…ATTRAVERSO IL CENTRO
RELAZIONE ILLUSTRATIVA
INTRO
Il Concorso per la riqualificazione del Centro Storico di Bibbiena, organizzato e
promosso dal Comune di Bibbiena, con la collaborazione degli ordini professionali
degli Architetti, degli Ingegneri e dei Geometri della provincia di Arezzo e il
patrocinio delle Associazioni del comune di Bibbiena e del Rotary Casentino,
rappresenta una tappa fondamentale del processo di rivitalizzazione urbana.
Il tema da analizzare nel concorso ha formulato gli obiettivi da raggiungere e le linee
strategiche degli interventi da pianificare. Tutto ciò è partito da un’analisi dettagliata
dei problemi e dei fattori che caratterizzano il territorio, individuando i risultati da
raggiungere nell’ambito del recupero e risanamento urbanistico, del miglioramento
della qualità della vita e dello sviluppo delle attività economiche. Il presente progetto
ha per oggetto gli spazi e luoghi pubblici del Centro Storico, su cui avviare la
realizzazione di un recupero fisico, funzionale, tecnologico, impiantistico, ed una
riqualificazione ambientale ed architettonica attenta ai valori storico-artistici,
culturali e sociali del nucleo urbano antico. Questi valori ancora presenti e
gelosamente conservati, sono capaci di innescare quel processo fondamentale di una
auspicata renovatio urbis.
…RIQUALIFICARE
RAPPRESENTAZIONE DELLO STATO DEI LUOGHI
Un intervento volto a valorizzare gli elementi autentici ricalati in un contesto socio-
economico contemporaneo…
Dall’ esigenza di creare un contesto che favorisca la vita di tre attori
principali(residenti, commercianti e turisti), nasce un progetto con linee forti che
conducono agli elementi della città oltre a favorire la fruizione del contesto…
Operare all’interno di un contesto storico, come richiesto dal bando di concorso, pone
seri problemi riguardo all’ articolazione degli interventi i quali devono stabilire
nuove gerarchie, senza però compromettere l’identità dell’insediamento esistente.
CONCEPT
Partendo da un’analisi dei luoghi e delle abitudini della popolazione residente, la
proposta di progetto espone la fusione, intesa sia come spazi strettamente relazionati
tra loro e agevolmente accessibili, sia come salvaguardia di tutte le caratteristiche
ambientali e sociali che contraddistinguono Bibbiena al fine di potenziarne l’identità.
Filo conduttore ed anche leitmotiv del progetto è l’intersezione di tessere
geometriche con il tessuto urbano esistente; questo connubio di geometrie crea nuove
figure generate dal profilo degli edificati esistenti e dai perimetri degli elementi di
progetto. In particolare nel vecchio centro è possibile identificare negli allineamenti
dei corpi di fabbrica e nei tracciati di alcune strade e piazze, percorsi e nuove
installazioni mirati principalmente allo sviluppo delle attività commerciali e turistiche
senza ledere la qualità della vita dei residenti.
IL MASTERPLAN
La proposta progettuale si appoggia su una visione strategica dell’area e dell’abitato
di Bibbiena, ritenendo opportuno basare la riqualificazione architettonica su una
visione complessiva che vada oltre gli aspetti singoli architettonici. Evitare di
ricadere in una semplice e perniciosa operazione d’arredo urbano per realizzare una
trasformazione condivisa con la popolazione. Di conseguenza il progetto si articola
su più livelli complementari e che riuniti tra loro forniscono una risposta quanto più
esauriente possibile…
LA VIABILITA’
STUDIO DEI PERCORSI
La riorganizzazione del sistema della mobilità e degli accessi parte dalla necessità di
soddisfare un’esigenza prioritaria: l’annullamento del “dominio” esercitato dai mezzi
di trasporto sull’intero ambito del centro storico. Le azioni previste per il
soddisfacimento di questa esigenza comprendono l’ individuazione delle aree ottimali
per il potenziamento del sistema dei parcheggi scambiatori. Si confermano dunque le
scelte già operate dalla Pubblica Amministrazione in fase di predisposizione degli
strumenti urbanistici comunali, prevedendo la realizzazione nell’area a est del centro
abitato adiacente al centro storico di uno scambiatore collegato mediante una scala
mobile per un accesso più confortevole.
GERARCHIZZAZIONE DEGLI ELEMENTI VIABILISTICI: ZTL, “HOME
ZONE”, AREE PEDONALI E PERCORSI PEDONALI.
Nell’ambito del tema “riorganizzazione della mobilità e degli accessi”, assumono
particolare importanza le strategie d’intervento rivolte alla limitazione del traffico
automobilistico privato. Riguardo alla realtà urbana rappresentata dal centro storico
di Bibbiena si è ritenuto necessario considerare le diverse possibilità d’intervento per
poi procedere con la formulazione di una coerente indicazione:
Il tessuto urbano del comune di Bibbiena è caratterizzato dalle difficoltà dei flussi
interni che limitano la percorribilità degli ambienti a causa dei limitati percorsi degli
spazi viari, che lo rendono d’altro canto pedonalmente attraversabile nella sua
interezza in pochi minuti.
ZTL
Si è pensato pertanto all’inserimento di zone a traffico limitato ripartite attraverso
uno studio delle attività presenti nel territorio regolamentate sul principio della fascia
oraria solitamente di esclusivo appannaggio delle attività di carico e scarico delle
merci.
Saranno limitati tuttavia gli spazi di Piazza Tarlati ed il collegamento trasversale di
Via Borghi in modo da favorire l’ attraversamento pedonale in prossimità delle
attività commerciali e la fruizione del turismo.
“HOME ZONE”
Al fine di valorizzare complessivamente la viabilità si è ritenuto confacente
introdurre il concetto di “home zone”, criterio di pianificazione del traffico veicolare,
ciclabile e pedonale di tipo integrato che prevede l’applicazione di limitazioni della
velocità di percorrenza veicolare più restrittive.
L’istituzione della “home zone” è prevista negli spazi secondari del nucleo urbano
storico. Tali vicoli per caratteristiche morfologiche proprie sono naturalmente vocati
ad assolvere a questo specifico assetto funzionale, introdotto attraverso l’
inserimento di arredi urbani capaci di invogliare pedoni ad attraversare aree con
vocazione maggiormente carrabile.
AREE E PERCORSI PEDONALI
Il recupero della fruibilità pedonale del Centro storico è strettamente correlato alla
rimodulazione e alla gerarchizzazione dei flussi di traffico automobilistico. Inoltre la
pedonalizzazione dei settori di centro storico attualmente utilizzati per il transito e la
sosta degli autoveicoli dovrà, per forza di cose, essere realizzata in maniera graduale
parallelamente, da un lato, all’istituzione delle zone a traffico regolamentato indicate
al precedente paragrafo, dall’altro alla distribuzione del sistema dei parcheggi
presenti nell’intorno del centro storico. I percorsi pedonali individuati all’interno del
cento storico comprenderanno l’insieme degli spazi urbani storici più qualificati sotto
il profilo urbanistico e architettonico e concorreranno a formare un sistema di
percorrenza fortemente integrato all’interno del quale il pedone sarà il vero soggetto
“dominatore”.
IL PERCORSO FOTOGRAFICO
L’ idea di fondo è quella di valorizzare una delle attività di maggior interesse del
comprensorio bibbienese: la fotografia.
Sono infatti individuati spazi adibiti idonei ad ospitare eventi artistici e fotografici
all’aperto per favorire le installazioni temporanee.
Tale attività sarà utilizzata anche attraverso installazioni permanenti dislocate lungo
la viabilità dell’ intero tessuto storico invocando quell’ aspetto informativo che, oltre
a donare omogeneità ai percorsi, assume un affascinante funzione informativa di
notevole interesse. A fortificare la funzione informativa è di notevole importanza l’
introduzione del QR-CODE, una matrice fotografabile con il cellulare che apre al
mondo dei contenuti legati alla città, rendendo interattivo il dialogo con i visitatori.
PROGETTO ARCHITETTONICO
E’ necessario in tale contesto, intervenire con un progetto complessivo cercando di
dare organicità e unicità all’esistente. In altre parole, è vero che il centro è
sostanzialmente identificabile rispetto al resto dell’abitato, tuttavia la sua storica
formazione crea uno stacco netto tra la parte antica ed il recente edificato, rendendo
le connessioni tra i suoi elementi come elementi di confine piuttosto che di
connessione. Si è pertanto provveduto ad analizzare gli elementi di rilevanza all’
interno del centro storico e gli elementi di rilievo nelle aree subito a ridosso.
Gli elementi di maggiore importanza all’interno del vecchio centro urbano, dotati di
particolare valore strategico oltre che simbolico sono piazza Tarlati, collocata nella
parte più alta della città ed oggi punto di aggregazione sociale, e Piazzolina, elemento
di incontro storico e culturale tra Piazzolini e Fondaccini. Gli elementi di rilevanza al
confine di maggior sensibilità sono gli spazi siti in prossimità degli scambiatori ed il
giardino (come si chiama?)
In tali spazi sono stati concentrati i principali interventi di progetto:
• il primo consiste nella riorganizzazione degli spazi di innesto al centro che oltre ad
ospitare le installazioni artistiche e fotografiche, rappresentano il principio del
percorso informativo del centro antico.
• il secondo intervento riguarda il disegno di piazza Tarlati e della relativa terrazza
panoramica, attraverso la riorganizzazione degli spazi caratterizzati dall’ utilizzo
degli allineamenti degli edifici, volto ad enfatizzare i prospetti e le peculiarità del
cuore di Bibbiena.
• il terzo consiste nella rivisitazione delle facciate degli edifici presso piazza Roma
con l’ inserimento di sedute, spazi informativi e strisce di cor-ten orizzontali a parete.
• il quarto definisce l’ aspetto simbolico che ha assunto Piazzolina.
• il quinto riguarda la conservazione e integrazione dell’illuminazione esistente, con
quella di progetto.
Nelle restanti vie del centro, individuate nel bando di concorso, potranno essere
realizzate nuove pavimentazioni con materiali simili a quelli previsti per il resto del
centro antico.
GLI SPAZI DI INNESTO AL CENTRO STORICO
-LA TERRAZZA PANORAMICA A SUD-
Durante l’ analisi degli scambiatori in prossimità del centro storico sono stati
individuati le aree di maggior sensibilità architettonica che rappresentano un vera e
propria accoglienza per gli attori.
All’ interno di tali terrazze tematiche si è ritenuto affascinante procedere con l’
installazione di pannellature in acciaio cor-ten di forma dinamica realizzata con dei
tagli i quali, oltre a donare un omogeneità estetica in linea con il concept di progetto,
favoriscono dei veri e propri punti focali su cui ammirare suggestivi scorci
panoramici.
PIAZZA TARLATI
Il progetto cerca di attivare un’ innovazione mirata, non spontanea, attenta ai caratteri
urbani, territoriali e ambientali del contesto. La piazza si pone nei confronti del
contesto con alterità “determinata”, come un corpo indipendente e astratto, carico di
espressività e identità. L’unità compositiva è generata dall’ampio piano luminoso
della piazza, immaginato come un grande podio in pietra dalle cromature naturali,
delimitato dalla pavimentazione in pietra esistente. La piazza si definisce come uno
spazio visivamente vuoto, dove l’uomo è libero di muoversi, di agire, di interagire.
Questo nucleo è privo di strutture, diventando una potenziale location per grandi
eventi, spettacoli e concerti.
Si prevede anche l’ inserimento di una porzione del consueto mercato settimanale
proposto come collegamento tra l’ attuale zona che ospita tale evento ed il cuore del
comune. L’articolazione dinamica della grande piazza trova così relazione con la
pozza d’acqua, la delimitazione delle alberature e la terrazza panoramica, i quali sono
stati immaginati come elementi strutturanti dello spazio. Il progetto prevede di
ritracciare come astratti elementi ordinatori riletti in chiave contemporanea
valorizzano alcuni edifici preesistenti. L’ampia piazza ha un carattere luminoso,
conferito dalla volontà di minimizzare le strutture permanenti pur avendo un
andamento planimetrico decisamente articolato. Tale spazio è connotato
dall’apparente profondità della vasca affiorante dal suolo, non immaginata come un
qualsiasi elemento ornamentale della piazza, ma come parte strutturante dello spazio.
La vasca d’acqua diventa il luogo delle suggestioni, dei riflessi, diventa metafora
delle profondità. Attraverso un gioco di riflessi “cattura” e “restituisce”, sottoforma
di riflesso, tutto quello che le accade attorno, con un mutevole gioco di volumi
simbolo di fusione tra natura e storia.
Gli arredi sono appoggiati sul suolo mediante un montaggio meccanico che ne
permette la rimozione quando necessario. Sono inoltre previsti spazi adibiti a
parcheggi quando previsto e sedute per incoraggiare l’ aggregazione della comunità.
Particolare ruolo assume la terrazza panoramica reinterpretata sia come affaccio che
come punto di arrivo del percorso informativo/espositivo.
PIAZZOLINA
Piazzolina, oltre a rappresentare l’ intersezione degli assi viari medievali cardine e
decumano, assume un ruolo simbolico e tradizionale per gli abitanti Bibbienesi. Qui i
prospetti sono marcati da elementi orizzontali in cor-ten che rievocano il tema della
compenetrazione ideologicamente rilevata come intersezione del Rione Piazzolini,
che prendeva il nome dalla Piazza Piazzolina, e Rione Fondaccini situato nella parte
bassa della città. Così quando come il vecchio e saggio Conte Piero “raccolse i due
rioni e le sue genti nella grande piazza ed ordinò che la Mea tornasse al Rione
Piazzolini ed andasse in sposa al suo promesso sposo Cecco”...nasce la suggestiva
idea di inserire un ologramma che ritrae un ginepro, emblema di pace ed amicizia.
LA TERRAZZA
Il progetto si è sviluppato nella ricerca di un elemento architettonico che
rappresentasse la nuova destinazione funzionale e che evidenziasse nel miglior modo
possibile la fine dell’ itinerario. La soluzione sta nella proposta di un unico elemento
architettonico interpretato come una “Barriera frangisole“ composta da più listelli in
legno.
Questo gioco di ombre che si crea nella terrazza, attua una sensazione di curiosità e di
stupore nei confronti del visitatore, che quindi sarà invogliato ad avvicinarsi alla
piazza potendo dunque ammirare il panorama casentinese da più vicino, restando
sempre al centro della mostra fotografica/espositiva...E via via che si avvicinano
godono di angolazioni suggestive e singolari da cui ammirare il paesaggio
casentinese.
La struttura è una forma di costruzione basata sulla drastica riduzione di materia, un
sistema costruttivo che rispetto a quelli tradizionali che impiegano materiali come la
muratura e le costruzioni in acciaio, ha il rapporto più basso tra peso portante e peso
portato; il pergolato ha il vantaggio di essere costituito di elementi leggerissimi che
consentono la realizzazione di grandi spazi liberi da strutture intermedie.
La sua destinazione viene reinterpretata come parte integrante della piazza ed avente
un funzione di meta del percorso informativo permanente con la potenziale
caratteristica di ospitare le manifestazioni temporanee. La trama del pergolato viene
riproposta altresì nella terrazza sottostante con lo scopo estetico di donare
omogeneità al prospetto dell’ edificio ma con la funzione di spazio ricreativo e
meditativo della biblioteca.
ILLUMINAZIONE
L’ impianto di illuminazione gioca un ruolo molto importante all’ interno del
progetto. Esso è progettato con lo scopo di potenziare le sue caratteristiche proprie di
visore notturno con lo scopo di stimolare percorrimento degli spazi.
L’ illuminazione puntiforme in faretti di cor-ten richiama la linea degli stemmi di
pazzolini e fondaccini e saranno installati in modo da fornire al visitatore
informazioni storiche territoriali.
STUDIO TIPOLOGICO DELLE FACCIATE
Tra gli interventi proposti riveste notevole importanza quello della omogeneizzazione
delle facciate, al fine di adottare un linguaggio comune per tutti gli edifici, seguendo
dei canoni tipologici ben precisi sia dal punto di vista volumetrico che dal punto di
vista cromatico.
I modelli di riferimento per lo studio del centro storico sono: la tipologia costruttiva
medievale presente nei centri urbani Casentinesi, la pavimentazione omogenea. La
scelta cromatica si basa sulla riproposizione di cromie desunte dalla gamma delle
terre. Ne fanno lineaguida gli elementi in cor-ten collocati sui prospetti che
funzionano da indicatori degli spazi e l’ Le nuove sedute interpretate come veri e
propri elementi informativi. Inoltre anche l’ illuminazione gioca un ruolo orientativo
per le sue caratteristiche proprie.
ISOLE ECOLOGICHE
Per la risoluzione delle problematiche inerenti lo smaltimento dei rifiuti urbani si
prevede un intervento che salvaguardi la qualità degli spazi urbani. Nel definire le
linee guida del masterplan particolare attenzione è stata posata alla soluzione delle
problematiche di degrado ambientale derivata dalla localizzazione dal difficile
posizionamento dei cassonetti per la raccolta differenziata dei rifiuti urbani che,
sopratutto in contesti storici come quello oggetto di studio, costituisce un aspetto non
sempre di facile soluzione. Riguardo a questo specifico aspetto la situazione che si è
via via materializzata durante lo svolgimento dei sopraluoghi è riassumibile nella
previsione di installare isole ecologiche interrate. La tipologia standard di isola
ecologica prevista è costituita da una batteria modulare con una configurazione
minima a 4 cassonetti per la raccolta specializzata di carta, plastica, vetro e rifiuti
domestici appositamente progettata per essere impiegata in piccoli centri storici. Ne
scaturiscono così dei vantaggi derivanti dalla riduzione dell’ ingombro dei cassonetti,
l’ eliminazione visiva dei rifiuti, l’ abbattimento dei cattivi odori, e l’ allontanamento
da parte di animali randagi.