Poste italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003conv. L. 46/2004, art.1, c. 1, DCB Milano
Anno 151˚Numero 332
Prezzi di vendita all’estero: Albania €2, Austria €2, Francia €2, Germania €2, Monaco P. €2, Slovenia €2, Svizzera Sfr 3,20
p«Identificare» le idee migliori eportarle nel prossimo Def per «sti-molare l’innovazione nelle azien-de»: è l’impegno del ministro del-l’Economia Padoan al convegno che ha chiuso a Bologna la prima tappa del «Viaggio nell’Italia che innova». Padoan si è detto «molto favorevole» agli incentivi per ricer-ca e sviluppo, a cominciare dal cre-dito d’imposta. Il ministro della Pa Madia: i decreti attuativi sulla Pub-blica amministrazione arriveran-no in Cdm entro Natale. Il vicepre-sidente di Confindustria Macca-ferri: priorità alla semplificazione.
Servizi e analisi u pagine 4-9
FTSE It. All Share (31.12.02=23356,22) 24347,14 24460,17 -0,46 20,90
FTSE MIB (31.12.97=24401,54) 22581,33 22717,98 -0,60 18,77
FTSE It. Mid Cap (31.12.02=20146,67) 35047,85 34848,53 0,57 38,92
FTSE It. Star (28.12.01=10000) 25962,47 25920,37 0,16 39,13
Mediobanca (2.1.06=100) 66,62 66,52 0,15 22,40
Comit Globale (1972=100) 1273,81 1271,48 0,18 22,69
Azioni: numero754.623.539 722.455.046
Azioni: valore2.291.383.368 2.527.956.227
Titoli di Stato835.693.571 652.970.150
Obbligazioni37.169.376 28.747.572
FTSE MIB Dic 2015 22626 -72Eurex Bund 10a(dic 15) 158,48 0,17
Dollaro Usa 1,0600 0,0021Yen giapponese 130,5700 0,3500Sterlina inglese 0,7036 -0,0012Franco svizzero 1,0908 0,0005Renminbi cinese 6,7808 0,0119Dollaro canadese 1,4118 -0,0025Corona svedese 9,2118 0,0048Dollaro austral. 1,4540 -0,0131
Alluminio 1442,0 0,30Caffè rob 1490,0 0,80
BORSE EUROPEED.J. EuroStoxx 363,28 -0,66Amsterdam Am. Exc. 467,32 -0,47Bruxelles Bel 20 3744,10 -0,45Francoforte Dax 11261,24 -1,06Helsinki Omxh Gen 8823,04 0,12Lisbona Psi 20 5350,01 -0,01Londra Ftse 100 6395,65 0,62Madrid Ibex 35 10379,20 -0,07Parigi Cac 40 4914,53 -0,87Vienna Atx Index 2501,60 0,52Zurigo Swiss Mkt 8993,24 —
ALTRE BORSENew York DJ Ind. 17888,35 0,95New York S&P 500 2102,63 1,07New York Nasdaq C. 5156,31 0,93Tokyo Nikkei 225 20012,40 1,34Hong Kong Hang S. 22381,35 1,75San Paolo Brsp Bov. 45046,75 -0,16Shanghai Comp. 3457,73 0,36Sydney All Ordin. 5312,62 1,81Singapore Straits T. 2870,26 0,50Toronto 300 Comp. 13636,06 1,23
INDICE CAMBI (22 valute)Indice Sole-24Ore 102,13 0,35
FTSE Mib22581,33
B-0,60 variaz. %
14,70 var. % ann.
Dow Jones I.17888,35
L0,95 variaz. %
0,63 var. % ann.
Xetra Dax11261,24
B-1,06 variaz. %
13,02 var. % ann.
Nikkei 22520012,40
L1,34 variaz. %
13,77 var. % ann.
FTSE 1006395,65
L0,62 variaz. %
-3,92 var. % ann.
¤/$1,0600
L0,20 variaz. %
-14,99 var. % ann.
Brent dtd42,31
B-1,79 variaz. %
-40,51 var. % ann.
Oro Fixing1065,40
L0,33 variaz. %
-10,77 var. % ann.
A2A 1,330 —Anima Holding 8,650 -0,57Ansaldo Sts 9,750 -0,26Atlantia 24,690 -1,24Azimut H. 24,050 -0,50B. Popolare 13,620 -0,22B.P. E.Romagna 7,460 2,54B.P. Milano 0,930 1,36Buzzi Unicem 17,190 1,06Campari 8,365 0,60CNH Industrial 6,825 -2,01Enel Green Power 1,990 -0,45Enel 4,156 -0,43Eni 15,250 -1,10
Exor 42,180 -0,57FCA-Fiat Chrysler 13,330 -1,41Finmecc. 13,550 -1,17Generali 17,880 -0,67Intesa Sanpaolo 3,240 -0,25Italcementi 10,250 -0,10Luxottica 63,600 0,47Mediaset 4,206 1,06Mediobanca 9,075 0,06Mediolanum 7,825 0,45Moncler 14,640 1,53Monte Paschi Si 1,482 -0,27Prysmian 20,250 -2,17S. Ferragamo 22,750 1,02Saipem 8,120 -0,73Snam 4,798 -0,25STMicroelectr. 6,880 -0,43Telecom Italia 1,200 -1,96Tenaris 12,050 -3,06Terna 4,650 -0,21Tod's 75,700 0,40UBI Banca 6,385 -0,85Unicredit 5,525 -0,54Unipol 4,746 0,59UnipolSai 2,424 -0,74Yoox Net-A-Porter 32,550 0,34
PRINCIPALI TITOLI - Componenti dell’indice FTSE MIB QUANTITATIVI TRATTATI ¤01.12 30.11
FUTURES01.12 Var
I CAMBI DELL’EURO (rilev. BCE)
Valuta 01.12 Diff.
MATERIE PRIMEPrezzi uff. a Londra ($/t) 01.12 Var.%
INDICIPaese/Indice 01.12 Var.%
BORSA ITALIANAVar%
Indici Generali 01.12 30.11 Var% in.an.
Titolo Pr.Rif.¤ Var.% Titolo Pr.Rif.¤ Var.%L e Borse europee chiudono in rosso dimostrandonervosismo in vista della decisione di politica mo-
netaria che dovrà prendere domani la Banca centrale europea. Il Ftse Mib di Piazza Affari ha ceduto lo 0,6%,male anche Parigi e Francoforte. Sull’andamento dei listini ha pesato anche l’indice Ism del settore mani-fatturiero negli Usa, sceso a novembre a 48,6 da 50,1di ottobre, anche se Wall Street ha poi chiuso in rialzo.
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24600
24500
24400
24300
chiusuraapertura
FTSE ITALIAALL SHAREBase 31/12/02=23.356,22
-0,46
Mercati
A
Nel terzo trimestre il Pil si ferma allo 0,2% - Più over-50 al lavoro, meno giovani
Crescita in lieve frenata:a rischio l’obiettivo 0,9%Disoccupati ai minimi da tre anni, ma calano anche gli occupati
FIDUCIA E CRESCITA
I decimalinon contano,le riforme sìdi Fabrizio Forquet
L a disputa statistica sullo0,9% o sullo 0,8% di in-cremento del Pil a fine
anno conta zero. Non è un de-cimale che segnerà a fine annoil destino dell’Italia e della suaeconomia tra i sommersi o i salvati. Ciò che conta è pren-dere atto di una ripresa che re-sta faticosa e non permette fa-cili ottimismi. E tanto meno consente un rilassamento nel-le politiche di riforme e di cam-biamento, che sono alla basedella fiducia necessaria a dareforza a un sistema produttivoche – come dimostrano le duegiornate sull’«Italia che inno-va» organizzate dal Sole 24Ore – non ha mai smesso di in-vestire in innovazione.
Dopo una serie di mesi in cuila ripresa sembrava consoli-darsi e farsi univoca nei dati chevia via le fonti statistiche pro-ducevano, in queste settimane sono tornati a farsi strada ele-menti più contrastanti. È chiaroche per i mesi a venire le grandiincognite sono il terrorismo e i venti di guerra, elementi di in-certezza che si innestano in unoscenario internazionale già ca-ratterizzato dal rallentamento dei Paesi che avevano trainato il commercio mondiale e le no-stre stesse esportazioni. Ve-dremo cosa dirà giovedì Mario Draghi, in merito alla possibili-tà di rafforzare e allargare ulte-riormente l’armamentario straordinario che può mettere in campo la Bce. Di certo, nel nuovo scenario politico, che vede la Russia alleato indispen-sabile dell’Europa nella strate-gia anti-Isis, va denunciata ognigiorno l’incongruenza di quellesanzioni verso Mosca che stan-no danneggiando non poco le esportazioni del Made in Italy.
Continua u pagina 2
pNel 3° trimestre il Pil è cresciu-to dello 0,2% rispetto al 2° trime-stre e dello 0,8% sul corrisponden-te periodo 2014, contro le stime di 0,9%. In ottobre disoccupazione all’11,5%, minimo da 3 anni; in lieve flessione però il tasso di occupa-zione (56,3%) mentre risale la di-soccupazione giovanile (39,8%).
Servizi e analisi u pagine 2-3
Viaggio nell’Italia che innova
Padoan: sì al credito d’imposta sulla ricercaMadia: entro Natale i decreti attuativi della riforma della PaMaccaferri: priorità alla semplificazione, no alla cultura dei veti
Allo studio del governo l’addizionale per evitare penalizzazioni sui crediti in bilancio
Legge stabilità, taglio Iressterilizzato per le banchepUn’addizionale Ires del 3,5% da far pagare solo alle banche dal 1° gennaio 2017. Sa-rebbe la soluzione allo studio del Governo per frenare l’ero-sione patrimoniale, stimata tra i 4 e i 5 miliardi, che potreb-bero subire gli istituti di credi-to quando, dal 1° gennaio 2017, entrerà in vigore il taglio dal 27,5% al 24% dell’Ires come previsto dal disegno di legge di stabilità.
Mobili e Rogariu pagina 10
SPECIALIZZAZIONI PRODUTTIVEIN EMILIA ROMAGNA
Industria alimentare
Industria tessilee dell’abbigliamento
Industria della ceramicae delle costruzioni
Industria automobilisticae mezzi di trasporto
Industria chimicae dei prodotti plastici Industria del legno
Prodotti biomedicali
Industria calzaturierae della pelle
Meccanica(packaging, motoristica),elettromeccanicae lavorazioni meccaniche
Meccatronicae lavorazioni meccaniche
Copparo
Lugo-Fusignano
FaenzaSan MauroPascoli
MercatoSaraceno
MaranelloSassuolo
Langhirano
Guastalla
Carpi
Cento
Mirandola
pr
re
bo
fe
ra
fc
rn
mo
pc
Il territorio dei tecnopolidi Paolo Bricco
«D iciassettemila lire. Que-sto mi costava al mese
l’affitto nella canonica di Quar-to Inferiore di Bologna. Don Giuseppe mi diceva: ingegne-re, me li dà quando può».Romano Volta ha fonda-to così nel 1972 la Datalo-gic, che oggi fattura 600milioni di euro, ha 2.850dipendenti, il 10% dei ri-cavi in R&S e 1.024 bre-vetti. La sua storia spiega beneil rapporto – virtuoso – fra ladomanda delle imprese e la ri-sposta del pubblico. Prima ditutto in Emilia-Romagna, maanche in Italia.
«Prima di andare in affitto daDon Giuseppe, ero un assisten-te universitario a Bologna. Al-cuni imprenditori bolognesi vennero a porre un problema
pratico: l’esigenza di uncontrollo elettronico perl’automazione dei pro-cessi industriali. I decanidel dipartimento li orien-tarono da me. Mi misi su-bito a lavorare», ricorda
Volta mentre sta tornando in azienda dopo la seconda gior-nata del Viaggio nell’Italia cheinnova trascorsa al MAST di Bologna.
Continua u pagina 4
L’EMILIA ROMAGNA DEGLI INNOVATORI
CONTI 2016 IN SALITAdi Dino Pesole
C on un terzo trimestre del2015 che registra un mode-
sto + 0,2%, e con la «variazioneacquisita» per l’intero anno
dello 0,6%, si potrà forse rag-giungere quota 0,7 o nel mi-gliore dei casi lo 0,8 per cento.
Continua u pagina 3
Manifesto per l’innovazione
Potenziamento del Qe. Domani Draghi annuncia le decisioni
Bce, il nuovo «bazooka» in quattro mossedi Alessandro Merli upagina 11, con l’analisi di Riccardo Sorrentino
La prima e più citata opzione che la Bce potrebbe adottare nella seduta di domani è un allungamento del Qe oltre la scadenza originaria (settembre 2016). L’estensione era già stata ipotizzata al momento del varo, se l’inflazione non si fosse avvicinata al 2%.
ESTENSIONEDEL QE1
L’estensione del Qe comporterebbe automaticamente l’aumento dell’importo complessivo degli acquisti di titoli, oltre i 1.100 miliardi preventivati. Gli analisti ipotizzano anche un aumento del ritmo mensile, oggi fissato a 60 miliardi.
AUMENTODELL’IMPORTO2
I titoli oggi compresi nel programma sono quelli emessi dai governi dell’area euro, le obbligazioni di agenzie e istituzioni Ue, i corporate bond. La Bce potrebbe includere i titoli emessi da altre agenzie, o da amministrazioni regionali e locali.
COMPOSIZIONEDEGLI ACQUISTI3
Il tasso sui depositi delle banche presso la Bce potrebbe scendere oltre l’attuale soglia negativa (-0,20%), in modo da rendere più costoso tenere le riserve parcheggiate. Gli analisti e i mercati scommettono su un taglio dello 0,10-0,15 per cento.
TAGLIO TASSISUI DEPOSITI4
IL PRESIDENTE CDP
Costamagna: troppiritardi sul digitaleC’è «fame» di ItaliaPaolo Briccoupagina 7
AGEVOLAZIONI
Patent box, l’opzione non è vincolanteServizi upagine 45 e 46
PREVIDENZA
Pensionisenzarivalutazionenel 2016Matteo Prioschi upagina 49
IL VOCABOLARIODEL SOLEDALLA A ALLA ZIN DIECI USCITELE PAROLE CHIAVEDELL’ECONOMIA
OGGI
Diritto e regoleClausole, danni e ricorsi:così si decifrano le leggi
Ogni fascicolo a 0,50 euro oltre al quotidiano
MARTEDÌ 8
EconomiaIl lessico fondamentaleper capire le crisiIn edicola ogni martedì e mercoledì di dicembre
DOMANI
Lezioni di futuroLa miniera dei big datache cambiano la vita
Il secondo quaderno della collana
LOTTA ALTERRORISMO
Istanbul,bombavicinoal metròIeri sera a Istanbul, nella zona europea del Bosforo, è esplosa una bomba vicinoalla metro. Incerto il bilan-cio dei feriti: almeno uno accertato. Serviziupagina 13con l’analisi di Alberto Negri:L’inutile tentativo Usa di riparare ai propri errori
L’INTERVENTO
Procura Ue,il rischio«guscio vuoto»di Andrea Orlando
A ncora una volta l’Europa rischia di
perdere un’occasione. L’Italia questa volta non intende associarsi rasse-gnandosi alla routine. Prevale la logica, tanto più dopo i fatti di Parigi, di tornare a fare le cose “come una volta”: ognu-no con le proprie regole, ognuno solo con le pro-prie paure. Io credo che la risposta dovrebbe essere di segno opposto, quella dell’integrazione.
Continua u pagina 12
1Credito di imposta significativoper le spese in ricerca e innova-
zione; totale, automatico per tutte le start up innovative.
2Dimensione delle imprese: incentivi fiscali per fusioni e
acquisizioni di imprese, forte sostegno fiscale alla loro patrimonializzazione.
3 Industria 4.0: sistema di condivisione dei big data del
territorio, raddoppio dell'offerta di istituti tecnici, investimento massiccio in formazione per avvici-nare i contenuti ai bisogni digitali delle imprese (processi produttivi e nuove figure professionali).
4Sanità: investimenti per l’innovazione dell’ecosistema
fondata su condivisione di dati, sostegno delle relazioni tra startup e aziende sanitarie, strategia della prevenzione e servizi di supporto basata su sensoristica.
5Trasporti: condivisione dei datidelle diverse aziende che
operano nel sistema dei trasporti per innovazione negli spostamenti e nella logistica.
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4 Il Sole 24 OreMercoledì 2 Dicembre 2015 - N. 332
Viaggio nell’Italia che innovaLE DUE GIORNATE DI BOLOGNA
Le risorseFino al 2020 verranno iniettati nel tessuto produttivo 1,1 miliardi: il 60% regionali, il 30% Ue, il 10% nazionali
IMPRESA E RICERCAI GEMELLI SIAMESI DELL’EMILIA ROMAGNADa Energica a Datalogic: così l’idea diventa prodottoPaolo BriccoBOLOGNA. Dal nostro inviatou Continua da pagina 1
pPoi, l’ulteriore passo in avanti, industriale e tecnolo-gico: l’invenzione del lettoreottico del codice a barre. «Ilprimo bip – dice Volta – è av-venuto su una nostra macchi-na in un giorno d’aprile del1974, in un negozio di Detroit,con un pacchetto di gommedella Perfetti».
Oggi Datalogic ha accordicon il Mit di Boston, la Ore-gon University e l’Universitàdi Bologna. «Siamo bravi. Lenostre università, nonostante
tutto, funzionano. Dobbiamosmettere di piangerci addos-so. Ero un giovane ingegneredi Bologna, lavoravo all’uni-versità di Bologna, sono ve-nuti imprenditori di Bolognaa pormi una domanda, a Bolo-gna ho fondato la mia azien-da», elenca Volta. Per direche il sistema italiano, nelladialettica fra la componentedell’economia privata e lacomponente dello spaziopubblico, può funzionare.
L’Emilia-Romagna, peral-tro, è un luogo particolare.Con una particolare voca-zione all’incontro fra la ma-no pubblica – nelle sue formepiù disparate – e la mano pri-vata. Non è poco quello chequi è a disposizione dei nuo-vi artigiani digitali – i cosìdetti “makers”- e degli indu-striali di più antica tradizio-nale. Risorse finanziarie estrutture. Tecnopoli, incu-batori e Fab-Lab. In un conte-sto finanziario né taccagnoné spendaccione, ma solido eaccurato. Oltre un miliardo
di euro di investimenti pub-blici nell’innovazione. Ingrado di provocare un effet-to leva di uno a tre: dunque,di attivarne quasi tre e mezzonelle imprese private.
Nell’Emilia-Romagna incui le policy regionali sono unelemento essenziale della co-stituzione sociale ed econo-mica – allo stesso tempostruttura storica e infrastrut-tura verso il futuro - gli 1,1 mi-liardi che verranno iniettatinel tessuto produttivo, da quial 2020, sono soldi veri. Per il60% sono di fonte regionale,per il 30% comunitaria e per il10% nazionale.
Nella dinamica fra politi-che industriali e sistema delleimprese, l’obiettivo è quellodi creare le condizioni perriuscire a suturare le feriteprovocate dalla crisi, facendotornare lo stock di capitale el’occupazione ai livelli pre-crisi. Una operazione delica-ta: si fa precipitare oltre unmiliardo di euro su attività in-novative e infrastrutturali (dal capitale umano allo svi-luppo telematico, fino allaR&S) e si auspica che questomiliardo abbondante generinei progetti privati altri tremiliardi e mezzo di euro di in-vestimenti così da riuscire amigliorare ulteriormente ilvolto di un sistema economi-co, come quello emiliano-ro-magnolo, che ha già un profilovotato a tutto questo: secon-do le proiezioni econometri-che della Regione, la quota sultotale addetti dei ricercatorioccupati nelle imprese do-vrebbe salire dallo 0,35% allo0,76 per cento.
La spesa totale dell’innova-zione sul Pil regionale do-vrebbe salire dall’1,43% al-l’1,96%, il tasso di disoccupa-zione dovrebbe scendere dal-l’8,5% al 3,8 per cento. Il tassodi natalità delle imprese neisettori ad alta intensità di co-noscenza dovrebbe salire dal7,5% al 9,7 per cento. E, così,gli investimenti fissi lordi po-trebbero aumentare da 19,5miliardi a 23 miliardi di euro,il livello precrisi.
In una simile miscela di re-cupero di condizioni pre-re-cessione e di nuova spinta in-novativa, il sistema nervosoche dovrebbe trasmetterequeste particolari pulsazioni
è rappresentato, in Emilia Ro-magna, anche dai 19 Tecno-poli, con i loro 2.500 ricerca-tori, e dai 16 fra incubatori eFab-Lab. Con i Tecnopoli la-vorano molte delle 3.500 im-prese di solida tradizione tec-no-industriale che, secondol’Istat, attuano stabilmenteinvestimenti in Ricerca e Svi-luppo. Negli incubatori si tro-vano 300 imprese con circa1.500 addetti. Qui si trovanomolte delle start-up (secondol’ufficio studi di Intesa Sanpa-olo, 1,34 ogni mille impresecontro le 0,93 della media ita-
liana) e molti degli spin-offuniversitari (107 alla fine del-l’anno scorso). Nei Fab-Lab diModena, Rimini e Bologna icosì detti makers – i nuovi ar-tigiani digitali – sperimenta-no la manifattura e i servizi a3D. In più, da un anno sonooperative le 14 FondazioniITS in cui università, impresee scuole superiori offronoformazione post-diploma ingrado di rinverdire la tradi-zione dei periti che, dagli anniCinquanta, hanno industria-lizzato questo pezzo d’Italia.
In un contesto tanto artico-lato, l’infrastruttura pubblicasi incrocia e si innesta conl’evoluzione antropologicaimprenditoriale. Modernità etradizione. Le colline dolci ela pianura fertile dell’Emilia-Romagna. I capannoni e i la-boratori. L’industria e il cuorecontadino. «Un giorno siamoandati alla Banca del semedell’Istituto di Cerealicolturadi Sant’Angelo Lodigiano eabbiamo iniziato a studiare leantiche varietà di cereali, or-mai scomparse», dice conumile orgoglio Silvio Grassidella Molino Grassi di Parma.Oggi la sua impresa ha trova-to un suo nuovo spazio nelsegmento del biologico.
«La scienza e il marketing –riflette Silvio Grassi – sonocose molto utili». C’è, dun-que, il cambiamento tecnolo-gico e la mutazione delle stra-tegia. Un esempio di questacommistione, in un ambienteeconomico e tecno-manifat-turiero determinato dalla mi-scela di pubblico-privato, èquello della Energica MotorCompany di Modena, unastart-up con 35 addetti che haomologato il suo prodotto –una moto totalmente elettri-ca – negli Stati Uniti e nellaUnione Europea e che il 16 di-cembre si quoterà all’Aim.Dice l’amministratrice dele-gata Livia Cevolini: «L’inno-vazione di una moto elettricaè coerente con questa nostraterra. Moto e macchine le ab-biamo nel sangue. Certo, laquotazione immediata di unastart-up è, rispetto alla nostratradizione, qualcosa di abba-stanza nuovo». E sorride conaffettuosa ironia per la suaterra che cambia.
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Pubblica amministrazione. Nel 2015 la Regione si conferma la più smart d’Italia
L’84% dei laboratori scolasticiè connesso in rete o cablatoAndrea BiondiBOLOGNA. Dal nostro inviato
p“Sanità digitale”, ma anche“Smart Mobility” e “Smart Culture and Travel”.Ecco i punti di forza di una regione che anche per il 2015 vedrà dal-l’alto la classifica dei territori più smart d’Italia. Dall’altraparte non mancano però puntipiù critici. Per esempio nelle aree Broadband, Smart Educa-tion, Energie Rinnovabili.
A ogni modo, la fotografiache ogni anno EY scatta con il suo “Smart city index” – e di cuiieri sono state date alcune anti-cipazioni nel corso della se-conda giornata del “Viaggio nell’Italia che innova” a Bolo-gna – anche per il 2015 conse-gna agli atti la conferma del-l’Emilia-Romagna come re-gione più “smart” d’Italia. Si-curamente un territorio in cui c’è una domanda matura, ma inalcuni casi anche un’offerta di-gitale che addirittura va oltre le richieste dei cittadini.
Accade per esempio nei ser-
vizi di e-government. Sempre stando alle anticipazioni forni-te da EY sullo Smart city indexper il 2015 – costruito sulla basedi indicatori e dati di varia fon-te – nell’utilizzo dei servizi di e-government si registra un tas-so di utilizzatori in linea con la media nazionale (15% contro16%) ma in contrasto con una maturità elevata dell’offerta, ad esempio, nel campo della Sanità dove il 100% delle Asl o aziende ospedaliere offre il servizio di ritiro referti online (media nazionale 49%).
Anche nei trasporti, per fareun ulteriore esempio, il servi-zio di bigliettazione elettroni-ca è presente in tutti i comuni capoluogo dell’Emilia-Roma-gna anche grazie al sistema di bigliettazione integrata di li-vello regionale (Mi Muovo). Nelle scuole, poi, l’84% dei la-boratori scolastici risulta con-nesso in rete cablata o wireless(valore più alto in Italia).
Curioso infine che sia ilbroadband uno dei punti de-
boli, dovuto però solo al fattoche Forlì, Ferrara Modena e Ravenna mostrano una situa-zione di ritardo rispetto a Bo-logna ed agli altri comuni ca-poluogo dell’Emilia-Roma-gna. «L’Emilia-Romagna – ha segnalato Andrea D’Acunto, partner EY – ha alcune sfide da
affrontare. Sicuramente oc-corre raccontare al territorio lo scenario delle opportunità del digitale e dei rischi del-l’esclusione e del ritardo». Ma oltre a questo c’è anche una questione «di best practiceche devono essere messe a si-stema per portare valore ag-giunto. L’Emilia-Romagna è
ricca di best practice, ma oc-corre fare ancora molti sforzi per metterle a sistema; occor-re saper passare dalle best practice ai modelli replicabili, ragionando non solo sui mec-canismi innovativi, ma soprat-tutto sulle condizioni di repli-cabilità».
Intanto però ci sono gliobiettivi dell’Agenda digitale che bussano alla porta. «Giàdal 2000 – ha spiegato Dimitri Tartari, responsabile del-l’Agenda digitale dell’Emilia-Romagna – questa regione si è dotata di un piano, prima per l’informatizzazione, poi tele-matico, poi oggi c’è l’agenda di-gitale. Stiamo lavorando per-ché ci sono città con molte ec-cellenze ma scollegate le une dalle altre».
L’assessore regionale a In-frastrutture e Agenda digitale, Raffaele Donini, ha puntato dal canto suo l’obiettivo su un futuro che guarda «al 2025. Ma nei prossimi tre anni in verità sarà la svolta, in cui pensiamo di riuscire a portare questa re-gione all’azzeramento del di-gital divide. Abbiamo valutatoin 404 milioni di euro il fabbi-sogno complessivo per fare questo e intervenire nelle areebianche della regione».
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I 14 PERCORSI DELLE FONDAZIONI ITS TECNOPOLI, INCUBATORI E FAB LAB
Agro-alimentare Meccanica, meccatronica, motoristica e packaging
Industrie creative Turismo e benessere
SPECIALIZZAZIONI PRODUTTIVE
Forlì-CesenaATR ContemporaneoCesenalabPolo Tecnologico AeronauticoGallerie CaproniRocca delle CaminateVilla Almerici
pc
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5
1
6
73
2
8
10
11
129
4
PiacenzaUrban HubCasino MandelliEx OfficinaTrasformatori
Reggio EmiliaTRAIN-ERCapannone19Area Ex Officine Reggiane
BolognaDaisy - Le Serre dei GiardiniLogisana - LogisticaSanitaria IntegrataEx Manifattura TabacchiCNR AMBIMAT - Area della Ricerca di Bologna
ParmaTecnopolo Turisticoambientale MillepioppiCampus universitario di ParmaArea delle Scienze
ModenaHub Modena R-NordIncubatore di MirandolaDip. di Ingegneria E. FerrariParco scientifico Tecnologicodi MirandolaKnowbel, Spilamberto
FerraraSpazio GrisùMercato CopertoArea Polo Chimico BiomedicoDipartimento di ingegneriaPolo scientifico tecnologicoTeknehub
RavennaCoLaboRANic-NetIncubatore multimediale di LugoLugoNextLabCampus UniversitarioParco Torricelli
RiminiRimini TourismVenture IncubatorArea Ex Macello comunale
Incubatori TecnopoliMobilità sostenibile
Territorio, energia, costruire Nuove tecnologie della vita
ParmaResponsabile produzionie trasformazioni agrarie,agro-alimentarie agro-industriali
1
PiacenzaInfomobilitàe infrastrutturelogistiche
5
Fornovo di Taro (PR)Progettazione prodottiinnovativi con materialicompositi avanzati e tecnologiedi additive manufacturing
6
Reggio EmiliaSistemi meccatronici
7
BolognaAutomazione e packaging
Promozione e marketing filiereturistiche e attività culturali
8
8
Mirandola (MO)Produzione apparecchie dispositivi biomedicali
2 ModenaMateriali per progettazionee produzione meccanica
Veicolo con specializzazionein motori endotermici, ibridied elettrici
3 RiminiGestione strutture turistico-ricettive
4
Faenza (RA)Design, sviluppo e sostenibilitàdel prodotto ceramico
9
FerraraInnovazione e qualità abitazionie patrimonio edilizio
10
RavennaGestione e verifica impiantienergetici
11
CesenaOrganizzazione e fruizionedell’informazione e conoscenza
12
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BANDA ULTRALARGA
1.106120
1.226
8.062852
8.914TOTALE
1.341189
1.530
45485
539
570110
680
1.23488
1.322
492103
595
69575
770
1.00164
1.065
1.16918
1.187
Aree bianche (senza reti Nga, anche nei prossimi tre anni)
Aree grigie (con già una rete Nga o realizzata nei prossimi tre anni) o nere (con già almeno due reti Nga o realizzate nei prossimi tre anni)
Industria alimentare
Meccanica (packaging, motoristica), elettromeccanica e lavorazioni meccaniche
Industria automobilistica e mezzi di trasporto
Industria calzaturiera e della pelle
Industria chimica e dei prodotti plasticiMeccatronica e lavorazioni meccaniche
Industria del legno
Industria tessile e dell’abbigliamentoIndustria della ceramica e delle costruzioni
Prodotti biomedicali
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Copparo
Lugo-Fusignano
FaenzaSan MauroPascoli
MercatoSaraceno
MaranelloSassuolo
Langhirano
Guastalla
Cento
Mirandola
Carpi
mo
Automazione. Il gruppo globale Coesia investe in loco
La scommessa vintadella formazioneNatascia Ronchetti
Un esempio di comel’innovazione possanascere anche dall’at-
trattività di un territorio, dalla sua capacità di creare una rete di interconnessioni, di individuare, allevare e trattenere talenti. «Siamo una multinazionale, ma abbiamo deciso di rimanere in Emilia Romagna – dice Angelos Papadimitriou, ad di Coesia Spa - non solo perché è un ambiente imprendito-riale ricchissimo, ma anche perché è un epicentro della meccanica. È una regione innovativa, con una filiera eccellente».
Se c’è un gruppo che ha saputo assorbire opportuni-tà dall’area in cui opera, per poi dichiararlo (e ricambia-re) questo è Coesia, ingra-naggi di precisione, packa-ging, soluzioni industriali: un colosso con 92 unità operati-ve tra stabilimenti e filiali in 33 Paesi, oltre 6.100 dipen-denti, ricavi che hanno superato gli 1,4 miliardi, 15 aziende controllate che mediamente investono ogni anno in ricerca e sviluppo circa il 5% del fatturato. Dal suo quartier generale, nella prima periferia di Bologna, ha scelto di investire su talenti e competenze (500 ingegneri), di capitalizzare il contributo allo sviluppo delle imprese di una regione dove, prosegue Papadimi-triou, «troviamo flessibilità nelle rigidità, la capacità di
sentire il mondo, un capo-luogo con un ottimo sistema sanitario, un welfare eccel-lente, un’alta qualità della vita».
Una piattaforma innovati-va che per il gruppo potreb-be avere una marcia in più, per consolidarsi ulterior-mente sul mercato globale, rafforzando «un’offerta scolastica e di formazione internazionale».
Oggi il Mast, Manifatturadi arti, sperimentazione, tecnologia, centro polifun-zionale e spazio espositivo voluto dalla presidente del gruppo, Isabella Seragnoli, è il simbolo della restituzione al territorio di una parte di quanto ricevuto. Un emble-ma della connessione tra azienda e comunità per sostenere la crescita econo-mica, ma anche sociale, dotato di un asilo, di spazi per la formazione, di aree espositive per mostre.
Proprio la formazione è una delle leve sulla quale spinge Coesia per innovare. «Quest’anno – dice Papadi-mitriou – abbiamo erogato 150mila ore di attività forma-tive».
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Competenze e talenti. Nel gruppo lavorano circa 500 ingegneri
Ambiente. La rete informativa creata da Hera
Cassonetti smartper il ciclo dei rifiutiH a inventato il casso-
netto intelligente. Unsistema unico per
gestire in maniera integrata tutte le attività di raccolta dei rifiuti e di pulizia delle strade, capace di ricevere anche le segnalazioni dei cittadini tramite una apposi-ta app. HergoAmbiente è l’innovazione firmata Hera, la multiutility – oltre quattro miliardi di ricavi nel 2014, in crescita dell’8,5% nei primi nove mesi di quest’anno – che serve più di 350 comuni tra Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Marche. «Oggi abbiamo tutte le informazioni sul flusso dei rifiuti», spiega l’amministratore delegato del gruppo, Stefano Venier. Il sistema mette in collega-mento in una unica rete informativa i 300mila casso-netti presenti in Emilia Romagna, gli oltre 3mila operatori, i 1.300 mezzi e i 140 centri di raccolta: tutto quello che ruota intorno alla gestione del servizio. Il cassonetto smart considera sia il personale e i mezzi di Hera sia quelli di altri opera-tori, consentendo di tenere sotto controllo in ogni istan-te tutte le informazioni sulle attività della catena dei servizi ambientali, attività che solo sul territorio del-l’Emilia Romagna gestito dal gruppo interessa un bacino di 2,6 milioni di persone. Ogni contenitore, taggato, dispone di con un codice
identificativo: una identità univoca che permette di controllarne in modo pun-tuale la posizione, il funzio-namento e le attività di svuotamento. Quanto ai risultati, in termini di mino-re impatto ambientale, HergoAmbiente permette di ridurre il consumo di carbu-rante di 150mila litri ogni anno, che corrispondono alla mancata emissione in atmosfera di 400 tonnellate di anidride carbonica. Il gruppo emiliano oggi gesti-sce anche 13mila chilometri di reti elettriche e 1.300 di fibra ottica. Tra i progetti innovativi, in corso di speri-mentazione a Modena, c’è la telemisura dei consumi di acqua, teleriscaldamento e luce, oltre che del livello di riempimento dei contenitori di rifiuti. Un primo pezzo del piano di installazione dei contatori elettronici – si comincia con il gas – che comporta un investimento di circa 100 milioni di euro per l’adeguamento alle delibere dell’Autority. Il piano prevede 1,5 milioni di contatori.
Na. R.© RIPRODUZIONE RISERVATA
Multiutility. Nuove tecnologie per cambiare il volto dei servizi di Hera
6.100MultinazionaleNumero di dipendenti in 33 Paesi della bolognese Coesia
300 milaIl network di cassonettiCoinvolti 140 centri di raccolta in un bacino di 2,6 milioni di persone
L’EDITORIALE
Le frasi «L’Italia è un Paese di innovatori, ma ancora prima la seconda manifattura d’Europa, il genio e il talento di un unicum assoluto dove si mescolano scienza e digitale con arte, che vuol dire creatività, design, moda, artigianato, ma anche più propriamente con il manufacturing e, cioè, quel mix inimitabile e tutto italiano di bellezza e tecnologia, il segno di una cultura cosmopolita... Vi racconteremo da Bologna la prima tappa del Viaggio nell’Italia che innova con lo scopo dichiarato di demolire attraverso i fatti, donne, uomini in carne e ossa, macchinee talenti che si possono toccare, il più terribile, e infondato, dei luoghi comuni che dipinge l'intera classe imprenditoriale italiana come poco lungimirante, ripiegata in difesa, incapace di fare innovazione e ricerca».
LA MASSA D’URTODiciannove tecnopoli, con 2.500 ricercatori, e 16 fra incubatori e Fab-Lab lavorano astretto contattocon oltre 3.500 imprese
I PUNTI CRITICINella banda largae nelle energie rinnovabiliil gap maggiore da colmarerispetto alle areepiù avanzate del Paese
GLI OBIETTIVIGli investimenti previstipotrebbero raddoppiare i ricercatori occupatinella manifattura e dimezzareil tasso di disoccupazione
Il sistema delle imprese e dell’innovazione in Emilia Romagna