Proc vra della Repubblicapresso il Tribunale di Reggio Calabria
Al Sig. Sindaco di REGGIO CALABRIA
e p.c. a S. E. il Prefetto di REGGIO CALABRIA
Oggetto: Proc.Calabria
N. 794312011 RGNR. Consulenza tecnica bilanci comune di Reggio
Stante il rilievo istituzionale per le problematiche affrontate ritengo
opportuno trasmetterle per le valutazioni di competenza copia della
relazione di consul enza depositata nel procedimento in oggetto.
Trattandosi di questioni che investono i controlli in materia di frnanza
pubblica copia è trasmessa altresì per conoscenza a S. E. il Prefetto.
Preciso che sono coperte da "omissis" le parti della relazione oggetto di
approfondimenti ulteriori nell'ambito dell'indagine penale tutt'ora in corso
.- òh. comunque non attengono direttamente al tema della redazione e
appr ov azione del bilancio.Cordialità
Reggio Calabria 18-10-201 1
Procura
COMUNE DI REC€IO DI CAI.ABRIAProtocollo Gcncrah
1r. o1531r1 dd 19/ro/2o11îtolario: XIV.00.
Fascicolo: .
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O COIVT
etto: AccertamentÍ sui documenti contabiti der comune diReggio Calabria e risposta ai quesiti
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1.1 lntroduzioneAnno 2008
Pag. 25t.2
Pag. 271.3 Anno 2009 Pag. 281.4
Anno 2010Pae. 30
1.5Pag. 37
t.6 Conclusioni Pae. 38
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I Pas.-T-- 40 l
Anno 2009
6.1 Premessa o 496.2 \Ir rruanqtrl (u (uresa ln gluorzro rnnanzl la uommissione Tributaria Pag. 53
- C
imento di dei bilanci e dei conti consuntiviL'esame dei conti consuntiviIl "Buco" delle partite di giro (Servizi per conto ai terziL' izione debitoria verso le societàStima delle minori entrate derivanti dalla ricontratti con la Cassa Depositi e prestiti
8,2.4M.inori enfate per residui attivi insussist"nti
Pag- t238.2.s I residui per sanzioni amministrative òhe t'fntè
bilancio per isc{verle nel conto del patrimonio Pag- 1248.2.6 \JU allrt creolll Pae. 1248.2.7 ^r prruB,u usrra srtuzlzlone nn4lnana Qeil' }JfÍte Pas. t24 {
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9.1 lntroduzionePag. 140
9.2 \Ju rncenllYr alra progetulzlonePag. t40
9.3 vuur.r lutrLl IJIEvl(lenzlallRitenutèINAILIRAP
Pae. 1459.3.1
Pag. 1489.3.2
Pag. 1489.3.3
Pag. t49
Premessa
La presente relazione è stata predisposta in esecuzione dell'incarico di consulenza
tecnica conferito agli scriventi in data 14.04.11, con verbale dei pubblici Ministeri Dr.Ottavio Sferlazza e Dr. Francesco Tripodi.
L'incarico è stato conferito nell'ambito degli accertamenti avviati in merito allapresenza di eventuali responsabilità connesse alla dolosa alterazione dei dati contabili e dibilancio e degli atti amministrativi del Comune di Reggio Calabria, dal 2008 al settembre -ottobre 2010, ed ha previsto un termine di 60 giorni per la sua esecuzione ed il deposito
della relazione.
L'oggetto dell'incarico prevede la risposta ai seguenti quesiti formulati, con
riferimento al comune di Reggio calabria dal pubblico Ministero:
1. Verificare se i mandati di pagamento trasmessi al tesoriere e regolarmente
pagati abbiano avuto indebitamente esecuzione sul cap. 19030 del bilancio
- (servizi per conto terzi); in particolare accertino I'entità di questo fenomeno
almeno per gli ultimi tre anni verificando presso l'ufficio frnanze e tributi del
Comune e/o presso il tesoriere, l'elenco completo dei mandati irregolarmente
evasi;
2. Verificare se nell'ambito delle competenze istituzionali di controllo si siano
verificati atti di attestazionelcertifrcazione non corrispondenti al vero ovvero
omissioni di atti dovuti (ad es. nel riaccertamento dei residui attivi, nella
certifrcazione del rendiconto, nelle verifiche di cassa, ecc.);
3. Accertare se i revisori contabili abbiano in questo periodo correttamente
proceduto o meno agli atti di loro competenza (in particolare: verifica della
consistenza dei residui attivi e passivi, verifica della consistenza di cassa,
rispetto degli obblighi fiscali quanto al versamento delle ritenute), indicando
specificamente se talune attestazioni/certificazioni debbano ritenersi nonconformi al vero;
4. Accertare I'evenfuale utilizzazione delle entrate a destinazione vincolata;
5' Accertare la regolarità dei mandati di pagamento in relazione agli impegni
assunti, con possibilità di verifica a campione;
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6. Esaminare eventuali inegolarità nell'ambito dei conferimenti di incarichiprofessionali a dipendenti dell'ente, con particolare riferimento a quelli della
Dr.ssa Fallara;
7 ' Verificare eventuali irregolarità nel conferimento di incarichi a professionisti
esterni, anche a campione;
8. Accertare eventuali irregolarità nel procedimento di approvazione dei
rendiconti anni 2008 e2009;
9. Ogni altro elemento utile ai fini di giustizia.
Gli accertamenti presso il Comune di Reggio Calabnasono iniziati in data 19.04.11 e
sono proseguiti sino al 20.05.11. Successivamente a tale ultima data, fino al giomo del
deposito, gli scriventi hanno predisposto la presente rclazione. Le attività sono state svoltesenza intemrzioni, garantendo la presenza di tutti i consulenti che non fossero impegnati inaltre attività di servizio o professionali.
Trattandosi di una consulenza tecnica che ha richiesto uno studio approfondito deibilanci di previsione, dei rendiconti e di numerosa documentazione amministrativa del
Comune, è opporfuno riepilogare il contesto normativo ed illustrare la situazione generale
dell'ente, prima di passare all'esame dei singoli quesiti posti in sede di conferimentodell'incarico.
Quadro normativo di riferimento
Le disposizioni amministrativo - contabili che disciplinano gli enti locali sonocontenute in un Testo unico, e precisamente nel Decreto Legislativo l8 agosto 2000, n. 267,contenente appunto le disposizioni sull'Ordinamento degli enti locali (TUEL).
La contabilità degli enti locali è disciplinata nella Parte seconda del Testo unico,recante I'Ordinamento finanziaio e contabile (artt. I49 e ss.), che riprende le norme in granparte già contenute nel Decreto Legislativo n.77 del 1995.
Possiamo richiamare in questa sede alcuni principi che definiscono le linee guida cheinformano il sistema della contabilità degli enti locali.
vale a dire, che le spese possono
essere effetfuate solo se vi è la necessaria copertura finanziai,a (comma 2,
dell'articolo 164 Testo unico); gli stanziamenti delle spese, che devono
trovare corrispondenza nelle entrate, costituiscono cioè limite agli impegni
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di spesa, fatta eccezione per i servizi per conto di terzi. E' proprio il carattere
autorizzatorio del bilancio che "induce" gli enti con una gestione non
corretta a "gonfiate" le entrate, qualora si vogliano effetfuare spese
altrimenti impossibili. Questo al fine di acquisire una fittizia copertura
frnanziaúa delle spese stesse (a meno di non dar corso ad un inasprimento
delle aliquote dei tributi locali).
essendo stato
disegnato dal legislatore un sistema di separazione fra politica e gestione.
fatte
salve alcune entrate che devono per legge essere destinate solo ad alcune
precise spese o a spese almeno di determinata natura. Talvolta tale vincolo è
generico (entrate che possono essere destinate solo a spese correnti, o solo a
spese in conto capitale, o in precise percentuali all'una e all'altra spesa). Inaltri casi, invece, il vincolo è molto più forte, come nel caso delle entrate
derivanti da mutui o trasferimenti finalizzati, che devono essere destinate
all'effettuazione di precise spese (di solito la costruzione della specifica
opera pubblica per la quale sono state concesse le somme di cui trattasi). Inquesto caso, è comunque consentita una temporanea diversa utilizzazione ditali entrate, con precise limitazioni e per un circoscritto periodo di tempo.
L'articolo 162 del Testo unico indica tutti i principi che devono essere rispettati nellaformulazione del bilancio, e cioè I'unità, l'annualità, I'universalità ed integrità, la veridicità,il pareggio frnarlziaúo e la pubblicità. Nell'ambito di tali principi particolare importanzariveste quello del rispetto della veridicità, per il quale è di fondamentale importanza che levoci iscritte in bilancio sianofrutto"S:.::_ry:::::o, ri preyisi-o*n=ale (e quindi per sua narurasoggetto ad errore), ma comunque fondato su elementi certi, tali da ridurre al minimo expost gli scostamenti;;; le risultanr"-èifJtiuè O.ttu g.stione. Anche l,obbligo di seguireprecise procedure che coinvolgano più attori, facenti tutti parte della strutfuraamministrativa, è regola volta a far sì che siano ridotti al minimo i margini di errore delleprevisioni di bilancio, al fine di evitare che, a fine anno, si possano verificare squilibri dellagestione di competenza o dei residui.
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Il legislatore, difatti, esige che la predisposizione del bilancio e quella del rendiconto
siano, come accennato, in qualche modo strettamente collegat",-*.9-_il-93-19 qi _di":":?l:"_9T:-T9*rl.::9-_._ 9t_t.n{i.c-gn!_o- il,*_t1]aryjo
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3!1to tel3rdo cgnto dglla necessità di ripjanpre talg disavaazo, conlg..poda!i!à {j pgi lg-liarticoli 188 e 193 del Testo unico.
A questo proposito, si parla anche di "ciclo di bilancio" o di "sistema di bilancio" (v.
i "Postulati dei principi contabili per gli enti locali" e i "Principi contabili nn. I,2 e 3",
approvati dall'Osservatorio per la frnanza e contabilità degli enti locali del Ministero
dell'interno, rispettivamente, nelle sedute del 4 luglio 2002, del 3 luglio 2003, dell'8
gennaio 20A4 e del 15 gennaio 2004, successivamente aggiornati in data 12.03.08), proprio
al fine di indicare che I'attività previsionale e di programmazione, che si sostanzia, in
primis, ma non solo, nella predisposizione del bilancio di previsione, non può non tener
conto dei risultati delle gestioni pregresse, come consolidate nei rendiconti di gestione
regolarmente deliberati.
L'eventuale non veridicità dei risultati di gestione e di amministrazione porta, come
logica conseguenza, ad una non corretta predisposizione del bilancio previsionale,
venendosi ad alterare, in tal modo, il regolare funzionamento del sistema di bilancio.
Ai sensi della disposizioni citate, infatti, "L'eventuale disavanzo di amministrazione
è applicato al bilancio di previsione..." (articolo 188 del Testo unico) e I'organo
consiliare deve prevedere le misure necessarie per ripristinare I'equilibrio, utilizzando
(articolo 193 del Testo unico) "per I'anno in corso e per i due successivi tutte le entrate e le
disponibilità, ad eccezione dí quelle provenienti dall'assunzione di prestiti e di quelle aventi
specifica destinazione per legge, nonché i proventi derivanti da alienazione di beni
patrimoniali disponibili".Lamancata adozione, da parte dell'ente locale, dei provvedimenti I'ldi riequilibrio comporta I'attivazione delle procedure previste ai fini dello scioglimento del
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La severa previsione di legge, e cioè la pesante sanzione dello scioglimento del
Consiglio Comunale, che discende dal mancato riequilibrio, sta a significare I'importanza
che il legislatore attribuisce alla salvaguardia degli equilibri di bilancio, al fine di evitare che
si accumulino disavanzi nascosti, che vengano poi allo scoperto solo quando si manifesta
una crisi di liquidità (situazione tipica degli enti dissestati), quando cioe è già tardi per
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riequilibrare la situazione finanziaria con le normali procedure.
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Preliminarmente si richiamano alcune disposizioni utili alla comprensione
dell'attuale quadro normativo (le norme sono citate solo in alcune loro parti, per brevità).
Va ricordato che i commi 1,2 e 3, dell'articolo 149, del Testo unico prevedono che:
- gli enti locali deliberano entro il 31 dicembre il bilancio di previsione per
I'anno successivo, osservando i principi di unità, annualità, universalità ed
integrità, veridicità, pareggio ftnar:uliario e pubblicità. il termine può essere
differito con decreto del Ministro dell'interno. E' appena il caso disottolineare che vige una consolidata prassi di slittamento del predetto
termine, disposta con apposite norme;
- il bilancio deve essere corredato di una relazione previsionale e
programmatica, di un bilancio pluriennale di durata pari a quello della
regione di apparteflenza e degli allegati previsti dall'articolo 172 o da altre
noflne di legge;
- l'art. 162 del Testo unico, inoltre, testualmente dispone che: ,,il bilancio diprevisione è redatto nel rispetto dei principi di veridicità ed attendibilità,
sostenuti da analisi riferite ad un adeguato arco di tempo o, in mancanza,
da altri idonei parametri di riferimento',.
L'articolo 174 del Testo unico prevede che la Giunta Comunale predisponga loschema del bilancio di previsione, per l'approvazion, àu purte del Consiglio. Il regolamentodi contabilità dell'ente disciplina il relativo iter.
Ai sensi dell'articolo 175 del Testo unico "Mediante la variazione dí assestamentogenerale, deliberata dall'organo consiliare dell'ente locale entro il 30 novembre di ciascunanno, si attua Ia verifica generale di tutte le voci di entrata e di uscita, compreso it fondo diriserva, al fine di qssicurare il mantenimento del pareggio di bilancio,,.
L'avanzo ed il disavanzo di amministrazione sono iscritti in bilancio, con le modalitàdi cui agli articoli 187 e 188 del Testo unico, prima di tutte le entrate e prima di tutte letPtt":-QIll?:u ln T-lgj:o-nto 1ia chiggg*$.$:"lyl"y"g. è necessario rirrovare nel bilancioprioritariamente le risorse per frnanziare tale disavanzo, comprimendo le spese ovveroaumentando le entrate' E' questo un altro motivo per il quale si può alterare o falsificare unren-qic;nto;-;f-rt* rióe'di-no_1-_."::Tr. costretti à;p;il-lì"Jr."rJ; ;;;. ';;
predisposizione del bilancio di previsione, fattispecie che impedisce, a parità di risorse a
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si intende rinunciare, non volendosi operare una manovra di aumento dei tributi locali.
L'articolo 172 del Testo unico prevede che "AI bilancio di previsione sono allegati iseguenti documenti: il rendiconto delíberato del penultimo esercizio antecedente quello cui
si riferisce il bilancio di previsione, quale documento necessario per il controllo da parte
del competente organo regionale (controllo da ultimo eliminato,)....".
L'articolo 227 del Testo unico (Titolo VI - Rilevazione e dimostrazione dei risultati
di gestione), individua le modalità di formazione del rendiconto di gestione, prevedendo che
"La dimostrazione dei risultati di gestíone awiene mediante il rendiconto, il quale
comprende il conîo del bílancio, il conto economico ed il conto del patrimonio. IIrendiconto è deliberato dall'organo consiliare del Comune
""trojL3!*gj!g:2^*:!:l!.,::::?,.tY3:!!,2,,. lenuto motivatamente conto della relazíone dell'organo di revisione. La
proposta è messa a disposizione dei componenti dell'organo consiliare prima dell'inizio
della sessione consiliare in cui viene esaminato il rendiconto entro un termine, non
inferiore a-venti giomi, stabilito dal regolamento... Sono allegati al rendiconto:
a. la relazione dell'organo esecutivo di cui all'articolo I 51, comma 6;
b. la relazione dei revisori dei conti di cui all'articolo 239, comma I, lettera d);
".' i.àlàiò-a"t ,eiiiiii lítili à p,assivt distinti per anno di provenienza.....:'
L'art.228 del Testo unico detta le regole in tema di conto del bilancio, specificando
che "Il conto del bilancio dimostra i risultatí finali della gestione autorizzatoria contenuta
nel bilancío annuale rispetto alle previsioni".
Si deve precisare che nella contabilità ftnanziaia si distinguono due risultati:
- il risultato di gestione;
- il risultato di amministrazione.
Il primo concerne la gestione di competenza di un sólo annor_e{ è nari3]f jiffe^rerua
fra entrate e spese di competenza acggrtate (a prescindere dalla loro effettiva riscossione nel
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corso dell'anno o del loro mantenimento a residuo).
Il secondo è la risultanza di tutti i risultati delle gestioni che si sono succeduti, ed è
pari al fondo finale di cassa al3l dicembre, aumentato dei residui attivi e diminuito di quelli
passivi.
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L'articolo 186 del Testo unico, infatti, recita *Il risultato contabile di
amministrazione è accertato con l'approvazione del rendiconto dell'ultimo esercizio chiuso
ed è pari al fondo di cassa aumentato dei residui attivi e diminuito dei residui passivi".
Per ciascuna risorsa dell'entrata e per ciascun intervento della spesa, nonché per
ciascun capitolo dei servizi per conto di terzi, il conto del bilancio comprende, distintamente
per residui e competenza:
- per l'entrata le somme accertate, con distinzione della, parte riscossa e di
quella ancora da riscuotere;
- per la spesa le somme impegnate, con distinzione della parte pagata e di quella
ancora da pagare.
Prima dell'inserimento nel conto del bilancio dei residui attivi e passivi il Comune
prowede all'operazione di riaccertamento degli stessi, consistente nella revisione delle
ragioni del mantenimento in tutto od in parte dei residui.
Si ricorda che I'accertamento (ed il riaccertamento) dei residui è disciplinato
all'articolo I79 del Testo unico, che prevede:
"L'accertamento costituisce la primafase di gestione dell'entrata mediante la quale,
sulla base di idonea documentazione, viene verificata la ragione del credito e la sussistenza
di un idoneo titolo giuridico, individuato il debitore, quantificata Ia somma da incassare,
nonché fissata Ia relativa scadenza.
L' accertamento delle entrate awiene :
a. per le entrate di carattere tributario, a seguito di emissione dí ruoli o a
seguito di altreforme stabilite per legge;
b. per le entrate patrimoniali e per quelle provenienti dalla gestione di servizi a
carattere produttivo e di quelli connessi a tarffi o contribuzioni dell'utenza, a
seguito di acquisizione diretta o di emissione di liste di carico;
c. .......(omissis);
d. per le entrate, anche di natura eventuale o variabile, mediante contratti,
prowedimenti, prowedimenti giudíziari o atti amminis tr ativi spe cific i.
Il responsabile del procedimento con il quale viene accertata I'entrata trasmette al
responsabile del servizio finanziario I'idonea documentazione di cui al comma 2, ai finidell'annotazione nelle scritture contabili, secondo i tempi ed i modi previsti dal
regolamento di contabitità dell'ente". /^r0v
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Il conto del bilancio, come accennato, si conclude con la dimostrazione del risultatocontabile di gestione e con quello contabile di amministrazione, in termini di avanzo,pareggio o disavanzo.
Infine, l'art.231 del Testo unico disciplina le relazione al rendiconto della gestione,
specificando:
"Nella relazione prescritta dall'articolo 151, comma 6, l'organo esecutivo dell'entelocale esprime le valutazioni di efficacia dell'azione condotta sulla base dei risultaticonseguiti in rapporto ai programmi ed ai costi sostenuti. Evidenzia anche i criteri divalutazione del patrimonio e delle componenti economíche. Analizza, inoltre, gtiscostamenti principali intervenuti ríspetto alle previsioni, motivando le cause che Ii hannodeterminati".
Sempre al fine di evidenziare I'importanza attribuita dall'ordinamento allasalvaguardia degli equilibri di bilancio e, di consegvenza, all'approvazione corretta e
tempestiva del rendiconto, appare utile evidenziare che il Principio contabile n. 3 per gli entilocali * Il rendiconto degli enti locali, approvato nella seduta del12.03.08 dall'Osservatorioper la frnanza e la contabilità degli enti locali, al punto n. 18, testualmente prevede che:,,Lamancata approvazione del rendiconto da parte dell'organo consiliare nei terminidetermina, sino all'adempimento, la condizione di ente locale strutturalmente deficitario,assoggettato ai controlli centrali in materia di copertura del costo di alcuni servizi.L'inadempienza nella presentazione del certificato del rendiconto, comporta Ia sospensione
della seconda rata del contributo ordinario dell'anno nel quale awiene l'inadempienza,'.
Sostanzialmente identica è I'indicazione contenuta nella precedente versione dei principicontabili al punto 3.21.
Gli artt' 186, 187, 188, 189 e 190 del Testo unico disciplinano il risultato diamministrazione ed i residui.
Pare opportuno richiamare, come in parte già fatto in precedenza, gli art. lgg, lg9 e
190 del Testo unico.
Articolo 188
"L'eventuale disavanzo di amministrazione, accertato ai sensi dell,articolo Ig6, è
applicato al bilancio di previsione nei modi e nei termini di cui all'articolo 193, in aggiuntaalle quote di ammortamento accantonate e non disponibiti nel risultato contabite diamministrazione".
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Articolo 189
o'Costituiscono residui attivi Ie somme accertate e non riscosse entro il terminedell'esercizio.
Sono mantenute tra i residui dell'esercizio esclusivamente le entrate qccertate per Iequali esiste un titolo giurídico che costituisca I'ente locale credítore della conelativaentrata.
Le somme iscriîte tra le entrate di competenza e non accertate entro il terminedell'esercizio costituiscono minori accertamenti rispetto alle previsioni e, a tale titolo,concorrono a determinare i risultatí finali detta gestione".
Articolo 190
"Costituiscono residui passivi le somme impegnate e non pagate entro il terminedell'esercizio' E'vietata la conservazione nel conto dei residui di somme non impegnate aisensi dell'articolo 183. Le somme non impegnate entro il termine dell'eserciziocostituiscono economia di spesa e, a tale titolo, concorcono a determínare i risultati finalidella gestione".
Al fine di rispondere ad una generale domanda di maggiore autonomia, che promana
dagli enti locali, il legislatore ha infatti previsto, all'articolo 152 del Testo unico, che alcuneparti dello stesso Testo unico non si applichino quando I'ente locale disciplini in mododiverso quelle materie con lo strumento del Regolamento di contabilità.
Si è pertanto proweduto a verificare che il Regolamento del Comune, approvato conDeliberazione di Consiglio Comunale n. 3011996 , ed integrata con Deliberazione diConsiglio Comunale n. 4611996, non disciplini talune fattispecie in modo difforme dal Testounico, relativamente all'applicazione (ed alla mancata applicazione in particolare) delledisposizioni di legge, al fine di evitare I'errore di contestare violazioni di disposizioni chepoi risultassero derogate dal Comune con lo strumento, appunto, del Regolamento.
All'esito degli accertamenti, si può affermare che il Regolamento di contabilità delComune prowede a dare attuazione, in ambito locale, alla disciplina legislativa di caratterenazionale (D.Lgs. n' 77195 al tempo dell'emanazione del Regolamento), specificando incapo ai diversi organi ed uffici dell'Ente compiti e responsabilità decisionali e procedurali,senza apportare, tuttavia, deroghe rilevanti alla disciplina di carattere nazionale.
Di seguito vengono richiamate le previsioni regolamentari di maggior interesse inrelazione all' adempimento dell' incarico conferito.
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{.In merito alle specifiche competerue, tlart. 3 del regolamento di contabilità specifica
che il dirigente responsabile del settore ftnanze, per quanto di interesse:
- Predispone il progetto di bilancio di previsione annuale e pluriennale;
- Predispone il rendiconto della gestione e la connessa relazione illustrativa;
- Registra gli impegni di spesa e gli accertamenti d'entrata;
- Registra gli ordinativi di riscossione e di pagamento.
L'att. 5 del regolamento prevede che "Il responsabite del servizio .finanziario,unitamente al Segretario comunale,
31.1...............ume dirella g per,sonale responsabilità per la
v,gridicità e Ile;attezza dei datt e delle notizie conte.4uti nei cerîificati, ne,tp Lo91tm-ery.t_gziàni
e-.!.eJ!e_ -r:gistrazí9ni. In particolare tale norma trova applicazione nei riguardi dei
certificati da inviare ai minísteri ed agli altri ffici statali, nonché Ia certificazione dei datidet bitancio annuale e pluriennale, degli impegni di spese e del rendiconto,,.
Gli articoli da 6 a 18 regolano il funzionamento del Collegio dei Revisori. Inparticolare I'art. 10 prevede che *Il Collegio dei Revisori nomina al suo interno un
Segretario che ne raccoglie ordinatamente Ie scritture e Ia documentazione, stende i verbali
delle sedute e li sottoscrive. I verbalí delle sedute del Cotlegio devono essere sottoscritti daiReviso,ri ntieientutr ) aot s"gr"n io,, ì,uiorà,ti prlgirrrìiiino.*u:,i"'" ;",r;;,;rri, o ,lro-i,,"
Segretario sîesso".
L'att. 12 prevede, fra I'altro, che "Il Collegio dei Revisori deve riunirsi validamente
almeno una volta ogni trimestre. Per ogni seduta deve essere steso verbale nei modi indicatinegli articoli precedenti".
Appare opportuno, per la sua importanza, riportare integralmente il contenuto
dell'art. 16, relativo alle funzioni di controllo e di vigilanza esercitate dal Collegio dei
Revisori.
"La funzione di controllo e di vigilanza del Collegio dei Revisori dei Conti si esplica
attraverso Ia verifica della legittimità, della legalità e della regolarttà degli atti di gestione,
della documentazione amffifàfiva e a"uiluitt"re contabili.,.: +.,r:!r*Ì|i ;.+-/iP:@'Ír!at*,:î*Aú: +ri,!:r=,r,-ar;r:...,i-n
2' La verifica della convenienza economico-finanziaria dei medesimi attiesplicata nell'ambito dellefunzioni di collaborazíone con it Consiglio comunale.
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3. Lafunzione dí cui al comma I deve, in particorare, avere riguardo:
a) alla consistenza dei residui attivi e passivi, al ritmo di smaltimento degli stessi,.
b) alle procedure di erogazione delle spese e di acquisizione delLe entrate;
c) alle indicazíoni e ai limiti del bilando;
d) alle procedure contrattuali;
e) al Ie s critture finanziarie, p atrimoniali, fis cari ed economiche ;
fl alle norme dí amministrazione del patrimonio;
g) alla consistenza di cassa ed alle verifiche previste dall'Art. 64 del D.L.vo n.ro alla77/95;
h) alla gestione del tesoriere e degli altri agenti contabili;
i) all'assunzione dí mutui ed alle altreforme di indebítamento;
I) ai rapporti retributivi, assistenziali e previdenziali del personale, nonché alleassunzioni del medes imo ;
m) al rispetto delle normefiscali;
n) al sistema di assicurazione dei beni e contro i rischi derivanti dall'attività delComune;
o) alle indennità ed ai rimborsi spese agli amministratori;
p) alle spese di rappresentanza.
4. Nelle funzioni di controllo e di verifica sono ammesse tecniche motivate dicampionamento".
Nell'ambito della funzione di collaborazione con il Consiglio, ai sensi dell'art. 17,punto 5.b del regolamento, i Revisori devono "attestare Ia coryispondenza dei residui attivie passivi indicati nel conto con i documenti amministrativi e contabili a disposizione
dell'Ente".
Per quanto risuardllluljlJ[L*ididffS*, in mareria diffi 'un.84 del regolamento specifica che "**-!:l:!*::..1y-,L.r,!!-e,=tp,s!.9-r.9.gl!!!r"iqpe^!g.fas-É.;14e9..9,gi*
all'impegno e consiste nella determinazione, sulla scorta dei documenti e dei titolicomprovanti il dirttto
.o."qu1l!!9_,4al_ creditore, della somma certa e liquida ao pogiili"i
limiti del relativo impegno definitivo regolarmente assunto e contabilizzato.
LLMk:*Z:.Í*_l!!Í!!:.,g.3y:I"!:,r_,.P.!:js":!S responsabite det settore che ha:-"|:,i,!:!l.-..!.ì.''.-.-''.i!:|lj']lt.{.:ì'1.'!
e servizi, previo riscontro della regolZfjl: deJ 1i1glo /t tp::!-.fg.l!!ra, parcella, contratto o
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oltro), nonché della coftispondenza alla qualità, alla quantìtà, ai prezzi ed ai termini,convenuti e verificati sulla scorta dei relativi buoni d'ordine e buoni di consegna.
Nel caso in cui siano rilevate irregolarità o dffirmità rispetto all,impegno di spesa,dovranno essere attivate le azioni ritenute necessorie per rimuovere le irregolaritàriscontrate, prima di procedere alla liquidazione della relativa spesa.
Il Responsabile del Settore proponente é tenuto a trasmettere l,atto di liquidazione,debitamente datato e sottoscritto, con tutti i relativi documenti giustificativi, alR.,S..F. per isuccessivi controlli amministrativi, contabiti e fiscali per gli adempimenti conseguenti,entro il quindicesimo giorno precedente ra scadenza del pagamento,,.
Per quanto riguarda la responsabilità relativamente agli adempimenti fiscali, l,art.166 del regolamento specifica che
" I ' Salva diversa disposizione di tegge la sottoscrizione dei documenti fiscalicompete al sindaco ed al Presidente det collegio dei Revisori.
2' Il Segretario comunale ed il Responsabile det serviziofinanziario predispongono idocumenti suddetti e ne siglano la copia, che rimane acquisita agli atti.
3' Le conseguenti responsabitità sono assunte in solido dai soggetti indicati ai commiprecedenti".
L' or ganizzaztone inte rn a dell r e n te
Nel corso delle attività svolte in ottemperanza all'incarico ricevuto è stato possibilerilevare una serie di disfunzioni che, sebbene non rappresentino violazioni a punfualidisposizioni normative, sono indicative delle condizioni in cui ci si è trovati ad operare.
L'ente dispone di un sistema informatico sul quale dovrebbero essere presenti tutti iprowedimenti adottati' In realtà, molto spesso è stata riscontrata l'incompletezza deidocumenti presenti nel sistema, in quanto risultava mancante il testo del provvedimentoadottato' Ciò ha reso necessaria I'acquisizione della documentazione dagli archivi cartacei,che sono spesso tenuti in una situazione poco ordinata.
Va segnalato come ciascun dirigente proweda ad effettuare gli impegni di sommemediante determina, che dovrebbe essere conservata nella raccolta cartacea ed inform atica,mentre i prowedimenti di liquidazione sono conservati esclusivamente presso i settori.
L'esame delle determine, in alcuni casi, è risultato impossibile, in particolar modo )
per quelle relative al Settore Finanze e Tributi, in quanto i documenti non erano presenti L
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nell'archivio cartaceo del settore, non erano state inserite nel sistema informatico e non
erano nemmeno state inserite nel registro generale dell'ente.
Relativamente ai prowedimenti di liquidazione, la situazione è ancora più
complessa, in quanto, se non presenti presso i singoli settori, diventa impossibile acquisirne
copia.
Per quanto riguarda i mandati di pagamento emessi, gli scriventi hanno esaminato la
documentazione del periodo 2008 - 2010, che viene conservata, in faldoni o scatole, in
armadi tenuti aperti all'interno degli uffici del Settore Finanze o nei corridoi.
Molti mandati sono mancanti, alcuni perché annullati e quindi non effettivamente
pagati, altri perché posizionati fuori posto o asportati. E' sempre possibile stampare copia
dei mandati dal sistema informatico, ma le copie non riportano le firme del compilatore e
del responsabile.
Ai mandati non sono allegati i prowedimenti di liquidazione, che sono conservati
separatamente, suddivisi per settore che li ha emanati.
-Non sempre sui mandati è riportato il numero del prowedimento di liquidazione ed il
settore che lo ha emanato, rendendo lunga e complessa l'attività di riscontro documentale.
In molti casi, anche a causa del disordine in cui sono conservati i prowedimenti
liquidazione presso il Settore Fínanze e Tributi, non è stato possibile reperire
documentazione a supporto dei mandati di pagamento.
La scarsa organizzazione interna riguarda anche documentazione la
conservazione è particolarmente rilevante. Non è stato possibile acquisire, a titolo
esempio, il modello 770 relativo all'anno 2008, relativamente alla parte riguardante
somme corrisposte a soggetti esterni.
In base a quanto riferito, non è presente in ufficio né la copia cartacea, che deve
essere necessariamente sottoscritta dal Sindaco e dal Presidente del Collegio dei Revisori,
né una copia su supporto informatico.
Le carcnze riscontrate hanno inciso in maniera significativa sulla possibilità di
effettuare puntuali riscontri in ottemperanza all'incarico ricevuto, così come verrà
dettagliatamente descritto in sede di risposta ai singoli quesiti.
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La metodologia con cui è stata condotta I'indagine
Occorre preliminarmente segnalare le possibili forme nelle quali si può realizzare laviolazione di fatto e di diritto delle disposizioni ioite ad assicurare una correffa gestionedelle risorse degli enti locali.
Attesa la natura autoizzatoria della contabilità frnanziana degli enti locali, lemodalità possibili per aggirare tali disposizioni sono due.
Una prima via è quella della sovrastima delle entrate in sede di bilancio di previsione,a seguito della quale, senza aggiustamenti in corso d'anno, alla fine dell,eserciziofinanziario molte spese non trovano coperfura e, com'è intuibile, I'esercizio finanziario sichiude con la dimostrazione di un disavanzo, ameno che le entrate gonfiate non venganopoi accertate comunque a residuo, anche se insussistenti, in tal modo occultandoformalmente, ed in frode alla legge, un disavanzo in realtà esistente.
Una seconda via consiste nel gestire alcune spese al di fuori delle normali procedureamministrative e delle regole giuscontabili, vale a dire "fuori bilancio,,, e cioè senzaassumers i necessari atti di impegno frnanziario prima dell'effettgazione Oeffe ,pisé';ì;il.'Questa modalità operativa conduce poi, a seguito delle inevitabili procedure dei creditori,allo stesso risultato, e cioè ad un disavanzo di gestione.
Gli enti più irresponsabili hanno seguito contemporaneamente le due strade e, spesso,sono giunti al dissesto ftnanziario (v. artt.244 e ss. del Testo unico).
L'esame della documentazione contabile, come verrà esposto in sede di risposta aisingoli quesiti, ha evidenziato ambedue le problematiche presso il Comune di ReggioCalabria.
Il metodo della sovrastima delle entrate è molto "sottile", e risulta difficile dimostrarela consapevolezza dell'errata previsione di bilancio, proprio in quanto trattasi di meraprevisione.
Il legislatore, come accennato, ha previsto, tuttavia, alcune procedure tese adassicurare che vengano fatti controlli sulle previsioni di bilancio, indicando anche precisistrumenti da utilizzare a tal fine, e coinvolgendo diverse figure in tale controllo, ciascunacon una propria distinta responsabilità.
Procedure articolate e coinvolgimento di piu figure professionali caratter izzano anchela formazione del rendiconto, che corrisponde, mutatis mutandis, ai bilanci delle aziendeprivate, e dimostra se un esercizio si è chiuso positivamente o negativamente.
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Il sistema di controlli impostato dal legislatore prevede, per quanto attiene allapredisposizione del bilancio di previsione, che le previsioni siano congrue, in linea con gliaccertamenti dell'ultimo rendiconto approvato e dell'ultimo bilancio, come assestato a fineesercizio. A tal fine, infatti, la lettera a), del comma 10, dell'articolo 165 del Testo unico,prevede che, accanto a ciascuna previsione di entrata, sia indicato l,ammontare degliaccertamenti risultanti dal rendiconto del penultimo anno precedente (l'ultimo disponibile almomento della redazione del bilancio di previsione) e la previsione aggiornata relativaall'esercizio in corso (il precedente rispetto al bilancio da approvare).
Nelle previsioni di bilancio non si può, in altre parole, prescindere dal trend storico.Se, ad esempio, la previsione dell'Imposta comunale sugli immobili ammonta a 100,quando gli accertamenti del penultimo esercizio ammontano a 50, occorre dimostrare, concongrue e comprensibili motivazioni, perché si sia aumentata la somma (si sono aumentateIe aliquote? Si è scoperta evasione? Sono state costruite nuove abitazioni? E, aumentato ilvalore della aree? Etc.).
Queste verifiche e la dimostrazione della congruità degli appostamenti sono posti avario titolo, ed in diversi momenti, in capo agli organi preposti all,approv azione ed alcontrollo dei documenti.
Naturalmente tale riscontro diviene difficile e per nulla significativo se il raffronto èfatto con rendiconti e bilanci pregressi le cui scritture contabili non siano state redattecorrettamente (siano cioè ad esempio state gonfiate le entrate accertate a residuo).
Per quanto concerne il rendiconto, la legge prevede che siano mantenuti fra i residui
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-{|a-a-"%--r,,...-.,rattivi le sole somme previste in bilancio e non ririscosse, per qualiquali la sussistenza del diritto dicredito per I'ente locale sia dimostrata mediante idoneo e certo titolo giuridico.
E' quindi sul rendiconto che sidevono rivolgere le maggiori attenzioni, in quanto, a
catena, r.l {t-y::,g az'ione o"rr. irr[JffiJd;ruJilff" p"J o"r,"r" urru o rt -iàn. aiirregolarità anche,,,Tlni{:tlerygnte conq?p9v-gli. ngllg predisposizi
alterazioni delle risultatue de
qlinrg conq?p9v-qrl,, n9lP-,pred$pgsizion: .d:l .Oilg._io Ledel. rendiconto, di-fatt"i;- consentonÒ,.nei bilanci srrnr.ecoirri r{iconsentonÒ,'nei bilanci successivi di. tJ .._ _:
prevedere entrate superiori a quelle che correttamente si sarebbe dovuto prevedere tenendoconto del trend, e ciò al fine 4! pqt.r disporre speselggsg. altrimenti impossibili, dovendcili, dovendorispettare l prncifio d"l pareggio aì ulunr,1" 1ti ;",;i; il;.;; ;l;;;;; ;;;totale delle Spèse).
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7V
La dimensione complessiva del bilancio dell'ente e il numero particolarmente elevatodi atti potenzialmente suscettibili di esame hanno reso necessario focalizzare l,attenzionesulle fattispecie più significative ai fini dell'espletamento dell'incarico assegnato.
Per quanto riguarda I'esame dei bilanci dell'ente, sono state esaminate in manierapuntuale le procedure seguite per la loro approvazione ed il conhollo operato sugli stessi.
Relativamente all'esame delle singole voci, in considerazione del tempo assegnatoper I'espletamento dell'incarico, I'attenzione si è concentrata su quelle più significative oche presentavano possibili incongruenze. Nei casi in cui espressamente richiesto, come peril quesito l, I'analisi è stata condotta con un maggior dettaglio.
In relazione ad alcuni fenomeni, quali, ad esempio, l'utilizzo delle entrate a
destinazione vincolata e la verifica dei mandati di pagamento, I'analisi è statanecessariamente condotta a campione, al fine di dimostrare la presenza di irregolarità. Allaluce del gran numero di riscossioni e pagamenti effettuati dall'ente (circa 25.000 operazioniper anno), non è stato materialmente possibile quantificare il fenomeno nella sra interezza.
Alcune difficoltà sono state incontrate in relazione all'esame delle somme corrisposteal personale dipendente per incarichi professionali. il fenomeno è particolarmente diffuso e,
nella generalità dei casi, non esiste un vero e proprio atto di conferimento dell'incarico.Gli scriventi hanno ritenuto opportuno concentrare I'attenzione sulle somme
corrisposte ai dirigenti dell'ente, in.guanto potevano disggrre con propri prowedimenti laliquidazione di compensi. .
Laddove è stata riscontrata, in occasione di tali pagamenti, la presenza di ulteriorisoggetti beneficiari, è stata effettuata una specifica ricerca al fine di individuare se fosserostati effettuati altri pagamenti in favore di questi ultimi.
Il gran numero di soggetti coinvolti ha comportato la necessità di focalizzareI'attenzione su coloro che hanno percepito gli importi più consistenti e che figurano confrequenza quali beneficiari dei provvedimenti di liquidazione.
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In conclusione, I'esame condotto dagli scriventi è stato
compatibile con i tempi di esecuzione dell'incarico, a fornire una
esaustiva possibile ai quesiti posti, senza procedere a ricostruire quella
la reale situazione di bilancio dell'ente.
frnalizzato, laddove
risposta quanto più
che dovrebbe essere
una ricostruzione puntuale dei rendiconti der comune
diverso risultato al quale si sarebbe giunti, qualora fossero state
e I'esatta individuazione del
seguite le corrette procedure
19
$famministrativo - contabili previste dal legislatore, comp orta la necessità di rivedere una
mole di documentazione estremamente imponente. Inoltre molte valutazioni, per loro stessa
natura, comportano un certo margine di discrezionalità, che renderebbe la ricostruzione
effettuata non del tutto oggettiva.
Al fine di rappresentare in maniera veritiera il risultato di amministrazione dell'ente,
è necessario operare una serie di riscontri puntuali, che richiederanno, verosimilmente, un
arco temporale che comprende più esercizi.
Prima di passare all'esame dei singoli quesiti posti, è opportuno illustrare, seppur inmaniera sintetica, la situazione frnat:.z,iaria dell'ente.
La situazione fi nanziaria dell'ente
La situazione finanziaria del Comune di Reggio Calabria appare estremamente
preoccupante, in quanto è possibile riscontrare la presenza di una serie di indicatori che
caratteizzano gli enti in dissesto frnanziario.
Dalla lettura dei dati di bilancio esposti nei conti consuntivi non è possibile, tuttavia,
apprezzarc la situazione nella sua reale gravità.
Gli scriventi hanno proceduto ad esaminare i conti consuntivi approvati, relativi agliesercizi 20A6 -2009, osservando, inoltre, la situazione contabile dell'anno Z1l1,sebbene lastessa non possa essere considerata definitiva in consegaenza della mancata approvazione
del rendiconto di tale anno.
Dall'esame della documentazione si può rilevare come l'ente presenti un avanzo diamministrazione nel quadriennio considerato, che è passato da € 1I.667.257,00 dell'anno2006 ad€ I.245.533,00 dell'anno 2009. Ciò nonostante, I'ente è stato costretto a far ricorso
in misura massiccia all'anticipazione di tesoreria a decorrere dall'anno 2007.
Nella tabella seguente vengono riepilogati gli importi dell'anticipazione di tesoreria
utilizzata e non ancora restituita alla data del 3l dicembre di ciascun anno, sulla base dei
dati acquisiti presso il tesoriere.
2A$y2a': ,:'l::'"ti:l!
,2009- 20!0,i23.076.833,88 35.241.174,3t 36.345.742,24 40.475.528,23
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20
Esaminando i conti consuntivi relativi agli anni 2007 - 2009 è possibile rilevare unaprima significativa irregolarità riguardo la contabilizzazione delle entrate e delle spese, inquanto il debito nei confronti dell'istituto tesoriere non è imputato al Titolo III della spesa -spesa per rimborso di prestiti, ma al ritolo IV - Spese per conto di terzi.
L'enata contabilizzazione appare del tutto evidente anche ad un esame superficialedella documentazione contabile, in quanto i residui riferiti al Titolo III della spesa, tra cuidoveva essere presente il debito per il rimborso dell'anticip azione,sono pari a zeroper tuttoil periodo esaminato, ad esclusione dell'anno 2008 in cui sono pari ad € 4gg. 027,00,importo enoÍnemente più basso del debito nei confronti del tesoriere.
Va inoltre rilevato come le disponibilità di cassa dell'ente siano state erose daconsistenti pignoramenti effettuati presso il tesoriere da parte di creditori dell'ente.
Dai conteggi relativi alla disponibilità di cassa presso il tesoriere non è
immediatamente rilevabile l'ammontare dei pignoramenti, in quanto gli stessi vengonocontabllizzati congiuntamente alle somme prenotate per far fronte ai pagamenti assistiti dadelegazione di pagamento. Il rimborso parziale delle antic ipazioni di tesoreria ricevute facomunque presumere che le stesse siano pari al saldo di cassa residuo dopo tale operazionecontabile' Tale fenomeno conferma le difficoltà dell'ent e a far fronte agli impegni assuntinei confronti dei propri fornitori.
Lacarenza di liquidità daparte dell'ente non è comunque in grado di rappresentare,da sola, le difficoltà che I'ente incontra, ed ha incontrato in passato, per far fronte ai proprilmpegil.
Sin dall'anno 2007, infatti, I'ente non ha proceduto a
trattenute al personale dipendente a titolo di IRPEF. I residui di
categoia 2, Ritenute erariali, che rappresentato il debito
cresciute così come riepilogato nella seguente tabella.
Le ripetute violazioni in materia tributaria commesse negli anni esaminati hannoconsentito all'ente di ritardare I'inevitabile crisi di liquidità. Il mancato adempimento delleobbligazioni di nafura tributaria non poteva sfuggire ai soggetti deputati al controllo
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versare all'Erario le somme
cui al Titolo IV della spesa,
accumulato dall'ente, sono
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all'interno dell'ente, considerata I'assoluta evidenza del progressivo accumulo di debitiaventi una scadenza puntualmente indicata dalle norme tributarie.
Ancor più significativo dell'accumularsi di debiti, appare il fenomeno dellamancanza di pagamenti riferiti all'adempimento di obbligazioni tributarie. Nella tabellaseguente vengono riepilogati i pagamenti effettuati nel periodo esaminato riferiti al TitoloIV della spesa, categoria 2, Ritenute erariali.
E' del tutto evidente come i pagamenti abbiano registrato una riduzione di entità taleda non poter passare inosservata, considerato che I'ammontare degli stipendi corrisposti nonha subito rilevanti diminuzioni.
La catenza di liquidità rappresenta un indicatore oggettivo di una situazione dibilancio critica, ma non è il solo segnale di una scorretta gestione frnanzia1,a. euando l,enteazzefalepropriedisponibilitàdicaSSaedécostrettoafar.i,o,,offiall'anticipazione di tesoreria, nella generalità dei casi è possibile riscontrare, negli anniprecedenti, I'accertamento di entrate non supportate da titoló gl*iai"o o la cui riscossioneappare molto poco probabile.
Generalmenie i titoli ài entrata più sensibili a questo fenomeno sono il Titolo I -Entrate tributarie ed il Titolo III - Entrate extratributarie.
Nella tabella seguente vengono riepilogati gli accertamenti ed i residui riportati neiconti consuntivi- Per I'anno 2010 i dati sono prowisori non essendo stato ancora approvatoil conto consuntivo.
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'it;..t:2gt6
67.077.129 60.139.128 65.008.089 63.293.069 50.489.725
68.831.730 79.727.878 103.866.093 t22.365.493 l2l .030. 195
102,62 132,57 t59,77 r93,33 239,7145.t67.273 32.460.496 3 t.900.947 35.698.826 32.317.477
Rggidrtilîitol[1,Inr:'::)\ ')::,aa::: ::l' ...,t: : f)lr:.a:t:
85.469.015 83.868.474 92.535.041 98.s04. t 51 109.74t.79s189,23 258,37 290,07 275,93 339,57
22
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Dalla tabella precedente è rilevabile un elemento costante, owero che I'ente accetta
entrate che non riesce ad incassare. Già nell'anno 2006 i crediti ancora da riscuotere
rappresentavano una massa molto consistente, che avrebbe dovuto allertare i soggetti
preposti al controllo . La sítuazione, come evidente, nell'ultimo quinquennio è notevolmente
peggiorata.
I crediti da riscuotere riferiti alle entrate tributarie, rapportati agli accertamenti, sono
passati dal 102,620/0 del 2006 al 193,330À del 2009, nell'anno 2010 la situazione è
ulteriormente peggiorata, raggiungendo 11239,7Io . Si ricorda come i dati di quest'ultimo
anno siano prowisori.
I crediti da riscuotere riferiti alle entrate extratributarie, rapportati agli accertamenti,
sono passati dal I89,23o del 2006 al 275,93%o del 2009, nell'anno 2010 la situazione è
ulteriormente peggiorata, nggiungendo iL339,570 . Si ricorda come i dati di quest'ultimo
anno siano prowisori.
n peggioramento è del tutto evidente e sarebbe stato ancora più palese se
nell'effeffuare il riaccertamento dei residui, in sede di approvazione del consuntivo 2009,
non fossero stati cancellati crediti per € 5.604.552,26, rifenti al Titolo I, e crediti per €
7 .629.7 85,72, riferiti al Titolo III.
A parere degli scriventi, I'operazione di riaccertamento, sebbene rappresenti un
segnale di discontinuità rispetto al passato, non ha tenuto conto degli effettivi rischi di
inesigibilità dei crediti.
Aver previsto e successivamente accertato entrate di parte corrente che, sulla base
dell'esame dei dati storici, non avrebbero portato ad effettive riscossioni, ha consentito
all'ente di fornire copertura a spese di parte corrente altrimenti non sostenibili.
E' interessante osservare i dati relativi alle riscossioni di parte corrente (Titoli I, II e
III dell'entrata) ed ai pagamenti di parte corrente (Titolo I della spesa e rimborso mutui), in
conto competenza. Nella tabella seguente vengono riepilogati i dati degli ultimi 5 anni.
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:?W,eli 200e I ttÙw97.74A.t50 93.',704.486 t02.939.939 to4.503.286 t tt.552.587
t20.322.778 n2.517.043 r24.060.069 1t2.682.491 r00.978922
I 1.545.815 5.476.041 10.065.371 tt.041.425 9.950.000
-34.r28.443 -24.228.598 -31.185.501 -19.220.630 623.665
23
Sebbene nell'anno 2010 sia stata registrata un'inversione di tendenza, nelquinquennio esaminato la gestione della parte corrente del bilancio ha drenato risorse intermini di cassa per € 108.199.507,00.
E' evidente come I'ente abbia rtirrgzato incassi -riferiti _"el*Jllglg_.Iy.**E*ql.,3je*úvgg{i*C-a.,alipgazieni, trasferimenti di capitali e concessioni di crediti, al Titolo V -Entrate derivanri ou urr"rrio; àff;;ì;ffi";i" rt;ffi - u**rril, ;;;;r*,terzi, al fine di pagare spese differenti rispetto a quelle previste.
Abbiamo già visro in precedenza come circa 40*ni1,q"f..$..:9:9*:-l,,ri*ft.:::::"
{}L.V7rti91pVzio-lgdi tesoreria e circa 2l milioni di euro si riferiscano alle rirenute erariali non4*;ii1i.g€ttuFe,!jÈ.s!r.jÈ;* *,
;I9*llg,per cui ulteriori 47 milioni di;*;.irruTffioiiffifrilffiff;&fffifrffi;]fri; ;fl*'"'--buona parte, con ogni probabilità, si riferiscono a somme aventi destinazione vincolata.
Presso I'ente, diversamente da quanto previsto, non viene tenuta una punfualecontabilità delle somme incassate aventi destinazione vincòlata, così come verràdettagliatamente esposto in seguito in sede di risposta ai singoli quesiti posti.
Tale comportamento ha consentito all'ente di utilizzaÍe somme altrimentiindisponibili e di ritardare il momento in cui non sarebbe stato più in grado di far fronte, intermini di cassa, alle proprie obbligazioni.
Di seguito, si procederà all'esame dei quesiti posti. Si specifica che la risposta aiquesiti 2 e 3 verrà esaminata successivamente alla risposta al quesito g, per comoditàespositiva.
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24
Quesito I - Verificare se i mandati trasmessi al tesoriere e regolarmente pagatiabbiano avuto indebitamente esecuzione sul cap. 19030 del bilancio (servizi per contodi terzi); in particolare accertino I'entità di questo fenomeno almeno per gli ultimi treanni verificando presso ltufficio finanze e tributi del comune e/o presso iI tesoriereloelenco completo dei mandati irregolarmente evasi.
l.l Introduzione
Al fine di verificare quanto richiesto, gli scriventidell'elenco dei mandati emessi a valere sul capitolo di bilancioterzi, per gli anni 2008, 2009,2010 e 201 I (sino al 14.04.11).
L'esame della documentazione fornita ha consentito di rilevare come siano statepagate a valere sul citato capitolo numerose somme che avrebbero dowto essere imputatesu capitoli differenti, o che non trovano alcun riscontro documentale.
va preliminarmente rilevato come tra i servi zi per conto di terzi possano esserecontabilizzate esclusivamente le fattispecie espressamente previste. Si richiama quantoindicato dai principi contabili per gli enti locali predisposti dall'osservatorio per la frnanzae la contabilità degli enti locali, che, al punto 2.25, specificano: ,oper le entrate da serviziconto terzi, Ia misura dell'accertamento deve garantire I'equivalenza con l,impegno sulcorrelato capitolo delle spese per servizi conto terzi. Le entrate da servizi conto terzidevono essere limitate a quelle strettamente previste dall'ordinamento finanziario econtabile, con responsabitità del servizio finanziario sulla corretta imputazione.
Le entrate e le spese da servizi conto terzi riguardano tassativamente;
a) Ie ritenute erariali, ad esempio le ritenute d'qcconto IkpEF, ed il lororiversamento nella tesoreria dello Stato;
b) le ritenute effettuate al personale ed ai collaboratori di tipo previdenziale,assistenziale o per conto di terzi, come ad esempio le ritenute sindacali o le cessioni dellostipendio, ed il loro riversamento agli enti previdenzialí, assistenziali ecc.;
c) i depositi cauzionali, ad esempio su locazioni di immobili, sia quellidell'ente sia quelli che I'ente deve versare ad altri soggetti,.
d) il rimborso deifondi economari anticipati ail'economo;
e) i depositi e Ia loro restituzione per spese contrattuari;
J) le entrate e le spese per servizi rigorosamente effettuati per conto di terzi.
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hanno chiesto I'esibizione
19030 - Servizi per conto di
a favore
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Ad ogni accertamento di entrata consegue, automaticamente, impegno dí spesa dipari ammontare".
La precedente versione dei principi contabili, predisposta nell,anno 2004,specificava' a titolo di esempio, cosa poteva essere considerato un servizio effettuato perconto di tetzi, indicando "...1e elezioní europee, politiche, regionali o provinciali e Ieconsultazioni referendarie non locali, se attivate dai comunir,,.
Le disposizioni tegolamentari dell'ente non si discostano da quanto in precedenzaevidenziato, infatti, all'art.28 del Regolamento di contabilità, viene specificato che,,Neltitolo vI delle entraÍe e nel Titolo IV delte spese trovano esposizione, ordínate per capitoli,Ie somme relative a servizi per conto di terzi, che comprendono esclusivamente le entrate ele spese che si effettuano per conto di terzi e che perciò costituiscono, nello stesso tempo, undebito e un credito' sono altresì compresi tra i servizi per conto di terzi i depositi cauzionalied i relativi rimborsi, nonché le somme destinote alla gestione del servizio di economato.
Nei servizi per conto di terzi trovano inoltre allocazione Ie ritenute sui compensi alpersonale".
Da quanto esposto, si può concludere
un'attività di propria competenza, resta esclusa
ai servizi per conto di terzi, anche quando leparzialmente, da altri soggetti.
Tanto premesso' gli scriventi hanno focalizzato la propria attenzione sui mandatiriferiti al capitolo 19030 di importo più consistente, in considerazionedell,elevato numerodegli stessi' va infatti rilevato come i mandati emessi sul capitolo in questione sono 4gl perI'anno 2008, 572 per l'anno 2009,265 per l'anno 2010 e 7r per|anno 201r.
La maggior parte dei mandati di importo contenuto si riferisce a contributi regionalicorrisposti a soggetti in stato di difficoltà, riguardo ai quali il comune prowede alpagamento successivamente al trasferimento delle somme da parte della Regione.
Di seguito viene riportato l'esame dei mandati, suddivisi per anno.
che in qualsiasi caso in cui I'ente svolge Ila possibilità di appostare le relative ,o.-. Iattività siano state finanziate, totalm.nr. o
I
fwI Principio 2.24.
26
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1.2 Anno 2008
L'esame dei mandati emessi nell'anno 2008 ha consentito di rilevare come siano
transitate tra i servizi per conto di terzi le somme corrisposte in favore di fomitori di servizi.
In particolare, dovevano trovare allocazione al Titolo I della spesa le somme pagate
in favore della Leonia S.p.a., società che fornisce il servizio di igiene urbana, per i mesi dimaggio e giugno 2008, di cui alle fatture n. 13 del05.06.08 e n. 18 del 04.07.08, e dell'ATO5, relative alla gestione del servizio idrico integrato, pagate a titolo di acconto della fattura
n. 170 del 15.05.07, in quanto anch'esse relative a spese proprie dell'ente.
Sempre al Titolo I della spesa dovevano trovare allocazione le somme corrisposte ai
fornitori di servizi legati ad attività promozionali dell'ente, quali quelle corrisposte alla
Vecchiato New Art Galleries S.p.a. per I'allestimento della confeîenza stampa mostra
Rabarama, di cui alla fattura n. 166 del 01 .10.07, e quelle corrisposte a RTL 102,5 HitRadio S.r.l. per "La diretta radiov. e animazione", di cui alla fattura n. l6l de|23.07.08.
Nella tabella seguente vengono elencati i mandati emessi in favore dei fornitori dei
servizi indicati (allegato n. 1).
Tra i servizi per conto terzi hawro trovato collocazione anche pagamenti riferibili a
spese di cui al Titolo II della spesa, relative al pagamento di lavori pubblici.
Nella tabella seguente vengono riepilogati i pagamenti indebitamente awenuti avalere sul capitolo 19030 in relazione a quest'ultima fattispecie (allegato î.2).
+nil
,,f.,t
185 I 1.01.08 50.000,00 Vecchiato New Art Galleries S.p.a.
2183 08.02.08 584.225,43 ATO 5
t4t9t 29.09.08 L266.335,47 Leonia S.p.a.
14192 29.09.08 t.244.936,50 Leonia S.p,a.
16096 31.10.08 252.A00,A0 RTL 102,5 Hit Radio S.r.l.
l{,gsréiqj
207 14.01.08 I I 1.210,01 Circosta Costruzioni S.a.s.
t7484 26.1 1.08 123.810,51 De.Fra.Car. Impianti S.a.s.
27
7r
Al capitolo 19030 sono stati imputati anche una serie di mandati emessi in favore deltesoriere comunale per l'estinzione dell'anticipazione di tesoreria, con Ie relativecompetenze di chiusura conto.
n rimborso dell'anticipazione di tesoreria ottenuta dall,ente deve trovareappostazione al Titolo III della spesa, codice 3.01.03.01 del bilancio dell,ente, mentre Iesomme corrisposte a titolo di interessi vanno contabirizzate al Titolo I della spesa.
Nella tabella successiva vengono riepilogati i mandati emessi in favore dell,entestesso, relativi alla restituzione deil'anticip azionedi tesoreria (allegato n. 3).
I{,,
\J_i
I
1.3 Anno 2009
L'esame dei mandati emessi neil'anno 2009 haconsentito diquest'anno siano transitate tra i servizi per conto di terzile sommefornitori di servizi.
In particolare, dovevano trovar e allocazione al Titolo I della spesa le somme pagatein favore dell'ENEL s'p'a', società che fornisce energia elettrica, in quanto anch,esserelative a spese proprie dell'ente.
Nella tabella seguente vengono elencati i mandati emessi in favore delquestione (allegato n. 4).
rilevare come anche in
corrisposte in favore di
fornitore in
riY//
28
){.
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Tra i servizi in conto terzi hanno trovato collocazione anche pagamenti riferibili a
spese di cui al Titolo II della spesa, relative al pagamento di lavori pubblici ed all'acquistodi beni d'investimento.
Nella tabella seguente vengono riepilogati i principali pagamenti indebitamenteawenuti a valere sul capitolo 19030 in relazione a quest'ultima fattispecie (allegato n. 5).
Anche nell'anno 2009 al capitolo 19030 sono stati imputati una serie di mandatiemessi in favore del tesoriere comunale per I'estinzione dell'anticipazione di tesoreria, conle relative competenze di chiusura conto.
n rimborso dell'anticipazione di tesoreria ottenuta dall'ente deve trovareappostazione al Titolo III della spesa, codice 3.01.03.01 del bilancio dell'ente, mentre lesomme corrisposte a titolo di interessi vanno contabllizzate alTitolo I della spesa.
Nella tabella successiva vengono riepilogati i mandati emessi in favore dell'entestesso, relativi alla restituzione dell'anticipazione di tesoreria (allegato n. 6).
Al capitolo 19030 sono state contabilizzate anche le spese relative al pagamento dellerate di mutuo a carico dell'ente, che avrebbero dowto essere appostate al Titolo III dellaspesa' codice 3.01.03.03 del bilancio dell'ente, per la quota capitale, ed al Titolo I dellaspesa per la quota interessi. f
t7/P/
4256 03.04.09 28.1 38,00 De.Fra.Car. Impianti S.a.s.
527s 22.04.09 70.299,40 Logitek S,r.l.
6887 15.06.09 tt4.553,64 Esse Effe S.r.l.
6891 1s.06.09 50.315,79 Esse Effe S.r.l
lll80 15.10.09 19.500,00 Termocasa S.r.l.
123s8 l6.l 1.09 62.892,00 Eoilpan dl Panetta l)omenico
t2773 01.12.09 35.241.174,31 Diminuzione anticipa"ione?i dssaiiiì I6dEI 3338 3t.12.09 26.754.555,67 Diminuzione anticipazione di cassa
13339 3t.12.09 I 5.62 r .3s I ,01 ulmrnuzlone antrcipazione di cassa
I 3340 31.12,09 1.000.000,00 urmtnuzlone antlclpazlone di cassa
13367 31.t2.09 s63.457,65 Competenze di chiusura conto-nticfià?i6iit4971 31.12.09 36.345.742,24 rllmlnuzlone anÍcrpazione di cassa
29
Jf
J
q{
Nella tabella successiva vengono riepilogati i mandati relativi al pagamento delle rate
di mutuo (allegato n.7).
Al capitoio 19030 sono stafi inoltre imputati due pagamenti effettuati in favore diistituti religiosi, che rappresentano dei contributi che avrebbero dovuto essere imputati al
Titolo I della spesa, se conffibuti per spese ordinarie, o al Titolo II della spesa, se contributiper investimenti.
L'imputazione ai servizi per conto diterzi comporta che la spesa è stata sostenuta inassènza di uno specifico stanziamento di bilancio.
Nella tabella successiva vengono riepilogati i mandati emessi in favore di istitutireligiosi (allegato n. 8).
Oltre alle fattispecie esposte, nell'anno 2009 è stato rilevato a carico d.el capitolo
19030 il pagamento di mandati in favore della Dr.ssa Fallara Orsola, dirigente del servizioftnanziarro e dell'Ins..!ub393*l9-.p,.lpJgJql9:ú.-9.2.2,7.29.,9.Q,-rl gui'E-s,a$e-Jerr4
effettuato in sede di risposta ai quesiti 6 e 7.
13360 31.12.09 968.067,95 BNL
I 33ól 3t.12.09 3.675.549,26 Ist. Credito sportivo, BNL, Cassa OepositiìTEiiitiI 3368 31.t2.09 2.707.2t6,25 BNL
I 3369 3t.12.09 t05.773,37 Cassa Depositi e Prestiti
.:: i...t t:):::..!,:;. t4 ... t.
;É !,:.ì')i.Éì1 r;:Élnll!:l-:n].l.l .:i,ii'riiì:i','.1::
9368 01.09.09 250.000.00 Parrocchia S. Giorgio Martire
9408 02.09.09 5.000,00 Parrocchia S. Giovanni Battista
1a
1.5 Anno 2010
L'esame dei mandati emessi nell'anno 2010 ha consentito di rilevare come anche inquest'anno siano transitati tra i servizi per conto di terzipagamenti riferibili a spese di cui alTitolo II della spesa, riferiti alla realizzazione di lavori pubblici ed all'acquisto di benid'investimento.
Nella tabella seguente vengono riepilogati i principali pagamenti indebitamenteawenuti a valere sul capitolo 19030 in relazione a quest'ultima fattispecie (allegato n. 30,vengono allegati due soli mandati in favore della SAIPE a titolo di esempio).
Anche nell'anno 2010 al capitolo 19030 è stato imputato un mandato emesso infavore del tesoriere comunale per I'estinzione dell'anticipazione di tesoreria, con le relativecompetenze di chiusura conto.
Si ribadisce che il rimborso dell'anticipazione di tesoreria ottenuta dall'ente devetrovare appostazione al Titolo III della spesa, codice 3.01.03.01 del bilancio dell'ente,mentre le somme corrisposte a titolo di interessi andavano contabilizzate al Titolo I dellaspesa.
Nella tabella successiva viene indicato il mandato emesso in favore dell'ente stesso,rel ativo alla restitu zione dell' antic ip azione di tesoreria.
+({
J\t
,/r(4^/._\. /
trfl
t47 5 08.02.10 t06.154,41 De.Fra.Car. Impianti S.a.s.
2083 15.02.l0 12.739,86 Esse Effe S.r,l.
2084 15.02.10 9.808,59 Esse Effe S.r.l.
3360 02.03.l0 4.450,03 Pubblicita SAIPE
3371 02.03,l0 4.450,03 Pubblicità SAIPE
3373 02.03.10 10.800,00 Pubblicità SAIPE
3376 02.03.10 2.700,00 Pubblicita SAIPE
3565 05.03.10 I17.193,60 PUbbIiCità SAIPE
7901 2l.05.10 92.736,00 Ditta Dotta Geom, Filippo
:,,N+fier l
1407t 31.12.10 36.345.742,24 Diminuzione anticipazione di cassa
37
Oltre alle fattispecie esposte, nell'anno 2010
19030 il pagamento di mandati in favore della Dr.ssa
finanziario, e dell'Ing. Labate Bruno, per un totale
effettuato in sede di risposta ai quesiti 6 e 7.
è stato rilevato a carico del capitolo
Fallara Orsola, dirigente del servizio
di € 760.048,00, il cui esame verrà
$é
JG{
1.6 Conclusioni
Presso il comune di Reggio Calabna, nel periodo esaminato, hanno trovatocollocazione tra i servizi per conto di terui, Titolo IV della spesa, pagamenti che sonoriferibili ad altri titoli del bilancio. un simile comportamento può essere dovuto a diverseragioni.
In primo luogo va rilevato come I'irnputazione delle spese riferibili ad altri titoli delbilancio al Titolo IV della spesa - servizi per conto di terzi, consente di sostenere le stesseanche in assenza di una specifica autonzzazrone da parte del consiglio comunale,formalizzata mediante I'approvazione di specifici stanziamenti all,interno del bilancio diprevisione o di sue successive vanazioni.
Infatti, I'art.31 del regolamento di contabilità dell'ente, riprendendo le disposizioniin materia contenute nel D.Lgs. n. 267100, prevede che "Per ciascuna unità elementare dispesq il bilancio costítuisce limite agli impegni di spesa, fatta eccezione per i servizi perconto di terzi, per i qualí si procede secondo quanto indicato al successivo Art. 40,,.
L'art' 40, rubricato'oAssegnazioni di maggiori somme ai servizi per conto diterzi,',prevede che "In corrispondenza con gli accertamenti dell'entrata possono iscriversi nellaparte passiva dei servizi per conto di terzi Ie somme occonenti per le restituzioni di depositio comunque di somme percepite per conto di terzi, anche in esubero rispetto alla previsionedi bilancio' All'autorizzazione delle maggiori assegnazioni si prowede con disposizione delSindaco, controfirmata dal "R.S.F." e dal Segretario comunale, da adottarsi entro il 3ldicembre dell'anno di riferimento,, .
I r'esame della documentazione contabile dell'ente ha inoltre evidenziato come
I attraverso I'irregolare imputazione ai servizi per conto di teni siano state sostenute spese
I prive di copertura frnanziana.I' L'esame del mastro relativo al capitolo di entrata 1950, Servizi vari per conto diterzi,
corrispondente al capitolo 19030 della spesa, ha consentito di rilevare come già nell,anno
riw38
{d
\JG*
2007 sia stato iscritto, con accertamento n. 2204,un credito di € 13.50 3.965,gga seguito delpagamento della rata di mutuo.
tffS'5fe*6ryif blr'iFef 'Àtl"ÉÉiÉ3rÉi+' r9
Essendo il pagamento dei mutui una spesa propria dell'ente, non può esistere alcuncredito vantato nei confronti di soggetti estemi, come testimoniato dal fatto che alla data diriferimento dell'ultimo consuntivo approvato tale somma figura ancora tra i creditidell'ente'-Y:9i*:"t*rtj-lt9-lg*gp*r-ocedimento contabile, è stato occulrato un disavan zo dibilancio. ""- :'"'^-"""-- "'.-.-"*"-.".
Lo stesso può dirsi in riferimento agli accertamenti di entrata n. 56289 e 56298 dell.s!+qE%
2008, rispettivamente di e 4.712.342,49 edi € I .32s.sgs,g3.
Quanto al primo, alla medesima data non risulta essere stato assuntopari importo' per cui appare evidente che I'accertamento è stato operatocontabilmente una serie di impegni assunti, fornendo pertanto solamentefrttizia alle spese sostenute.
.9ll1:":1"_r_::":".:"9.:""T_r_:*Tenro, che riporta come descrizione solamenre le lettere"oIF"' è di impofto qTl
"tt-1Tryflo n. 54241, relativo alle competenze corrisposte alte_soner€ " ::9:1,:
a;1yiri"^ii;ri;@,fffiffi;;;ffi; ;'il;; ;,",essendo una lpesài propii; àèii *tr, mediante t'urr.ii*.;i;"'é'J;rà-auiu fittiziamentecopertura alle spese sostenute.
Anche questi due ultimi accertamenti figurano ancora tra i crediti dell,ente alla datadi riferimento dell'ultimo consuntivo approvato, per cui, mediante lo specificoprocedimento contabile, è stato occultato un ulteriore disavanzo di € 6.037.g3g,32.
Nell'anno 2009 è stato effettuato, in data 31.12, I'accertamento n. 9g2g di €8'566'102'88 che riporta quale descrizione esclusivamente la dicifura ..accertamento
contabile"' che non trova riferimento in un impegno corrispondente ed è stato assunto perpareggiare fittiziamente le entrate per servizi per conto terzi conle corrispondenti spese. Ilresiduo non incassato alla data del 3l.l2.}g,pari ad e 6.7g9.64g,75, stante la mancanza diun effettivo credito supportato da un titolo giuridico, rappresenta un ulteriore occultamentodi disavanzo.
Negli anni 2007 - 2009, mediante l'improprio utirizzo del capitorooccultato * jtTg:.g-gl*l_lil_:,*!jte, in relazione ai soli accerramenriindicati, in € 26.33 l.SS3,96.
e"qèfl*@rf
un impegno di
per pareggiare
una copertura
19030, è stato
in precedenza
39
ínfl',
${.
.-_g
JGr
Quesito 4 - Accertare I'eventual e utilizzazione delle entrate a destinazionevincolata.
Gli scriventi hanno chiesto al dirigente pro tempore del Settore Finanzee Tributi, Dr.Carmelo Nucera, la esibizione dei dati relativi alle giacenze di cassa vincolate. II dirigenteha fatto presente che negli anni precedenti non è stata tenuta puntuale annotazione delleentrate incassate aventi destinazione vincolata e dei relativi pagamenti, comportandoI'impossibilità di quantificare, allo stato attuale, I'ammontare delle giacenze di cassa
soggette a vincolo di destinazione.
Tanto premesso, è stato riscontrato se presso il tesoriere comunale fosse tenuta unacontabilità delle entrate soggette a vincolo di destinazione, rilevando come presso lo stesso
sia tenuta una contabilità delle somme vincolate incassate e pagate. Tale dato risulta però
falsato dalle errate comunicazioni trasmesse dall'ente relativamente alla imputazione deipagamenti, per le ragioni che verranno di seguito esaminate.
Dall'esame dei mandati di pagamento archiviati è stato possibile rilevare come ilriferimento alla gestione della cassa libera o vincolata sia palesemente errato, comportandol'alteruzione del saldo relativo alle giacenze di cassa vincolate tenuto dal tesoriere.
A titolo di esempio si segnalano i mandati riportanti il riferimento alla reversale diincasso n. 6 del 2006. Con tale reversale sono state incassate le somme versate dalla BNL a
seguito dell'operazione di ristrutturazione dell'indebitamento dell'ente, perfezionato
nell'anno 2006.
Con tale operazione è stata prevista I'estinzione anticipata di una serie di mutuicontratti con la Cassa Depositi e Prestiti, utilizzando le risorse derivanti dall'accensione diun nuovo mufuo con la BNL.
Parte delle somme ricevute sono state versate alla Cassa Depositi e prestiti ed al MEFper I'estinzione delle posizioni pregresse, mentre la restante parte delle somm" iffim9Y-9-ry-ryryirg a {g -front9,.ai-pag3m9gt! degli sjati di avanzameÍtto dei lavori pubblicifrnanziati mediante i mutui oggetto di estinzione anticipata.
Tale somma, soggetta a vincolo di destinazione, poteva essere utilizzataesclusivamente per il pagamento delle specifiche opere pubbliche, salvo quanto previstodall'art. 195 del D.Lgs. n.267100.
II
I
40 +Tfl'
ié
-*-9Jce
L'esame dei mandati ha evidenziato, invece, :oTltlt*lJlto.ggll-lll[9_?lo__altesoriejec!9.-gagamenti diversi da quelli previsti facevano riferimento alle somme incassate conreversale n.612006.
Si elencano nella tabella seguente i mandati rinvenuti nei quali viene infondatamentefatto riferimento alla gestione vincolata dei fondi di cassa di cui alla revers ale 6106(allegaton' 1, ad eccezione dei mandati già allegati in sede di risposta al quesito l), che dovevaessere utilizzata solo per il pagamento di opere pubbliche, specificando che gli stessirappresentano solo un esempio della irregolare gestione della cassa vincolata.
In altri casi, in occasione di pagamenti di spese correnti è stato indebitamentecomunicato il riferimento alla gestione di cassa vincolata, senza far riferimento ad unaspecifica reversale.
Nella tabella seguente vengono riepilogati, a titolo di esempio, alcuni pagamentiirregolari (mandati già allegati in sede di risposta al quesito 1).
li;Íi,i:fi+iiirilllr 85/08 50.000,00
265s/09 3.047,00 rvrzta rocalt centro soclale dl Sbarre
Pagamento soc-2658/09 34.210,61
2867/09 3.000,00 l>ova per serylzt soclo assrstenziali
2870t09 I 1.300,00 Dova per serylzl soclo asststenziali2871/09 18.000,00 CasadiriposovillaSffi5248/09 33.494,08 e E ova per servtzl soclo assrstenziali
53 I 5/09 19.855,90 Coop. Skinner per servizi socio assisterziali
5316/09 6.301,90PEI rzr soclo asslstenztall
5633t09 29.545,19 per serylz soclo asslstenzlah
5919/09 6.861,96 uvup. ùK[rlrsr pEr serylzl soclo asslstenzlah
Coop.Skinnetpffi5922/09 18.613,90
592t/09 21.833,90 psr scrvtzl soclo assrstenzlah
5923/09 5.025,88Psr tzr socto asslstenzlall
5926/09 8.626,36 Dova per serylzt soclo assrstenziali
6243t09 23.588,80 vuvy. Lrueru rìussrapsr servtzl soclo asslstenzlall
Enelperaeuttiffi7215/09 1.000.000,00
823s/09 t22.534,65 psr paB4lrlsllro rnreressl oenvantl da contratti di swap9638/09
"_."2"5*q."0"9Q.09wÉ4zturrg uclra rarroccnla dl S. Gtorglo Martire
9408/09 5.000,00 rarroccnla ql s. Utovannl tsattistautv64.tvt
41 f--w'
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-t\)
cvVa inoltre rilevato come I'indicazione del riferimento alla gestione vincolata sia stata
comunicata al tesoriere dalla ditig*;;;-;;rp;;;;'d"i-*-;;";#;, ;;.;;;""ó;;i;Fallara, mediante separata comunicazione o mediante correzione a penna del mandatoelaborato dal sistema informativo.
Non aver proceduto a colreggere il mandato nel sistema informativo, porta comeconseguenza il disallineamento dei dati rilevabili informaticamente presso l,ente da quelli inpossesso del tesoriere.
In base a quanto rilevato, si può affermare come le giacenze di cassa aventi specificadestinazione siano state utilizzate pw pagarc spese differenti rispetto a quelle previste,inoltre il meccanismo di comunicazione utilizzato rende indispensabile un lungo ecomplesso lavoro frnalizzato alla ricostituzione delle giacenze di cassa vincolate ed alriallineaménto dei dati dell'ente con quelli del tesoriere.
42
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4-îw/
j-tJat
Quesito 5 - Accertare la regolarità dei mandati di pagamento in relazione agli
impegni assunti, con possibilità di verifica a campione.
5.1 Introduzione
Presso il Comune di Reggio Calabna, nel triennio 2008 - 2010, sono stati emessi
complessivamente oltre 47.000 mandati. Tanto premesso, gli scriventi hanno proceduto ad
esaminare, a campione, la rispondenza dei mandati di pagamento con i relativi impegni,
rilevando comeM{t:gi?-lg:*pu!pz-1pr-q-dj p-as-?ssntig->i-,4 $p.qee di..
anniprecedentialgpegn_issf "lli_"elljggg5gf4%*
L'esame dei mandati di pagamento viene effettuata distintamente per singolo anno.
5.2 Anno 2009
A titolo di esempio, si segnala il mandato n. 527512009, imputato all'impegno n.
338512009, ma relativo ad acquisti di arredi ed attrezza[tre awenuto nell'anno 2008 presso
la ditta Logitek S.r.l., di cui alle fatture n. 152 del 31.03.08 e n.406 del 15.09.08, perun
totale di€,70.298,40. Il capitolo di imputazione è i12004 - Acquisizione di beni immobili.
Il pagamento di € 439,68, effettuato con mandato n. 4A01D009, relativo all'acquisto
di materiale di cancelleria di cui alla fattura n. t75 de121-01.09 della Refill Center S.R.L. e
di competenza dell'anno 2009, è stato imputato all'impegno 16283/2008. Il capitolo di
imputazione è il 1487601 - Turismo ed immagine: stampati, cancelleria e materiale vario.
Il pagamento di € 17.738,77, effettuato con mandato n. 4092/2009, relativo a servizi
di manutenzione di cui alla fattura n.52 del 29.11.08 della Multiservizi Reggio Calabria
S.p.a. e di competeiza dell'anno 2008, è stato imputato all'impegno 2177/2009. Il capitolo
di imputazione è il1522A - Prestazione di servizi.
Il pagamento di C 119.435,82, effettuato con mandato n. 409512009, relativo a
servizi di manutenzione di cui alla fattura n. 52 del 29.11.08 della Multiservizi Reggio
Calabria S.p.a. e di competenza dell'anno 20A8, è stato imputato all'impegno 217812009.I1
capitolo di imputazione è il14390 - Prestazione di servizi.
Il pagamento di €, 108.227,56, effettuato con mandato n. 409612009, relativo a
servizi di manutenzione di cui alla fattura n. 52 del 29.11.08 della Multiservizi Reggio
Calabria S.p.a. e di competenza dell'anno 2008, è stato imputato all'impegno 217912009.11
capitolo di imputazione è il14397 - Prestazione di servizi.
43 /L1vfr/
Il pagamento di € 103.084,80, effettuato con mandato n. 409712009, relativo a
servizi di manutenzione di cui alla fattura n. 52 del 29.11.08 della Multiservizi Reggio
Calabria S.p.a. e di competenza dell'anno 2008, è stato imputato all'impegn o 2180/2009. Ilcapitolo di imputazione è il 10800 - Prestazione di servizi.
Il pagamento di € 103.171,76, effettuato con mandato n. 409812009, relativo aservizi di manutenzione di cui alla fatfura n. 52 del 29.11.08 della Multiservizi Reggio
Calabria S.p.a. e di competenza dell'anno 2008, è stato imputato all'impegno 218012009.11
capitolo di imputazione è il 10800 - Prestazione di servizi.
Il pagamento di € 138.198,41, effettuato con mandato n. 409912009, relativo a
servizi di manutenzione di cui alla fattura n.52 del 29.11.08 della Multiservizi Reggio
Calabria S.p.a. e di competenza dell'anno 2008, è stato imputato all'impegno 2l8l/200g. ncapitolo di imputazione è il T1320 - Prestazione di servizi.
Il pagamento di €, 150.482,54, effettuato con mandato n. 410l/2009, relativo a
servizi di manutenzione di cui alla fattura n. 52 del 29.11.08 della Multiservizi Reggio
Calabria S.p.a. e di competenza dell'anno 2008, è stato imputato all'impegno 2182/2009.I1
capitolo di imputazione è ll13320 - Prestazione di servizi.
Il pagamento di e rc5.147,20, effettuato con mandato n.410212009, relativo a
servizi di manutenzione di cui alla fattura n. 52 del 29.11.08 della Multiservizi Reggio
Calabria S.p.a. e di competenza dell'anno 2008, è stato imputato all'impegn o 218312009. Ilcapitolo di imputazione è il 10273 * Prestazione di servizi.
Il pagamento di € 99.939,58, effettuato con mandato n. 410612009, relativo a servizi
di manutenzione di cui alla fattura n.52 del 29.11.08 della Multiservizi Reggio Calabria
S.p.a. e di competenza dell'anno 2008, è stato imputato all'impegno 218512009. Il capitolo
di imputazione è il 13980 - Prestazione di servizi.
Il pagamento di €. 142.173,22, effettuato con mandato n. 410712001 relativo aservizi di manutenzione di cui alla fattura n. 52 del 29.11.08 della Multiservizi Reggio
Calabria S.p.a. e di competerua dell'anno 2008, è stato imputato all'impegno 218712009.I1
capitolo di imputazione è tl12570 - Prestazione di servizi.
Il pagamento di € 5.406,72, eîfettnto con mandato n. 4llll200g, relativo al
pagamento dei gettoni di presenza dei consiglieri circoscrizionali del mese di dicembre 200g
e di competenza dell'anno 2008, è stato imputato all'impegno 273712009. Il capitolo diimputazione è il 10050 - Prestazione di servizi.
44
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/t-7V/,
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Il pagamento di €, 5.406,72, effetfnto con mandato n. 411312009, relativo alpagamento dei gettoni di presenza dei consiglieri circoscrizionali del mese di dicembre 200ge di competenza dell'anno 2008, è stato imputato all'impegn o 273g/2009. Il capitolo diimputazione è il 10050 - prestazione di servizi.
Il pagamento di e 5'679,08, effettuato con mandato n. 4lls/200g, relativo alpagamento dei gettoni di presenza dei consiglieri circoscrizionali del mese di dicembre 200ge di competenza dell'anno 2008, è stato imputato all'impegno 2741/2009. Il capitolo diimputazione è il 10050 - prestazione di servizi.
Il pagamento di € 5.310,00, effettuato con mandato n. 4157/2009, relativo alpagamento della fattura n. 509366 del 29.12.08 della ditta pubbliKompass e di competenzadell'anno 2008, è stato imputato all'impegno 275-12/2009. Il capitolo di imputazione è il12463 - servizi di gestione teatro comunale.
In tutti i casi indicati, I'aver pagato spese riferibili all'anno 2008 avalere su impegnidell'anno 2009 determina la violazione del principio di annualità del bilancio previstodall'art. 162 del D.Lgs. n.267100.
Il pagamento di € 122.534,65, effettuato con mandato n. g235/2009, relativoall'onere straordinario derivante dalla sottoscrizione del contratto di swap con la BNL e dicompetenza dell'anno 2009, è stato imputato all'impegno ll7}gl2004. Il capitolo diimputazione è il 19030 - Servizi conto terzi.:'#*%é**,w.qtq,*.:,-
Il pagamento di € 7.200,00, effettuato con mandato n. 4050 /2009, relativo alle speseper comunicazione istituzionale in occasione del Festival di Sanremo e di competenzadell'anno 2a09, è stato imputato all'impegno 1344312008. Il capitolo di imputazione è il1011 - Incarico professionale per bollettino comunale.
Nei casi indicati, il pagamento di spese riferibili all'anno 2009 avalere su impegnig:[g:*l-::::i*ffii"!4rngsrfi-4n*bilr*.;úú*p.udd]ffi*s__dall'art. 162 delD.Lgs. n.267100.
%.rc*-
Inolke, le spese in questione non trovano risconho nel capitolo di impu tazione e,relativamente a quella imputata al capitolo 19030, la spesa è stata sostenuta in assenza dicopertura frnaruiari4 come già specificato in sede di risposta al quesito n. l.
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_l rrr ur r*-*.-
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5.3 Anno 2010 \--
Tenuto conto dei risultati dell'analisi relativa all'anno 2009, per l'anno 2010 èl'attenzione è stata focalizzata sui pagamenti effettuati in favore della Multiservizi Reggio
Calabria S.p.a., per le importanti implicazioni di carattere finanziario.
Il pagamento di e W.05Z19, effetfuato con mandato n. 1294/2010, relativo aservizi di manutenzione ordinaria del mese di settembre 20A9 della Multiservizi Reggio
Calabriia S.p.a. e di competenzadell'anno 2009,è stato imputato all'impegn o l4l7/2010.Il pagamento di € 103.093,05, effettuato con mandato n. 1295/2010, relativo a
servizi di manutenzione ordinaria impianti sportivi del mese di settembre 2009 della
Multiservizi Reggio Calabria S.p.a. e di competenza dell'anno 2009, è stato imputato
all'impegn o 1418/2010.
Il pagamento di € 61.762,29,effettuato con mandato n. 1297/2010, relativo a sewizidi manutenzione ordinaria impianti di illuminazione del mese di settembre 2009 della
Multiservizi Reggio Calabria S.p.a. e di competenza dell'anno 2009, è stato imputato
all'impegns I4l9l2UA.
Il pagamento di €' 178.620,58, effettuato con mandato n. I2gg/2010, relativo a
servizi di manutenzione ordinaria centro direzionale del mese di settembre 2009 della
Multiservizi Reggio Calabria S.p.a. e di competenza dell'anno 2009, è stato imputato
all'impegno l42O/20I0.
Il pagamento di € 70.075,31, effetfuato con mandato n. 130012010, relativo a servizi
di manutenzione ordinaria del mese di settembre 2009 della Multiservizi Reggio Calabria
S.p'u.e di competenza dell'anno 2009, è stato imputato all'impegno 142l/2010.
Il pagamento di € 162.759,61, effettuato con mandato n. 130l/2010, relativo a
servizi di manutenzione ordinaria cimiteri del mese di settembrc 2A09 della MultiserviziReggio Calabria S.p.a. e di competenza dell'anno 2009, è stato imputato all,impegno
1422t2010.
Quelli ci!9"tj9o.19 solo alcuni esemni di mandati pagati nell'anno 2010, riferiti ad
g!99.:i"9-!19*"Zglg-S.13 lisyq*lti"it_p:_quT9,l!9-4i prestazioni di comperenza delt'anno2009.
Il pagamento di spese riferibili
determina la violazione del principio
D.Lgs. n.26710A.
valere su impegni dell'anno 2010
bilancio previsto dall'af. 162 del
all'anno 2009 a
di annualità del
46
/
v-Tú1 /
t'té
Jo4Inoltre, in questo modo, viene occultato un onere che avrebbe dovuto gravare sul
bilancio deli,anno a cui fa riferimento la spesa e che avrebbe comportato un peggioramento
del risultato di amministrazione'
5.4 Anno 2011
Anche nell'anno 2011 è stato rilevato il pagamento di mandati in favore della II
Multiservizi Reggio Calabria s'p u:3j31919-,q9.iryl9snl defl'a319--]911: T-" r3latlvi 1::t-t I
di competenza dell'anno 201.0t* {
- ; p;g;.nio ai e r30.8sg,22, effettuato con mandato n' 19512011' relativo a servzt
di manuten zioneordinaria del mese di agosto 2010 della Murtiservizi Reggio calabria S'p'a'
e di compe teruadell'anno 2010, è stato imputato alf impegno 93U2A11'
Il pagamento di € 164.875,39, effettuato con mandato n' 19612011' relativo a servizi
di manuten zioneordinaria del mese di agosto 2010 della Multiservizi Reggio calabria S'p'a'
edicompetenzadell,anno20|0,èstatoimputatoall'impegno932120]l|.
Il pa$amento di € 180.942,65, effettuato con mandato n' 19712011' relativo a servizi
di manuten zioneordinaria del mese di agosto 2010 deila Multiservizi Reggio calabria s'p'a'
e di compe tenzadell'anno 20!0,è stato imputato all'impegno 93312011'
Ilpagamentodi€1l3.039,59,effettuatoconmandaton'19812011'relativoaservizi
di manuten zioneordinaria del mese di agosto 2010 deila Murtiservizi Reggio calabria s'p'a'
edicompetenzadell,anno2010,èstatoimputatoall'impegno9341201]I.
Ilpagamentodi€||2.944,30,effettuatoconmandaton.|991201l,relativoaservizi
di manuten zioneordinaria del mese di agosto 2010 deila Multiservizi Reggio calabria s'p'a'
edicompetetuadell,anno20: a,èstatoimputatoall'impegno9351201l'
Ilpagamentodi€l88.565,23.effettuatoconmandaton'20012011'relativoaservizi
di manuten zioneordinaria del mese di agosto 2010 della Multiservizi Reggio calabria s'p'a'
e di compe tenzadell,anno 20: 0, è stato imputato all,impegno 9391201]l.
Quellicitatisonosoloalcuniesempidimandatipagatinell'anno20]Il,riferitiad
impegnianno20ll,mariguardantiilpagamentodiprestazionidicompetenzadell'anno
2010. Dal 01.01.11 al 26.04.11 sono stati effettuati pagamenti in favore della società
Multiservizi Reggio Calabria S.p.a. a valere su impegni }An' ma riferiti a spese dell'anno
20l0,per un totale di C 3.413'513,69'
47
/L{,îvn /-
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0
Jor
euesito 6 - Esaminare eventuali irregolarità nell'ambito dei conferimenti di
incarichi professionali a dipendenti dell'ente, con particolare riferimento a quelli della
Dr.ssa Fallara.
6.1 Premessa
prima di esaminare gli incarichi conferiti ai dipendenti dell'ente, è opportuno
sintetizzare le principali disposizioni normative che disciplinano il rapporto di lavoro
pubblico e quelle relative alle possibilità di conferire incarichi a soggetti esterni ali'ente.
L'aficolo 24, comma 3, del D.Lgs. n. l65DA0l (già del D.Lgs. n.29193) fissa il cd'
principio dell'onnicomprensività della retribuzione dirigenziale, cardine del regime
retributivo del personale con qualifrca di dirigente.
In base a tale principio, il trattamento economico fissato dal contratto collettivo, sia
nella componente fissa che in quella accessoria, "remunera tutte le funzioni ed i compiti
attribuiti ai dirigenti ..., nonché qualsiasi incarico ad essi conferito in ragione del loro
fficio o comunque conferito dall'amministrazione presso cui prestano servizio o su
designazione della stessQ ".
E, vietato agli enti di appartenenza corrispondere compensi ulteriori rispetto al
trattamento accessorio fissato dalle disposizioni contrattuali, che remunera ogni attività del
dirigente.
A tale interpretazione si è sempre attenuta I'ARAN (Agenzia per la rappresentanza
negoziale delle pubbliche Amministrazíoni), la quale, posta di fronte ad un quesito
specifico, ha chiarito3 che "l'art.33 det CCNL del 10.04.1996 definisce chiaramente la
struttura della retribuzione dei dirigenti prevedendo, oltre agli istituti dello stipendio
tabellare, deya R.I.A. e della indennità integrativa speciale (inclusa allo stato attuale nello
stipendio tabellare in base all'art. l, comma 2, lett. d), del CCNL 12'02.2002) solo la
retribuzionte di posizione e la retribuzione di risultato'
Oltre alle predette componenti delta retribuzione I'attuale disciplina contrattuale
consente di coryispondere ai dirigenti soltanto i seguenti due ulteriori compensi, a titolo di
retribuzione di risultato :
Compensi professionali per gli awocati di cui all'ort. 37 del CCNL del 23.12.1999;
, Parere DB27 in data 12.04.2002 - Area:Dirigenti - Istituto:Trattamento economico
49
-àIq
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compensi per..incenîi!i.:tl!L.Eygs!szlo"ts,=-dt -cfli*"qu.iart.J g_ 89_!!q...leggie--n-- I0gfi9g*4,**_
s es.o!!g Jg- p r-eytsi on e*de ll.' a r-t. 2 I d e t C C NL d e I 23 . l- 2. I g g g" .
Ad essi vanno, tuttavia aggiunti, ia base al CCNL dell'Area 2 de|22.02.06:
diritti di rogito: I'aficolo 25 del CCNL ha previsto, con nonna di indubbia portata
innovativa che pohà essere applicata a partire dalla sottoscrizione di tale contratto, che ai
iff-.:ti t1.91+sa1r-delle"tunzioni-di-vice;s,esr.et?Ilssilp-o*9lo_g3lil _q-n1tl-qi lgetqlggg,_p9f*gli adempimenti posti in essere nei periodi di assenza o impedimento del Segretario
comunale;
- incentiví recupero evasione ICI: la dichiarazione congiunta n. 4 ha specificato che
possono essere erogati al personale dirigente gli incentivi previsti dall'art. 3, comma 57,
della Legge n. 662/96 e dell'art. 59, comma 1, lett. p, del D.Lgs. n. 446/9j.
Inoltre, in base alle disposrzioni dell'art. 20 del CCNL del 22.02.10 ed a valere da
tale data, può essere corrisposto al personale dirigente il compenso previsto dall'art. 12,
comma 1, lett. b), del D.L. n. 437196, convertito in Legge n.556196.
La disposizione di legge richiamata prevede che il Giudice Tributario, nel liquidare le
spese in favore dell'ente locale, nel caso venga assistito d1 Rro?ri diperrdenti, applic"li
,"n*i llt:* t":1 "g]fr"ocati e procuratori, ridotta d?.1 .?a.Ty.=.._,..
La somma erogabile al dirigente impegnato nella difesa in giudizi o innanzi al
Giudice Tributario, pertanto, è esclusivamente queila liquidata dal giudice in sede di
sentenza e successivamente riscossa, qualora condanni la controparte al pagamento delle
spese di giudizio.
Il parere del Consigiio di Stato - Commissione Speciale Pubblico Impiego del 4
maggio 2005 (recepito nella circolare del Ministero del Welfare n. 35 del 5 settembre 2005)
ha avallato definitivamente l'interpretazione più rigorosa dell'art. 24 del D.Lgs. n. 16510l,
che si applica anche agli enti locali quale disposizione di principio.
In relazione agli incarichi conferiti ai dirigenti, il Consiglio di Stato, distingue tre
tipologie di incarichi, ma ritiene che a tutti vada applicato rigorosamente il regime
dell'onnicomprensività :
- incarichi conferiti in ragione dell'ufficio;
- incarichi conferiti su designazione dell'Amministrazione di servizio;
- incarichi comunque conferiti dall'Amministrazione di servizio.
la
50tr
rrh'
Poiché si tratta in tutti i casi di attività connesse in maniera più o meno diretta al
rapporto organico tra il dirigente e l'Amministrazione, "l'assolvimento di simili incarichi
può logicamente farsi rientrare tra Ie normali incombenze dei dirigenti, la remunerazione
delle quali viene conseguentemente determinota îenendo presente l'esígenza di far fronte
pure ai suddetti ulteriori impegni".
La rigorosa applicazione del regime di onnicomprensività comporta che possano
essere erogati al dirigente, per tutti gli anzidetti incarichi, solo i compensi che trovino il
proprio fondamento in una norrna del contratto collettivo.
Da ultimo,l'art.2A del CCNL del 22.02.10 ha ribadito le disposizioni in tema di
onnicomprensività della retribuzione dirigenziale, precisando, al comma 1, che "Iltratîamento economico dei dirigenti, ai sensi dell'art. 24, comma 3, del D.Lgs. n. 165 del
2001, ha carattere di onnicomprensività in quanto remunera completamente ogni incarico
conferito ai medesimi in ragione del loro ufficio o comunque collegato alla rappresentanza
di interessi dell'ente".
Il comma 2 prevede che "In ogs*":-o-3!!::":W!g.f.g.dl!!:i3_ione e /i risultat_g-, eii
dirigenti possono essere erogati direttamente, a titolo di retribuzione di risultato, solo i
compensi previsti da specifiche disposizioni di legge, come espressamente recepite nelle
iigenti disposizioni della *lotliriii-lriîi"tir|io "*t'io,noit"' " i"condo-te modali,,i io
queste stabilite: art.92, comma 5, D.Lgs. 163 del 12.04.2006; art.37 del CCNL del
23.12.1999; art. 3, comma 57, della Legge n. 662 del 1996; art. 59, comma I,lett. p), del
D.Lgs. n.446/97 (recupero evasione ICI); art. 12, comma l, lett. b), del D.L. n.437 del
1996, convertito nella legge n. 556 del l99C'.
Al comma 3 è specificato che "L'atto di conferimenlo oppure di designazione o,
comunque, di nulla osta all'espletamento dell'íncarico, ove conferito da soggetti terzi,
pubblici o privati, su designazione dell'Ente specifica la riconducibilità dell'incarico e del
relativo compenso al regime dell'onnicomprensività".
Tanto premesso, appare ben chiaro il quadro normativo vigente, che esclude la
possibilità di attribuire compensi al personale dirigente a seguito di incarichi conferiti
dall'amministrazione o per i quali è stata effettuata una designazione daparte della stessa o
che siano stati svolti nel suo interesse. i,e uniche eccezioni riguardano le attività previste da
specifiche disposizioni di legge, analiticamente richiamate dai contratti collettivi.
j\\)
J{
5l
M
Va infine rilevato come I'art. 25 del regolamento dell'ente, al comma 2, lett. d),
specifichi che al dirigente sono affidate "funzioni specialistiche ad elevato contenuto
professionale", per cui anche attività di particolare complessità non possono essere
considerate estranee ai normali doveri d'ufficio.
Anche per il personale dell'ente privo della qualifica di dirigente vige pienamente ilprincipio di onnicomprensività della retribuzione. L' Mt 45 del D.Lgs. n. 165/01 prevede che
"il trattamento economico fondamentale ed accessorio dei dipendenti pubbtici è definito
esclusivamente dai contratti collettivi".
Si richiama in proposito quanto affermato dalla Corte dei Conti, Sezione
giurisdizionale per la Regione Puglia, nella sentenza î. 487/2010: "In proposito si osservo
che, avuto riguardo alla generalità del personale dipendente dagli enti locali (per ilpersonale statale si cfr.gli artt.20, quinto comma, L.163/1979 e 50, settímo comma,
L.312/1980), il principio di onnicomprensività della retribuzione, già desumibile dall'art.
19, quinto comma, del D.P.R. 191/1979, è stato aggetto di espressa consacrazione
normativa all'art. 3l (rubricato "onnicomprensività") del D.P.R. 347/1983 (di recepimento
delle "norme risultanti dalla disciplina prevista dall'accordo del 29 aprile I9B3 per ilpersonale dipendente dagti enti iocati), che ha "fatto dívieto di corrispondere ai dipendenti,
oltre a quanto specificatamente previsto dal presente accordo, ulteriori indennità, proventi
o compensi, dovuti a qualsiasi titolo in connessione con i compiti istituzionali attribuiti a
ciascun dipendente".
E'da evidenziare che Ia surriportata disposizione di cui all'art.31 del D.P,R.
347/1983 - che deve considerarsi compresa fra le disposizioni confermate dall'art. 50
D.P.R. 333/199A - non rientra nel novero delle disposizioni che, a termini del comb. disp. di
cui all'art.71 D.Lgs. 165/2001 e degli elenchi allegati sub lettere A), B) e C) allo stesso
D.Lgs., hanno cessato di produrre ffittt, a seguito della sottoscrizione, rispettivamente, dei
contratti collettivi per il quodriennio 1994-1997 per il personale non dirigenzíale (allegato
A) e per il personale dirigenziale (allegato B) e dei contratti collettivi per il quadriennio
1998 - 2001 (allegato C)".
Riguardo la possibilità di conferire incarichi professionali a soggettlestemi alllente,"-
la Legge 30 dicembre 2004, n. 311 (Finanziaria2005), al comma 42, ha stabilito che il
conferimento di incarichi "deve essere adeguatamente motivato con specifico riferimento
all'assenza dí strutture organizzative o professionalità interne all'ente in grado di
j.\9
J{
52
-Nfl
assicurare i medesimi servizi, ... In ogni caso I'atto di affidamento di incarichi e consulenze
... deve essere corredato della valutazione dell'organo di revisione economico-finanziaria
dell'ente locale e deve essere trasmesso alla Corte dei conti. L'affidamento di incarichi in
dffirmità ... costituisce illecito disciplinare e determina responsabilità erariale".
L'attuale formulazione dell'art. 7, comma 6, del D.Lgs. n. 16510l prevede che
presupposto di legittimità per il conferimento di un incarico professionale è I'aver accertato
I'oggettiva impossibilità diutilizzare le risorse umane al suo interno.
Non può pertanto essere considerato legittimo conferire un incarico ad un dipendente
dell'ente in luogo della nomina di un professionista esterno, in quanto il possesso delle
professionalità da parte del dipendente stesso preclude la possibilità di conferire l'incarico.
Tanto premesso, di seguito si procederà ad esaminare gli incarichi conferiti.
6.2 Gli incarichi di difesa in giudÍzio innanzi la Commissione Tributaria
Dall'esame del Regolamento generale delle entrate dell'ente, approvato con
Deliberazione di Consiglio Comunale n. 14 del 30.03.99, così come modificato con
Deliberazione di Consiglio Comunale n.2 de|24.02.02, è possibile rilevare come, all'art.4,
sia previsto che "Sono responsabili delle singole entrate del Comune i dirigenti o funzionarititolari di posizioni organizzative ai quali Ie stesse restano ffidate dal piano esecutivo di
gestione.
compresa I'attività ístruttoria di controllo e verifica, e l'attività di liquidazione, di
accertamento nonché s anzionatoria".
Lo stesso Statuto dell'ente, all'art. 73, nguardante le funzioni del Sindaco, prevede
che "L'esercizio della rappresentanza in giudizio può essere dat Sindaco attribuito ai
dirigenti in base a delega", evidenziando in maniera inequivocabile come tale compito sia
connaturato alla qualifica di dirigente.
Alla Dr.ssa Fallara Orsola sono stati conferiti una serie di incarichi da parte del
Sindaco, Dr. Giuseppe Scopelliti, per la difesa in giudizio dell'ente innanzi la Commissione
Tributaria.
Gli incarichi conferiti alla Dr.ssaFallara Orsola (esempio in allegato n. 1) appaiono
del tutto identici a quelli conferiti a professionisti esterni all'ente, non tenendo in alcun /conto che la stessa era una dirigente dell'ente. Alla Dr.ssa Fallaara Orsola è stato assegnato, V
(
3Jd.
53
}YN
dietro corrispettivo, il compito di difendere I'ente in giudizio iwrarv;i alla Commissione
Tributaria.
In alcuni incarichi il compenso è stato già quantificato in sede-di conferimento, in
altri casi, dal mese di maggio 2008 in poi (esempio in allegato n- 2), viene prevista
l, aoolicazion. ffi^ttiriiptofessionale forense.
-:15"--;;;;.;--**"La gestione dei contenziosi tributari è una normale attività dell'ufficio tributi degli
enti, che deve essere svolta nell'ambito della normale attività lavorativa. La possibilità di
percepire compensi ulteriori rispetto al trattamento economico ordinariamente previsto può
essere consentito esclusivamente nella fattispecie indicata dall'art. 20 del CCNL del
22.02.l0.Siricordacomeladisposizionecontrattuale,uu,,,.
applicata solamente a decorrere da tale data.
Nel caso in questione, potevano essere corrisposti incentivi solo in caso di condanna
della controparte al pagamento delle spese in favore dell'ente, eventualità che, dall'esame
degli atti, non risulta mai essere richiamata.
La Dr.ssa Fallara Orsola non poteva pertanto essere considerata alla stregua di un
professionista esterno all'ente e nessun compenso poteva esserle corrisposto,
indipendentemente da quanto indicato dai prowedimenti di conferimento degli incarichi.
Gli atti di conferimento degli incarichi appaiono pertanto illegittirni, in quanto il
Sindaco avrebbe semplicemente dovuto delegare la rappresentanza dell'ente innarruí alla
Commissione Tributaria alladirigente del Settore Finanze e Tributi'
A bene vedere una simile delega non appare necessaria, in quanto implicita
compiti attribuiti al dirigente del settore Finanze e Tributi dal Regolamento dell'ente
materia di entrate, in precedenza richiamato.
I vu sesnalato come il Settore Finanze e Tributi ha proweduto a rappresentare I'entet-lin passato innanzi alla Commissione Tributaria in tutti i casi in cui sia sorto un contenzioso,
f inaip.na.ntemente dall'attribu zione di uno specifico incarico sindacale.
t errest,ultimo fatto dimostra in maniera inequivocabile come I'attività di
rappres ent anza sia c onnaturata allo specifi co incarico diri genziale.
Gli scriventi hanno esaminato, tramite interrogazione del sistema contabile dell'ente,
quali mandati siano stati emessi e pagati in favore della Dr.ssa Fallara Orsola, avente codice
creditore 26475,ad esclusione di quelli relativi al rimborso di spese di missione.
I-t_5
<l{
ner
in
54
t1N
In favore della Dr.ssa Fallara Orsola sono stati effettuati ulteriori pagamenti,
congiuntamente ad altri soggetti, utilizzando il codice creditore 31982 - Diversi creditori. In
questa sede verranno esaminati esclusivamente i mandati riferiti all'attività di patrocinio
dell'ente, identificati in base a quanto indicato nella causale dei mandati stessi, in quanto si
procederà ad esaminare in seguito i restanti pagamenti, separatamente per tipo di attività a
cui sono riferiti.
Nella tabella seguente vengono riepilogati i mandati emessi (allegato n. 3), indicando
anche il capitolo di bilancio a cui sono imputati ed il provvedimento di liquidazione
relativo.
Gli scriventi hanno rilevato come alcuni dei prowedimenti indicati nei mandati siano
inesistenti, in quanto non è mai stato raggiunta la numerazione 10.000 per il Settore Finanze
e Tributi.
3\9
{^t\_>
ltI
Data
06.05.09 5646 26.832,00 10s05 Prow. Dir. Finanze e Tributi n. 12 del 22.04.09
25.05.09 6455 18.720,40 t0694 Prow. Dir. Finanze e Tributi n. 10000 del 29.01.09
08.06.09 6685 64.880,00 10441 Prow. Dir. Finanze e Tributi n. l5 del 08.06.09
08.06.09 6688 10.000.00 t0694 Prow. Dir. Finanze e Tributi n. 15 del 08.06.09
03.08.09 8671 54.9t2,00 1 0505 Prow. Dir. Finanze e Tributi n. 10000 del 29.01.09
02.09.09 9396 t7.472,00 10505 Prow. Dir. Finanze e Tributi n. 10000 del2g,01.0g
02.tt.09 n754 14.976,00 I 0505 Prow. Dir. Finanze e Tributi n. 10000 del29.01.09
03.1 1.09 n779 12.480,00 I 0505 Prow. Dir. Finanze e Tributi n. 10000 del 29.01.09
10.12.09 l 3088 24.480,00 19030 Prow. Dir. Finanze e Tributi n. 10000 de|29.01.09
04.01.l0 2 17.472,00 I 0505 Non indicato
08.04.10 s369 25.704,00 19030 Prow. Dir. Finanze e Tributi n. 10000 de|26.01.10
26.04.t0 6356 84.864,00 19030 Prow. Dir. Finanze e Tributi n. 10000 del 26.01 .10
12.05.10 7l 80 49.920,00 19030 Prow. Dir. Finanze e Tributi n. 10000 del26.01.10
03.06. r 0 8324 56.656,00 19030 Prow. Dir. Pinanze e Tributi n. 10000 del26.0l.l0
15.06.10 8965 50.000,00 19030 Prow. Dir. Finanze e Tributi n. 10000 del26.0l.l0
13.07.10 10189 63.648,00 19030 Prow. Dir. Finanze e Tributi n. I 0000 del 26.01 . l023.07.t0 t0641 47.424,00 19030 Non indicato
03.08.10 t0872 46.176,00 19030 Non indicato
07.09.10 I 1558 58.656,00 19030 Non indicato
22.09.t0 t2231 50.000,00 r9030 Non indicato
Totalé- 795.272,00
55 vl
Quanto ai capitoli a cui sono stati imputati i pagamenti, utilizzando il capitolo 19030
- servizi conto terzí,la spesa è stata sostenuta in assenza di una previsipne di bilancio e di
copertura finarrliaira. Infatti, agli impegni assunti in riferimento ai servizi effettuati perfI
conto di terzi corrisponde sempre un accertamento di pari importo, garantendo la neutralitàfI
dell'operazione in bilancio. Trattandosi di una spesa propria dell'ente, non esistendo u{diritto di credito nei confronti di terzi,l'accertamento è privo di titolo giuridico, per cu{
viene meno la neutralità dell'ope razione,con la conseguen za che la spesa sostenuta è privf
di copertur a frnanziaria.
In alcuni casi è stato adottato il prowedimento di liquidazione, come ad esempio in
riferimento al mandato n. 10872/2010, sebbene nel mandato non venga fatto riferimento al
numero dell'atto.
La liquidazione del compenso a titolo di acconto per i contenziosi ATERP e SOCIB,
pari ad C 46.176,00 comprensivi di IVA e contributi, è awenuta con prowedimento n. 28t
del 03.08.10 (allegato n. 4), a seguito di presentazione di fattura da parte della stessa
dirigente Dr. Fallara Orsola n. 9 del 03.08.10.
In conclusione, la Dr.ssa Fallara Orsola ha liquidato"e j:T_:::1y?T:*î_.-lolP-t..i*q
mandati in proprio favore per remunelarl attivlS_glt"!:.d:l _ryo19 0! "$rigelj.: 9:]11:*..,pertanto già remunerate attraverso I'ordinario trattamento e_cogo,plgo- in.b4$.e. al-principio-di'
onnicomprensività della retribuzione dei pubblici dipendenti, previsto dall'art. 24, comma3,
del D.Lgs. n. 165/01 e richiamato dai contratti collettivi.
Inoltre, limitatamente a quelli imputati al capitolo 19030, il pagamento è avvenuto in
assenza di disponibilità di bilancio, in violazione degli artt. 151, 164, comma 2, I83 e 191
delD.Lgs. n.267100 edegli artt.3l,47 eT2delRegolamentodicontabilitàdell'ente.
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56
6.8.1 tr rispetto degH obblighi fiscati
Dopo aver riepilogato le somme indebitamente corrisposte ai dirigenti e ad altri.
dipendenti dell'ente, gli scriventi ritengono oppor,tuno esporre ìl contenuto delle
dichiarazioni ai fini fiscali dell'ente (Modello 770) e di alcuni dei so$getti in precedenza
eleircati, rispetto ai quali sono state rilevate
Va preliminarnrente ricordato che ogni somma corrisposta da un sostituto d'imposta,
nel caso qpeci{ico il Comune di Reggio Calabria riferita a redditi di lavoro dipendente,
lavoro auÍonomo o lavcro occasionale, deve essere obbligatoriamente assoggettata a ritenuta
a titolo d'rimposta (redditi da lavoro dipendente) o a titolo d'acconto (redditi da lavoro
e redditi da lavoro occasionale).
Le somme corrisposb e le ritenute effettuate devono essere comunicate annuaLnente
all'Agenzia delle Enfiate, mediante il modello 770.
9T
I dati trasmessi dai sostituti d'imposta vengono confrontati, mediante l,utilizzo diprocedure informatiche automatizzate, con quelli contenutie nelle dichiarazionidei redditidei percettori (modello 730 o modello unico). Nel caso in cui il percettore non dichiari lesomme' l'Agerrgia delle Entrate procede automaticamente (salvo rarissime eccezioni dowtea possibili malfunzionamenti del sistema) all'emissione di un awiso di accertamento, con ilquale viene contestata I'omessa dichianzione del reddito percepito.
Tanto premesso' la possibilità di evadere le imposte sui redditi è condizio nata allamancata dichiarazione da parte dell'ente delle erog azioni effetfuate ed alla mancatadichiarazione da parte del percettore delle somme ricevute.
Nel caso in cui non si verifichino entrambi i prezupposti, o verranno richieste lemaggiori imposte a seguito di accertamento fiscale (se l'ente dichiara di averle corrisposteed il percettore non dichiara d.i averle ricevute) o il lavoratore verserà comunque quantodovuto (se I'ente non dichiara di averle corrisposte ma il percettore Ie indica nella propriadiehiaruzione dei reddiri).
Gli accertamenti effettuati presso I'ente, come già accennato, hanno evidenziatocome non sia conservato agli atti d'ufficio il modello 770/2009, relativo alle sommecorrisposte nell'anno 2008, limitatamente alla parte relativa alle somme corrisposte alavoratori autonomi ed occasionali.
La competenza in materia d.i presentazione delle dichiarazioni fiscali è demand ata aISettore Finanze e Tributi, per cui, sino alla sua sostituzione, era la Dr. Fallara orsola adover predisporre le dichiarazioni fiscali.
n modello 7702an, relativo alle sorffne corrisposte nell'anno 2009, è statopredisposto dal dirigente pro tempore,DÍ. carmelo Nucera, ed è stato possibile esaminare idati nello stesso contenuti.
Le dichiarazioni fiscali devono essere sottoscritte dal rappresentate legale dell,ente, ilSindacopro tempore, e dal presidente del collegio dei revisori.
L'esame dei dati contenuti nelle dichiarazionifiscali presenti in Anagrafe Tributaria,comunicati dall'Agenzia delle Entrate di Formia (allegato n. 6l), a seguito di specificarichiesta degli scriventi, hanno evidenziato varie irregolarità.
In diversi casi è stato rilevato come I'ente ha omesso di dichiarare la corresponsionedi somme a favore dei propri dipendenti per attività di natura occasionale (oggetto di esame
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in questa sede). In alcuni casi i dipendenti hanno omesso di dichiarare quanto ricevutodall'ente.
La combinazione delle due inegolarita determina I'evasione delle imposte sui redditi,che non sarebbe stata possibile, per le ragioni in precedenza esposte, se si fosse verificatoI'inadempimento da parte di uno solo dei due soggetti interessati (l'ente ed il percettoredelle somme).
Nelle tabelle seguenti vengono riportate, per gli anni 200g e 2009, le sommecorrisposte ai dipendenti, così come riepilogate nelle tabelle relative ad ogni dipendente, lesomme che l'ente ha dichiarato di aver corrisposto e quelle dichiarate dai dipendenti nelleproprie dichiarazioni dei redditi.
In relazione ai dati indicati nella tabella precedente, si specifica che il redditodichiarato di€' 52.395,00 si riferisce all'attività di lavoro autonomo (euadro RE del modellounico) svolta dalla dirigente e riferita a "servizi contabili e fiscali da dottoricommercialisti". Il volume d'affari dichiarato ai fini IVA è pari ad € 52.395,00.
Non è possibile affermare con certezza che la dirigente ha dichiarato le sommepercepite dal Comune di Reggio Calabria, senzaprocedere all'esame delle scritture contabilirelative all' attivita professionale.
Appare evidente, in ogni caso, che parte delle somme corrisposte non sono stateindicate dall'ente nel modello 770 e che la Dr.ssa Fallara Orsola non le ha dichiarate nelmodello Unico.
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Dr.ssa Orsola Fallara
2008 2009ù{fiullrl; Gorrtslx}$e nlevate oal mandaú dl pagarnento 127.562,57 457.589,32
rl'pusr€ srssrarare gall'ente nel modello 77O 50.380,00 4t0.237,00ul1;qurìrrs sar qrpetroeme nef modello Z3O( o Uuico) 52.395,00 Non presentatoIroI1 assoggella[e a ulssaaolte 7-t.182,57 457.599,32
93
Ing. Pasquale Crucitti
Somme corrisposte rilevate dai mandad di pagamdto 122.573,92
Soname corrispostC acti araaffiffi sl 89.242,A0
Somme diqhiarate dal dipclr@Somme non dichiarate a tassazione
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Dalla tabella precedente è possibile rilevare che I'ente non ha dichiarato di avercorrisposto all'Ing. Pasquale cruciui la somma di € 33.33 l,g2 (122.573,g2 - gg.242,00), maparte di tali somme sono state indicate dal percettore nella dichiarazione dei redditi modelloUnico.
Dalla tabella precedente è possibile rilevare che nell'anno 200g I'Arch. MarcelloCammera ha indicato nella propria dichiarazione dei redditi il medesimo importo che è statosuccessivamente indicato dall'ente nel proprio modello 770. Tale importo è nettamenteinferiore alle somme effettivamente percepite.
In particolate, non sono stati dichiarati compensi per € 94.797,36 percepiti dalComune di Reggio Calabna, esattamente pari ai compensi riferiti al servizio idricointegrato, oltre alla somma di€ 4.349,00 percepita datla Federazione Italiana pallavolo.
Nell'anno 2A09 I'Arch. Marcello Cammera non ha dichiarato di aver percepitoalcuna somma' contrariamente a quanto rilevato dagli scriventi ed a quanto indicatodall'ente nel modello 770.
si specifica che la maggiore somma indicata nel modello 77oindividuata dagli scriventi, può essere dovuta alla presenza di ulterioriindividuati nel corso delle ricerche effetfuate.
rispetto a quella
pagamenti, non
Arch. Marcello Cammera
94
Ing. Bruno Fortugno
2008
93.294,49
2009
153.979,37Somme corrisposùe riteva@
rùguru (ncruaraf€ (Ia&.gnt€ lrel tfradello; 771].. .:t t2.100,00 t53.979,00ùrr+|lll; gqrysg(}E-E a{ ailrl sogptrl (cotl3orzia Reggiogo}i:. 8.943,00 0
144.554J00so-*rai.Sr,_*u,cet_
87.339,00
4nr u(,Er(Irs-ruuuutc a ussauronq t4.ggg,4g 9.245,37
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Dalla tabella precedente è possibile rilevare che nell'anno 2008 I'ente ha dichiaratonel proprio modello 77A di aver corrisposto all'Ing. Bruno Fortugno solamente la somma die 12-100,00. La differenza can quanto effettivarnente percepito (c g3.2g4,49) è di €81.194,49, esattamente pari ai compensi riferiti al servizio idrico integrato.
Parte delle somme ricevute sono state dichiarate dat dipendente nel proprio modelloUnico.
Nell'anno 2009 non sono state dichiante integralmente le somme corrisposte dalComune di Reggio Calabria.
Dalla tabella precedente è possibile rilevare che nell'anno 2008 I'ente ha dichiaratonel proprio modello 77A di aver corrisposto all'Ing. Giuseppe Granata solamente la sommadi e 28.600,00. La differenza coî quanto effettivamente percepito (€ 5g.600,00) è di €30.000,00.
Parte delle somme ricevute sono state dichiarate dal dipendente nel proprio modelloUnico.
Ing. Giuseppe Granata
200& 2009t;lrflù'p(r${s ruevars. {;al mF {lau df pagarn€ttto 58.600,00 67.500,00
6?J00p0Somme eonispòste dicbiarate 28.600,00
ururuararc sar trq]etrae$r€ fielmodellc:/JO ( o Umeo) 30.396,00 67.500,00
0Sssme noi dichiarate,a tas#one 28.214,00
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Aw. Fedora Squillaci
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Dalla tabella precedente è possibile rilevare che nell'anno 200g l,ente ha dichiaratonel proprio modello 770 dr non aver corrisposto alcuna soÍrma all,Aw. Fedora squillaci.La differenza con quanto effettivamente percepito (e 4.a7r,42) è di €,4.07r,42, esattamentepari ai compensi riferiti al servizio idrico integrato.
Dalla tabella precedente è possibile rilevare che nell'anno 200g l,ente ha dichiaratonel proprio modello 770 diaver corrisposto all'Aw. Francesco Zoccalisolamente la sommadi €' 25'130'00' La differenza con quanto effettivamente percepito (€ 34.137,20) è di €9-006,49, esattamente pari ai compensi riferiti al servizio idrico integrato.
Quanto percepito non è stato dichiarato dall'Aw. Francesco zoccalimodello 730.
nel proprio
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Aw. Francesco Zoccali
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Quesito 7 - Esaminare evenfuali irregolarità nel conferimento di incarichi a
professionisti esternio anche a campione.
Gli scriventi hanno proceduto ad esaminare alcuni incarichi affidati a professionistiesterni, con particolare riferimento a quelli per attivita tecniche e relativamente al triennio2008-2010.
Tra gli affidatari di tali incarichi sono infatti presenti alcuni soggetti legati adipendenti dell'ente da rapporti di parentela o di altra natura.
Prima di esaminare gli incarichi nel dettaglio, è opporfuno precisare cheI'affidamento di incarichi professionali per attività di natura tecnica è regolata dalledisposizioni dell'art. 9l del D.Lgs. n.163/06.
Il comma 2 del citato art. 9l prevede che "GIi incarichi di progettazione, dicoordinamento della sicurezza in fase di progettazione, di direzione dei lavori, dicoordinamento della sicurezza in fase di esecuzione e di collaudo nel rispetto di quantodisposto all'art. 120, comma 2-bis, di importo inferiore alla somma di cui al comma I (€100'000,00) possono essere ffidati dalle stazioni appaltanti, a crlra del responsabite del
procedimento, ai soggetti di cui al comma I dell'articolo 90, nel rispetto dei principi di nondiscriminazione, parità di trattamento, proporzionalità e trasparenza, e secondo laprocedura prevista dall'art. 57, comma 6; I'invito è rivolto ad almeno 5 soggetti, se
sussistono in tale numero aspiranti idonef'.
va segnalato come per I'afrrdamento di incarichi di natura tecnica, quali quelli diptogettazione, direzione lavori, collaudo, coordinamento della sicurezza, anche nel caso diimporti inferiori ad € 20.000,00, non è possibile utllizzare la procedura prevista dall,art.125, comma 11, del D.Lgs. n.163/06.
In merito all'utiliz-zo di tale procedura, infatti, I'Autorità per la vigilanzasui contrattipubblici di lavori, servizi e forniture, con Determinazione n. 4 del 29.03.07, ha specificatoche "... dfficilmente í servizi tecnici in materia di lavori pubbtici possano essere
ricompresi tout court tra i servizi in economia, sìa perché I'ffidamento dei servizi tecnici è
sottoposto a specifica ed autonoma disciplina, dove le regole si diversificano a seconda cheI'importo stimato del compenso superi o meno la soglia di 100.000 eltro, sia perchéI'acquisizione in economia deve essere preceduta dall'assunzione di specificoprowedimento interno da parte di ciascuna stazione appaltante con cui essa individui i
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singoli servizi da acquisire con la specîale metodo dell'economia, con riguardo alle propriespecffiche esigenze e in relazione all'oggetto owero in riferimento coerente alle categorieindicate dal comma 10, del detto art. 125',.
Secondo quanto affermato dall'Autorità, non è pertanto totalmente da escludere lapossibilità di far ricorso alle disposizioni di cui all'art. 125, comma ll, del D.Lgs. n.163/06, ma il ricorso deve essere espressamente consentito da un regolamento che individuila tipologia dei singoli servizi tecnici affidabili con tale procedura e che tenga contonell'individuazione della coerenza conle categorie indicate al comma 10.
In tal senso è da intendersi il consiglio indicato alla lettera 0 della citataDeterminazione n. 4/2A07.
Il comma 6 bis dell'art. 7 de| d.lgs. n. 165/2001, introdotto dall,art . 32 del d,.1. 4luglio 2006, n' 223, come modificato dalla relativa legge di conversione n. 24g/2006,prevede altresì che le amministrazionipubbliche disciplinano e rendono pubbliche, secondoi propri ordinamenti, procedure comparative per il conferimento degli incarichi individuali,di natura occasionale e continuativa, per prestazioni d'opera intellettuale ed esperti esterni diparticolare e comprovata special izzazione universitaria.
Presso il comune di Reggio Calabria è vigente un regolamento recante criteri emodalità per il conferimento d'incarichi ad esperti esterni, ma non è applicabile agliincarichi professionali di progetlazione e direzione dei lavori previsti dal codice dei contrattipubblici approvato con D.Lgs. n. 163/2006, ai sensi dell'art. l, comma 6, dello stessoregolamento.
Secondo quanto riferito, presso il Comune di Reggio Calabria i nominativi deisoggetti a cui affidare le attivita di natura tecnica sono attinti da un elenco formato a seguitodi un awiso pubblico, con il quale I'ente ha invitato gli interessati ad inviare i propricurricula.
Non verrebbe utilizzata aleuna particolare modalità di selezione dei soggetti daglielenchi, applicando semplicemente un principio di rotazione degli incarichi.
Un simile procedimento non appare conforme al disposto normativo, sia perché nonesiste una regola trasparente che disciplina in maniera puntuale come affingere i nominatividagli elenchi, sia perché I'invito a presentare la propria offerta per ogni singolo incarico daaffidare non viene inviata ad almeno 5 soggetti, come previsto dall'art. 91, comm a2,ultimoperiodo, del D.Lgs. n. 163/06.
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In questo modo I'ente non beneficia del ribasso che i candidati potrebbero offrirerispetto alle tariffe professionali, che in base all'esperien za può essere anche moltoconsistente, inoltre, anche applicando la ratazione degli incarichi, esiste una notevolediscrezionalita che può portare ad assegnare gli incarichi piu remunerativi a soggettispecifici.
Di seguito velranno esaminati gli incarichi conferiti ad alcuni tecnici.
Incarichi conferÍti all'Ing. Labate BrunoGli scriventi hanno esaminato gli incarichi conferiti all'Ing. Labate Bruno ed i
pagamenti effettuati in suo favore, in quanto dalla documentazione presente nel fascicoloprocessuale, risultava che il tecnico in questione era sentimentalmente legato alla Dr.ssaFallara Orsola.
In base a quanto comunicato dal dirigente del settore programm azjone LL.pp. connota prot' 78a22 del 10.05.11 (allegato n. l), all'Ing. Labate Bruno è stato conferito,congiuntamente ad altri professionisti, con deliberazione di Giunta comunale n. 419 del25'08'03' I'incarico di predisporre la progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva deilavori di ampliamento della strada di Via caserma Borrace e collegamento con viaMelissari. Il relativo contratto è stato sottoscritto in data 29.10.03.
Al medesimo professionista è stato conferito, congiuntamente ad altri professionisti,con deliberazione di consiglio comunale n. 2516 del 06.10.g6, l,incarico di predisporre laprogettazione preliminare dell'intervento di riqualificazione rioni F e G in ViaTrabocchetto' con disciplinare del 27.02.04, I'incarico ai professionisti è stato esteso allarevisione del progetto preliminare ed allaredazione del progetto definitivo ed esecutivo.
con Prowedimento di liquidazione n. 1981 del 29.03.05 è stato disposto ilpagamento in favore di Labate Bruno della somma di € 3.16s,70 in relazione ai lavori diampliamento strada Via Caserma Borrace e collegamento con via Melissari.
In data 2l'10'08, con mandato n. 15530, è stato efFettuato il pagamento in favore diLabate Bruno della somma di € 17 -346,25 (al lordo delle ritenute), in relazione ai lavori direcupero dei quartieri F e G, facendo riferimento al prowedimento di liquidazione n. g6765del21.10.08.
secondo quanto dichiarato nella nota del dirigente del settore programm azrone inprecedenza richiamata, nessun altro incarico sarebbe stato conferito al professionista in
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questione' in particolare non sarebbe stato conferito alcun incarico in relazione ai lavoriindicati nella lettera di richiesta inviata dagli scriventi.
Tali lavori sono stati rilevati dalla descrizione dei mandati di pagamento emessi infavore dell'Ing- Labate Bruno, che, pertanto, rappresenterebbero dei pagamenti dispostisenza che sia stata svolta alcuna attivita in favore dell'ente.
Nella tabella seguente vengono riepilogati i mandati emessi in favore di LabateBruno nel periodo 2008 - 2010 (allegato n.2), ad eccezione di quello riferito all,attivitàsvolta per la progettazione dei lavori di ampliamento di Via Caserma Borrace e
collegamento con Via Melissari. Gli importi indicati sono al lordo delle ritenute.
Da quanto esposto si può rilevare come nel periodo 21.05.09 *27.Agj0 siano statifatti una serie di indebiti pagamenti in favore dell'Ing. Labate Bruno, per un importocomplessivo di €,842.740,00, al lordo delle ritenute.
I mandati 6346,9025, 10867,10868, 10869, 12850 e 13335 emessi nell,anno 2009fanno riferimento al prowedimento del settore Finanze e Tributi n. 10000 del 2g.01.0g,mentre il mandato 9A24 fa riferimento al prowedimento del settore Finanze e Tributi n.1000 del30-10.09- Tali numerazioninon trovano riscontro negli atti del settore.
DatÈ Madato Capitotù Iryorta Oggetb2t.05.09 6346 200/. 40.500,00 Loq)eterze t€cmche lavori verde atÎrezzato Via Cava10.08.09 9024 19030 22.360,W Uompeterze tecmche nqualificazione Via Carrera10.08.09 9025 19030 22.360,W Lompetenze tecmche belvedere con croce artistica12.10.09 10867 t9030 22.360,00 Lomperenze tecruche area grochi aeroporto12.t0.09 r0868 19030 22.360,00 Lompetenze îecnlche area verde Tremulinit2.10.09 10869 19030 22.360,00 Lompetenze tecmche are verde Arghillà07.t2.09 12850 19030 44.720,00 v et de attî ezato S arac inello30.12.09 13335 19030 44.720,00 LompelerÌze tecmche v erde atúezz:atoI1.03.10 3932 19030 74.000,00 uoÍtpetenze tecmche area giochìr 1.03.10 3937 19030 74.000,00 Loryerenzg tecruche v er de attr ezato24.05.10 7938 19030 74.000,00 veîo'e afvezzato San Grovannello09.06.10 8529 r9030 73.000,00 Uomp€tenze tecfiche vetde attezzato Arghillà12.08.10 1l185 19030 81.000,00 verae atteuato A4hrllà- Tremulini_ Gebbione27.A&.rc t1280 19030 225.000,00 lnteryentl nqualrficazione depuratore Ravagnese Gallico
Totale 842.740,00
100
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I mandati 3932,3937,7938,8529, I I 185 emessi nell'anno 2010 fanno riferimento al
prowedimento del settore Finanze e Tributi n. 10000 del26.0L l0. Tale numerazione non
trova riscontro negli atti del settore.
Il mandato 11280 emesso nell'anno 2010 è privo di riferimento a prowedimenti di
liquidazione.
Tutti i mandati sono stati compilati dal Rag. Brancia Luigi, in servizio presso ilsefforeFinanzeeTributi, adeccezianedeimandati 7938e 11280del 2010,cheriportano -icome sigla che sembrerebbe una "A" stilizzata, di cui non è stato possibile accertare "*l'autore, nonostante sia stato richiesto verbalmente agli addetti al Settore Finanziario e di l-*-altri uffici dell'ente, nonché al responsabile della filiale del Banco di Napoli - istituto
Tesoriere.
Incarichi conferiti all'Ing. Fallara Carmelo
Gli scriventi hanno esaminato gli incarichi conferiti all'Ing. Fallara Carmelo ed ipagamenti effetnrati in suo favore, in quanto il tecnico in questione, da notizie acquisite in
via informale, risulterebbe essere il fratello della Dr.ssa Fallara Orsola.
Dai mandati di pagamento è emerso che all'Ing. Fallara sono stati attribuiti i seguenti
compensi per incarichi che il professionista awebbe per conto dell'amministrazione
esaminata:
- € 14.314,25 quale compenso complessivo per lo svolgimento delle funzioni di
coordinatore della sicttrezza per la progettazione ed esecuzione delle opere
afferenti la realizzazione di una '?asserella di attraversamento confluente al
fiume Macellari";
- € 16.389,84, per I'incarico conferito unitamente ad altri soggetti, con
determinazione del settore Programmazione e Ptogettazione LL.PP. n. 636 del
31.10.06 (reg. gener. N. 3836/2006) per la progeftazione preliminare, definitiva
ed esecutiva dei lavori di un o'Centro sportivo polifrrnzionale con piscina ed
impianti di base in Catona" (allegato n. 3);
- € 12.411,92, per I'incarico conferito unitamente ad altri soggetti, con
determinazione del settore Programmazione e Progettazione LL.PP. n. 568 del
05.11.05 (reg. gener. N.3600/2005) per laprogettazione preliminare, definitiva
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101 ilrr L
ed esecutiva dei lavori di "Ristruthrrazione di un fabbricato destinato al recuperodei giovani emarginati" (allegato n. 4);
- € 4.896,00 per l'incarico conferito unitamente ad altri soggetti, condeterminazione del settore Programmazione e Progetîazione LL.pp. n. 667 del04'12'07 (reg. gener. N. 49?3/2a07) per la direzione dei lavori e percoordinamento della sicurezza in fase di esecuzione relativi all'opera ..ponte dicollegamento tra vito e la frazione sant'Antonino" (allegato n. 5).
Dalle determinazioni e dai prowedimenti di liquidazione non risulta che ilconferimento dei suddetti incarichi sia stato preceduto dallo svolgimento di procedurecomparative di curricula di altri professionisti, ne da altri criteri di scelta del professionista.Ne consegue che I'affidamento è awenuto intuitu personae.
Per quanto riguarda in particolare I'incarico di cui al punto l), si rappresenta che loesso è stato regolato con disciplinare sottoscritto in data 10.09.09 tra il professionista e
I'Amminisfazione comunale di Reggio CalaHa, rappresentata dall'Ing. pasquale Crucitti,dirigente del settore Programmazione eprogetîazione LL.pp (allegato n. 6).
Con distinto disciplinare, sottoscritto nella medesima data, è stato regolato il rapportocon gli altri due professionisti, I'Ing. Olga Basile e l'Ing. Diego Dattola, cui è stato affidatol'incarico di progettazione prelirninare, definitiva ed esecutiva, nonché la direzione deilavori e I'assistenza al collaudo (allegato n.7).
I compensi sono stati pagati ai professionisti in tre volte.
Dalle parcelle e dalle fatture dei professionisti risulta che i compensi sono staticorrisposti in un primo e un secondo acconto per la pragettazione preliminare e definitiva, e
un terzo pagamento a saldo per la progettazione esecutiva (allegato n. g).
I pagamenti sono awenuti previa emissione dei prowedimenti di liquidazione delsettore Programmazione e progettazione LL.pp (allegato n. 9).
Si precisa negli atti di liquidazione non viene fatto alcun riferimento ai sopracitatiprowedimenti con cui sono stati conferiti gli incarichi.
Nelle delibere di G.C. con cui sono stati approvati i progetti preliminare, definitivoed esecutivo, viene invece fatto riferimento alla determina n. reg. gen. 39g9 del 14novembre 2006 (n. sett. 66912006) (allegato n. l0), con la quale sarebbero stati incaricati isuddetti professionisti. Nella stessa determina viene affermato che i professionisti avrebberoprodotto il progetto dell'opera, sia in fase preliminare che in quella definitiva, ad. evasione
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del loro incarico (approvato con la delibera di G.C. n. 1009 del 27.12.2006 e riapprovato
con la delibera di G.C. n. 562 del 14.12.2A09 in seguito a modifiche) (allegato n. I l).Invece la determina n. 398912006, emessa dat Settore Programmazione e
Ptogettazione, riguardafirtf altra opera e i professionisti incaricati erano altri.
Pertanto il riferimento alla suddetta determina, con la quale I'Ing. Fallara, I'Ing.Basile e I'Ing. Dattola, sarebbero stati incaricati della redazione della progettazione
preliminare, definitiva, esecutiva e sicurezza in fase diprogetîazione, risulta infondato.
Alla luce di quanto sopra riportato non risulta, poi, comprensibile come iprofessionisti abbiano potuto svolgere il loro incarico fino all'approvazione del progetto
preliminare/definitivo dell'opera, prima che lo stesso fosse stato loro affidato, visto che idisciplinari di conferimento sono stati stipulati in data 10.09.2009.
A ciò aggiungasi che la liquidazione del primo acconto risulta in data antecedente ilconferimento delf incarico.
Incarichi conferiti all'Arch. Basile Giulio e all'Arch. Alfredo MesianoLa prassi di affidare gli incarichi senza procedere ad alcun criterio di selezione o
rotazione dei professionisti e/o a professionisti aventi stretti gradi di parentela con i dirigenti
e i funzionari degli uffici tecnici, appare consolidata presso il comune di Reggio Calabria.
Infatti l'Ing. Olga Basile, secondo notizie acquisite in via informale, sarebbe parente
(figlia) dell'Ing. Domenico Basile, in servizio presso gli uffici tecnici comunali.
Risultano, altresì, affidati a un tal Arch. Giulio Basile, che parimenti risulterebbe
imparentato con il predetto funzionario comunale (fratello), incarichi di progettazione per iquali sono stati pagati complessivamente al medesimo circa 25A milaeuro (allegato n. l2).
Gli incarichi conferiti all'Arch. Giulio Basile riguardano le seguenti opere:
1) Realizzazione di un struttura sportiva e di un parco urbano sulle aree risultanti
dalla demolizione del rione minimo San Giovannello;
2) Ristrutturazione Arena Lido.
Per quanto riguarda I'opera di cui al punto 1), si precisa che I'amministrazione
comunale aveva già afFrdato, in data 7 novembre 1995, I'incarico della progettazione
esecutiva di un progetto di "Demolizione e recupero a verde attrezzato area di risulta del
rione minimo San Giovannello", con la successiva aggiunta delf inserimento di una struttura
coperta per la pratica agonistica, all'Arch. Giulio Basile, unitamente all'Arch. Mario D. /
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Mesiano (in primo tempo della progettazione doveva essere incaricato anche un terzoprofessionista, tal Ing. Michele Romeo, individuato dalla Committente, che non sottoscrisse
il relativo disciplinare d' incarico).
Dalle premesse della determinazione e dal disciplinare di novazione dell'incarico(allegato n- l3), si evince che la progettazione è stata portata avanti e presentata allaCommittetwa in data 8 matzo 1996 dagli Arch. Giulio Basile e Mario D. Mesiano i quali,non avendo ricevuto alcuna comunicazione in merito, promossero ista1g1adi arbitrato.
Il collegio arbitrale emise in data 14.07.97 il todo con il quale ha condannato ilcomune al riconoscimento della progettazione eseguita e del compenso di € 51.352,60 atitolo di onorario (così risultanel disciplinare), lodo confermato con sentenzan.4T/20A4dalla Corte di Appello di Reggio Calabiaa cui I'ente aveva presentato ricorso.
Nel frattempo I'Arch. Mario D. Mesiano nel frattempo è deceduto.
L'Ing- Alfredo Mesiano, figlio del professionista deceduto, ha richiesto di subentrare
nelle attività profbssionali det padre da parte e la richiesta è stata accolta con la delibera diG.C. n. nA200I.
con la citata determinazione n. 233 del 09.06.08, il settore programm azione e
Progettazione ha proceduto aIIa novazione del disciplinare d'incarico dell'opera inquestione allo stesso Arch. Giulio Basile e all'Ing. Alfredo Mesiano, figlio dell'Arch. MarioD. Mesiano.
Quindi anche in questo caso, da un lato, non vengono indicati i criteri con cui sono
stati individuati i professionisti, dall'altro, di fauo si è realizzataun'eredità dell'incarico dapadre a figlio. Non risulta sia consentita da alcuna disposizione normativa la novazione diun incarico professionale aflidato intuitu personae con un soggetto diverso, ancorché
parente di primo grado del primo.
Si rappresenta infine che con la novazione del disciplinare d'incarico è stato previsto
che "i professionisîi accettano la decurtazione, dalle competenze professionali spettanti perla realizzazione della stntttura sportiva, I'onorario riconosciuto con it lodo arbitrale (€51.352,60) quale acconto..." e che "...p", le attività previste per la realizzazione delsecondo stralcio, parco urbano, le competenze professionali subiranno una riduzione del400À".
Una situazione analoga si riscontra anche in relazione all'opera di cui al punto 2): /
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era stata stipulata con gli architeui Giulio Basile e Mario Mesiano una
convenzione di incarico professionale in data 10 agosto 1992, il cui progetto di
ristrutturazione è stato poi approvato dal Consiglio Comunale con la
deliberazione n. 32 de128.06.96;
-successivamente, con disciplinare del 14 giugno 2000, l'amministrazione ha
affidato ai progettisti Basile e Mesiano f incarico della direzione dei lavori,
supporto al R.U.P , coordinamento della sicurezza e contabilita dei lavori ;
anche in questo caso l'Arch. Mario D. Mesiano, nel frattempo deceduto, è stato
surrogato nell'incarico dal frglio Alfredo con la citata deliberazione di G.C. n.
t72/2001;
con disciplinare, stipulato in data 29 maggio 2008 e approvato con
determinazione del Settore Programmazione e Progettazione n. 2582 del
17.06.08, è stato confermato e rinnovato all'Arch. Giulio Basile e all'Ing. Alfredo
Mesiano". ..1'incarico delle attività professionali già ffidate e in essere, giusta i
disciplinari di incarico del I0 agosto 1992 e del 14 giugno 2000, salve le
novazioni parziali di cui ai punti successivi...."e cioè con la diminuzione dei
compensi determinati nelle summenzionate convenzioni di un (ulteriore ?) 15%
(allegato n. 14).
Incarico conferito all'Arch. Artuso GiovanniE' stata esaminata la documentazione relativa alla progetlazione dell'opera "Regium
Waterfront', citatanella denuncia-querela presentata alla Procura della repubblica di Reggio
Calabria in data 08.11.10, di cui si è già accennato in un precedente paragrafo della
relazione. Come già evidenziato, si tratta di edificio culturale presso la citta di Reggio
Calabria.
Per la scelta dei professionisti a cui affidare la ptogettazione è stato indetto un bando
di concorso internazionale di progettazione "Regium Waterfront" con la determinazione del
Settore Programmazione eProgettazione LL.PP. n. 750 del 28.1 1.05 (allegato n. 15).
il concorso è stato aggiudicato con la successiva determina del Settore
Programmazione e Progettazione LL.PP. n.689 dell'llJz.A1 (allegato n. 16), che ha
approvato la graduatoria stilata dalla commissione giudicatrice.
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La commissione che ha valutato i progetti presentati (per la realizzaziane dell,opera)' (che sono indicati in n. 39) e che ha stilato la graduatoria finale, è stata nominata con
prowedimento prot- n. 88896 del 5.06.07 del Segretario Direttore Generale pro tempore(allegato n' l7). Secondo tale atto la commissione si componeva dei seguenti soggetti:
- I'Ing. Pasquale Crucitti, dirigente del Settore Programm azionee progettazione
(presidente);
- l'Arch. Saverio Putortì, dirigente del settore Urbanistica (componente);- I'Arch. Marcello Cammera, dirigente del Settore Manutenzioni LL.pp.
(componente);
- I'Arch' Franco Prampolini, professore ordinario dell'Università mediterranea,(componente);
- I'Ing' vincenzo Di Rosa (libero professionista segnalato dall,ordineprofessionale (componente).
Le funzioni di segretario della commissione affidate al Dr. Egidio Surace,responsabile dell'ufficio appalti, coadiuvato da Geom. Giancarlo cutrupi.
La copertura finanziaria degli oneri è genericamente indic atao,nelquadro economicodelf intervento fa le somme messe a disposizione dell'Amministrazione,,.
Si precisa che I'Arch. Prampolini è stato scelto, su richiesta dell,Ente, tra quelliindicati dall'universita degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, mentre l,Ing. De Rosatra quelli indicati dall'ordine degli ingegneri (allegato n. tg).
Nel prowedimento di nomina della Commissione non sono indicati però i criteri discelta operati, ne se è stata esperita, all'uopo, una procedura comp arativacome previsto dalcomma 6 óis dell'art- 7 del d.lgs. n. l65l2a0l, introdotto dall'art. 32 der d.l.4luglio 2006,n' 223, modificato dalla relativa legge di conversione n. 24g12006 e dall,art. 5 dellospecifico Regolamento interno comunale (art S),allegato alla Delibera di G.c. n. 347/2009.
Ma soprattutto si evidenzia che, con atto prot. n. 191644 del 2g ottobre 200g(allegato n- 19), risultano essere stati liquidati € 31 .172,14 all,Arch. Giovanni Artuso inqualità di componente supplente della Commissione giudicakice, che non figurava tra icomponenti nominati nella citata nota del Segretario generale n. 8gg96 del 5.6.2007, cui sifa riferimento nell'atto di liquidazione.
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Infatti I'Arch- Artuso, coordinatore R.U.P. dell' Ufficio Progetti e leggi speciali, è
stato nominato, quale componente supplente, con la nota n. g047g del 6.06.07 afirma deldirigente dell'u.o. Ing. pasquale crucitti (allegato n.20).
Circa la nomina del componente supplente, la sudd^etta nota fa riferimento all,art. 16del disciplinare di gara (allegato n. 2l), che prevedeva la sostituzione di un membroeffettivo con il membro supplente previa comunicazione , da parte del membroimpossibilitato a partecipare alla seduta della Commissione alla Stazione Appaltante e, nelcaso in cui il primo fosse stato assente all'apertura o nel corso dei lavori, il membrosupplente lo avrebbe dovuto sostifuire irrevocabilmente, su proposta del presidente.
Il Disciplinare prevedeva altresì la partecipazione integrale del membro supplente ailavori della Commissione, senza diritto di voto, al fine di garantire la continuita delleoperazioni della Commissione in caso di impedimento di uno dei componenti.
Dai verbali dei lavori della Commissione (allegato n.22) si evince che i componentieffettivi sono stati sempre presenti e che I'Arch. Artuso è stato sempre presente in qualità dimembro supplente, senzaaver mai sostituito alcuno-
Pertanto all'Arch. Artuso sono stati liquidati € 31.172,14 per il solo fatto di esserepresente ai lavori della Commissione e in base alla parcella da questi prodotta, la quale nellaparte descrittiva indica sinteticamente I'importo delle prestazioni, senza specificare comeesso è stato determinato.
Tale importo, al netto dell'iva e delle ritenute previdenziali (€ 25.467,43), risulta lostesso di quello liquidato (allegato n. 23) ai due componenti effettivi che hanno semprepartecipato ai lavori della commissione.
Premesso quanto sopra non appare giustific ata la corresponsione del compensoall'Arch. Artuso.
Infine si rappresenta che dalla documentazione esaminata non risultava alcunaconvenzione che regolasse il rapporto tra I'ente e i professionisti.
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euesito g - Accertare eventuali irregolarità nel procedimento d'approvazione \dei rendiconti anni 200812009 J
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8.1 Il procedimento di approvazione dei bilanci e dei conti consuntivi
Il rendiconto degli Enti locali è disciplinato dall'articolo 158 del Testo unico delle
leggi sugli Enti locali, decreto legislativo numero 267 de| 2000, nella Parte Seconda,
Ordinamento finanziario e contabile, Titoto VI, Rilevazione e dirnostrazione dei risultati di
gestione, Articolo 227 e seguenti-
La previsione di un autonomo Titolo nell'ambito del decreto evidenzia di per sé
I'importanza che il legistatore assegna a questo documento, che si compone del Conto del
bilancio, del conto economico e del conto del patrimonio. Questi ultimi due documenti però
rivestono minore importanza sotto i profrli che interessano la presente indagine, in quanto
legati per lo più ana misura dell'efficierua della gestione (controllo di gestione) e non alla
sua regolarità. Tali due ultimi documenti sono infatti molto scarsamente interessati da
disposizioni atte a consentire controlli esterni di regolarità.
L'attetuione viene pertanto in questa sede riposta esclusivamente sul Conto del
bilancio, che possiamo dire corrisponda, mutatis mutandis, al bilancio delle società private.
Conto del bilancio e bilancio di previsione degli Enti locali sono comunque strettamente
legati, come si specifica meglio in altra parte della relazione, consistendo in due distinti
momenti della rappresentazione di un unico fenomeno, e cioè la gestione delle risorse
frnanziar e assegnate all' Ente locale.
Si premette che, a seguito del processo di espansione dell'autonomia degli Enti
locali, è stata apportatauna'îvolvzionarra" modifica al decreto stesso, laddove, all'articolo
152, comma 4, si prevede che gli Enti locali possano derogare alle disposizioni del decreto
medesimo, mediante differente disciplina in sede regolamentare. Tale facolta è però limitata
solo ad alcuni articoli, individuati, a contrario, proprio dal citato articolo 152, che precisa
quali sono gli articoli ai quali non è possibile derogare'
Fra gli articoli per i quali non è possibile la deroga non figurano gli articoli 227 e
2gg, pertanto l,Ente locale awebbe potuto modificare la disciplina sul rendiconto con
differente previsione in sede regolamentare. Si osserva, tuttavia, che il Regolamento di
contabilità in vigore presso il comune di Reggio Calabria risale ad epoca antecedente
all,emanazione del citato decreto legislativo, essendo datato 1996, e non prevede comunque
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-_lJesul punto alcuna differente significativa regolamentazione. Si applicano quindi tutte le
disposizioni del decreto legislativo 267 del200A, ivi comprese quelle che avrebbero potuto
essere derogate.
Tale preliminare chiarimento è indispensabile al fine di sgombrare il campo da
eventuali dubbi sul punto. D'altro canto le disposizioni regolamentari del comune di Reggio
Calabria in materia di contabilità trovano applicazione se non contrastanti con ledisposizioni legislative del decreto numero 267 de12000.
La disciplina del Conto del bilancio prevista dal Regolamento comunale si rifàcomunque al decreto legislativo n.77 del 1995, le cui disposizioni sono state in gran parte
riprese dal decreto legislativo numero 267 de12000, al quale, pertanto, si puo far completo
riferimento. La disciplina regolamentare della verifica contabile che porta all'accertamento
dei residui attivi e passivi ed alla dimostrazione del risultato di amministrazione riprende
sostanzialmente le disposizioni del citato decreto 77 del1995 e pertanto, si conferma, ci si
deve sostanzialmente rifare alle previsioni del decreto 267 de12000.
Unica peculiarità della disciplina regolamentare del comune di Reggio Calabria
consiste nella previsione di due autonome delibere: una per il riaccertamento dei residui
affivi e passivi e l'altra per I'approvazione del rendiconto. Tale disposizione, non prevista
nel decreto legislativo nqmero 267 del 2000, non è comunque da ritenersi contrastante con
tale decreto e, quindi, è applicabile (si tratta di un adempimento in più, che sottolinea,
positivamente, I'eccezionaLe importarza del momento di approvazione dei residui, che
determina il risultato di amministrazione e dal quale discendono rilevantissime conseguenze
su documenti fondamentali e sul bilancio stesso - come si specifica meglio in altra parte
delta relazione).
Si è proceduto a verificare se sia stato seguito corret&amente il procedimento di
approvazione dei residui e del rendiconto, inoltre è stata verificata la sostanziale veridicità
del rendiconto (residui attivi e passivi, conto del bilancio e risultato di amministrazione
deliberato).
Per quanto attiene alla regolarità formale, e cioè alla correttezza del procedimento
seguito per I'approvazione del bilancio, si è verificato se tutti i dirigenti avessero proceduto
a trasmettere al Servizio finanziario I'elenco dei residui, con I'indicazione di quelli da
mantenere e quelli da eliminare. Si osserva, infatti, che la competenza in materia di
riaccertamento dei residui è in capo ai singoli Dirigenti ai quali tali residui sono assegnati in
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sede di PEG (Piano esecutivo di gestione). Solo il Dirigente che ha la competenza sullasingola entrata e spesa può, e deve, sapere se sussiste un titolo giuridico idoneo agiustificare il mantenimento del residuo.
Sulla manovra (che rappresenta il cuore del processo di approvazione del rendiconto)il responsabile del servizio finanziano ha un ruolo comunque importante disovraintendenza- Per quanto attiene I'approvazione dei rendiconti 2008 e Z00g si sono
acquisite le determinazioni drngenziali con le quali i singoli dirigenti dovevano attestarequali residui dovessero essere conservati e quali eriminati.
Le determine di cui trattasi sono state acquisite dai consulenti di codesta procura,
avendole richieste alla Ragioneria. Esse affermano che i residui da mantenere sono indicatinegli elenchi allegati, matalielenchi non sono quasi mai allegati alle determinazioni stesse.
Il responsabile del servizio finanziario attualmente in carica ed i suoi collaboratori hanno
comunque asserito che le determine furono trasmesse con gli allegati e questi registraticontabilmente. Dopo l'approvazione del rendiconto non sarebbero tornati in ragioneria glielenchi.
In tali elenchi, originariamente allegati, i singoli dirigenti avevano affermato che iresidui da mantenere e quelli da cancellare erano proprio "quelli indicati nell'elencoallegato", che però, si ripete, non è allegato. Si è pertanto effettuato un controllo presso
I'Ufficio di Presidenza di Consiglio comunale, ove sono tenuti gli originali. In questa sede sisono rinvenuti gli allegati, ma non tutti. Mancano proprio i più importanti, e cioè quelliconcernenti i residui imputati al Settore finanziario, fra i quali vi sono i tributi propridell'Ente che, come vedremo, costituiscono un rilevante problema sotto il profilosostanziale (uno dei tanti).
awebbe dovuto essere rilevata da quanti erano competenti al controllo sull'atto. Tale onere è
in capo, in primo luogo, all'Organo di revisione contabile. Non si trova alcun riferimentonella relazione al rendiconto predisposta dal Collegio dei revisori in merito atale mancanza.
Non si riesce a comprendere come possa sfuggire la mancanza dell'elenco dei residui delsettore frnanziano ad un controllo anche superficiale della determinazione di cui trattasi.
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Peraltro le determinazioni dirigenziali di accertamento dei residui mancano di un
elemento importante, e cioè la motivazione. Non viene infatti indicata la ragione del
mantenimento o della soppressione dei residui.
Al riguardo si sottolinea che, sotto un profilo non solo formale, la motivazione
dell'atto amministrativo è oggi considerata dal legislatore il cuore dei prowedimenti, e la
sua mancanza determina la nullità dell'afto stesso. Per onestà di trattaziane, si prende atto
che, a causa del numero elevato di residui da esaminare, si tende spesso, nella prassi, a
trascurare la motivazione, ma tale comportamento non è scusabile in relazione agli importi
più elevati ed alle voci che presentano problematiche più rilevanti. Nel procedimento di cui
trattasi non vi è mai indicata invece, da parte dei dirigenti responsabili, alcuna motivazione
rispetto alle determinaziori assunte in ordine al mantenimento o meno dei residui, e tale
mancanza awebbe dovuto essere rilevata dall'Organo di revisione.
Al contrario, nella relazione del Collegio predisposta sul rendiconto (allegato n. l), si
afferma che: "L'ente ha proweduto al riaccertamento dei residui attivi e passivi al
31.12.2008 come previsto dall'art.228 del T.U.E.L. dando adeguata motivazíone". Tale
affermazione, ripetuta nella relazione allegata al rendiconto 2009 (allegato n.2), non trova
conforto nella documentazione rinvenuta, proprio in quanto, come affermato, manca la
motivazione nel riaccertamento dei residui.
Inoltre, I'analisi a campione effettuata sulle determinazioni di cui trattasi, ha fatto
emergere altre problematiche. Si prenda ad esempio la determinazione di protocollo 37121
del 2010 del Comando di Polizia municipale (allegato n. 3). Dalla stessa si evince in primo
luogo nna scarsa attenzione dell'Ente per I'intera procedura, laddove si osserva che ilDirigente lamenta di aver ricevuto documentazione incompleta, scarsa possibilità di
accedere agli atti necessari ed incongruerua di alcuni dati.
La richiesta dei mastri contabili alla Direzione generale appare illuminante di una
mancanza di collaborazione con il settore Finanziario, che invia i mastrini per la verifica
solo dopo aver ricevuto il primo riaccertamento dei residui ed averlo valutato incongruo. I
mastrini sono infatti le scritture elementari della contabilita, una sorta di prima nota, dai
quali prende origine tutta la procedura di contabilizzazione e, nel caso che qui rileva, di
riaccertamento dei residui.
La determina che scaturisce infine dall'operazione è comunque fortemente carente, in
quanto spesso si riscontrano entrate per le quali le somme incassate sono inferiori alle /,11 .ty// V
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previsioni, ma nulla si dice sul mantenimento o meno a residuo della somma rimanente.
Non si comprende quale determinazione sia stato possibile assumere al riguardo da parte del
responsabile del Servizio finanziario in ordine a tali voci, in mancanza di una qualsiasi
indicazione del dirigente di riferimento.
Analoghe situazioni si osservano in sede di approvazione del rendiconto 2009. La
relazione al rendiconto 2008 predisposta dal Collegio, appare comunque un mero riscontro
della verifica dell'adempimento formale da parte dell'Ente degli obblighi di legge e della
corretTezza formale del documento. Non si rinvengono osservazioni di natura sostanziale sul
rendiconto, se si esclude il suggerimento di destinare almeno il 50% dell'avanzo di
amministrazione al finanziamento dei debiti fuori bilancio.
Tale sostanziale mancanza di osservazioni appare incomprensibile, alla luce delle
osservazioni sul rendiconto che seguiranno. Senza considerare che appare paradossale
f invito ad una prudente destinazione dell'avatuo, quando si consideri che I'analisi che
segue dimostra che l'ente era già all'epoca in una situazione di grave disavanzo reale e non
certamente in avanzo.
Larelazione del Collegio sul rendiconto 2009 presenta invece una maggior presenza
di osservazioni di merito sull'attendibilità delle poste e sull'utilizzo dell'avanzo di
amministrazione. Si osserva, futtavia, che si prende atto che I'Ente non ha versato le ritenute
Irpef, ma si afferma che comunque sono state impegnate le somme.
Il Collegio sembra dimenticare che il tardato versamento dei debiti verso I'erario darà
origine a ulteriori oneri (sanzioni, interessi, ecc.) per i quali manca evidentemente qualsiasi
copertura frnaru;iaria. Né ci si pone il problema della motivazione del ritardato versamento
delle ritenute (crisi gravissima della liquidità). In altra parte della presente relazione è
dettagliatamente illustratala situazione di irregolarità rinvenuta in materia di versamenti di
ritenute varie.
Nella relazione allegata al rendiconto 2009 si dichiara che I'Ente ha proweduto al
riaccertamento dei residui, ma questa volta non si afferma che tale operazione è stata
adeguatamente motivata. Nella relazione, come anche accaduto in sede di relazione al
rendiconto 2008, si afferma che gli utllizzi in termini di cassa delle entrate a specifica
destinazione sono stati effettuati nel rispetto delle disposizioni del T.U.E.L.. Tale
affermazione è evidentemente contraddetta dall'esito delle verifiche effettuate, come si
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dimostra in altra parte della presente relazione.
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Nella parte della relazione "Risultati della gestione", paglna 6, si pone I'attenzione
sul continuo ricorso all'anticipazione di tesoreria, che si imputa ad una scarsa velocità di
riscossione dei residui attivi, di importo complessivamente superiore a quelli passivi,
causata "dalla tardiva attivazione di un efficace servizio di gestione dei procedimenti
tríbutari, soltanto di recente per convenzione affidati ad apposita società mista per
azioni..........A ciò si aggiunga I'applicazione, nel corso degli esercizi precedenti, della
quasi totalità dell'svanzo di amministrazione accertato in misura eccedente i limiti di
indisponibilità evidenziati da questo Collegio, anche in assenza di una dimostrazione certa
della realízzazione in termíni di cassa dei residui attívi, concolTenti alla formazione
dell'ovanzo". In ordine a tali considerazioni si osserva quanto segue:
1) I'aumento del ricorso all'anticipazione di tesoreria non è da ricollegarsi ad una
scarsa velocita di riscossione dei residui attivi, ma al fatto che molti residui attivi sono
risultati insussistenti e molte voci di spesa sono state frnanziate a bilancio solo paruialmente
(come si dimostra dall'aumento dei debiti fuori bilancio e dei pignoramenti) ed in definitiva
dalla sostanziale completa non veridicita del risultato di amministrazione dei rendiconti
asseverati dalLe reLazioni del Collegio. La sottostima delle spese impegnate e la sovrastima
delle entrate accertate conduce inevitabilmente alla crisi di liquidità, momento ultimo nel
quale non si riesce piu a mascherare il dissesto delle fnanze comunali. Questa realtà,
manifestatasi a seguito dell'analisi di bilancio effettuata, è edulcorata nella relazione del
Collegio quando si parla di mancata certa dimostrazione della realízzazione dei residui attivi
"in termini di cassa". Questa attestazione è di dubbia comprensione sotto il profilo tecnico.
Cosa vuol dire che un residuo attivo è di dubbia realizzazione in termini di cassa? Se il
residuo è vero sarà prima o poi riscosso, altrimenti è falso. Nel primo caso il problema non è
pressante (ma non è il caso del comune di Reggio Calabria), mentre nel secondo caso
rimane incomprensibile il parere favorevole del Collegio ad un rendiconto sostanzialmente
dichiarato falso da loro stessi;
2) anche l'affermazione che "l'ovanzo sia stato accertato in misura eccedente i
limiti di indisponibilità evidenziati da questo Collegio" lascia perplessi sotto più profili. In
primo luogo, I'unico riferimento ad osservazioni del Collegio che si è rinvenuto in merito è
la citafa raccomandazione sulla destinazione di parte dell'avanzo a frnaruiamento dei debiti
fuori bilancio. Sembra comunque possibile capire che il Collegio ha coscienza
delf inattendibilità dell'avanzo di amministrazione anche sotto il profilo della quota
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indisponibile in quanto vincolata. Sul punto, che si ricollega all'irregolare utlLizzazione
delle entrate a destrnazione vincolata e ai pagamenti irregolarmente fatti transitare per le
partire di giro (fatti di cui si relaziona ampiamente in altra parte della relazione) si osserva
che appare contraddittoria l'evidenziazione da parte del Collegio di revisione di ulteriori
motivi per ritenere inattendibile il risultato di amministrazione con il parere positivo che alla
fine 1o stesso Collegio esprime. Sembra concludersi che i revisori abbiano coscienza che i
residui sono inattendibili, come anche l'avaîzo, per più motivi. In un simile quadro generale
è inspiegabile il parere favorevole.
In questo contesto generale, che si analizzefir a breve sotto il profilo della sostanziale
"tenuta" dei conti, le conclusioni del Collegio sono quelle di attestare la formale
corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione, con la proposta di vincolare
l'avanuo di amministrazione alle finalità di legge (come se si potesse suggerire di destinare
L'avanzo a finalita diverse da quelle previste dalla legge).
A dimostrazione di una scarsa attenzione nell'elaborare la relazione al rendiconto
(documento quest'ultimo importantissimo per le motivazioni che si illustrano in altra parte
della relazione) si sottolinea infine che il prospetto dell'analisi dell'anzianita dei residui
riporta erroneamente che i dati sono in migliaia di lire e i residui del Titolo IV della spesa
sono erroneamente indicati, in quanto differenti da quelli riportati nel documento contabile
generale.
In conclusione, i procedimenti di approvazîone dei rendiconti 2008 e 2009 glèt
appaiono fortemente irregolari sotto il profilo formale, per la mancanza agli atti dell'elenco
analitico di riaccertamento dei residui del Settore frnar:ziario e per la mancata motivazione
delle determinazioni di riaccertamento, almeno per quelli di maggiore rilevanza, e in quanto
già da mero verifiche a campione emerge che per numerose entrate nulla hanno detto i
dirigenti in ordine al mantenimento o meno della somma a residuo. Non è espresso cioe
formalmente se sussista o non il titolo giuridico per il loro mantenimento e se pertanto
debbano essere conservati a residui o stralciati. Ma I'irregolarita formale è ben poca cosa
rispetto ai profili di sostanziale irregolarità che si vanno di seguito ad esaminare.
8.2 L'esame dei conti consuntivi
Cominciamo con il 2008. L'anno 2008 si chiude con un avanza di amministrazione
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ammontante ad€ 10.006.525,45. Tutto t'^:::t è indicato come costituito da fondi non f,
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vincolati e tale specificazione appare del tutto irrealistica pensando all'irregolare gestione
dei fondi vincolati, ben descritta in altra parte della relazione.
Anche iI 2009 (rendiconto approvato con deliberazione del febbraio 2All, con
gravissimo ritardo rispetto al termine di legge) si chiude con un avanzo di amministrazione,
seppur per un importo minore, e cioè € 1.245.533,39.
Il risultato di amministrazione del conto del bilancio degli Enti locali riassume irisultati di tutte le gestioni pregresse, compresa I'ultima (mentre il risultato della gestione
del singolo esercizio si definisce appunto risultato di gestione). It Conto del bilancioapprovato a febbraio 2}ll, definito rendiconto 2009, esprime cioè il risultato di tutte legestioni fino al 2009 compreso.
Il risultato di un conto del bilancio è dato dal fondo di cassa al 3l dicembre Z00g
aumentato dei residui attivi e diminuito di quelli passivi (una sorta di debiti e creditidell'Ente). Il fondo di cassa appare di solito negli Enti locali come un dato inconfutabile(salvo improbabili falsi). C'è comunque da tener in considerazione che la difficileoperazione-di parifrcazione delle risultanze del Comune con quelle del tesoriere (inriferimento ad esempio ai pignoramenti ed all'utilizzaziane delle entrate vincolate) può aver
condotto ad errori anche nella mera ricostruzione del fondo di cassa.
Ad ogni modo, ancor più rilevante sul punto, nel caso specifico del comune diReggio Calabria, è che la contabilita finanziaria degli Enti locali affida alla corrett ezza deidirigenti (ed in primo luogo di quello del Servizio finanziario) I'onere di determinare
correttamente il risultato di amministrazione, ponendo massima attenzione nel
riaccertamento dei residui, ed in primo luogo di quelli attivi.
Il riaccertamento dei residui (operazione da porre in essere, si ripete, da parte diciascun dirigente per le entrate e le spese di competerua, sotto la supervisone delresponsabile di ragioneria) consiste nel verificarc Ia "fine" amministrativa delle soiltmepreviste in bilancio e non incassate (entrate) o non pagate (spese), fatte salve alcune vociche si considerano impegnate o accertate per legge (ma tale fattispecie non rileva molto inquesta sede).
Se l'operazione di riaccertamento non è effettuata con cautel a ed, attenzione si rischiadi sowastimare i residui attivi e determinare un risultato di amminisffazione inattendibile.
Ciascun Dirigente che riceve I'elenco delle partite attive e passive da valutare le analizza e
dichiara se sussiste il titolo giuridico per il loro mantenimento a residuo, ovvero se tale
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titolo non sussiste e, conseguentemente, le relative voci devono essere stralciate dai residui
(attivi e passivi). In casi di dubbia esigibilita le voci possono essere conservate a patrimonio
per una futura valutazione (si vedrà in seguito se riscriverle o cancellarle).
Vediamo cosa è successo nel comune di Reggio Calabria. In occasione della presente
verifica si è iniziata immediatamente una prima analisi dei rendiconti del 2008 e 2009. E,
subito apparso evidente che nel rendiconto 2008 il riaccertamento dei residui sia stato
praticato quasi, così si usa dire, 'oper stanziamento", cioè riaccertando automaticamente
quasi futte le somme acceftate e non riscosse, senza una sostanziale verifica.
L'operazione appare non corretta quando già ad una prima superf,rciale lettura si
osserva che molti residui attivi risalgono ad epoche molto lontane e viene subito il sospeffo
dell'impossibilita della riscossione. In sede di approvazione del rendiconto 20Og si osserva
invece una seppur minima attivita di cancellazione di residui, ed infatti il risultato, seppur
anch'esso del tutto inattendibile e lontano dal vero, è ridimensionato (l'avanzo dichiarato
scende di circa 9 milioni di euro).
Ma analizziamo le problematiche identificate sui residui. Si premette che l'Ufficio diragioneria sta aI momento destinando due persone alle operazioni necessarie per
l'apptovazione del rendiconto 2}rc. Proprio tale lavoro (ed il confronto con I'Ufficio) ha
consentito di illustrare le situazioni che seguono.
Occorre infatti considerare che sono stati posti in essere comportamenti del tutto
fuori, non solo dalla correttezza, dalla prudeÍtza e dalle regole contabili, ma anche da
qualsiasi logica. Molti errori contabili sono stati individuati solo a fine 2A10, se non nei
primi mesi del 2011. Alcuni aggiustamenti contabili sono stati possibili solo a 2}llavatuato e pertanto troveranno dimostrazione contabile solo nel rendiconto Z0ll. nrendiconto 2010, che si preannuncia portare ad un ben diverso risultato di amministrazione,
dovrà pertanto trovare ulteriore aggiustamento nel 2012, in sede di approvazione del
rendiconto 2011.
Tutte le osservazioni che seguono trovano applicazione, sia pure con differente
gradualità, sia per il rendiconto det 2008 che per quello del 2009, quindi si espongono una
sola volta, valendo per entrambi (non mutano per entrambi il Dirigente del servizio
frnanziano e il Collegio dei revisori di riferimento).
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8.2.1 rl'6Buco'delle paÉite di giro (servizi per conto di terzi)
Da una prima sommaria analisi di rendiconti e bilanci è subito emerso I'anomalo
volume delle partite di giro (ora denominate servi zi per conto di terzi). Si è pertanto rivoltaparticolare attenzione su tali voci.
Trattasi della parte del bilancio che dovrebbe essere per definizione neutra,
dovendosi lì allocare quelle poste che transitano nel bilancio comunale per funzioni,,terze,,,
quali le ritenute o quali le somme assegnate al Comune per essere trasferite a terzi, seîzaalcun elemento discrezionale dell'Ente.
Si è appurato che I'anomalo volume delle partite di giro è in parte riconducibile al
fatto che la Regione Calabria ha solo in minima parte delegato ai Comuni le funzioni incampo sociale. Non viene neillmeno predisposto il Piano di zona e i trasferimenti per lestrutture socio assistenziali sono erogati, tramite il Comune, in favore di associazioni
individuate dalla Regione stessa. Per tale motivo appaf,e sostanzialmente corretta
l'allocazione nelle partite di giro (rectius servizi per conto di terzi). Resta fermo che ilvolume delle partite di giro è comunque totalmente abnorme.
Nelle partite di giro si sono individuate in uscita soÍlme che non dovevano
assolutamente trovare lì allocazione (se ne parla in altra parte della rcLazione), ma
soprattutto, aparte la scorretta allocazione (e le conseguenze su documenti vari quali lecefiiftcazioni relative al patto di stabilità) vi è un problema sostanziale.
Nelle partite di giro sono stati rinvenuti pagamenti riferiti ad impegni corrispondenti
ad accertamenti per i quali non vi è alcun titolo giuridico, talvolta la descrizione degli stessi
e rappresentata solo una sigla incomprensibile. L'Ufficio awebbe al momento quantificato iltotale di tali voci in €,26.231.098085 (vedi elenco in allegato n. 4).
Si sottolinea che per queste fattispecie non è stato rinvenuto alcun titolo giwidico,
alcuna minima giustificazione dell'ettrata corrispondente alla spesa. Non si ftatta cioè di
elronee o scorrette valutazioni, ma di appostazioni contabili del tutto inventate.
L'Ufficio sta faticosamente ricostruendo le voci di bilancio, per verificare se vi siano
altri tagli da apportare ai residui attivi delle partite di giro. E' appena il caso di sottolineare
che questa ulteriore operazione di verifica (come altre delle quali si riferisce di seguito)
presenta un elevato grado di difficoltà se si vuole arnvare a prowedimenti (contabili) ed
aggiustamenti con alto grado di attendibilità.
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Questo è il motivo per il quale si ribadisce che il rendiconto 2010 potrebbe forse nonconsentire di "aggiustare" futti gli errori del passato, ma dowà forse attendersi almenoquello del20l l.
8.2.2 L' esposizione debitoria yerso le società
Gli enti locali che sono caduti in sifuazione di dissesto finanziario presentano talorauna forte presenza di debiti fuori bilancio (spese non coperte dagli impegni o soloparzialmente coperte) e talora entrate sowastimate. Entrambi tali fattispecie contribuisconoal dissesto frnanziario e talvolta si presentano contemporaneamente. E' questo il caso delcomune di Reggio Calabria. Se il buco delle partite di giro può ricondursi al caso dellasowastima delle entrate (anche se in questo caso più che di sowastima deve parlarsi dientrate del tutto inesistenti) I'esposizione debitoria verso le società è riconducibile per lo piualla mancata contabilizzazione di oneri contrattuali che I'ente, con numerosi attiamministrativi, ha di fatto riconosciuto, ma per i quali non ha assunto I'impegno contabile.
Questo comportamento paradossale e illegittimo avrebbe dovuto essere rilevato in sede dicontrollo, in primo luogo dall'Organo di revisione contabile. Una volta riconosciutaI'esposizione debitoria sarebbe stato doveroso trovare le fonti di finanziamento conmaggiori entrate (ad esempio aumento dei tributi) o diminuendo le spese. Tutto ciò nonrisulta essere stato fatto, né si sono rinvenute esortazioni in tal senso da parte dei revisori.Possiamo dividere le fattispecie di cui trattasi in due grossi filoni, quelle dei debiti versoATO 5 - Acque reggine, Multiservizi e Leonia, da una parte, e quelle legate all'emergenzarifiuti (conferimento in discarica). Di seguito viene riepilogata la situazione debitoriadell'Ente.
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N. CREDITORE uFol,octa nnrrrei IMPORTOI ATO 5- ACQUE RECTGINE Piano di lslsizzp,ione per la gestione ordinaria successiva allugÍio 2007
9.000.000,00circa
2 ATO 5- ACQUE REGGINE Proposta di deliberazione di riconoicìmento debG@lavori straordinari
1.982.5'74,00
3 MULTISERVIZI Manutenzioni ordinarie 7.900.000,00circa
4 LEONIA SPA Servizio ordinario raccolta rifiuti 5.300.000,00circa
TOTALE 24.182.574,A0**Dato approssimato.
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Sul punto si sottolinea che il Comune sta al momento prowedendo a pagare parte del
debito iwlminzi descritto con le risorse ordinarie del bilancio 2011. Tate comportamento è
irregolare. Trattasi di soÍrme derivanti da gestioni pregresse che dowebbero essere
riconosciute come debiti fuori bilancio. Si ritiene che il riconoscimento sarebbe possibile
per legge, in quanto è indubbio che trattasi di servizi di competerua del Connrne, dai quali
I'Ente ha tratto utilità ed arricchimento, condizioni queste previste dal legislatore per
consentire appunto il riconoscimento. La legislazione nazionale prevede che quando non vi
sia utilita ed arricchimento per I'Ente il debito fuori bilancio non può essere riconosciuto e
la spesa deve essere addebitata direttamente ai responsabili. Anche tale modalità di
pagamento awebbe dovuto essere denunziata da chi è demandato u controlli della
contabilita, ma non è stata rinvenuta traccia di affermazioni del Collegio al riguardo. Sotto ilprofilo sostanziale, che rileva comunque in questo momento della tattazione, si ritiene che
il pagamento di debiti pregressi a competenza 2}ll sia un male minore nel quadro contabile
del quale riferiamo.
La mancata rilevazione dei debiti fuori bilancio sottrae comunque indebitamente le
fattispecie di cui trattasi al controllo ed all'esame della Corte dei Conti, alla quale i debiti
fuori bilancio devono essere trasmessi.
E' appena il caso di sottolineare che il fatto che questi debiti sono stati al momento
parziaLmente pagati (irregolarmente) nel 2011 non ha alcuna nlevanza sull'irregolarità
sostanziale che si sta rilevando nell'approvazione dei rendiconti 2008 e 2009.
Occorrerebbe inoltre verificare se tutti gli oneri in passato non contabilizzati a
bilancio siano stati previsti in sede di bilancio 2011, ma questo è un problema che non rileva
nella presente indagine.
Di seguito vengono riepilogate le somme pagate a valere sul bilanci o 20ll ma riferite
ad esercizi precedenti.
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N. CREDITORE TIPOLOGIADEBITO IMPORTOI Commi55af is delesato Piano di rientro 2008 e retro 5.806.513-332 Commissario delesato Annualità 2009 (corne da oroposta oiano di rientrol 6.295.429.003 Commissario delegato Debito riferito al V bimestre 2010 (come da proposta piano
di rientro)5.444.464,00
TOTALE t7.546.40633
1)/
Si ripete che in questi casi è accertato che ci troviamo di fronte ad oneri contrathrali
(vedi documentazione relativa ai debiti verso società in allegato n. o/a1, quasi sempre
peraltro riconosciuti dall'ente con atti formali, ai quali non si è dato il dovuto esito (mancata
previsione del finamiamento nei corrispondenti bilanci di riferimento).
I1 totale delle voci di cui alle precedenti tabelle ammonta a € 41.728.574,0A. Da tale
importo, ai fini della presente verifica, va detratto l'ultimo importo (voce numero 3
dell'ultima tabella), in quanto riferito al2010.
8.2.3 Stima delle minorí entrate derivanti dalla ristrutturazione dei mutui che
erano stati contratti con la Cassa depositi e prestiti
Nel passato gli Enti locali hanno contratto mutui con la Cassa Depositi e prestiti a
tassi alquanto onerosi, in tempi di tassi calanti. Il legislatore ha pertanto, dopo iniziali
titubanze, consentito la loro nnegoziazione, e cioè la loro estinzione mediante assunzione di
nuovi mutui a tassi più bassi.
In un secondo momento, anche con tassi di nuovo in nalzo, gli Enti locali hanno
continuato ainegoziare i mutui ed effettuare a latere altre complesse operazioni finanziarie.
Tali operazioni, spesso assecondate da istituti di credito compiacenti, sono state talvolta
costruite in modo tale da "spostare" in avanti gli oneri, sostanzialmente aggravandoli.
Questi comporúamenti hanno determinato situazioni di gravissime perdite per molti Enti
locali, che, dopo un primo momento nel quale il bilancio si era alleggerito, si sono ritrovati
oneri insostenibili.
In tale quadro generale I'operazione di ristrutturazione del debito con la Cassa,
effettuata con la Banca nazionale del lavoro, a causa di scorrette operazioni contabili,
determina un ennesimo buco di bilancio.
Si premette che la ricostruzione dell'operazione si è rivelata operazione
difficilissima, in quanto è stata effettuata con modalità contabili del tutto irregolari e
singolari. L'Ente al momento ha difficolta ad avere certezza su tutti gli aspetti
dell'operazione ed è carente la documentazione agli atti. Desta sconcerto che I'operazione di
cui trattasi possa essere stata effettuata aI di fuori di ogni regola contabile e controllo.
Attesa la ilevanza economica dell'operazione desta stupore che non si rinvengono
approfonditi commenti, motivati suggerimenti o critiche nelle relazioni dei revisori al Conto
da
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Jadel bilancio. Stiamo infatti parlando di un'operazione che ammonta nel complesso ad €
| 54.257 .346,49 (debito più indennizzo per I'estinzione anticipata).
La movimentazione contabile non è stata imputata fra i rimborsi di prestiti, ma,
incredibilmente nei servizi per conto diterzi (partite di giro, titolo VI dell'entrata e IV della
spesa).
L'importo della ristrutturazíone risulta interamente incassato dalliente (reversali 6, 7
e 9 del 2006) ed a tale incasso corrispondono mandati in favore del Ministero dell'economia
e delle frnarze e della Cassa Depositi e prestiti, per un totale die 76.033.851,63. E' rimasta
quindi disponibile la somma di € 78.223.494,86 (154.257.346,49 *76.A33.851,63).
Poiché i residui attivi relativi a tale operazione iscritti in bilancio ammontavano a €
81.675.585,12 emerge subito uno squilibrio: le somme disponibili sono cioè inferiori ai
residui a bilancio, che awebbero perúanto dovuto essere subito ridotti della differenza
(8 1 . 67 5. 5 8 5,72 - 7 8.223 .49 4,86 : 3 .452.090,26).
Da questo momento sono awenute operazioni di difficile ricostruzione contabile, che
sembra non siano conosciute neppure dai funzionari della ragioneria dell'Ente e che forse
erano conosciute solo dalla dirigente. Sta di fatto che non sembra che l'Ente abbia avuto
sino ad oggi contezza della natura delle somme da incassaf,e a seguito dell'investimento, che
risulta essere stato fatto con la stessa Bnl, di alcune somme rinvenienti dalla rinegoziazione.
Il 1" febbraio 2006 è stato infatti emesso il mandato 168'7 "a titolo di sottoscrizione
di liquidita'. Nel corso del 2006 cominciano una serie di accrediti denominati "Polizza
BNL", per complessivi 24.000.000,00 €. Tale incasso è stato in questo caso usato per
estinguere residui attivi relativi ai mutui oggetto di rinegoztaziote.
Sempre nel corso del 2006 si è registrato un ulteriore incasso di € 8.029.164,19, a
titolo di "Obbligaziani citta del mediterraneo". Tale importo, maggiorato del rendimento
ammontante a € 29.164,19, viene imputato in bilancio al capitolo 481, "Recuperi e rimborsi
vari", al Titolo III delle entrate correnti.
In fase di chiusura dell'esercizio 2006 si è proceduto ad eliminare residui attivi
relativi ai mutui per € 6.500.000,00. La tempistica e le motivazioni di tali eliminazioni
restano un mistero.
Nel corso del 2007 sono stati incassati € 2l .A60 .220 ,50 , di cui € 60 .220,50 relativi al
rendimento. Tale importo è stato contabilizzato per eliminare residui attivi dei mutui
irnegoziati. Riepilogando abbiamo :
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Entrata complessiva
Mandati emessi
Somma rimasta disponibile, come da impegno 92gg/2006
154.257.346,49
129.033.851^63
25.223.494,86
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Nell'esercizio finanziano 2011 I'Ufficio ha proceduto ad un'operazione contabilecompensativ a, pan appunto a 25 .223 .494,86.
Tutta I'operazione appare contraddistinta da totale confusione, irregolarita contabili,nessuna o scarsissima conoscerr:a da parte dell'Ente, indifferenza dell'organo di revisione:nessuno obietta la modalità dell'aver fatto transitare I'operazione nelle Partite per conto diterzi voci che avrebbero dovuto trovare allocazione in altra parte del bilancio. Nessuno
obietùa sul mancato a'zetamento dei residui attivi a tempo debito.
.000.00, che rappresentano un altro o.buco" di bilancio.Tale ulteriore buco è definitivamente accertato, in quanto si è di recente appurato che nonsono rimaste somme da riscuotere dalla Banca nazionale del lavoro e quindi avrebberodovuto essere cancellati futti i residui attivi relativi ai mutui nnegoziatr. La conservazione diresidui attivi ammontanti ad €, 4.400.000,00 è quindi ingiustificata e I'Ufficio si sta
predisponendo alla loro dovuta eliminazione (vedi elenco residui attivi insussistenti inallegato n. 6).
Rimane poi il problema di identificare quali siano le opere pubbliche scoperte intermini di cassa.
L'ufficio si è dichiarato al momento impossibilitato ad una simile lunga e difficilericostruzione, atteso peraltro che in passato I'irregolare utilizzazione delle partite vincolatesi è mossa in duplice senso, cioè di entrate vincolate utílizzate per il pagamento d.i spese
correnti e viceversa, senza seguire le modalità di legge, ma con semplici annotazioni suimandati da parte del dirigente.
Trattasi, tuttavia, di scopertura di mera cassa, atteso che dopo il prezioso e
difficilissimo lavoro di ricostruzione operato dall'Ufficio, sussiste copertura frnanziana perle spese da liquidare (fermo restando il citato taglio citato dei 4.400.000,00 € ai residui attiviin corso di atfinzione), ma la cassa è stata utilizzata per spese diverse e deve essere
ricostituita.
122
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8.2.4 Minori entrate per residui attivi insussistenti o maggiori spese non
finanziate in bilancio
Si è accennato sul "peso" che si athibuisce al mancato rinvenimento dell'allegato
relativo alla revisione dei residui del Servizio finanziario. Entrando nell'analisi sostanziale
dell'inadempimento, si osserya che le partite relative alla competenza del servizio
finanziario (alla luce delle imputazioni frammentarie rinvenute in bilancio) fanno
evidenziare un 'obuco" rilevante, ascrivibile in parte a residui attivi ritenuti insussistenti, inparte alla mancata contabilizzazione degli oneri derivanti da contratti con società (aggi vari).
Senza addentrarsi in aspetti "discrezionali" o disciplinati da disposizioni complesse,
quali la congruità degli aggi e le modalità di affidamento, si sottolinea come alcuni contratti(vedasi, ad esempio, quello della Reges) prevedono aggi che non sono stati contabilizzati.
Le società hanno proweduto a frattenere le sornme riscosse, per la parte relativa,
appunto, agli aggi, ma il Comune ha mantenuto a residuo le relative sorlme, che non
saranno evidentemente più riscosse. L'operazione corretta sarebbe stata quella di prevedere
I'entrata al {ordo dell'aggio e la spesa per I'importo dell'aggio stesso.
Nel quadro complessivo generale di confusione contabile I'Ente, a questo punto,
probabilmente, si limiterà alla mera cancellazione dei residui attivi di cui trattasi. Laricostruzione delle somme interessate da tale correzione contabile (minori residui attivi da
cancellare) è la seguente:
- TARSU 6.703,235,00
8.127.I3t,gg
23.884.79r.00
38.715.157,99
E' appena il caso di sottolineare che la confusione contabile dell'Ente non consente
di quantificare con totale precisione le somme di cui trattasi, ma il margine di errore sembra
essere molto ridotto anche in questo caso, sia per quanto concerne gli aggi non quantificati,
sia per quanto concerne le entrate irr:ealizzabili.
L'analisi più puntuale della problematica di cui trattasi awebbe richiesto dei tempi
del tuffo incompatibili con la presente consulenza. Si tenga presente che l,Enteprobabilmente prowederà alla regolarizzazione contabile in sede di rendiconto 2010, ma
una seconda "pulizia" sarà certamente necessaria in sede di approvazione di rendiconto
2011, dopo altre lunghe indagini daparte dei tecnici.
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Ja
- ICI
- Servizio idrico integrato
Totale
123 -^rl
8-2.5I residui per sanzioni amministrative che I'ente si appresta a stralciare dalconto del bilancio per iscriverle nel conto der patrimonio
Per le fattispecie di cui al presente e successivo punto non si può parlare di crediticertramente insussistenti, rispetto ai quali il Comune si sta orientando nel portarli apatrimonio, in attesa degli esiti di piu approfonditi controlli, che dowanno vedere ilcoinvolgimento di altri Dirigenti, ai quali le relative entrate sono affidate per competenza.
In questo caso si ttatta di sanzioni amministrative (in parte multe) che risalgono ad
esercizi così remoti, che appare molto improbabile si riesca ad incassarle. Sul punto dovràesprimersi il Dirigente della Poliztamunicipale e gli altri dirigenti eventualmente interessati,
ma, si ripete, trattasi di approfondimento complesso. Occorrerà cioè esaminare ruolo perruolo di che si tratti ed esprimere un giudizio motivato.
Si pensi al caso molto probabile di ruoli di multe per le quali, alla luce di ricorsirispetto ai quali il Comune è risultato soccombente, si può facilmente prevedere la nonriscossione.
In questa sede non rileva la quantificazione esatta delle somme di cui trattasi, macertamente appare evidente che la conservilzione a residui non è frutto di una seria analisi da
parte di dirigenti e revisori.
L'importo delle somme relative a sanzioni amministrative da eliminare dal Conto delbilancio e portare a parimonio in sede di approvazione di rendiconto 2010 è stato almomento quantificato in€2.280.t92,27 (vedi elenco in allegato n.7).
8.2.6 Gli altrÍ creditÍ
Vi sono infine crediti vari rispetto ai quali si nutrono fortissimi dubbi sulla loro reale
sussistenza, ma che richiedono ulteriori approfondimenti che I'Ente dowà effettuare. Almomento la quantificazione di tali crediti, per i quali sarebbe opportuno almeno la lorosistemazione momentanea a patrimonio, in attesa di approfondimenti, ammonterebbe a circa€ 11.000.000,00.
8.2.7 Riepilogo della situazione finanziaria dell'Ente
Ricapitolando, abbiamo quatfo voci per le quali (fatti salvi piccoli errori sempre
possibili) si è accertata I'insussistenza dei crediti o la mancata corretta contabil izzazione acompetenza di oneri certi legati a contratti (in ogni caso 'obuchi" da coprire), e cioè:
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124 7/
Residui attivi da eliminare Servizi per conto di terzi
Esposizione debitoria verso le società
Minori entrate da ristrutturazione mufui
Residui insussistenti o spese non impegnate in competenza
Totale rettifiche da apportare al conto del bilancio
ulteriori rettifiche per residui attivi di dubbia esigibilità
TOTALE COMPLESSryO
26.231.099,95
41.729.574,00
4.400.000,00
38.715.157.00
111.074.929,85
13.280.892.27
124.355.722,12
rappresenta il cuore dell'operazione) è
responsabili e non si sono rinvenuti gliquale fanno riferimento i residui piu
(quelli che hanno cioè evidenziato j
I'irregolarità del procedimento (intesa
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Per completezza di trauazione, si deve osservare che I'Ufficio sta operando unprofondo lavoro di rivisitazione anche sui residui passivi. La generale confusione dellescritture contabili faceva infatti facilmente presumere che anche sul fronte dei residuipassivi vi fosse la necessità di una profonda "pulizia". Ed infatti, gli esiti, al momento, delleverifiche effettuate, hanno portato a ritenere che, per motivazioni varie (impegni per speseche non si effettueranno piu, duplicazioni imputabili a meri errori, ect), si dovrà procedereall'eliminazione di residui passivi per un importo prowisoriamente quantificato in circa €40.000.000,00.
Questa circostanza da un lato alleggerisce, seppure non di molto, la situazione didisavanzo dell'Ente, ma dall'altro conferma come l'analisi dei residui sia stataun'operazione effettuata senza alcun effettivo approfondimento e controllo.
Si può quindi in definitiva quantificare il o'buco" rinvenuto nelle pieghe del Conto delbilancio in una somma ricompresa fra i circa 72 e i circa 85 milioni di euro (considerandocioè I'effetto positivo della riduzione dei residui passivi e includendo, o meno, le somme perle quali sono rimasti elevati margini di dubbio e che necessitano più approfondite analisi).
Si conclude che il procedimento di approvazione del rendiconto è stato carattenzzatoda irregolarità formali, ma soprattutto sostanziali.
Da un lato, il riaccertamento dei residui (che
stato carente nella motivazione da parte dei dirigenti
allegati relativi al Servizio Finanze e tributi, al
sostanziosi relativi alle entrate proprie dell'Ente
maggiori problemi), fafti questi che determinano
come rispetto delle procedure).
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Dall'altro lato, I'irregolarita formale rappresenta il momento di minor
preoccupazione, laddove invece si guardi all'aspetto sostanziale dell'approvazione del
Conto del bilancio.
Il Conto del bilancio 2008 risulta approvato con un sostanziale riaccertamento a
stanziamento dei residui attivi e passivi, senza alcun segno di preoccupazione da parte degli
organi deputati al controllo, in primo luogo dei revisori dei conti.
Anche il Conto del 2009, caratteizzato da una minima analisi di revisione
sostanziale dei residui (piccoli importi cancellati in riferimento a quanto si sarebbe dovuto
fare, se si pensa agli esiti della presente verifica ed al difficile lavoro in corso da parte degli
uffici) denota la manaarlza di un'oculata operazione di rivisitazione delle poste da
conservare a residuo. Il risultato che ne discende è che negli anni si è occultato (con
I'approvazione di un avanzo del tutto irrealistico) un risultato di amministrazione
fortemente negativo. Le conseguenze di tale comportamento, da imputare al dirigente del
servizio finanziano, ai dirigenti che hanno attestato il mantenimento delle somme a residuo
ed ai revisori dei conti, ha condotto a cascata a varie pesanti conseguenze.
E' appena il caso di sottolineare che la mancata contabilinazíone di oneri (si vedano
gli aggi) e il mantenimento di entrate inesistenti a residuo determinano un rendiconto
inattendibile, che si riflette sull'approvazione dei bilanci.
I bilanci di previsione devono infatti, per legge, essere impostati sul trend storico
delle entrate e delle spese. Parametrando i bilanci su rendiconti di fatto falsati, si giunge
all'approvazione di bilanci altrettanto falsati, con aggravio dei problemi. La conclusione
inevitabile dell'operazione di occultamento della reale situazione dei conti porta
inevitabilmente alla classica condizione in cui versano gli enti dissestati, cioè alla crisi della
liquidita, con sempre più numerose aggressioni dei creditori ai fondi dell'ente presso il
tesoriere (pignoramenti vari).
I1 comune di Reggio Calabia ha cercato di owiare a tale problema con un forte
ricorso all'anticipazione di tesoreria (ulteriori oneri a carico del bilancio), ed all'utllizzo, al
di fuori di ogni controllo, delle entrate vincolate, atTlizzate per frnanziarc le spese più varie
(violando molte disposizioni del Testo unico degli Enti locali e dello stesso regolamento
dell'Ente). La situazione si è così sempre più aggravata e la confusione contabile ha
raggiunto livelli tali che gli operatori si trovano ora a scegliere le soluzioni meno dolorose e
non aggiungere danno a danno, come nelper
r26
meno "distanti" dalle disposizioni vigenti,
iurt
caso dell'attuale sistema di pagamento a competenza di oneri non contabihz.zati in passato,
operazione questa formalmente scorretta ed illegittima (dowebbe procedersi aI
riconoscimento dei relativi debiti fuori bilancio), ma sostanzialmente necessaria per
vincolare almeno le risorse odierne al pagamento prioriario delle esposizioni debitorie
pregresse, per evitare che siano destinate a spese magari non essenziali.
Il punto di arivo del ragionamento porta infatti a ritenere che, in presenza delle
irregolarità contabili rinvenute, in ordine alla rappresentazione contabile della situazione
nella quale ve$avano le finanze del Comune e della sostanziale rrranc?rÍtza di voci levatesi
ad allertare il Consiglio e la Giunt4 I'Ente awebbe proseguito nella shada intapresa, fino a
giungere inevitabilmente at crollo totale della liquidita, che awebbe costretto a prendere atto
della reale situazione dei conti.
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127 67r(
I quesiti di cui ai punti numeri 2 e 3 sono fra loro strettamente connessi e
pertanto si dà un'unica risposta.
Quesito 2 - Verificare nellnambito delle competenze istÍtuzionali di controllo si
siano verificati atti di attestazione/certificazione non corrispondenti al yero oyyeroomissioni di atti dovuti (ad es. nel riacceÉamento dei residui attivi, nella certificazionedel rendiconto, nelle verifiche di cassa, ecc.).
Quesito 3 Accertare se i revisori contabili abbiano in questo periodocorrettamente proceduto o meno agli atti di loro competenza (in particolare: verificadella consistenza dei residui attivi e passivi, verifica della consistenza di cassa, rispettodegli obblighi fiscali, quanto al versamento delle ritenute), indicando specificamente se
talune attestazioni/certificanoni debbano ritenersi non conformi al vero.
Per rispondere ai quesiti occorre inquadrare I'ambito delle comp etenze istituzionali.
Negli ultimi anni e stato abrogato il sistema di controlli preventivi demandato alleRegioni ed in generale è stato modificato il sistema complessivo dei conkolli, nel senso dipassare dai controlli preventivi a quelli successivi, almeno come linea d'indinzzogenerale.
Anche la stessa f,rgura del Segretario comunale è venuta profondamente a
modificarsi, apparendo ormai non più quale garante della legittimità dell'azioneamministrativa, ma quale sorta di consulente dell'Ente locale, fatte salve alcune funzioni digaranzia, che però demandano a tale figura funzioni più "notarili" che altro.
Il quadro delineato dal legislatore nazionale responsabilizza i singoli dirigenti per gliatti di propria competenza e la stessa figura del Direttore generale (che nei Comuni piccoli e
medi dowebbe comunque essere eliminata con lo scadere dei mandati di quelli oggi incanca) non sembra esser chiamataa ricoprire un ruolo di controllo, ma semmai a contribuireal c.d. controllo di gestione, e cioè alla verifica dei risultati raggiunti rispetto agli obiettiviassegnati ai dirigenti e dell'efficacia ed efficienza della gestione (verifiche queste che
escludono qualsiasi riferimento alla legalita e regolarita dell'azione amministrativa).
L'azione amministrativa peraltro, con I'affermazione del principio di separazione fraruolo della politica (indirizzo) e della struttura burocratica (gestione) passa sempre più per le
determinazioni dit'rgenziali e sempre meno per le deliberazioni di Giunta e Consiglio. Sul
ruolo di controllo della regolarità degli atti (soprattutto delle determinazioni dei dirigenti) incapo al Responsabile del servizio finanziario (ragioneria) si dibatte molto.
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La Corte dei Conti tende (con qualche recente rara eccezione) a porre in capo al
Responsabile del servizio frnanzia1.io un onere complessivo di verifica della regolarità a360gradi, che non è unanimemente condiviso in dottrina, dovend.osi considerare che tale figuranon può conoscere nel dettaglio tutte le disposizioni che regolano le attivita di competenza
dei singoli dirigenti, che rimangono i primi responsabili dei prowedimenti da loro emessi.
Il responsabile del servizio finanziario, a parere di chi scrive, verifica la regolarità
contabile delle determinazioni dirigenziali, owero la sussistenza, dellacopertura frnanziana,
la corretúa allocazione delle spese (competerua o residuo), la corretta allocazione nelbilancio (spesa/ entrata corrente o di capitale, entrata/ spesa per conto di terzi), ecc.. Ancheuna supervisione sugli atti dirigenziali che influiscono fortemente sul bilancio è certamente
affrdata al responsabile del servizio finanziario (previsioni di bilancio, accertamento deiresidui, verifica degli equitibri di bilancio, ecc.).
Resta comunque fermo che molto è oggi demandato all'autonoma regolamentazione
comunale, ed anche la questione della verifica della regolarità amministrativa e contabile
degli atti deve oggi essere esaminata alla luce delle disposizioni nazionali, ma anche dellaregolamentazione interna, quando non sia contrastante con nonne inderogabili nazionali.
La regolamentazione interna che ci interessa è costituita per il comune di Reggio
Calabria dal regolamento di contabilità (allegato n. 1) e da quello dei controlli interni(allegato î.2).
Il quadro nazionale è costituito dal decreto legislativo numero 267 det 2000, recante
il Testo unico delle leggi sugli enti locali, Parte seconda - Ordinamento finanziario e
contabile, in vari suoi articoli.
Per quanto rileva in questa sede il quadro che si delinea è il seguente: per i bilanci e irendiconti, triplice responsabilità, in capo ai dirigenti (che attestano 1a sussistenza o meno
delle entrate e spese di competenza), in capo al responsabile del servizio finanziario (per leentrate e spese di competeÍLza e per la supervisione su quanto attestato dai singoli dirigenti)ed in capo all'Organo di revisione dei conti. Come si atteggino tali responsabilita dipende, si
ripete, da come si intersecano le disposizioni nazionali con quelle regolamentari dei singoliEnti locali.
una volta delineati ruoli e responsabilità dei singoli dirigenti (fra i quali quello diragioneria) delineiamo il ruolo dell'Organo di revisione. La citata abolizione dei controlliesterni regionali e det segretario comunale non possono determinare un quadro di
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sostanziale mancanza di controlli. Si osservi che gli altri organi istituzionalmente deputatialla verifica della regolarità contabile degli atti degli Enti locali sono la Corte dei conti e gliuffici ispettivi del Ministero dell'economia e frnanze. Tali organi, agendo a livellonazionale, non possono certamente porre in essere verifiche e controlli a tappeto sugli Entilocali, ma agiscono per lo piu su segnalazioni o a campione. Trattasi com'nque di campionidi non elevato peso numerico nel panorama generale, che ammonta, per quanto riguarda isoli Enti locali, a più di ottomila Comuni e cento Province (senza considerare il mondo deiMinisteri e dei loro uffici decentrati e delle Asl).
Non potendosi immaginare che il sistema Enti locali sia rimasto sostanzialmenteprivo di controlli organici, si comprende come I'Ordinamento finanziario e contabilededichi un intero Titolo alla revisione (Titolo VII- Revisione economico - finanziana).
In primo luogo si osserva che le modalita di nomina del Collegio dei revisori (neiComuni piccoli è un Organo monocratico) sono tali da assicurare che lo stesso non sia"legato" ad una maggiotatua, ma sia espressione dell'Assemblea consiliare futta. Infatticiascun consigliere quando vota può indicare solo due componenti del Collegio.
L'autonomia ed indipendenza del Collegio è nfforzata dall'articolo 235,laddove siprevedono in un numero chiuso le cause di cessazione dall'incarico, legate sostanzialmenteall'impossibilità di svolgere le proprie funzioni. Le cause di incompatibilità sono rimandateal codice civile, con riferimento agli amministratori delle società, con l,aggiunta difaffispecie legate a precedenti funzioni assunte presso I'Ente o gli Enti tocali e Regioni diriferimento.
Tutte queste disposizioni tendono a rafforzarc I'autonomia dell'organo. Non si trattadi Organo perfetto, che può infatti funzionare con la sola prese nza di due componenti(articolo 237). Nel comune di Reggio Calabria la disciplina regolamentare prevede chepossa funzionare con la presenza di due componenti, ma uno di questi deve essere ilPresidente (tale disposizione non si ritiene comunque applicabile, in quanto l,arfico la 237del decreto 267 del 2000 non è derogabile da diversa disciplina regolamen tare).
La norma nazionale prevede che il Collegio deve redigere un verbale delle riunioni,ispezioni, verifiche, determinazroni e decisioni adottate. I singoli componenti hanno dirittodi eseguire ispezioni e controlli individuali, avendo peraltro pieno diritto di accesso agli atti.Le funzioni del collegio possono essere ampliate (si badi solo ampliate, non ristrette) in sederegolamentare. Ma I'importanza che il o*::;"onosce all'organo di revision
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laddove si consideri che fra i pochi articoli che non possono essere derogati dai regolamentidegli enti locali, ben tre riguardano i revisori. Particolare importarua rivestono gli articoli239 e 240, che disciplinano le funzioni, i controlli e le responsabilità dell,organo direvisione. ,
Un sunto delle disposizioni di cui all'articolo 23g (firnzioni) ci consente di definire inprimo luogo la funzione principale, che è quella di collaborazione con il Consiglio dell,Entelocale' Questa funzione, si aggiunge, si esplica in primo luogo al momentodell'approvazione dei documenti più importanti, e cioè il rendiconto ed il bilancio, ed almomento della verifica degli equilibri di bilancio.In rclazione ai pareri più importanti, alCollegio, attesa la rilevante importanza del loro atto, è assegnato un congmo termine perI'adempimento.
Ma la funzione dei revisori deve esplicarsi mediante un'attività continua e nonestemporanea' non legata certamente a singoli atti. Oltre ai pareri sui documenti piuimportanti è infatti prevista la funzione di vigilanza sulla regolarita contabile della gestione,con espressa attenzione fra I'altro all'acquisizione delle entrate, alla tenuta corretta dellacontabilita, ed alle verifiche di cassa.
Recenti disposizioni di settore hanno ampliato le competenze dei revisori, conspecifiche attestazioni da porre in materia di personale (modello 770 e contrattazionedecentrata integrativa), debiti fuori bilancio, incarichi esterni, ricorso ai mercati frnanzian,certificazioni Ici, ecc.. E' all'Organo di revisione, cioè, che il legislatore fa oggr riferimentoquando intende porre sotto controllo uno o più aspetti della gestione degli Enti locali.
La legge consente 1o svolgimento di tali funzioni con l'utilizza di motivate tecnichedi campionamento. Al riguardo si osserv a îútavia che la Corte dei Conti (sentenza numero554 del2010) ha precisato che la tecnica del campionamento deve essere, oltreché motivata,anche efficace, avuto riguardo allanaturadei documenti da esaminare ed alla capacità deglistessi di registrare' con ragionevole attendibilità, i fenomeni più rilevanti della gestione. IlCollegio dei revisori, per disposizione del decreto legislativo 267 del 2000,deve redigereverbale delle riunioni, ispezioni, verifiche, determinazionie decisioni adottate.
Al riguardo la Corte dei Conti precisa che deve tenersi un registro dei verbali deirevisori' In numerosi casi la Corte ha contestato ai Comuni sottoposti alle sue verifiche lamancanza di un registro di verbali, raccolti in numero progressivo su pagine vidimate. Talelinea costante della corte forse va un oo' utrTrtà della lettera delle disposizioni del decret
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legislativo 267 - Al riguardo si sottolinea che il regolamento di contabilita del Comuneprevederebbe, all'articolo l0 - Funzionamento, che il Collegio dei revisori tenga la raccoltadei verbali a cura del segretario, ma tale articolo non si ritiene applicabile, in quantocontrastante I'articolo 237 del decreto legislativo 267 del2A00 che è fra quelli inderogabilidalla disciplina regolamentare. Resta fermo, e 1o diremo meglio in seguito, che non solo nonvi è una raccolta dei verbali, ma gli stessi non risultano acquisiti al protocollo dell'Ente.
Di rilevante importatua è la funzione di referto del Collegio all'organo consiliare e
I'obbligo di denuncia ai competenti organi giurisdizionali ove si confrgurino ipotesi diresponsabilità legate ad irregolarita di gestione.
Molti chiarimenti sulla funzione e sulle responsabilità dei Revisori dei conti sitraggono dalla sentenza della Corte dei Conti numero 2 del lgg2- Sezione Enti locali-, dagliarticoli di legge o di Codici ai quali il decreto legislativo 267 si rifà direttamente oindirettamente.
I revisori svolgono una funzione pubblica, sono soggetti alla giurisprudenza dellaCorte dei conti e vanno incontro anche a responsabilita penali. I revisori degli Enti localirispondono della veridicita delle loro attestazioni ed adempiono ai loro doveri con ladiligenza del mandatario. Tale disposizione, contenuta all'articolo 240 del decretolegislativo 267 del20A0, riprende sostanzialmente I'articolo 2407 del codice civile, per ilquale i sindaci (delle imprese private) devono ottemperare i propri doveri con la diligenzadel mandatario.
Se è vero che per I'articolo 1710 del codice il mandatario è tenuto alla diligenza delbuon padre di famiglia, nel caso di specie giurisprudenza costante della Corte dei conti e lanatura stessa della professionalita richiesta portano a far riferimento alla figuradell'aweduto revisore contabile ed ad una diligenza particolarmente quali frcata, comune adun medio professionista.
Il revisore, attese le specificità che si devono analizzare oggi quando si monitora lacontabilita degli Enti locali, può ben affermare la propria inadeguate na per alcuneproblematiche, e richiedere I'ausilio di specialisti (si pensi al caso dei contratti fnanziaÀ,per i quali non ci si dowebbe stupire se i revisori si dichiarassero non specificamentecompetenti, ma che comunque non possono esimersi dalla verifica e dal giudizio, sia ptueappunto con eventuale ausilio tecnico).
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Il quadro complessivo si conclude con la deliberazione numero 333 del2006,,con laquale il comune di Reggio Calabria istituisce il sistema integrato di controlli interni. IlRegolamento ivi approvato disciplina varie forme di controlli che qui non rilevano, maanche il controllo di regolarita contabile, che ci interess a. L,articolo I chiarisce subito che icontrolli di regolarita contabile sono di competenza del servizio finanziario e del Collegiodei revisori, con un rimando alle disposizioni del decreto legislativo 267 edal Regolamentodi contabilita.
Per quanto attiene ai revisori si pone I'attenzione sull'obbligo di vigil anza sallaregolarità della contabilità e sull'onere di riferire in merito al Consiglio ed alla Corte deiConti.
se ne conclude che, anche in riferimento alle disposizioni del Regolamento suiconkolli interni, i riferimenti per le verifiche sulla regolarita contabile sono individuati nelresponsabile del servizio finanziario ed nel Collegio dei revisori dei conti.
Possiamo pertanto addentrarci nel merito delle domand.e di cui ai numeri 2 e 3. rlnumero 2 in effetti pone due ordini di problemi, e cioè la presenza di eventualiattestazioni/cettiftcazioni non corrispondenti al vero da una parte ed omissioni dall,altra.
Per quanto concerne le attestazioni/certifi cazioni,le due principali attestazioni cherisultano fortemente influenzate dalle analisi svolte sono quelle relative al c.d. patto distabilità e quelle sulla verifica della sussistenza della condi zionedi deficitarieta.
Nel primo caso nel passato sono stati parzialmente coinvo lti alla certifrcazione sulpatto anche i revisori dei conti, ma negli ultimi anni, con l,inhoduzione dell,invioinformatico, il modello risulta a firma solo del Responsabile del servizio finanziario e delsindaco' L'attestazione sul patto di stabilita risponde formalmente a quanto emerge dallacontabilita di bilancio' ma I'attestazione risulta sostanzialmente non veritiera, in quantoabbiamo visto come importi rilevantissimi che dovevano essere allocati nella parte correntedel bilancio sono stati allocati nelle partite di giro in modo del tutto irregolare.
Mentre infatti le partite di giro non sono prese in consider azioneai fini del patto, losono le entrate e le spese correnti.
L'operazione di ricalcolare il patto dopo aver operato le corre zioni contabili che almomento sono state individuate (le somme al momento individuate come irregolarmentecontabilizzate fta le partite di giro e non nella parte corrente del bilancio) è complessa: non /,
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appare cioè agevole al momento verificare se ilappostazioni contabili fossero state corrette.
patto sarebbe stato rispettato qualora le
Ma il punto non rileva agli effettiaffermare che certamente la certificazione
irregolari appostazioni contabili.
della presente relazione, essendo sufficienteè irregolare e non veritiera, per effetto delle
E' appena il caso di sottolineare che il molto probabile mancato rispetto del pattoawebbe comportato' con modalita che sono variate nel tempo, pesanti vincoli e limitazioniall'operato degli Enti locali (divieti di assunzioni, ad esempio), nonché minori trasferimentierariali (che in via teorica andrebbero restituiti allo stato).
Qualsiasi comune awebbe potuto "giocare" in questo modo, e cioè, una volta resosiconto che il patto non veniva rispettato, awebbe pofuto'odirottare" sulle partitein conto terzi(partite di giro) le poste eccedenti quelli consentite dal pattoe rispettarlo così formalmenteed artificiosamente.
siamo in un caso di evidente arterazione di una certificazione.occorre al riguardo valutare se il sindaco possa aver avuto una seppur minima
consapevolezza dell'irregoraità della certificazione di cui trattasi (allegato n. 3), quando siconsideri che la cettificazione, si ripete, rispecchia fedelmente le risultan ze deibilanci e deirendiconti, che però sono stati redaffi e gestiti irregorarmente.
Analoghe considerazioni possono essere fatte in relazione alla certificazione sullaverifi ca dell' evenfuale condizione di ente strutturalmente defi citario.
Ferma restando in via generale la piena autonomia dell'Ente locale, anche alla lucedella recente riforma della costituzione, lo stato, nell'ottica della salvaguardia dellafrnanzapubblica complessiva, monitora I'andamento delle gestioni degli Enti locali atfraverso unacertificazione che, con I'applicazione di alcuni indici, intende comprendere lo stato di salutedelle finanze dei comuni, e, qualora siano presenti indici che fanno sorgere preoccupa zionial riguardo, sottopone la gestione dei comuni a qualche limitazione ed a qualche onere.
Anche nel caso della certifrcazione di cui trattasi non è agevole l,operazione diricostruzione degli indici, ma l'irregolare appostazione fra le partite di giro di rilevantisomme che avrebbero dovuto trovare allocazione nella parte corrente del bilancio, ciconsente di poter ritenere che la certificazione sia non veritiera ed irregolare.
Anche in questo caso verificare cosa sarebbe successo se le appostazioni contabilifossero state corrette è sostanziarmente impossibile, owero
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richiederebbe rempi lunghi /Llfl (
incompatibili con quelli della presente consulenza. presumibilmente, atteso l,elevatovolume delle somme irregolarmente transitate per i servizi per conto di terui,la correttaappostazione di tali somme in bilancio awebbe comportato il mancato rispetto del patto.
Si sottolinea che Ia certifrcazione di cui trattasi è a firma del responsabile del serviziofrnanziano, del Sindaco e del Segretario comunale.
valgono per il Sindaco e per il Segretario le considerazioni fatte in sede dicertificazione sul patto di stabilità, e cioè occorre valuúare se il sindaco e il segretariopossano aver avuto coscienza della non veridicità dell'attestazione di cui trattasi (allegato n.4).
Per quanto concerne le verifiche di cassa si fa presente che sono stati acquisiti iverbali del collegio relativi a tali operazioni. I verbali risultano formalmente corretti, anchese si osserva non sono protocollati, e redatti su fogli liberi.
E' appena il caso di sottolineare che la verifica della cassa (e la parifi cazianecon lerisultanze del tesoriere) è oggi considerato adempimento di secondaria importanzaall'interno delle funzioni generali di controllo assegnate all'organo di revisione.
Per quanto attiene all'eventuale presenza di omissioni occorre verificare qualicomportamenti awebbero dovuto essere posti in essere e da chi per evitare di giungere allasituazione di crisi finanzianache oggi caratterrzza il comune.
L'analisi svolta al punto numero 8 fa emergere come I'attuale crisi sia stata per alcunianni mascherata mediante approvazione di rendiconti irregolari carattenzzati dallasovrastima dei residui attivi. Da ciò è disceso che anche i bilanci, parametrat i su trendirrealistici dei rendiconti, sono risultati inverosimili e hanno determinato ulteriori disavanzi.
In più in bilancio non sono stati contabilizzatialcuni oneri di gestione certi, derivantispesso da obblighi contratfuali (vedasi i casi degli aggi per la riscossione di entrate ed altrioneri per i contratti con le società dell'Ente).
Tari fatti sono certamente da imputare in primo luogo al responsabile del serviziofinanziario, attore primo della predisposi zione di bilanci e rendiconti ) ma occorreconsiderare i comportamenti di altri dirigenti che hanno attestato il mantenimento a residuodi somme in realtà da cancellare. La maggior parte dei residui che awebbero dowto esserecancellati parrebbe comunque (nell'incertezza delle divisioni di alcune competenze) doveressere attribuita allo stesso responsabile del servizio finanziano. solo nel caso delle sanzioni
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amministrative (multe in primo luogo) si rinvengono consistenti importi di entrate cheavrebbero dovuto essere cancellati usando un'ordinari a diligenza.
Se ricerchiamo i comportamenti che awebbero pofuto evitare la crisi si deve tornarealle figure di controllo e' conseguentemente, all'organo di revisione contabile.
si sottolinea quanto affermato anche in altra parte della rela zione, e cioè che lafunzione di revisione, seppur possibile con l'utilizza di motivate tecniche dicampionamento, non può essere considerata adempimento formale, frutto di controlliestemporanei, senza un indirizzo.
Nei comuni di piu grandi dimensioni demografiche il collegio può anche ripartirsi lecompetenze per materie, e deve certamente approfondire ed analizzarc le tematiche daltequali discendono le conseguenze più rilevanti per le frnanzedell,Ente.
La corte dei conti (vedasi la sentenza nurnero 20g delmaggio 2113)evidenzia cornesia configurabile la responsabilità amministrativa dei revisori per la carente azione dicontrollo, che non aveva rilevato alcuna anomalia nella contabilita, pw caruttenzzata darilevanti irregolarita.
Le verifiche che i revisori awebbero dovuto porre in essere awebbero dovuto faremergere almeno alcune delle più macroscopiche irregotarità. si pensi:
' arla cantabilizzazione di mutui e di entrate correnti nelle partite per contodi terzi;
- alla mancanzadelle motivazioninel riaccertamento dei residui;- al mancato allegare alla determinazione di riaccertamento dei residui
I'elenco dei residui attivi da mantenere per quanto concerne il serviziofrnar.a,iano;
- alla mancata indicazione da parte di alcuni dirigenti delle somme dacancellare dai residui (spesso si indica solo la parte riscossa ma nulla sidice su che fine far fare a quella non riscossa e quindi non si capisce comesia stato possibile assumere la decisione in merito);
- alla mancata contabilizzazione di oneri dovuti per contratto nei confrontidi società (sia aggi, sia oneri di manutenzionee gestione di servizi);
- all'irregolare utilizzazione delle entrate vincolate ed all,operazione diristrutturazione dei mufui.
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In un simile contesto I'utilizeo della tecnica a campione ed il mancato
approfondimento delle problematiche evidenziate non è giustificabile quando si pensi che vi
erano chiari i sintomi di una situazione frnanziana di fatto ben diversa da quella risultante
dai bilanci e dai rendiconti approvati.
Basti pensare al chiaro sintomo della carenza di liquidità, della restituzione di
mandati da parte del tesoriere, del continuo aumento dei pignoramenti presso il tesoriere
posti in essere da creditori insoddisfaffi, dei debiti fuori bilancio.
Normale diligenzq in presenza di tali forti ed univoci sintomi di crisi delle finanze
comunali, awebbe voluto che il Collegio dei revisori si fosse interrogato sulle cause di tale
crisi ed avesse approfondito molte tematiche trascurate, prima fra tutte quella della reale
consistenza dei residui.
Si è invece al riguardo solo tardivamente notato, come si dice in altra parte della
presente relazione, un lieve riferimento alla possibile presenza di un problema sui residui,
"in termini di cassa" (affermazione che si ripete tecnicamente nebulosa e che sembra far
presumere che vi fosse una consapevoLezza dei termini reali del problema). Già tale
constatazione awebbe dovuto portare ad esprimere un parere contrario all'approvazione del
rendiconto (si veda ad esempio la relazione del magistrato istruttore della Corte dei Conti,
dottor Liberati, óeI2004, che, in relazione ad altro Ente locale, recita infatti: o'Per quanto
riguarda la relazione al rendiconto si deve osservare una discrasia laddove si dice che è
necessaria una verif,rca successiva dei residui, in quanto non attendibili, dando tuttavia al
contempo parere favorevole complessivo".
Sono stati acquisiti tutti i pareri che il Collegio ha reso negli anni 2008,2A09 e 2010
in reazione ad atti arrtevanzafrnanziana. Trattasi nel complesso di circa 100 pareri riferiti
per la stragrande maggiorar.r;a al riconoscimento di debiti fuori bilancio.
All'interno di tale fattispecie la stragrande maggiofanza è a sua volta costituita da
debiti fuori bilancio derivanti da azioni esecutive.
Il parere reso dal Collegio è sempre strettamente legato alla mera conformità a legge
del prowedimento, con il richiamo alle disposizioni di legge che disciplinano tale
riconoscimento, e viene utilizzato sempre uno stesso modello (allegato n. 5).
Manca una qualsiasi analisi sostanziale dei prowedimenti, né ci si interroga sulle
motivazioni amministrative e frnanziane che conducono I'Ente ad un tale volume di debiti
137 4Ty,4 {
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fuori bilancio. Non si rinvengono critiche o suggerimenti per porre in essere azioni
correttive per, quanto meno, limitare il fenomeno.
La mancarua di un registro dei verbali numerati e la presenza di verbali redatti solo
in occasione delle deliberazioni e degli adempimenti per i quali è previsto I'intervento del
Collegio per espresso obbligo di legge (verifiche di cassa) porta a ritenere che I'Organo
abbia svolto le sue funzioni con una forma mentis di adempimento formale, un mero
riscontro formale dei dati contabili, senza curarsi della funzione sostanziale del proprio
operato, funzione che invece oggi è delicatissima ed importantissima.
Dagli atti esibiti non risulta attivita del Collegio frutto di autonomo controlto, sia
pure a campione. Di attivita cioè diversa da quella che I'Organo pone in essere per effeffo di
specifiche disposizioni, che richiedono obbligatoriamente il parere su alcuni atti
amministrativi.
La Corte dei conti al riguardo (vedasi la citata relazione del Magistrato Liberati)
richiede all'Organo di revisione "un controllo maggiormente sostanziale, che non si limiti al
riscontro formale dei dati contabili, ma possa interessare verifiche concrete sull'entita delle
entrate e sull'eventuale sussistenza di minori accertamenti non riassorbili con ulteriori
entrate o diminuzione di altre spese, tale valutazione sostanziale dovrebbe essere effettuata
mediante analisi di bilancio anche in relazione ai residui".
L'operazione di accertamento dei residui da parte del responsabile del servizio
finanziario è stata sostanzialmente posta in essere per stanziamento, certamente per quanto
concerne il 2008 e in modo molte forte anche per il rendiconto del 2009, sia pure in modo
minore: in entrambi i casi tuttavia non si riscontra alcuna seria analisi e rilevante critica nei
pareri del Collegio.
Il Collegio, nelle relazioni al bilancio ed al rendiconto, utllizza modelli standard che
vengono molto acriticamente compilati, senza un reale approfondimento della specifica
situazione dei conti del Comune.
In questi casi la Corte dei conti ha sempre censurato l'operato dell'Organo di
revisione, prevedendo il sorgere anche di possibili sanzioni penali in presenza di reati
fallimentari o dissesti finaruiartper gli Enti locali.
E' appena il caso di sottolineare che le omissioni del Collegio hanno impedito al
Consiglio comunale (primo Organo di riferimento del Collegio) di assumere le conseguentt
((138 vlnl
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deliberazioni che awebbero dovuto essere attuate per evitare la crisi finanziaria (tipo jdiminuzione delle spese o aumento delle entrate, consegu entrvanazroni di bilancio, ecc). {
Si illusfrano nella seguente tabella le irregolarita che si sono riscontrate:
IRREGOLARITA'/OMISSIONE
RESPONSABILE/I ORGAIIO/IDEPUTATIALCONTROLLO
RIFERIMENTONORIVÍATIVA
VIOLI\TACertificazione Patto di Stabilita Responsabile del Servizio
FinanziarioNessuno (si vedano le
considerazioni al riguardo)D.L. n. ll2/08
convertito nella Leggen. 133/08
Certificazione EnteStruthualmente defi citario
Responsabile del ServizioFinanzialio (si vedano le
considerazioni al risuardo)
Nessrmo (si vedano leconsiderazioni al riguardo)
Art.77 óis Legge n.133/08
Riaccertanento residui Responsabile del ServizioFinanziario
Collegio dei revisori deiconti
Art 189 e ss. D.Lgs. n.267/00 e Regolamento
di contabilita delComune
lrregolare utilizzo delle entratea destinazione vincolata
Responsabile del ServizroFinanziario
Collegio dei revisori deiconti
Art 195 D.Lgs. n.267lW
Irregolare allocazione contabiledi partite tra i servizi per conto
di teni
Responsabile del ServizioFinanziario
Collegio dei revisori deiconti
Art. 168 D.Lgs. n.267/00
Mancata previsione in bilanciodi oneri di gestione derivanti
da cóntratti
Responsabile del ServizroFinandario
Collegio dei revisori deiconti
Artt 15l e 162 D.Lgs.n.267/OO
139
Tl"l
{{.-9Jv
Quesito 9 - Ogni altro elemento utile ai fini dÍ giustizia
9.1 Introduzione
In risposta al presente quesito, vengono rappresentate ulteriori fattispecie rispetto a
quelle it cui esame è stato specificatamente richiesto nell'incarico conferito. Le tematiche
esaminate sono strettamente correlate con le problematiche di cui all'incarico conferito-
9.2 Gli incentivi alla progettazione
Netla denuncia-querela presentata alla Procura della repubblica di Reggio Calabria in
data 08.11.10 viene fatto riferimento alla possibile itlegittimita di taluni compensi erogati a
titolo di incentivo ex art. 92, comma 5, del D.Lgs. n. $/2406.
Pertanto sono stati controllati i compensi liquidati al personale del comune di Reggio
atale titolo.
Si precisa che il controllo si riferisce ai compensi che sono stati pagati in busta paga,
atteso che di quelli corrisposti mediante pagamenti diretti si è già riferito in altra parte della
relazione.
Per quanto riguarda le disposizioni normative e regolamentari che disciplinano tale
istituto si rinvia a quanto ampiamente rappresentato in risposta al quesito n. 6 paragrafo
6.3.r.
Gli scriventi hanno proceduto all'esame, mediante procedimento a campione, i
prowedimenti di liquidazione di tali compensi, relativamente al triennio 2008-2010.
Dal controllo è emerso che I'aliquota applicata è stata sempre quella massima del
2o/o, diversamente da quanto disposto dal regolamento comunale che prevede una aliquota
dell'1,57o.
Si precisa che, per motivi di semplificazrone, il controllo è stato effettuato senza
tenere conto delle attività eventualmente realizzate nel periodo in cui l'aliquota vigente era
dello 0,5Yo.
Dai cedoloni stipendiali sono stati ricavati i nominativi e le somme percepite dal
personale dipendente ex art 92, comma 5, D.Lgs. 163/2006 (allegato n. 1).
Nei tre anni considerati ai fini delf indagine, risultavano erogati complessivamente
oltre un milione e duecentomila euro.
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wfl(
{{"\J'
J(-
n regolamento, innanzi citato, recante la disciplina del fondo interno per
progettazioni indica, aLl'art.7, i seguenti criteri di ripartizione di tali compensi:
- 20% al personale incaricato della redazione del progetto;
- rc% al personale che collabora col progettista e che frma gli elaborati;
- rc% al personale di collaborazione che non firma gli elaborati;
- 18% al responsabile unico del procedimento;
- 20% al responsabile incaricato della direzione dei lavori e del coordinamento per
lasictnezza in fase di esecuzione;
- 7% al personale incaricato della redazione del piano di sicurezza in fase di
progettazione;
- 5% al personale incaricato del collaudo;
- 5% al personale incaricato dellaredazione della relazione geologica , se dovuta;
- 5% al personale incaricato delle procedure espropriative.
I1 totale delle percentuali sopra riportate rappresenta il, rcA% de|2o/o, quale misura
massima della misura dell'incentivo prevista dat coiltma 5 dell'art. 92 del D.lgs.
n.I63/2AA6.
Si precisa che non sempre I'incentivo previsto nel quadro economico del progetto
esecutivo dell'opera è stato erogato per intero, ma le soÍtme erogate, secondo le percentuali
sopra riportate, sono state rapportate sempre alla misura massima del2o/o, arz;iché a quella
dell' l,SYo prevista nell'apposito regolamento comunale.
Pertanto ne consegue che b A,5Yo (2% - l,syo), cioè il 25o/o delle sofitme erogate, pari
a oltre 300 mila euro, sono state indebitamente liquidate ed erogate al personale.
In proposito si citano i prowedimenti di liquidazione del n. prot. 10336912008, n.
prot. 213457n0A8 del Settore Manutenzione LL.PP., e n. 166471/2009 e n. 176539/2008,
del Settore Programmazíone e Progettazione (allegato n. 2),laddove nelle premesse viene
indebitamente affermato che I'art. 13, comma 4, della legge n. 144 del 1710511999,
introducendo"ulteriori modifiche all'art. i,8, comma I-l bis della legge II/02/1994 n. 109
....consente I'elevazione della quota percentuale (dell'incentivo) fino al limite mm del 2%;'.
Infatti, I'elevazione dell'incentivo per la progeitazione nel limite massimo del due
per cento, come già evidenziato in precedenza, è awenuta con I'introduzione dell'art. 3,
comma 29, della legge n35012003. f6,
I4l t rY./ \//wt
\
\Il successivo art. 8 del regolamento interno per la progettazrone, facendo riferimento
all'art.32 di un contratto collettivo nazionale di lavoro non specificato, prevede, altresì, chele somme eventualmente non assegnate con la ripartizione del fondo costituiscono economiedi gestione, che confluiscono nei fondi di cui all'arr.3l, comma 2, dellostesso CCNL.
Il CCNL in questione, è quello del personale dipendente dalle amministrazioni delcomparto Regioni - Autonomie locali stipulato il 6 luglio 1995 e I'articolo richiamato nelregolamento (art. 32) recita quanto segue:
"Le amministrazioni che si trovino nelle condizioni indicate nel successivo comma 2(rn condizioni di equilibrio economico della gestione di competenza risultante dal contoeconomico dell'esercizio precedente, purché non esistano debiti fuori bilan cio) possonoincrementareper il 1996, con oneri aproprio carico, ifondi di cui all, art. 31, comma 2(Fondo per il compenso del lavoro straordinariq Fondo per la remunetazrone di particolaricondizioni di disagio, pericolo o danno, Fondo per compensare particotari posizioni dilavoro e responsabilità, Fondo per la qualita della prestazione individual e), nel timitemassimo di una somma pari allo 0.5% del monte salari annuo riferito al 1993, esclusa laquota relativa ai dirigenti ed al netto dei contributi a carico dell'amministrazione. Talesomma può essere incrementata di un'ulteriore somma pari atlo 0.2 % det medesimo montesctlari, qualora siano accertati risparmi di gestíone quantitativamente corrispondenti,secondo i criteri indicati al comma,,.
La suddetta nonna contrattuale non fa alcun riferimento alla possibilità diincrementare annualmente il fondo dei compensi accessori del personale con le economiedegli incentivi per la progettazione, che invece costituiscono economie di bilancio delcomune ai sensi dell'art. 13, comma 4 deila legge 17 maggio 1999 n. 144.
Ne consegue le somme ex art. 92, comma 5, D.Lgs. n. 163/2006 non assegnate, nonpossono confluire nei fondi di cui all'art.31, comma 2, del CCNL di comparto 6 luglio1995, per essere ripartite al personale. Quelle eventualmente già confluite ed erogate alpersonale devono essere espunte dal monte delle risorse decentrate e dowanno essererecuperate dal fondo di prossima costituzione.
Dal controllo effettuato sui prowedimenti di liquidazione risulta altresì che, talvolta,ancorché la progettazione sia stata affidata e realizzata da società, professionisti o soggetti
142
iYn
:\
\esterni, l'incentivo è stato attribuito anche a personale interno che awebbe svolto attività dicollaborazione ai progettisti, di supporto amministrativo e tecnico e di segreteria.
Si allegano a titolo esemplificativo le delibere di G.C. n. 3/2001, n. g9/2002, n.
48/2008, n- 486/2008, n ll/2009, n.237 del 16.06.10 (atlegato n. 3), di approvazione deiprogetti esecutivi e i prowedimenti di tiquidazione ivi correlati, le delibere del Settoreprogranrmazione e ptogeltazione n. 658/2007, n. 168/2008, n. 23g/200g, n. 440/200g, diapprovazione dei quadri economici e relativi prowedimenti di liquidazione, nonché gli attidi liquidazione n. 199}13/2008 del Settore Programmazione e Progettazione e n. 16/2009del Settore Lavoro Svituppo Risorse U.E. (allegato n. 4).
Nel caso che la progettazione sia stata affrdata all'esterno non è assentibilel'effettuazione di alcuna attivita di collaborazione o supporto ai progettisti esterni.
E' da ritenere altresì che, nel caso di intervento di collaboratori del R[tp, peraltro nonprevisti dal regolamento interno, è la quota teoricamente spettante a quest'ultimo - qualoraassolva personalmente alle attività di relativa competenz a - adover essere ,,frazionata,, perricavare gli importi da riconoscere ai relativi collaboratori e non, come punfualmente
awiene, attribuire a questi ultimi distinte percentuali del compenso (ved. rispostaOsservatorio LL.PP. al QUESITO-2005 -044- tlt lT\
ln qualche caso gli incentivi sono stati liquidati anche per percenfuali non previstenel regolamento.
Si allegano al riguardo i prowedimenti di liquidazione del Seffore programmazione e
progettazione prot. n. l9l7l9/2008,n. 199013 12008 e n. 226116/2010 (allegato n. 5):
- con la prima è stata liquidata, tra le altre, alf ing. Crucitti una percentuale del4Yo del compenso al "responsabile dei lavori", inesistente tra quelle previste
dal regolamento (il riferimento è all'art. 7, comma l, punto 7);
- con la seconda è stata all'ing. Pasquale Crucitti una percentuale del 5o/o atitolodi "supervisione progetti", anch'essa non prevista dal regolamento;
- con latetza è stato liquidato , al geom. A. Arcano lo 0,13Yo, anziche lo 0,10%o
prevista dal regolamento interno, a titolo di attivita di supporto
amministrativo.
r43 +lfi /
tI\
I
sDai cedoloni stipendiali risulta che, nel triennio considerato, I'Ing. Pasquale Crucittr
e il Dr. Egidio Surace, dirigenti dell'ente nominati ex art. ll0 del D.Lgs. n.26712000 e,
quindi non di ruolo. hanno percepito rispettivamente € 93.263,05 e € 3.806,28.
La liquidazione di tali incentivi è da considerarsi priva di legittimazíone giuridica,
laddove essi hanno partecipato alla progettazione in qualità di responsabili del
procedimento, atteso che tale ruolo spetta ai dipendenti di ruolo in servizio presso ai sensi
dell'art. 10, comma 5, del D.Lgs. n. 16312006, owero ad altri dipendenti ove non siano
presenti professionalita adeguate,manon è il caso del comune di Reggio Calabria.
In taluni casi, gli incentivi di cui trattasi siano stati percepiti anche da personale
dipendente non amministrativo (operai, bagnini, custodi, sorveglianti, ausiliari) e da
personale in servizio presso le società miste cui partecipa il comune (societa per I'ambiente,
società per I'infonnatica, etc.).
Al riguardo si rappresenta che f incentivo ex art. 92 del D.lgs. l$/2AA6 assolve alla
funzione di compensare i dipendenti dell'amministrazione che abbiano in concreto
effettuato La redazione degli elaborati progettuali o abbiano svolto le altre attività indicate
dalla norma (progetlazione, piarificazione della sícurezz4 direzione dei lavori, assistenza al
collaudo).
In proposito si richiama la deliberazione dell' Autorità dei LL.PP. n. 69 del
22106/2005, laddove viene affermato che "la previsione di un regolamento interno di un
ente, della corTesponsione dell'incentivo in questione anche nell'ípotesi di progettazione
nella sostanza redatta da professionisti esterni, risulta in contrasto con la portata e la ratio
della disposízione legislativa richiamata e si pone quale erogazíone non dovuta e
duplicazione di compensi" (allegato n. 6).
Si ritiene possibile che alla ipartizione delf incentivo concorra anche il personale
amministrativo della Stazione appaltante, nella misura in cui abbia effettivamente concorso
alla predisposizione di documenti (ad es.: capitolato speciale e schema di contratto, che a
nonna degli artt. 35 e 45 DPR 554199 sono parte del progetto esecutivo) citati dalla norma
sull'incentivo, ma non nel caso il progetto sia stato realizzato all'esterno.
Non sembra, invece, in ogni caso che possano sussistere i presupposi per analogo
concorso da parte del personale operaio, visto che la norna precisa che "la ripartizione tiene
conto delle responsabilita professionali connesse alle specifiche prestazioni da svolgere". /
144 TlT
{{-{
Al regolamento, giusta il disposto del citato art.92 D.Lgs. 163120A6 (ex art. 18 L. \5
l0gllgg4), spetta: q
a) assumere le modalità ed i criteri di riparto, tra tutti gli aventi diritto, della
somma costituente I'incentivo globale;
b) stabilire I'entità percentuale globale dell'incentivo, all'interno dell'aliquota di
legge.
Sembra, quindi, corrispondere alle indicaeioni di legge la definizione in regolamento
delle tipologie professionali e delle prestazioni cui associare le singole quote dell'incentivo
totale, da riconoscere nella sua interezza qualora futte le attivita considerate siano state
espletate dal personale interno all'organico della Stazione appaltante.
Infine, considerata la soggettività giuridica delle società cui il comune partecipa,
dotate di personalita giuridica, di autonomia imprenditoriale e di proprio statuto, non può
essere considerata ammissibile la partecipazione, da parte del personale delle aziende
medesime, al riparto del diverso fondo costituito con regolamento adottato dal Comune
specificatamente per i propri dipendenti.
In conclusione si rappresenta che, contrariamente a quanto previsto dall'art. 3,
comma 29, della legge finarr;iana per I'anno 2A04 (L. 350/2003), che ha espressamente
previsto che gli incentivi alla progettazione "si intendono al lordo di tutti gli oneri accessori
connessi alle erogazioni, ivi compresa la quota di oneri accessori a carico degli enti stessi",
I'art.7 del regolamento interno, recante la disciplina del fondo interno per la progettazione,
prevede (al comma 6) che "gli importi da liquidare ....sono calcolati al lordo delle rítenute
a carico dei dipendenti, con l'esclusione degli oneri rìflessi a carico dell'ente....".
Da un controllo a campione dei prowedimenti di liquidazione risulta, però, che icompensi sono stati calcolati includendo anche gli oneri riflessi a carico dell'ente.
In ogni caso il regolamento non risulta aggiornato alla normativa vigente e va
modificato e integrato in tal senso.
9.3 Contributi previdenziali
Nelle denunce presentate viene fatto riferimento al mancato versamento all'erario di
ritenute da parte del comune di Reggio Calabria.
Sono state quindi esaminate le principali ritenute operate dall'amministrazione e irelativi versamenti negli anni 2008 ,2009 e 2010.
r45
Si precisa che il controllo è stato effettuato sulla base del presupposto che le ritenute
siano correttamente operate.
I contributi previdenziali riguardano le sornme che il datore di lavoro preleva dalla
retribuzione lorda del dipendente per poi versarla all'INPDAP (Istitgto Nazionale diPrevidenza e Assistenzapq i Dipendenti dell'Amministrazione Pubbtica), ente pubblico non
economico istituito, a seguito della delega conferita al Governo con la legge 537/1993, conil D.Lgs. 30 giugno 1994, n. 479, nato dalla fusione di enti e uffici soppressi con la suddetta
legge:
' I'Enpas (Ente Nazionale previdenza Assistenza statali);
' I'Inadel (Istituto Nazionale Assistenza Dipendenti Enti Locali);
' I'Enpdedp (Ente Nazionale Previdenza Dipendenti Enti Diritto pubblico),;
' la Direzione Generale degli Istituti di Previdenza (che era un'articolazione
orgarizzativa del Ministero del Tesoro), competente per la liquidazione delle pensioni ai
dipendenti iscritti ad altre casse previdenziali, owero:. - Cpdel (enti locali),
. Cpug (ufficiali giudiziari),
. Cpi (insegnanti scuole non statali),
. Cps (sanitari).
Presso il comune di Reggio Calabria è vigente il sistema contributivo CpDEL con
INADEL.
Sono indicate di seguito, in termini percentuali, le ritenute applicate per tale regime
contributivo:
(Legenda: d.: dipendente; D.: datore di lavoro)
CPDEL INADEL FONDO CREDITO
d. D. d. D.
8,85 23,90 2,5 3,6A
d.
0,35
RITENUTA C.P.D.E.L. è la quota che il lavoratore versa mensilmente per la
pensione.
RITENUTA FONDO CREDITO è la quota che viene versata al fondo che eroga
prestiti ai dipendenti (cessione del quinto, mutui casa, piccoli prestiti, dentista, auto,
$1.,
t
matrimonio, divorzio, sfudi dei figli ecc).
t46 yn
J--lt
qú.
RITENUTA I.N.A.D.E.L. (Istituto nazionale assistenza dipendenti enti locali): sr
tratta della ritenuta che il lavoratore versa a favore del fondo destinato ad erogare la
liquidazione. Questa trattenuta è presente in busta solo per i lavoratori in servizio prima del
31.12.2001. I dipendenti assunti dopo il 31.12.2001 versano la stessa cifra athaverso un
altro meccanismo contributivo. Questo perché la liquidazione è soggetta ad un sistema di
calcolo differente per chi è stato assunto dopo il 31.12.2A01. L'imponibile, owero la cifra
sulla quale si calcola la ritenuta, corrisponde all'80% del "totale voci retributive".
I contributi e le ritenute fiscali devono essere versati ogni mese dalle aziende framite
un modello @2a) e sono dichiarati all'INPDAP con la denuncia mensile dei contributi
(DMA).
La Denuncia mensile analitica (DMA) è un modello che I'ente datore di lavoro deve
compilare mensilmente indicando i dati anagrafrcl retributivi e contributivi dei propri
dipendenti. Dal 2005 tutti gli enti sostituti di imposta iscriui all'Inpdap devono trasmettere
per via telematica questo modello all'Istifuto, entro e non oltre l'ultimo giorno del mese
successivo a quello di riferimento. Tale obbligo è stato introdotto dall'articolo 44, comma 9,
della legge 32612003.
Ciò premesso, è stato effettuato un riscontro tra i prospetti riepilogativi delle
quietanze dei contributi dichiarati dall'amministrazione comunale nelle denuncie mensili
analitiche (allegato n. 7) e le relative quietanze di versamento rilasciate dalla Tesoreria
provinciale dello Stato (allegato n. 8).
Da[ controllo è emerso che risultavano mancanti le quietanze afferenti i seguenti
versamenti:
- ritenute CPDEL, CPI (Cassa insegnanti), INADEL e Fondo Credito relative ai
mesi di agosto 2008 per complessivi € 846.747,40 e di ottobre 2008 per
complessivi € 954.687,961'
- ritenute INADEL TFR relative al mese di aprile 2AO9 per € 17 .272,29;
- ritenute INADEL TFS e TFR relative al mese di maggio 2009 per complessivi
€103.573,54.
Ancorché possa apparire superfluo, si rappresenta che l'evenfuale omesso
versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali operate dal datore di lavoro sulle
retribuzioni dei lavoratori dipendenti è stato configurato quale reato dall' art. 2, comma 1,
del d.l. 463llg83,convertito nella legge i I Novembre 1983, n. 683. Ar47 \fi r
{{
J{9.3.1 Ritenute fiscali
Le ritenute fiscali sono quelle relative all'IRPEF (Imposta sul reddito delle persone
fisiche), ai sensi dell'art. 64 del DPR n. 60011973, e sono interamente a carico del
lavoratore. L'IRPEF si calcola applicando le corrispondenti aliquote percentuali agli
scaglioni di reddito annuale, sull'imponibile owero la quota di reddito mensile sulla quale
si applicano le aliquote fiscali. Questo imponibile è dato dal "Totale voci retributive" , meno
il "totale ritenute obbligatorie".
Dalla stampa riepilogativa delle voci stipendiali del comune di Reggio Calabria alle
voci 9120 egl25,risultavano le seguenti frattenute IRPEF (allegato n. 9):
- € 6.078 .073,51nell'anno 2008;
- € 6.006.454,89 nell'anno 2009;
- € 6.507.319,92ne11'anno 2010.
Nel precisare che non è stato tenuto conto delle ritenute operate a titolo di
addizionale'regionale e comunale, si rappresenta che relativamente ai versamenti di tali
trattenute non sono state prodotte le quietanze di versamento della Tesoreria.
Tenuto conto, secondo quanto riportato in altri capitoli della relazione, della presenza
di residui per circa 21 milioni di euro tra le partite di giro relativi ritenute erariali, è da
ritenere che oltre alle somme sopra riportate ve ne siano altre non versate riferibili ad
esercizi pregressi.
Si rammenta che per evenfuali versamenti non eseguiti entro le ordinarie scadenze, in
violazione degli artt. 3 e 92 del citato DPR 60211973,L'Agenzia delle entrate applica la
sanzione del 30Yo, salvo il caso venga ulllizzato I'istituto del rawedimento operoso nel
termine lungo, cioè entro un anno dalla commissione della violazione (in tal caso la
sanzione è ridotta), più gli interessi calcolati al tasso legale vigente in ragione d'anno con
maturazione giorno per giorno.
9.3.2 TNAIL
Vi sono poi i premi da versare all'Istituto Nazionale per gli Inforhmi sul Lavoro
(INAIL) per I'assicurazione cui sono tenuti i datori di lavoro che occupano lavoratori
dipendenti che svolgono attività pericolose. Tali premi, calcolati sulla base delle retribuzioni
e a seconda della pericolosità dell'attività svolta, devono essere autoliquidati e versati dal
148 w
datore di lavoro entro il 16 febbraio di ogni anno in base alle posizioni assicurative
denunciate.
Gli importi calcolati sulla busta paga sono prowisori, il debito scaturisce con
I'autoliqui.lazione. In questa fase si versa il saldo anno precedente e I'acconto anno in corso.
L'INAIL comunica annualmente, entro il 3l dicembre, al datore di lavoro il tasso di
premio da applicare per I'anno successivo. Poiché il premio deve essere versato
anticipatamente (art. 28, D.P.R. 30 giugno 1965, n. ll24) e non è possibile conoscere con
esattezza, prima della fine del periodo interessato, I'effettivo importo delle retribuzioni
corrisposte, il versamento anticipato viene fatto sulla base delle retribuzioni presunte ed ilsaldo, alla fine del periodo, viene calcolato sulla base delle retribuzioni effettivamente
corrisposte.
Ciò premesso, si rappresenta che dalla stampa riepilogativa delle voci stipendiali del
comune di Reggio Catabna alla voce 9090, risultavano le seguenti trattenute INAIL:
- € 312.658,49 nell'anno 2008 ;
- € 404.004,35 nell'anno 2009 ;
- € 433.168,99 nell'anno z0rc.
Relativamente ai versamenti di tali trattenute sono stati forniti dal rag. Angelo
Polimeni, addetto all'Ufficio del personale dell'ente, tre ricevute "Alpi on line", cioè di
autoliquidazione dei premi INAIL on line, attestanti i seguenti "importi a debito versati"
(allegato n. 10):
saldo 2008 + acconto 2009 per complessivi € 425.021,70;
saldo 2009 * acconto 2010 per complessivi € 423.277,71;
saldo 2010 * acconto 20ll per complessivi€490.209,58.
9.3.3 IRAP
L'IRAP (Imposta Regionale sulle Attivita Produttive) è un'imposta locale che si
applica alle attivita produttive esercitate in ciascuna regione.
Tra í soggetti tenuti al versamento dell'Irap, ai sensi dell' art.3 D.Lgs. 446/97, sono
comprese anche Amministrazioni pubbliche (Stato, Regioni, Province, Comuni, ecc.)
Per le amministrazioni pubbliche I'imponibile è pari al totale dei compensi per lavoro
Hr::":";il,T:lo od autonomo occa":",carcorato con'criterio u ^";^
f
{
\J\t
\\
Per I'IRAP retributiva il criterio per il calcolo dell'imponibile è quello di cassa
(qualora I'Amminiskazione pubblica svolga attivita commerciale, questa può optare per ilcalcolo dell'imponibile proprio delle imprese commerciali).
Dal 2009 (periodo fiscale 2008) la dichiarazione è unica (sia per le amministrazioni
pubbliche che per le società), prevedendo diversi quadri a seconda della tipologia del
contribuente (per [e amministrazioni pubbliche sono i quadri IK, IR e IS). In seguito alla
legge finanzlalia 2008, la dichiarazione IRAP deve essere presentata esclusivamente in viatelematica.
L'art.l6 del Decreto Legislativa 446 del1997 prevede, al secondo comm4 I'aliquota
differenziata dell'8,5Oo/o pw le Amministrazioni pubbliche (con la tegge finanziana per il2006 è stata stabilita I'obbligo per le Regioni di elevare I'aliquota ordinaria dell'LYo in caso
di sfondamento della spesa sanitaria).
Per quanto riguarda le modalita di versamento, le pubbliche amministrazioni, dalprimo gennaio 2008, debbono utilizzare ata\e scopo il modelto F24-EP (Enti pubblici).
Ogni' anno occorre procedere al versamento del saldo IRAP relativo all'anno
precedente e all'acconto IRAP relativo all'anno in corso
L'acconto IRAP è pari aL 99Yo del debito d'imposta risultante datla dichiarazione
relativa al periodo d'imposta precedente.
Premessi tali brevi cenni sul funzionamento dell'imposta, si rappresenta che dalla
stampa riepilogativa delle voci stipendiali del comune di Reggio Calab114 alla voce g0gl,
risultavano i seguenti ritenute fiscali da versare:
- € 2.817.993,26 nell'anno 2008;
- C2.780.346,8A nell'anno 2009;
- € 2.932.365,86 nell'anno 2010.
Relativamente a tali importi che l'Ente è tenuto a versare, entro le scadenze previste
per le imposte sui redditi, sono stati prodotti i seguenti documenti (allegato n. l l):- Mod- F24 EP recanti nella colonna "importi a debito versati"somme per
complessivi € 2.883.668,60 relativi ai mesi da gennaio a dicembre 2008 (ma non
sono state allegate le quietanze di versamento);
- Mod. F24 EP relativo al mese di gennaio 2009 con un "importo a debito versato"
di €,220.654,59 (non è stata alleg ataraquietanza di versamento); tU/
lso :lW /
ì
-]
- Mod' F24 EP e relativa quietanza dell' "importo a debito versato,'relativo al solomese di novembre 2010.
Per eventuali somme non versate a titolo d'acconto o di saldo IRAP, l,articolo 34 delD'lgs' n' 446/1997, nptopone quanto previsto dall'articolo 13 del D.lgs. n. 471/1997 inmateria di mancato versamento ritenute IRPEÉ.
Reggio Calabria" 14.06.I I
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ito Tatò.at
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