Progetto di Strade a.a. 08/09
ELEMENTI FUNZIONALI E GEOMETRICI DELLE STRADE URBANE
CERISDI – Castello Utveggio………………
Progetto di Strade a.a. 08/09
Elementi funzionali e geometrici per la costruzione delle strade urbane
• Strada o strade?
• Aspetti particolari della progettazione stradale in ambito urbano
• Il dimensionamento geometrico
• Il dimensionamento strutturale
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Caratteri essenziali dell’approccio progettuale• Necessità di un approccio unitario, supportato da competenze
diversificate• Necessità di prendere in considerazione l’intero ciclo di vita della
strada• Necessità di assumere un orizzonte temporale sufficientemente
ampio
Aspetti da considerare• il dimensionamento geometrico della sede e della piattaforma ed dei
suoi punti particolari • il dimensionamento strutturale della sovrastruttura e la tipologia del
rivestimento; • le opere d’arte, sia sotto il profilo formale, sia quello strutturale; • il drenaggio delle acque superficiali;• l’organizzazione del sottosuolo per accogliere i sottoservizi a rete;• l’arredo funzionale, ed in particolare l’illuminazione ed il verde
urbano;• la segnaletica e gli impianti per la gestione della circolazione;• la cantierizzazione;• la manutenzione.
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e Il dimensionamento geometrico
Obiettivi
Metodo di lavoro
Processo metodologico
Riferimenti normativi
Necessità dimensionali in sezione corrente• Le sistemazioni ciclabili
• Le esigenze dimensionali delle autovetture
• Sistemazioni per la sosta
• Veicoli commerciali
• Veicoli di servizio e di soccorso
• Veicoli adibiti a trasporto pubblico in sede propria
Necessità dimensionali agli incroci
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e Il dimensionamento geometricoObiettivi
• la qualità del servizio:• il dimensionamento geometrico dovrà assicurare il miglior adattamento
possibile tra caratteristiche geometriche e la funzione assegnata alla strada o alla particolare sistemazione
• rendere compatibili, in un ambiente fortemente vincolato, modi d’uso cui corrispondono attese differenti
• la sicurezza della circolazione:• più di 2/3 degli incidenti totali avvengono in ambiente urbano• la mortalità si ripartisce quasi esclusivamente fra pedoni e due ruote• presenza di categorie di utenti vulnerabili (pedoni, persone a m0obilità ridotta,
ciclisti, ciclo motoristi) • le caratteristiche geometriche influenzano il differenziale di velocità tra gli utenti
• la salvaguardia del contesto:• strade a caratteristiche troppo largamente dimensionate favoriscono
l’utilizzazione da parte dei veicoli a motore a scapito degli altri utenti e della qualità della vita, causando segregazione sociale i cui effetti sono difficilmente correggibile
• la redditività dell’investimento:• si valuta in termini di riduzione dei tempi di spostamento, dei consumi, delle ore
di congestione e degli inquinamenti• la sistemazione di progetto oltre alle esigenze attuali deve integrare quelle
future• non è possibile trascurare i costi di manutenzione e di utilizzazione
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FASE ATTIVITA’
ISTRUTTORIA
scelta del gruppo di lavoro definizione obiettiviacquisizione di tutte le informazioni necessarie a definire il problema
FUNZIONALE identificazione delle esigenze da soddisfare e dei vincoli
CREATIVA ricerca delle possibili soluzioni attraverso la formulazione delle
funzioni idonee a soddisfarle e dei relativi costi
VALUTATIVA analisi delle funzioni
DI SVILUPPO selezione e valutazione delle soluzioni
PROPOSITIVA sviluppo e presentazione delle soluzioni
realizzazione
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e Il dimensionamento geometrico
Metodo di lavoroIl progetto di una sistemazione urbana è il frutto di un lavoro pluridisciplinare nel quale diverse competenze concorrono a
definire le caratteristiche geometriche e funzionali della strada
Il punto di partenza è l’analisi funzionale della strada ovvero il riconoscimento dei bisogni da soddisfare L’analisi del valore (value engineering) a partire dalle attese e dalle motivazioni degli utenti permette di stabilire una gerarchia fra le diverse esigenze da soddisfare
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e Il dimensionamento geometrico
Metodo di lavoro
Gli utenti e le loro attese
• gli utenti di superficie· gli utilizzatori che assicurano un servizio collettivo- trasporto pubblico (bus, taxi, tram)- servizi di sicurezza (vv.ff., ambulanze,…)- servizi di manutenzione (spazzatrici; raccoglitori di rifiuti, pulitrici, …)- mezzi di consegna per le attività commerciali- servizi ed attività che occupano suolo pubblico· i consumatori, che utilizzano la strada per esigenze personali- pedoni- portatori di handicap e persone a mobilità ridotta- due ruote (biciclette, ciclomotori, motocicli)- autovetture (in circolazione ed in sosta)- gli utenti del trasporto pubblico- le attività latistanti alla strada (residenti, servizi, commercio,…) • gli occupanti di suolo pubblico · gli spazi a verde (alberi, vegetazione, sistemazioni paesaggistiche,….)· gli arredi urbani, particolarmente quelli che richiedono interventi frequenti del personale addetto alla
manutenzione (illuminazione pubblica, segnaletica, panchine, ricoveri per i pedoni, chioschi, centraline di comando,…)
• gli occupanti del sottosuolo (sottoservizi) reti di energia, telecomunicazioni, acquedotto, fognature urbane, illuminazione pubblica, reti di trasporto di
calore, fibre ottiche, impianti di regolazione del traffico
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e Il dimensionamento geometrico
Il processo metodologicoIl dimensionamento rappresenta il modo in cui si dà concretezza alle idee di progetto. Il suo sviluppo metodologico ha come obiettivi:• collocare la sistemazione infrastrutturale nella trama viaria urbana gerarchizzata; • identificare attraverso un esame esaustivo le funzioni attuali e le prospettive della sistemazione così come i vincoli dimensionati che ad essa sono correlati.
Il presupposto è la classificazione delle strade secondo una ben precisa gerarchia funzionale. I livelli devono essere individuati in accordo a:• il Codice della Strada• Normativa tecnica emanata dal CNR • Direttive del Ministero dei LL.PP. per la relazione dei P.U.T.
Occorre inoltre che lo studio sia completato attraverso analisi riguardanti:
• l’organizzazione e l’armatura urbana, in quanto capace di rendere conto del tipo di spostamenti che la sistemazione dovrà sostenere, delle relazioni fra i diversi quartieri e con le aree centrali, dell’insieme delle relazioni pedonali da soddisfare, degli effetti di separazione fra le diverse parti della città • la presenza delle differenti modalità del traffico urbano • la presenza delle diverse modalità degli incidenti • la qualità degli utenti ed i loro comportamenti • le previsioni urbanistiche e l’organizzazione della circolazione
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e Il dimensionamento geometrico
Riferimenti normativi
Il dimensionamento geometrico deve tenere conto:
• dei requisiti indicati dal Codice art. 2 comma 3
• degli ulteriori requisiti imposti dalla normativa tecnica cogente (norme da emanarsi ai sensi dell’art. 13 comma 1)
• delle prescrizioni del regolamento viario
Ulteriori riferimenti normativi sono rintracciabili nei seguenti documenti:
• Norme sulle caratteristiche geometriche e di traffico delle strade urbane (C.N.R. B.U. n° 60/78)
• Norme sulle caratteristiche geometriche e di traffico delle intersezioni urbane (C.N.R. B.U. n° 90/83)
• Disposizioni in materia di parcheggi e programma triennale per le aree urbane maggiormente popolate (legge n° 122/89 e successive istruzioni)
• Indirizzi attuativi per la fluidificazione del traffico urbano ai fini del risparmio energetico (Circolare del Ministro delle Aree Urbane n° 1196/91)
• Norme sull’arredo funzionale delle strade urbane (C.N.R. B.U. n° 150/92)
• Principali criteri e standard progettuali delle piste ciclabili (parte II della circolare del Ministro delle Aree Urbane n° 432/93)
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e Il dimensionamento geometrico
Necessità dimensionali in sezione corrente
La scelta della soluzione dipende, ovviamente, dall’intensità del traffico che interessa l’itinerario e dalla frequenza d’uso da parte dei veicoli pesanti; è determinante considerare il differenziale di velocità con gli altri veicoli, risultando comunque fondamentale la volontà politica di promuovere l’uso della bicicletta
Le sistemazioni ciclabili
Possono assumere differenti forme:
• bande ciclabili sulla carreggiata
• piste ciclabili propriamente dette, sul marciapiede o in sede propria
• spazi misti
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e Il dimensionamento geometrico
Necessità dimensionali in sezione corrente
Le sistemazioni ciclabili
Bande ciclabili
• possono essere unidirezionali e, solo eccezionalmente, bidirezionali (solo a sinistra nel caso di strade a senso unico)
• sono materializzate da una segnaletica orizzontale discontinua sulla pavimentazione.
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e Il dimensionamento geometrico
Necessità dimensionali in sezione corrente
Le sistemazioni ciclabili
Piste ciclabili
Si distinguono in:
• unidirezionali, che possono essere posizionate sul marciapiede generalmente in sede propria:
• lato carreggiata, se la strada è fiancheggiata da attività commerciali o se il numero di passi carrabili è molto frequente
• lato edifici, nel caso di stazionamento longitudinale a bordo carreggiata e se gli accessi lungo i marciapiedi sono limitati e ben visibili
• bidirezionali, generalmente in sede propria
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e Il dimensionamento geometrico
Necessità dimensionali in sezione corrente
Le sistemazioni ciclabili
Spazi misti• prevedono la condivisione dello spazio ciclabile con quello pedonale o con quello riservato ai bus
• le larghezze vanno riferite evidentemente alle dimensioni degli spazi che occupano la circolazione delle due ruote:
• 3,00 m – 3,50 m rappresentano la dimensione minima del marciapiede per potere ospitare una circolazione mista su marciapiede; apposita segnaletica, in questo caso, segnala ai ciclisti l’interruzione dell’itinerario e la priorità dei pedoni
• 4,00 m o 4,30 m, rispettivamente nel caso di circolazione nello stesso senso o contromano, nel caso di autorizzazione della circolazione delle biciclette nelle corsie riservate dei bus
LARGHEZZA DELLE CORSIE RISERVATE DEI BUS
Solo bus Bus e ciclisti
SensoLarghezza
minimaSenza bordo Con un
bordoCon due bordi
Normale 3,20 m 4,00 m 4,20 m 4,40 m
Controsenso 3,50 m 4,30 m 4,50 m 4,70 m
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e Il dimensionamento geometrico
Necessità dimensionali in sezione corrente
Le sistemazioni ciclabili
Andamento altimetrico
•Il criterio generale è che la pendenza sarà tanto minore quanto maggiore è il dislivello complessivo da superare. Al di sopra del 2% - 4% di pendenza longitudinale occorre prevedere una sovralarghezza da 20 cm a 30 cm
Dislivello Valori ottimali Valori massimi Sovralarghezza
1 m 10 % lunghezza 12 m* 20 % lunghezza 8 m* 30 cm
2 m 5 % lunghezza 41 m* 10 % lunghezza 22 m* 30 cm
3 m 4 % lunghezza 76 m* 8 % lunghezza 39 m* 20 cm
4 m 2,5 % lunghezza 160 m*
5 % lunghezza 80 m* 20 cm
5 m 2 % lunghezza 250 m* 4 % lunghezza 126 m* -/-
•raccordo compresoPendenza e lunghezza delle rampe ciclabili
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e Il dimensionamento geometrico
Necessità dimensionali in sezione corrente
Le sistemazioni ciclabili
Standard progettuali indicati dalla Circ. Pres. Cons. Min. n°432 del 31/03/1993
Sopralzo in curvaè commisurato:· alla velocità di progetto (**)· al raggio di curvatura adottato
Larghezza standard delle corsie ciclabili
· 1,50 m· 1,25 m, nel caso di due corsie ciclabili contigue· 1,00 m*, nel caso di piste ciclabili ubicate su strade pedonali o su marciapiedi
Larghezza dell’elemento separatore invalicabile · 0,70 m, per le piste ciclabili in sede propria (dal lato della carreggiata dei veicoli a motore)
Pendenza longitudinale massima · 5%, della singola livelletta 10%, per le rampe degli attraversamenti ciclabili sfalsati
Pendenza longitudinale media delle piste · 2%, valutata su base chilometrica
Raggio di curvatura planimetrico · > 5 m , misurati dal ciglio interno della pista· ridotto a 3 m, in punti particolarmente vincolati, opportunamente segnalati
Pendenza trasversale · 2 %, per strati di usura in conglomerato bituminoso
(*) Valore da intendersi come minimo accettabile anche per situazioni particolarmente vincolate, semprechè venga protratto per una limitata lunghezza dell’itinerario ciclabile (**) La velocità di progetto va definita tronco per tronco, tenuto conto che i ciclisti in pianura marciano in genere ad una velocità di 20-25 km/h e che in discesa, con pendenza del 5%, possono raggiungere velocità anche superiori a 40 km/h
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e Il dimensionamento geometrico
Necessità dimensionali in sezione corrente
Le esigenze dimensionali delle autovetture
La larghezza delle corsie di marcia
Possono presentarsi diverse condizioni di composizione:
• strade a senso unico:• a corsia unica• a doppia corsia
• strade a doppio senso di marcia• con una sola fila per senso di marcia• con due file per senso di marcia
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Tipi secondo il Codice
Autostrada (A) Urbana di scorrimento (D) Urbana di quartiere (E) Locale (F)
strada principale
eventuale str. di servizio
strada principale
eventuale str. di servizio
strada principale
eventuale str. di servizio
strada principale
eventuale str. di servizio
Limite di velocità(km/h)
130
50 70 50 50 - 50 -
Numero corsie per senso di marcia
2 o più 1 o più 2 o più 1 o più 1 o più - 1 o più -
Intervallo di v. di progetto (km/h)
80-140 40-60 50-80 25-60 40-60 - 25-60 -
Largh. corsia di marcia (m)
3,75 3,00* 3,25* 2,75** 3,00 * ** - 2,75** -
Largh. min spartitraffico (m)
1,8 - 1,8 - - - - -
Largh. min banchina sx (m)
0,70 0,50 0,50 0,50 - - - -
Largh. min banchina dx (m)
- 0,50 1,00 0,50 0,50 - 0,50 -
Largh. corsia di emergenza (m)
3,00 - - - - - - -
Largh. min margine interno (m)
3,2 - 2,8 - 0,50
(segn oriz)
- - -
Largh. min margine laterale (m)
5,3 - 3,30 - - - - -
Largh. min marciapiedi (m)
- 1,50 1,50 1,50 1,50 - 1,5 -
Regolazione della sosta
Ammessa in spazi
separati con immissioni ed uscite
concentrate
Ammessa in appositi spazi
(fascia di sosta)
Ammessa in spazi separati
con immissioni ed uscite
concentrate
Ammessa in appositi spazi
(fascia di sosta)
Ammessa in appositi spazi
(fascia di sosta)
-
Ammessa in appositi spazi
(fascia di sosta)
-
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e Il dimensionamento geometrico
Necessità dimensionali in sezione corrente (Nuova norma CNR)
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e Il dimensionamento geometrico
Necessità dimensionali in sezione corrente
Le esigenze dimensionali delle autovetture
Standard indicati dalla Normativa del CNR
Tipo di strade Velocità (km/h) minima di progetto
Pendenza (%)
trasversale max in curva
Raggio planim.
minimo (m)
Raggio altimetrico minimo
Pendenza (%) longitudinale massima (+)
convesso (***)
concavo
Autostrade urbane (Lim. vel. 130 km/h)
90 (80-140)** 7,0 (7) 300 (250)
3.500 2.500 6 (6)
Strade di scorrimento (Lim. vel. 70 km/h)
70 (50-80) ** 4,5 (5) 160 (77) 2.000 1.200 6 (6)
Strade di quartiere(Lim. vel. 50 km/h)
50 (40-60) ** 3,0 (3,5) 85 (50) 1.000 600 7 (8)
Strade locali (Lim. vel. 50 km/h)
50 (25-60) ** - (3,5) 25 (20) 300 200 10 (10)
(**) Intervallo delle velocità di progetto vp
(***) I raggi verticali minimi dei raccordi convessi per le strade di scorrimento e di quartiere possono essere ridotti rispettivamente a 1400 m e 700 m, qualora la differenza algebrica delle pendenze delle livellette raccordate sia inferiore al 4 %.(+) Nei casi in cui siano presenti corsie riservate o più linee di trasporto pubblico su corsie ad uso promiscuo, si devono adottare per la pendenza massima, secondo le Norme CNR 60/78, per le strade di scorrimento e per le strade di quartiere rispettivamente i valori ridotti del 4% e del 5%.
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e Il dimensionamento strutturale
Obiettivi del dimensionamento strutturale
• Capacità di resistere alle sollecitazioni
• Assicurare caratteristiche superficiali adeguate
• Facilità di manutenzione e di utilizzazione
• Integrazione al sito ed all’ambiente
• Minimizzare i costi
• La facilità e la flessibilità di esecuzione
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e Il dimensionamento strutturale
Parametri specifici per il dimensionamento strutturale
• qualità del sottofondo
• durata di vita della pavimentazione
• intensità e composizione del traffico
• aggressività del traffico pesante
• tasso di crescita del traffico pesante
• condizioni climatiche
• rischio probalistico di rottura
• vincoli di dimensionamento
Il dimensionamento della sovrastruttura urbana richiede che sia presa in considerazione il contesto generale dell’intervento; diversi casi possono aversi in questo senso:
• realizzazione di una sovrastruttura nuova senza vincoli di spessore
• riabilitazioni di pavimentazioni esistenti con vincoli di spessore
• impiego di materiali di rivestimento per motivi architettonici o funzionali
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e Il dimensionamento strutturale
I materiali da rivestimento
Il rivestimento superficiale della pavimentazione deve possedere numerose caratteristiche
che costituiscono altrettanti criteri di scelta, in relazione alle diverse esigenze da realizzare:• esigenze estetiche• esigenze tecniche• esigenze di sicurezza e di confort • esigenze economiche
I diversi materiali per rivestimento sono
raggruppabili come segue:• conglomerati bituminosi• asfalti colati• conglomerati cementizi da rivestimento • pavèe e le lastre in pietra naturale o in
conglomerato cementizio• pavèe in terracotta e gres ceramico
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