La costa della riviera del Conero è l’unico tratto
di costa alta e rocciosa dall’Istria al Gargano ed
è apprezzata dagli abitanti locali e dai turisti per
la sua particolare bellezza.
Portonovo è uno dei luoghi più suggestivi della
riviera del Conero
Le spiagge marchigiane, ad eccezione di
quelle del Conero, sono alimentate da
sedimenti fluviali, prevalentemente fini, che
vengono trasportati lungo la costa dall’azione
del mare.
Le spiagge del Conero sono alimentate
esclusivamente dalle falesie costiere del medesimo
tratto di costa.
Il materiale delle spiagge del Conero, essendo ciottoloso-
ghiaioso, ha minime perdite verso il largo durante le
mareggiate…
… quando il profilo della spiaggia, d’inverno,
sembra ridursi per effetto delle mareggiate, il
materiale mancante si trova nella spiaggia
sommersa appena antistante, a pochi metri
da riva, oppure nei tratti di spiaggia laterali,
per effetto del trasferimento lungo riva …
… in assenza di ostacoli è il mare stesso che
ripristina il normale profilo “estivo” della
spiaggia, ridistribuendo il materiale verso riva
(on shore); la ricrescita della spiaggia è molto
più lenta dell’erosione, ma interessa molti più
giorni dell’anno.
MODELLO DI PROFILO TRAVERSALE DI UNA SPIAGGIA
NELLA SUA CONFIGURAZIONE NORMALE, (“ESTIVA”), E
DI TEMPESTA (“INVERNALE”)
(Pranzini, 2004, 110)
Le spiagge di Portonovo e San Michele
godono attualmente di buona salute; il loro
profilo invernale è in molti punti più ampio
rispetto a quello degli ultimi anni.
Da queste osservazioni appare chiaro che le
spiagge non ricevono danno dalle
mareggiate, mentre vengono lesionate
soltanto alcune strutture impropriamente
realizzate dall’uomo sulla spiaggia.
In seguito alla grande mareggiata di dicembre
2008 da più parti è stata richiesta la messa in
opera di nuove scogliere frangiflutti a
Portonovo e alla spiaggia di San Michele
(Sirolo).
Come noto alla ricerca scientifica ormai da decenni,
questo tipo di interventi in un tratto di costa come la
nostra non solo non previene i danni prodotti dalle
mareggiate, ma li causa, per tutta una serie di
ragioni:
1- durante le mareggiate più intense le scogliere non
riescono a impedire l’avanzamento della massa
d’acqua verso riva e qui si produce innalzamento
anomalo del livello del moto ondoso (piling up) per
l’ostacolo posto dalla scogliera al deflusso in uscita
della massa stessa lungo costa e verso il largo;
Il flusso in uscita allora diventa forte (correnti di
compensazione e rip currents) e trascina via con
sé il sedimento;
l’innalzamento anomalo del moto ondoso unito
alle correnti di compensazione può determinare
danni alle costruzioni poco solide;
2 - durante il normale moto ondoso a bassa
energia le scogliere invece fanno da ostacolo
proprio al trasporto on shore, verso riva, su
piccola scala dalla spiaggia sommersa a quella
emersa, impedendo al materiale portato dalla
mareggiata nella spiaggia sommersa di ritornare a
riva per ricostruire il profilo normale, “estivo”, della
spiaggia; ne deriva conseguente innalzamento
della spiaggia sommersa e riduzione di ampiezza
della spiaggia emersa;
- i due effetti sopra descritti non portano ad una
situazione di equilibrio dinamico, ma si creano
settori di spiaggia emersa con deficit di sedimento
crescenti
3 - durante il normale moto ondoso le scogliere (sia
parallele che trasversali alla costa e disposte a
caso) fanno ostacolo alla distribuzione lungo costa
del sedimento, e ne consegue deficit localizzato di
materiale perché questo, bloccato dalla scogliera,
non riesce a distribuirsi su tutta la spiaggia.
Per queste ragioni il materiale della spiaggia tra la
Torre e la Chiesa tende a restare bloccato a lato
dello stabilimento la Capannina, a meno che non
avvengano mareggiate molto forti e frequenti, come
sta accadendo in questi mesi (primavera 2009). Lo
stesso accade nella zona antistante il Fortino
Napoleonico e sul lato meridionale della spiaggia di
San Michele.
Alla Capannina la mareggiata di dicembre ha
causato danni dove si trovano scogliere
artificiali soffolte e disposte in modo casuale
nel tratto di mare antistante la chiesetta. Qui il
piling up è amplificato dalla presenza di due
sbarramenti artificiali che limitano lateralmente
il deflusso dell’acqua, aumentando gli effetti
erosivi della mareggiata.
Normalmente ci pensa il mare per effetto del
maestrale a riportare la spiaggia, riempiendo
la parte scavata. In questi casi il materiale
tende a restare bloccato alla Capannina e ad
aumentare, sottraendo sedimento al tratto di
spiaggia più a nord, se non avvengono altre
grandi mareggiate da levante.
Anche a San Michele di Sirolo i danni si
sono verificati in corrispondenza della
scogliera soffolta a nord ovest di punta
Giacchetta…
… anche in questo caso basta attendere
normale moto ondoso e correnti da
nord/nord-ovest per riavere la spiaggia,
con il materiale che tende ad accumularsi
a ridosso della scogliera soffolta,
impoverendo il restante tratto di spiaggia.
Le grandi mareggiate da levante hanno
l’effetto opposto, amplificato da piling up.
4 - le scogliere e i moli (quindi i pennelli) creano
ostacolo complessivo al flusso normale delle correnti
lungo-costa, anche su lunghe distanze (l’acqua è
incomprimibile..), abbassando la capacità del mare di
riportare sulla spiaggia emersa il materiale
5 - riflessione dell’onda, che sbatte sull’ostacolo e
torna indietro portando via con sé il sedimento
presente; questo effetto è molto rilevante sui moli, i
terrapieni in calcestruzzo degli stabilimenti balneari
(es.Capannina, Giacchetti, Fortino) , le scogliere
radenti
Dalla riflessione deriva anche l’effetto “bordo” di
piling up causato da difese radenti, moli e pennelli
nel punto in cui facciano “bordo” alla spiaggia (si
vede bene a lato della Torre).
Per la presenza di manufatti che limitano il deflusso
laterale durante le mareggiate, con effetto “bordo”,
la spiaggia della Capannina viene particolarmente
colpita dalle mareggiate.
Un discorso a parte è necessario per la
spiaggia adiacente al molo di Portonovo, che
da decenni non è più una spiaggia naturale,
per effetto della costruzione e del
successivo, esagerato ampliamento del molo
stesso.
I danni attualmente evidenti a lato del molo
sono causati dalla presenza di quest’ultimo,
che nei confronti del mare svolge tutti gli effetti
di una scogliera frangiflutti.
6 - ostacolo al rimescolamento delle acque quando
correnti e moto ondoso presentano scarsa energia
(come accade abitualmente d’estate); ne consegue
scadimento nella qualità delle acque, proliferazione
di alghe, anche della specie tossica Osteopsis
ovata; quest’ultima si deposita sopra gli scogli;
7 - danno paesaggistico delle scogliere emerse, sia
longitudinali che trasversali alla costa, che coprono
la visuale e deturpano il paesaggio; si consideri che
le sole scogliere frangiflutti che hanno efficacia
contro le grandi mareggiate devono essere molto
alte e chiudere quasi completamente dei bracci di
mare; ecco perché sono indicate solo per i porti;
Le sole scogliere artificiali necessarie a Portonovo
sono quelle radenti (aderenti alla riva) poste a
protezione della Torre e della Chiesa di Santa Maria;
è fondamentale controllare periodicamente il loro
stato e se necessario aggiungere qualche masso,
ma sempre aderente alla riva.
I ripascimenti non servono affatto.Il materiale per le spiagge è più che sufficiente; è solo distribuito male per le cause che abbiamo sinteticamente cercato di spiegare.
Se non vengono rimosse le cause dei fenomeni che abbiamo descritto il materiale dei ripascimenti è destinato a finire nella spiaggia sommersa oppure ad accumularsi in alcuni fortunati tratti di spiaggia emersa, da cui potrà essere spostato solo con le ruspe o per effetto di grandi mareggiate.
I manufatti costruiti sulla spiaggia hanno subito
danni minimi dalle mareggiate negli ultimi anni e
sono usciti quasi indenni anche da quella di
dicembre 2008, molto grande.
La sola spesa motivata sarebbe quella necessaria
alla manutenzione e in alcuni casi (Capannina e
Giacchetti) all’arretramento delle strutture, senza
andare a fare danni sul delicato equilibrio delle
spiagge.
La costruzione dei terrapieni di alcuni manufatti di
stabilimenti balneari e ristoranti ha sottratto alla
spiaggia centinaia di metri cubi di materiale e
amplifica l’effetto delle mareggiate.
In conclusione per le spiagge di Portonovo e San Michele sono richiesti soltanto:
- manutenzione della parte di manufatti esposta al moto ondoso durante le burrasche;
- controllo e manutenzione delle scogliere aderenti della Chiesa di Santa Maria e della Torre (il Fortino attualmente non presenta alcun rischio di danneggiamento per effetto delle burrasche)
Sarebbe auspicabile:
- rimuovere le scogliere soffolte parallele e/o i massi distribuiti a caso di fronte al Fortino, alla Torre, alla Chiesa di Santa Maria, a Punta Giacchetta di Sirolo;
- promuovere l’arretramento di manufatti realizzati sulla spiaggia (stabilimenti balneari “Capannina” e “Giacchetti” su tutti).