CRedItsTesti di: p. Vincenzo Barbieri, Lucilla Bertolli, Francesca Castellari, Ennio Miccoli, Sabrina Munaò, Barbara Nese, Francesco Quistelli, Domenico Porco, Isabella Samà, Alessandra Soprano.Ricerca iconografica: Laura Carbonara - Immagini di: Archivio COOPI, Archivio Milano Film Festival, Luca Bonacini, Gina Campisi, Giuseppe Damiano, Roberto Goglio, Lorenzo Dell’Uva, Marzia Giribardi, Abdelhak Lahdab, Ugo Panella, Ugo Pedeferri , Giuseppe Selvaggi, Livio Senigalliesi, Gabriele Viviani, Antonio Zivieri, Olivièr ZuchuatProgetto grafico di: TOSICAMPANINIPrinted by: Brain Print & Solution
1 Introduzione
2 - 6 Il nostro impegno per le popolazioni del sud del mondo
7 - 16 I nostri interventi contro la povertà
8 Agricoltura
9 Acqua e servizi igienico-ambientali
10 Sanità
11 Servizi socio-economici
12 Formazione
13 Sostegno a distanza
14 Migrazioni
15 Diritti umani
16 Assistenza umanitaria
17 L’associazione in controluce. L’organigramma
18 - 19 Il nostro bilancio. Investiamo per un mondo migliore
20 - 21 2009: un anno di azioni umanitarie
22 - 23 La comunicazione e la raccolta fondi per la solidarietà tra i popoli
24 - 25 2009: un anno di fatti in Italia
sommario
Sudan, Ph. Roberto Goglio
Nel 2009, COOPI ha confermato la sua presenza nei Paesi in cui era attiva durante l’anno precedente, portando avanti diversi programmi (dalla sicurezza alimentare alla sanità, dall’acqua ai diritti umani), con particolare attenzione ai gruppi più vulnerabili (i bambini, le donne vittime di violenza, le popolazioni indigene oggetto di discriminazione).
Il Sostegno a distanza si è confermato uno strumento importante di cooperazione, perché - attraverso l’assistenza diretta ai bambini - si contribuisce ad aiutare le nuove generazioni a sviluppare appieno le proprie potenzialità.
Nel campo dell’emergenza, sono state avviate attività di risposta alla siccità in Kenya ed Etiopia, di potenziamento dei programmi in Palestina, dopo gli scontri di dicembre 2008/gennaio 2009, ed ancora interventi più strutturati in Paesi in cui permane uno stato di povertà cronica, come la Repubblica Democratica del Congo, la Somalia, la Repubblica Centrafricana. A questo ultimo Paese, va un pensiero particolare: a settembre 2009, infatti, due operatori centrafricani di COOPI hanno perso la vita, mentre erano impegnati nelle attività quotidiane in un progetto di rafforzamento del sistema scolastico della Prefettura di Haut Mbomou. A loro va l’affetto di tutta l’organizzazione come a tutti i nostri operatori che in questo anno, come sempre, si trovano a portare avanti le attività in contesti a volte molto complessi e talora pure pericolosi.
Il 2009 è stato inoltre un anno impegnativo per l’organizzazione e ricco di novità. Innanzitutto si è proseguito nel rafforzare la nuova struttura organizzativa della nostra ONG: in Italia, dando spazio e strumenti maggiori agli uffici della raccolta fondi e della comunicazione, alle risorse umane ed agli uffici di supporto per i programmi internazionali; all’estero, attraverso l’avvio del decentramento di due importanti sedi per COOPI: il coordinamento regionale America Latina a Quito, ed il coordinamento regionale (Kenya, Uganda, Somalia, Sud Sudan) di Nairobi. Le novità organizzative per COOPI non riguardano solo processi e nuovi strumenti di lavoro, ma la realizzazione di un cambiamento culturale e l’innovazione nel modo di lavorare.
Rispetto alle attività realizzate in Italia, COOPI ha intensificato i suoi investimenti sulla raccolta fondi per diversificare maggiormente i suoi finanziatori e rafforzare le proprie capacità economiche. Accanto agli aspetti legati alla raccolta fondi, l’organizzazione ha approfondito il tema del legame tra imprese ed ONG esplorando nuove piste di collaborazione legate alla Responsabilità Sociale d’Impresa. Sempre sul fronte italiano, diverse sono state le attività di educazione allo sviluppo realizzate, in particolare su tematiche ambientali, sui diritti dell’infanzia nei Paesi in via di sviluppo e nel quadro delle attività dell’Osservatorio AIDS.
Un grazie, dunque, ai nostri operatori, ma anche ai nostri partners, ai nostri volontari, e ai nostri finanziatori pubblici e privati, che hanno contribuito e partecipato, nelle diverse forme, alla realizzazione delle attività portate avanti nel 2009 ed un augurio di continuare insieme l’impegno della nostra organizzazione di lottare contro la povertà.
Introduzione
Ph. Ugo Panella
Ennio Miccoli (Direttore)
p. Vincenzo Barbieri (Presidente)
2 RappoRto CoopI 2009
dove siamoCOOPI è presente in 21 Paesi del mondo. In 6 di questi, opera anche attraverso il Sostegno a distanza. Rispetto al passato, la nostra presenza si riduce in Asia e in Europa dell’Est, ma si rafforza nelle aree storiche di intervento, ovvero l’Africa sub-Sahariana e l’America Latina. È qui infatti che ci concentriamo, in termini di programmi e di coordinamenti.
Paesi in cui COOPI è presente anche con progetti di Sostegno a distanza.
* COOPI nel Sudan ha due coordinamenti, uno nel Sud Sudan e uno nel Darfur. Pertanto per il Sudan i progetti saranno ricondotti alle 2 regioni, piuttosto che all’intero Paese.
Il nostro impegno per le popolazioni del Sud del mondo
Un anno di Cooperazione Internazionale 3
21 paesi
193 progetti umanitari
98 progetti d’emergenza
95 progetti di sviluppo
8 settori di intervento
4.900.000 Beneficiari diretti
1.891 Beneficiari di sostegno a distanza
28 progetti di sostegno a distanza
162 espatriati
63 Collaboratori in Italia
300 Volontari
25.000 sostenitori in Italia
1.756 donatori del sostegno a distanza
4 sedi regionali
e 38.960.157 Bilancio
I numeri di CoopI
Brasile, Ph. Gabriele Viviani
L’impegno per paeseCOOPI conduce 193 progetti in 21 Paesi del mondo. Se confrontiamo i dati con quelli del 2008 (185 progetti in 24 Paesi), risulta evidente che l’impegno di COOPI nella lotta contro la povertà è rimasto costante da un anno all’altro.Il Paese in cui realizziamo il maggiore numero di progetti è di nuo-vo la Repubblica Democratica del Congo. Dalla tabella sembrereb-be piuttosto la Somalia. In realtà, il dato del Paese appare “gonfia-to” dal numero elevato di brevi e puntuali progetti di emergenza che vi conduciamo.Per rimanere nel commento della tabella, stessa avvertenza va fat-ta nei confronti del Malawi. Nel Paese, infatti, sono stati finanziati piccoli progetti legati a pochi programmi più strutturati.Il Paese, infine, in cui il nostro intervento è più ridotto è il Mozambico.
4 RappoRto CoopI 2009
L’impegno per continenteCOOPI lavora soprattutto nel continente africano e latino-ame-ricano. Per la precisione, conduciamo 157 progetti in Africa, 31 progetti in America meridionale e centrale, 5 progetti in Asia e Medio-oriente. A tale mole di impegno, corrisponde una pressoc-ché uguale proporzione del budget investito: l’80% dei fondi per i programmi internazionali va all’Africa, seguito dal 16% per il sud-America e dal 4% per l’Asia e il Medio-oriente.
157 AfricA
31 AmericALAtinA
5medio oriente
Progetti Per AreA geogrAficA
3128
1816
141010988
655544322212
30
20
10
0
numero Progetti Per PAese
Ciad, Ph. Antonio Zivieri
Cam
erun
Moz
ambi
co
Col
ombi
a
Gua
tem
ala
Mar
occo
Sene
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Sud
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pia
Cia
d
RD
C
Un anno dI CoopeRazIone InteRnazIonaLe 5
Il tipo di progettiCOOPI realizza 193 progetti umanitari, di cui 98 di emergenza e 95 di sviluppo.Rispetto al 2008, aumenta l’impegno dell’associazione sul fronte dell’emergenza, passando dal 36% al 51%. Si può dunque afferma-re che COOPI si divide equamente tra risposta alle crisi umanitarie e contributo ai processi di sviluppo dei popoli.
41%sviLuPPo
8%ALtro
51%emergenzA
costi Per tiPoLogiA di destinAzione
tiPo di Progetti
9895
emergenzA sviLuPPo
Ecuador, Ph. Ugo Pedeferri
6 RappoRto CoopI 2009
per quante persone ci impegniamoNel 2009, COOPI ha raggiunto circa 4.900.000 beneficiari diretti. Rispetto all’anno precedente, è avvenuto un incremento di 400.000 unità nel numero di persone raggiunte dai nostri interventi. Ciò è in linea con l’aumento del numero di progetti seguiti nel 2009 (193 rispetto ai 185).Se si legge la tabella riportata, si ha modo di osservare come il numero di progetti si leghi al numero di beneficiari: per esempio, c’è corrispondenza nel caso della Repubblica Democratica del Congo e della Somalia, dove, a fronte del numero maggiore di progetti, si rileva il numero più grande di beneficiari; invece, nel caso della Palestina, si registra un numero limitato di progetti per un numero considerevole di beneficiari (5 progetti, come Sud Sudan e Uganda, ma oltre 400.000 beneficiari diretti, dato che pone la Palestina al 4̊ posto in classifica, secondo il numero di beneficiari).Dalla tabella si evince anche che l’impegno di COOPI si concentra nel rispondere ai bisogni e alle necessità dell’Africa sub-Sahariana. Infatti, i Paesi con il maggior numero di beneficiari sono, oltre alla Repubblica Democratica del Congo e alla Somalia, il Ciad, il Kenya, il Malawi, l’Etiopia e la Repubblica Centrafricana.
Quanti siamoCOOPI si avvale della collaborazione di 63 operatori in Italia, 162 espatriati e oltre 1.000 operatori locali.Leggendo la tabella, risulta ancora una volta come la Repubblica Democratica del Congo sia il luogo in cui è maggiore la presenza di COOPI, anche in termini di espatriati (38). Seguono il Ciad (35), il Kenya (22) e la Repubblica Centrafricana (11).La Somalia non ha espatriati. A causa della forte insicurezza nel Paese, COOPI lavora grazie ai suoi operatori locali.Ovviamente, se si legge il dato degli espatriati per destinazione geografi-ca, si riconferma la diversa concentrazione di COOPI nei continenti: 126 sono gli espatriati in Africa, 30 in America centrale e meridionale, 6 in Asia e Medio oriente.Riguardo alla nazionalità degli espatriati, COOPI mantiene l’italianità delle sue origini: 101 espatriati su 162 sono infatti italiani.
numero di esPAtriAti Per PAese
Nota: il numero di espatriati del Sud Sudan è incluso nella voce Kenya, in quanto i due Paesi fanno capo allo stesso coordinatore.
40
30
20
10
0
esPAtriAti Per AreA geogrAficA
30AmericALAtinA e
centrALe
126AfricA
6ALtri PAesi
esPAtriAti Per nAzionALità
61esterA
101itALiAnA
Paesi NumeroProgetti
NumerobeNeficiari
NumeroesPatriati
Camerun 2 249 1
Mozambico 1 12 0
Colombia 2 169 1
Guatemala 2 104.888 2
Marocco 2 11.813 1
senegal 3 400 0
sierra Leone 4 3.720 3
paraguay 4 41.575 2
palestina 5 414.427 5
sud sudan 5 48.640 *
Uganda 5 113.009 3
perù 6 58.812 4
sudan darfur 8 134.256 7
Bolivia 8 37.855 8
ecuador 9 8.668 8
Kenya 10 223.732 22
Malawi 10 214.182 5
Repubblica Centrafricana 14 129.782 11
etiopia 16 137.169 6
Ciad 18 465.082 35
Repubblica democratica del Congo 28 1.701.972 38
somalia 31 1.001.080 0
totaLe 193 4.851.492 162
* Il numero di espatriati del Sud Sudan è incluso nella voce Kenya, in quanto i due Paesi fanno capo allo stesso coordinatore.
0
3835
6
11
5
22
88743
523
12101 0 0
Cam
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Moz
ambi
co
Colo
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Gua
tem
ala
Mar
occo
Sene
gal
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Sud
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Uga
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Perù
Suda
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Keny
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Ciad
RDC
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Un anno dI CoopeRazIone InteRnazIonaLe 7
I nostri interventi contro la povertà
COOPI conduce 193 progetti nel mondo. Essi sono riconducibili a 8 settori primari: l’agricoltura, l’acqua e l’igiene, la salute, l’assistenza umanitaria, l’edu-cazione, i servizi socio-economici, i diritti umani e le migrazioni.
Nel grafico riportato, è possibile leggere il numero di progetti per settore. L’agricoltura è il settore di maggiore impegno di COOPI (49 progetti in 14 Paesi). Tale dato si spiega con l’obiettivo di rispondere alla crisi alimentare dei Paesi in via di sviluppo. Nell’area in cui interveniamo, cioè l’Africa sub-Saharia-na, il numero di persone che soffre la fame è cresciuto del 10,5% rispetto al 2008, secondo i dati forniti dalla FAO. Per questa ragione, COOPI ha avviato programmi più strutturati, che potessero rispondere alla carenza di alimenti attraverso il supporto ai sistemi produttivi locali.
La salute è il secondo cospicuo settore di intervento (36 progetti in 8 Paesi). COOPI ha continuato a sostenere i Paesi che hanno di partenza i sistemi sanitari più deboli e le condizioni infrastrutturali più critiche o dove conflitti, migrazioni ed emergenze ambientali hanno portato al parziale abbandono delle strutture e quindi al loro inesorabile degrado. Siamo particolarmente impegnati in Ciad e Somalia: in Ciad per ogni 1.000 abitanti si contano 0.4 medici, 0,27 infermieri e 4 posti letto, mentre in Somalia i posti letto sono 28, ma solo il 20% della popolazione ha accesso all’acqua potabile.
Nel settore acqua, si contano 29 progetti in 9 Paesi. COOPI nel 2009 ha lavo-rato in Medio Oriente, Africa e America Latina: ad attività infrastrutturali, che garantiscono alle popolazioni accesso all’acqua e a servizi igienico-sanitari appropriati, COOPI ha associato la formazione di artigiani per la costruzione di strutture analoghe, delle comunità locali sulla manutenzione delle struttu-re, la diffusione di campagne di sensibilizzazione su igiene personale e salute.
Nell’ambito dell’assistenza umanitaria, COOPI ha condotto 31 progetti in 11 Paesi. In particolare, nel 2008, ha proseguito le azioni di risposta alle emer-genze naturali (la siccità che colpisce la zona transfrontaliera di Kenya ed Etiopia), di supporto agli sfollati (in Uganda ed in Etiopia) e di sostegno ai rifugiati (in Ciad e in Ecuador).
I servizi socio-economici sono il quinto settore di intervento per COOPI. Sono stati realizzati, infatti, 17 progetti in 9 Paesi, per sostenere l’inserimento dei giovani vulnerabili nel mercato del lavoro (in Palestina e in Sierra Leone), per rafforzare il comparto dell’artigianato locale (in Marocco e in Camerun) e per favorire il recupero psico-sociale delle donne e dei bambini vittime di violenza (in Repubblica Democratica del Congo).
COOPI conduce 15 progetti che riguardano la promozione dei diritti umani, il rafforzamento della società civile e la pacificazione in 6 Paesi. In particola-re, COOPI si contraddistingue per il lavoro di empowerment delle donne in Sud America, di auto-governo delle popolazioni locali in Ciad, di tutela, difesa e valorizzazione dei popoli indigeni vittime di discriminazione e vio-lenza, come i pigmei Aka in Repubblica Centrafricana e gli abitanti originari della Bolivia.Nel settore della formazione, COOPI lavora in 8 Paesi svolgendo 14 progetti. Dall’istruzione primaria alla formazione universitaria, l’organizzazione lavora
settori di intervento numero paesi numero progetti
Assistenza umanitaria 11 31
Formazione 8 14
Acqua 9 29
Diritti umani 6 15
Agricoltura 14 49
Salute 8 36
Servizi socio economici 9 17
Migrazione 2 2
totale 193
per garantire il diritto all’alfabetizzazione di bambini e adulti, per rafforzare i sistemi educativi (Repubblica Centrafricana), per preparare i giovani ad in-serirsi nel mondo del lavoro con iniziative sostenibili e concrete (Etiopia e Palestina).
In ultimo, l’impegno nel settore migrazione (2 progetti in 2 Paesi) caratte-rizza COOPI come Ong che lavora insieme ai migranti per lo sviluppo dei Paesi di origine. Da una parte, infatti, l’associazione si occupa del cosiddetto co-sviluppo, ossia rende le associazioni di migranti capaci di promuovere azioni efficaci di sviluppo nel Paese di provenienza; e dall’altra parte, si im-pegna affinché chi ritorna, per diverse ragioni, nel Paese di origine non viva il trauma del fallimento e possa re-inserirsi positivamente all’interno della propria comunità.
29AcquA
14formAzione
31AssistenzAumAnitAriA
2migrAzione
17servizisocio
economici
36sALute
49AgricoLturA
15dirittiumAni
Progetti Per settore
sottosettori numeroprogetti
numeropaesi
Pesca e risorse forestali 3 2
Allevamento 11 2
Sicurezza alimentare 20 9
Agricoltura 15 11
agricoltura Nel 2009, il problema della fame nel mondo si è aggravato dell’11,8% ri-spetto all’anno precedente (FAO 2009). COOPI ha risposto avviando pro-grammi più strutturati. In particolare, ha lavorato con 49 progetti di ambito agricolo in 15 Paesi, intervenendo in aree in cui conflitti, carestie o povertà diffusa rendono difficoltosa l’acquisizione regolare di risorse alimentari e lo sviluppo economico e sociale.L’organizzazione ha operato nel sottosettore della sicurezza alimentare (20 progetti in 9 Paesi), dell’agricoltura tout court (15 progetti in 11 Paesi), dell’allevamento (11 progetti in 2 Paesi), della pesca e della salvaguardia delle risorse forestali (3 progetti in 2 Paesi). In pratica, COOPI ha lavorato per rafforzare le competenze tecniche/pro-fessionali dei beneficiari; ha procurato risorse necessarie alla coltivazione o alla pesca, come sementi, avannotti (pesci appena nati), attrezzature; ha assi-stito lo sviluppo di attività economiche capaci di rappresentare una fonte di reddito per le comunità; ha supportato campagne di vaccinazione per ani-mali, ha valutato e monitorato il loro stato di salute; ha migliorato i processi di produzione e conservazione degli alimenti.
paesinumeroprogetti
di settoreBolivia 1
Palestina 1
Paraguay 1
Ciad 5
Ecuador 1
Etiopia 3
Kenya 4
Malawi 2
Sudan/Darfur 4
Sud Sudan 2
Uganda 1
Somalia 20
Sierra Leone 1
Repubblica Democratica del Congo 3
Repubblica Centrafricana 1
totale 50** Il risultato è 50 anziché 49, perché esiste un progetto che coinvolge 2 paesi confinanti.
8 RappoRto CoopI 2009
alcuni risultati di CoopI nel settoreNel 2009 siamo riusciti a:● Fornire attrezzature agricole e formare 3.500agricoltori; ● Distribuire più di 72.000kgdisementi (frumento, sorgo, sesamo ed altre varietà locali); ● Formarepiùdi110veterinari; ● Vaccinare piùdi1.200.000capidibestiame; ● Curare oltre 900.000animali;● Piantare piùdi750.000alberi.
Somalia Sud, Ph. Giuseppe Selvaggi
Un anno dI CoopeRazIone InteRnazIonaLe 9
paesinumeroprogetti
di settoreRepubblica Centrafricana 2
Palestina 1
Bolivia 2
Kenya 4
Sudan/Darfur 3
Sud Sudan 3
Somalia 4
Repubblica Democratica del Congo 2
Ecuador 1
Etiopia 7
etiopia 29
sottosettori numeroprogetti
numero paesi
Acqua 9 8
Acqua-igiene 19 8
Gestione e smaltimento dei rifiuti 1 1
acqua e servizi igienico-ambientali Più di un sesto della popolazione mondiale non ha accesso all’acqua pulita. Circa 2.5 miliardi di persone, tra cui quasi un miliardo di bambini, sono sprov-visti di servizi igienico-sanitari. Ogni 20 secondi, un bambino muore per man-canza di standard igienici adeguati.COOPI ha lavorato nel settore acqua in 9 Paesi con 29 progetti. Tali progetti sono suddivisi in 3 sottosettori: acqua e igiene (19 progetti in 9 Paesi) gestione dell’acqua (9 progetti in 8 Paesi), gestione e smaltimento dei rifiuti (1 progetto in 1 Paese).In sintesi, in Medio Oriente, Africa e America Latina, COOPI ha realizzato at-tività infrastrutturali che garantiscono alle popolazioni accesso all’acqua e a servizi igienico-sanitari appropriati; ha portato avanti attività quali la forma-zione di artigiani per la costruzione di strutture analoghe, dei comitati per la gestione dell’acqua, di membri delle comunità sulla manutenzione delle strutture ed infine ha promosso campagne di sensibilizzazione su igiene per-sonale e salute. La gestione dei progetti è mirata all’inclusione sociale delle comunità più vul-nerabili, attraverso il loro coinvolgimento nell’identificazione dei bisogni, nella gestione e manutenzione delle strutture realizzate, per garantire sostenibilità ai progetti.
alcuni risultati di CoopI nel settoreNel 2009 siamo riusciti a: ● Costruire 62pozzi;● Fornirepiùdi40bacini di raccolta delle acque pluviali;● Allestire 16fontane; ● Realizzare almeno 17nuovisistemiditubazioni per la distribuzione dell’acqua;● Impiantare piùdi2.650latrineventilate.
Ciad, Ph. Marzia Giribardi
10 RappoRto CoopI 2009
sottosettori numeroprogetti
numeropaesi
Sanità di base 14 5Malattie sessualmente trasmissibili e HIV/AIDS 4 4Salute materno-infantile 6 4Nutrizione 10 3Altro 2 2
paesinumeroprogetti
di settoreMozambico 2Perù 1Bolivia 1Ciad 5Malawi 4Uganda 3Somalia 6Repubblica Democratica del Congo 14totale 36
salute COOPI ha lavorato nel settore salute con 36 progetti in 8 Paesi, soprattutto africani.In particolare l’organizzazione si è occupata di sanità di base (14 progetti in 5 Paesi); di nutrizione (10 progetti in 3 Paesi); di salute materno-infantile (6 progetti in 4 Paesi); di prevenzione e trattamento delle malattie sessualmen-te trasmissibili e dell’HIV-AIDS (4 progetti in 4 Paesi).In sintesi, COOPI ha supportato direttamente i sistemi sanitari nazionali di base, dalla ristrutturazione di centri sanitari ed ospedali alla fornitura di ma-teriale medico e non medico, dalla creazione di canali sostenibili di approvvi-gionamento dei farmaci alla formazione o aggiornamento professionale del personale, dalla creazione di procedure (di trasferimento dei pazienti, per esempio) fino al monitoraggio e al supporto di campagne di vaccinazione o di sensibilizzazione sulle principali emergenze sanitarie.Nel sottosettore nutrizione, COOPI ha creato prevalentemente strutture appropriate presso i centri sanitari già presenti e messo in atto programmi terapeutici, di monitoraggio e stabilizzazione nutrizionale nel medio perio-do, attraverso sia interventi diretti che campagne di sensibilizzazione. COOPI, inoltre, ha contribuito alla prevenzione e cura della malaria, della pa-tologia della fistola, della malnutrizione infantile e di molte malattie sessual-mente trasmissibili, attraverso interventi che vanno ad arginare gli effetti di violenze sessuali, della mancata prevenzione, di pratiche ostetriche non cor-rette e della malnutrizione. Inoltre COOPI si è occupata di orientare i gruppi medici verso tecniche di prevenzione della malattia, di organizzare eventi di sensibilizzazione e gruppi teatrali, di creare/supervisionare workshop fem-minili su diversi temi.
alcuni risultati di CoopI nel settoreNel 2009 siamo riusciti a:● Realizzare interventi nutrizionali per circa 310.000beneficiari;● Fornire attività di salute materno-infantile a piùdi157.500donne e14.000bambini; ● Offrire attività di prevenzione e trattamento di HIV/AIDS a piùdi150.000persone;● Equipaggiare piùdi40strutturesanitarie(tra ospedali e centri salute locali);● Formare più di 700operatorisanitarisulle tecniche di salute preepost-nataledidonneebambini.
Ciad, Ph. Marzia Giribardi
Un anno dI CoopeRazIone InteRnazIonaLe 11
Ciad, Ph. Marzia Giribardi
Haiti, Ph. Giuseppe Damiano
paesinumeroprogetti
di settoreMarocco 1Palestina 2Paraguay 1Camerun 2Colombia 1Ecuador 1Etiopia 2Sierra Leone 1Repubblica Democratica del Congo 6
totale 17
sottosettori numeroprogetti
numeropaesi
Lavoro, attività generatrici di reddito, microcredito 9 7Servizi sociali 3 2Assistenza psico-sociale 5 1
servizi socio-economici Il lavoro in ambito sociale ed economico permette la promozione della persona e delle comunità locali più vulnerabili; inoltre favorisce lo sviluppo integrato tra le comunità urbane e rurali.COOPI è intervenuta nel 2009 nel settore dei servizi socio-economici con 17 progetti in 9 Paesi: 9 progetti in 7 Paesi hanno promosso l’inserimento lavorativo, l’avvio di microimprese o di altre attività generatrici di reddito, in special modo riguardanti i giovani e le donne; 5 progetti, concentrati nello stesso Paese, hanno invece avuto l’obiettivo di fornire assistenza psico-so-ciale ad individui o gruppi particolarmente vulnerabili, quali soggetti discri-minati, marginali o vittime di violenza ed abuso; 3 progetti in 2 Paesi hanno implicato la fornitura di veri e propri servizi sociali, per promuovere la ria-bilitazione personale, sia sociale che economica, supplendo alle mancanze della struttura nazionale.
alcuni risultati di CoopI nel settoreNel 2009 siamo riusciti a: ● Attivare piùdi80corsidiformazioneprofessionaleedinserimento lavorativo, di cui 10 rivolti specificatamente alle donne;● Avviare oltre40attivitàimprenditoriali e micro imprese;● Aprire 3centridilavoro,laboratoriepuntivendita;● Seguire piùdi20centridiriabilitazione e sostegno per donne e bambini vittime di violenza;● Supportare oltre20traattivitàdisensibilizzazioneepuntid’ascolto.
12 RappoRto CoopI 2009
paesinumeroprogetti
di settoreColombia 1Etiopia 2Palestina 1Repubblica Centroafricana 5Senegal 1Sierra Leone 2Somalia 1Uganda 1
totale 14
sottosettori numeroprogetti
numeropaesi
Istruzione primaria 6 2Formazione professionale/Istruzione secondaria 7 5
Formazione universitaria 1 1
Formazione L’istruzione e la formazione, sia scolastica che professionale, sono strumenti fondamentali per la garanzia e la tutela dei diritti fondamentali dell’uomo, così come enunciato negli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.COOPI, attraverso i 14 progetti che ha sostenuto nel 2009, è stata presen-te in 8 Paesi in Sud America ed in Africa dove, attraverso i suoi interventi, ha favorito la crescita del potenziale umano, l’indipendenza economica e l’autonomia decisionale dei singoli e delle comunità, ha ridato ai bambini il diritto all’infanzia, garantendo un principio di auto sviluppo nei loro Paesi. COOPI si è occupata di formazione a vari livelli: ha operato con 6 progetti in 2 Paesi nel campo dell’istruzione primaria; con 7 progetti in 5 Paesi nel campo dell’istruzione secondaria e della formazione professionale; con 1 progetto per la formazione universitaria.In sintesi, l’organizzazione ha svolto azioni che vanno dalla costruzione di scuole alla fornitura di materiale didattico, dalla formazione di insegnanti ed educatori al reinserimento scolastico di bambini strappati all’infanzia, dalla formazione secondaria all’orientamento professionale, dal tutoraggio imprenditoriale dei giovani all’offerta di alta formazione universitaria, man-tenendo sempre un’attenzione particolare verso bambini e giovani disabili.
alcuni risultati di CoopI nel settoreNel 2009 siamo riusciti a:● Migliorare gli edifici scolastici per oltre80.000bambini;● Organizzare corsi di formazione professionale per circa170giovani;● Equipaggiarepiùdi180scuole;● Avviare 22imprese;● Creare oltre100giardinid’infanzia;● Formare 600educatori.
Uganda, Archivio COOPI
Un anno di Cooperazione Internazionale 13
sostegno a distanza Nel 2009, i progetti di Sostegno a distanza sono stati 28, hanno toccato 6 paesi (Senegal, Sierra Leone, Etiopia, Uganda, Repubblica Centrafricana e Perù) ed hanno interessato 1.891 bambine e bambini. L’obiettivo di COOPI è creare un contesto di tutela dei diritti dell’infanzia che sia efficace e duraturo nel tempo. A questo scopo abbiamo realizzato interventi di sensibilizzazione per i membri delle comunità, di coinvolgimento delle comunità nella riabilitazione e gestione delle scuole e di promozione di reti locali di protezione.Gli interventi del Sostegno a distanza hanno fornito, inoltre, risposte concrete ed immediate a favore del diritto a: l’istruzione, attraverso il pagamento delle rette scolastiche, la fornitura di materiale scolastico, il contributo al pagamento degli insegnanti; la salute, attraverso la fornitura di vaccini, medicine, interventi chirurgici ai bambini portatori di handicap, cure, cibo, acqua potabile; la protezione, attraverso il supporto a bambini vittime di conflitti, sfruttamento o abuso sessuale e alle loro famiglie, sensibilizzazioni comunitarie su temi legati alla protezione, ecc.; il gioco e tempo libero, attraverso l’organizzazione di momenti ricreativi, visite guidate, tornei sportivi e attraverso la fornitura di attrezzature e giochi. paese numero
progetti
numerobambini
sostenutiSierra Leone 5 222Uganda 4 397Perù 5 215Senegal 3 382Repubblica Centroafricana 6 474Etiopia 8 201totale 28 1.891
alcuni risultati di CoopI nel settoreNel 2009 siamo riusciti a: ● Ricevere l’apporto di 1.756donatori italiani;● Convincere 275sostenitoria fare una donazione extra per Natale, per comprare un regalo a tutti i bambini del Sostegno a distanza;● Sostenere10scuole;● Supportare 4Centriperdisabiliin Senegal, Repubblica Centrafricana, Sierra Leone e Uganda.
Perù, Ph. Luca Bonacini
14 RappoRto CoopI 2009
paesinumeroprogetti
di settoreSenegal 1Italia 1totale 2
sottosettori numeroprogetti
numero paesi
Reinserimento 1 1Altro 1 1
Migrazione Dal 2002 COOPI lavora a progetti di cooperazione internazionale relativi al settore della migrazione. L’approccio con cui COOPI interviene in questo settore e che caratterizza tali progetti è che questi si svolgono in due Paesi attraverso la realizzazione di attività in Italia – con i migranti e le associazioni di migranti- e nel Paese di origine.I progetti relativi al settore migrazione che COOPI ha realizzato nel 2009 sono stati due, entrambi indirizzati alla comunità senegalese: il primo è un progetto di co-sviluppo, cioè un progetto che ha l’obiettivo di rafforzare le associazioni di migranti in maniera tale da promuovere il loro ruolo in iniziative di sviluppo del proprio Paese di origine; il secondo è un progetto finalizzato al supporto al reinserimento nel proprio Paese di origine degli im-migrati costretti a lasciare l’Italia.
alcuni risultati di CoopI nel settoreNel 2009 siamo riusciti a:● Formare e supportare 6associazionidimigrantisenegalesi;● Realizzare 3ciclidiformazione per associazioni di migranti;● Organizzare unseminarionazionale in cui sono state valorizzate le case history di due associazioni senegalesi;● Coordinare la realizzazione di attivitàdieducazioneallosviluppo.
Ciad, Ph. Marzia Girimbardi
sottosettori numeroprogetti
numero paesi
Prevenzione e soluzione conflitti 1 1Rafforzamento società civile 6 4Cultura, diritti umani e gruppi vulnerabili 2 2Partecipazione democratica 1 1Minoranze etniche 5 3
Un anno di Cooperazione Internazionale 15
paesinumeroprogetti
di settoreBolivia 2Ciad 2Ecuador 3Kenya 2Repubblica Centroafricana 5Uganda 1totale 15
diritti umani Il supporto e la strutturazione della società civile sono attività strettamente connesse alla tutela dei diritti umani, alla partecipazione democratica, ma anche alla prevenzione dei conflitti. Questi gli obiettivi di COOPI e dei 15 progetti con cui è stata presente in 6 Paesi, nel 2009. Attraverso la collaborazione con i partner locali di 4 Paesi, sono stati portati avanti 6 progetti di rafforzamento della società civile, supportando sia le popolazioni sia le istituzioni, spesso affiancando altri progetti di tipo socio-economico. COOPI ha inoltre promosso l’avviamento di attività di supporto ai gruppi vulnerabili e ai loro diritti, in 2 Paesi ed ha fatto altrettanto, con 5 progetti in 3 Paesi, per alcune minoranze etniche, lottando contro la discriminazione e per la tutela dei diritti di comunità minoritarie. COOPI ha implementato anche interventi per l’assistenza e il reinserimento di ex-combattenti, fra cui gli ex-bambini soldato, in particolare in Africa centro-occidentale. Anche questi progetti sono stati portati avanti in affiancamento ad attività di supporto psico-sociale. Sono state promosse infine, in appoggio alle comunità locali, attività di prevenzione e soluzione di conflitti, oltre ad attività che favoriscono la partecipazione democratica in un paio di Paesi.
alcuni risultati di CoopI nel settoreNel 2009 siamo riusciti a: ● Sostenere piùdi300.000persone;● Supportare 3.500donne nella tutela e rivendicazione dei loro diritti;● Aiutare oltre7.000pigmeiAka della Repubblica Centrafricana nella lotta contro ogni forma di discriminazione;● Stampare 1saggiosociologico sul diritto tradizionale degli indigeni della Bolivia.
Brasile, Ph. Gabriele Viviani
paesinumeroprogetti
di settoreParaguay 3Perù 5Bolivia 2Ciad 6Ecuador 3Etiopia 2Guatemala 2Malawi 4Somalia 1Repubblica Democratica del Congo 2Repubblica Centrafricana 1totale 31
sottosettori numeroprogetti
numero paesi
Aiuto alimentare 4 3Aiuto ai rifugiati 9 4Ricostruzione 2 1Prevenzione disastri 15 8Altro 1 1
16 RappoRto CoopI 2009
assistenza umanitaria Conflitti armati, persecuzioni politiche, mancanza di diritti e disastri na-turali hanno causato, nel 2009, 43,3 milioni di sfollati, secondo l’Alto Commissariato ONU per i rifugiati. Di questi, 15,2 milioni sono propria-mente rifugiati; 27,1 milioni, invece, sfollati interni. I 4/5 di tutti i rifugiati appartengono ai Paesi in via di sviluppo.COOPI, in situazioni d’emergenza e di crisi, ha fornito assistenza umanitaria in 11 Paesi di Africa e Sud America con 31 progetti: in 8 Paesi, ha lavorato per la prevenzione dei disastri naturali con 15 progetti; in 4 Paesi ha realizzato 9 progetti di aiuto ai rifugiati; in 3 Paesi, ha condotto 4 progetti di aiuto alimen-tare; in 1 solo Paese, ha portato avanti 2 progetti di ricostruzione.In sintesi, COOPI ha assistito le popolazioni vittime di conflitti o di catastrofi naturali; ha fornito cibo e generi di prima necessità, assistenza medica e psi-cologica; ha avviato la ricostruzione di abitazioni e infrastrutture pubbliche. Inoltre, ha predisposto programmi di formazione volti alla prevenzione e alla gestione di disastri ambientali. L’associazione è rimasta al fianco delle persone dimenticate, offrendo la possibilità di ricostruire e ristabilire una normalità. Inoltre, ha posto le basi per successivi percorsi di sviluppo, prestando attenzione alla sostenibilità de-gli interventi a medio e lungo termine.
alcuni risultati di CoopI nel settoreNel 2009 siamo riusciti a:● Assistere oltre300.000profughi; ● Gestire 1 ospedale distrettuale, portando assistenza sanitaria acirca250.000traprofughieabitantidellecomunitàlocali;● Creare o supportarepiùdi20centrisanitarilocali;● Lavorare in 4campiprofughicon interventi multi-settoriali; ● Formare oltre400leadercomunitari sulla gestione e preparazione ai disastri naturali.
Ciad, Ph. Olivièr Zuchuat
Un anno di Cooperazione Internazionale 17
dIRettoRe
Ennio Miccoli
pResIdente
p. Vincenzo Barbieri
VICe pResIdente
Claudio Ceravolo
ContRoLLo InteRno
Dario Vignati
ConsIGLIo GeneRaLe
Vincenzo Barbieri, Claudio Ceravolo, Giulio
Cardisperi, Efrem Fumagalli, Olimpio Gasaprotto, Carla
Ricci, Claudio Tarchi, Giuliano Bottino, Ermes Donati,
Claudio Felcher, Giacomo Franceschini, Abdelhak
Lahdab, Antonio Montefiori, Silvia Giuliano, Donatella Donato, Maria Pia Collu,
Gabriele Caggianese
CoLLeGIo sIndaCaLe
Dario Vignati, Maria Teresa Bonomi,
Valerio Di Iorio
RIsoRse UManeAlessandro Ponti
pIanIFICazIonepRoGRaMMI
InteRnazIonaLIBarbara Nese
eMeRGenzaEfrem Fumagalli
CoMUnICazIone IstItUzIonaLe/
adVoCaCyFrancesco Quistelli
seGReteRIa GeneRaLeSilvana Oldani
CoMUnICazIone e FUndRaIsInGFrancesco Quistelli
CoMItato dIRettIVo
Vincenzo Barbieri, Claudio Ceravolo, Giulio
Cardisperi, Efrem Fumagalli, Olimpio Gasaprotto,
Carla Ricci, Claudio Tarchi
Ricerca settoriale
Valutazione
progettazione Finanziatori internazionali
Università
Rd Congo, Mozambico,
Malawi, sierra Leone
Giacomo Franceschini
etiopia,palestina,
sudan
Valentina Zita
Marocco, senegal
RCa, Ciad,
Camerun
Claudio Tarchi
Migrazioni
Alessandra Soprano
sostegno a distanza
Sabrina Munaò
aUdItInteRno
RICeRCae pRoGettazIone
Lorenzo Bianchi Carnevale
Contabilità e Bilancio
acquisti e Logistica
amministrazione personale
Controllo e Rendicontazione
Informatica
aMMInIstRazIoneFInanza
Alberto Cogo
ResponsaBILI paesI/settoRI
CooRd. ReGIonaLeaMeRICa LatIna
Piero Brunod
Bolivia,Colombia,
ecuador, Guatemala,
haiti, paraguay,
perù
CooRd. ReGIonaLenaIRoBIPaola Grivel
Kenya, somalia,Uganda
asseMBLea deI soCI
area Comunicazione Ufficio stampa
area Individui
area Fondazioni
aziende
area eventi
area Volontari Gruppi territorio
area sostegno a distanza
area educazione allo
sviluppo
L’associazione in controluce. L’organigramma
Ultimo aggiornamento luglio 2010
18 RappoRto CoopI 2009
pRoVentI Entrate progetti 37.008.563 32.392.321 Quote sociali 9.225 10.125 Donazioni 1.210.389 1.499.588 Rimborsi e proventi vari 517.005 480.370 Proventi finanziari 214.975 309.217 38.960.157 34.691.621
oneRI Oneri sostenuti per progetti 35.901.557 31.649.177 Personale e collaborazioni di sede 1.511.606 1.456.764 Oneri istituzionali 362.798 306.069 Oneri generali 469.266 682.790 Oneri finanziari 707.463 589.781 38.952.690 34.684.581 RISULTATO DI ASSOCIAZIONE 7.467 7.040
Rendiconto della gestione in euro 2009 2008
attIVo Immobilizzazioni nette 662.145 515.713 Crediti verso finanziatori 4.544.600 6.606.230 Crediti verso altri 634.052 684.333 Titoli - - Liquidità 4.678.823 7.180.724 Ratei e risconti attivi - - Risconti progetti in corso 16.395.971 16.606.718TOTALE ATTIVO 26.915.591 31.593.718
passIVo Fondo comune 109.422 109.422 Utile d’esercizio 7.467 7.040 TOTALE PATRIMONIO NETTO 116.889 116.462 Fondi per rischi ed oneri 961 161.256 Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato 100.909 135.794 Debiti verso banche 3.270.735 3.377.820 Altri debiti a breve 4.139.798 3.496.820 Ratei e risconti passivi 22.771 21.193 Risconti progetti in corso 19.263.528 24.284.373 TOTALE PASSIVO 26.915.591 31.593.718
stato patrimoniale in euro 2009 2008
Unione europea 15.640.293 16.195.860 Organizzazioni internazionali 13.333.641 10.111.804 Governo italiano ed Enti Locali 3.667.907 2.383.700 Altri governi 2.976.939 2.975.081 Donazioni private 2.600.745 2.498.648 38.219.525 34.165.093 Altri proventi 740.632 526.528TOTALE 38.960.157 34.691.621
donazioni e contributi in euro 2009 2008
Relazione della società di revisione, pKF s.p.a.
al Comitato direttivo dell’associazione CoopI - Cooperazione Internazionale
1. Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d’esercizio dell’As-sociazione COOPI - Cooperazione Internazionale chiuso al 31 dicem-bre 2009. La responsabilità della redazione del bilancio in conformità alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione compete ai membri del Comitato Direttivo di COOPI - Cooperazione Internazionale. È no-stra la responsabilità del giudizio professionale espresso sul bilancio e basato sulla revisione contabile. La presente relazione non è emessa ai sensi di legge, stante il fatto che COOPI - Cooperazione Internazionale non è obbligata al controllo contabile ex art. 2409 bis e successivi del codice civile (ora art. 14 del D. Lgs. del 27 gennaio 2010 n. 39).
2. Il nostro esame è stato condotto secondo i principi di revisione emanati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e raccomandati dalla Consob. In conformità ai pre-detti principi, la revisione è stata pianificata e svolta al fine di acquisire ogni elemento necessario per accertare se il bilancio d’esercizio sia vi-ziato da errori significativi e se risulti, nel suo complesso, attendibile. Il procedimento di revisione comprende l’esame, sulla base di verifiche a campione, degli elementi probativi a supporto dei saldi e delle infor-mazioni contenuti nel bilancio, nonché la valutazione dell’adeguatezza e della correttezza dei criteri contabili utilizzati e della ragionevolezza delle stime effettuate dagli amministratori. Riteniamo che il lavoro svol-to fornisca una ragionevole base per l’espressione del nostro giudizio professionale. Per il giudizio relativo al bilancio dell’esercizio preceden-te, i cui dati sono presentati ai fini comparativi secondo quanto richie-sto dalla legge, si fa riferimento alla relazione da noi emessa in data 26 giugno 2009.
3. A nostro giudizio, il bilancio d’esercizio di COOPI - Cooperazione Internazionale al 31 dicembre 2009 è conforme alle norme che ne di-sciplinano i criteri di redazione; esso pertanto è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico dell’Associazione chiuso a tale data. Milano, 24 giugno 2010 - PKF Italia S.p.A.
FiorannaNegri-IvoCosta
Il nostro bilancioInvestiamo per un mondo migliore
Un anno di Cooperazione Internazionale 19
Grazie!A: ECHO, Ufficio per l’Aiuto Umanitario della Commissione Europea; Unione Europea; UNICEF; UNDP, Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo; ACNUR, Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati; Ministero degli Affari Esteri; Banca Mondiale; Cooperazione Italiana; Fondo Italo-peruviano; OCHA, Ufficio per il Coordinamento degli Affari Umanitari; USAID, Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale; FAO; Fondazione Cariplo; WFP, Programma Mondiale per l’Alimentazione; UNOPS, Agenzia delle Nazioni Unite per i servizi ai progetti; Cooperazione tecnica belga; Fondo internazionale di Lotta all’AIDS, alla Tubercolosi e alla Malaria; Ambasciata Norvegese; Fondo Italo-ecuadoriano; Banca Compagnia di San Paolo; CHF International; Regione Lombardia; FONAG, Fondo per la protezione dell’acqua; Kreditanstalt Fur Winderaufbau di Francoforte; Provincia di Bolzano; Mediafriends; Regione Toscana; Regione Lazio; Fondazione per la Carità e la Difesa della Natura (Charity and Defence of Nature Foundation); Ministero della Salute della Repubblica Democratica del Congo; Corte Internazionale di Giustizia; Comune di Milano; Bio Energy Resources Ltd.; Tavola Valdese; ArcelorMittal; Barclays Private Equity; Brussels Airlines; Chiquita; Datagest; FERA; GB Plange; GemeazCusin; Guna; Legacoop; Pirelli; Sanofi Aventis; Sperling&Kupfer; Terna; Teuco; e a tutte le aziende e i donatori che ci supportano.
da dove vengono i fondiFondi di donazioni e contributi
40%unione
europea
8%altri governi
2%altri proventi
34%organizzazioni internazionali
9%governo italiano ed enti locali
7%donazioni
private
donazioni e contributi a CoopIin milioni di euro
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
5
10
15
20
25
30
35
40
Come sono utilizzati i fondiRipartizione
sede e attività
in italia
6%
94%
progetti
Impiego per area geograficaRipartizione
3,6%asia
e medio oriente
76%africa
5,5%italia
14,8%america latina e
centrale
febbraio - “Una giovane donna rifugiata, con forti dolori pre-parto, si è presenta al centro sanitario del campo di Djabal gestito da COOPI nell’Est Ciad, e sostenuto da UNHCR (Alto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite). Occorre assolutamente un parto cesareo. Dopo qualche minuto d’intervento, un bambino esce dal ventre della madre con due circolari di placenta attorno al collo e una terza a livello delle braccine. Il nascituro ha difficoltà nel respirare, e sua mamma è in uno stato grave. Ma l’essenziale è stato fatto, e il peggio è stato evitato. Due vite sono state salvate appena in tempo”.Guelnoudji Ndjekounkosse (OCHA - Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari).
gennaio - Dopo 12 giorni di bombarda-menti, la popolazione della Striscia di Gaza è ormai allo stremo. “Non c’è cibo né gas né petrolio - spiega Jerome Socie, coordi-natore dei progetti COOPI in Palestina - la popolazione non ha modo né di scaldarsi né di cucinare o riscaldare i pasti. È inverno, fa freddo, e le bombe hanno fatto esplodere le finestre di molte case”. COOPI lancia l’appello “Emergenza Gaza” per acquistare cibo e altri beni di prima necessità, sfruttando la rete operativa che già possedeva sul territorio.
marzo - “Grazie alla Fabbrica del Sorriso 2009, COOPI sostiene l’Hogar San Camilo, il centro gestito da padre Zeffirino che accoglie le persone con HIV / AIDS, tra cui mamme e bambini sieropositivi. Si trova nei Barrios Altos, una zona storica presso il cercado - centro - di Lima, in Perù. Il supporto fornito è medico ma soprattutto psicologico, le persone sono aiutate a lottare per la vita con coraggio e dignità”.Nico Porco (Ufficio comunicazione COOPI).
aprile - Kasache è una zona nel Distretto di Salima, in Malawi, in cui le alluvioni hanno sempre danneggiato le colture e in molti casi interi appezzamenti di terreno con abitazioni. “L’avvento del silo per il grano nella zona di Kasache, grazie al contributo di COOPI, aiuterà a riportare la speranza perduta fra le comunità, poichè potranno usufruire nel periodo del disastro di sementi e cibo immagazzinato in precedenza”. Eric Malunje, Presidente del Comitato di Protezione Civile (CPC) del Kasache.
20 RappoRto CoopI 2009
2009: un anno di azioni umanitarie
maggio - “Quando vivevo sulla strada, appena sveglio, cominciavo a cercare di procurarmi del cibo. Assumevo diversi tipi di droghe. Ricordo che una sera si è avvicinato un assistente sociale e mi ha chiesto se volevo andare a scuola; dopo due mesi mi ha convinto. Da quando sono entrato al centro di COOPI, mangio tre volte al giorno, dormo su un letto pulito e frequento le lezioni. Da grande vorrei diventare ingegnere, per costruire grattacieli che in Etiopia non esistono”. Ashenafi, ex- ragazzo di strada di Addis Abeba, beneficiario dei progetti di COOPI.
giugno - “Con COOPI ho lavorato nella zona di confine a un progetto per l’integrazione dei rifugiati colombiani, fuggiti dal loro paese a causa della guerra. La popolazione ecuadoriana ha un’immagine spesso stereotipata dei colombiani, visti come immigrati che delinquono e spacciano, fatto che porta anche a pesanti discriminazioni. È difficile fare il cooperante, ma se ci metti l’animo ti ripaga di tutto, ti rende davvero felice”. Tiziana Vicario, cooperante di COOPI in Ecuador.
luglio - “Un progetto sull’artigianato è consono ai nostri obiettivi perché è un settore portante per la regione dell’Orientale e per il suo sviluppo socio economico. Sebbene manchino le industrie, quest’ area ha un forte potenziale, essendoci manodopera e materia prima. A Nador, COOPI ha fatto tanta forma-zione in loco e ha distribuito kit e forniture agli artigiani per realizzare i prodotti seguendo le nuove tendenze”. Hannou El Kabir, rappresentante de L’Agence de l’Oriental di Nador, Marocco.
agosto - “Grazie al contributo di ECHO (Ufficio per gli aiuti umanitari della Commissione Europea), siamo riusciti a riabilitare 21 punti di approvvigionamento idrico. Abbiamo inoltre concluso con successo un’estesa campagna di promozione dell’igiene nelle scuole e presso i punti di raccolta d’acqua, diffondendo messaggi sulle buone pratiche d’igiene personale, distribuendo saponette per lavare le mani e spiegando, con sessioni teoriche e pratiche, il corretto utilizzo dei pozzi riabilitati e consegnati alle comunità”.Massimo Russo, capo-progetto di COOPI in Darfur.
settembre - Il 21 settembre nella Repubblica Centrafricana sulla strada che collega la capitale Bangui con la città di Obo, nel sud-est del Paese, M. Claude Porcela Nzapaoko e M. Jean Jacques Namkoisse, due operatori locali di COOPI sono stati uccisi e un terzo, M. Adramane Abdel Karim, gravemente ferito. I tre erano impegnati in un intervento di miglioramento del sistema scolastico della Prefettura di Haut Mbomou.
ottobre - Il 14 ottobre si celebra la Giornata Internazionale per la Riduzione dei Disastri Naturali. COOPI ha in corso ben dieci progetti di assistenza umanitaria e prevenzione alle catastrofi in Perù, Guatemala, Bolivia, Malawi, Ecuador e in Paraguay - con il sostegno della Comunità Europea e del Ministero degli Affari Esteri.
novembre - “Villaggio di Zengo, Provincia dell’Ituri, Repubblica Democratica del Congo. Come ogni giorno le donne si sobbarcano l’onere dei lavori più gravosi: la ricerca dell’acqua, la coltivazione dei campi, la raccolta della legna, cucinano e accudiscono la prole. A tutto questo si sommano le violenze e soprusi in famiglia o a causa di gruppi armati. A queste donne eccezionali e così provate dalla vita, COOPI dedica progetti di assistenza e protezione”. Livio Senigalliesi, fotoreporter.
dicembre - 1 dicembre, Giornata Mondiale di Lotta all’AIDS: Jenefer Sesay, operatrice di COOPI in Sierra Leone, promuove l’utilizzo del condom femminile durante un momento di sensibilizzazione fra la popolazione.
Un anno di Cooperazione Internazionale 21
2009: un anno di azioni umanitarie
La comunicazione e la raccolta fondiper la solidarietà tra i popoli
Nel corso del 2009 il dipartimento comunicazione e raccolta fondi di COOPI è stato impegnato su diversi fronti per garantire sostenibilità e visibi-lità all’organizzazione e ai diversi progetti messi in campo. In sintesi:
Raccolta fondi- area individuiL’area Raccolta Fondi Individui si è concentrata sulla fidelizzazione dei do-natori attivi e l’acquisizione di nuovi sostenitori. Ha realizzato diverse attività di direct marketing online e off line e numerose iniziative di raccolta fondi, legate soprattutto alla campagna“Tutti inclasse!” e alla campagna“Lafameuccide” per la lotta alla malnutrizione. L’area Sostegno a distanza ha visto un incremento di oltre 200 nuovi bam-bini sostenuti rispetto all’anno precedente, raggiungendo 1.891 beneficiari in 6 paesi del Sud del mondo. In totale, i donatori sono 25.000, di cui 15.000 attivi (con almeno una dona-zione negli ultimi 18 mesi).
Raccolta fondi - area aziendeLe attività realizzate con le aziende includono campagne promozionali, di sensibilizzazione e di finanziamento quali la Campagna “Tutti in clas-se” (www.tuttiinclasse.org), la Campagna “L’ambiente giusto fa svilup-po” (www.ambientegiusto.it); la Campagna Sostegno a Distanza; e la Campagna Nataleaziende. Il coinvolgimento delle imprese, a parte gli strumenti tradizionali utilizzati per la sensibilizzazione aziendale e la raccolta fondi (payroll giving, forma-zione e team-building solidali, educazione alla multiculturalità ecc.), nel 2009 è passato anche attraverso nuove tipologie di attività. Da un lato, COOPI ha continuato a promuovere il rapportoFacetoface con le aziende private, presentando progetti ad hoc, studiati assieme a seconda delle esigenze di ciascuno e delle possibili sinergie; in parallelo, l’organizzazione ha riservato un’attenzione particolare al tema della responsabilitàsocialediimpresa. A questo proposito, in collaborazione con il centro ELACID di Cartagena, COOPI ha avviato una riflessione interna rispetto ai modelli di buone prati-che sui partenariati con le aziende, facendo uso della propria esperienza in materia, e prendendo in considerazione diversi esempi dall’America Latina e dall’Italia, in vista dell’elaborazione delle proprie linee guida sul tema della responsabilità sociale d’impresa.
eventiIn occasione del lancio delle campagne o all’interno di più ampie manifesta-zioni e festival, COOPI ha anche promosso alcuni eventi, sempre con l’obiet-tivo di raccogliere fondi da destinare a progetti di emergenza o di sviluppo nei paesi in cui opera. Tra questi: NGO World Videos, un concorso per cortometraggi di comunicazione sociale per ONG ed organizzazioni uma-nitarie italiane ed internazionali, in collaborazione con Milano Film Festival; “Jump!Forlife”, realizzato grazie a Chiquita all’interno del campionato 4x4 di sand volley; il Concerto di Natale, “Musicaperlavita”, grazie al contri-buto di Gemeaz Cusin e Brussels Airlines.
Comunicazione istituzionaleCOOPI nel 2009 ha lanciato diversi nuovi strumenti di comunicazione con i nostri interlocutori istituzionali, commerciali e privati. Tra questi il quadrime-strale dell’associazione, COOPINews, diretto a più di 15.000 sostenitori e con-
tatti, la brochureistituzionale,l’abstractdelReportannuale (comprensi-vo del Bilancio2008), materiale di visibilità (pieghevole,posters,calendari,ecc.), documentazione interna di benchmarking e studio campagne.
Ufficio stampaCOOPI nel 2009 ha segnato 412uscitestampa, mentre l’anno precedente erano state 106: è stato dunque netto il miglioramento. Di queste uscite, 146 si contano nel primo semestre e 266 nel secondo, di cui 130 solo sul web.Ci sono state inoltre 18uscitetelevisive nel secondo semestre del 2009, di cui 3 sulla mostra fotografica sull’Uganda, 15 sui progetti di COOPI. Inoltre sono state 17leusciteradiofoniche, di cui 8 sui progetti e 9 sugli eventi a cui l’organizzazione ha partecipato o di cui è stata la promotrice.
Le uscite stampa sono state classificate come segue:97 Istituzionali (su COOPI)23 COOPI e le Giornate mondiali23 Formazione207 Eventi21 Sostegno a distanza41 Varie
22 RappoRto CoopI 2009
Servizio di Luciano Scalettari su Famiglia Cristiana n. 38 - 20 settembre 2009
“Deserti,leongelasfidadelladesertificazione”: finanziato dal Ministero degli Affari Esteri, ha coinvolto i giovani delle scuole secondarie superiori e delle università, creando consapevolezza sul tema della desertificazione in Italia e nel mondo.
“I diritti dell’infanzia nei Paesi in Via di Sviluppo: iniziativa di educa-zione per studenti e insegnanti - Il disegno più lungo del mondo”. Finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e realizzato in partenariato con la Ong VIS e la Cooperativa EOS, ha permesso di creare una rete di con-divisione e scambio sul tema della Convenzione sui diritti dell’infanzia tra insegnanti e studenti di 30 scuole italiane.
“Nuovisviluppi,Unpercorsoeducativopercambiare ipuntidivista”: il progetto è realizzato insieme alle ONG Cesvi e Amref nell’ambito del pro-getto “Fondazioni4Africa”. Oltre ad attività di carattere educativo rivolte tanto alle scuole italiane quanto a quelle ugandesi, sono state promosse sul territorio italiano iniziative mirate a portare il tema del post conflitto in Nord Uganda e del ritorno a casa degli sfollati all’attenzione di un pubblico più vasto.
“Il tuo ambiente più giusto”. Nell’ambito del progetto “Sostegno allo sviluppo sostenibile delle comunità del Sud Kivu”, COOPI ha coinvolto 8 scuole primarie della regione Toscana e 4 amministrazioni comunali della Provincia di Siena in attività di informazione e sensibilizzazione sul tema del-lo sviluppo sostenibile e della preservazione delle risorse naturali.
alcuni risultati di CoopI nell’areaNel 2009 siamo riusciti a:● Contattare oltre 20.000 sostenitori;● Attivare 300 volontari localmente;● Realizzare numerose iniziative con le 4 associazioni regionali di COOPI (Lazio, Toscana, Piemonte e Veneto) e i 3 Gruppi Locali (Brescia, Parma, Napoli);● Promuovere 2 campagne integrate di sensibilizzazione e raccolta fondi (“Tutti in classe!” e “L’ambiente giusto fa sviluppo”); ● Organizzare 6 eventi nazionali.
Gli eventi del 2009 in cui Coopi è stata collaboratrice, promotrice o parteci-pante, a cui la stampa ha dato particolare attenzione, sono stati:12 Walls 5 Olimpiadi umanitarie54 Jump for life23 Ngo World Videos22 il Disegno più lungo del mondo1 Margherite Azzurre19 COOPI Insieme37 Natale COOPI34 4Fondazioni
Comunicazione webPer quanto riguarda la comunicazione mediatica con i nostri sostenitori, l’organizzazione si è appoggiata ai consueti strumenti di diffusione, infor-mazione ed interazione già in uso negli anni precedenti quali il sito dell’or-ganizzazione -www.coopi.org(rinnovato ad ottobre 2009), il nuovo sito www.adottareadistanza.org (da ottobre 2009), il blog di COOPI, i SocialNetworkFacebookeTwitter, il COOPIChannelsuYouTube, oltre che a siti specifici annessi alle campagne e la newsletter mensile online inviata a più di 15.000 iscritti.
educazione allo sviluppoAllo scopo di formare, informare e sensibilizzare l’opinione pubblica italiana ed in particolare il mondo della scuola, nel corso del 2009, COOPI ha realiz-zato progetti di educazione allo sviluppo in Lombardia e nelle regioni nelle quali sono presenti le sedi regionali dell’associazione. Tra questi:
“Il contributo italiano, pubblico e privato, per l’azione globale con-tro l’AIDS”, co-finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e condotto da COOPI, in qualità di capofila dell’Osservatorio Italiano sull’Azione Globale contro l’AIDS. Ha riguardato, tra l’altro, l’organizzazione di 8 seminari regio-nali e un’attività continuativa di diffusione mediatica del tema dell’Accesso Universale ai farmaci.
febbraio - Durante una visita a Goz Beida, nel Sud-Est del Ciad, l’attore George Clooney ha incontrato a una festa gli operatori di COOPI, come “ambasciatore di pace” del World Food Programme. Una bella sorpresa per i nostri, ma soprattutto le nostre, cooperanti.
gennaio - Nella Striscia di Gaza bombardamenti e scontri hanno colpito come non mai la popolazione civile, provocato centinaia di vittime innocenti ra donne e bambini, distrutto migliaia di abitazioni. COOPI lancia in Italia l’appello “Emergenza Gaza” per raccogliere fondi necessari all’acquisto di cibo e altri beni di prima necessità in Palestina.
marzo - Va in onda su Italia 1 il servizio che Andrea Pellizzari ha realizzato in Perù per il progetto di COOPI “Insieme per i bambini, contro l’AIDS”, sostenuto in TV da La Fabbrica del Sorriso 2009.
aprile - Il 6 aprile a Milano viene inaugurata la mostra “Darfur, la vita oltre il conflitto”. Le foto sono di Roberto Goglio, capo progetto COOPI nel Sudan occidentale. “Walls” è invece il titolo della mostra che documenta il Muro che divide Israele dai Territori Occupati palestinesi ma anche i muri che gli operatori di COOPI, insieme alla popolazione locale, ricostruiscono ogni giorno. Gli scatti sono del fotografo Andrea Rossetti.
2009: un anno di fatti in Italia
24 RappoRto CoopI 2009
maggio - Il 19 maggio COOPI lancia a Milano la nuova campagna “Tutti in classe!” per garantire l’istruzione primaria ai bambini nei paesi del Sud del mondo. Testimonial sono Silver, fumettista creatore di Lupo Alberto, e Gianni Biondillo, architetto e scrittore.
giugno - Compiere “un milione di salti contro la povertà” è la sfida che COOPI rinnova per il 2009 con l’iniziativa “Jump! for Life”, insieme a Chiquita e agli sportivi e tifosi della 16 ˆ edizione del Sand Volley 4x4 Serie A femminile.
luglio - Si conclude la raccolta dei video che parteciperanno alla 1 ˆ edizione di “NGO WORLD VIDEOS - Reportage dal Sud del mondo”: il concorso per cortometraggi di comunicazione sociale lanciato da COOPI e dal Milano Film Festival.
agosto - Il 15 agosto padre Barbieri - fondatore e presidente di COOPI - va in missione in Ruanda e nella Repubblica Democratica del Congo. Lì ha realizzato dei progetti che sostiene direttamente, senza finanziamenti esterni.
settembre - Il 26 settembre COOPI organizza presso la sua sede di Milano “COOPI Insieme”, una due giorni di musica, animazione per bambini, degustazioni etniche, artigianato e approfondimento culturale per incontrare chi ci ha sempre creduto, chi non si è mai risparmiato, chi semplicemente vuole saperne di più.
ottobre - Insieme a VIS - Volontari per lo sviluppo ed EOS - l’Ippogrifo Azzurro, COOPI presenta l’iniziativa di educazione allo sviluppo “Il disegno più lungo del mondo”, nata per creare una rete tra alcune scuole, italiane e straniere, sul tema della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.
novembre - Il 20 novembre, in occasione del XX anniversario della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, COOPI promuove “The Good Night”: una serata dedicata ai diritti dei più piccoli, nella quale locali, ristoranti e teatri delle più importanti città italiane si uniscono a sostegno dei bambini del Sud del mondo, promuovendo i progetti di Sostegno a distanza di COOPI e donando una parte del ricavato della serata in favore dei progetti sul campo.
dicembre - COOPI organizza “Musica per la vita” in tre località italiane con spettacoli artistici nel segno del gospel. I fondi raccolti dai concerti sosterranno il progetto di COOPI “Radio Nhamatanda” per la lotta all’AIDS in Mozambico.
2009: un anno di fatti in Italia
Un anno di Cooperazione Internazionale 25
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