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Page 1: Sentieri di pietra - Fusio

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Fusio… e i muliniFusio è senza dubbio un villaggio piacevole e pittoresco, con le abitazioni rag-gruppate su un pendio e rivolte a sud; la chiesa che appena sporge dalle case;il campanile che sembra sorvegliare il gruppo e scandire il tempo di questapiccola comunità isolata. Oltre 440 metri di dislivello e 7 chilometri di stradatortuosa separano Fusio da Peccia. Tra i due villaggi troviamo i piccoli nuclei diCorsgel, Camblee e l’abitato di Mogno.Forse per queste sue particolarità, Fusio, soprattutto all’inizio del ‘900, era metaambita per il soggiorno estivo di turisti ticinesi e d’oltralpe. In questo periodo,oltre all’attività agricola cui era dedita buona parte della popolazione, si sviluppòil settore alberghiero.La Val Sambuco rappresentava un territorio ideale per la pastorizia, ma era pureluogo di svago turistico. I numerosi alpi della zona assicuravano ai Fusiesi unavita economicamente più agiata rispetto ad altre comunità: non è un caso cheda Fusio partirono pochi emigranti, mentre diverse famiglie acquistarono deiterreni nel Locarnese, dove venivano condotte le mandrie allo sverno.A partire dal 1950 il grande cambiamento: la costruzione della diga sconvolsela Val Sambuco e la vita degli abitanti di Fusio. I lavori idroelettrici portarononuove opportunità e alcune agevolazioni, ma in seguito per Fusio, come per mol-ti altri villaggi d’alta montagna, prese inizio un inarrestabile calo demografico.Obiettivo di questo leporello è far conoscere le numerose testimonianze dellavita autarchica di un tempo, di cui i mulini e le gualchiere costituiscono degliesempi eccezionali.

I granai di legnoLe torbe con mensola rappresentano un’ulteriore testimo-nianza dello spirito autarchico dei Fusiesi. Si tratta di co-struzioni in legno con travatura «a castello» su zoccolo inpietra. La cella granaria è separata dalla stalla o ripostiglioinferiore per mezzo di una mensola, con la funzione di im-pedire l’accesso di roditori alla cella nella quale veniva de-positata la segale.Die hölzernen KornkammernDie Getreidespeicher mit Gesims sind weitere Zeugen desausgeprägten Selbständigkeitsbewusstseins der Bewohnervon Fusio. Es handelt sich dabei um Holzbauten mit aufsteinernen Sockeln aufgesetztem Gebälk. Die Kornkammerist von dem darunterliegenden Stall oder Abstellkammerdurch ein Gesims getrennt, das die Nagetiere daran hin-derte an den in der Kornkammer gelagerten Roggen zu ge-langen.

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Le caseLe case sono quasi tutte in muratura, spesso con balconi inlegno verso sud ed un frontone aperto. È probabile cheanticamente le case fossero costruite in legno, come loconfermano tre edifici ancora esistenti con la strutturasuperiore «a castello» in legno di larice, appoggiata su unozoccolo in muratura.Die HäuserBeinahe alle Häuser sind in Massivbauweise erstellt und be-sitzen oft einen hölzernen Balkon gegen Süden und einenoffenen Giebel. Die Gebäude waren in früheren Zeitenwahrscheinlich aus Holz, wie drei noch bestehende Häusermit auf gemauertem Sockel ruhendem Oberbau aus Lär-chenholz beweisen.

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Sentieri di pietra

Fusio...e i mulini

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VALLEMAGGIATURISMO

APAVAssociazione per la protezione del patrimonio artistico e architettonico di Valmaggia

L’ossarioL’interesse dell’ossario di Fusio è legato agli affreschi visi-bili sulla facciata: due grandi scheletri e al centro una raf-figurazione della Crocifissione con le anime purganti.Das BeinhausDas Beinhaus von Fusio ist vor allem durch die Fresken anseiner Fassade von Interesse: zwei grosse Skelette und imZentrum eine Darstellung der Kreuzigung mit den büssen-den Seelen .

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Il lavatoioIl lavatoio, lungo circa 7 metri, fu costruito nel 1871. Nel1932 venne ammodernato per evitare che le donnedovessero lavare in ginocchio.Das WaschhausDas ca. sieben Meter lange Waschhaus wurde 1871 er-richtet und 1932 modernisiert, um den Frauen das Waschenauf den Knien zu ersparen.

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I mulini e le pesteLungo la «Ronsgia du Mulign», vi era la zona artigianale,che comprendeva una serie di tre mulini, una pesta (o gual-chiera), due segherie e una centrale elettrica. I mulini veni-vano utilizzati per macinare la segale, mentre la gualchie-ra serviva per pestare la canapa, dopo la sua macerazione,che avveniva in un pozzo oggi non più visibile. La pesta co-stituisce una testimonianza unica in Ticino. Oltre alla cana-pa, i mortai servivano forse anche per la brillatura dell’or-zo o di altri cereali.Particolarmente interessanti sono le macchine idrauliche,che dimostrano notevoli abilità manuali degli artigiani, co-sì come degna di nota è la bottega da falegname installa-ta al posto di una precedente pesta all’interno dell’edificiopiù a monte e abbandonata attorno al 1950. Questo com-plesso edilizio è oggetto di un intervento di restauro pro-mosso dall’APAV.Die Getreidemühlen und die WalkmühlenEntlang dem Bach «Ronsgia du Mulign» lag die Handwer-kerzone mit drei Getreidemühlen, einer Walkmühle, zweiSägereien und einem Elektrizitätswerk. In den Getreide-mühlen wurde der Roggen gemahlen, während die Walk-mühle zum Walken des Hanfs nach seinem Einweichen ineinem heute nicht mehr sichtbaren Brunnen diente. Bei die-ser Walkmühle handelt es sich um das einzige Exemplar imTessin. Neben dem Hanf wurden die Mörser vermutlichauch zum Polieren von Gerste und anderem Getreide be-nutzt.Besonders bemerkenswert sind die Wasserkraftmaschinen,welche vom grossen Können der Handwerker zeugen, wieauch die am Ort einer früheren Walkmühle in einem wei-ter oben gelegenen und um 1950 aufgegebenen Gebäudeerrichtete Tischlerwerkstatt. Dieser Gebäudekomplex wirdeiner von der APAV geförderten Restaurierung unterzogen.

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I tetti in scandoleSi tratta di coperture realizzate con tavolette di legno dilarice. Nel territorio di Fusio sono visibili alcune costruzio-ni, uniche in Vallemaggia, con questa tipologia di tetto,ad esempio la piccola stalla in prossimità del palazzoscolastico.Die HolzschindeldächerDie Dächer sind mit Lärchenholzschindeln gedeckt. Imganzen Maggiatal gibt es nur in Fusio einige Bauten mitdieser Dachbauweise, wie z.B. den kleinen Stall in der Nähedes Schulhauses.

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La chiesaLa chiesa di San Giovanni Battista, progettata da MarioBotta, è stata costruita tra il 1992 e il 1996 nel luogo dovesorgeva l’antica chiesa risalente al 1638, travolta e di-strutta dalla valanga del 1986. L’edificio sacro spicca tra lecostruzioni dall’architettura tipicamente alpina per la suaparticolare struttura cilindrica tagliata diagonalmente e perl’utilizzo decorativo della pietra di provenienza valmagge-se (gneiss e marmo).Die KircheDie von Mario Botta entworfene Kirche des heiligenJohannes des Täufers wurde zwischen 1992 und 1996 amgleichen Ort errichtet an dem zuvor die 1986 von derLawine mitgerissene und zerstörte alte Kirche von 1638gestanden hatte. Das Gotteshaus sticht aus der typischenalpinen Architektur durch seine zylindrische, schräg abge-schnittene Form und den dekorativen Einsatz von Gneis undMarmor aus dem Maggiatal hervor.

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Il nucleoIl villaggio di Mogno, un tempo abitato da una comunitàpopolosa e indipendente, si estende su un pianoro legger-mente terrazzato, ad un’altitudine di 1180 m s.m. Nel corsodella storia ha subito ripetute catastrofi naturali, forse allabase del calo demografico. Nel 1570 si verificò una graveinondazione, a cui fece seguito, nel 1667, una valanga chefece 33 vittime. La valanga del 1986 non provocò alcunmorto poiché il villaggio era deserto, ma distrusse ben 12edifici e la chiesa. Per proteggere il villaggio venne costruitoun terrapieno a monte dell’abitato.Der DorfkernDas früher dichtbesiedelte und selbständige Dorf liegt aufeinem leicht terrassierten Plateau auf 1180 m ü.M. Es wur-de im Laufe seiner Geschichte mehrere Male von Naturka-tastrophen heimgesucht, möglicherweise der Grund für denBevölkerungsrückgang. 1507 ereignete sich eine schwereÜberschwemmung, der 1667 eine Lawine mit 33 Todes-opfern folgte. Die Lawine von 1986 forderte keine Opfer,da sich keine Bewohner im Dorf befanden, zerstörte aberein Dutzend Gebäude und die Kirche. Zum Schutz des Dor-fes wurde oberhalb der Siedlung ein Erddamm errichtet.

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Gli alberghiIl forte afflusso turistico a Fusio ad inizio Novecentogiustificava la presenza di tre alberghi. L’Antica OsteriaDazio sorta nel 1912 raggruppando l’Osteria di quatarstagion, l’Osteria di Frances e la C’a da la Palmira. Inprossimità del ponte venne aperto nel 1880 l’AlbergoDazio (o Hotel Fusio), mentre a lato della carrozzabilevenne costruita, nel 1912, La Pension (o Hotel Suisse).Nel 1905-1908 Giovanni Pedrazzini, rientrato da unafortunata emigrazione in Messico, aveva costruito unasignorile residenza estiva su un promontorio all’entrata del paese. L’edificio fu trasformato nel 1965 nell’attua-le Albergo Pineta.Die HotelsDer grosse Touristenandrang anfangs des 20. Jh. recht-fertigte die Errichtung von drei Hotels. Die Osteria diquatar stagion, Osteria di Frances und die C’a da laPalmira wurden 1912 zur Antica Osteria Dazio zu-sammengefasst, die neben der Kirche liegt. In der Näheder Brücke wurde 1880 das Albergo Dazio (oder HotelFusio) und an der Fahrstrasse 1912 La Pension (oderHotel Suisse) eröffnet.Zwischen 1905 und 1908 errichtete Giovanni Pedrazzininach seiner Rückkehr von einer erfolgreichen Emigrationnach Mexiko eine herrschaftliche Sommerresidenz aufeinem Felsvorsprung am Dorfeingang. Das Gebäudewurde 1965 in das jetzige Hotel Pineta umgewandelt.

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Il nucleoIl nucleo di Fusio, villaggio più alto della Lavizzara, si trovaa 1289 m s.m. La sua esistenza è accertata in documentidel 1286.Il clima, la configurazione del terreno, l’isolamento e la con-seguente necessità di essere autosufficienti, l’obbligo di ri-sparmiare i terreni coltivabili, l’esigenza di difendersi dalfreddo, dalle valanghe e dalle inondazioni sono tutti aspet-ti che hanno influenzato la scelta del luogo e della tipolo-gia costruttiva degli edifici. Fusio costituisce uno splendidoesempio della capacità dell’uomo di adattarsi alle durecondizioni di vita in alta montagna, sfruttando con inge-gno e rispetto le risorse naturali disponibili.Der DorfkernDer Kern des höchstgelegenen Dorfes des Lavizzaratalsbefindet sich auf 1289 m ü.M., sein Ursprung ist in Doku-menten von 1286 belegt.So unterschiedliche Faktoren wie das Klima, die Bodenbe-schaffenheit, die Isolation und die sich daraus ergebendeNotwendigkeit zur Selbständigkeit, der Zwang zum spar-samen Umgang mit dem Ackerland, das Bedürfnis sich vorder Kälte, den Lawinen und den Überschwemmungen zuschützen – sie alle haben die Wahl des Ortes und die Bau-weise der Gebäude bestimmt. Fusio ist ein prächtiges Bei-spiel für die Fähigkeit des Menschen, sich durch einfalls-reiche und respektvolle Nutzung der verfügbaren natürli-chen Ressourcen den harten Lebensbedingungen im Hoch-gebirge anzupassen.

Le stalleA Fusio si distinguono due settori ben definiti riservati allestalle all’esterno del nucleo abitativo. A ovest, oltre a di-verse stalle tradizionali, troviamo un lungo edificio costrui-to in sostituzione delle stalle distrutte da una valanga nel1925. In questa zona troviamo una fontana, accanto allaquale sono visibili due massi portati dalla valanga.L’altro insieme comprende 24 stalle ed è attraversato dal-la vecchia strada per il Sambuco.Anche in questa zona tro-va posto una fontana datata 1904 e la stalla costruita peraccogliere i cavalli della diligenza nel periodo 1870-1915.Die StälleFusio verfügt über zwei sehr unterschiedliche, ausserhalbdes bewohnten Dorfkerns liegende und für die Ställereservierte Bereiche. Im Westen findet sich ein langesGebäude, errichtet an Stelle der Ställe, welche 1925 voneiner Lawine zerstört wurden. In der Nähe liegen einBrunnen und zwei von der Lawine hier abgelagerte Fels-blöcke.Der zweite Bereich umfasst 24 Ställe und wird von der al-ten Strasse nach Sambuco durchquert. Auch hier liegt einBrunnen von 1904 und der Stall für die zwischen 1870 und1915 verkehrenden Pferde der Postkutsche

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Möglichkeiten und ergaben sich einige Erleichterungen. Doch dann begann fürFusio wie für viele andere Hochgebirgsdörfer ein unaufhaltsamer Bevölke-rungsrückgangZiel dieses Faltprospekts ist es, Ihnen die zahlreichen Zeugnisse des eigenstän-digen Lebens von einst, denen man in Fusio noch heute begegnet, näher zu brin-gen. Unter ihnen ragen ganz besonders die Getreidemühlen und die Walk-mühlen hervor.

Fusio… und die MühlenFusio ist mit seinen am Hang zusammengedrängten und gegen Süden ge-wandten Häusern zweifellos ein sympathisches, malerisches Dorf. Die Kirche ragtkaum zwischen den Häusern hervor, nur der Glockenturm scheint über ihnen zuwachen und dieser kleinen, isolierten Gemeinde den Takt zu schlagen. Über 440m Höhenunterschied und 7 km kurvenreiche Strasse trennen Fusio von Peccia.Zwischen den beiden Dörfern liegen die kleinen Ortsteile Corsgel, Camblee unddie Siedlung Mogno.Vielleicht war Fusio aufgrund dieser Eigenschaften vor allem zu Beginn des 20.Jh. ein begehrtes Ziel für den Sommeraufenthalt von Touristen aus dem Tessinund der Deutschschweiz. Zu dieser Zeit entwickelte sich neben der Landwirt-schaft, dem Tätigkeitsbereich eines grossen Teils der Bevölkerung, auch das Gast-gewerbe.Das Val Sambuco war ein ideales Gebiet für die Viehzucht und zugleich erhol-samer Tourismusraum. Die zahlreichen Alpweiden der Gegend sicherten den Ein-wohnern von Fusio mehr Wohlstand als anderen Gemeinden zu. Es war kein Zu-fall, dass nur wenige Personen aus Fusio auswanderten, während verschiedeneFamilien Grundstücke im Locarnese kauften wohin die Herden zur Überwinte-rung getrieben wurden.Die grosse Veränderung kam ab 1950 mit dem Bau der Talsperre, die das ValSambuco und das Leben der Einwohner von Fusio gründlich durcheinanderbrachte. Dank den Arbeiten an den Wasserkraftwerken eröffneten sich neue

CambleeCamblee è un insediamento situato a 1120 m s.m., anticamente abitato durantetutto l’anno. A partire dal XIX secolo divenne luogo di soggiorno unicamenteprimaverile, estivo e autunnale, forse anche a causa dell’elevato pericolo divalanghe.Degni di nota sono senz’altro la torba del 1400 (una delle costruzioni piùantiche in Valmaggia), con la casa attigua edificata nel 1544. Entrambe di pro-prietà dell’APAV, ospitano una mostra permanente aperta al pubblico. Interes-sante è inoltre l’oratorio del XVII secolo dedicato alla Madonna della Miseri-cordia e più a nord la «Capèla di mört», con tracce di affreschi del XVIII secolo.CambleeDie auf 1120 m ü.M. gelegene Siedlung war früher ganzjährig bewohnt.Ab dem19. Jh. hielt man sich, vielleicht auch wegen der grossen Lawinengefahr, nurmehr von Frühling bis Herbst dort auf.Bemerkenswert sind zweifellos der Getreidespeicher von 1400 (eine der älte-sten Bauten des Maggiatales) mit dem angrenzenden Haus datiert von 1544.Beide sind im Besitz der APAV und beherbergen eine öffentlich zugängliche Dau-erausstellung. Von weiterem Interesse sind das der Schutzmantelmadonna ge-weihte Oratorium aus dem 17. Jh. und die in nördlicher Richtung gelegene «Ca-pela di mört» (Totenkapelle) mit Spuren von Fresken aus dem 18. Jh.

Le centrali elettriche Lungo il «Ri da Mugn», tra il 1932 e il 1935, furono rea-lizzate due centrali elettriche. Turbinando l’acqua del tor-rente, produssero elettricità per alcune abitazioni fin versol’inizio degli anni ’70. Entrambe sono state restaurate unadecina di anni or sono.Die ElektrizitätswerkeEntlang dem «Ri da Mugn» wurden zwischen 1932 und1935 zwei Elektrizitätswerke errichtet. Unter Ausnützungdes Wassers des Wildbaches erzeugten sie bis in die An-fänge der siebziger Jahre des letzten Jahrhunderts Stromfür einige Wohnhäuser. Beide wurden vor ca. 10 Jahrenrestauriert.

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Le cartine riprodotte sono unicamente a scopo informativo e turistico e non sostituiscono in alcun modo le cartine topografiche ufficiali.Die abgebildeten Karten dienen lediglich der touristischen Information und ersetzen in keiner Weise die offiziellen Wanderkarten.Testi: U.Cerini, A. Donati - Traduzione: S. Rumpold - Foto: Archivio APAV © 2008 Freidesign

InfoVallemaggia Turismo, 6673 MaggiaTel. +41 (0)91 753 18 85 Fax +41 (0)91 753 22 12 www.vallemaggia.ch

Das Oratorium von FontanedDas bereits 1648 erwähnte Oratorium von S. Maria delle Grazie im Val Sambucowurde 1895 durch eine Lawine halb zerstört. Es wurde grösser wieder aufge-baut und am 5. August 1897 geweiht. Von den Wassern des Speicherbeckensüberflutet, wurde es 1956 durch ein anderes, oberhalb der Strasse zur Staumauergelegenes Oratorium ersetzt, in dem das Fragment eines Freskos der JungfrauMaria aus dem 17. Jh. aufbewahrt ist.

Die Talsperre des SambucoDie zwischen 1951 und 1956 errichtete Bogenstaumauer hat eine Maximalhöhevon 130 m und eine 340 m lange und 8 m breite Krone. Zum Bau dieser Tal-sperre waren 775'000 Kubikmeter Beton erforderlich, während ihrFassungsvermögen 63 Millionen Kubikmeter beträgt.

Die AlpweidenVon den einst 14 mit Kühen und Ziegen bestossenen Alpen von Fusio werdenheute nur mehr fünf genutzt: «Campo la Torba, Zaria-Pianasc und Vacarisc-Mognola», wo weiterhin ein hervorragender Maggiataler Käse erzeugt wird.

Der Bewässerungskanal von Canaa und der LehrpfadZwischen 2070 und 1650 m ü.M. liegt ein alter, von der APAV restaurierter Be-wässerungskanal. Mit seiner Länge von ca. 1500 m ist er zum Teil in den Felsengehauen, ein anderer Teil besteht aus ausgehöhlten Steinblöcken und einige Teil-abschnitte werden aus Steinplatten gebildet. Die Bürgergemeinden von Brogliound Fusio haben einen Lehrpfad eingerichtet und in einem Bauernhaus eine demLeben in den Bergen gewidmete Dauerausstellung eingerichtet.

La chiesaLa parrocchiale di Santa Maria Assunta, consacrata nel1464, fu ampliata nella seconda metà del XVII secolo (so-pra la porta d’entrata, sulla porta stessa e sul catenacciosono incise le date 1667 e 1669). La chiesa subì a più ri-prese importanti lavori di restauro. Gli ultimi interventi, chedefinirono l’aspetto attuale, risalgono alla prima metà del‘900.Die KircheDie 1464 geweihte Pfarrkirche Santa Maria Assunta wurdein der zweiten Hälfte des 17. Jh. erweitert (über der Ein-gangstür, auf der Tür selbst und auf dem Riegel sind dieDaten 1667 und 1669 eingraviert). Sie wurde mehrerenumfangreichen Restaurierungsarbeiten unterzogen. Dieletzten Eingriffe erfolgten in der ersten Hälfte des 20. Jh.und ergaben das heutige Aussehen.

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Piazza ElveziaSuggestiva piazzetta con fontana, situata su un affiora-mento roccioso, nel quale sono scolpiti degli scalini cheportano ad una torba con mensola. Il nome è stato pro-babilmente introdotto da villeggianti durante la prima metàdel XX secolo.Piazza ElveziaDas stimmungsvolle Plätzchen mit Brunnen liegt auf ge-wachsenem Fels, in den Stufen geschlagen wurden die zueinem Getreidespeicher mit Gesims führen. Die Namens-gebung erfolgte vermutlich durch Feriengäste in der erstenHälfte des 20. Jh.

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Peccia - Fusio • Tempo di percorrenza: 2 h 30’ • Seguire la segnaletica• Difficoltà: per tutti

Peccia - Fusio • Benötigte Wanderzeit: 2 Std 30’• Folgen Sie den Wegweisern• Schwierigkeitsgrad: für alle

La scuolaIl grande edificio in posizione esterna rispetto al nucleo èstato costruito nel 1955 quale scuola, in sostituzione della«Scòla végia» situata nel villaggio. La scuola è stata chiusanel 1987 per mancanza di allievi. La struttura comprende-va un’aula scolastica, una palestra, gli uffici del Municipioe del Patriziato. Ora è diventata la sede dell’ archivio co-munale della Lavizzara.Die SchuleDas grosse Gebäude ausserhalb des Dorfkerns wurde 1955in Ablösung der im Dorf gelegenen «Scòla végia» («AltenSchule») errichtet. Die Schule wurde 1987 wegen Schüler-mangels geschlossen. Sie umfasste ein Klassenzimmer,eine Turnhalle sowie die Büros der Gemeindeverwaltungund der Bürgergemeinde. Heute beherbergt sie das Ge-meindearchiv.

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Da segnalareGli sport invernali a MognoIl progetto Mogno Inverno, portato avanti dallo Sci Club Lavizzara, comprendela gestione della sciovia in località Agrello, di un pony lift, della pista di sci nor-dico e di svariati percorsi per racchette. La Colonia di Mogno rappresenta la ba-se logistica per l’organizzazione di tutta l’attività.

L’oratorio da FontanedL’oratorio di S. Maria delle Grazie in Val Sambuco, già menzionato nel 1648, fusemidistrutto da una valanga nel 1895. Venne ricostruito più grande e bene-detto il 5 agosto 1897. Sommerso dalle acque del bacino di accumulazione, fusostituito nel 1956 da un altro oratorio, costruito sopra la strada che porta alladiga, in cui è conservato un frammento di un affresco seicentesco raffigurantela Vergine.

La diga del SambucoLa diga ad arco-gravità, realizzata tra il 1951 e il 1956, ha un’altezza massimadi 130 metri, una corona lunga 340 metri e larga 8 metri. La capacità del baci-no creato da questo sbarramento, che ha richiesto 775'000 metri cubi di calce-struzzo, è di 63 milioni di metri cubi.

Gli alpiDei 14 alpi di Fusio un tempo caricati con mucche e capre, oggi soltanto 5 so-no ancora sfruttati: «Campo la Torba, Zaria-Pianasc, Vacarisc-Mognola», dovesi continua a produrre un eccellente formaggio valmaggese.

L’acquedotto di Canàa e il sentiero didatticoTra 2070 e 1650 m s.m. si sviluppa un antico acquedotto, restaurato dall’APAV,lungo circa 1500 metri, in parte inciso nella roccia, in parte costituito da bloc-chi di pietra scavati e per alcuni tratti realizzato con lastre di pietra. I Patriziatidi Broglio e di Fusio hanno ideato un sentiero didattico e allestito all’interno diuna cascina una mostra permanente dedicata alla vita alpestre.

SehenswertWintersport in MognoDas vom Skiclub Lavizzara vorangetriebene Projekt «Mogno Inverno» umfasstdie Bewirtschaftung des Skilifts in Agrello, eines Ponylifts, der Langlaufpiste undverschiedener Loipen für das Schneeschuhlaufen. Die «Colonia di Mogno» bil-det den logistischen Stützpunkt für die Organisation all dieser Aktivitäten.

Questa pubblicazione è stata possibile grazie al contributo di:

Patriziato di Peccia, Patriziato di FusioGruppo animazione Valle di Peccia Gruppo manifestazioni Fusio

La torba La torba, datata 1651, è stata restaurata negli anniSettanta e riposizionata dopo che la valanga del 1986l’aveva danneggiata.Der GetreidespeicherDer mit 1651 datierte Speicher wurde in den siebzigerJahren des letzten Jahrhunderts restauriert und wieder amursprünglichen Ort aufgestellt, nachdem ihn 1986 eineLawine beschädigt hatte.

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