1
VERBALE DELLA RIUNIONE DELLA COMMISSIONE SCIENTIFICA NAZIONALE I
Roma (Presidenza INFN), 15-‐16 Luglio 2013.
Presenti:
F. BEDESCHI -‐ Presidente A. ZOCCOLI -‐ Giunta Esecutiva A. COLALEO -‐ Coord. Sez. di Bari V. VAGNONI -‐ Coord. Sez. di Bologna W. BONIVENTO -‐ Coord. Sez. di Cagliari W. BALDINI -‐ Coord. Sez. di Ferrara E. GALLO -‐ Coord. Sez. di Firenze S. PASSAGGIO -‐ Coord. Sez. di Genova S. SPAGNOLO -‐ Coord. Sez. di Lecce T. SPADARO -‐ Coord. L. N. Frascati A. ANDREAZZA -‐ Coord. Sez. di Milano S. MALVEZZI -‐ Coord. Sez. di Milano Bicocca G. CARLINO -‐ Coord. Sez. di Napoli F. SIMONETTO -‐ Coord. Sez. di Padova G. POLESELLO -‐ Coord. Sez. di Pavia M. PEPE -‐ Coord. Sez. di Perugia M. GRASSI -‐ Coord. Sez. di Pisa M. RESCIGNO -‐ Coord. Sez. di Roma I P. CAMARRI -‐ Coord. Sez. di Roma Tor Vergata A. PASSERI -‐ Coord. Sez. di Roma III C. BIINO -‐ Coord. Sez. di Torino A.M. ZANETTI -‐ Coord. Sez. di Trieste
Presenti a parte della riunione: S. Albergo, M. Antonelli, G. Bagliesi, L. Bellagamba, M. Bertani, S. Bianco, C. Bloise, R. Calabrese, G. Chiodini, G. Cibinetto, S. Dalla Torre, G. Darbo, L. Dell’Agnello, G. Della Ricca, L. Demaria, A. Di Ciaccio, A. Fantoni, F. Forti, M. Iodice, M. Maggiora, A. Martin, M. Meschini, S. Miscetti, P. Morettini, R. Mussa, D. Panzieri, N. Pastrone, D. Piccolo, E. Radicioni, M. Savrié, L. Silvestris, P. Spagnolo, G.F. Tartarelli, C. Troncon, G. Venanzoni. Bedeschi: Comunicazioni del Presidente. Le giornate di studio sul Piano Triennale si terranno a Napoli il 17 e 18 ottobre. Notizie dagli esperimenti:
2
L’upgrade di LHCb e’ stato sottomesso al CTS, con l’approvazione del direttivo, il CTS ha gà incontrato LHCb la settimana scorsa e il responso arriverà probabilmente nel 2014. BelleII continua ad andare avanti, il gruppo italiano è stato ufficialmente accettato dalla collaborazione. A. Zoccoli sarà il rappresentate italiano nel Finance Overview Panel. G-‐2: A settembre dovremo discutere se vogliamo farlo partire come sigla. Per il referaggio hanno dato la disponibilità Marco Rescigno e Chiara Roda di Pisa, serve un’altra persona con esperienza di calorimetri e sistemi di calibrazione. TOTEM: il nuovo RN è Radicioni (BA), dopo il pensionamento di Scribano. MOF: mentre Atlas e CMS hanno avuto variazioni modeste nella consistenza del gruppo, LHCb ha avuto un incremento notevole: da 58 a 83 FTE. Questo ha delle implicazioni sul tetto dei MOF. Ferroni vorrebbe mantenere il tetto globale, si può fare ma si arriva molto vicino al limite. Zoccoli: Non ci sono grosse novità, non vedo una grande differenza, l’importante e’ che non si facciano differenze tra i vari esperimenti. Bed: Come immagine INFN verso i comitati sarebbe bello mantenere costante il tetto. Eventualmente una parte dei MOF B può essere recuperato dai consumi, l’importante però è che poi la giunta non ci punisca. Zoccoli: non vi puniremo. Simil Fellow: Banditi 18 posti on partenza 1 Luglio 2013. Sono andati 3 ad Alice (su 3 domande), 6 ad Atlas (su 8 domande), 6 a CMS (su 13 domande), 3 a LHCB su 5 domande). La selezione e’ stata difficile, per i vari tipi di similfellows e per le varie politiche degli esperimenti. Prima della prossima assegnazione occorrerà discutere i criteri con cui effettuare le assegnazioni. L’amministrazione (CERN e INFN) è stata molto efficiente: tutti i contratti erano attivi dal 1 luglio. Il costo totale è stato di 338 k€ invece dei 375 k€ preventivati, grazie al fatto che i PhD sono pagati un poco meno. Pastrone: il risparmio dovrebbe andare a CMS perché le borse CMS sono tutte per PhD. Bedeschi: Si, durante la discussione si è visto che con i risparmi si poteva quasi finanziare un’altra borsa, allora CMS ha dato la disponibilità a rinunciare a una borsa per avere poi il risparmio sotto forma di missioni e pagare così una persona da tenere al CERN (praticamente l’equivalente della borsa mancante). Percentuali di FTE: c’è stata molta discussione. Per tutti quei progetti che sono chiaramente in sovrapposizione ad attività di CSN1. Per i PRIN-‐FIRB e progetti europei i metabolismi non vengono sottratti dalle sigle di CSN1 “contigui”. Per le call di CSN5 lo terrei separato, anche perché abbiamo già ridotto da 70% a >50% la percentuale minima di partecipazione a esperimenti con MOF. Anche perché c’è l’eventualità che i progetti di nostro interesse non siano approvati, e allora nella riunione di novembre dovremo fare un riaggiustamento delle anagrafiche e dei metabolismi. Chiaramente ne possiamo discutere. Come l’anno scorso prepariamo una discussione da fare a settembre sulle regole: confermata la commissione Spadaro, Tricomi, Zanetti.
3
I progetti di interesse della CSN1 presentati in CSN5 sono ACTIVE e CHIPIX65. Ne fanno parte importanti cordate di ATL-‐CMS. Domani ci saranno le presentazioni e potremo discutere come gestire il potenziale cofinanziamento. Zoccoli: Comunicazioni del membro di giunta Bilancio Premiali 2012: la commissione Esposito ha terminato i lavori, non conosciamo ancora la lista dei progetti approvati. I Premiali 2013 dovrebbero essere basati sulle valutazioni dell’ANVUR, che saranno pubblicate domani. Sappiamo che come pubblicazioni siamo andati bene, ma non sappiamo quanto conteranno gli altri parametri (brevetti, fondi esterni etc…). Ma ci sono dubbi sul fatto che il MIUR riesca a trovare il modo di assegnare i premiali su questa base, ovvero se ce la faranno entro quest’anno ed avranno tutti i dati necessari. Nel caso il ministro è intenzionata a ridistribuire il 7% a tutti gli Enti. Per le assegnazioni 2014 alle CSN si era discusso la possibilità di congelare il 5% e riassegnare in corso d’anno: l’idea sarebbe di assegnare il 95% subito, rimane una tasca di circa 2M€ che potrebbero essere assegnati a progetti da discutere all’interno delle stesse CSN. E’ comunque tutto ancora da definire. Progetti bandiera: fra aprile e maggio una commissione con presidente Salamini, ha valutato sia i progetti bandiera che il piano triennale. Abbiamo ricevuto 2 lettere con l’esito dell’esame della commissione. -‐ Prima lettera sui progetti bandiera: il progetto presentato (tau-‐charm, perché Iride non era ancora maturo) è stato considerato come progetto completamente nuovo ed è stato chiesto all’INFN di presentarne una versione dettagliata entro ottobre. -‐ Seconda lettera sul piano triennale. Vengono date indicazioni generali che riguardano personale, scelte strategiche con gli attuali vincoli di turnover, e si invita l’INFN a collaborare con gli altri Enti di Ricerca. C’è però una frase in cui si suggerisce di seguire l’esempio di altri paesi nel convertire lab. di alte energie in laboratori di luce di sincrotrone di IV generazione. Vorremmo anzitutto capire se questa è una posizione della commissione Salamini o del ministero e stiamo preparando una lettera per chiedere chiarimenti. Se è una indicazione del ministero, dovrebbero seguirla anche i finanziamenti per realizzarla. Da quanto capito da colloqui con il ministero, soldi non ce ne sono. Concorsi: a causa del taglio del personale tecnico amministrativo operato dalla spending review, potremmo bandire solo posti per ricercatori e tecnologi, ma ancora non sappiamo se siamo autorizzati a farlo. Stiamo aspettiamo una circolare dalla Funzione Pubblica, attesa entro questo mese, per capire come pensionare gli esodati. Per i 20 posti da tecnologo + 6 da ricercatore manca sempre l’autorizzazione a bandire, pur avendo già avuto quella ad assumere. Il MEF suggerisce di aspettare la soluzione legislativa al problema: nel decreto lavoro dovrebbe essere inserita una norma che per gli Enti di Ricerca riduce tutte le autorizzazione alla approvazione del piano triennale. Tutto quello previsto in un PT approvato (passaggi di livello inclusi) sarebbe automaticamente autorizzato.
4
Bedeschi: nel prossimo direttivo si discuterà di iride e tau-‐charm? Zoccoli: Verrà illustrato lo stato dei lavori dei due progetti al direttivo. Verranno Ferrario e Petronzio, a presentare un report con costi e prospettive e, sulla base di quello, se necessario, prendere una decisione (non prima del CD di ottobre). Tuttavia sembra che il ministro non sia molto favorevole all’idea dei progetti bandiera e potrebbe anche fermarli tutti. In questo caso sarebbe importante che i fondi già allocati per SuperB rimangano in qualche modo nel bilancio dell’Ente. Sono circa 60 M€, di cui 19 al CabibboLab. Questi ultimi potrebbe essere più difficile recuperarli, mentre gli altri 40 faremo di tutto per averli. Spadaro: quanto ha già speso il CabibboLab? Zoccoli: Circa 1 M€, come consorzio possiamo mettere in banca quello che resta ed ottenere interessi all’1% , il che recupera le spese in parte. Bedeschi: ma se spariscono i progetti bandiera, torna agli Enti l’8% del FOE? Zoccoli: secondo noi si. Il 1° settembre cambia il direttore del personale: la Dott.ssa Bovo (che l’Ente rigrazia per il lavoro svolto in questi anni) torna al servizio legale e sarà sostituita dal Dott. Carletti (proveniente dalla CIVIT). Il ministro ha cambiato il direttore del dipartimento ricerca del ministero: Raffaele Liberali viene sostituito da Mancini (ex presidente della CRUI). R. Calabrese: Nuove Attivita’ LHCb Calabrese presenta i nuovi gruppi italiani che sono entrati a far parte della collaborazione LHCb e le relative aree di intervento (RICH, UT, LLTT, COMP). Principalmente si tratta di ricercatori e tecnologi ex-‐SuperB delle sezioni di FE, LNF, MI, PD e PI, per un totale di 14.4 FTE fisici e 7.0 FTE tecnologi. Calabrese illustra successivamente i dettagli delle attività 2013 dei vari gruppi, per le quali viene richiesto il finanziamento. In sintesi le principali attività sono: RICH (Ferrara, Padova): -‐ Maintenance -‐ Nuovi fotorivelatori (fotomoltiplicatori multianodo) -‐ Nuovo housing per i fotorivelatori -‐ Nuova elettronica di front-‐end UT (Milano): -‐ Design e costruzione degli ibridi -‐ Design e costruzione della struttura di supporto e sistema di raffreddamento -‐ Produzione, assemblaggio e QA della produzione LLTT (Milano): -‐ Contributo allo sviluppo COMP (Ferrara, Padova):
5
-‐ Attività per il Computing Model upgrade -‐ Computing Maintenance e attività di servizio Malvezzi: mi pare ci sia un errore nel plot efficienza vs purity del RICH che hai mostrato. L’ugraded rich è a 10**33 non 10**32. Calabrese: si, grazie, è un errore di battitura. P. Spagnolo: LHCb referee Referee: Gallo, Malvezzi, Spadaro, Spagnolo Abbiamo presentato le assegnazioni della tasca ex-‐SuperB tra le sezioni coinvolte in LHCb. Le richieste ammontano a 212 KE, tra missioni e consumo con capitoli di spesa inerenti all’anno in corso 2013. Le persone coinvolte sono un totale di circa 22 FTE, divise fra le sezioni di Ferrara, Padova e Milano, con un piccolo contributo per Pisa e Frascati. Per le missioni abbiamo applicato lo stesso algoritmo che per il 2013 è stato scelto per le assegnazioni delle missioni LHCb, che prevede 1meseuomo + 1 K€ per ogni FTE. Nel caso specifico, visto che le persone coinvolte sono entrate in LHCb a Giugno abbiamo contabilizzato 7/12 del previsto annuale. Per Ferrara sono state riconosciute 13 K€ in piu’ di missioni, 3K€ per l’irraggiamento a Louvain e 10K€ per il mantenimento del RICH. Per queste ultime abbiamo atteso una delibera congiunta a fine riunione, per accertarci che la spesa fosse compatibile con le risorse di missioni e le richieste congiunte da altre sezioni/esperimenti. Per i consumi, abbiamo incoraggiato lo startup di nuovi gruppi di LHCb, cercando però di non riconoscere i capitoli di spesa già inquadrabili nell’ottica del upgrade 2014. Tra questi, l’acquisto dei fotomoltiplicatori MaPMT Hamamatsu a Padova e Ferrara e la spesa inerente al cooling system per l’UT di Milano. Alcuni items inoltre, sono stati spostati sull’inventariabile di sezione locale. Si tratta del digitizer di Padova e di una parte del Laser di Ferrara. Tra le richieste sono state tagliate quelle relative alle PCB per il test del CLARO, che non e’ stato ancora approvato e quelle relative alla stazione di test StratixV per LLTT di Milano considerata prematura. Nello specifico sezione per sezione, ecco la lista delle assegnazioni: FERRARA 13 K€ di Missioni, 23 k€ di consumi (di cui 4 k€ da contabilizzare sul CORE upgrade 2014). La CSN1, su raccomandazione dei referee, ha assegnato 7 k€ su DOT1 di Ferrara come contributo all'acquisto del LASER. La richiesta per i test e gli sviluppi CLARO sara' eventualmente da riproporre a Settembre, dopo l'approvazione ufficiale del chip da parte della collaborazione LHCb. (non e' tecnicamente possibile inserire un s.j nel DB ora). LE CIFRE SONO SOTTO LA SIGLA LHCb LNF 2 k€ di Missioni. LE CIFRE SONO SOTTO LA SIGLA LHCb MILANO 10 k€ di MIssioni, 40 k€ di consumi ( di cui 15 k€ da contabilizzare su CORE upgrade 2014). LE CIFRE SONO SOTTO LA SIGLA P-‐SUPERB PADOVA 7 K€ di Missioni, 24 k€ di consumi ( di cui 4 k€ a contabilizzare su CORE upgrade
6
2014) LE MISSIONI SONO SOTTO LA SIGLA LHCB, I CONSUMI SONO SOTTO LA SIGLA P-‐SUPERB ( EFFETTUATO E RICHIESTO DAI COLLEGHI DI REFERAGGIO DI BELLE II ) . PISA 3 kE di Missioni. LA CIFRE SONO SOTTO LA SIGLA LHCb Abbiamo inoltre proceduto allo sblocco del s.j MOF-‐A e consumi LHCB (160 k€ su FI, 2 su FE e 10.5 k€ su MIB) W.Baldini: 13 k€ dalle dotazioni per il laser sono molti, non possiamo pagarli con le dotazioni. Malvezzi: pensiamo che il gruppo LHCB di Fe è diventato così grande che merita un riconoscimento di sezione, mettendo insieme dotazioni, direttore ed altro. Calabrese: l’assegnazione alle dotazioni di FE era di 18 k€, chiedere di spenderne 13 solo per il laser è eccessivo, anche facendo una colletta, che ci farebbe perdere tempo. Insisto che si finanzi subito per partire subito con l’attività. Spadaro: il fatto è che il laser è un tool che resta in sezione e quindi sarebbe opportuno che la direzione contribuisse. Noi ci impegniamo perché ciò non causi ritardi. Malvezzi: il ritardo sul CLARO si è causato all’interno della collaborazione. Quindi un po’ di prudenza è opportuna. Bedeschi: attenzione, devo fermare l’assegnazione sj a FE di 12 k€, perché il sj si può dare solo nei preventivi di settembre. Questa cosa la ridiscutiamo a settembre se volete, ma non potete assegnare sj. Poi le piccole questioni in sospeso le ridiscutiamo nella executive session. Andreazza: Stratix, perché rimandare l’acquisto dell’evaluation board ? Spagnolo: prima di metterla sulla Stratix si può fare una simulazione. Cosa che comunque va fatta. Capiamo che era comodo comprare subito l’evaluation board della Stratix, ma prima è bene dimostrare che la strategia funziona. Malvezzi: il tdr è per l’anno prossimo non vogliamo assolutamente rallentare le cose. F. Forti: Belle II, stato e attività 2013 Forti presenta lo stato della partecipazione italiana all'esperimento Belle-‐II a SuperKEKB ed i piani di attività 2013 dei gruppi coinvolti. Un gruppo di circa 50 persone da 9 sezioni, pari a circa 25 FTE, ha richiesto l'ammissione a Belle-‐II durante l'ultimo general meeting svoltosi dal 4 al 7 luglio a Virginia Tech, US. I gruppi sono stati ammessi con commenti molto positivi sul contributo italiano, che si concentra, come già discusso nella precedente riunione di commissione, su: SVD: Pisa e Trieste PID: Torino e Padova ECL: Frascati, Napoli, Perugia, Roma1, Roma3 COMP: Torino, Pisa, Napoli Tutte le sezioni contribuiranno allo sviluppo software e alle analisi di fisica. Il complesso delle attività previste è stato presentato nell'ultima riunione. Forti illustra successivamente i dettagli delle attività previste per il 2013 e per le quali viene richiesto il finanziamento. In sintesi le principali attività sono:
7
SVD: -‐ Preparazione e calibrazione del laboratorio per assemblaggi e del test-‐stand moduli -‐ Costruzione e verifica dei jig di incollaggio, allineamento e shipping. -‐ Sviluppo software di allineamento e selezione ROI -‐ Preparazione laboratorio per test dei rivelatori -‐ Sviluppo del sistema di monitoraggio ambientale e di radiazione PID (TOP) -‐ Acquisto del prisma di quarzo per il test del sistema di calibrazione -‐ Sviluppo del sistema di calibrazione temporale -‐ Simulazioni di ray tracing ECL -‐ Studio del sistema di lettura della luce da CsI puro con APD -‐ Sviluppo e test dei preamplificatori -‐ Preparazione e run di un test beam a BTF -‐ Preparazione di un telescopio per la tracciatura di cosmici per il test dei cristalli -‐ Studi iniziali sviluppo del sistema di slow control e data acquisition. COMP -‐ Contributo alla formulazione del modello di calcolo di Belle2 -‐ Formulazione del contributo INFN al calcolo W. Bonivento: BelleII Referee Si tratta di un nuovo esperimento in G1, con una pregressa attivita’ di Mussa-‐TO a partecipazione individuale. Per il 2013 e’ referato sotto la sigla P-‐SUPERB e dal 2014 con sigla nuova. Si osserva un ragionevole numero di FTE, in gran parte provenienti da p-‐SUPERB, per le quali vi e’ una competenza ed esperienza pregressa su alcuni item da valorizzare. Piano finanziario sottosistemi: I referee vorrebbero che la componente italiana si concentrasse su pochi item sui quali potesse avere una buona visibilita’ Proposta della collaborazione di partecipazione a 3 sottosistemi hardware: SVD, ECL e PID. A nostro avviso per il PID la partecipazione è troppo esigua, anche in funzione delle richieste finanziarie; il resto è ben dimensionato. Suddivisione richieste per sede: Metodo utilizzato per le assegnazioni (sul database): Esigenze -‐ Assegnato (SUPERB Gennaio)=Proposto ora. Il tutto è complicato dal fatto che SUPERB ha avuto delle ramificazioni verso altri esperimenti (LHCb, BESIII) che si sono portati via una “dote”. Abbiamo cercato con uno sforzo non banale di evitare i double counting (e soprattutto di non penalizzare BELLE II). L’assegnazione divisa per #FTE riflette il fatto che PD e TO sono sotto-‐dimensionati per
8
lo sforzo che vogliono affrontare. In generale abbiamo dato il consumo e l’inventario chiesto su SVT e ECL anche per incoraggiare l’inizio attività con qualche eccezione, laddove si è visto che non si sarebbe riusciti a spendere i soldi entro l’anno. Si è richiesto un cofinanziamento al Direttore/coordinatore per il setup di Pisa ECL: 5 gruppi coinvolti (PG, NA, LNF, RM3, RM1) con “sharing” ben coordinato per sfruttare al meglio le competenze specifiche. Esperienza pregressa di responsabilità nei calorimetri SUPERB. Per il calorimetro attuale CsI(Tl) valutiamo positivamente la proposta di assumersi software tasks. Per l’upgrade 2018 del calorimetro FWD e BWD con puro CsI: il gruppo ha molta esperienza ed alcuni test già in corso da SuperB con lettura di CsI con APD. Contributo proposto dai gruppi italiani per upgrade: realizzazione di moduli completi, con test delle singole parti, assemblaggio, e test in Italia dei moduli assemblati con raggi cosmici e su test beam. Vedremo a settembre cosa proporre come referee. Per quest’anno si propone l’avvio di alcuni studi preparatori in sinergia con il completamento test di SuperB (test beam di matrice di puro CsI con APD). Compiti specifici: lettura matrice di cristalli per test beam (PG), black box e sistema di lettura per test cristalli CsI (LNF), stazione di test per test cristalli CsI (NA), sviluppo prototipi per FrontEnd ECL (RM3), caratterizzazione dei cristalli e test di radiation hardness dei fotorivelatori (RM1). C’e’ anche la proposta di progettazione e realizzazione del sistema di slow control per il test scalabile all’intero sistema (NA + RM3). OK per studi preliminari ma per decidere l’architettura vorremmo vedere il livello di integrazione con l’architettura dell’esperimento. Proposta (consumi e inventario): LNF: 3 k€ per attività residua SuperB; 9 k€ per costruzione black box test cristalli + acquisto APD + elettronica lettura e alimentazione APD NA: 22 k€ per acquisto 2 cristalli CsI, consumo per test cristalli e upgrade stazione di test cross-‐talk (nuovo chassis). RM3: 6 k€ per sviluppo del primo lotto di prototipi di schede FE per ECL RM1: 3 k€ per preparazione supporti e schermature per impianto Calliope a ENEA Casaccia (test di caratterizzazione e radiation hardness dei cristalli) SVD: Due gruppi coinvolti, su progetti focalizzati in cui possono far ben valere le proprie competenze. Le attività richiedono un rapido start-‐up, dovendo inserirsi nella costruzione del rivelatore nel 2014/2015. Si richiede di partecipare all’assemblaggio dei moduli “edge” del rivelatore (Pi, con parte dei test dei sensori a Ts). Responsabilità del sistema di monitoring di radiazione e ambientale (Ts) Proposte attività rilevanti anche nel software di ricostruzione (allineamento e Si-‐only tracking: Pi) Proposta (consumi): Pisa: 26 k€ di setup del laboratorio e 30k€ per la fabbricazione dei jig presso ditta esterna (leggermente ridotto rispetto alle richieste) Trieste: 10.5 k€ per setup di misura e prototipi monitor ambientale
PID: Si richiede di costruire un sistema di calibrazione temporale con iniezione
9
direttamente sull’expansion box. In se’, pare una buona idea supportata dalla collaborazione, in particolare è un’idea dei proponenti. A Padova c’è l’esperienza di SUPERB e le attrezzature disponibili. L’impegno è non banale e abbastanza costoso ma con troppo poco personale. I proponenti sostengono che ci sono margini di crescita nelle due Sezioni. Proposta dei referee: finanziamento 2013 di ingresso di 40k€ per comprare l’expansion box, 2 PMT, elettronica di readout, update laser ecc. e avviare il lavoro di design; questo è stato considerato dai proponenti il “bare minimum”. Se non finanziassimo questa richiesta loro dicono che di fatto avremmo chiuso l’attività d’ufficio. Nel 2014 faremo un finanziamento s.j.; se a metà anno non si vedono forze nuove serie (e.g. un hardwarista per sede a FTE alte) si chiude l’attività Il computing: Per quest’anno niente di rilevante come spese: 2k€ consumo + 5k€ missioni finanziati per far partire l’attivita’ I referee del calcolo LHC sono già attivamente coinvolti. C’è un problema ENORME per il futuro: la connessione con KEK: a nostro avviso nessun esperimento oggi ha senso senza connessioni a larga banda. Il management dell’Ente dovrebbe fare pressioni sul GARR o chi per esso per risolverlo. Proposta di un “european analysis facility 2” con Slovenia, Cechia e Polonia da valutare bene anche nell’attesa di migrare verso architetture GRID/CLOUD con connessioni di rete efficienti. I tedeschi hanno fatto la loro national analysis facility. Tutto un po’ da vedere. Di certo c’è la richiesta di Belle all’Italia di contribuire a MC e CPU per l’analisi proporzionalmente al numero di PhD. Missioni : Assegnato circa l’80% del richiesto Per la “missione” di Novembre a KEK su 32 viaggi ne abbiamo assegnati 26, con l’idea che fosse necessario vedere almeno una volta cosa è KEK e conoscere i futuri colleghi. Dal 2014 sarà meno ovvio. Confrontando queste assegnazioni con le formule di metabolismo assegnate da LHCb agli ex-‐SUPERB siamo sugli stessi livelli sia per missioni sia per consumi tranne per la “missione” che è più cara pro-‐capite e inoltre è stata assegnata a più persone. Le attivita’ relative al progetto “tau-‐charm” vengono trasferite su DOT1-‐PI. Discussione sul gruppo PID. Si accetta il finanziamento iniziale di 40 k€ per primo test. Se pero’ nel 2014 il gruppo non aumenta di consistenza l’attività si chiude. Forti: i 40k€ non sono comunque buttati, perché vanno in un’attività che si svolge realmente e dà visibilità, un test da fare comunque e utile alla collaborazione. Cecchi: la compatibilità del sistema di slow control che proponiamo per ECL col resto dell’esperimento è già stata discussa al GeneralMeeting a Virginia Tech e sembra che le cosa siano a posto. Le missioni di 2 persone di RM3 per il prossimo GM a KEK serviranno proprio a parlare di questo. Colaleo: ma dal finanziamento a ECL è stato detratto quanto già finanziato a gennaio? Bonivento: sì. Colaleo: ma la previsione di spesa proposta da Belle2 è compatibile con i piani finanziari della CSN1 per i prossimi anni? In fondo per la prima volta ne abbiamo parlato alla csn1 di giugno. Qual è il dettaglio del profilo finanziario dell’esperimento? Bedeschi: Per ora li abbiamo solo incoraggiati ad avviare l’attività. Abbiamo comunque una linea di massima di spesa: da poco ci e’ stata presentata una proposta (circa 1
10
M€/anno fino al 2018) che non è incompatibile con il bilancio della commissione e di cui è stato tenuto conto nella previsione di bilancio mostrata a giugno. Appena il gruppo sarà in grado di definire meglio il progetto ci presenteranno anche un profilo di spesa. Gallo: ma il gruppo italiano, accettato da Belle2, cosa ha promesso di fare? Forti: noi non abbiamo promesso nulla a BELLEII, siamo andati con dei progetti e abbiamo detto che dovremo discutere con la CSN1. Colaleo: abbiamo difficoltà ad avviare gli R&D per la fase 2 di LHC , quindi mi pongo il problema della compatibilità con nuove attività di cui sappiamo ancora poco. Bedeschi: stiamo seguendo una procedura assolutamente corretta: abbiamo già discusso a giugno dell’opportunità di avviare un gruppo italiano in Belle2 e non voglio tornarci. Ora abbiamo un normale sistema di referaggio. Passeri: trovo scorretto mettere sullo stesso piano la fase 2 di LHC con un esperimento che inizia a produrre fisica fra 2 anni. Se mai è in competizione con la fase1, non con la fase2. Bedeschi: L’R&D di fase2 di LHC non puo’ essere allo stesso livello di un esperimento che prendera’ dati fra 2 anni e che portera’ fisica e pubblicazioni all’INFN. S. Passaggio: MEG Referee Bedeschi: questi 45k€ che restano vengono messi a disposizione delle commissione? Grassi: ci siamo messi nella condizione di pianificare tutte le spese di quest’anno, però potrebbe ancora uscire fuori qualcosa entro fine anno da finanziare. Ma ci rendiamo conto che non possiamo bloccare la commissione per questo. Morettini: ci sono cose che verranno chieste a settembre per il 2014 e che potrebbero essere anticipate a quest’anno. Bedeschi: insomma, se proprio ne avremo bisogno attingeremo anche a questi risparmi. Certo, dopo settembre diventa difficile spenderli. S. Miscetti: P-‐Mu2e stato e futuri impegni La collaborazione Mu2e è in crescita. Al momento di questo rapporto ci sono circa 140 collaboratori provenienti da una ventina di università americane, da Fermilab, dall'Istituto di ricerche nucleari di Dubna, JINR, e dalle componenti INFN costituite dalle sezioni di LNF, Pisa, Lecce, Gruppo collegato di Udine e, a partire dal 2013, dalla sezione di Genova. La componente Italiana mostra un totale di 12 FTE su 28 persone. Al momento, si sta lavorando per il raggiungimento del CD-‐2 che è previsto per maggio-‐giugno 2013. Nel frattempo, grazie ad uno snellimento delle procedure del DOE, si sono avute un certo numero di mini-‐review che hanno permesso di portare ad un avanzamento di circa 10 mesi nella schedule generale dell'esperimento. In particolare, a novembre 2012 c'è stata la mini-‐review sul sistema magnetico e ad aprile 2013 quella sulla procedura per l'acquisto dei cavi superconduttori. Entrambe le review sono state passate con successo e ci si aspetta di avere una review CD-‐3 a febbraio 2014 per lo partenza dell'acquisto dei conduttori. La partenza per la costruzione civile dovrebbe essere coincidente con il CD-‐2. Il CD-‐3 dovrebbe avvenire entro il 2015 e dare il via alle costruzioni generali dei magneti e dei rivelatori.
11
Il completamento del progetto è aspettato per il 2019, con inizio della presa dati nel 2020. La prossima tappa è quindi la preparazione del TDR, dei costbook e della schedule per i rivelatori, per l'acceleratore e per i magneti che è attesa per inizio 2014. Il DOE ha inoltre riconosciuto, tramite il Federal Advisory Committee, che Mu2e è assolutamente importante tra i progetti con costo superiore a 100 M$ e con CD-‐1 prima del 2014 e va perseguito in modo da iniziare la sua costruzione nel 2014. Dalla fine del 2012, la novità più importante per l'esperimento è stata la partecipazione del gruppo di Genova per il sistema magnetico. In particolare, è stato raggiunto un accordo sullo sviluppo industriale di un prototipo per un modulo del solenoide di trasporto, suddividendo il lavoro tra FNAL e INFN. Fermilab provvederà all'acquisto del conduttore e della struttura meccanica, l'INFN effettuerà il calcolo ad elementi finiti per la meccanica, caratterizzerà i cavi e seguirà la costruzione del prototipo ed il successivo QC. La CSN-‐5 ha finanziato con 400 kEuro la costruzione del prototipo sotto la sigla SPEME (Superconducting Prototype per l'esperimento Mu2e al FERMILAB). La gara si è conclusa a giugno 2013 e la ASG di Genova è risultata vincitrice. Il piano di lavoro da parte del gruppo di Genova è ben strutturato e consiste nella misura di proto-‐conduttori (Set 2013) e misure criogeniche di leghe di Alluminio al Lasa di Milano. Nel 2014, sono previste 10 runs di misure di corrente critica alla facility MARISA, il calcolo agli elementi finiti ed il follow-‐up costruttivo del prototipo. E' anche il fase di definizione un MoU tra INFN e Fermilab su questa attività. Per quanto riguarda i rivelatori, sono state effettuate delle scelte importanti sia per il sistema tracciante che quello calorimetrico. Un comitato tecnico, insieme all'EB ed al project manager ha scelto l'alternativa tra la camera cilindrica, IT, proposta da Lecce ed il sistema a straw. E' risultato che entrambe le alternative potevano soddisfare le richieste sperimentali dell'esperimento. La scelta finale è ricaduta sul sistema a straw grazie allo stato avanzato di preparazione per il CD-‐2. La sezione di Lecce ha contribuito nel frattempo al sistema di tracker a straw fornendo aiuto alla simulazione del tracker, alla ricostruzione ed alla progettazione meccanica. In particolare è stata trovata un alternativa per il gas-‐manifold basata su una struttura di fibra di carbonio. Per il prossimo futuro, si sta discutendo della partecipazione del gruppo di ingegneria di Lecce nella progettazione della meccanica del calorimetro e nello studio della integrazione dello stesso nel detector solenoid. Per quanto riguarda il calorimetro, è stata effettuata dal gruppo del calorimetro stesso, la scelta tra la struttura a vano e quella a disco. La scelta è stata molto combattuta. Alla fine la struttura a disco, costituita da 1600-‐1700 cristalli a forma esagonale, è risultata vincente per la struttura meccanica più semplice, per la riduzione dei problemi di interferenza con il sistema del tracker e perché mostra una maggiore accettanza per il segnale di conversione insieme ad una perfetta simmetria tra e-‐ ed e+. Lo scotto da pagare, rispetto al sistema a vano, è un fattore due di fondo in più sui cristalli ma il LYSO può sicuramente sostenere tale rate di fondo. I fotosensori sono invece schermati dalla radiazione meglio che nel caso del vano. Ci si aspetta, a seconda della regione del calorimetro, di ricevere una dose tra 0.2 e 2 x 10**9 n/cm**2 sui foto-‐sensori, il che permette di studiare l'opzione di readout con SiPM. Sono stati poi riassunti alcuni dei progressi fatti negli ultimi mesi:
12
i) La semplificazione del pattern recognition ottenibile con un semplice taglio sulla variabile DT (+/-‐ 50 ns) tra hits del tracker e tempo del cluster, effettuato dal gruppo di Pisa. ii) l'avanzamento dello stato del progetto del sistema di quality control sui cristalli; iii) il prototipaggio sul sistema di calibrazione del laser; iv) i primi progressi sulla progettazione elettronica (FEE e digitizer). E' stato mostrato un primo schema per stimare un tetto ed un programma di spesa per la costruzione apparati che dovrebbe essere discusso in tempo per il CD-‐2 dal gruppo di referaggio prima e dalla CSN1 poi. Il project manager si aspetta di procedere in parallelo con le review tra USA ed Italia ed arrivare al CD-‐2 con una prima indicazione del nostro contributo. In particolare, il costo totale "CORE" del calorimetro attualmente previsto è stato ridotto dai 5 M€ mostrati al CD-‐1 ad un piu' ragionevole costo dell'ordine di 2.5 M€. Questa stima e' basata su uno sharing tra impegno INFN e DOE così costituito: l'INFN contribuirebbe ad acquistare 1/3 dei cristalli, 1/2 dei foto-‐sensori, 100 % del front end, 1/2 dei digitizers, tutto il sistema di trigger calorimetrico, il sistema di calibrazione laser e la meccanica del calorimetro stesso. Il costo dei cristalli è dominante e, a prezzi CD-‐1, il loro contributo è dell'ordine di 1 MEuro. Lo studio delle alternative è importante ed è guidato da almeno due pre-‐condizioni: i risultati del test beam siano deludenti (i.e. risoluzione energetica > 3.5 % a 100 MeV), i risultati della simulazione non mostrino l'effettiva necessita di una ottima risoluzione energetica. Esiste una prima sinergia con Belle-‐2 per lo studio di alternative basate sul CsI. Viene continuato lo studio sui foto-‐sensori per controllare la possibilità di usare SiPM a grande area eventualmente di fabbricazione italiana. Il costo dell'esperimento, considerando solo costruzioni apparati, senza inflazione e senza contingenza è di 75 M€ sommando solenoide, rivelatori, muon beam-‐line e costruzione civile. Assumendo per contributi CORE di contare solo la frazione di FTE, e scalando per una componente italiana di 8.5 %, questo e' equivalente ad un contributo di 4.8 M€. Abbiamo mostrato alla collaborazione che il contributo INFN finora è equivalente a circa 0.8 M€ (R&D + magnete) e che il nostro contributo sul calorimetro potrebbe essere sufficiente come sharing di partecipazione. Passaggio: c’è un po’ di preoccupazione per il manpower a Lecce, dove sono impegnati anche sulle camere a fili di MEG contemporaneamente. Questa cosa va capita meglio. Bedeschi: mi preoccupa il fatto che entro 1 anno dovete prendere molte decisioni. Miscetti: stiamo facendo molti test. Meschini: il punto del manpower è chiave. Non potete basarlo su assegni e phd, ma sul personale staff. Se il gruppo non cresce non possiamo prendere decisioni. Passeri: ma questo progetto deve andare al CTS? Bedeschi: è questa commissione che deve decidere quali progetti mandare al CTS. Dopo la discussione su LHCB mi pare di capire che questa commissione preferisce mandare il minimo indispensabile al CTS, per evitare che tutto diventi più rigido. Lo stesso problema si potrebbe porre per Belle2. Malvezzi: infatti io ti avevo chiesto se Belle2 dovesse andare al CTS e mi e’ stato risposto di no.
13
Bedeschi: io penso che anche la GE non abbia le idee chiarissime su come utilizzare il CTS. Io penso che dovremmo mandarci solo i progetti che hanno un grosso impatto sul nostro budget. L’upgrade di LHCB era di 6 M€ e quindi molto pesante. Mu2E sta chiedendo 2.5 M€, facendosi valutare un in-‐kind notevole. Possiamo decidere noi, ma in effetti è meno della metà dell’upgrade di LHCB. Passaggio: mu2e referee Passeri: quali sono in questo momento i rischi che questo programma non possa farsi ? Bed: penso siano inesistenti, ma Miscetti può commentare. Miscetti: il DOE ha dato raccomandazione di continuare e ha raccomandato di velocizzare il processo, dei 400M€ ne hanno già 105 in tasca. Bedeschi: dopo una chiacchierata con Kee e Oddone, questo e’ uno dei progetti chiave di Fermilab nel breve termine, per cui il rischio dovrebbe essere basso. G. Venanzoni: g-‐2 aggiornamento Si propone la partecipazione ad un nuovo esperimento per la misura del momento magnetico anomalo del muone a FNAL. L'esperimento (sigla E989) ha lo scopo di ridurre di un fattore 4 l'attuale incertezza sperimentale (ottenuta dall'esperimento E821 a BNL) su tale quantita' (goal 0.14 ppm). Il profilo temporale dell'esperimento prevedere un prima fase di costruzione e messa a punto dell'apparato di misura (fino al 2016) e una presa dati successiva di circa 2 anni. L'esperimento ha raggiunto il CD0 nel Settembre 2012 e e' prevista la review per il conseguimento del CD1 a Settembre 2013. Le successive fasi di approvazione (CD2 e CD3) sono previste nel 2014 e 2015. L'interesse del gruppo italiano (Frascati, Trieste/Udine, Napoli e Roma 2, per un totale di ~15 persone coinvolte, 5FTE in totale), si e' focalizzato sul calorimetro e.m, con particolare riferimento al sistema di calibrazione online del guadagno tramite LASER system. Le caratteristiche del sistema di calibrazione con laser impulsato sono molto spinte e ne fanno un sistema ad altissima precisione: esso deve monitorare tutti i 1300 canali del calorimetro (matrice di cristalli a PbF2) monitorando le variazioni di guadagno al meglio del 0.1% su intervalli di tempo dell'ordine di 2 ms. Tale richiesta e' posta dalla condizione di ridurre il sistematico di misura sulla frequenza di precessione anomala omega_a dovuto alle fluttuazioni di guadagno al meglio dello 0.02 ppm. Tale sistematico rappresenta il contributo dominante all'incertezza sperimentale nel precedente esperimento e deve essere ridotto di un fattore 6. Il gruppo italiano ha sviluppato un disegno baseline del sistema di calibrazione che prevede due punti di diffusione e 1300 fibre ed uno alternativo con un solo punto di diffusione e un ridotto numero di fibre (di circa un fattore 10). Il costo del disegno baseline è valutato intorno ai 250 k€. Il gruppo italiano vorrebbe dedicare il 2014 alla scelta delle componenti del sistema di calibrazione: elementi diffusivi, fibre, sistema di monitoring. La scelta delle componenti verra' validata attraverso un test beam su un modulo completamente equipaggiato. Sempre nel 2014 si cercherà di dimostrare la fattibilità di un monitoring allo 0.1% e si sceglierà tra le due opzioni del sistema.
14
Nel 2015 si procederà all'individuazioni delle componenti finali e alla messa a punto del sistema completo e all'assemblaggio a FNAL. Dal 2016 è previsto l'inizio della presa dati. Bedeschi: colpisce il fatto che spendete più di consumi che di costruzione apparati, forse le cose vanno riviste. Ora abbiamo Rescigno e Roda come referees. Vorrei che uno dei referees di Mu2E si unisse a loro, o Meschini o Tricomi. Meschini: però vedo che c’è ancora molta sovrapposizione fra g-‐2 e mu2e. Venanzoni: in molti casi abbiamo risolto l’overlap. Passeri: il progetto è bello e importante, ma i fisici con percentuale >50% sono solo 3. Inoltre i tempi sono stretti. Bedeschi: il problema è che l’ANVUR ti valuta sul numero di pubblicazioni e quindi questo tipo di esperimento è poco attraente. Spadaro: a settembre i referees dovranno valutare se il piano di lavoro è compatibile con il mapower disponibile. M. Maggiora: BESIII, piani a breve e lungo termine Bedeschi: dalle tue slides non capisco se c’è e qual’è la quota di cofinanziamento da parte dei cinesi. Sembrerebbe che dal 2015 tocchi tutto alla CSN1. Sarebbe utile avere un profilo finanziario dei cofinanziamenti. Maggiora: gran parte del cofinanziamento va nel Manpower, i cinesi pagano 4.5 anni uomo. Vogliamo anche chiedere un finanziamento cinese sul’elettronica. Spadaro: farete un piano dettagliato della forza lavoro necessaria per il CGEM? Indicando anno per anno le competenze fisiche e tecniche necessarie. Maggiora: in parte è già fatto. Abbiamo competenze diffuse, sia a LNF, che a To, che a Fe. Faremo poi un piano anno per anno, ma sono sicuro che abbiamo tutto quello che serve. La cosa più delicata sono i tempi, perché i cinesi ci hanno chiesto di essere pronti per il 2017 invece che per il 2018. F. Simonetto: BESIII Referee La collaborazione è cresciuta notevolmente con l'ingresso di Ferrara e l'acquisizione di nuovi FTE a Torino e LNF. Corrispondentemente cresce l'impegno, col proposito di costruire una camera a GEM per rimpiazzare l'Inner Tracker a partire dal 2017. I referees apprezzano l'entusiasmo, ma esortano a perseguire in primis gli scopi per cui era nata la partecipazione italiana: integrazione dello ZDD nell'acquisizione di BES3, e il suo utilizzo per la misura dei fattori di forma del neutrone. Attendiamo notizie alla riunione di Settembre. Sosteniamo ed apprezziamo gli sforzi per la Cloud a Torino. Ricordiamo che i fondi relativi (40 kEu) sono stati stornati per realizzare il prototipo GEM in attesa dei finanziamenti della Giunta. Se possibile, proponiamo che la Commissione stanzi al più presto i fondi per la Cloud possibilmente prima della fine del 2013. Con l'ingresso di nuove forze, sono aumentate le richieste per viaggi a IHEP. Proponiamo di assegnare circa il 70% delle missioni richieste per il 2013, salvaguardando quelle indispensabili alla gestione dello ZDD, per una cifra pari a 36 kEu.
15
La collaborazione propone un piano di spesa triennale per la costruzione di tre strati di GEM da installare entro il 2017, per un totale di oltre 800 kEu. Noi osserviamo in primo luogo che vanno separati i costi legati alla costruzione del primo layer (prototipo che va finanziato interamente sui fondi extra-‐commissione del progetto MAE) da quelli relativi agli altri due strati. Per discutere questi ultimi e' necessario che: 1) esista una dichiarazione formale di interesse da parte della collaborazione ad installare le GEM come Inner Tracker nel 2017, 2) venga preparato un documento (CDR) che descriva il rivelatore in tutti i suoi dettagli, 3) altre istituzioni straniere vengano coinvolte nel progetto in modo da ridurre l'onere per l'INFN. La discussione viene rimandata al soddisfacimento di questi requisiti, ragionevolmente a Giugno 2014. I costi per la costruzione del prototipo vanno coperti coi fondi MAE. Proponiamo tuttavia di sostenere con 20 kEu le richieste di Ferrara per lo sviluppo di un catodo in Rohacell che ridurrebbe del 50% la quantita' di materiale del tracciatore. Bedeschi: quando saprete che c’è anche l’approvazione cinese? Questo progetto è partito senza neanche consultare la CSN1 e ora scopriamo che ci costa 600 k€. Maggiora: se i cinesi ci firmano una lettera d’intenti e un MOU in cui si impegnano a contribuire all’elettronica siamo a posto. Bedeschi: vorrei vedere un prospetto in cui ci sono tutti gli item e chi li paga. Maggiora: tieni presenti che 120 k€ sono già stati dati, per fare il primo layer e l’ASIC. Bedeschi: ma i cinesi dovevano essere pronti a finire il progetto da soli, nel caso che noi non volessimo andare oltre il prototipo. Quindi devono essere pronti a contribuire. Spadaro: anche la tempistica va capita: un profilo di spesa così concentrato nel tempo (entro il 2017) non è detto che la csn1 lo possa sostenere. Polesello: l’altra domanda è se i cinesi, in caso di rinuncia nostra, sarebbero disponibili a fare una terza camera o no. Maggiora: l’esperimento sicuramente prende dati fino al 2020 almeno. Poi si vede. Polesello: usando la camera vecchia si risparmierebbero i soldi dell’elettronica. Bedeschi: questa camera, molto più radiation hard, ha senso solo se BESIII ha una prospettiva di runnare molto più di 3 anni. In una situazione del genere vorremmo vedere un coinvolgimento cinese più importante, che dimostrerebbe che loro effettivamente ci tengono e vogliono durare anche oltre il 2020 con questo apparato. Maggiora : il cofinanziamento del MAE funziona a consuntivo, non a preventivo. Se spendiamo troppo poco quest’anno, l’anno prossimo ci danno poco. Bedeschi:allora diamo 20 k€ per il 2013 e non se ne parli più. M. Rescigno: TOTEM Referee Viene illustrato per sommi capi il documento presentato dalla collaborazione TOTEM al LHCC nello scorso mese di Giugno (LHCC-‐P_007) che costituisce un proposal per l'upgrade dell'esperimento negli anni immediatamente a seguire il Long Shutdown 1 attualmente in corso. L'upgrade consentirà di prendere dati a luminosità via via più elevata fino a raggiungere la luminosità nominale. Ciò permetterebbe lo studio delle reazioni esclusive double diffraction con protoni taggati nei rivelatori di traccia posti nei roman pot di TOTEM e jet o altri stati finali ricostruiti nel rivelatore CMS. Il problema principale da risolvere è la ricostruzione del vertice primario corrispondente ai due protoni taggati in eventi caratterizzati da un elevato pile-‐up. Una
16
risoluzione dell'ordine di 10 ps nella differenza di tempo di volo tra i due protoni è necessaria per questo scopo, e alcune opzioni differenti correntemente allo studio della collaborazione TOTEM vengono illustrate nel documento. Il gruppo di referaggio si riserva di valutare a Settembre nel dettaglio questo piano di upgrade e il contributo specifico che il gruppo italiano di TOTEM intende fornire, anche in relazione alla più precisa definizione della collaborazione e delle responsabilita' relative con la collaborazione CMS. Infine viene discusso lo sblocco del finanziamento s.j. da assegnare al gruppo di TOTEM/Pisa per effettuare test sul sistema di distribuzione del riferimento temporale, componente essenziale per il rivelatore di tempo di volo, basato su un protocollo Ethernet deterministico con il sistema "White Rabbit". Martedi 16 luglio A.DiCiaccio: upgrade ATLAS Il Council del CERN ha approvato in una seduta straordinaria che si e’ tenuta a Bruxelles il programma di fisica preparato dallo Strategy group del CERN e che prevede la completa esplorazione del potenziale di fisica di LHC fino al 2030 attraverso misure più precise del Bosone di Higgs e delle sue proprietà e la ricerca di nuova fisica al di là del Modello Standard. Ciò richiede un programma di upgrade della luminosità istantanea che LHC è in grado di fornire, organizzata in due fasi. Nella fase 1, prevista intorno al 2018, si prevede il raggiungimento di una lunimosità integrata dieci volte superiore a quella del run 1 e nella fase 2, prevista per il 2022, di circa 100 volte più alta. La fase1 dell'Upgrade di ATLAS e' descritta nella lettera d'intenti (LHCC-‐I-‐020; dicembre 2011) e comprende i seguenti progetti : FTK già approvato dalla CSN1 e altri tre ancora da approvare: NSW relativo all'upgrade dello spettrometro a muoni in avanti, un terzo relativo all'elettronica di trigger del calorimetro LAr, un quarto legato all’upgrade del sistema di Trigger/DAQ e infine un quinto relativo alla fisica diffrattiva a piccolissimo angolo (AFP). Per i primi quattro è prevista la presentazione degli i-‐MOU nella riunione del RRB di fine Ottobre 2013. I due progetti di upgrade FTK, NSW sono in fase di preparazione avanzata. Per entrambi è stato già scritto il TDR (ATLAS-‐TDR-‐020-‐2013, e ATLAS-‐TDR-‐021-‐2013), che sono stati approvati dalla Collaborazione ATLAS e presentati a giugno all’LHCC per l’approvazione CERN. Per i progetti di upgrade LAr e TDAQ il TDR e’ in fase di completamento e sarà presentato all’LHCC di settembre. AFP soffre di un ritardo dell'approvazione in ATLAS (il TDR e’ rimandato al 2014 dopo una prima review a settembre 2012) legato a una motivazione di fisica non ancora completamente soddisfacente. A seguito di ciò il gruppo AFP è stato riorganizzato e Marco Bruschi è stato proposto ad interim per circa 6 mesi come nuovo Project Leader. Nel progetto FTK sono coinvolti i gruppi italiani di Pisa (P. Giannetti e’ il deputy PL della collaborazione FTK), Milano,LNF, Pavia per un totale di circa 18FTE nel 2013.
17
Nove gruppi italiani (Bo, Cs, LNF, Le, Na,P v, Rm1, Rm2, Rm3) sono invece interessati a partecipare al progetto della NSW e upgrade della relativa elettronica di trigger di livello 1 con un totale di 23 FTE. Per l’upgrade dell’ elettronica del calorimetro LAr il gruppo di Milano, che ha una partecipazione storica ed importanti responsabilità nel rivelatore LAR ha espresso interesse a contribuire con 3.9 FTE. Un progetto minore riguarda il trigger di muoni che ha una finestra di pseudorapidità (1-‐1.3) in cui le coincidenze casuali fanno salire il rate di L1mu20 del 20% a 2 10^34 cm-‐2s-‐1 e 25ns di bunch crossing. Questi falsi trigger possono essere evitati con l'aggiunta di 16 camere RPC (BIS7/BIS8) o con l’aggiunta del Tile-‐Cal nel trigger. ATLAS si riserva di prendere una decisione su questi due progetti in ottobre 2013. Viene anche presentato il quadro economico complessivo e l'impegno richiesto all'INFN che si dovrà concretizzare entro l'RRB di Ottobre 2013 e per cui si richiede una cifra che si aggira sui 3.1MCHF che corrisponde allo share di partecipazione italiana . L’upgrade di ATLAS per la fase 2 è descritta nella lettera di intenti (LHCC-‐I-‐023; dicembre 2012) che indica anche un envelope finanziario di circa 230-‐270 MCHF (che corrisponderebbe a un impegno INFN di ~20MCHF diviso, su 5-‐6 anni). Ci sono molti interessi INFN, ma il progetto più significativo di ATLAS è quello del nuovo tracciatore (l'unico rivelatore che -‐ per danno da radiazione e limiti dell'elettronica -‐ richiede completa sostituzione). Il resto dei rivelatori prevede solo la sostituzione dell'elettronica. Anche lo scopo della Fase2 e' quello di mantenere le performance (e le soglie di trigger) nonostante la crescita di luminosità (ci si aspetta un pile-‐up di 140) in modo da potere studiare la meglio sia i branching ratio relativi del bosone di Higgs , sia il suo self coupling oltre che la ricerca di fisica BSM. Il progetto di Fase2 dovrebbe essere definito tra il 2014 e il 2016. Per avere una panoramica sull'R&D per fase 2 ci sarà un workshop a Aix-‐Les-‐Bains (organizzato dalle collaborazioni LHC) i primi di Ottobre e uno INFN organizzato dalle collaborazioni ATLAS e CMS in novembre 2013. Alcuni gruppi delle Collaborazioni ATLAS e CMS hanno presentato progetti alle due call CSN5 per sviluppare sinergie per R&D di fase 2 sui sensori per pixel al silicio 3d e elettronica a 65nm rispettivamente. Iodice: in questi giorni si sta decidendo sulle varie opzioni per NSW. Il full wedge ha bassissima probabilità, perché non solo l’Italia ma anche gli altri partner avrebbero problemi. Comunque, anche se si dovesse scegliere il full wedge, l’Italia con una opportuna riorganizzazione della produzione potrebbe comunque riuscire a produrla. Grassi: credo che l’Italia debba far pesare le difficoltà che avrebbe a fare il full wedge per indirizzare la scelta tecnologica Iodice: infatti l’Italia spinge per una maggiore segmentazione. Bedeschi: che livello di contingenza avete previsto? Grassi: su NSW c’e’ il 10%, ma non su altro. DiCiaccio: per FTK contiamo di ottenere contingenza da contributi addizionali da istituti stranieri. N.Pastrone: upgrades CMS
18
De Maria: CHIPIX65 L. Demaria presenta il progetto "CHIPIX65", (innovative CHIP for a PIXel detector using 65nm technology). Si tratta di una proposta progettuale di tipo CALL della CSN5, il cui goal è lo sviluppo di un pixel chip innovativo per altissimi flussi di particelle e radiazione agli esperimenti sui futuri collider di nuova generazione. Sarà utilizzata per la prima volta in HEP la tecnologia CMOS 65nm, che ha caratteristiche di maggiore radiation hardness, minori consumi, ed un maggiore livello di integrazione rispetto alla CMOS 130nm. La tecnologia 65nm sarà caratterizzata per gli altissimi livelli di radiazione (10MGy), previsti per i pixel detector a HL_LHC. Nuovi circuiti saranno disegnati e realizzati, e sarà sviluppata un'architettura digitale che consenta un'efficienza prossima al 100% ad altissimi flussi di particella (500 MHz/cm2). Si prevedono diverse sottomissioni di MPW nei primi due anni, e di portare a termine la complessa integrazione dei vari circuiti in un prototipo alla fine dei tre anni. L'uso della tecnologia CMOS 65nm è stata già scelta per l’ upgrade dei pixel di CMS ed ATLAS per HL_LHC e il profilo temporale di CHIPIX65 si adatta perfettamente alle scale temporale previsti per la realizzazione dei chip di front-‐end dei due esperimenti. Allo stesso tempo maturare nell'INFN una solida esperienza con una nuova frontiera tecnologica in VLSI per realizzazioni in HEP, è di importanza strategica per l'ente, anche per altre applicazioni. Il progetto CHIPIX65 consiste di 6 sedi, tutte coinvolte negli esperimenti CMS/ATLAS: Bari, Milano, Padova, Pavia, Perugia, Pisa, Torino; sono coinvolti 35 tra ricercatori e tecnologi, per un numero di circa 9.85 FTE, di cui più della metà consiste di designer di VLSI. Sono definiti quattro working package (radiation hardness, elettronica digitale, elettronica analogica, chip integration) che hanno come responsabili ricercatori di alto profilo scientifico a livello internazionale nell'ambito della micro-‐elettronica in HEP. Si sottolinea anche la stretta collaborazione tra CHIPIX65 e RD53. Bedeschi: sono soddisfatto per la partenza di queste CALL che hanno una grossa valenza per la commissione 1, con sinergie tra ATLAS e CMS, ed in generale per l'Ente. G.Darbo: ACTIVE Passeri: non c‘è niente per i rivelatori a diamante? Bedeschi: non in questa call. Al momento resta un’attività in CSN5, non c’è una call sul diamante Malvezzi: veramente si era discusso se inserire il diamante in Active, ma non c’era consenso. Bedeschi: vorrei discutere su come procedere con queste call di CSN5. La mia proposta è che i referaggi di queste call procedano indipendentemente. Poi, se ci sarà un finanziamento, la CSN1 sarà disposta a sostenere questi progetti con qualche aiuto dove serve. Un po’ come è stato fatto per i magneti: il grosso dell’attività pagato in CSN5, mentre la CSN1 ha dato supporto per qualche missione e consumo. Grassi: gli esperimenti LHC stanno già chiedendo soldi di R&D per fase2, ma al momento non mi sembra possibile partire a finanziarle senza aver definito una envelope di spesa su questi R&D.
19
Bedeschi:adesso è impossibile definire dei tetti per R&D di fase 2. Prima dobbiamo chiudere fase1. Nel frattempo possiamo dare un piccolo supporto a chi trova soldi in CSN5. Andreazza: entrambe i progetti che fanno riferimento a fase-‐2 chiedono circa 60 k€ di missioni. Tu pensi che la CSN1 darà finanziamenti aggiuntivi, oppure si potrebbe fare carico di questa voce al posto della csn5? Bedeschi: no, la csn1 puo’ dare piccoli finanziamenti aggiuntivi, ma il bulk anche di missioni deve essere approvato in csn5. Pastrone: visto che i gruppi hanno lavorato molto per preparare queste call, se non dovessero passare mi sembrerebbe giusto che la csn1 desse comunque un supporto per permettere a questi gruppi di andare avanti un altro anno fino alla prossima call senza interrompere l’attività. Bedeschi: a settembre ancora non sapremo l’esito delle call. Ma se non vanno, dovremo capire bene perché. Naturalmente la csn1 ha sempre piccoli margini di manovra, ma ora ragioniamo con l’idea che le call si vincano. Malvezzi: se la CSN1 è interessata dovrebbe comunque prevedere che questi R&D possano sopravvivere. Di Ciaccio: supporto la proposta che si mantenga una tasca in caso di insuccesso. Chiodini: le call citano esplicitamente Horizon2020. Dovete inserire nei progetti dei riferimenti agli indirizzi di H2020. Passeri: una bocciatura in CSN5 sarebbe un punto di cui i referees di Atlas e CMS devono tenere conto. Non si può finanziare una cosa che esperti del campo hanno giudicato non adeguata. Colaleo: ma magari la bocciatura sarebbe CSN5-‐specifica, mentre i progetti sono importanti per noi in CSN1. Bedeschi: per ora ragioniamo con l’ipotesi di successo. M.Grassi: referees ATLAS-‐CMS In questa riunione i referees sono chiamati a esprimere le prime valutazioni dei progetti di upgrades per la cosiddetta fase 1 di LHC ed a definire tetti di finanziamento. I referees ritengono opportuno chiarire le assunzioni fatte. Si assume che il costo dei Tier2 resti invariato e che l’aver riunito le iniziative di R&D per gli upgrade di fase 2 dei due esperimenti in call comuni di CSN5 implichi un moderato contributo finanziario della CSN1. I referees precisano inoltre che la definizione dei tetti di finanziamento per i vari progetti di upgrade è un passo intermedio utile per la stesura si TDR e i-‐MoU, contenti responsabilità costruttive e suddivisione dei costi, ma non costituisce approvazione definitiva dei progetti. Infine si precisa che i tetti di finanziamento includono anche la contingenza. Alle due collaborazioni è stata chiesta un’analisi dell’utilizzo del personale per verificarne la congruità con i progetti di upgrade. I due RN hanno mostrato che il numero totale di fte è rimasto stabile per entrambe le collaborazioni nei passati 5 anni. Per l’anno in corso il personale e diviso per circa il 30% in attività di upgrade e per il 70% in conduzione dell’esperimento e analisi dati. La frazione del 30% in attività di upgrade è giudicata sufficiente. La proporzione tra le due attività risulta invariata nelle proiezioni per i prossimi 5 anni.
20
Le proposte che verranno presentate nel corso della riunione sono le conclusioni alle quali i referees sono giunti dopo alcuni incontri con le due collaborazioni nei quali sono state presentate dettagliate descrizioni dei progetti e le richieste finanziarie sono state discusse. I progetti di upgrade di fase1 di ATLAS sono: FTK, NSW, AFP, LAr, TDAQ ed RPC. Il progetto FTK è stato approvato dal CB nel 2011, approvato dalla CSN1 nel 2012 con un tetto di spesa di 1200 k€, il TDR è stato presentato nell’aprile 2013. Il personale coinvolto nel progetto è finalmente cresciuto a 18 fte. Il costo complessivo e’ stimato a 3283 k€ senza contingenza, e la richiesta all’INFN ammonta a 1149 k€. La contingenza sarà coperta da altre istituzioni interessate a firmare l’I-‐MoU. Chiedono lo sblocco di 22 k€ su PI per la produzione delle schede per l’AMChip per il quale i referee esprimono parere favorevole. Il sj per la produzione di AMChip05 sarà invece discusso in seguito. Il progetto delle NSW è stato presentato in CSN1 ad Aprile 2012. Da allora è stato approvato dalla collaborazione ed in maggio 2013 è stato completato il TDR. Al progetto partecipano 43 persone per un impegno dichiarato di 23 fte. I referees prendono atto che la collaborazione italiana sostiene notevolmente il progetto e che alcune raccomandazioni formulate a settembre 2012 sono state accolte. I referee propongono di indicare nell’ I-‐MoU un contributo italiano massimo di 1050 k€ comprensivo della contingenza. Infine si esprime parere favorevole allo sblocco dei sj di 6 k€ a LNF e 3 k€ a RM3; si esprime parere favorevole alla richieste aggiuntive di 12 k€ a LNF, 7 k€ a PV e 3 k€ a RM1 per le attrezzature necessarie per la definizione delle procedure costruttive delle camere.
Il progetto di upgrade del TDAQ è legato al contributo alle NSW. Si assegna un tetto di spesa di 125 k€. Il progetto AFP, incluso nel documento di upgrade di fase1, non è stato ancora approvato dalla collaborazione. Il coinvolgimento italiano è ad oggi limitato a 10 persone per 2.9 fte e non sembra tra le priorità di ATLAS Italia. Ad oggi il progetto non rientra tra le proposte di fase 1 finanziabili.
Il progetto Upgrade LAr è stato approvato dalla collaborazione a Febbraio 2013 ed il TDR e’ atteso per Settembre. Ne;l progetto e’ coinvoltala sola sede di MI con 7 unità di personale pari a 3.9 fte. Gli impegni costruttivi sono limitati al disegno di parte dell’elettronica di readout, in dettaglio al disegno dei basplanes per gli endcap ed al sistema di alimentazione a bassa tensione. La collaborazione chiede di contribuire al progetto per mantenere la presenza in questo importante rivelatore e per mettere a frutto le competenze specifiche sull’elettronica. I referees chiedono di precisare meglio l’impegno legato al disegno del sistema di basse tensioni e comunque fissano un tetto di spesa di 250 k€, comprensivo di contingenza.
La richiesta di sblocco di 30 k€ per il rifacimento dell’elettronica di lettura del LUCID è accordata, visti i risultati sul test dei prototipi.
I progetto di upgrade di fase1 di CMS sono: RPC, DT, Pixel, Trigger L1, GEM, HPS-‐
TOTEM, BRIL. La collaborazione presenta inoltre richieste per “upgrade common funds” in parte anche in-‐kind.
Il progetti di upgrade RPC, approvato in commissione nell’Aprile 2011, è stato interamente finanziato, ricorrendo anche a tutta la contingenza prevista, ed è in corso di installazione.
Il progetto di upgrade DT, anch’esso approvato in commissione nell’Aprile 2011, ha un limite di spesa di 800 k€. I trasduttori di segnale rame-‐fibre ottiche e viceversa sono stati
21
prodotti ed è in corso la loro installazione. La nuova elettronica di lettura sarà prodotta nei prossimi due anni. Non sono riportati extra costi o criticità.
Il progetto Pixel è stato approvato in commissione ad Aprile 2011, articolato su tre linee: produzione dei metà del layer3 con un limite di spesa di 900 k€, lo sviluppo di un nuovo chip di lettura dei sensori con un limite di spesa di 200 k€ e lo sviluppo di sensori al diamante con un limite di spesa di 40 k€. La comunità interessata al tracciatore ha partecipato anche alle call di CSN5. Se approvate le richieste sul chip potrebbero essere ridimensionate a quanto finanziato sinora: 35 k€. I referees accordano gli sblocchi sj di 10 k€ a PI per la qualifica del bump-‐bonding, 47 k€ a PG per i chip ROC e TBM e i circuiti HDI, 15 k€ a MI per lo sviluppo dei sensori al diamante.
L’upgrade del trigger L1 è incluso nelle richieste presentate all’LHCC. Gli italiani sono interessati allo sviluppo degli algoritmi che utilizzano le informazioni dei DT per il “global muon trigger”. La richiesta finanziaria di 91 k€ è relativa a circa metà del costo dell’elettronica sulla quale sono eseguiti gli algoritmi di “global muon trigger”. La richiesta completa e finalizza l’upgrade dei DT. I referees esprimono parere favorevole.
Il progetto GEM, compatibile con la futura fase di HL-‐LHC, è finalizzato a migliorare l’efficienza di trigger e la tracciatura di muoni nella regione 1.6<eta<2.1 mantenendo al contempo le soglie i rate di trigger e le soglie in Pt basse. Il TDR è atteso per il 2014. Il gruppo italiano conta solo 10.5 fte su 4 sedi, ma vuole al contempo attrezzare due centri di produzione a LNF e BA per fornire il 40% delle camere. L’ulteriore impegno nel sistema di HV appare complesso e costoso. I referees ritengono pertanto opportune fissare un limite di spesa a 850 k€, inferiore alle richieste dei proponenti. Dopo discussione in commissione i referees esprimono parere favorevole al finanziamento di 25 k€ a LNF e 23 k€a BA per la definizione delle modalità di produzione.
Gli esperimenti CMS e TOTEM acquisiscono eventi provenienti dallo stesso punto d’interazione. La collaborazione tra i due esperimenti è stata realizzata solo recentemente nei fatti con acquisizioni congiunte ed accordo sulla pubblicazione dei dati. La definizione di una collaborazione più articolata richiede alcuni interventi hardware che per CMS ammontano a 150 k€. Visto però l’esiguo numero delle persone convolte (2.3 fte a TO) e le incertezze sulla stima dei costi i referees ritengono opportuno post porre la definizione di limiti di spesa a una discussione con i referees di TOTEM.
La richiesta di “Upgrade common funds” comprende contributi in-‐kind a infrastrutture dell’esperimento e finanziamenti pari a 670 k€ da versare al CERN. I contributi in-‐kinf individuati sinora sono relativi al magnete, 13 k€ già finanziati a giugno a GE, ed agli schermi di radioprotezione, 40 k€ a TO. I referees ritengono la richiesta di 670 k€ di finanziamenti diretti molto elevata e propongono alla collaborazione di negoziare per un finanziamento diretto di 100 k€ e un finanziamento di 300 k€ da utilizzare per ulteriori contributi in-‐kind.
I limiti di finanziamento complessivo per le attività di fase 1 risultano
rispettivamente 2525 k€ per ATLAS e 3441 k€ per CMS, considerando non conclusa la discussione sulla collaborazione CMS-‐TOTEM. Di Ciaccio: perché a CMS si danno soldi sul diamante? E’ fase 2? Passeri: il diamante di CMS è una anomalia storica, un impegno preso nel 2011 dalla CSN1 che va rispettato.
22
Colaleo: vorrei commentare sui commenti dei referees: il gruppo di Bari che lavora all’upgrade GEM aumenterà nei prossimi anni, grazie al termine di altri esperimenti. Inoltre non c’è conflitto per l’uso delle risorse a LNF. Potremo produrre una lettera del direttore che lo dimostra. Bedeschi: su CMS-‐TOTEM sospenderei tutto. Da qui a settembre i referees dei due esperimenti devono confrontarsi e sbrogliare questa “matassa”. Qual’è il contributo di CMS? Pastrone: il contributo di CMS è il pixel 3d. Bedeschi: in un contesto così vago non ha molto senso mettere dei tetti di finanziamento. Grassi: ciò che è vago è l’interplay fra TOTEM e CMS, non quello che vuole fare CMS. Panzieri: Stato di Compass Sono stati presentati i principali risultati di fisica dell’esperimento COMPASS dell’ultimo anno, ed in particolare, tra gli altri risultati, quelli sulla funzione di struttura g1p, lo studio delle molteplicità di pioni e k e lo studio delle assimetrie di Collins e Sivers. È stato inoltre presentato un’altra analisi per l’estrazione della trasversità basato sullo studio delle assimetrie in coppie di adroni. È quindi stato illustrato lo stato dell’analisi ed i risultati della fisica con fasci adronici a COMPASS, con particolare riguardo allo studio di processi diffrattivi e di produzione centrale. È poi stata fatta una panoramica riassuntiva sul run 2012, che ha visto un primo periodo di presa dati per lo studio di reazioni primakoff ed una seconda parte di run pilota dedicata ai DVCS. Si è quindi fatto un riassunto dei lavori pubblicati e di quelli in corso e dello stato della preparazione dei prossimi run che sono in avanzata fase di preparazione. In particolare la riparazione ed il refurbishing del magnete del bersaglio polarizzato, sotto la direzione del CERN, appare in otttimo stato di avanzamento, così come la preparazione del run pilota DY del 2014. Dalla Torre: Compass THGEM Il gruppo COMPASS-‐TS è ampio, articolato e partecipa a tutti gli aspetti dell’attività di COMPASS: al management dell’esperimento, con ruoli di responsabilità specifica, contribuendo alla stesura degli articoli, alla ricostruzione e all’analisi dei dati, alle costruzioni, alla partecipazione ai run e agli studi per misure future. Oggi viene presentata l’attività di hardware in relazione alle richieste di integrazione di finanziamento 2013 in tale settore; le richieste sono per:
• completare il programma di lavoro già previsto per il 2013 e • per il nuovo sistema di lucidatura delle THGEM.
Viene illustrata l’attività del periodo 15 settembre 2012 – 15 luglio 2013 che include: • Test beam, novembre 2012, in cui sono stati studiati prototipi di dimensioni piccole
e grandi (superficie attiva: 300 x 300 mm2).
23
• Il miglioramento dell’uniformità di risposta in guadagno delle THGEM curando l’uniformità dello spessore dei PCB.
• Il netto miglioramento della risposta in guadagno delle THGEM grazie ad un processo di finitura che include lucidatura con polvere di pomice, lavaggio ad alta pressione, trattamento in vasca ad ultrasuoni con bagno leggermente aggressivo ed asciugatura in forno (l’attrezzatura necessaria è oggetto di una delle richieste di integrazione di finanziamento).
• La realizzazione di un anodo resistivo e di quadri di micromesh pretensionati per la costruzione di una rivelatore ibrido (THGEM + micromegas) di dimensioni intermedie.
• Il disegno ed il completamento realizzativo della meccanica per il sistema Leopard per lo scan micrometrico delle THGEM con luce UV per ottenere mappe di efficienza e di guadagno.
Nel periodo in esame, il gruppo ha presentato i risultati dell’R&D THGEM a 4 conferenze, pubblicato 2 articoli su rivista internazionale con referee e inviato per pubblicazione un terzo articolo. Bedeschi: dovete ancora dimostrare delle cose in R&D prima della produzione? Dalla Torre: ancora dobbiamo completare l’analisi comparata del rivelatore ibrido, poi si parte a produrre. Però devo sottolineare che non è una tecnica completamente ortogonale a thgem, ci sono molte cose in comune che facilitano il test. Gallo: referees Compass I referees hanno discusso con l’esperimento COMPASS le richieste che hanno presentato a questa riunione di luglio. Le milestones dell’esperimento ad oggi sono più che soddisfacenti e si nota una ripresa delle pubblicazioni. A dicembre 2012 è stato firmato il MoU sull’upgrade di COMPASS, l’Italia avrà un profilo di spesa nei prossimi anni di 157/150/70 kEuro per l’upgrade del RICH negli anni 2014/2015/2016. Con il nuovo MoU solo gli autori con PhD pagano gli M&O funds, questo penalizza i gruppi italiani che quindi devono pagare 63 k€ -‐> 80 k€ nel 2013. COMPASS chiede quindi lo sblocco del subjudice di 31.5 k€ (metà dei common funds)+17 k€. I referees sono d’accordo. Sono state presentate le seguenti richieste aggiuntive: -‐ 18.3 kEuro per lucidatura delle ThGEM (11 su Consumi e 7.3 su INV), i referees chiedono se parte può essere finanziata sulle dotazioni ed assegnano 5 k€ sui consumi; -‐ 24.1 k€ sui consumi, su voci in buona parte già finanziati a settembre 2012, per cui i referees non lo ritengono necessario al momento; -‐ attività per R&D ThGEM, con richieste di 2 k€ manutenzioni, 2 k€ trasporti e 3 k€ Inventariabile + 36.3 k€ su Costruzioni Apparati per terminare i tre prototipi. I referees sono d’accordo sui primi 3 items e propongono 23 k€ su costruzioni apparati per completare gli R&D entro quest’anno; -‐ 36 k€ di missioni, tuttavia poichè TS aveva impegnato circa metà delle missioni a metà anno, i referees propongono solo 6 kEuro per permettere a 4 persone di andare ad un meeting ad Erlangen.
24
Bedeschi: rispetto la decisione dei referees sulla richiesta di missioni, però se è dettata dal timore di mancanza di risorse non c’e’ motivo. Se invece ritenete che non servano all’esperimento allora è diverso. Gallo: no, riteniamo che adesso non servano A.Martin: per ora possiamo andare così, ma poi da settembre potremmo avere veramente bisogno Bedeschi:allora chiederete ancora a settembre. Dalla Torre: commento su slide 2 dei referees: il profilo temporale di finanziamento andrà modulato meglio, fermo restando il tetto. Per esempio non è possibile pensare di finanziare tutta l’elettronica nel 2016, troppo vicino all’inizio del run. Magari ne parliamo un’altra volta, ma è un punto importante. Panzieri: In realtà l’elettronica si articola in due linee diverse, che andranno poi precisate. Bed: se bilanciate fra loro le due richieste, restando dentro il tetto, per noi va bene. Presentazione proposte per CSN1 di settembre: V.Vagnoni: proposta Bologna M.Rescigno: proposta Fiumicino Dopo una breve discussione si decide di scegliere Bologna, sia per i costi un pochino ridotti, sia perché il funzionamento della rete è garantito dal CNAF e già collaudato in occasione di congressi. La soluzione a Fiumicino è comunque considerata interessante per possibili altre occasioni in cui il funzionamento della rete sia meno critico. Executive session Si verifica che tutte le richieste siano inserite nel DB. Abbiamo 600 k€ di missioni da cui vanno presi i similfellows (338 €). Una possibilità di mandare al prossimo anno una frazione del budget di missioni è di fare un fondo per i similfellow del 2014 che viene salvato e etichettato in questo modo in AC e non andrebbe perso. Direi però di aspettare almeno settembre per fare questa operazione. Spadaro: si potrebbe fare anche a novembre? Bed: penso di si, devo verificare. Abbiamo circa 300 k€ di missioni , possiamo finanziare richieste: 10 k€ a FE su LHCB (ex superB). A FE serve anche il laser: diamo 7 k€ e il resto lo prendono da dotazioni. I 7 k€ li mettiamo direttamente su dotazioni. C’erano altre richieste da Belle2? Bonivento: Forti ha chiesto 10 k€, ma non ha detto in che sedi gli servono. Bedeschi: ok li diamo al RN e poi li distribuisce lui. Spadaro: ci sono anche richieste per 2 k€ di consumo a GE per MU2E e 4 k€ a UD per acquisto APD. Bedeschi: OK. E per BESIII? Simonetto: darei 6 k€ in più di missioni, ma tutti al RN. Inoltre c’erano 4.5 k€ di licenze sw, sempre a FE. E’ l’affitto di una licenza monouso per un anno.
25
Grassi: Le GEM di CMS chiedono subito un finanziamento per non bloccare l’attività. Proponiamo di dare a Bari 23 k€ (chiesti 27) e 17+8 k€ a LNF (chiesti 37). Totale 48. Da scalare dal costo totale del progetto. Bedeschi: si può fare. Dobbiamo lasciarci sull’indiviso 400 k€. Abbiamo lasciato circa 100 k€ sulla parte non-‐missioni, oltre ai 400 che speriamo siano sbloccati dalla GE a settembre. Integrazioni di missioni: chieste e ottenute 5 k€ per RM1 dotaz e 1.5 k€ per PG. Spadaro: allora chiedo 4 k€ di miss per Frascati. Grassi: ho avuto assicurazione che parte dei fondi di missioni che le dotaz di Pisa stanno dando a Belle2 saranno restituiti. Dati 5 k€ aggiuntivi a Pisa. Sommario (tutte le cifre in k€): Missioni Consumo Inventario Licenze LHCB -‐ FE 10 FE dotaz. (acquisto laser) 7 RN Belle-‐II 10 MU2E – GE 2 MU2E – UD (acquisto APD) 4 RN BES-‐III 6 1 anno licenza sw BES III 4.5 CMS-‐BA: test GEM 23 CMS-‐LNF: test GEM 25 Dotaz RM1 5 Dotaz PG 1.5 Dotaz LNF 4 Dotaz PI 5