RCP e colpa grave, il peccato originale del medico
Dott. D.D’Ambrosio ASL AT
Anaao Giovani Day
19 novembre 2014
Anaao Giovani Day 19 novembre 2014
ART. 32 DELLA COSTITUZIONE: “LA REPUBBLICA TUTELA LA SALUTE COME FONDAMENTALE
DIRITTO DELL’INDIVIDUO ED INTERESSE DELLA COLLETTIVITA’ E GARANTISCE CURE
GRATUITE AGLI INDIGENTI. NESSUNO PUÒ ESSERE OBBLIGATO A UN DETERMINATO
TRATTAMENTO SANITARIO SE NON PER DISPOSIZIONE DI LEGGE. LA LEGGE NON PUO’ IN
NESSUN CASO VIOLARE I LIMITI IMPOSTI DAL RISPETTO DELLA PERSONA UMANA”.
Si è passati dal paradigma della “MALATTIA” a quello della “SALUTE- BENESSERE”.
Aspettativa di Medicina ”INFALLIBILE, ONNIPOTENTE” con la tecnologia e le conoscenze devono garantire una vita sempre più illimitata.
La fiducia del paziente nei confronti del medico oggi è divenuta un rapporto contrattuale cliente –
fornitore.
Anaao Giovani Day 19 novembre 2014
Ogni medico ha l’80% di probabilità di essere coinvolto, durante la propria vita professionale,
almeno una volta in una vertenza per “malpractice”.
- 2006
Ministero della Salute: negli ultimi 10 anni le denunce sono aumentate del 148%
- 2010
ANIA settore RC medica: dal 1994 al 2008 le denunce sono aumentate del 300% (da
9.500/anno a 30.000/anno)
Da una recente indagine statistica e’ emerso che nella regione Piemonte dal 1.1.2005 al
31.12.2008 sono state presentate 3182 richieste di risarcimento danni di cui il 13% riferito a
procedimenti giudiziari e l’87% a procedimenti stragiudiziali.
Il costo degli importi liquidati nel triennio e’ pari a 15 miliardi di euro, con una media di
25.600,00 euro per richiesta di risarcimento danni.
Anaao Giovani Day 19 novembre 2014
LA RESPONSABILITA’ PROFESSIONALE
SI PARLA DI RESPONSABILITA’ PROFESSIONALE QUANDO SIA
STATA ACCERTATA LA VIOLAZIONE DI NORME DI CONDOTTA
CHE POSSONO TRADURSI IN UN ILLECITO CIVILE, PENALE O
AMMINISTRATIVO.
LA RESPONSABILITÀ PENALE DEL
MEDICO
La vita e l’integrità fisica della persona umana sono beni primari
costituzionalmente protetti.
A garanzia di tali beni l’ordinamento ha previsto una tutela penale contro le
condotte lesive.
L’errore professionale colpevole presuppone una prestazione professionale viziata da una
condotta con errore grave, inescusabile, apprezzabile cui consegue un danno al
paziente, sussistendo un nesso causale tra l’errore del medico e il danno subito dal
paziente; la responsabilità professionale non può essere evocata in presenza di un
danno cagionato da un caso fortuito oppure da una imprevedibilità dell’evento.
Anaao Giovani Day 19 novembre 2014
Omicidio colposo (art. 589 c.p.)
“Chiunque cagiona per colpa la morte di una persona è punito con la reclusione da
sei mesi a cinque anni”.
Lesioni personali colpose (art. 590 c.p.)
“Chiunque cagiona ad altri per colpa una lesione personale è punito con la
reclusione fino a tre mesi…
Se la lesione è grave la pena è della reclusione da uno a sei mesi…, se è gravissima,
della reclusione da tre mesi a due anni…”
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I REATI
QUANDO UN DELITTO È DOLOSO
O COLPOSO?
ARTICOLO 43 cod. pen.
Il delitto è:
1. doloso, o secondo l'intenzione, quando l'evento dannoso o pericoloso, che è ilrisultato dell'azione od omissione e da cui la legge fa dipendere l'esistenza deldelitto, è dall'agente preveduto e voluto come conseguenza della propriaazione od omissione;
2. preterintenzionale, o oltre l'intenzione, quando dall'azione od omissione derivaun evento dannoso o pericoloso più grave di quello voluto dall’agente;
3. colposo, o contro l'intenzione, quando l'evento, anche se preveduto, non èvoluto dall'agente e si verifica a causa di negligenza o imprudenza o imperizia,ovvero per inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o discipline.
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LA CONDOTTA COLPOSA PUÒ CONSISTERE IN ATTI COMMISSIVI (CULPAIN AGENDO) O OMISSIVI (CULPA IN OMITTENDO).
BISOGNA DISTINGUERE UNA COLPA GENERICA, CHE SI CONCRETIZZANELLA NEGLIGENZA, IMPRUDENZA, IMPERIZIA E UNA COLPA SPECIFICACHE CONSISTE NELLA VIOLAZIONE DI LEGGI, REGOLAMENTI, ORDINI ODISCIPLINE (AD ESEMPIO, MANCATO RISPETTO DELLE PROCEDURESULLA TRASFUSIONE DEL SANGUE). NELL’IPOTESI DI COLPA SPECIFICA,TALE VIOLAZIONE COMPORTA LA PRESUNZIONE DI COLPA NEI RIGUARDIDEI DANNI CONSEGUENTI, SENZA POSSIBILITA’ DA PARTEDELL’INCOLPATO DI FORNIRE LA PROVA DEL CONTRARIO (ERROREINESCUSABILE).
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CONDOTTA COLPOSA
Si ha quando il medico, per disattenzione, dimenticanza,
disaccortezza, svogliatezza, leggerezza, superficialita o
altro, trascuri quelle regole comuni di diligenza, richieste
nell’esercizio della professione e osservate dalla
generalita dei medici.
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NEGLIGENZA
Si ha quando il medico agisce con avventatezza, eccessiva precipitazione o
ingiustificata fretta, senza adottare quelle cautele consigliate dalla ordinaria
prudenza o dall’osservanza di precauzioni doverose.
Il medico prudente è colui capace di prevedere le possibili complicanze derivanti
dalla somministrazione di un dato trattamento, di prevedere la possibile
evoluzione della situazione morbosa del paziente ed evitare le conseguenze
dannose.
Anaao Giovani Day 19 novembre 2014
IMPRUDENZA
Si ha quando la condotta del medico è incompatibile con quel livello
minimo di cognizione tecnica, di cultura, di esperienza e di capacità
professionale, che costituiscono il presupposto necessario per
l’esercizio della professione medica.
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IMPERIZIA
IN TEMA DI RESPONSABILITA PENALE SI DEVE ANZITUTTO ACCERTARE IL
NESSO DI CAUSALITA TRA IL FATTO DANNOSO RIPORTATO DAL PAZIENTE
E IL COMPORTAMENTO DEL MEDICO CURANTE. LA COLPA NON E
ASTRATTAMENTE CONFIGURABILE, MA RICHIEDE L’EFFETTIVA
DIMOSTRAZIONE DEL LEGAME DIRETTO TRA LA CONDOTTA
(COMMISSIVA OD OMISSIVA) DEL MEDICO ED EVENTO DANNOSO.
Anaao Giovani Day 19 novembre 2014
NESSO DI CAUSALITA’
(SENT. “FRANZESE” CASS. SEZ. UN. PEN. 11.9.2002 N. 30328)
IL RAPPORTO DI CAUSALITÀ TRA CONDOTTA OMISSIVA ED EVENTO
LESIVO SUSSISTE SOLO QUANDO SI ACCERTI CHE, SE FOSSE STATA
POSTA IN ESSERE LA CONDOTTA DOVEROSA OMESSA, L’EVENTO
CONCRETAMENTE VERIFICATOSI SAREBBE STATO EVITATO CON UNA
PROBABILITÀ DI GRADO ELEVATO VICINO ALLA CERTEZZA, E CIOÈ CON
UN ALTO GRADO DI PROBABILITÀ LOGICA OVVERO CON UNA ELEVATA
CREDIBILITÀ RAZIONALE (CAUSALITA’ ‘FORTE’).
Anaao Giovani Day 19 novembre 2014
CAUSALITA’ DELLA CONDOTTA OMISSIVA IN AMBITO PENALE
Anaao Giovani Day 19 novembre 2014
GRADI DELLA COLPA
In penale non si fa distinzione.
In civile si distingue: GRAVE, LIEVE E LIEVISSIMA.
Art. 1176, 2° comma, c.c.
Nell’adempiere l’obbligazione il debitore deve usare la diligenza del
buon capo di famiglia. Nell’adempimento delle obbligazioni
inerenti all’ esercizio di un’ attivita professionale, la diligenza
deve valutarsi con riguardo alla natura dell’attivita esercitata.
In altri termini il medico risponde per ogni danno se non dimostra di
avere impiegato tutta la diligenza necessaria in base alla natura
dell’attività esercitata e conformemente alla leges artis.
Anaao Giovani Day 19 novembre 2014
IL LIVELLO DELLA COLPA PROFESSIONALE
LA RESPONSABILITÀ DEL PROFESSIONISTA
PER PRESTAZIONI COMPLESSE
Art. 2236 c.c.
Se la prestazione implica la soluzione di problemi tecnici di particolare
difficolta , il prestatore d’ opera non risponde dei danni, se non in
caso di dolo o colpa grave
Anaao Giovani Day 19 novembre 2014
Per colpa grave si intende il compimento da parte del medico di un errore grossolano,
dovuto specialmente alla violazione di quelle fondamentali regole dettate dalla
tecnica, dalla cultura e dall’esperienza professionale, che costituiscono il
presupposto necessario per l’esercizio della professione medica.
Il professionista dovrebbe rispondere anche del danno causato per colpa lieve, ex art.
1176 c.c. tuttavia l’orientamento è stato quello di richiamare l’art. 2236 c.c.
(atteggiamento indulgente) per cui risponde solo per dolo o colpa grave.
Anaao Giovani Day 19 novembre 2014
COLPA GRAVE
ARTICOLO 3
Responsabilita' professionale dell'esercente le professioni sanitarie
comma 1
L'esercente la professione sanitaria che nello svolgimento della propria attivita' si
attiene a linee guida e buone pratiche accreditate dalla comunita’ non risponde
penalmente per colpa lieve
In tali casi resta comunque fermo l’obbligo di cui all’ art. 2043 c.c. (“qualunque
fatto doloso o colposo, che cagiona ad altrui un danno ingiusto, obbliga colui
che ha commesso il fatto a risarcire il danno”). Il giudice, anche nella
determinazione del risarcimento del danno, tiene debitamente conto della
condotta di cui al primo periodo”
Anaao Giovani Day 19 novembre 2014
LA RIFORMA BALDUZZI (L. N. 189/2012)
LE LINEE GUIDA PER AVERE RILEVANZA
NELL'ACCERTAMENTO DELLA RESPONSABILITÀ DEL
MEDICO DEVONO INDICARE STANDARD
DIAGNOSTICO-TERAPEUTICI CONFORMI ALLA
REGOLE DETTATE DALLA MIGLIORE SCIENZA
MEDICA A GARANZIA DELLA SALUTE DEL PAZIENTE
Anaao Giovani Day 19 novembre 2014
LINEE GUIDA
Cassazione penale sezione IV, 24 gennaio 2013, n. 11493
ATTENZIONE: “Le linee guida riguardano e contengono solo regole di perizia e non afferiscono ai profili di negligenza e di imprudenza del medico”.
CONSEGUENZALa legge Balduzzi, che esclude la responsabilità penale del medico in caso di
colpa lieve, non trova applicazione nelle ipotesi di accertata negligenza o imprudenza.
Il rispetto delle linee guida serve a distinguere fra colpa lieve o colpa grave solo limitatamente a questioni di perizia tecnica.
Se il medico è stato negligente o imprudente nell’esecuzione dell’intervento, con colpa anche non grave, può essere punito penalmente nonostante la riforma Balduzzi.
Anaao Giovani Day 19 novembre 2014
LA RIFORMA BALDUZZI HA VERAMENTE DEPENALIZZATO LA COLPA LIEVE?
Il problema della Riforma Balduzzi è che non fornisce criteri per la
determinazione delle linee guida. In particolare non vengono
definite:
● quali siano le autorità titolate a produrle
● quali siano le procedure di raccolta dei dati statistici e scientifici
● quale sia il metodo di diffusione per portarle a conoscenza dei
medici
Anaao Giovani Day 19 novembre 2014
LA MANCATA DEFINIZIONE DELLE LINEE GUIDA DA PARTE DELLA LEGGE
LE LINEE GUIDA non possono fornire indicazioni di valore assoluto ai fini dell'apprezzamento dell’eventuale responsabilità, sia per la libertà di cura che caratterizza l'attività del medico, sia perché, in taluni casi, la stesura delle stesse può essere influenzata da motivazioni legate
al contenimento dei costi sanitari o perché sono obiettivamente controverse e non unanimemente condivise.
ll medico è sempre tenuto ad esercitare le proprie scelte considerando le circostanze peculiari che caratterizzano il caso concreto e la
specifica situazione del paziente, nel rispetto della sua volontà, al di là delle regole cristallizzate nei protocolli medici.
Anaao Giovani Day 19 novembre 2014
IL RISPETTO DELLE LINEE GUIDA.SINTESI DELLA GIURISPRUDENZA
LA RESPONSABILITÀ CIVILE DEL
MEDICO
Anaao Giovani Day 19 novembre 2014
IN GENERALE, LA RESPONSABILITÀ CIVILE SI DISTINGUE IN:
- RESPONSABILITÀ CONTRATTUALE;
- RESPONSABILITÀ EXTRACONTRATTUALE.
LA RESPONSABILITÀ CONTRATTUALE (ART. 1218 C.C.) RIGUARDA
TUTTE LE FORME DI RESPONSABILITÀ DERIVANTI DA UN RAPPORTO
DI OBBLIGAZIONE CONTRATTUALE ESISTENTE TRA LE PARTI
(CONTRATTO), IL CUI INADEMPIMENTO O L’INESATTO
ADEMPIMENTO PUÒ DETERMINARE UN DANNO RISARCIBILE.
Anaao Giovani Day 19 novembre 2014
RESPONSABILITA’ CONTRATTUALE
Obbligazione del medico (libero professionista o dipendente): in origine considerata, per
dottrina e giurisprudenza unanime, una obbligazione di mezzi e non di risultato (salvo
eccezioni quali odontoiatria, chirurgia estetica)….
Nelle obbligazioni di mezzi il professionista offre al cliente la propria attività intellettuale,
impegnandosi a fornire i mezzi tecnici (esperienza, preparazione, capacità professionale,
ecc.) per il raggiungimento dello scopo desiderato dal cliente, senza peraltro garantirne la
realizzazione, giacchè questa realizzazione dipende da fattori estranei al suo
comportamento e alla sua volontà. Da ciò ne consegue che il mancato raggiungimento del
risultato voluto, o soltanto sperato dal cliente, non costituisce automaticamente in colpa il
professionista, dovendo il cliente insoddisfatto dimostrare come l’opera professionale non
sia stata prestata con la dovuta diligenza….
Le obbligazioni di risultato sono quelle in cui il debitore (e quindi anche il professionista)
s’impegna, con la propria prestazione, a fare in modo che il creditore consegua il risultato
voluto. La mancanza (o il difetto) del risultato è la prova dell’inadempimento. Sul debitore
(professionista) incombe l'onere della prova che il mancato risultato sia dipeso da causa a
lui non imputabile.
Anaao Giovani Day 19 novembre 2014
Obbligazione di mezzi o risultato?
Anaao Giovani Day 19 novembre 2014
La dicotomia obbligazione di mezzi e di risultato non è più attuale
La differenza è oggi venuta meno: “Per il professionista e conseguentemente per la struttura
sanitaria non vale dunque invocare, al fine di farne conseguire la propria irresponsabilità, la
distinzione tra obbligazione di mezzi e obbligazione di risultato, sostenendo che la propria attività
è da ricomprendersi tra le prime, sì da non rispondere in caso di risultato non raggiunto” (Cass.
13.04.2007 n. 8826)
“Se può avere una funzione descrittiva, è dogmaticamente superata, quanto meno in tema di
riparto dell'onere probatorio dalla sentenza delle S.U. n. 13533/2001.
Il meccanismo di ripartizione dell'onere della prova ai sensi dell'art. 2697 c.c. in materia
di responsabilità contrattuale … è identico, sia che il creditore agisca per l'adempimento
dell'obbligazione, ex art. 1453 cc., sia che domandi il risarcimento per l'inadempimento
contrattuale, ex art. 1218 cc., senza richiamarsi in alcun modo alla distinzione tra obbligazioni di
mezzi e di risultato” (Cass. Sezioni Unite 11.01.2008 n. 577)
Anaao Giovani Day 19 novembre 2014
Interventi o diagnosi di natura c.d. routinaria / Interventi o
diagnosi di speciale complessità
Viene meno la distinzione: l’onere probatorio rimane sempre a carico del sanitario, nel senso che
è lui (come debitore) a dover provare che l’intervento era effettivamente di speciale complessità,
ed in secondo luogo che manca la colpa grave o il dolo, oltrechè ovviamente la imprudenza e la
negligenza…restando a carico dell'obbligato - sia esso il sanitario o la struttura - la prova che la
prestazione professionale sia stata eseguita in modo diligente e che quegli esiti peggiorativi siano
stati determinati da un evento imprevisto e imprevedibile” (Cass. 28.05.2004 n. 10297) ….. “La
prova dell'incolpevolezza dell'inadempimento (ossia della impossibilità della prestazione per
causa non imputabile al debitore) e della diligenza nell'adempimento è sempre riferibile alla sfera
d'azione del debitore, in misura tanto più marcata quanto più l'esecuzione della prestazione
consista nell'applicazione di regole tecniche, sconosciute al creditore in quanto estranee al
bagaglio della comune esperienza e specificamente proprie di quello del debitore (nella specie
specialista di una professione protetta)” (Cass. 21.06.2004 n. 11488)….. “In base alla regola di
cui all’art. 1218 c.c.”, pertanto: “il paziente-creditore ha il mero onere di allegare il contratto ed il
relativo inadempimento o inesatto adempimento, non essendo tenuto a provare la colpa del
medico e/o della struttura sanitaria e la relativa gravità” (Cass. 13.04.2007 n. 8826).
LA RESPONSABILITÀ EXTRACONTRATTUALE (ART. 2043
C.C.) NON PRESUPPONE ALCUN RAPPORTO
PREESISTENTE TRA LE PARTI, MA DERIVA DA UN ATTO
ILLECITO, OSSIA DALLA VIOLAZIONE DEL GENERALE
OBBLIGO CHE RICADE SU CIASCUN CONSOCIATO DI
NON ARRECARE AD ALTRI UN DANNO INGIUSTO
(PRINCIPIO DEL NEMINEM LAEDERE).
Anaao Giovani Day 19 novembre 2014
RESPONSABILITA’ EXTRACONTRATTUALE
- PATRIMONIALE: A) LA PERDITA ECONOMICA SUBITA DAL DANNEGGIATO (SPESE DI CURA, DI
ASSISTENZA, DI PROTESI, ECC) CD. DANNO EMERGENTE; B) LA PERDITA DI GUADAGNO DOVUTA
ALLA MENOMAZIONE TEMPORANEA O PERMANENTE DELLA CAPACITA’ LAVORATIVA DEL
SOGGETTO CD. LUCRO CESSANTE.
- NON PATRIMONIALE: A) DANNO BIOLOGICO: LA MENOMAZIONE DELL’INTEGRITA’ PSICO-FISICA
DELLA PERSONA IN SE’CONSIDERATA CHE NON SI ESAURISCE NELLA SOLA ATTITUDINE A
PRODURRE RICCHEZZA, MA SI COLLEGA ALLE FUNZIONI NATURALI AFFERENTI AL SOGGETTO
NELL’AMBIENTE IN CUI LA VITA SI ESPLICA, ED AVENTE RILEVANZA NON SOLO ECONOMICA MA
ANCHE BIOLOGICA, SOCIALE, CULTURALE ED ESTETICA; B) DANNO MORALE CIOE’ IL CD.
PRETIUM DOLORIS OSSIA LA TEMPORANEA SOFFERENZA CAGIONATA DAL DANNO INGIUSTO.
Anaao Giovani Day 19 novembre 2014
DANNO….
DIFFERENZE TRA RESPONSABILITÀ CONTRATTUALE ED EXTRACONTRATTUALE
SUL PIANO DELL’AZIONE CIVILEDIFFERENZE RESP. CONTRATTUALE RESP. EXTRACONTRATTUALE (“Aquiliana”)
Onere della prova
il paziente deve dimostrare di aver richiesto una
prestazione medica (es. rivolgendosi ad una struttura
pubblica) e il danno subito.
Mentre al medico spetterà di provare di non aver avuto
colpa,ossia che ha tenuto un comportamento corretto
come da prassi, ovvero che è sopravvenuto un fatto
imprevedibile o che il caso era di particolare difficoltà
Si inverte l’onere della prova: è il paziente che deve
dimostrare non solo l’evento dannoso ma anche la
colpevolezza (dolo o colpa) del medico
danni risarcibili solo i danni prevedibili rispetto alla condotta colposa
il responsabile dell’atto illecito è tenuto a risarcire tutti
i danni, prevedibili e non. Ad. es. perdita economica +
mancato guadagno
Prescizione 10 anni 5 anni
Anaao Giovani Day 19 novembre 2014
Nesso causale
in ambito di responsabilità civile medica
Anaao Giovani Day 19 novembre 2014
Lo stesso principio della coincidenza tra concetto di causalità in sede penale e di causalità
in sede civile .. Non può dirsi condivisibile”…..Nel sistema della responsabilità civile: “la
causalità assolve alla duplice finalità di fungere da criterio di imputazione del fatto illecito
e di regola operativa per il successivo accertamento dell’entità delle conseguenze
pregiudizievoli del fatto che si traducono in danno risarcibile”. Due fasi della causalità: “1)
giudizio sull’illecito (nesso condotta/evento); 2) giudizio sul danno da risarcire (nesso
evento/danno)” (Cass. Sez. III^, 16.10.2007 n. 21619).
La causalità civile “ordinaria”, pertanto, si attesta: “sul versante della probabilità relativa (o“variabile”) caratterizzata … dall’accedere ad una soglia meno elevata di probabilitàrispetto a quella penale, secondo modalità semantiche che, specie in sede di periziamedico-legale, possono assumere molteplici forme espressive (“serie ed apprezzabilipossibilità”, “ragionevole probabilità”, ecc.) senza che questo debba, peraltro, vincolare ilgiudice ad una formula peritale … senza trasformare il processo civile (e la verificaprocessuale in ordine all’esistenza del nesso di causa) in una questione di verifica (solo)scientifica demandabile tout court al consulente tecnico: la causalità civile, in definitiva,obbedisce alla logica del “più probabile che non” (Cass. 16.10.2007 n. 21619, Sentenzadel “palombaro”. Confermata sentenza C. App. Genova, che aveva condannato strutturaper mancato tempestivo intervento in P.S. per un caso di embolia).
In base alla giurisprudenza ormai consolidata della Corte di Cassazione, laresponsabilità civile del medico dipendente di una azienda sanitaria (medicostrutturato), ha comunque natura contrattuale, anche se non viene stipulato un effettivocontratto scritto tra medico e paziente.
Tale soluzione giurisprudenziale si fonda sulla tesi (di matrice tedesca) del c.d. “contattosociale”, secondo cui nel momento in cui il paziente si rivolge ad un medico strutturatosi verifica un contatto sociale che determina di per sé l’instaurazione di un rapportogiuridico di fatto.
In altri termini, il paziente, a seguito di atti o iniziative del medico con cui viene incontatto e offre le proprie cure, è indotta a ritenere sussistenti doveri e pretese dicomportamento: ovvero quegli specifici obblighi di cura che sono imposti alprofessionista nell’esercizio della propria arte medica.
(cd. tesi del contatto sociale)
Anaao Giovani Day 19 novembre 2014
NATURA CONTRATTUALE DELLA RESPONSABILITA’ CIVILE DEL MEDICO
LA SENTENZA DEL TRIBUNALE DI
MILANO DEL 17 LUGLIO 2014
INVERSIONE DI TENDENZA: RITORNO AL PIU’ FAVOREVOLE REGIME DELLA
RESPONSABILITÀ’ EXTRACONTRATTUALE
Secondo il Tribunale di Milano, le disposizioni contenute nella Riforma Balduzzi (l’art.
3 L. 189/2012) inducono a ritenere che il Legislatore del 2012 abbia voluto
ricondurre la responsabilità del medico (e quella degli altri esercenti professioni
sanitarie) nell’alveo della responsabilità extracontrattuale da fatto illecito (e non
più della responsabilità contrattuale) e che, dunque, l’obbligazione risarcitoria
possa scaturire solo in presenza di tutti gli elementi propri della responsabilità
extracontrattuale che il danneggiato ha l’onere di provare e soggiace al regime di
prescrizione quinquennale.
Anaao Giovani Day 19 novembre 2014
Anaao Giovani Day 19 novembre 2014
LA RESPONSABILITÀ CIVILE DELLA
STRUTTURA OSPEDALIERA
Art. 28 Costituzione
“I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti
pubblici sono direttamente responsabili, secondo le
leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti
in violazione di diritti.
In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e
agli enti pubblici.”
Anaao Giovani Day 19 novembre 2014
LA RESPONSABILITÀ CONTRATTUALE DELL’AZIENDA O ENTE OSPEDALIERO
(la tesi del c.d. contratto di spedalità)
L’Azienda sanitaria pubblica risponde dei danni causati ai pazienti ivi ricoverati sulla base di unrapporto contrattuale atipico.
Difatti, secondo l’evoluzione giurisprudenziale, tra Azienda sanitaria pubblica e paziente ricoverato,intercorre è un contratto di spedalità, in cui le prestazioni a carico dell’ente non si esauriscononell’espletamento della prestazione sanitaria, ma comprendono anche obblighi accessori estrumentali di protezione (come ad esempio ricovero, forniture di servizi infermieristici,ristorazione, sicurezza degli impianti e delle attrezzature, nonché la loro sistemazione logistica,turni di assistenza e vigilanza, custodia del paziente, ecc.), il cui inadempimento fa sorgere unaresponsabilità a carico della struttura sanitaria che è di natura contrattuale.
In virtù di tale contratto, valgono i principi civilistici sull’inadempimento contrattuale, per cui ildebitore, che nell'adempimento dell'obbligazione si vale dell'opera di terzi (es. medici esanitari), risponde anche dei fatti colposi di costoro (art. 1218 c.c.).
Anaao Giovani Day 19 novembre 2014
L’AZIONE DI RIVALSA DELL’AZIENDA OSPEDALIERA IN
CASO DI DOLO
O COLPA GRAVE DEL MEDICO
Il riconoscimento della responsabilità medica genera una responsabilitàsolidale passiva tra più soggetti (struttura e personale medico) neiconfronti del paziente; tuttavia, proprio perché solidale, il rapporto tragli obbligati fa sorgere, in capo al “soggetto adempiente” il diritto diregresso o di rivalsa nei confronti degli altri coobbligati.
Tale diritto di rivalsa, nei casi di rapporto di pubblico impiego medico-amministrazione, sussiste solo nelle ipotesi di dolo - colpa grave, eviene fatto valere in via esclusiva dalla Corte dei conti.
Anaao Giovani Day 19 novembre 2014
RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA
PER DANNO ERARIALE
Il giudizio di responsabilità amministrativa da parte della Corte dei Conti neiconfronti dei dipendenti pubblici è indipendente rispetto al giudizio civile epenale, in quanto si fonda su presupposti diversi.
Nello specifico, affinché si possa configurare la responsabilitàerariale/amministrativa del medico (strutturato o convenzionato) sononecessari i seguenti elementi:
1) violazione degli obblighi che scaturiscono dal rapporto di servizio;2) l’elemento soggettivo del dolo o della colpa grave;3) il danno erariale (perdita patrimoniale per l’amministrazione certa, liquida ed
esigibile - es. sentenza passata in giudicato oppure transazione stragiudizialestipulata con il terzo);
4) il nesso di causalità tra la violazione dell’obbligo ed il danno.
Anaao Giovani Day 19 novembre 2014
L’OBBLIGO ASSICURATIVO PER LE ASL
Le Aziende ed Enti del SSN sono obbligate, per legge e per contratto, agarantire al proprio personale medico - di ruolo o convenzionato -un’adeguata copertura assicurativa per i danni da responsabilitàcivile derivanti a terzi, salvo i casi di dolo o colpa grave.
FONTI DI LEGGE:Art. 3, comma 2, Legge Balduzzi (L. 189/2012) + art. 27 D.L. 90/2014
(convertito in Legge 11 agosto 2014, n. 114)
FONTI CONTRATTUALI:Art. 21, Ccnl 3 novembre 2005 - area dirigenza medica e veterinaria
Anaao Giovani Day 19 novembre 2014
OBBLIGO DI LEGGE ART. 27, CO. 1-BIS, DL 90/2014
“A ciascuna azienda del Servizio sanitario nazionale (SSN), a ciascuna struttura o ente privato
operante in regime autonomo o accreditato con il SSN e a ciascuna struttura o ente che, a
qualunque titolo, renda prestazioni sanitarie a favore di terzi è fatto obbligo di dotarsi di
copertura assicurativa o di altre analoghe misure per la responsabilità civile verso terzi
(RCT) e per la responsabilità civile verso prestatori d'opera (RCO), a tutela dei pazienti e del
personale.”
CAMPO DI APPLICAZIONE DELL’OBBLIGO ASSICURATIVO
- Riguarda tutte le strutture sanitarie (pubbliche o private).
- Interessa tutto il personale medico che opera nell’ambito della struttura sanitaria (sia esso
strutturato, convenzionato o precario).
- Non riguarda le ipotesi di dolo o colpa grave (v. art. 3, co. 4, L. 189/2012 - legge Balduzzi).
- Può riguardare anche “misure analoghe” all’assicurazione (ad es. autoassicurazione oppure
sistema misto quale franchigia + assicurazione.
Anaao Giovani Day 19 novembre 2014
In materia di copertura assicurativa dei dirigenti medici dipendenti del SSN, trovatuttora applicazione la normativa di cui all’art. 21 del Ccnl 3.11.2005 – areadirigenza medico-veterinaria – la quale dispone che “le aziende garantisconouna adeguata copertura assicurativa della responsabilità civile di tutti i dirigentidella presente area - ivi comprese le spese di giudizio ai sensi dell’art. 25 Ccnl8.6.2000 - per le eventuali conseguenze derivanti da azioni giudiziarie dei terzi,relativamente alla loro attività, ivi compresa la libera professione intramuraria,senza diritto di rivalsa, salvo le ipotesi di dolo o colpa grave”.
La richiamata disposizione ha carattere precettivo per le Aziende, le quali sonocontrattualmente tenute a farsi carico di tutti gli oneri connessi alla stipula dellapolizza assicurativa per rischi derivanti da responsabilità civile nei confronti diterzi, esclusa l’ipotesi di copertura di ulteriori rischi (per dolo o colpa grave), laquale continua ad avere per i singoli medici natura facoltativa.
OBBLIGO CONTRATTUALE, ART. 21, CCNL 3 NOVEMBRE 2005
Anaao Giovani Day 19 novembre 2014
IL PATROCINIO LEGALE (ART. 25 CCNL 8 GIUGNO 2000)
L’Azienda, oltre a garantire la copertura assicurativa, è tenuta a sostenere ogni onere di difesa dei propri dirigenti nei
procedimenti civili, penali e contabili, avviati loro carico.
LA DIFESA ASSUNTA DIRETTAMENTE DALL’AZIENDA (art. 25, comma 1)
“L’azienda, nella tutela dei propri diritti ed interessi, ove si verifichi l’apertura di un procedimento di responsabilità civile,
contabile o penale nei confronti del dirigente per fatti o atti connessi allo espletamento del servizio e allo adempimento deicompiti d’ufficio, assume a proprio carico, a condizione che non sussista conflitto d’interesse, ogni onere di difesa fin dalla
apertura del procedimento e per ogni grado di giudizio, facendo assistere il dipendente da un legale, previa comunicazione
all’interessato per il relativo assenso”
IL DIFENSORE SCELTO DAL DIRIGENTE MEDICO (art. 25, comma 2)
“Qualora il dirigente intenda nominare un legale di sua fiducia in sostituzione di quello indicato dall’azienda o a supporto dellostesso: i relativi oneri saranno interamente a carico dell’interessato.
TUTTAVIA: Nel caso di conclusione favorevole del procedimento, l’azienda procede al rimborso delle spese legali nel limite delle
tariffe applicate ai propri legali convenzionati. Tale ultima clausola si applica anche nei casi in cui al dirigente, proscioltoda ogni addebito, non sia stato possibile fornire un legale da parte dell’azienda per presunto conflitto di interesse.
COSA SI INTENDE PER CONCLUSIONE FAVOREVOLE DEL PROCEDIMENTO?assoluzione ex art. 530 comma 1 c.p.p.., contenente la formula “Il fatto non sussiste”, “il fatto non costituisce reato oppure non
è previsto dalla legge come reato”, oppure “l’imputato non ha commesso il fatto”.
NON VALGONO: prescrizione o amnistia
Anaao Giovani Day 19 novembre 2014
…….RC Medico convenzionato ASL / Medico dipendente di
struttura pubblica / Medico dipendente di struttura
privata / Medico libero professionista….
.......Responsabilità di equipe:orizzontale / verticale, culpa
in vigilando, in eligendo….
…….Responsabilità amministrativa….
…….Responsabilità disciplinare….
…….Responsabilità dirigenziale….