordinamentoo referenti di funzione COC per garantire i rapporti e lecomunicazioni la S.O.I, la Prefettura e Regione
Segreteria di Coordinamento o referenti di funzione COC;
Affidabilità e continuità delle comunicazioni formali
Si assicura in coordinamento con la Funzione di supporto F8 C.O.C. che tutte le azioni in atto o già intraprese da ogni figura Comunale operante nella gestione dell’evento siano trasmesse: - ai referenti di funzioni S.O.I.; - Se i referenti di funzioni S.O.I. non sono ancora
in servizio, comunica al responsabile dell’ufficio unico di protezione civile presente in Sala Operativa intercomunale.
responsabile dell’ufficio unico, S.O.I.,
Assicurarsi che vi sia continuità nelle comunicazioni lungo la catena di comando e controllo
Qualora non attivo il C.O.I. per mancanza: - di attività operative dell’ufficio unico di protezione civile; - di attivazione della Sala Operativa Intercomunale S.O.I., I referenti di funzione comunicano: - con la funzione omologa del C.O.M. se attivo; - con la funzione omologa del C.C.S. se il C.O.M. non è stato attivato; - con i referenti di funzione regionali se non attivo il C.O.M. e il C.C.S. ma solo la SOUP; - con il responsabile della SOUP in servizio presso la Sala Operativa Regionale se non attivo il C.O.M., il
C.C.S. ed i referenti di funzione regionali;
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RESPONSABILE FUNZIONE TECNICA DI VALUTAZIONE E PIANIFICAZIONE (F1)
FASE di PREALLARME
- l’incendio boschivo è in atto e prossimo alla fascia perimetrale e potrebbe interessare la fascia di interfaccia.
SOG ETTO
AZIONE R.IDROGEOLOGICO-IDRAULICO
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SOGETTI DA COINVOLGERE
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Si accerta della presenza sul luogo dell’evento delle strutture preposte al soccorso tecnico urgente.
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di
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Creare un efficace coordinamento operativo locale
Si informa sull’evoluzione delle condizioni metereologiche: - Se attivi i referenti di funzione S.O.I. si
informa tramite la F1 SOI; - Se attiva la S.O.I ma non i referenti di
funzione SOI, si informatramite il responsabile dell’ufficio unico nella S.O.I.,
- Se non attiva la SOI si informatramite il responsabile dell’ufficio unico del C.O.I.,
Centro Funzionale d’Abruzzo; responsabile dell’ufficio unico; F1 SOI; Sala Operativa Intercomunale S.O.I.
Migliorare il livello di conoscenzadello scenariometeorologico a breve-mediotermine
Allerta gli operai reperibili e le ditte di fiducia per gli eventuali interventi, in base alla necessità, sentito il Referente della Funzione Materiali eMezzi F4.
Referente della Funzione Materiali e Mezzi F4; Ditte convenzionate
Verificare la disponibilità operai e mezzi
Attività di gestione del traffico ed eventuale organizzazione della viabilità alternativa: - Se attivi i referenti di funzione S.O.I.
informa la F1 SOI; - Se attiva la S.O.I ma non i referenti di
funzione SOI, informail responsabile dell’ufficio unico nella S.O.I.,
- Se non attiva la SOI informa il responsabile dell’ufficio unico del C.O.I.,
Referente della Funzione Strutture Operative F7; responsabile dell’ufficio unico; F1 SOI; Sala Operativa Intercomunale S.O.I.
Fluidità econtinuità del traffico
Comunica LE INIZIATIVE INTRAPRESE A: a) Se attivi i referenti di funzione S.O.I.
direttamente alla F1 SOI; b) Se attiva la S.O.I ma non i referenti di
funzione SOI, comunica al responsabile dell’ufficio unico nella S.O.I.,
c) Se non attiva la SOI Comunica tramite il responsabile del COC tutte le sue azioni intraprese al responsabile dell’ufficio unico del C.O.I.,
responsabile dell’ufficio unico; F1 SOI; Sala Operativa Intercomunale S.O.I.
Garantire lo scambio di informazioni e richieste di supporto; Aumentare la fluidità nelle richieste di supporto; Migliorare il livello di conoscenza dell’intervento;
Qualora non attivo il C.O.I. per mancanza: - di attività operative dell’ufficio unico di protezione civile; - di attivazione della Sala Operativa Intercomunale S.O.I., I referenti di funzione comunicano: - con la funzione omologa del C.O.M. se attivo; - con la funzione omologa del C.C.S. se il C.O.M. non è stato attivato; - con i referenti di funzione regionali se non attivo il C.O.M. e il C.C.S. ma solo la SOUP; - con il responsabile della SOUP in servizio presso la Sala Operativa Regionale se non attivo il C.O.M., il
C.C.S. ed i referenti di funzione regionali;
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RESPONSABILE FUNZIONE TECNICA DI VALUTAZIONE E PIANIFICAZIONE (F1)
FASE di ALLARME
- l’incendio boschivo è in atto e prossimo alla fascia perimetrale e potrebbe interessare la fascia di interfaccia.
SOG ETTO
AZIONE R.IDROGEOLOGICO-IDRAULICO
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SOGETTI DA COINVOLGERE
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Si accerta della presenza sul luogo dell’evento delle strutture preposte al soccorso tecnico urgente e ne informa la F1 S.O.I.
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F1 S.O.I.; Creare un efficace coordinamento operativo locale
Dispone ricognizioni nelle aree a rischio avvalendosi del Volontariato e\o del personale operativo del Comune e ne informa la F1 S.O.I.
Referente della Funzione F3 e F7 del C.O.C.; F1 S.O.I.;
Monitorare le aree a rischio
Allerta gli operai reperibili e le ditte di fiducia per gli eventuali interventi, in base alla necessità, sentito il Referente della Funzione Materiali e Mezzi F4.
Referente della Funzione Materiali e Mezzi F4; Ditte convenzionate;
Verificare la disponibilità operai e mezzi
Attività di gestione del traffico ed eventuale organizzazione della viabilità alternativa. - Se attivi i referenti di funzione S.O.I.
informa la F1 SOI; - Se attiva la S.O.I ma non i referenti di
funzione SOI, informail responsabile dell’ufficio unico nella S.O.I.;
- Se non attiva la SOI informa il responsabile dell’ufficio unico del C.O.I.;
Referente della Funzione Strutture Operative F7
Fluidità e continuità del traffico
Comunica LE INIZIATIVE INTRAPRESE e effettua le richieste di supporto A:
a) Se attivi i referenti di funzione S.O.I. direttamente alla F1 SOI;
b) Se attiva la S.O.I ma non i referenti di funzione SOI, comunica con il responsabile dell’ufficio unico nella S.O.I.,
c) Se non attiva la SOI Comunica tramite il responsabile del COC tutte le sue azioni intraprese e le richieste di supporto al responsabile dell’ufficio unico del C.O.I.,
responsabile dell’ufficio unico; F1 SOI; Sala Operativa Intercomunale S.O.I.
Garantire lo scambio di informazioni e richieste di supporto; Aumentare la fluidità nelle richieste di supporto; Migliorare il livello di conoscenza dell’intervento;
Qualora non attivo il C.O.I. per mancanza: - di attività operative dell’ufficio unico di protezione civile; - di attivazione della Sala Operativa Intercomunale S.O.I., I referenti di funzione comunicano: - con la funzione omologa del C.O.M. se attivo; - con la funzione omologa del C.C.S. se il C.O.M. non è stato attivato; - con i referenti di funzione regionali se non attivo il C.O.M. e il C.C.S. ma solo la SOUP; - con il responsabile della SOUP in servizio presso la Sala Operativa Regionale se non attivo il C.O.M., il
C.C.S. ed i referenti di funzione regionali;
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RESPONSABILE FUNZIONE SANITA’, ASSISTENZA SOCIALE E VETERINARIA (F2)
FASE di PREALLARME
- l’incendio boschivo è in atto e prossimo alla fascia perimetrale e potrebbe interessare la fascia di interfaccia.
SOGETTO AZIONE R. INCENDIO DI INTERFACCIA
FASE SOGETTI DA COINVOLGERE
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Se esistono strutture sanitarie nelle vicinanze, le contatta per provvedere al successivo trasferimento delle persone fragili evacuate a seguito dell’evento (sulla base del censimento effettuato vedi scheda CB4) ed eventuali persone rimaste colpite dall’evento.
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Strutture sanitarie deputate ad accogliere i pazienti in trasferimento
Assistenza sanitaria – censimento strutture a rischio.
Richiede alla Funzione Volontariato F3 di allertare le associazioni di volontariato con carattere socio-sanitarie al fine di fornire supporto alle componenti Sanitarie intervenute
Responsabile Funzione Volontariato F3
Assistenza sanitaria
Comunica LE INIZIATIVE INTRAPRESE A: a) Se attivi i referenti di funzione S.O.I.
direttamente alla F1 SOI; b) Se attiva la S.O.I ma non i referenti di
funzione SOI, comunica al responsabile dell’ufficio unico nella S.O.I.,
c) Se non attiva la SOI Comunica tramite il responsabile del COC tutte le sue azioni intraprese al responsabile dell’ufficio unico del C.O.I.,
responsabile dell’ufficio unico; F1 SOI; Sala Operativa Intercomunale S.O.I.
Garantire lo scambio di informazioni e richieste di supporto; Aumentare la fluidità nelle richieste di supporto; Migliorare il livello di conoscenza dell’intervento;
RESPONSABILE FUNZIONE SANITA ASSISTENZA SOCIALE E VETERINARIA (F2)
FASE di ALLARME
- incendio in atto che è ormai interno alla fascia perimetrale SOGETTO AZIONE
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SOGETTI DA COINVOLGERE
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Assicura l’assistenza sanitaria e psicologica degli evacuati. Coordina l’assistenza sanitaria presso le aree di attesa e di accoglienza.
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Assistenza sanitaria
Provvede alla messa in sicurezza del patrimonio zootecnico, coordinandosi con il Responsabile della Funzione Materiali e Mezzi.
Responsabile Funzione Materiali e Mezzi F4
Salvaguardare il patrimonio zootecnico esposto a rischio
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Comunica LE INIZIATIVE INTRAPRESE e effettua le richieste di supporto A:
d) Se attivi i referenti di funzione S.O.I. direttamente alla F2 SOI;
e) Se attiva la S.O.I ma non i referenti di funzione SOI, comunica con il responsabile dell’ufficio unico nella S.O.I.,
f) Se non attiva la SOI Comunica tramite il responsabile del COC tutte le sue azioni intraprese e le richieste di supporto al responsabile dell’ufficio unico del C.O.I.,
responsabile dell’ufficio unico; F2 SOI; Sala Operativa Intercomunale S.O.I.
Garantire lo scambio di informazioni e richieste di supporto; Aumentare la fluidità nelle richieste di supporto; Migliorare il livello di conoscenza dell’intervento;
Qualora non attivo il C.O.I. per mancanza: - di attività operative dell’ufficio unico di protezione civile; - di attivazione della Sala Operativa Intercomunale S.O.I., I referenti di funzione comunicano: - con la funzione omologa del C.O.M. se attivo; - con la funzione omologa del C.C.S. se il C.O.M. non è stato attivato; - con i referenti di funzione regionali se non attivo il C.O.M. e il C.C.S. ma solo la SOUP; - con il responsabile della SOUP in servizio presso la Sala Operativa Regionale se non attivo il C.O.M., il
C.C.S. ed i referenti di funzione regionali;
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RESPONSABILE FUNZIONE VOLONTARIATO (F3) FASE di ATTENZIONE
- in caso di pericolosità alta riportata dal bollettino; - al verificarsi di un incendio boschivo che, secondo le valutazione del Direttore Operazioni di Spegnimento (DOS), potrebbe propagarsi verso la fascia perimetrale SOGETTO AZIONE
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Allertato dal Sindaco si rende disponibile nel caso in cui si renda necessaria l’attivazione dellafase successiva
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RESPONSABILE FUNZIONE VOLONTARIATO (F3) FASE di PREALLARME
- l’incendio boschivo è in atto e prossimo alla fascia perimetrale e potrebbe interessare la fascia di interfaccia.
SOGETTO AZIONE R. INCENDIO DI INTERFACCIA
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Raccorda le attività con le organizzazioni di volontariato e le strutture operative per attivarsi in caso necessità.
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Responsabili delle Squadre/Associa zioni di volontariato
Assistenza alla popolazione – Predisposizione misure di salvaguardia.
Attiva se necessario le organizzazioni di volontariato specializzate in radio comunicazione di emergenza, nonché quelle aventi specifiche competenze in ambito di rischio incendio boschivo, dotati di idonei dispositivi di protezione individuale. L’attività di spegnimento dei volontari è coordinata dal DOS (Direttore operazioni di Spegnimento);
Organizzazioni di volontariato; Referente della Funzione Telecomunicazioni F8
Assicurare il pronto intervento e la continuità delle comunicazioni in emergenza tra gli operatori ed il centro di coordinamento.
Il referente F3 crea un collegamento comunicativo tra il Sindaco e\o il responsabile del COC ed il DOS (o altro coordinatore delle operazioni di spegnimento operante in loco);
Sindaco; F1 C.O.C. Creare un canale comunicativo tra le operazioni di spegnimento e la Sala comunale;
Comunica LE INIZIATIVE INTRAPRESE A: a) Se attivi i referenti di funzione
S.O.I. direttamente alla F3 SOI; b) Se attiva la S.O.I ma non i referenti
di funzione SOI, comunica con il responsabile dell’ufficio unico nella S.O.I.,
c) Se non attiva la SOI Comunica tramite il responsabile del COC tutte le sue azioni al responsabile dell’ufficio unico del C.O.I.,
responsabile dell’ufficio unico; F3 SOI; Sala Operativa Intercomunale S.O.I.
Garantire lo scambio di informazioni e richieste di supporto; Aumentare la fluidità nelle richieste di supporto; Migliorare il livello di conoscenza dell’intervento;
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RESPONSABILE FUNZIONE VOLONTARIATO (F3) FASE di ALLARME
- incendio in atto che è ormai interno alla fascia perimetrale SOG ETTO
AZIONE R. INCENDIO DI INTERFACCIA
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Attiva se necessario le organizzazioni di volontariato specializzate in radio comunicazione di emergenza, nonché quelle aventi specifiche competenze in ambito di rischio incendio boschivo, dotati di idonei dispositivi di protezione individuale. L’attività di spegnimento dei volontari è coordinata dal DOS (Direttore operazioni di Spegnimento);
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Organizzazioni di volontariato Referente della Funzione Telecomunicazio ni F8
Assicurare il pronto intervento e la continuità delle comunicazioni in emergenza tra gli operatori ed il centro di coordinamento.
Dispone dei volontari per il supporto della polizia municipale, al fine di provvede anche all’allontanamento delle persone presenti nelle aree colpite;
Responsabili delle Associazioni di volontariato
Assistenza alla popolazione
Invia il personale richiesto dalla F9 COC ad assicurare l’assistenza alla popolazione presso le aree di accoglienza.
Responsabili delle Squadre/Associa zioni di volontariato
Assistenza alla popolazione
Comunica LE INIZIATIVE INTRAPRESE e effettua le richieste di supporto A:
a) Se attivi i referenti di funzione S.O.I. direttamente alla F3 SOI;
b) Se attiva la S.O.I ma non i referenti di funzione SOI, comunica con il responsabile dell’ufficio unico nella S.O.I.,
Se non attiva la SOI Comunica tramite il responsabile del COC tutte le sue azioni intraprese e le richieste di supporto al responsabile dell’ufficio unico del C.O.I.,
responsabile dell’ufficio unico; F3 SOI; Sala Operativa Intercomunale S.O.I.
Garantire lo scambio di informazioni e richieste di supporto; Aumentare la fluidità nelle richieste di supporto; Migliorare il livello di conoscenza dell’intervento;
Qualora non attivo il C.O.I. per mancanza: - di attività operative dell’ufficio unico di protezione civile; - di attivazione della Sala Operativa Intercomunale S.O.I., I referenti di funzione comunicano: - con la funzione omologa del C.O.M. se attivo; - con la funzione omologa del C.C.S. se il C.O.M. non è stato attivato; - con i referenti di funzione regionali se non attivo il C.O.M. e il C.C.S. ma solo la SOUP; - con il responsabile della SOUP in servizio presso la Sala Operativa Regionale se non attivo il C.O.M., il
C.C.S. ed i referenti di funzione regionali;
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RESPONSABILE FUNZIONE MATERIALI e MEZZI (F4) FASE di ATTENZIONE
- in caso di pericolosità alta riportata dal bollettino; - al verificarsi di un incendio boschivo che, secondo le valutazione del Direttore Operazioni di Spegnimento (DOS), potrebbe propagarsi verso la fascia perimetrale SOGETTO AZIONE
R. INCENDIO DI INTERFACCIA FASE SOGETTI DA
COINVOLGERE
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Allertato dal Sindaco si rende disponibile nel caso in cui si renda necessaria l’attivazione della fase successiva
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RESPONSABILE FUNZIONE MATERIALI e MEZZI (F4)
FASE di PREALLARME
- l’incendio boschivo è in atto e prossimo alla fascia perimetrale e potrebbe interessare la fascia di interfaccia.
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Contatta il Responsabile della Funzione F1 per conoscere l’evoluzione delle condizioni meteorologiche.
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Responsabili Funzione Tecnica di Valutazione e Pianificazione F1
Aggiornamento sulla situazione in atto per assistenza alla popolazione e predisposizione dei mezzi necessari
Stabilisce i collegamenti con le imprese preventivamente individuate per assicurare il pronto intervento, se necessario.
Imprese presenti nel territorio
Assistenza alla popolazione - Disponibilità di materiali e mezzi.
Comunica LE INIZIATIVE INTRAPRESE A:
a) Se attivi i referenti di funzione S.O.I. direttamente alla F4 SOI;
b) Se attiva la S.O.I ma non i referenti di funzione SOI, comunica con il responsabile dell’ufficio unico nella S.O.I.,
c) Se non attiva la SOI Comunica tramite il responsabile del COC tutte le sue azioni al responsabile dell’ufficio unico del C.O.I.,
responsabile dell’ufficio unico; F4 SOI; Sala Operativa Intercomunale S.O.I.
Garantire lo scambio di informazioni e richieste di supporto; Aumentare la fluidità nelle richieste di supporto; Migliorare il livello di conoscenza dell’intervento;
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RESPONSABILE FUNZIONE MATERIALI e MEZZI (F4)
FASE di ALLARME
- incendio in atto che è ormai interno alla fascia perimetrale
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Invia i materiali e i mezzi necessari ad assicurare l’assistenza alla popolazione presso le aree di accoglienza.
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Assistenza alla popolazione
Mobilita le imprese preventivamente individuate per assicurare il pronto intervento.
Imprese presenti nel territorio
Assistenza alla popolazione - Disponibilità di materiali e mezzi.
Coordina la sistemazione presso le aree di accoglienza dei materiali forniti dalla Regione, dalla Prefettura – UTG e dalla Provincia, unitamente al Responsabile della Funzione Volontariato F3..
Responsabile funzione Volontariato F3
Predisposizione del materiale per l’assistenza della popolazione
Comunica LE INIZIATIVE INTRAPRESE e effettua le richieste di supporto A:
a) Se attivi i referenti di funzione S.O.I. direttamente alla F4 SOI;
b) Se attiva la S.O.I ma non i referenti di funzione SOI, comunica con il responsabile dell’ufficio unico nella S.O.I.,
c) Se non attiva la SOI Comunica tramite il responsabile del COC tutte le sue azioni intraprese e le richieste di supporto al responsabile dell’ufficio unico del C.O.I.,
responsabile dell’ufficio unico; F4 SOI; Sala Operativa Intercomunale S.O.I.
Garantire lo scambio di informazioni e richieste di supporto; Aumentare la fluidità nelle richieste di supporto; Migliorare il livello di conoscenza dell’intervento;
Qualora non attivo il C.O.I. per mancanza: - di attività operative dell’ufficio unico di protezione civile; - di attivazione della Sala Operativa Intercomunale S.O.I., I referenti di funzione comunicano: - con la funzione omologa del C.O.M. se attivo; - con la funzione omologa del C.C.S. se il C.O.M. non è stato attivato; - con i referenti di funzione regionali se non attivo il C.O.M. e il C.C.S. ma solo la SOUP; - con il responsabile della SOUP in servizio presso la Sala Operativa Regionale se non attivo il C.O.M., il
C.C.S. ed i referenti di funzione regionali;
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RESPONSABILE FUNZIONE SERVIZI ESSENZIALI (F5) FASE di PREALLARME
- l’incendio boschivo è in atto e prossimo alla fascia perimetrale e potrebbe interessare la fascia di interfaccia. SOG ETTO
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Individua gli elementi a rischio (reti idriche, elettriche, gas, ecc.) che possono essere coinvolti nell’evento in corso e lo comunica alla F1 C.O.C.
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Responsabile della Funzione Tecnica e Pianificazione F1
Individuare le infrastrutture per i servizi essenziali potenzialmente interessate dall’evento.
Mantiene i contatti con i rappresentanti degli enti e delle società erogatrici dei servizi primari, per l’invio sul territorio di tecnici e maestranze per verificare la funzionalità e la messa in sicurezza delle reti dei servizi comunali, coordinato dal responsabile delle Funzione Tecnica e Pianificazione F1
Responsabile della Funzione Tecnica e Pianificazione F1 Enti Gestori reti
Verifica funzionalità delle infrastrutture per i servizi essenziali interessate dall’evento. Allertamento dei referenti per gli elementi a rischio.
Fornisce alle aziende erogatrici dei servizi essenziali l’elenco degli edifici strategici nonché delle aree adibite all’accoglienza della popolazione per i quali è necessario garantire la continuità dei servizi stessi.
Enti Gestori reti
Garantire la continuità di funzionamento dei servizi essenziali degli edifici strategici e delle aree di emergenza.
Comunica LE INIZIATIVE INTRAPRESE A: a) Se attivi i referenti di funzione S.O.I.
direttamente alla F5 SOI; b) Se attiva la S.O.I ma non i referenti di
funzione SOI, comunica con il responsabile dell’ufficio unico nella S.O.I.,
c) Se non attiva la SOI Comunica tramite il responsabile del COC tutte le sue azioni al responsabile dell’ufficio unico del C.O.I.,
responsabile dell’ufficio unico; F5 SOI; Sala Operativa Intercomunale S.O.I.
Garantire lo scambio di informazioni e richieste di supporto; Aumentare la fluidità nelle richieste di supporto; Migliorare il livello di conoscenza dell’intervento;
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RESPONSABILE FUNZIONE SERVIZI ESSENZIALI (F5) FASE di ALLARME
- l’incendio boschivo è in atto e prossimo alla fascia perimetrale e potrebbe interessare la fascia di interfaccia. SOG ETTO
AZIONE R. INCENDIO DI INTERFACCIA
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SOGETTI DA COINVOLGERE
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Individua gli elementi a rischio (reti idriche, elettriche, gas, ecc.) che possono essere coinvolti nell’evento in corso e lo comunica alla F1 COC
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Responsabile della Funzione Tecnica e Pianificazione F1
Individuare le infrastrutture per i servizi essenziali potenzialmente interessate dall’evento.
Mantiene i contatti tramite la F5 S.O.I. con i rappresentanti degli enti e delle società erogatrici dei servizi primari, per l’invio sul territorio di tecnici e maestranze per verificare la funzionalità e la messa in sicurezza delle reti dei servizi comunali, coordinato dal responsabile delle Funzione Tecnica e Pianificazione F1
Responsabile della Funzione Tecnica e Pianificazione F1 Enti Gestori reti
Verifica funzionalità delle infrastrutture per i servizi essenziali interessate dall’evento. Allertamento dei referenti per gli elementi a rischio.
Contatta tramite la F5 S.O.I. le aziende erogatrici dei servizi essenziali per garantire la continuità dei servizi presso edifici strategici e le aree adibite all’accoglienza della popolazione.
Enti Gestori reti Garantire la continuità di Funzionamento dei servizi essenziali degli edifici strategici e delle aree di emergenza.
Comunica LE INIZIATIVE INTRAPRESE e effettua le richieste di supporto A:
a) Se attivi i referenti di funzione S.O.I. direttamente alla F5 SOI;
b) Se attiva la S.O.I ma non i referenti di funzione SOI, comunica con il responsabile dell’ufficio unico nella S.O.I.,
c) Se non attiva la SOI Comunica tramite il responsabile del COC tutte le sue azioni intraprese e le richieste di supporto al responsabile dell’ufficio unico del C.O.I.,
responsabile dell’ufficio unico; F5 SOI; Sala Operativa Intercomunale S.O.I.
Garantire lo scambio di informazioni e richieste di supporto; Aumentare la fluidità nelle richieste di supporto; Migliorare il livello di conoscenza dell’intervento;
Qualora non attivo il C.O.I. per mancanza: - di attività operative dell’ufficio unico di protezione civile; - di attivazione della Sala Operativa Intercomunale S.O.I., I referenti di funzione comunicano: - con la funzione omologa del C.O.M. se attivo; - con la funzione omologa del C.C.S. se il C.O.M. non è stato attivato; - con i referenti di funzione regionali se non attivo il C.O.M. e il C.C.S. ma solo la SOUP; - con il responsabile della SOUP in servizio presso la Sala Operativa Regionale se non attivo il C.O.M., il
C.C.S. ed i referenti di funzione regionali;
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RESPONSABILE FUNZIONE CENSIMENTO DANNI PERSONE E COSE (F6)
FASE DI PREALLARME
- l’incendio boschivo è in atto e prossimo alla fascia perimetrale e potrebbe interessare la fascia di interfaccia.
SOGETTO
AZIONE R. INCENDIO DI INTERFACCIA
FASE SOGETTI DA COINVOLGERE
OBIETTIVI
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6)
Esegue un censimento dei danni riferito a:
persone
edifici pubblici e privati
impianti industriali
servizi essenziali
attività produttive
opere di interesse culturale
infrastrutture pubbliche
agricoltura e zootecnica
e lo comunica al Sindaco e al responsabile del COC per la trasmissione dei dati al C.O.I. F
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Sindaco Individuare e censire eventuali danni
RESPONSABILE FUNZIONE
CENSIMENTO DANNI PERSONE E COSE (F6)
FASE DI ALLARME
- l’incendio boschivo è in atto e prossimo alla fascia perimetrale e potrebbe interessare la fascia di interfaccia.
SOGETTO
AZIONE R. INCENDIO DI INTERFACCIA
FASE SOGETTI DA COINVOLGERE
OBIETTIVI
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F6)
Esegue un censimento dei danni riferito a:
persone
edifici pubblici e privati
impianti industriali
servizi essenziali
attività produttive
opere di interesse culturale
infrastrutture pubbliche
agricoltura e zootecnica
e lo comunica al Sindaco e al responsabile del COC;
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Sindaco Individuare e censire eventuali danni
Richiede supporto di personale per il censimento dei danni alla F6 S.O.I. (coordina il personale inviatogli di supporto)
F6 SOI;
Garantire lo scambio di informazioni e richieste di supporto; Aumentare la fluidità nelle richieste di supporto; Migliorare il livello di conoscenza dell’intervento;
Comunica tutti i dati del censimento alla F6 S.O.I.
F6 SOI;
Qualora non attivo il C.O.I. per mancanza:
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- di attività operative dell’ufficio unico di protezione civile; - di attivazione della Sala Operativa Intercomunale S.O.I., I referenti di funzione comunicano: - con la funzione omologa del C.O.M. se attivo; - con la funzione omologa del C.C.S. se il C.O.M. non è stato attivato; - con i referenti di funzione regionali se non attivo il C.O.M. e il C.C.S. ma solo la SOUP; - con il responsabile della SOUP in servizio presso la Sala Operativa Regionale se non attivo il C.O.M., il
C.C.S. ed i referenti di funzione regionali; RESPONSABILE FUNZIONE STRUTTURE OPERATIVE (F7) FASE di ATTENZIONE - l’incendio boschivo è in atto e prossimo alla fascia perimetrale e potrebbe interessare la fascia di interfaccia. SOGETTO
AZIONE R. INCENDIO DI INTERFACCIA
FASE SOGETTI DA COINVOLGERE
OBIETTIVI
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7) Allertato dal Sindaco si rende
disponibile nel caso in cui si renda necessaria l’attivazione della fase successiva
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E Sindaco Individuare e
censire eventuali danni
RESPONSABILE FUNZIONE STRUTTURE OPERATIVE (F7) FASE di PREALLARME
- l’incendio boschivo è in atto e prossimo alla fascia perimetrale e potrebbe interessare la fascia di interfaccia.
SOG ETTO
AZIONE R. INCENDIO DI INTERFACCIA
FASE SOGETTI DA COINVOLGERE
OBIETTIVI
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(F7)
Verifica la disponibilità delle strutture operative individuate per il perseguimento degli obiettivi di piano.
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Polizia Municipale
Verifica la percorribilità delle infrastrutture viarie in base allo scenario ipotizzato dal Referente della Funzione Tecnica di Valutazione
Responsabile della Funzione Tecnica e Pianificazione F1
Garantire la percorribilità delle infrastrutture viarie
Predispone ed effettua il posizionamento degli uomini e dei mezzi per assicurare il controllo permanente dei cancelli e del traffico da e per le zone interessate dagli eventi previsti o già in atto inviando volontari e/o Polizia locale.
Polizia Municipale Responsabile funzione Volontariato F3
Garantire la salvaguardia della popolazione
Comunica Le iniziative intraprese A: a) Se attivi i referenti di funzione S.O.I.
direttamente alla F7 SOI; b) Se attiva la S.O.I ma non i referenti
di funzione SOI, comunica con il responsabile dell’ufficio unico nella S.O.I.,
c) Se non attiva la SOI Comunica tramite il responsabile del COC tutte le sue azioni al responsabile dell’ufficio unico del C.O.I.,
responsabile dell’ufficio unico; F7 SOI; Sala Operativa Intercomunale S.O.I.
Garantire lo scambio di informazioni e richieste di supporto; Aumentare la fluidità nelle richieste di supporto; Migliorare il livello di conoscenza dell’intervento;
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RESPONSABILE FUNZIONE STRUTTURE OPERATIVE (F7)
FASE DI ALLARME
- l’incendio boschivo è in atto e prossimo alla fascia perimetrale e potrebbe interessare la fascia di interfaccia.
SOGETTO
AZIONE R. INCENDIO DI INTERFACCIA
FASE SOGETTI DA COINVOLGERE
OBIETTIVI
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F7)
Posiziona uomini e mezzi presso i cancelli individuati per controllare il deflusso della popolazione; Accerta l’avvenuta completa evacuazione delle aree a rischio; Predispone le squadre per la vigilanza degli edifici che possono essere evacuati anche per limitare i fenomeni di sciacallaggio; In base allo scenario dell’evento in atto ed alle indicazioni della F1, verifica la percorribilità delle infrastrutture viarie.
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Polizia Municipale Responsabile funzione Volontariato F3
Garantire la percorribilità delle infrastrutture viarie Garantire la salvaguardia della popolazione
Comunica le iniziative intraprese ed effettua le richieste di supporto A: a) Se attivi i referenti di funzione
S.O.I. direttamente alla F7SOI; b) Se attiva la S.O.I ma non i referenti
di funzione SOI, comunica con il responsabile dell’ufficio unico nella S.O.I.,
c) Se non attiva la SOI Comunica tramite il responsabile del COC tutte le sue azioni intraprese e le richieste di supporto al responsabile dell’ufficio unico del C.O.I.,
responsabile dell’ufficio unico; F7 SOI; Sala Operativa Intercomunale S.O.I.
Garantire lo scambio di informazioni e richieste di supporto; Aumentare la fluidità nelle richieste di supporto; Migliorare il livello di conoscenza dell’intervento;
Qualora non attivo il C.O.I. per mancanza: - di attività operative dell’ufficio unico di protezione civile; - di attivazione della Sala Operativa Intercomunale S.O.I., I referenti di funzione comunicano: - con la funzione omologa del C.O.M. se attivo; - con la funzione omologa del C.C.S. se il C.O.M. non è stato attivato; - con i referenti di funzione regionali se non attivo il C.O.M. e il C.C.S. ma solo la SOUP; - con il responsabile della SOUP in servizio presso la Sala Operativa Regionale se non attivo il C.O.M., il
C.C.S. ed i referenti di funzione regionali;
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RESPONSABILE FUNZIONE TELECOMUNICAZIONI (F8) FASE di PREALLARME
- l’incendio boschivo è in atto e prossimo alla fascia perimetrale e potrebbe interessare la fascia di interfaccia.
SOG ETTO
AZIONE R. INCENDIO DI INTERFACCIA
FASE SOGETTI DA COINVOLGERE
OBIETTIVI
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(F8)
Attiva il contatto con i referenti locali degli Enti gestori dei servizi di telecomunicazione e delle associazioni di Radioamatori, sentito il Responsabile del COC, della F3 ed il Sindaco
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Enti Gestori dei servizi di TLC Referente della Funzione Volontariato F3
Garantire lacontinuità delleComunicazioni tra gli operatori di emergenza ed il COC
Predispone le dotazioni per il mantenimento delle comunicazioni in emergenza. Elabora la richiesta di supporto intercomunale in caso di insufficienza. Verifica il funzionamento del sistema di comunicazioni adottato.
Referente della Funzione Volontariato F3
Garantire il mantenimento delle comunicazioni
Se in insufficienza di risorse strumentali per le telecomunicazioni comunica
a) Se attivi i referenti di funzione S.O.I. direttamente alla F8 SOI;
b) Se attiva la S.O.I ma non i referenti di funzione SOI, comunica con il responsabile dell’ufficio unico nella S.O.I.,
c) Se non attiva la SOI Comunica tramite il responsabile del COC tutte le sue azioni intraprese e le richieste di supporto al responsabile dell’ufficio unico del C.O.I.,
C.O.I. ufficio unico di protezione civile; Sala Operativa Intercomunale F8 SOI;
Garantire il mantenimento dellecomunicazioni
RESPONSABILE FUNZIONE TELECOMUNICAZIONI (F8) FASE di ALLARME
- l’incendio boschivo è in atto e prossimo alla fascia perimetrale e potrebbe interessare la fascia di interfaccia. SOGETTO AZIONE
R. INCENDIO DI INTERFACCIA FASE SOGETTI DA
COINVOLGERE OBIETTIVI
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Mantiene il contatto con le squadre di volontari inviate sul territorio; Mantiene tramite la F8 SOI il contatto con i referenti locali degli Enti gestori dei servizi di telecomunicazione e radioamatori F
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Enti Gestori dei servizi di TLC Referente della Funzione Volontariato F3
Garantire la continuità delle Comunicazioni tra gli operatori di emergenza ed il centro di coordinamento
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Verifica il funzionamento del sistema di comunicazioni adottato e lo coordina. Se del caso chiede informazioni e supporto alla F8 S.O.I.
Garantire il mantenimento delle comunicazioni
Se in insufficienza di risorse strumentali per le telecomunicazioni comunica a) Se attivi i referenti di funzione S.O.I.
direttamente alla F8 SOI; b) Se attiva la S.O.I ma non i referenti
di funzione SOI, comunica con il responsabile dell’ufficio unico nella S.O.I.,
c) Se non attiva la SOI Comunica tramite il responsabile del COC tutte le sue azioni intraprese e le richieste di supporto al responsabile dell’ufficio unico del C.O.I.,
C.O.I. ufficio unico di protezione civile; Sala Operativa Intercomunale F8 SOI;
Garantire il mantenimento delle comunicazioni
Qualora non attivo il C.O.I. per mancanza: - di attività operative dell’ufficio unico di protezione civile; - di attivazione della Sala Operativa Intercomunale S.O.I., I referenti di funzione comunicano: - con la funzione omologa del C.O.M. se attivo; - con la funzione omologa del C.C.S. se il C.O.M. non è stato attivato; - con i referenti di funzione regionali se non attivo il C.O.M. e il C.C.S. ma solo la SOUP; - con il responsabile della SOUP in servizio presso la Sala Operativa Regionale se non attivo il C.O.M., il
C.C.S. ed i referenti di funzione regionali;
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RESPONSABILE FUNZIONE ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE (F9)
FASE di PREALLARME
- l’incendio boschivo è in atto e prossimo alla fascia perimetrale e potrebbe interessare la fascia di interfaccia.
SOGETTO AZIONE R. INCENDIO DI INTERFACCIA
FASE SOGETTI DA COINVOLGERE
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F9)
Verifica il censimento della popolazione presente nelle aree a rischio, con particolare riferimento ai soggetti fragili.
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Responsabili Funzione: -Volontariato F3; -Sanità, assistenza sociale F2
Calibrazione del modello di intervento e delle azioni da intraprendere.
Si assicura della reale disponibilità di alloggio presso i centri e le aree di accoglienza individuate nel piano.
Centri e Aree di accoglienza Nominativi e contatti da Allegato CM1 – Accoglienza
Verifica dell’adeguatezza della capacità di risposta.
Effettua un censimento presso le principali strutture ricettive nella zona per accertarne l’effettiva disponibilità.
Principali strutture ricettive della zona
Verifica dell’adeguatezza della capacità di risposta e l’assistenza della popolazione.
Verifica la funzionalità dei sistemi di allarme predisposti per gli avvisi alla popolazione qualora presenti.
Responsabile Funzione Materiali e Mezzi
Informazione alla popolazione.
Allerta le squadre individuate per la diramazione dei messaggi di allarme alla popolazione.
Responsabili Funzioni: -Volontariato -Strutture Operative
Informazione alla popolazione.
Comunica le iniziative intraprese ed effettua le richieste di supporto A: d) Se attivi i referenti di funzione
S.O.I. direttamente alla F9 SOI; e) Se attiva la S.O.I ma non i
referenti di funzione SOI, comunica con il responsabile dell’ufficio unico nella S.O.I.,
Se non attiva la SOI Comunica tramite il responsabile del COC tutte le sue azioni intraprese e le richieste di supporto al responsabile dell’ufficio unico del C.O.I.,
responsabile dell’ufficio unico; F9 SOI; Sala Operativa Intercomunale S.O.I.
Garantire lo scambio di informazioni e richieste di supporto; Aumentare la fluidità nelle richieste di supporto; Migliorare il livello di conoscenza dell’intervento;
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RESPONSABILE FUNZIONE ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE (F9) FASE di ALLARME
- verificarsi di un evento con CODICE ROSSO/CRITICITÀ ELEVATA; - aggravarsi della situazione nei punti critici monitorati a vista dai presidi territoriali - superamento di soglie riferite al sistema di allertamento locale, ove presenti.
SOG ETTO
AZIONE R. INCENDIO DI INTERFACCIA
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SOGETTI DA COINVOLGERE
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F9)
Provvede ad attivare il sistema di allarme PREVIA PRECISA INDICAZIONE DEL SINDACO
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Responsabile Funzione Volontariato F3
Assistenza alla popolazione Attuazione misure di salvaguardia ed assistenza alla popolazione evacuata.
Coordina le attività di evacuazione della popolazione delle aree a rischio.
Responsabili Funzioni: -Sanità F2 -Volontariato F3 -Strutture Operative F7
Provvede al censimento della popolazione evacuata evidenziando l’eventuale presenza di stranieri specificandone la nazionalità.
Responsabile Funzione Volontariato F3
Garantisce la prima assistenza e le informazioni nelle aree di attesa.
Responsabili Funzioni: -Sanità F2 -Volontariato F3
Garantisce il trasporto e l’assistenza continua della popolazione verso le aree di accoglienza; Provvede al ricongiungimento delle famiglie.
F4 COC; F3 COC;
Garantisce la diffusione delle norme di comportamento in relazione alla situazione in atto.
Responsabile Funzione Volontariato F3
Comunica le iniziative intraprese ed effettua le richieste di supporto A: a) Se attivi i referenti di funzione S.O.I.
direttamente alla F9 SOI; b) Se attiva la S.O.I ma non i referenti di funzione
SOI, comunica con il responsabile dell’ufficio unico nella S.O.I.,
c) Se non attiva la SOI Comunica tramite il responsabile del COC tutte le sue azioni intraprese e le richieste di supporto al responsabile dell’ufficio unico del C.O.I.,
responsabile dell’ufficio unico; F9 SOI; Sala Operativa Intercomunale S.O.I.
Garantire lo scambio di informazioni e richieste di supporto; Aumentare la fluidità nelle richieste di supporto; Migliorare il livello di conoscenza dell’intervento;
Qualora non attivo il C.O.I. per mancanza: - di attività operative dell’ufficio unico di protezione civile; - di attivazione della Sala Operativa Intercomunale S.O.I., I referenti di funzione comunicano: - con la funzione omologa del C.O.M. se attivo; - con la funzione omologa del C.C.S. se il C.O.M. non è stato attivato; - con i referenti di funzione regionali se non attivo il C.O.M. e il C.C.S. ma solo la SOUP; - con il responsabile della SOUP in servizio presso la Sala Operativa Regionale se non attivo il C.O.M., il
C.C.S. ed i referenti di funzione regionali;
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5) Rischio Sismico L’evento sismico rientra all’interno degli eventi non prevedibili: per questo motivo non è possibile parlare di previsione bensì solo di prevenzione con l’attuazione di misure di mitigazione.
5.1) Scenario di evento
Per la valutazione dello scenario d’evento il presente piano si basa sulla “Valutazione di scenari di danno comunali” elaborata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Protezione Civile Ufficio Valutazione, Prevenzione e Mitigazione del Rischio Sismico ed Opere Post Emergenza nel luglio 2003.
Le valutazioni sopra citate riguardano diverse combinazioni di intensità ipotizzata e di modulazione del danno relativo.
Ai fini del presente piano si adotta l’evento ipotizzato di media intensità (pari a 8,2 della scala Mercalli) e lo scenario di danno di media severità.
Da tale combinazione risulta:
Scenario per intensita' MCS= 8.2 (Periodo di ritorno: 475anni )
Abitazioni crollate= 3
Abitazioni inagibili= 47
Abitazioni danneggiate= 186
Persone coinvolte in crolli= 8
Persone senza tetto= 109
Superficie danneggiata (mq)= 6374
Superficie inagibile (mq)= 4973
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5.2) Modello di intervento Il modello di intervento per il rischio sismico prevede l’attivazione, a seguito dell’evento, della struttura comunale di Protezione Civile, e l’attivazione dell’unica fase prevista, quella di emergenza. In particolare, l’attivazione del C.O.C., può, nella fase immediatamente successiva all’evento sismico, riguardare alcune funzioni, che verranno in ogni caso allertate ed attivate nel momento in cui si ritenga necessario a seguito della constatazione di danni e coinvolgimento di persone:
Qualora non attivo il C.O.I. per mancanza: - di attività operative dell’ufficio unico di protezione civile; - di attivazione della Sala Operativa Intercomunale S.O.I., I referenti di funzione comunicano: - con la funzione omologa del C.O.M. se attivo; - con la funzione omologa del C.C.S. se il C.O.M. non è stato attivato; - con i referenti di funzione regionali se non attivo il C.O.M. e il C.C.S. ma solo la SOUP; - con il responsabile della SOUP in servizio presso la Sala Operativa Regionale se non attivo il C.O.M., il
C.C.S. ed i referenti di funzione regionali;
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SINDACO
FASE di EMERGENZA - dopo il verificarsi di un evento sismico SOGETTO AZIONE
RISCHIO SISMICO FASE SOGETTI DA
COINVOLGERE OBIETTIVI
SIN
DA
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Contatta il responsabile del COC per procedere all’attivazione delle funzioni ritenute necessarie.
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Responsabile del COC
Creare un efficace coordinamento operativo locale
Si accerta che vengano eseguiti i sopralluoghi da parte del F1 e F6 COC all’interno del territorio comunale
Responsabile della funzione F1 e F6 COC
Verificare lo stato d’emergenza
Si accerta che venga comunicato lo stato di allarme alla popolazione presente nelle aree più vulnerabili da parte del responsabile della funzione Volontariato F3
Responsabile Funzione Volontariato F3
Allertamento della popolazione
Verifica con il responsabile della Funzione Sanità F2 se è stato registrato il coinvolgimento di persone.
Responsabile della funzione Sanità F2
Accertare l’eventuale coinvolgimento di persone per predisporre i soccorsi
Verifica con il Responsabile della Funzione Materiali e Mezzi F4 il coordinamento di soccorsi.
Responsabile della funzione Materiali e Mezzi F4
Garantire i soccorsi
Comunica alla Prefettura l’entità di eventuali danni a persone o cose sulla base delle informazioni ricevute dalla Funzione Censimento danni persone o cose F6.
Prefettura Responsabile della funzione Censimento danni persone o cose F6
Creare un efficace coordinamento operativo locale
Informa C.O.I. - Prefettura - UTG, Regione (Sala Operativa Unificata Regionale), Provincia dell’avvenuta attivazione del COC comunicando le Funzioni attivate. Mantiene i contatti con il S.O.I. la Regione, la Prefettura – UTG, la Provincia, i comuni limitrofi, le strutture locali di CC, VVF. Si assicura che la F6 COC comunichi alla F6 SOI gli aggiornamenti sulla situazione conlo stato dei danni e delle persone coinvolte.
Prefettura S.O.U.R. (Sala Operativaunificata regionale)800860146 - 800861016 0862311526 Provincia -Strutture Operative Sala Operativa Intercomunale S.O.I.
Creare un efficace coordinamento operativo locale
Se necessario provvede ad emettere ordinanzeper interventi di somma urgenza e/o evacuazione della popolazione. Si assicura che vengano trasmessi alla S.O.I.
Segreteria di coordinamento
Salvaguardia della popolazione
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RESPONSABILE del C.O.C.
FASE di EMERGENZA
- dopo il verificarsi di un evento sismico
SOGETTO AZIONE RISCHIO SISMICO
FASE SOGETTI DA COINVOLGERE
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C.O
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Convoca i responsabili delle Funzioni di Supporto ritenute necessarie. Trasmette l’informazione alla S.O.I. funzione F8 o al Responsabile della S.O.I. se la F8 non è ancora operativa;
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Responsabili delle Funzioni di Supporto
Creare un efficace coordinamento operativo locale.
Conferma al Sindaco l’avvenuta attivazione delCOC.
Sindaco Creare un efficace coordinamento operativo locale
Si assicura dell’operatività della Segreteria di coordinamento per garantire i rapporti e le comunicazioni con COI, Prefettura e Regione. Qualora non disponibile la Segreteria di coordinamento esegue tale azioni tramite i referenti di funzione idonei;
Segreteria di coordinamento
Affidabilità e continuità delle comunicazioni formali
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RESPONSABILE FUNZIONE TECNICA DI VALUTAZIONE E PIANIFICAZIONE (F1)
FASE di EMERGENZA
- dopo il verificarsi di un evento sismico
SOGETTO AZIONE RISCHIO SISMICO
FASE SOGETTI DA COINVOLGERE
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F1)
Predispone l’immediata ricognizione delle zone più vulnerabili e delle zone da cui sono pervenute segnalazioni. Se non dispone di un n° sufficiente di personale ne effettua richiesta alla F1 S.O.I. all’arrivo del personale ne coordina le attività. Comunica al Sindaco i risultati dei sopralluoghi effettuati. Comunica alla F1 S.O.I. i risultati dei sopralluoghi effettuati. Comunica al Sindaco l’eventuale coinvolgimento di persone. Comunica alla F1 S.O.I. l’eventuale coinvolgimento di persone.
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Polizia Municipale Personale ufficio Tecnico Responsabile della Funzione Volontariato Sindaco
Sala Operativa Intercomunale S.O.I.
Monitoraggio e sorveglianza del territorio – valutazione degli scenari di rischio. Valutazione del rischio residuo.
Verifica l’esigenza o meno di contattare le ditte di fiducia per gli eventuali interventi sulla viabilità e sulle reti gas, elettriche, acqua, con la collaborazione del responsabile della Funzione Servizi Essenziali F5;
Funzione Servizi Essenziali F5 Ditte convenzionate Enti Gestori
Garantire la sicurezza del territorio
Comunica le iniziative intraprese ed effettua le richieste di supporto A:
a) Se attivi i referenti di funzione S.O.I. direttamente alla F1 SOI;
b) Se attiva la S.O.I ma non i referenti di funzione SOI, comunica con il responsabile dell’ufficio unico nella S.O.I.,
c) Se non attiva la SOI Comunica tramite il responsabile del COC tutte le sue azioni intraprese e le richieste di supporto al responsabile dell’ufficio unico del C.O.I.,
responsabile dell’ufficio unico; F1 SOI; Sala Operativa Intercomunale S.O.I.
Garantire lo scambio di informazioni e richieste di supporto; Aumentare la fluidità nelle richieste di supporto; Migliorare il livello di conoscenza dell’intervento;
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RESPONSABILE FUNZIONE SANITA’, ASSISTENZA SOCIALE E VETERINARIA (F2)
FASE di EMERGENZA
- dopo il verificarsi di un evento sismico
SOG ETTO
AZIONE RISCHIO SISMICO
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SOGETTI DA COINVOLGERE
OBIETTIVI
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F2)
Verifica l’evacuazione della persone fragili (scheda CB4) e coinvolte nell’evento, Esegue analisi delle forze in base all’evento in atto e se non sufficiente richiede alla F2 S.O.I. supporto specificando il n° ed il tipo di personale per il soccorso e di persone coinvolte. all’arrivo del personale ne coordina le attività. Coordina l’evacuazione della persone fragili (scheda CB4) e coinvolte nell’evento, e predisponendone il ricovero nelle strutture sanitarie limitrofe. Trasmette tutte le informazioni alla F9 COC con cui si coordina
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Strutture sanitarie locali Responsabile Funzione Volontariato F2 S.O.I.; F9 COC
Salvaguardia della popolazione e ricovero
Assicura l’assistenza sanitaria e psicologica degli evacuati. Esegue analisi delle forze e se non sufficiente richiede alla F2 S.O.I. supporto specificando il n° ed il tipo di personale per il soccorso
F2 S.O.I. Assistenza sanitaria
Coordina l’assistenza sanitaria presso le aree di attesa e di accoglienza. Esegue analisi delle forze utili all’assistenza presso le aree di protezione civile e se non sufficiente richiede alla F2 S.O.I. supporto specificando il n° ed il tipo di personale per il soccorso. Esegue stessa azioni di richiesta alla F3 COC ed alla F4 COC;
F2 S.O.I.; F3 COC; F4 COC;
Assistenza sanitaria
Comunica le iniziative intraprese ed effettua le richieste di supporto A:
a) Se attivi i referenti di funzione S.O.I. direttamente alla F2 SOI;
b) Se attiva la S.O.I ma non i referenti di funzione SOI, comunica con il responsabile dell’ufficio unico nella S.O.I.,
c) Se non attiva la SOI Comunica tramite il responsabile del COC tutte le sue azioni intraprese e le richieste di supporto al responsabile dell’ufficio unico del C.O.I.,
responsabile dell’ufficio unico; F2 SOI; Sala Operativa Intercomunale S.O.I.
Garantire lo scambio di informazioni e richieste di supporto; Aumentare la fluidità nelle richieste di supporto; Migliorare il livello di conoscenza dell’intervento;
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RESPONSABILE FUNZIONE VOLONTARIATO (F3) FASE di EMERGENZA - dopo il verificarsi di un evento sismico
SOG ETTO
AZIONE RISCHIO SISMICO
FASE SOGETTI DA COINVOLGERE
OBIETTIVI
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F3
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Segue analisi della forza necessaria a compiere le azioni richieste in base all’evento in atto; Coordina i volontari anche quelli inviatigli dalla F3 S.O.I. al fine fornire un eventuale supporto alle strutture operative e di poter svolgere le azioni di cui è responsabile e quelle richieste di supporto derivanti dalla F1 COC - F2 COC – F4 COC – F7 COC – F8 COC – F9 COC ognuna per lo svolgimento della propria competenza come previsto dalle Procedure Operative standard del piano d’emergenza comunale; Allerta le squadre individuate per la diramazione dei messaggi di allarme alla popolazione con l’indicazione delle misure di evacuazione determinate dalla F9 COC in collaborazione con il Sindaco; Predispone ed effettua il posizionamento degli uomini e dei mezzi per il trasporto della popolazione nelle aree di accoglienza in coordinamento con la F2 COC e la F9 COC; Invia il personale necessario ad assicurare l’assistenza alla popolazione presso le aree di accoglienza della popolazione, in coordinamento con la F9 COC;
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Responsabili delle Associazioni di Volontariato; Referenti di funzione COC; Referente F3 S.O.I.;
Supporto delle strutture operative, salvaguardia delle persone, assistenza della popolazione sfollata Informazione alla popolazione.
Attiva le organizzazioni di volontariato specializzati in radio comunicazione di emergenza, si coordina con la F8 per il raggiungimento di tale obiettivo; Se non presente e ritenuto necessario in coordinamento con il referente di funzione F8 COC ed il responsabile del C.O.C. richiede supporto alla F3 S.O.I.
Organizzazioni di volontariato specializzati in TLC Referente della Funzione Telecomunicazioni F8
Garantire l’efficienza delle reti di comunicazione Informazione alla popolazione.
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RESPONSABILE FUNZIONE MATERIALI e MEZZI (F4)
FASE di EMERGENZA - dopo il verificarsi di un evento sismico
SOGETTO AZIONE RISCHIO SISMICO
FASE SOGETTI DA COINVOLGERE
OBIETTIVI
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(F4) Esegue analisi della forza in base
all’evento in atto; Se necessario richiede supporto alla F4 S.O.I., per insufficienza di materiali e mezzi utili nell’eseguire le proprie azioni e quelle richieste derivanti dalle altre funzioni di supporto del COC, ognuna per lo svolgimento della propria competenza come previsto dalle Procedure Operative standard del piano d’emergenza comunale; Invia i materiali e i mezzi necessari per i primi soccorsi e la gestione dell’evento.
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Responsabile Funzione Volontariato F3; F4 S.O.I.;
Assistenza della popolazione
Mobilita le ditte preventivamente individuate per assicurare il pronto intervento.
Ditte convenzionate
Garantire il prono intervento
Provvede ad attrezzare se necessario le aree di accoglienza per la popolazione evacuata; Se necessario richiede supporto alla F4 S.O.I., per insufficienza di materiali e mezzi;
Responsabile Funzione Volontariato F3; F4 S.O.I.;
Assicurare l’alloggiamento della popolazione
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RESPONSABILE FUNZIONE SERVIZI ESSENZIALI (F5)
FASE di EMERGENZA - dopo il verificarsi di un evento sismico
SOGETTO AZIONE RISCHIO SISMICO
FASE SOGETTI DA COINVOLGERE
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Mantiene tramite la F5 S.O.I. i contatti con i rappresentanti degli enti gestori e delle società erogatrici dei servizi primari, per inviare sul territorio i tecnici e le maestranze per verificare la funzionalità e l’eventuale messa in sicurezza delle reti dei servizi comunali.
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Enti gestori di servizi essenziali Responsabile della Funzione Tecnica e Pianificazione F1; F5 S.O.I.
Verificare funzionalità reti gas, elettriche, acqua interessate dall’evento.
Contatta tramite la F5 S.O.I. le aziende erogatrici dei servizi essenziali per garantire la continuità dei servizi presso edifici strategici e le aree adibite all’accoglienza della popolazione.
Enti gestori di servizi essenziali Responsabile della Funzione Tecnica e Pianificazione F1; F5 S.O.I.
Garantire la continuità dei servizi
Comunica le iniziative intraprese ed effettua le richieste di supporto A:
a) Se attivi i referenti di funzione S.O.I. direttamente alla F5 SOI;
b) Se attiva la S.O.I ma non i referenti di funzione SOI, comunica con il responsabile dell’ufficio unico nella S.O.I.,
c) Se non attiva la SOI Comunica tramite il responsabile del COC tutte le sue azioni intraprese e le richieste di supporto al responsabile dell’ufficio unico del C.O.I.,
responsabile dell’ufficio unico; F5 SOI; Sala Operativa Intercomunale S.O.I.
Garantire lo scambio di informazioni e richieste di supporto; Aumentare la fluidità nelle richieste di supporto; Migliorare il livello di conoscenza dell’intervento;
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RESPONSABILE FUNZIONE CENSIMENTO DANNI PERSONE E COSE (F6)
FASE di EMERGENZA
- dopo il verificarsi di un evento sismico
SOGETTO AZIONE RISCHIO SISMICO
FASE SOGETTI DA COINVOLGERE
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Dispone i sopralluoghi nelle aree interessate da eventi sismici per verificare i danni a persone e l’eventuale innesco di effetti indotti; Verifica con priorità anche i punti critici e le aree a rischio frana; lo comunica al Sindaco e al responsabile del COC e alla F6 S.O.I.; Supporta tramite le relazioni dei censimenti la F1 COC nella redazione delle zone rosse; Richiede supporto di personale per il censimento dei danni alla F6 S.O.I. (coordina il personale inviatogli di supporto)
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Responsabile Funzione Tecnica e Pianificazione F1 F6 S.O.I F1 COC F6 S.O.I.
Quantificare i danni Verificare la possibilità di effetti indotti
Esegue un censimento dei danni riferito a:
persone
edifici pubblici e privati
impianti industriali
servizi essenziali
attività produttive
opere di interesse culturale
infrastrutture pubbliche
agricoltura e zootecnica
Responsabile Funzione Volontariato F3 Responsabile Funzione Tecnica e Pianificazione F1
Censimento danni
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RESPONSABILE FUNZIONE STRUTTURE OPERATIVE (F7)
FASE di EMERGENZA - dopo il verificarsi di un evento sismico
SOGETTO AZIONE RISCHIO SISMICO
FASE SOGETTI DA COINVOLGERE
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Posiziona uomini e mezzi presso i cancelli individuati per controllare il deflusso della popolazione, anche con la collaborazione dei Volontari in coordinamento con la F3 COC; Accerta l’avvenuta completa evacuazione delle aree più vulnerabili; Coordina l’invio e le operazioni degli enti di soccorso tecnico urgente e delle forze dell’ordine; Esegue in base allo scenario dell’evento verificatosi l’analisi della forza disponibile e di quella necessaria allo svolgimento delle azioni. In caso di insufficienza esegue richiesta di soccorso alla F7 SOI;
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Polizia Municipale. Responsabile Funzione Volontariato F3 F7 SOI;
Garantire il deflusso e la salvaguardia della popolazione
In base allo scenario dell’evento in atto, verifica la percorribilità delle infrastrutture viarie in coordinamento con la F1 COC;
Polizia Municipale; F1 COC;
Sicurezza della popolazione
Predispone le squadre per la vigilanza degli edifici che possono essere evacuati anche per limitare i fenomeni di sciacallaggio, chiedendo il supporto della F7 SOI per la richiesta delle forze dell’ordine;
Polizia Municipale F7 SOI; Prefettura;
Garantire la salvaguardia della popolazione con il trasferimento e l’alloggiamento in aree sicure
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RESPONSABILE FUNZIONE TELECOMUNICAZIONI (F8)
FASE di EMERGENZA - dopo il verificarsi di un evento sismico
SOGETTO AZIONE RISCHIO SISMICO
FASE SOGETTI DA COINVOLGERE
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Garantisce il funzionamento delle comunicazioni in coordinamento della F3 COC a seguito dell’evento, con possibilità di richieste di supporto alla F8 S.O.I. richiedendo se necessario tutto il supporto utile al ripristino delle TLC;
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A Gestori dei
servizi di TLC F8 S.O.I. Referente della Funzione Volontariato
Mantenere attivo il sistema delle comunicazioni anche al fine dell’informazione della popolazione
Fornisce e verifica gli apparecchi radio in dotazione e se del caso chiedendo alla F8 S.O.I. il supporto utile al ripristino delle TLC; Supporta ove richiesto dal Sindaco e\o dal Responsabile del COC le funzioni della segreteria di coordinamento;
Gestori dei servizi di TLC F8 S.O.I. Referente della Funzione Volontariato
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ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE (F9) FASE di EMERGENZA - dopo il verificarsi di un evento sismico SOG ETTO
AZIONE RISCHIO SISMICO
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SOGETTI DA COINVOLGERE
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Garantisce la prima assistenza e le informazioni nelle aree di attesa; Esegue censimento in collaborazione con la F2 e F3 COC della popolazione presente e trasmette le informazioni alla F9 S.O.I. a cui richiede se necessario, per insufficienza di risorse, il supporto anche in termini di uomini-materiali-mezzi;
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Responsabile Funzione Volontariato F3; F9 S.O.I.
Assistenza ed informazione della popolazione sull’evento
Si assicura della reale disponibilità di alloggio presso i centri, le aree di accoglienza e le strutture ricettive individuate nel piano
Centri e Aree di accoglienza
Predisposizione misure di salvaguardia. Assistenza alla popolazione- Predisposizione misure di salvaguardia.
Coordina le attività di evacuazione della popolazione delle aree a rischio coordinando le funzioni di supporto operative e effettuando tutte le richieste di supporto anche in termini di uomini-materiali-mezzi alla F9 S.O.I.;
Responsabili Funzioni: - Sanità F2 - Volontariato F3 - Strutture Operative F7; F9 S.O.I.
Provvede al censimento della popolazione evacuata evidenziando l’eventuale presenza di stranieri specificandone la nazionalità.
Responsabile Funzione Volontariato F3
Eseguire il censimento della popolazione
Garantisce il trasporto e l’assistenza continua della popolazione verso le aree di accoglienza.
Responsabili Funzioni: - Volontariato F3 - Strutture Operative F7
Predisposizione misure di salvaguardia. Assistenza alla popolazione- Predisposizione misure di salvaguardia.
Provvede al ricongiungimento delle famiglie Responsabile Funzione Volontariato
Comunica le iniziative intraprese ed effettua le richieste di supporto A:
a) Se attivi i referenti di funzione S.O.I. direttamente alla F5 SOI;
b) Se attiva la S.O.I ma non i referenti di funzione SOI, comunica con il responsabile dell’ufficio unico nella S.O.I.,
c) Se non attiva la SOI Comunica tramite il responsabile del COC tutte le sue azioni intraprese e le richieste di supporto al responsabile dell’ufficio unico del C.O.I.,
responsabile dell’ufficio unico; F5 SOI; Sala Operativa Intercomunale S.O.I.
Garantire lo scambio di informazioni e richieste di supporto; Aumentare la fluidità nelle richieste di supporto; Migliorare il livello di conoscenza dell’intervento;
6) Rischio Neve, Giacchio
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A seguito di condizioni meteorologiche avverse si possono verificare, sul territorio comunale ed afferente all’Associazione dei Comuni, delle difficoltà, con conseguenti potenziali situazioni di pericolo nel regolare flusso di mezzi e pedoni. Per tale ragione è necessario prevedere per tutto il periodo autunnale ed invernale una serie di interventi mirati alla messa in sicurezza delle strade, che partono dal semplice spargimento di cloruro di sodio e graniglia per evitare formazioni di ghiaccio sul fondo stradale, all’utilizzo di mezzi specifici per la rimozione di neve, o addirittura l’impiego di mezzi speciali, terrestri o aerei, per fornire assistenza ai nuclei isolati. Sistema di Allertamento nel caso di rischio neve/ghiaccio prevede la diffusione da parte del Centro Funzionale d’Abruzzo di un messaggio di allerta, in particolare di un Avviso di Avverse Condizioni Meteorologiche, con previsione di neve, neve a bassa quota, ghiaccio. NEVE
6.1) Scenario di evento
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Sul territorio comunale o afferente all’Associazione di Comuni è possibile il verificarsi di due scenari: - Scenario I – Neve - Scenario II – Ghiaccio L’analisi del territorio consente di evidenziare i punti critici per i due scenari. Gli itinerari per lo sgombero della neve sono programmatinei piani neve.
Indirizzi per i piani neve: Gli Itinerari primari devono essere quelli interessati dalla circolazione di mezzi pubblici, le strade dipenetrazione, le circonvallazioni e le strade di accesso a ospedale, cliniche, cavalcavia, sottopassi e grandisvincoli, strade che conducono verso i centri di accoglienza degli sfollati. Gli itinerari secondari sono quelli che interessano la viabilità residenziale, le vie di collegamento deiquartieri, le vie centrali di viabilità minore. Per quanto concerne lo Scenario I- Neve, si possono verificare come effetti principali: - problemi di mobilità causata dai rallentamenti della circolazione e dallo svolgimento delle operazioni di sgombero neve sulle strade di competenza comunale; - interruzione di fornitura di servizi (energia elettrica, telefonia fissa ecc.) per danni alle linee aeree di distribuzione dovuti al sovraccarico della neve, innescando il rischio Blackout; - isolamento temporaneo di frazioni, case sparse, interi Comuni; - cedimenti delle coperture di edifici e capannoni. Per quanto concerne lo Scenario II- Ghiaccio, si possono verificare come effetti principali: - danni alle coltivazioni; - problemi alla viabilità comunale; - distacchi di pietre o blocchi da versanti in roccia molto degradati.
6.2) Modello di intervento
La suddivisione degli interventi relativi alla messa in sicurezza delle strade di proprietà comunale nei casi di nevicate o temperature rigide, è suddiviso in varie fasi che vedono il coinvolgimento della struttura Comunale (operai, mezzi ecc..) e delle imprese private di sgombero neve. In caso di probabili nevicate o formazioni di ghiaccio sulle strade comunali, il comune deve prevedere l’attivazione dei mezzi dotati di lama per la neve e spargisale e/o manualmente o con piccoli mezzi operativi nelle zone pedonali, con un programma di massima variabile a seconda delle situazioni di priorità stabilite dal Comune stesso. Per la gestione dell’emergenza in fase di preallarme per il rischio neve e in fase di attenzione per il rischio ghiaccio viene attivato il Presidio Operativo il cui referente è il Responsabile della Funzione Strutture Operative Locali, Viabilità F7 o per turnazione il Responsabile della Funzione Tecnica di Valutazione e Pianificazione F1. Tale struttura ha il compito di monitorare la situazione in atto e di coordinare la movimentazione dei mezzi a disposizione nonché di mantenere contatti con la Prefettura, la Provincia e tutti gli organi che intervengono nell’emergenza. Nel caso di situazioni più gravi nelle quali si verifichino anche gravi disagi alla popolazione (frazioni isolate, difficoltà di circolazione, presenza di popolazione bloccata lungo le direttrici viarie, difficoltà di uscire dalle abitazioni, pericolo di valanghe, etc…) si deve insediare il C.O.C, che procederà all’attivazione di ulteriori forze e predisporrà sul momento una serie di interventi mirati alla gestionedell’evento. È necessario inoltre prevedere che quando la coltre nevosa sul manto stradale supera i duecentimetri di spessore il traffico veicolare sia consentito soltanto ai soli mezzi che montano catene opneumatici da neve.
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SINDACO
FASE di ATTENZIONE
- Avviso di avverse condizioni meteo con previsione neve/ghiaccio
SOGETTO AZIONE RISCHIO NEVE/ GHIACCIO
FASE SOGETTI DA COINVOLGERE
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Riceve l'Avviso di Condizioni Meteorologiche Avverse da parte del Centro Funzionale d’Abruzzo
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Attivare la fase di attenzione prevista nel Piano Comunale
Verifica la disponibilità di materiali (sale da disgelo e graniglia), mezzi e personale per attività di sgombero neve sulle strade comunali e presso le strutture strategiche
Responsabile della Funzione Materiali e Mezzi F4
Garantire le misure di salvaguardia per la popolazione Contatta la Polizia Locale per effettuare
una ricognizione della viabilità e per l'individuazione di ostacoli per le attività di sgombero neve sulle strade comunali e presso le strutture strategiche Provvede a far effettuare interventi di salatura del piano viabile, se necessario.
Responsabile Funzione Strutture Operative F7
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SINDACO FASE di PREALLARME
- Avviso di avverse condizioni meteo con previsione neve/ghiaccio SOGETTO AZIONE
RISCHIO NEVE/ GHIACCIO FASE SOGETTI DA
COINVOLGERE OBIETTIVI
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In caso di nevicata in atto si aggiorna presso il Centro Funzionale d’Abruzzo; Se attivo il C.O.I. tramite l’ufficio unico di protezione civile si aggiorna sull’andamento del tempo;
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Centro Funzionale d’Abruzzo 0862 314311 Responsabile ufficio unico di protezione civile del C.O.I;
Verificare l’evolversi della situazione per definire gli scenari d’evento
Contatta il responsabile del C.O.C. per l’attivazione, decretando il passaggio alla fase successiva di allarme. Comunica tale passaggio al responsabile dell’ufficio unico di protezione civile del C.O.I.
Responsabile del COC; Responsabile ufficio unico di protezione civile del C.O.I.;
Verificare l’operatività e la disponibilità delle Funzioni di supporto.
Se necessario attiva il Presidio Territoriale; Comunica tale passaggio al responsabile dell’ufficio unico di protezione civile del C.O.I.
Responsabiledel Presidio TerritorialeResponsabile della FunzioneVolontariato F3; Responsabile ufficio unico di protezione civile del C.O.I.;
Monitorare il territorio ed avere un quadro sempre aggiornato dell’evento in atto
Attiva i membri della Commissione Locale Valanghe, se insediata, qualora siano presenti aree a rischio sul territorio comunale; Se attivo il C.O.I. tramite l’ufficio unico di protezione civile, Attiva i membri della Commissione Locale Valanghe;
Presidente Commissione Locale Valanghe; Responsabile ufficio unico di protezione civile del C.O.I.
Verificare l’esistenza di aree esposte a rischio valanghe per attuare operazioni di tutela e salvaguardia della popolazione
Dispone eventuali ordinanze di limitazione del traffico o chiusura delle scuole ne dà comunicazione al Responsabile ufficio unico di protezione civile del C.O.I. - alla Prefettura - al Centro Operativo Viabilità se già attivato;
Personale comunale Prefettura Centro Operativo Viabilità; Responsabile ufficio unico di protezione civile del C.O.I.
Provvedere alla evacuazione della popolazione esposta
Informa il Responsabile ufficio unico di protezione civile del C.O.I. la Prefettura e il Centro Operativo Viabilità sulle attività in corso (se istituito presso la Prefettura)
Prefettura Centro Operativo Viabilità; Responsabile ufficio unico di protezione civile del C.O.I.
Creare un efficace coordinamento operativo locale
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SINDACO FASE di ALLARME
- Avviso di avverse condizioni meteo con previsione neve/ghiaccio SOG ETTO
AZIONE RISCHIO NEVE/ GHIACCIO
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In caso di evento imprevisto o al verificarsi di disagi per la popolazione attiva il “COC ristretto” e ne informa immediatamente il Responsabile ufficio unico di protezione civile del C.O.I.
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Responsabile ufficio unico di protezione civile del C.O.I.
Garantire il coordinamento e l’esecuzione delle operazioni di salvaguardia della popolazione
Attiva i membri della Commissione Locale Valanghe, se insediata, qualora siano presenti aree a rischio sul territorio comunale Se attivo il C.O.I. tramite l’ufficio unico di protezione civile, Attiva i membri della Commissione Locale Valanghe;
Presidente Commissione Locale Valanghe Responsabile ufficio unico di protezione civile del C.O.I.
Verificare l’esistenza di aree esposte a rischio valanghe per attuare operazioni di tutela e salvaguardia della popolazione
Verifica eventuali criticità sul territorio comunale, sulla base delle segnalazioni del responsabile della Funzione Strutture Operative F7 COC; Esegue tale passaggio con l’attivazione e la supervisione della F3 COC; ne informa immediatamente il Responsabile ufficio unico di protezione civile del C.O.I.
Strutture operative F7 Responsabile ufficio unico di protezione civile del C.O.I.
Coordinare le operazioni di soccorso
Attiva se necessario per carenza di personale – materiali – mezzi la catena di comando e controllo COC\COI per l’attivazione anche dei livelli successivi di centri di coordinamento e supporto
Responsabile ufficio unico di protezione civile del C.O.I.
Creare un efficace coordinamento operativo locale.
Dispone le ordinanze necessarie alla gestione dell’emergenza. Se redatte ed emanate ne informa immediatamente il Responsabile ufficio unico di protezione civile del C.O.I.
Segreteria di Coordinamento o referenti di funzione presente in sala; Responsabile ufficio unico di protezione civile del C.O.I.
Provvedere alla evacuazione della popolazione esposta
Comunica le iniziative intraprese ed effettua le richieste di supporto A:
a) Se attiva la S.O.I. direttamente alla Responsabile di Sala;
b) Se non attiva la SOI Comunica tramite il responsabile del COC tutte le sue azioni intraprese e le richieste di supporto al responsabile dell’ufficio unico del C.O.I.,
Responsabile diSala Operativa Intercomunale S.O.I.
Garantire lo scambio di informazioni e richieste di supporto; Aumentare la fluidità nelle richieste di supporto; Migliorare il livello di conoscenza dell’intervento;
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RESPNSABILE DEL C.O.C.
FASE di ALLARME
- Avviso di avverse condizioni meteo con previsione neve/ghiaccio
SOGETTO AZIONE RISCHIO NEVE/ GHIACCIO
FASE SOGETTI DA COINVOLGERE
OBIETTIVI
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Convoca i responsabili delle Funzioni di Supporto ritenute necessarie e ne informa il Responsabile ufficio unico di protezione civile del C.O.I.
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Responsabili delle Funzioni di Supporto - Sanità, assistenza sociale e veterinaria F2 - Volontariato F3 - Materiali e Mezzi F4 - Strutture operative F7; Responsabile ufficio unico di protezione civile del C.O.I.
Creare un efficace coordinamento operativo locale.
Informa il Responsabile ufficio unico di protezione civile del C.O.I. - Prefettura – UTG e il Centro Operativo Viabilità dell’avvenuta attivazione del COC “ristretto” comunicando le Funzioni attivate
Responsabile ufficio unico di protezione civile del C.O.I. Prefettura – UTG Centro Operativo Viabilità
Creare un efficace coordinamento operativo locale.
Attiva i mezzi necessari per le operazioni di sgombero neve e spargimento di sale sulle strade comunali e presso le strutture strategiche, provvedendo a contattare se necessario anche le ditte convenzionate. Provvede se necessario ad effettuare al C.O.I. le richieste di supporto in termini di personale – materiali – mezzi
Responsabile della Funzione Materiali e Mezzi F4 Ditte esterne Responsabile ufficio unico di protezione civile del C.O.I.
Garantire il pronto intervento e ripristinare
Comunica le iniziative intraprese ed effettua le richieste di supporto A: a) Se attiva la S.O.I. direttamente alla
Responsabile di Sala; b) Se non attiva la SOI Comunica
tramite il responsabile del COC tutte le sue azioni intraprese e le richieste di supporto al responsabile dell’ufficio unico del C.O.I.,
Responsabile di Sala Operativa Intercomunale S.O.I.
Garantire lo scambio di informazioni e richieste di supporto; Aumentare la fluidità nelle richieste di supporto; Migliorare il livello di conoscenza dell’intervento;
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RESPONSABILE FUNZIONE SANITA’, ASSISTENZA SOCIALE E VETERINARIA (F2)
FASE di ALLARME
- Avviso di avverse condizioni meteo con previsione neve/ghiaccio
SOG ETTO
AZIONE RISCHIO NEVE/ GHIACCIO
FASE SOGETTI DA COINVOLGERE
OBIETTIVI
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F2)
Assicura l’assistenza sanitaria alla popolazione con l’aiuto se necessario delle associazioni di volontariato.
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Responsabile Funzione Volontariato
Assistenza alla popolazione
Segnala agli operatori le priorità di intervento per l’accessibilità alle strutture di prima assistenza sanitaria ed alle farmacie.
Responsabile della funzione strutture operative locali – viabilità
Garantire l’intervento dei mezzi presso le strutture strategiche.
Segnala al COC eventuali necessità di tipo sanitario
C.O.C. Garantire un’efficiente assistenza della popolazione
Si informa presso gli allevamenti delle eventuali criticità legate all’approvvigionamento di cibo e medicinali per gli animali
Strutture zootecniche
Garantire la sopravvivenza e la salvaguardia degli animali
Comunica le iniziative intraprese ed effettua le richieste di supporto A:
a) Se attivi i referenti di funzione S.O.I. direttamente alla F2 SOI;
b) Se attiva la S.O.I ma non i referenti di funzione SOI, comunica con il responsabile dell’ufficio unico nella S.O.I.,
c) Se non attiva la SOI Comunica tramite il responsabile del COC tutte le sue azioni intraprese e le richieste di supporto al responsabile dell’ufficio unico del C.O.I.,
responsabile dell’ufficio unico; F2 SOI; Sala Operativa Intercomunale S.O.I.
Garantire lo scambio di informazioni e richieste di supporto; Aumentare la fluidità nelle richieste di supporto; Migliorare il livello di conoscenza dell’intervento;
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RESPONSABILE FUNZIONE VOLONTARIATO (F3)
FASE di ALLARME
- Avviso di avverse condizioni meteo con previsione neve/ghiaccio
SOG ETTO
AZIONE RISCHIO NEVE/ GHIACCIO
FASE SOGETTI DA COINVOLGERE
OBIETTIVI
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Contatta i Responsabili delle Associazioni di volontariato presenti sul territorio per assicurare l’assistenza alla popolazione e lo sgombero neve sulle strade comunali e presso le strutture strategiche
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Responsabili delle Associazioni di volontariato
Assistenza e salvaguardia della popolazione
Contatta per le richieste di supporto in termini di personale – materiali e mezzi: a) Se attivi i referenti di funzione S.O.I.
direttamente alla F3 SOI; b) Se attiva la S.O.I ma non i referenti di
funzione SOI, comunica con il responsabile dell’ufficio unico nella S.O.I.,
c) Se non attiva la SOI Comunica tramite il responsabile del COC tutte le sue azioni intraprese e le richieste di supporto al responsabile dell’ufficio unico del C.O.I.
responsabile dell’ufficio unico; F3 SOI; Sala Operativa Intercomunale S.O.I.
Richiedere un supporto di mezzi e uomini
Informa il COC della predisposizione del presidio sul territorio.
Sindaco Aggiornare lo scenario d’evento
Comunica le iniziative intraprese ed effettua le richieste di supporto A:
a) Se attivi i referenti di funzione S.O.I. direttamente alla F3 SOI;
b) Se attiva la S.O.I ma non i referenti di funzione SOI, comunica con il responsabile dell’ufficio unico nella S.O.I.,
c) Se non attiva la SOI Comunica tramite il responsabile del COC tutte le sue azioni intraprese e le richieste di supporto al responsabile dell’ufficio unico del C.O.I.,
responsabile dell’ufficio unico; F3 SOI; Sala Operativa Intercomunale S.O.I.
Garantire lo scambio di informazioni e richieste di supporto; Aumentare la fluidità nelle richieste di supporto; Migliorare il livello di conoscenza dell’intervento;
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RESPONSABILE FUNZIONE MATERIALI E MEZZI (F4)
FASE di ALLARME
- Avviso di avverse condizioni meteo con previsione neve/ghiaccio SOGETTO AZIONE
RISCHIO NEVE/ GHIACCIO FASE SOGETTI DA
COINVOLGERE OBIETTIVI
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(F4)
Predispone i mezzi necessari per le attività di sgombero neve sulle strade comunali e presso le strutture strategiche
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Responsabili delle Associazioni di volontariato
Salvaguardia della popolazione
Segnala la necessità di ulteriori mezzi se le condizioni sono particolarmente critiche
Sindaco Attuare le operazioni di sgombero per garantire i soccorsi
Comunica le iniziative intraprese ed effettua le richieste di supporto A:
a) Se attivi i referenti di funzione S.O.I. direttamente alla F4 SOI;
b) Se attiva la S.O.I ma non i referenti di funzione SOI, comunica con il responsabile dell’ufficio unico nella S.O.I.,
c) Se non attiva la SOI Comunica tramite il responsabile del COC tutte le sue azioni intraprese e le richieste di supporto al responsabile dell’ufficio unico del C.O.I.,
responsabile dell’ufficio unico; F4 SOI; Sala Operativa Intercomunale S.O.I.
Garantire lo scambio di informazioni e richieste di supporto; Aumentare la fluidità nelle richieste di supporto; Migliorare il livello di conoscenza dell’intervento;
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RESPONSABILE FUNZIONE STRUTTURE OPERATIVE (F7)
FASE di ALLARME
- Avviso di avverse condizioni meteo con previsione neve/ghiaccio
SOGETTO AZIONE RISCHIO NEVE/ GHIACCIO
FASE SOGETTI DA COINVOLGERE
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F7) Indica agli operatori le priorità per le
operazioni di sgombero neve e segue costantemente tali attività
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Operatori preposti alle attività di sgombero neve
Salvaguardia della popolazione
Dispone il posizionamento delle segnaletica stradale e le ricognizioni sul territorio per individuare le criticità alla circolazione
Polizia Locale o cantonieri comunali se presenti
Garantire la sicurezza per la circolazione e verificare le aree più critiche
Garantisce la funzionalità e/o il ripristino dei servizi essenziali
Gestori delle reti Garantire l’operatività delle reti
Comunica le iniziative intraprese ed effettua le richieste di supporto A:
a) Se attivi i referenti di funzione S.O.I. direttamente alla F7 SOI;
b) Se attiva la S.O.I ma non i referenti di funzione SOI, comunica con il responsabile dell’ufficio unico nella S.O.I.,
c) Se non attiva la SOI Comunica tramite il responsabile del COC tutte le sue azioni intraprese e le richieste di supporto al responsabile dell’ufficio unico del C.O.I.,
responsabile dell’ufficio unico; F7SOI; Sala Operativa Intercomunale S.O.I.
Garantire lo scambio di informazioni e richieste di supporto; Aumentare la fluidità nelle richieste di supporto; Migliorare il livello di conoscenza dell’intervento;
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7) Rischio Sociale
7.1) Scenario di evento Definizione dell’emergenza da gestire: L’emergenza può essere definita come una qualsiasi condizione critica che si manifesta in conseguenza ad un evento non voluto, sia esso naturale o non, (ad esempio un terremoto, un incendio, atto terroristico) che determina una situazione, potenzialmente pericolosa, per l’incolumità delle persone e dei beni pubblici e privati e che richiede interventi eccezionali ed urgenti per essere gestita. Pertanto, si può confermare che le emergenze possono derivare anche da comportamenti umani quali gli errori, le negligenze, le incurie e violazioni, o come conseguenza di eventi naturali tipo terremoti, etc.. La gestione di un’emergenza consiste nell’attuare una serie d’azioni finalizzate a contenere danni a persone o cose ed a ripristinare condizioni di normalità il più velocemente possibile.
L’emergenza si divide in - Localizzata: interessa un punto del percorso e la causa che ha generato l’emergenza è da ricercare in fattori
propri all’evento, elementi che sono parte integrante della manifestazione (grave malore più persone lungo il percorso, rottura della macchina da festa con danno alle persone, panico localizzato per rissa, per caduta di calcinacci, ecc. )
- Diffusa: interessa un’area estesa del percorso e/o anche tutto il territorio comunale; la causa, che ha
generato l’emergenza, è da ricercare in fattori anche esterni all’evento (evento da catastrofe naturale)
Supporto per l’organizzazione in periodo ordinario
All’approssimarsi dell’evento il Comune, per il tramite del proprio F1 deve avere le seguenti analisi ed informazioni: a) Descrizione dell’evento dall’inizio alla fine; b) Percorso dell’evento; c) Localizzazione aree di ristoro; d) Ristringimenti rete viaria nel percorso dell’evento; e) Giorni e Orari d’inizio e fine evento f) Giorni e Orari di massimo afflusso; g) Presenza attesa della quantità di visitatori; h) Prescrizioni previste; i) I turni orari dei coordinatori; j) La presenza quali-quantitativa delle forze operative per la gestione dell’evento; k) Vie di deflusso dal percorso dell’evento e strade in sicurezza; l) Vie di deflusso dalle aree di accumulo a strade\aree di sicurezza; m) Vie di deflusso, per emergenza che determini la fase di ALLARME, dal centro urbano in aree di attesa e
accoglienza; n) Aree d’accumulo; Per i punti k), l), m) ed n), le Amministrazioni comunali possono richiedere il supporto al C.O.I. tramite il responsabile dell’ufficio unico di protezione civile per poterli analizzare, stabilirle e\o confermarli. Qualora il Comune intenda richiedere supporto all’ufficio unico di protezione civile, deve 15 giorni prima dell’evento consegnargli le analisi e le informazioni sopra citate e 7 giorni prima effettuare briefing tra il il responsabile dell’ufficio intercomunale del COI e le strutture organizzatrici dell’evento e l’amministrazione comunale.Due ore prima dell’Evento si prevede l’apertura del COC (per gli eventi che il Comune dichiara come a rischio sociale). Il COC è la struttura di coordinamento dei soccorsi, è in grado di interfacciarsi efficacemente con il sistema permanente di soccorso, sia sanitario che non, Provinciale e Regionale.
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Il Comando di Polizia Municipale e\o il Referente della F1 indicherà quali aree possono essere utilizzate per il posizionamento di punti di ristoro mobili.
7.2) Modello di intervento L’emergenza Localizzata l’intervento si divide in due blocchi: Primo blocco: intervento di supporto al deflusso delle persone non direttamente interessate dall’evento ma comunque in stato psicologico alterato, supporto sanitario predisposto nella strada e\o area in sicurezza o nelle aree di attesa precedentemente individuate; Coordinatori interessati in maniera complessa: F2,F3,F7, F9, Coordinatore del COC; Secondo blocco: intervento diretto nel perimetro dell’evento indesiderato; chiusura del tratto; elaborazione percorso alternativo; invio squadre soccorso tecnico, sanitario e di sicurezza pubblica; ripristino della sicurezza, Coordinatori interessati in maniera complessa: F1,F2,F3, F6 ,F7, e se necessario F9 Coord. COC e rappresentante UTG L’emergenzaDiffusa l’intervento si divide in 2 blocchi: Primo blocco: intervento di supporto al deflusso delle persone, anche di quelle non interessate in maniera diretta dall’evento, supporto sanitario predisposto nella strada e\o area in sicurezza o nelle aree di attesa precedentemente individuate; invio squadre soccorso tecnico, sanitario e di sicurezza pubblica; Coordinatori interessati in maniera complessa: F1,F2,F3, F6 se necessario,F7, F9 Coordinatore del COC; Secondo blocco: intervento diretto nel perimetro dell’evento indesiderato; chiusura del tratto; elaborazione percorso alternativo; ripristino della sicurezza; deflusso della popolazione in aree di protezione civile per i residenti, deflusso dal perimetro del Centro Urbano per i visitatori; Coordinatori interessati in maniera complessa: F1,F2,F3, F6,F7, se necessario F9 Coord. COC, rappresentante UTG Le due tipologie d’emergenza, sopra citate, assumono aspetti importanti in relazione al numero dei presenti che diventa un aspetto determinante. In queste condizioni la pianificazione per affrontare questi contesti, che si manifestano all’improvviso, non potendo la risposta basarsi su un rapportoottimale tra i presenti ed i mezzi da mettere a disposizione, va articolata su due direttrici: - pianificazione di azioni di prevenzione e informazione che assicurino una risposta rapida dei soccorsi; - risposta sanitaria immediata, utilizzando la metodologia e le tecniche riportate nel presente documento; Emergenze provocate da catastrofe naturale Condizioni meteorologiche Le condizioni meteorologiche possono compromettere il regolare svolgimento della manifestazione Manifestazione Temporalesca: Il rischio va affrontato con la prevenzione. Si analizzano i bollettini meteorologici del territorio, emessi dalla Protezione Civile Regionale, per i giorni della manifestazione. In relazione delle previsioni, con riferimento, ai livelli di rischio definiti dalla P.C. Regionale il responsabile del servizio di Protezione civile comunale, nei giorni precedenti la manifestazione, segnala al Sindaco gli eventuali rischi prevedibili. In casi particolari, con un elevato e prolungato rischio nel tempo, si può anche giungere alla sospensione temporanea della manifestazione. Qualora il manifestarsi delle precipitazioni sia improvviso e con carattere violento si deve procedere secondo il modello di intervento con l’allontanamento ordinato dei visitatori dal territorio Comunale. L’allontanamento deve procedere con il supporto delle forze presenti che eseguono un cordone di indirizzo della popolazione verso la via di fuga (F3 e F7) e comunque verso l’area di parcheggio delle macchine e delle navette. Le navette qualora presenti, dovranno partire a distanza temporale non troppo ravvicinata e far salire con supporto del volontariato prima le famiglie con bambini e persone disabili. Per i Residenti si deve regolare il deflusso verso le via di fuga interne per consentirne il rientro in casa. Onda di calore Questa si può verificare, nella sua pericolosità in relazione ai bollettini della Protezione Civile Regionale in casi particolari, con un elevato e prolungato rischio nel tempo, si può procedere all’informazione della popolazione tramite le squadre sanitarie che saranno messe dalla F2 nei luoghi di flusso principali I rischi sono in particolare
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per gli anziani ed i bambini. Per ondata di calore con singolo interessato si procede con POS tipiche dell’evento localizzato. Per evento con più soggetti si deve provvede con le POS dell’evento diffuso. Emergenza terremoto Il territorio del COI è in zona sismica. Molte delle manifestazioni con rischio sociale si svolgono in Comuni ove la viabilità del Centro storico è estremamente limitata in larghezza e non Vi sono Censimenti aggiornati su azioni di miglioramento sismico o rafforzamento locale, che possano far supporre un aumento della resilienza degli edifici ad un evento sismico. Terremoto,Caratteristiche conEmergenza sociale Diffusa: - Per eventi di intensità tale da creare danneggiamenti e crolli di beni immobili e la presenza di persone ferite
e\o morte e\o potenzialmente interessate da crolli anche parziali, il Comune attiva immediatamente la fase di ALLARME;
- Per eventi di intensità tale che il fattore da gestire sia la Popolazione ferita da caduta non diffusa di calcinacci e parti di tetto, e popolazione presa dal Panico il Comune attiva immediatamente la fase di ALLARME;
- Per eventi di intensità tale che il fattore da gestire sia la Popolazione presa dal Panico,il Comune attiva immediatamente la fase di ALLARME;
Si deve celermente spostare la Popolazione nelle aree di Attesa. La F6 predispone immediato accertamento delle condizioni del centro urbano per sicurezza. La popolazione deve essere assistita da F9 che coordina la F2,F3 e F7. Non appena sia stato dato il via libera da un operatore specializzato in psicologia dell’emergenza, la popolazione deve essere divisa. I visitatori saranno fatti allontanare dal Centro Abitato per le vie di deflusso fino al Primo Casello autostradale. La popolazione residente, non appena ricevuto il benestare della F6 e da un operatore specializzato in psicologia dell’emergenza viene fatta rientrare nelle proprie abitazioni. La Catena di Comando e controllo seguirà le normali POS di comunicazione ed operative e di gestione dell’emergenza. Quantità minima di Soccorritori Sanitari Le linee guida indicano che durante le manifestazioni pubbliche il rapporto tra la squadra sanitaria e gli spettatori deve rispettare il seguenti parametri: fino a 5.000 spettatori - 1 squadra sanitaria; da 5.000 a 10.000 - 2 squadre sanitarie; da 10.000 a 20.000 - 3 squadre sanitarie. In particolare, sulla stima delle persone presenti nei vari momenti della manifestazione.
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8) RISCHIO BlackOut
Il rischio black out elettrico è insito nella improvvisa e prolungata cessazione della fornitura di energia elettrica alle utenze. Solitamente le emergenze dovute all’interruzione del servizio elettrico vengono affrontate e risolte autonomamente dall’ente gestore; la Protezione Civile interviene solo quando lo stesso ente gestore non è in grado di ripristinare autonomamente le condizioni di normalità, o quando la prolungata assenza di energia elettrica genera situazioni di particolare disagio alla popolazione, in special modo alle strutture sanitarie e a chi necessita di energia elettrica per il funzionamento di apparecchiature elettromedicali di vitale importanza.
8.1) Scenario di evento
In fase di normalità ogni amministrazione comunale deve provvedere nell’acquisto di mezzo idoneo a garantire, anche in caso di balckout generalizzato, l’erogazione della corrente della Propria struttura comunale di coordinamento. Deve provvede nel censire le persone disabili (F2) con particolare riferimento a quelle persone per cui la mancanza di corrente prolungata potrebbe creare un rischio maggiore rispetto agli altri cittadini, fino anche al pericolo di vita.
Scenario di evento e POS
1) Evento balckoutinnescato da altri rischi: L’evento black-out si verifica per conseguenza di un evento indesiderato quale “Neve-Ghiaccio- Sisma-Idrogeologico-Incendio boschivo e\o d’interfaccia-Incidente industriale;
2) Evento balckout non innescato da altri rischi: L’evento black-out si verifica per danni collegati direttamente alla rete di distribuzione; Inoltre L’evento balckout può verificarsi inoltre a:
a) Livello locale; quando l’energia elettrica viene a mancare solo in parti limitate del Comune e dove non vi sia presenza di persone altamente vulnerabili;
b) Livello diffuso. quando l’energia elettrica viene a mancare in molte parti o in tutto il territorio Comunale;
Ci potranno quindi essere 4 macro scenari 1) Evento blackout innescato da altri rischi a livello locale; 1.1) Evento blackout innescato da altri rischi a livello diffuso;
In questi due casi il sistema comunale si trova, per la gestione dell’emergenza innescata dall’altro rischio, già ad un livello di Pre-Allarme o Allarme. Al verificarsi del balckout il livello può passare direttamente ad allarme. In questa fase particolare il livello Comunale ha: già attivo il COC con le relative funzioni; messo in funzione il sistema di monitoraggio del territorio da parte del P.T. e\o P.T.I.; attivato le funzioni, ognuna per le proprie attività, nel predisporre i piani di intervento; attivato le funzioni, ognuna per le proprie attività, nelle relative verifiche di efficienza ed efficacia di ruolo; Attivato i P.T.
2) Evento blackout non innescato da altri rischia livello locale; 2.1) Evento blackout non innescato da altri rischia livello diffuso;
In questi due casi il sistema comunale deve attivare: Per il punto 2) il sistema di gestione dell’evento almeno a livello di pre-allarme con l’attivazione almeno del Presidio Operativo e dei Presidi Territoriali.
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Per il punto 2.1) il sistema di gestione dell’evento a livello di Allarme con l’attivazione del centro Operativo Comunale dei Presidi Territoriali.
8.2) Modello di intervento
1) Evento blackout innescato da altri rischi a livello locale:
In questo particolare caso il sistema comunale si trova, per la gestione dell’emergenza, già ad un livello di Pre-Allarme o Allarme. Al verificarsi del blackout il livello può passare direttamente ad allarme. In questa fase particolare il livello Comunale ha: già attivo il COC con le relative funzioni; attivato il sistema di monitoraggio del territorio da parte del P.T. e\o P.T.I.; attivato le funzioni, ognuna per le proprie attività, nel predisporre i piani di intervento; attivato le funzioni, ognuna per le proprie attività, nelle relative verifiche di efficienza ed efficacia di ruolo;
L’amministrazione comunale continua a gestire l’evento conseguenziale, ossia il Black-out, con le procedure di comunicazione con cui gestisce l’evento rischio che lo ha indottoe con lo stesso livello di Allarme.
2) Evento blackout non innescato da altri rischia livello locale: In questo particolare caso il sistema comunale si trovaad un livello di Normalità. Al verificarsi del blackout il livello può passare direttamente ad allarme. In questa fase particolare il livello Comunale deve: Attivare il COC con le relative funzioni; Mettere in funzione il sistema di monitoraggio del territorio da parte del P.T. e\o P.T.I.; Attivare le funzioni, ognuna per le proprie attività, nel predisporre i piani di intervento; Attivare le funzioni, ognuna per le proprie attività, nelle relative verifiche di efficienza ed efficacia di ruolo;
Per i punti precedenti le priorità di intervento sono le seguenti: - Censimento e controllo della popolazione colpita dall’evento; - Avvio comunicazione con enti gestori; - Assistenza anche sanitaria alla popolazione vulnerabile; - Allertamento delle ditte, dei mezzi, del personale e del materiale comunale e relativa attivazione se
necessario; - Coordinamento del personale tecnico, di controllo e sanitario nelle zone colpite; - Controllo della rete viaria principale per facilitare l’accesso dei soccorritori; 1.1) Evento blackout innescato da altri rischi a livello diffuso:
In questo particolare caso il sistema comunale si trova, per la gestione dell’emergenza, già ad un livello di Pre-Allarme o Allarme. Al verificarsi del blackout il livello può passare direttamente ad allarme. Il sistema comunale seguirà le “Procedure specifiche”. In questa fase particolare il livello Comunale ha: già attivo il COC con le relative funzioni; messo in funzione il sistema di monitoraggio del territorio da parte del P.T. e\o P.T.I.; attivato le funzioni, ognuna per le proprie attività, nel predisporre i piani di intervento; attivato le funzioni, ognuna per le proprie attività, nelle relative verifiche di efficienza ed efficacia di ruolo; Attivato i P.T.
2.1) Evento blackout non innescato da altri rischia livello diffuso:
In questo particolare caso il sistema comunale si trovaad un livello di Normalità. Al verificarsi del blackout il livello può passare direttamente ad allarme. Il sistema comunale seguirà le “Procedure specifiche”. In questa fase particolare il livello Comunale deve: Attivare il COC con le relative funzioni;
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Mettere in funzione il sistema di monitoraggio del territorio da parte del P.T. e\o P.T.I.; Attivare le funzioni, ognuna per le proprie attività, nel predisporre i piani di intervento; Attivare le funzioni, ognuna per le proprie attività, nelle relative verifiche di efficienza ed efficacia di ruolo;
Procedure specifiche:
SINDACO
FASE di ALLARME Blackout a livello diffuso
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AZIONE R .Blackout
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SOGETTI DA COINVOLGERE OBIETTIVI
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Qualora il COC non fosse stato ancora attivato, contatta il responsabile del COC per procedere all’attivazione nel più breve tempo possibile. Si assicura che il Responsabile del COC informa il Responsabile dell’ufficio unico di protezione civile (anche via filo).
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Responsabile del C.O.C.; Responsabile dell’ufficio unico di protezione civile
Attivazione del C.O.C.
Comunica l’attivazione del C.O.C. e delle Funzioni attivate anche alla Prefettura, alla Regione ed alla Provincia.
Prefettura Regione Provincia Sala Operativa Intercomunale; Responsabile dell’ufficio unico di protezione civile Prefettura Regione Provincia
Creare un efficace coordinamento operativo locale
Se attivata la S.O.I. Mantiene i contatti con il Responsabile della Sala Operativa Intercomunale Se non attivata la S.O.I. Mantiene con il Responsabile dell’ufficio unico di protezione civile Mantiene i contatti con la Regione, la Prefettura – UTG, la Provincia, al fine di avere un quadro sempre aggiornato della situazione in atto Comunica l’entità di eventuali danni a persone o cose sulla base delle informazioni ricevute dalla funzione “Censimento danni persone o cose (F6)” a: - Se attivata la S.O.I. al Responsabile
della Sala Operativa Intercomunale; - Se non attivata la S.O.I. al
Responsabile dell’ufficio unico di protezione civile;
Comunica alla Prefettura l’entità di eventuali danni a persone o cose sulla base delle informazioni ricevute dalla funzione “Censimento danni persone o cose (F6)”.
Sala Operativa Intercomunale; Responsabile dell’ufficio unico di protezione civile Prefettura
Assistenza alla popolazione
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Verifica con il supporto del Responsabile della Funzione Tecnica e Pianificazione F1 la necessità di allertare le popolazione in particolare quella presente nelle aree a rischio. Se necessario, in coordinamento con la F2 e F3 e F7, richiede supporto di squadre per l’allertamento a: - Se attivata la S.O.I. al Responsabile
della Sala Operativa Intercomunale; - Se non attivata la S.O.I. al
Responsabile dell’ufficio unico di protezione civile;
Responsabile della Funzione Tecnica e Pianificazione F1 Sala Operativa Intercomunale; Responsabile dell’ufficio unico di protezione civile
Informazione ed assistenza alla popolazione
Se necessario provvede ad emettere ordinanze per interventi di somma urgenza e/o evacuazione della popolazione presente nelle aree a rischio.
Mettere in atto le misure di salvaguardia della popolazione
Se ancora non attivi, attiva i Presidi Territoriali e se in insufficienza di personale e\o mezzi richiede supporto di squadre per il monitoraggio dei punti critici e del territorio in generale a: - Se attivata la S.O.I. al Responsabile
della Sala Operativa Intercomunale; - Se non attivata la S.O.I. al
Responsabile dell’ufficio unico di protezione civile;
Sala Operativa Intercomunale; Responsabile dell’ufficio unico di protezione civile
Monitoraggio e sorveglianza del territorio
Verifica con il Responsabile della Funzione Materiali e Mezzi le reali disponibilità in funzione dell’evento in atto. Richiede se necessario delle risorse ulteriori a - Se attivata la S.O.I. al Responsabile
della Sala Operativa Intercomunale; - Se non attivata la S.O.I. al
Responsabile dell’ufficio unico di protezione civile;
Sala Operativa Intercomunale; Responsabile dell’ufficio unico di protezione civile
Predisposizione delle risorse e mezzi necessari a fronteggiare l’evento
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REFERENTE PRESIDIO
TERRITORIALE
- del ricevimento dell’Avviso di Avverse Condizioni Meteo e/o dell’Avviso di CODICE ARANCIONE/CRITICITÀ MODERATA;
- verificarsi di un evento con CODICE GIALLO/CRITICITÀ ORDINARIA - all’aggravarsi della situazione nei punti critici di bacini a carattere torrentizio monitorati a vista dai Presidi Territoriali attivati dalCentro
Funzionale attraverso la Sala Operativa Unificata Regionale;
- del superamento di soglie riferite a sistemi di allertamento locale, ove presenti. SOGETTO
AZIONE R.IDROGEOLOGICO-IDRAULICO
FASE SOGETTI DA COINVOLGERE
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Comunica al Sindaco le informazioni raccolte sul territorio e lo tiene aggiornato sull’evolversi della situazione nei punti monitorati. I P.T. devono relazionare gli esiti dei sopralluoghi in maniera continuativa alle funzioni relative qualora attivo il COC
Sindaco Referenti di funzione del COC
Predisporre le adeguate misure di salvaguardia della popolazione e del territorio
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RESPONSABILE FUNZIONE TECNICA DI VALUTAZIONE E PIANIFICAZIONE (F1)
FASE di ALLARME Blackout a livello diffuso
SOGETTO
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SOGETTI DA COINVOLGERE
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determina i percorsi migliori per il transito dei soccorsi e determina se necessario la creazione dei cancelli. Se attiva la S.O.I. si interfaccia con la F1 SOI, Se non attiva la SOI si interfaccia con il responsabile dell’ufficio unico di protezione civile;
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F1 SOI; Responsabile dell’ufficio unico di protezione civile;
Creare un efficace coordinamento operativo locale; trasmissione delle informazioni
Se il rischio blackout è collegato al R. idrogeologico, la F1 COC Si informa sull’evoluzione delle condizioni metereologiche, se attiva la Sala Operativa Intercomunaleesegue tale operazione contattando il referente F1 COI per avere informazioni sull’evoluzione delle condizioni metereologiche
Centro Funzionale d’Abruzzo
Migliorare il livello di conoscenza dello scenario meteorologico a breve-medio termine. Aumentare la velocità delle comunicazioni.
Sala Operativa Intercomunale, referente F1 COI
Affianca il Responsabile della Funzione Censimento danni per la verifica sul territorio di possibili effetti indotti. Supporta la F6 COC nell’esecuzione del censimento del dato su database per predisporre l’invio delle informazioni alla S.O.I.
Responsabile della Funzione Censimento danni F6
Predisporre le misure di mitigazione del rischio e salvaguardia della popolazione e del territorio. Dare rapidità nella trasmissione dei dati.
Valuta la necessità di allertare la popolazione con il supporto della Funzione Volontariato F3 sulla base dell’evolversi dell’evento e lo comunica al Sindaco. Comunica l’intenzione dell’evacuazione alla SOI
Sindaco; F1 SOI
Informazione ed assistenza alla popolazione; trasmissione delle informazioni.
Allerta e\o attiva gli operai reperibili e le ditte di fiducia per gli eventuali interventi, in base alla necessità, sentito il Referente della Funzione Materiali e Mezzi F4. Comunica l’intenzione di attivazione e\o l’attivazione stessa degli operai e\o delle ditte alla SOI. Invia il database con il n° e tipo di ditte e\o operai attivati o in fase di attivazione.
Referente della Funzione Materiali e Mezzi F4 Ditte convenzionate; Sala Operativa Intercomunale,
Verificare la disponibilità operai e mezzi. trasmissione delle informazioni.
Esegue attività di gestione del traffico ed eventuale organizzazione della viabilità alternativa. Comunica alla SOI l’attivazione della viabilità alternativa e la modalità di gestione del traffico.
Referente della Funzione Strutture Operative F7; F1 SOI.
Fluidità e continuità del traffico. trasmissione delle informazioni.
Esegue richieste di supporto al referente di funzione F1 SOI
Attivazione supporto
Aumentare l’efficienza del sistema di gestione dell’emergenza di categoria a).
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RESPONSABILE FUNZIONE SANITA’, ASSISTENZA SOCIALE E VETERINARIA (F2)
FASE DI ALLARME
Blackout a livello diffuso
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SOGETTI DA COINVOLGERE
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Informa le strutture Ospedaliere limitrofe del rischio blackout in atto. Se necessario in collaborazione con la F9 allerta le strutture sanitarie sulla possibilità di evacuazione di persone diversamente abili e\o non autosufficienti e\o di strutture sensibili in difficoltà; Verifica tramite l’analisi della forza il numero sufficiente di personale sanitario utile all’assistenza e\o all’assistenza all’evacuazione delle persone diversamente abili e\o non autosufficienti e\o di strutture sensibili in difficoltà; Si coordina con la F9 COC per elaborare il piano di assistenza e\o evacuazione delle persone non autosufficienti e\o diversamente abili e a seguire di tutte le richieste evidenziate dalla F5 COC come non risolvibili dall’ente gestore con tempi idonei o di sicurezza per tutti i residenti; Può Contestualmente attivare, se ritenuto necessario per la comunicazione di ipotesi di peggioramento dell’evento da parte dell’ente erogatore, la comunicazione verso le strutture sanitarie locali tramite la F2 SOI per organizzare e\o eseguire un trasferimento in via cautelativa e\o a seguito dell’evento delle persone diversamente abili e\o non autosufficienti e\o di strutture sensibili. Coordina tutto il personale inviatogli dalla F2 SOI;
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Responsabili delle Funzioni di Supporto; Sala Operativa Intercomunale, referente F2 COI;
Organizzare ed eseguire assistenza sanitaria e messa in sicurezza delle persone coinvolte dall’evento. Organizzare ed eseguire assistenza sanitaria e messa in sicurezza delle persone potenzialmente coinvolte dall’evento. Creare un efficace coordinamento operativo locale
Se non fatto durante la fase di pre-allarme, richiede alla Funzione Volontariato F3 di allertare le associazioni di volontariato con carattere socio-sanitarie al fine di fornire supporto alle componenti Sanitarie intervenute. Qualora non sufficienti e\o non presenti nel territorio comunale tali strutture attiva la richiesta di supporto alla F2 SOI. Coordina tutto il personale inviatogli dalla F2 SOI;
Responsabile Funzione Volontariato F3; F2 SOI
Assistenza Sanitaria; Richiesta supporto;
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RESPONSABILE FUNZIONE VOLONTARIATO (F3)
FASE DI ALLARME
Blackout a livello diffuso
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Esegue le richieste di supporto alla F3 della SOI; Dispone dei volontari per il supporto della polizia municipale e delle altre strutture operative, al fine di provvede anche all’allontanamento delle persone; Coordina tutto il personale inviatogli dalla F3 SOI;
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Responsabili Delle Associazioni di Volontariato; F3 SOI;
Assistenza alla Popolazione;
Invia il personale necessario ad assicurare l’assistenza alla popolazione evacuata presso le aree di attesa e\o altra area o struttura. Attiva le squadre di supporto al presidio territoriale; Coordina il proseguimento nel tempo dell’azioni di monitoraggio e assistenza dei P.T. e fanno richiesta qualora necessario alle omologhe funzioni S.O.I. di invio di personale di supporto per aumento numerico dei P.T. o per richiesta di personale specializzato utile al superamento dell’emergenza in atto; Coordina tutto il personale inviatogli dalla F3 SOI;
Responsabili delle Squadre/Associa zioni di volontariato; F3 SOI;
Informazione ed assistenza alla popolazione Monitoraggio e sorveglianza del territorio
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RESPONSABILE FUNZIONE MATERIALI e MEZZI (F4) FASE DI ALLARME Blackout a livello diffuso
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(F4)
Utilizza il proprio database materiali e mezzi per valutare l’esito del rapporto materiali utili
persone con necessità - Qualora tale rapporto risulti essere
positivo la F4COC fa convocare i P.T., con personale idoneo, e consegna alle squadre il materiale ed i mezzi necessari richiesti dalla F9COC o altra funzione di supporto. La F9COC fornisce ai P.T. la lista degli interventi da eseguire con le priorità;
- Qualora tale rapporto risulti essere negativo la F4COC deve comunicare tale esito al Coordinatore del COC il quale, esaminati i fatti con il Sindaco, decide se:
I. I) contattare ditte anche non convenzionate presenti sul territorio;
II. II) Attivare la Catena di Comando e Controllo e conseguentemente attivare la relativa comunicazioni referente su referente;
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Responsabili Delle Associazioni di Volontariato; Ditte convenzionate; Funzioni di supporto comunale F4\F9; Sala Operativa Intercomunale;
Informazione ed assistenza alla popolazione
Mobilita le imprese preventivamente individuate per assicurare il pronto intervento.
Imprese presenti nel territorio
Assistenza alla popolazione - Disponibilità di materiali e mezzi.
Coordina la sistemazione presso le aree di accoglienza tutto il materiale ed i mezzi forniti dalla F7 SOI;
Sala Operativa Intercomunale F7 SOI;
Predisposizione del materiale per l’assistenza della popolazione
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RESPONSABILE FUNZIONE SERVIZI ESSENZIALI (F5) FASE DI ALLARME Blackout a livello diffuso
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Ripristino degli elementi a rischio (reti idriche, elettriche, gas, ecc.) coinvolti nell’evento in corso. Qualora non riesce contatta la F5 SOI per supporto e scambio di informazioni e per mantenere i contatti con i rappresentanti degli enti e delle società erogatrici dei servizi primari, per l’invio sul territorio di tecnici e maestranze per verificare la funzionalità e la messa in sicurezza delle reti dei servizi comunali, coordinato dal responsabile delle Funzione Tecnica e Pianificazione F1.; Coordina tutto il personale inviatogli dalla F5 SOI;
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F5 SOI; Responsabile della Funzione Tecnica e Pianificazione F1; Enti Gestori reti;
Garantire i servizi Essenziali interessate dall’evento. Verifica funzionalità delle infrastrutture per i servizi essenziali interessate dall’evento. Allertamento dei referenti per gli elementi a rischio.
Verifica che il rischio blackout non crei problemi nella distribuzione delle risorse idriche. Qualora si verifichi tale situazione e\o essa, su consultazione degli enti gestori, sia potenzialmente verificabile la F5 COC allerta la F9 COC ed il Responsabile del COC per allertare il Sindaco e Attivare la Catena di comando e controllo (COC\COI); Comunica alla F5 S.O.I. gli aggiornamenti sullo stato del balckout; Comunica tramite la F5 SOI, all’ente gestore del servizio essenzialel’elenco delle priorità degli interventi di ripristino definitivo o temporaneo da eseguire; Attiva, tramite la F5 S.O.I. la comunicazione con l’ente gestore per determinare il grado di risposta dello stesso in termini di efficacia e tempistiche per ogni singolo intervento richiesto; Annota nella propria checklist degli interventi le tempistiche di intervento dell’ente gestore e gli interventi da essi coperti consegnando la relazione alla funzione F9 COC ed F6 COC; Evidenzia alla F9COC gli interventi su cui l’ente gestore non riesce a garantire una risoluzione con tempi idonei o comunque con tempi di sicurezza per le persone non autosufficienti;
Responsabile della Funzione F9\F6 COC; Responsabile della Funzione F5 SOI
Garantire i servizi Essenziali interessate dall’evento. Garantire lo scambio efficace di informazioni tra il territorio e l’ente erogatore; Verifica funzionalità delle infrastrutture per i servizi essenziali interessate dall’evento. Allertamento dei referenti per gli elementi a rischio.
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Contatta, tramite la F5 SOI, le aziende erogatrici dei servizi essenziali per garantire la continuità dei servizi presso edifici strategici e le aree adibite all’accoglienza della popolazione o presso le abitazioni di persone diversamente abili.
Enti Gestori reti F5 SOI
Garantire la continuità di funzionamento dei servizi essenziali degli edifici strategici e delle aree di emergenza.
RESPONSABILE FUNZIONE CENSIMENTO DANNI PERSONE E COSE (F6)
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Blackout a livello diffuso
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Dispone i sopralluoghi nelle aree interessate dal blackout. Inoltre con la F5 COC e la F1 COC deve verificare il possibile manifestarsi di rischi indotti; Effettua in coordinamento con la F1 COC richieste alla SOI di supporto di squadre per il censimento; Coordina tutto il personale inviatogli dalla F6 SOI;
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Responsabili Funzione Tecnica di Valutazione e Pianificazione F1
Predisporre le misure di mitigazione del rischio e salvaguardia della popolazione e del territorio
Esegue un censimento dei danni riferito a:
persone
edifici pubblici e privati
impianti industriali
servizi essenziali
attività produttive
opere di interesse culturale
infrastrutture pubbliche
agricoltura e zootecnica
e lo comunica al Sindaco Elabora il censimento dei sopralluoghi e li invia costantemente alla SOI;
Sindaco Individuare e censire eventuali danni
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RESPONSABILE FUNZIONE STRUTTURE OPERATIVE (F7) FASE DI ALLARME Blackout a livello diffuso
SOGETTO
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Elabora tramite l’analisi della forza, per l’evento in atto, le richieste di supporto da inviare alla F7 della SOI; Al recepimento delle relazioni dei Presidi Territoriali, compila l’allegato 8 creando un costante flusso di aggiornamento alla F9COC e consegnandone i dati ad ogni evoluzione del rischio; Coordina tutto il personale inviatogli dalla F7 SOI; Posiziona uomini e mezzi presso i cancelli; Accerta l’avvenuta completa evacuazione delle strutture a rischio e delle abitazioni individuate dalla F2 e F9 COC; Predispone le squadre per la vigilanza degli edifici che possono essere evacuati anche per limitare i fenomeni di sciacallaggio; In base allo scenario dell’evento in atto, verifica la percorribilità delle infrastrutture viarie;
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Polizia Municipale Responsabile funzione F1\F2\F3\F9 COC;
Garantire la percorribilità delle infrastrutture viarie Garantire la salvaguardia della popolazione
RESPONSABILE FUNZIONE TELECOMUNICAZIONI (F8)
FASE DI ALLARME
Balckouta livello diffuso
SOGETTO
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Censisce tutte le criticità e le invia alla F8 della SOI. Mantiene, tramite la F8 della SOI, il contatto con i referenti locali degli Enti gestori dei servizi di telecomunicazione e dei radioamatori e con le squadre di volontari inviate sul territorio.
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Enti Gestori dei servizi di TLC Referente della Funzione Volontariato F3 F8 della SOI
Garantire la continuità delle Comunicazioni tra gli operatori di emergenza ed il centro di coordinamento
Verifica il funzionamento del sistema di comunicazioni adottato.
Garantire il mantenimento delle comunicazioni
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Richiede se in insufficienza tramite la F8 della SOI l’intervento per il ripristino delle telecomunicazioni; Garantisce il funzionamento delle comunicazioni in coordinamento della F3 COC a seguito dell’evento, con possibilità di richieste di supporto alla F8 S.O.I. richiedendo se necessario tutto il supporto utile al ripristino delle TLC; Fornisce e verifica gli apparecchi radio in dotazione e se del caso chiedendo alla F8 S.O.I. il supporto utile al ripristino delle TLC; Supporta ove richiesto dal Sindaco e\o dal Responsabile del COC le funzioni della segreteria di coordinamento;
F8 della SOI
Garantire il mantenimento delle comunicazioni
RESPONSABILE FUNZIONE ASSISTENZA
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ALLA POPOLAZIONE (F9) FASE di ALLARME Blackout a livello diffuso
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Provvede ad attivare il sistema di allarme PREVIA PRECISA INDICAZIONE DEL SINDACO
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Responsabile Funzione Volontariato F3
Assistenza alla popolazione Attuazione misure di salvaguardia ed assistenza alla popolazione evacuata.
Se non eseguito in pre-allarme, esegue con gli altri referenti di funzione l’analisi della forza per accertarsi di avere il numero sufficienti di personale operativa. Coordina le attività di evacuazione della popolazione delle aree a rischio. Gestisce tutto il personale inviatogli in supporto.
Responsabili Funzioni: -Sanità F2 -Volontariato F3 -Strutture Operative F7
Provvede al censimento della popolazione evacuata evidenziando l’eventuale presenza di persone diversamente abili e di stranieri specificandone la nazionalità. Verificata l’impossibilità operativa con gli altri referenti di funzione, richiede supporto alla F9 della SOI Gestisce tutto il personale inviatogli in supporto.
Responsabile Funzione Volontariato F3; Sala Operativa Intercomunale;
Garantisce la prima assistenza e le informazioni nelle aree di attesa. Verificata l’impossibilità operativa con gli altri referenti di funzione, richiede supporto alla F9 della SOI Gestisce tutto il personale inviatogli in supporto.
Responsabili Funzioni: -Sanità F2 -Volontariato F3 Sala Operativa Intercomunale;
Provvede al ricongiungimento delle famiglie. Responsabile Funzione Volontariato F3
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Garantisce la diffusione delle norme di comportamento in relazione alla situazione in atto. Indirizza, tramite il censimento eseguito in periodo ordinario, i P.T della F3COC e\o la F7COC nelle zone ove si ha dato certo di presenza della persona non autosufficiente, le funzioni 3COC e 7COC dovranno eseguire tramite i P.T. attento controllo di tutto il centro urbano. Stabilisce con la F2 COC l’elenco delle priorità degli interventi di ripristino definitivo o temporaneo da eseguire; Comunica alla F5COC l’elenco delle priorità degli interventi di ripristino definitivo o temporaneo da eseguire; Esegue in collaborazione con la F4 COC il rapporto:
materiali utili persone con necessità
Aggiorna contemporaneamente all’evoluzione dell’evento una checklist degli interventi e relativa priorità, che deve comunicare alla F9 S.O.I.; Analizzato le info prese dalla F8 COC deve essere tenuta in aggiornamento dalla F9 del livello superiore della catena di Co.Co. (chiedere costante flusso di informazioni) la quale fornirà le tempistiche di ripristino date dalla F5 del livello superiore della catena di Co.Co.e poi l’evoluzione sulla situazione del blackout, Determina qualora l’evento ha carattere severo e con tempi lunghi di sistemare la popolazione richiedente in strutture ricettive. la F9 COC in contatto con il Sindaco del proprio Comune, determina se eseguire tale azione. La F9 COC può chiedere alla F9 del livello superiore della catena di Co.Co. di contattare strutture ricettive presenti in altri Comuni attraverso le omologhe funzioni COC o se non attive attraverso i Sindaci. Le strutture da contattare sono contenute negli allegati dei piani Comunali.
Responsabili Funzioni: -Sanità F2 -Volontariato F3 -Strutture Operative F7 Sala Operativa Intercomunale;
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IV Parte “Piano Mercurio” Il Piano Mercurio era negli anni 90 un progetto telematico avviato dal Ministero dell’Interno nel quale confluivano i dati concernenti le risorse umane ed i mezzi in dotazione anche privati esistenti sul territorio comunale e intercomunale da utilizzare ai fini di protezione civile. Molte volte le informazioni contenute nei piani comunali d’emergenza sono incomplete o non aggiornate tanto avvolte da impedire o rendere impossibile la tempestività dell’intervento, facendo sì che la cittadinanza senta avvolte l’assenza delle autorità o comunque l’incapacità ad affrontare alcune emergenze. Si vuole quindi nel contesto intercomunale ricreare un percorso di censimento anche interattivo e facilmente visualizzabile del personale lavorativo, dei mezzi e dei materiali. Tale SISTEMA sarà poi consegnato alla Prefettura di competenza e alla Regione Abruzzo. Saranno per ora presenti in questo capitolo 9) L’elenco dei referenti di funzione;
Sindaco: Lorenzo Mucci3482799461
RESPONSABILE del C.O.C.:Lorenzo Mucci3482799461
1. Referente F1 TECNICA DI VALUTAZIONE E PIANIFICAZIONE:Chiola Elvano 346.3681980
2. Referente F2 ASSISTENZA SOCIALE E VETERINARIA:Marchionne Nino 338.1930648
3. Referente F3 VOLONTARIATO:Marchionne Nino 338.1930648
4. Referente F4 MATERIALI e MEZZI:Chiola Elvano 346.3681980
5. Referente F5 SERVIZI ESSENZIALI:Cuzzi Gabriele 329 86 56 509 6. Referente F6 CENSIMENTO DANNI PERSONE E COSE:Chiola Elvano 346.3681980
7. Referente F7 STRUTTURE OPERATIVE:Di Gregorio Mario 347 7249 973 8. Referente F8 TELECOMUNICAZIONI:Savini Giovanni 328.4711344
9. Referente F9 ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE: Marchionne Nino 338.1930648
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10) Elenco dei mezzi e materiali di Proprietà del Comune, delle Associazioni di protezione civile
e delle ditte private convenzionate;
Mezzi Comunali e\o Privati convenzionati e\o Gruppo Comunale e\o Associazione di Volontariato convenzionate
TIPOLOGIA N° Specializzazione mezzi Deposito Tipo di
carburante
Patente Responsabile
deposito\
Responsabile
mezzo
N.I.: non indicato\non comunicato
11) Elenco del personale del Comune e delle Associazioni di protezione civile.
A. Reparto di Referenti di funzione: sarà composto dal personale di servizio non operativo sul territorio
indicato nella tabella dei referenti di funzione B. Reparto di Supporto al Sindaco: sarà composto dal personale di servizio non operativo sul territorio e
non indicato nella tabella dei referenti di funzione; C. Reparto di Presidio Territoriale Comunale: sarà composto dal personale di servizi operativo sul territorio
non indicato ai punti precedenti; D. Reparto di Presidio Territoriale Intercomunale: sarà composto dal personale di servizi operativo sul
territorio non indicato ai punti precedenti. Personale che può essere movimentato fuori dai confini comunali;
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V Parte Programmazione delle azioni di mitigazione dei
rischi Tale Capitolo è in fase di sviluppo. Saranno inseriti: - i progetti comunali atti alla riduzione del rischio idrogeologico, sismico, incendio boschivo e interfaccia,
blackout, ferroviario, neve e ghiaccio; - i progetti di informazione alla popolazione; - i progetti di formazione teorico\pratico dei referenti di funzione del C.O.C. e del C.O.I.; - i progetti in partenariato con enti esterni per il miglioramento della risposta alle emergenze; - i progetti di mitigazione dei rischi di livello intercomunale; - i progetti europei a cui si sta partecipando o quelli a cui si è già partecipato; Il capitolo completato verrà inserito nel Piano di emergenza comunale entro e non oltre la fine di ottobre 2016 cosi da poter inserire un elenco esplicativo e definitivo delle progettazioni eseguite ed in fase di sviluppo sia di livello comunale che intercomunale. 12) Piano di Comunicazione alla Popolazione il messaggio informativo deve essere fornito d’ufficio, nella forma più idonea, ad ogni persona ed a ogni struttura frequentata dal pubblico che possono essere colpite da un evento. Il messaggio informativo dovrà, raggiungere tutti i soggetti interessati dal rischio attraverso un sistema di diffusione capillare e dovrà essere integrato dalla promozione di adeguate azioni finalizzate a stimolare la partecipazione attiva ed il coinvolgimento dei cittadini, in modo da assicurare una efficiente gestione del territorio da parte delle Autorità pubbliche preposte, nei casi di emergenze. L’obiettivo prioritario quello di rendere consapevoli i cittadini dell’esistenza dei rischi e della possibilità di mitigare le conseguenze attraverso i comportamenti di autoprotezione e con l’adesione tempestiva alle misure di sicurezza. Nel diffondere l’informazione è opportuno, al tempo stesso: • non dare messaggi allarmanti, • non sottovalutare i pericoli per la popolazione. E’ bene tenere conto nella predisposizione dell’azione informativa delle caratteristiche di età, livello di istruzione, stato socio-economico della popolazione, così come dei differenti livelli di vulnerabilità che caratterizzano alcuni gruppi di popolazione (anziani, disabili, stranieri) e della presenza di strutture sensibili (scuole, ospedali, centri commerciali ed altri luoghi ad alta frequentazione). Per organizzare una campagna informativa è necessario dotarsi di strumenti utili per rendere efficace la comunicazione finalizzata a far interiorizzare ai cittadini una risposta comportamentale corretta se colpiti da un evento straordinario.
Modalità di diffusione Le modalità di diffusione dell’informazione sono: In periodo ordinario - la distribuzione di materiali informativi quali: Schede informative, opuscoli e dépliant; - l’organizzazione di incontri pubblici con la cittadinanza; - l’affissione di manifesti in luoghi idonei; - Esercitazioni; In periodo ordinario ed emergenziale - l’utilizzo di mezzi di diffusione quali la stampa e media locali; - le pagine web sul sito internet del Comune; - lacreazione di uno sito informativo presso la sede locale istituzionale; - il passaggio dei Presidi Territoriali muniti di megafoni o altro mezzo prima nelle aree più esposte e poi nel
resto del territorio; In questo caso i Presidi Territoriali utilizzeranno le tabelle a pagina 7-9-18-45 del presente documento;
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13) Individuazione azioni di riduzione del rischio idrogeologico Le azioni di riduzione del rischio idrogeologico sono ad oggi in campo ai singoli Comuni tramite la redazione di progetti tesi alla creazione di mitigazioni strutturale del rischio. 14) Individuazione azioni di riduzione del rischio Incendio d’Interfaccia Nessuna azione ad oggi è prevista oltre la creazione di Procedure operative nei Piani comunali di protezione civile. Il C.O.I. è in attesa dell’emanazione delle misure del POR FESR 2014-2020
15) Individuazione azioni di riduzione del rischio Sismico Ogni Comune afferente al C.O.I. ha sviluppato, o è in fase conclusiva, gli studi relativi alla micronizzazione sismica. Il C.O.I. ha inoltre richiesto alla Regione Abruzzo il finanziamento per eseguire la CLE ed è ad ora in attesa che venga finanziato. La CLE acronimo di Condizione Limite per l’Emergenza (CLE) dell’insediamento urbano è quella condizione al cui superamento, a seguito del manifestarsi dell’evento sismico, pur in concomitanza con il verificarsi di danni fisici e funzionali tali da condurre all’interruzione delle quasi totalità delle funzioni urbane presenti, compresa la residenza, l’insediamento urbano conserva comunque, nel suo complesso, l’operatività della maggior parte delle funzioni strategiche per l’emergenza, la loro accessibilità e connessione con il contesto territoriale. L’analisi della CLE viene condotta in concomitanza agli studi di microzonazione sismica (MS). L’analisi comporta: a) l’individuazione degli edifici e delle aree che garantiscono le funzioni strategiche per l’emergenza; b) l’individuazione delle infrastrutture di accessibilità e di connessione con il contesto territoriale, degli edifici e delle aree di cui al punto a) e gli eventuali elementi critici; c) l’individuazione degli aggregati strutturali e delle singole unità strutturali che possono interferire con le infrastrutture di accessibilità e di connessione con il contesto territoriale. L’analisi della CLE dell’insediamento urbano viene effettuata utilizzando degli standard di archiviazione e rappresentazione cartografica dei dati, raccolti attraverso una apposita modulistica predisposta dalla Commissione Tecnica per gli studi di MS, 16) Individuazione azioni di riduzione del rischio Neve, Giacchio Ogni Amministrazioni comunale soggetta a tale rischio possiede un proprio piano neve. Tale Piano neve contiene le azioni prioritarie che ogni Comune deve eseguire e ne definisce le modalità ed i responsabili. Il Centro Operativo Intercomunale è ad oggi in supporto a tutte le Amministrazioni che richiedono la redazione e\o l’integrazione del Piano Emergenza Neve. Tale Piano infatti differisce dal Piano Neve per contenere le azioni utili nel mantenere in sicurezza i percorsi primari, le vie di collegamento con gli edifici strategici e sensibili, i luoghi di aggregazione, le procedure di comunicazione in caso di attivazione di rischio indotti, come per esempio il blackout, le procedure di salvaguardia e messa in sicurezza della popolazione diversamente abile e\o no autosufficiente.
17) Individuazione azioni di riduzione del rischio Sociale Nessuna azione ad oggi è prevista oltre la creazione di Procedure operative inserite nei Piano comunali di protezione civile 18) Individuazione azioni di riduzione del rischio Blackout E’ stata intrapresa a livello intercomunale un importante azioni di riduzione del rischio blackout. Tale azione riguarda la creazione di cartografia tematiche e di procedure operative e di comunicazione che sono state sviluppate grazie a dei tavoli tecnici e ad uno scambio di informazioni con l’ENEL a seguito dell’emergenza del marzo 2015. Tale progettazione denominata “NON ISOLIAMOCI” è stata ideata dal C.O.I., ad oggi è in fase di chiusura della parte teorica e di studio con la convocazione del terzo ed ultimo tavolo tecnico con l’ENEL. A conclusione di tale fase progettuale si prevedrà la realizzazione di un’importante esercitazione tra gli enti, che permetterà di sviluppare un sistema di comunicazione per il superamento dell’emergenze efficace e legato alle realtà del territorio. A seguito di tale fase pratica verrà proposte ulteriori incontri per il proseguimento dei lavori, cosi da sviluppare nuove e sempre più importanti ed efficaci iniziati atte alla riduzione del rischio.
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VI Parte Allegati(esterni al Piano) 19) Allegati cartografici: Aree di Protezione civile; Aree a rischio; (esterni al Piano)
20) Allegati fotografici: punti critici; cancellazione; Linee di Connessione (esterni al Piano)
21) CB4 – Censimento popolazione “fragile”; (esterni al Piano)
22) CR1 – Contatti con il Centro Funzionale;
23) CR6 – Localizzazione presidi territoriali;
24) Elenco aree di attesa, accoglienza e ammassamento;
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26) CR1 – Contatti con il Centro Funzionale;
Per la funzione comunicazione Scheda CR1 Tipologia Modalità di contatto Chi è il soggetto da contattare in caso di allarme, allerta, comunicazione ordinaria di protezione civile e per i rapporti con il Centro Funzionale D’Abruzzo?
1) Il Sindaco 2) Il Segretario comunale 3) Il Responsabile dell’ufficio tecnico 4) Il Responsabile della polizia municipale 5) Altro
1) Sindaco
Nome Cognome Scadenza Mandato Tel Cell Fax Email PEC 2) Il Segretario comunale
Nome Cognome Scadenza Mandato Tel Cell Fax Email PEC
3) Il Responsabile dell’ufficio tecnico Nome Cognome Scadenza Mandato Tel Cell Fax Email PEC 4) Il Responsabile della polizia municipale Nome Cognome Scadenza Mandato Tel Cell Fax Email PEC
5) Altro Nome Cognome Scadenza Mandato Tel Cell Fax Email PEC
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27) CR6 – Localizzazione presidi territoriali
Per la funzione comunicazione Scheda CR6 Tipologia Modalità di contatto Aree e Tratti stradali soggetti a rischio idraulico e idrogeologico da Presidiare
Prog. Eventuale corrispondenza con le aree individuate nella tabelle scenari
Località da presidiare
Tipologia (ponte, strada comunale, strada provinciale, ecc)
Soggetto preposto al presidio dell’area
Famiglia presenti nell’area da presidiare
Persone presenti nell’area da presidiare
Persone disabili presenti nell’area da presidiare
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28) Elenco aree di attesa, accoglienza e ammassamento
Aree di Attesa
Numero Area
Denominazione e localizzazione area
Caratteristiche Area
Superfice mq
Capacità ricettive
Strutture a servizio dell’area
AT0001 Largo Madonna del Piano
Piazza asfaltata
2000 1000
AT0002 Via San Lorenzo Parcheggio asfaltato
1500 700
AT0003 Centro Urbano, Via San Rocco
Parco pubblico 2000 1000
AT0004 Piazza Collina, C.da Collina
Piazza asfaltata
400 200
AT0005 Piazza Casali, C.da casali
Piazza pavimentata
1000 500
AT0006 Piazza Fonteschiavo C.daFonteschiavo
Piazza pavimentata
1000 500
Responsabile delle Aree di Attesa, Accoglienza e Ammassamento: Elvano Chiola Tecnico Comunale, 346.3681980; 085.847135
Aree di Accoglienza
Area di Accoglienza Localizzazione Mq Persone
ospitabili
note
AA0001 Campo sportivo, Via San Rocco, Centro Urbano
7000 700 4 servizi igienici; Presenza di tutti gli allacci;
AA0002 Centro Urbano, Palazzetto dello sport
2000 1000 6 servizi igienici; Presenza di tutti gli allacci; Superficie al chiuso;
Aree di Ammassamento
Numero Area
Denominazione e localizzazione area
Caratteristiche Area
Superfice mq
Capacità ricettive
Strutture a servizio dell’area
AM0001 Terreno Mapei Colonia Speziale. C.da Casali, SP 42 Km 1.9 lato sinistro
32.000 3.200
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