Progetti di conversazione
Di cosa parliamo?
Premesse Cosa, chi, perchè Cosa facciamo Case hystories/Tools
La parte abitata della Rete ha sviluppato i codici di questa conversazione. Le aziende sanno che in Rete si parla dei loro brand, ma continuano ad utilizzare i codici che
conoscono meglio, le logiche di broadcasting.
Tesi 1, Cluetrain Manifesto (1999):
I mercati sono conversazioni
Paradygm Shift A
La marca viene “dirottata” dai consumatori
Passaparola
Two ways (narrowcasting)
Contenuti creati dagli utenti
Individui
Focus sugli individui e la loro autenticità
Focus sulla relazione
Storie avvincenti ma reali
Produci quello che sai vendere
Da
La marca è sotto il controllo dei marketer
Pubblicità – spot
One way (broadcasting)
Contenuti creati dall’azienda
(Mercati, comunicazione di) Massa
Focus sui brand
Focus sulla transazione
Storie fantasiose/aspirational
Vendi quello che sai produrre
Per questo nasce
Se i mercati sono
conversazioni,
è ora di prendere la
parola.
La nostra sfida
Che cos’è?
Una community di utenti online (bloggers ed altre persone attive in Rete), che vuole generare, promuovere
e realizzare Progetti di Conversazione, basati su vere interazioni e vera collaborazione tra brands e persone.
L’obiettivo è:
• Ridurre le distanze tra le (persone nelle) aziende e le (persone nel) Web
• Promuovere il Consumer Empowerment
Chi siamo
Flavia Rubino- Marketing Director, Reckitt Benckiser Greece 2001-04- Global Category Director, Reckitt Benckiser HQ London 2005-06- Baby-Beauty GBU Director, Johnson & Johnson Italy 2006-08- Managing Director Added Value Italy, 2009- Owner & Editor, www.VereMamme.it- The Talking Village, Founder
Giuliana Laurita• - Web Strategist Fullsix, 1998-2008• - Semiotic and motivational Researcher OTO Research, 2008-09• - Social Media Consultant, 2009• - Blogger (http://www.mammaincorriera.it)• - The Talking Village, co-Founder
Cerchiamo punte di creatività, insights emotivi, spinta
all’innovazione, toni e idee per una comunicazione efficace in
Rete. Non la rappresentatività del campione
Le moderatrici del Village sono blogger o “meta-blogger”,
iniziatrici, facilitatrici, stimolatrici di idee e traduttrici simultanee tra aziende e rete
Chi partecipa a
The Talking VillageI partecipanti al Village non sono un
panel fisso ma vengono coinvolti sulla base degli obiettivi del singolo progetto e delle loro spontanee associazioni “tribali”. I Villagers sono high-end innovators, altamente consapevoli nelle loro scelte di consumo e quindi influenti
…E Chi sono i “villagers”
I valori di The Talking Village
L'etica
La TrasparenzaIl Dialogo
Il Rispetto
La Consapevolezza
L’EmpatiaLa Conoscenza
La Libertà di scelta
La Coerenza
Siamo partite dalle mamme-blogger
Perché le donne prendono di solito le decisioni d’acquisto
Perché la “blogosfera delle mamme” è molto interessante ma spesso approcciata con modalità non corrette Per assumere un
ruolo attivo e propositivo, far sentire la nostra voce su temi di
interesse generale
Per la voglia di cambiare una
comunicazione troppo spesso fatta di luoghi
comuni
Perchè le donne possono
cambiare una cultura di
marketing fatta di termini bellici in una cultura di
vera comunicazione
Partecipare con vari mezzi di consultazione a specifici momenti decisionali (dalla creazione del prodotto alla sua distribuzione e comunicazione)
Diventare un interlocutore qualificato e un punto di riferimento per aziende e consumatori, in grado di farsi garante di una corretta relazione tra brand e Rete.
Visione: essere una garanzia
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Missione: mettere in comunicazione due mondi
Facilitazione delle conversazioni
Individuazione e decodifica di feelings e insights
Interpretazione del linguaggio dei brand e del linguaggio dei consumatori, per promuovere una collaborazione proficua per entrambi gli attori
Supporto al brand per rimanere in contatto con i loro key values esprimendoli con i giusti codici culturali condivisi
Sviluppo dell’intelligenza emotiva del brand
In quale parte del ciclo di marketing vuoi ascoltare e interagire direttamente con una community di utenti?
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Ciclo di Ideazione
e feedback
Communication experience
Product experience
Research
Il team TTV ma ha competenze di ricerca, innovazione e marketing applicate al web 2.0 – per mettere in contatto consumatori e aziende sul web e decodificare i feedback in indicazioni strategiche immediatamente azionabili
Development
Consumer experience
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Quali sono gli obiettivi di marketing?
• Product awareness
• Brand equity
• Emotional engagement / brand values
• Consumer needs / insight understanding
• Innovation• Concept / Product innovation
• Repositioning / relaunch / restyling
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Come si traducono in una strategia e in un piano di social web?
Come ogni solida strategia di comunicazione e di business, ogni piano per il social web ha bisogno di :
• Obiettivi (cosa voglio ottenere)
• Strategie (come voglio realizzare i miei obiettivi)
• Persone da coinvolgere (con chi voglio parlare, e dove si trova in Rete)
• E infine, strumenti esecutivi (meccaniche e relativi tools)
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Migliore comprensione reciproca
• I veri feelings della gente svelano i consumers insights e li portano in vita con un incomparabile livello di approfondimento
• Ma anche i consumatori capiscomo meglio le strategie dei brand
Migliore relazione
• I Brands che si aprono alla conversazione possono creare una relazione duratura a beneficio della loro awareness e reputazione
Migliore comunicazione
• Nascono STORIE personali, rilevanti, autentiche, coinvolgenti, che le persone diffonderanno per te
Cosa ci guadagni?
L’offerta
Non è Buzz, è Conversazione
Agenzia di Buzz
Blogger/utenti commentano prodotti e informazioni
Iniziative Talking Village
•Il Village non è l’agenzia, ma la community stessa che conversa col brand: il contatto è diretto• Gli utenti producono contenuti e contribuiscono a sostanziare il messaggio del brand, sono realmente empowered• Il brand è responsabilizzato, perché chiamato ad ascoltare e ad agire sugli input di utenti di livello alto• La moderazione del Village si basa su competenze di marketing, ricerca e semiotica e produce un report sugli insight e le direzioni strategiche emerse durante il progetto• Il risultato quindi non è solo quantitativo, ma strategico e qualitativo
Buzz stile “broadcasting”
Briefing all’agenzia per diffusione di notizie sul prodotto
L’agenzia di buzz è simile a un’agenzia di PR, ha un ruolo di intermediazione e relazione ma non di creazione né di ricerca attiva di insights.
Sono considerati mezzi di amplificazione di un messaggio già “fabbricato”
Il risultato da misurare è la loro “quantità di buzz”, e il loro sentiment
Non c’è contatto diretto tra brand e utenti, tranne presentazioni tipo conferenze stampa ed eventi tipo “PR”
Poi il brand rimane un’entità distante e non accessibile
Bloggers
brand
brand
Buzz vs Conversazione - le potenzialità Conversational Marketing Marketing cycle
Ricerca e decodifica insights
Sviluppo concetto/prodotto
Sviluppo comunicazione
Passaparola /awareness
Product experience / storytelling
Engagement/vicinanza emotiva attraverso i valori del brand
Impatto strategico sulle decisioni aziendali
Partecipazione al ciclo 360°
Buzz Marketing
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1. Listening
2. Conversation
3. Support
4. Co- creativity
Raccolta di insights, needs, feelings, stories, reviews, information gaps
Brand che stimola e partecipa alla vita della community
Problem solving collaborativo - idea generation
A seconda degli obiettivi, I nostri strumenti di conversazione (sociali e interattivi) possono produrre diversi output, basati su un livello crescente di reciproco coinvolgimento (mutual engagement ): dallo studio degli insights allo storytelling emozionale, dal product placement alla pipeline di innovazione
Obiettivi, metodologie e Strumenti per attivare la conversazione
ciclo metodologia tools
1 decodifica degli insightsMonitoring della rete Deskidentificazione piattaforme tematiche
2generazione di idee Brainstorming collective blog
workshop offline + online forum / chat
3 incubazione ideeIncubator Multi-modulesworkshop offline + online forum / chat
4 sviluppo concettoconcept generator Multi-modulesworkshop offline + online forum / chat
5 sviluppo prodotto crowdsourcing brand blogdiario esperienziale (pre) collective blog
6 sviluppo comunicazione crowdsourcing Multi-modulesIncubator collective blogstorytelling
7 esperienza del prodotto diario esperienziale (post) brand blogsurvey / questionari diari
survey / questionari
8esperienza della comunicazione focus group brand blog
storytelling collective blogsurvey / questionari
9feedback spontanei / continuativi Mix modules
Communities: brain pools
attraverso tutte le fasi del ciclo On going pipeline social network
Alcune cose che possiamo fare insieme:
Workshops / briefings offline
Conversazioni su prodotti in aree dedicate, attraverso product placement & storytelling
Blogging collettivo su valori/temi chiave di un brand
Piattaforme interattive con company experts, expert consumers, professionals
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Il valore aggiunto di The Talking Village in 4 punti
PRIMA
• AFFINITA’ - La profilazione e la scelta degli interlocutori è superiore -> maggiore vicinanza, committment e coinvolgimento emotivo dei Villagers negli argomenti trattati vs. la media degli utenti
DURANTE
• CONSULENZA e MODERAZIONE - Affianchiamo il brand nella relazione con gli utenti, garantendone la gradevolezza e la trasparenza
• PARTECIPAZIONE - La qualità e profondità dei contenuti prodotti, la propositività dal basso
DOPO
• AZIONABILITA’ : learnings, report strategico e follow up
1.
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E infine
Un Osservatorio / Laboratorio permanente
La community PROPONE dal basso issues, domande, spunti, trends
La community PRODUCE dal basso idee - ad es. prodotti o pubblicità - che sono a disposizione di chi le vorrà realizzare
Una Rivoluzione permanente
Coinvolgiamo la community TTV nella generazione continua di nuove meccaniche di marketing della conversazione
Case hystory
Ricerca
Il nostro primo esperimento: i diari delle Spighe con Mulino Bianco
- E’ un modo per dare segnali tangibili alla Rete (in questo caso i blogger), per farla sentire parte di un’iniziativa nuova:
- La loro creatività viene ricercata e apprezzata da una grande azienda
- I partecipanti sono parte attiva di un team e di un progetto
- Si divertono insieme a un team di marketing di una grande azienda
La comprensione/interpretazione dei task
Questa è una storia
Questa è una risposta
Il gruppo misto
I Diari delle Spighe hanno fornito un’occasione preziosa per comprendere alcuni dei meccanismi che si innescano in un gruppo formato da persone diverse, con diverse abitudini di conversazione
I due gruppi, blogger e diaristi occasionali, si sono integrati molto bene attraverso lo scambio di commenti
Tuttavia, mentre per i diaristi occasionali l’esperienza della scrittura era una novità, per le blogger era un’abitudine. Questo ha portato a delle differenze nell’approccio alla marca, più rilassato e “alla pari” per le blogger, più “a domanda risponde” per i diaristi occasionali
Cosa abbiamo imparato
Una conversazione ha bisogno di tempo per diventare sincera. Gli attori devono conoscersi e sentirsi a proprio agio in un ambiente, prima di potersi aprire.
Un buon grado di conoscenza annulla l’effetto *timore reverenziale* - e anche quello *accanimento critico*.
Inventare storie alimenta la conversazione, arricchisce il mondo del brand, perché innesca un meccanismo che si stimola e si alimenta da sé.
La costruzione del task, in termini di copy, è fondamentale per aprire o chiudere la conversazione. Va cercata una modalità che consenta sempre di stimolare e non chiudere,
La differenza fondamentale tra blogger e diaristi occasionali è l’abitudine a scrivere e ad essere ascoltati. Quando quest’abitudine c’è, è più facile creare storie, essere franchi e diretti, sentirsi alla pari nella conversazione.
Case hystory
Comunicazione
Un successo: Boppy
- Boppy è un cuscino da allattamento: 15 bloggers in allattamento sono state invitate ad animare un’area di conversazione su VereMamme.it , il sito che ha ospitato il Talking Village + hanno postato insights sulla loro esperienza nei rispettivi blog
Di cosa parlano le blogger
“Ho quindi sperimentato Boppy con già alle spalle l'esperienza con un prodotto similare, perciò vorrei approfittare di questo spazio non tanto per fare un confronto e decretare un vincitore, ma piuttosto per evidenziare le sensazioni positive e negative scaturite dall'uso di entrambi i prodotti”
“Anche io credo sia il caso di raccontarvelo per confronto con il "serpentone morbidone" che anche nel nostro caso è un classicissimo, praticamente vintage, salamone di cotone bio imbottito di pula di farro”
“Tuttavia, ciò che forse a causa della stagione estiva non ho apprezzato di Boppy, è l'imbottitura sintetica che lo rende sì leggero, ma che impedisce la traspirazione della pelle. Finita la poppata io e Matias eravamo parecchio sudati. Il mio vecchio cuscino, che deve la sua pesantezza a un'imbottitura in fibre naturali (pula di farro), permette al contrario una buona traspirazione, prevenendo la sudorazione”
“Sono d’accordissimo con Arianna: se la borsa fosse di stoffa, il boppy sarebbe ancora più gradito (non ci sarebbe quel terribile odore di plastica, e sarebbero più appagate le mamme che non buttano via niente e che riutilizzerebbero la borsa di stoffa in mille modi)”
Fanno confronti con prodotti simili
Criticano – ma in modo circostanziato
Di cosa parlano le blogger
“siccome immagino che l'azienda si possa servire di questo talking village per capire se noi l'avessimo o meno comprato, vorrei sottolineare che per me sarebbe stato fondamentale che i materiali fossero stati naturali. a caval donato non si guarda in bocca, ma se avessi dovuto comprarlo, quella sarebbe stata una cosa su cui avrei ragionato e per la quale generalmente sono disposta a spendere anche un po' di più, a maggior ragione se per il mio bambino”
“Una nota per l'azienda: renderei possibile l'acquisto on-line di cuscino e fodere (non so voi ma io da quando ho il bambino compro molto di più su internet, dove è possibile avere tanta scelta e prezzi spesso migliori, ottimizzando i tempi). E poi, se proprio devo dirla tutta, punterei su un'immagine meno edulcorata di quella della bionda pettinatissima compostissima e perfetta mamma che usa Boppy nell'attuale pubblicità. o almeno offrirei sul sito una "visione alternativa", magari con strisce a fumetti che mostrano mamme più stile copertina di "Non solo mamma" che usano Boppy nei vari modi possibili, ad esempio scrivendo a computer o facendosi un cocktail (analcolico?!) o leggendo una rivista mentre allattano, dato che hanno le mani libere grazie a Boppy! Mi sembrerebbe più reale e più divertente e poi non tutte e di certo non io trovano così estasiante non fare altro che rimirare il proprio bambino durante la poppata: w Boppy che ci consente di fare anche altro, almeno ogni tanto!”
Danno risposte a domande che non sono state fatte
Di cosa parlano le blogger
“secondo un amico che era a cena qui da noi l'altra sera il Boppy si presta benissimo a sostituire i vari cuscini porta pc
io, per esempio ne ho preso uno bianco da Ikea e in effetti... gli manca qualcosa: come ad esempio un poggia braccia :-)”
“Ci si siede sopra, ci si appoggia la testa e si mette bello sdraiato davanti alla televisione e ultimamente l'ho visto che trafficava con delle macchinine e gli ho chiesto "cosa stai facendo con il cuscino di tua sorella?"."Mamma! E' il garage delle macchinine, non vedi?!?". Ah ecco!Non credo proprio sia stato pensato per questo ma credo che possa far capire come tenerlo in giro per casa lo possa davvero trasformare...anche in un garage ;-).
Ecco a me piacciono gli oggetti che possono avere mille utilizzi, mille vite. Questo è uno di questi. Per allattare, per riposare, per giocare.”
“Insomma, difficilmente diventerà un "amico serpentone morbidone" ma lo vedo molto bene come oggetto per spaparanzarsi a leggere o a guardare la TV in un futuro prossimo”
“Il fatto di poterlo tenere lì in sala sul divano e poterlo usare per allattare e subito dopo poterci appoggiare la piccola in tutta sicurezza è molto positivo. Me lo sono anche portato al parco per poter appoggiare la bambina”
Propongono usi alternativi
Di cosa parlano le blogger
“- È il minimo, ragazzino! Ma c'è di peggio, anzi, sono sicuro che per questo ti useranno anche più, 'ché ti vedo bello leggero, smilzo e stretto di fianchi: sicuramente ti adatti meglio alla piccina, rispetto a me (sai com'è, la pula di farro che mi riempie è naturale, ma mi ingrassa un poco) ... vedrai che ti metteranno sul tappeto per tenere dritta la piccina che impara a stare seduta
- Ah, che bello, va bè, peserà meno che da sdraiata...- Certo, cuor contento, ma sai com'è, è estate, fa caldo, tu sei pure
sintetico e vai veloce in lavatrice... secondo te la signorina indosserà il panno???? no, no, signorino, e vedrai, quanti bei giri ti farai in lavatrice... già mi vedo, io che riposo sull'amaca con la signora e tu che giri e giri e giri ... dopo che la pupa ti ha bello che spisciottato... ”
Ridono con il prodotto
Le nostre raccomandazioni
Il coinvolgimento personale è determinante per il coinvolgimento emotivo (eg “mamme che allattano” )
Le meccaniche di conversazione devono avere una durata sufficiente, una percepibile presenza dell’azienda e un coinvolgimento crescente dei partecipanti, fino a un vero empowerment:
– Eg Modificare una caratteristica del prodotto e comunicarlo nel corso di una conversazione è una dimostrazione di ascolto al di sopra delle aspettative del consumatoree può avere un impatto importante sul vissuto del brand, che diventa “amico”
– maggiore è la presenza dell'azienda, maggiore la possibilità di ricevere risposte alle domande
Le energie creative di chi scrive vanno sfruttate al meglio, stimolando storie più che domande e risposte: è importante anche come si scrive il task
– Coinvolgere i blogger anche nel momento della creazione (e non solo in quello di test/promozione) può dare grandi risultati
E infine: sfruttiamo al meglio le opportunità creative collettive del TTV, ideando sempre nuove meccaniche
Altre tipologie possibili
• Perché la campagna• Il posizionamento• Lo script, la strategia, i valori del brand• Gli utenti (semplici consumatori, communication strategists, semiologi e sociologi da noi invitati) commentano, e il brand risponde
1. BRAND BLOG Il brand condivide, spiega e conversa:
2. COMMUNITY BLOG Le persone raccontano i valori del brand nelle loro storie• TTV lancia un tema “scrivi una tua storia dell’autostima”• Gli utenti scrivono, il brand conversa con loro• I post più commentati e più belli:- Vengono pubblicati in un libro- Entrano nello script della prossima campagna
Nel nostro sito Nel nostro network
• I partecipanti all’iniziativa che hanno un blog possono pubblicare il loro post invitando i loro lettori a votarlo su TTV• Saranno a disposizione i banner “partecipo a xy, powered by The Talking Village”
& BRAND XY
Toolbox
Innovazione
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Su un argomento specificoEg, executional evaluation
Durata: 2-3 settimaneSimile a Focus groups o interviste in depth
Oppure su un’area più ampiaEg, new concept exploration
Durata: 4-5 settimaneSimile a ricerca etnografica
Moduli con feedbacks real-
time
Eg, discussion forum, chat, idea posting,
Q&A
modules a-sincroni con feedbacks +
profondi
Eg, video-diario, multtmedia blog
oppure
Ipotesi di conversazione su TASK e raccolta di Ipotesi di conversazione su TASK e raccolta di feedbacks/insightsfeedbacks/insights
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The Talking Village può ospitare un dialogo continuativo con una community, alimentando una “pipeline di insights”:
eg concept & copy development
ma anche community interne, per coinvolgere i dipendenti in una comunità aziendale che fornisca stimoli e proposte
Oppure community miste, che includono cliente, consumatori, esperti e professionisti
Durata: 3, 6, 12 mesi per progetti/argomenti specifici
Ipotesi di conversazioni on-going Ipotesi di conversazioni on-going
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Moduli di feedback in tempo reale
Eg, chat, quickfire Q&A, an idea posting space, stimulus debate
Moduli asincroni
Eg, video diary, multi-media blogs based on specific tasks, stimulus response
1-2 assignments / settimana
foundational insight Ideation
Moduli che supportano compiti di ideazione
Eg, chat, quickfire Q&A, an idea posting space, multi-media blogs
Incubation
Moduli che combinano real time ed altre interazioni
Eg, concept discussion forum, quickfire Q&A, questionnaires
Un ciclo di ideazione completo, flessibile ed Un ciclo di ideazione completo, flessibile ed integratointegrato
Client team Customers
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Utilizza una community numerosa di stakeholders, esperti, consumatori “opinion leaders”, per un periodo esteso. Mantenere l’accesso a questa community potrebbe costituire una fantastica fonte di challenge e stimoli per il tuo team, una vera e propria pipeline di insights. Puoi aprire un dialogo continuativo con loro per 3, 6, 12 mesi o oltre…
Non una metodologia di ricerca, ma una nuova cultura per co-generare idee breakthrough, ed instaurare un dialogo continuativo sul miglioramento di prodotti e servizi.Nuovi territori per un brand
esistente…EPD’s, NPD’s
White Space innovation…Brand stretch, White space, nuovi brands
Il livello avanzato: High-end innovation partnering
Co-creativity
Thomas1
Manifesto, codice e valori di The Talking Village
Il manifesto di The Talking Village
1. Noi crediamo nella Rete come strumento ideale per instaurare una conversazione tra brand e consumatori.
2. Vorremmo che gli attori di questa conversazione fossero onesti, trasparenti, rispettosi degli interlocutori, consapevoli, competenti.
3. Brand e Rete possono impegnarsi in un dialogo autentico solo se comprendono davvero le reciproche esigenze.
4. I contenuti sono il vero valore della Rete. Brand e utenti possono collaborare nell’elaborazione e nella condivisione di contenuti di valore.
5. Attraverso la loro comunicazione, i brand propongono modelli culturali. Noi vogliamo collaborare nella creazione di modelli il più possibile sostenibili.
6. L’identità degli utenti della Rete è espressa dai contenuti che essi producono e condividono e non dal loro profilo socio – demografico.
7. L'empatia come capacità di immedesimazione e di ascolto è la chiave di una corretta conversazione: gli utenti della Rete possono pensarsi brand, i brand possono pensarsi consumatori.
I valori di The Talking Village
L'etica
La TrasparenzaIl Dialogo
Il Rispetto
La Consapevolezza
L’EmpatiaLa Conoscenza
La Libertà di scelta
La Coerenza
I valori e il codice di comportamentoL'eticaChiediamo alle aziende di rispettare i valori della tutela ambientale, della non discriminazione,dei diritti dei minori e della legalità.Vorremmo che rendessero pubblico e trasparente il loro progetto etico, i loro valori, e che si impegnassero a realizzarlo in tutte le fasi della produzione, dalla concezione del prodotto alla realizzazione, al marketing, alla distribuzione e al processo di riciclo.La TrasparenzaCrediamo che esista un modo semplice per spiegare i processi aziendali e le loro logiche anche ai non addetti ai lavori. Spiegarle può portare molti benefici: si superano le diffidenze, si arricchiscono i punti di vista.Le critiche al prodotto non devono essere un tabù. Un'azienda che ascolta le critiche e agisce in fretta è un'azienda che ha un vantaggio competitivo, e crea una reputazione di qualità presso i suoi consumatori.Il Dialogo Condividiamo informazioni ed esperienze: saremo sullo stesso piano. Agli utenti attivi in Rete non basta fare copia-incolla di un comunicato stampa.Sforziamoci di non essere condiscendenti o salire in cattedra: il dialogo sarà più ricco e stimolante.Non prendiamoci troppo sul serio: ognuno di noi ha le sue priorità, sdrammatizzare ci rende più “veri”.Il RispettoDal target al network: le aziende dovrebbero considerare i consumatori come un team di business partners: gratificarli, incentivarli, promuoverli. In questo modo i consumatori potranno partecipare attivamente ad un network di comunicazione.Insieme vogliamo proporre modelli culturali reali, in linea con il mondo che ci circonda. La ConsapevolezzaI consumatori sono a tutti gli effetti attori del mercato: vivono nel mondo, conoscono le problematiche del consumo. Che noi siamo aziende o utenti attivi in Rete, teniamo conto che la nostra consapevolezza rispetto agli acquisti è uguale a quella di tutti gli altri.La LaicitàRispettare la sfera personale di ciascuno e non usare la comunicazione per imporre stili di vita, metodi educativi, opinioni politiche, fedi religiose: The Talking Village è fatto di persone molto diverse tra loro, tutte degne di rispetto, e non impone di aderire ad alcuna ideologia.L'EmpatiaPer noi empatia significa assumere davvero il punto di vista dell'altro, ascoltarlo senza rumori di fondo, controllare le emozioni negative come la delusione e la rabbia e incanalarle verso soluzioni win-win. Su questo basiamo la nostra idea di collaborazione.La ConoscenzaCome utenti attivi in Rete e come consumatori, parliamo di quello che conosciamo: ci informiamo, citiamo le fonti, le verifichiamo. Ne va della nostra reputazione e credibilità.Apprezziamo quindi materiali che arricchiscano le nostre conoscenza, con fonti da riferire, dati statistici, fatti e numeri. Non apprezziamo, invece, chi emette giudizi senza un'adeguata documentazione.E se facciamo delle critiche, ci impegniamo ad essere sempre costruttivi.La Libertà di sceltaCi consideriamo liberi di scegliere un'azienda che ci fornisca un bene o un servizio, liberi di scegliere le nostre fonti di informazioni, liberi di mettere in discussione le aziende.La CoerenzaCoerenza per noi è vivere questi valori nella propria vita, sia come persone, sia come aziende. Escludiamo da The Talking Village gli interlocutori (sia utenti attivi della Rete, sia aziende) che non rispettano nei fatti questi principi. Autoescludiamoci se non possiamo o non vogliamo applicarli.
Contacts
Flavia [email protected]+39 347 8309746
Giuliana [email protected] +39 347 2775028
It is not the strongest of the species, nor the most intelligent that survives.
It is the one that is the most adaptable to change.
C. Darwin