Rif.: 403/P14/Documenti/Relazione Variante 2_02 1 A.P.
INDICE
1. RELAZIONE ........................................................................................................ 2
2. FLESSIBILITA’ ................................................................................................... 5
3. MODIFICA NORMATIVA ..................................................................................... 6
4. ESTRATTO ZONIZZATIVO ................................................................................. 9
5. ELENCO ELABORATI ....................................................................................... 10
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1. RELAZIONE
La presente Variante n°2 di carattere puntuale si riferisce alla Zona "O" - Comparto
"A" del P.R.P.C di recupero urbano del Comune di Villa Santina. Tale Piano è stato
approvato con D.C. n°14 di data 16.04.2007 e pubblicato sul BUR n°24 del
13.06.2007.
L'assetto urbanistico e organizzativo iniziale, a fronte di osservazioni pervenute da
parte dei privati, è stato sostanzialmente modificato privilegiando unicamente un
assetto proprietario che ha alterato l'impostazione originaria, che prevedeva invece
un disegno più organico e finalizzato alla riqualificazione di quest'area come fatto
urbano significativo per un nuovo ingresso al centro di Villa Santina.
L’attuale Amministrazione Comunale, considerato che in questi sette anni non ha
visto nessuna iniziativa da parte dei privati che avevano voluto una soluzione più
aderente all’assetto proprietario, garantendo una immediata realizzazione di
infrastrutture e di edificazione, ha ritenuto di riprendere in considerazione il progetto
originario.
Il Piano, così come approvato, si configura come un P.R.P.C. di iniziativa pubblica
che si inserisce nel contesto dei Programmi di recupero urbano di cui al D.L.
5/10/1993 n°398 convertito in L. 4/12/1993 n°493.
L’iniziativa parte da un accordo programmatico voluto dall'Amministrazione
comunale, che ha espresso l’interesse a realizzare un importante luogo di riferimento
per l’area urbana, capace di annullare una situazione di degrado ambientale, come
già peraltro previsto nel Piano Regolatore Generale, grazie anche all’apporto dei
privati: il progetto di riqualificazione dell'area dovrà prevedere, in primis, la
demolizione degli antichi opifici ora abbandonati, rimuovendo così un elemento di
impatto dal centro del Capoluogo; in secondo luogo, il rinnovo urbanistico mediante
la realizzazione di nuove architetture con destinazioni diversificate, in modo da
garantire una centralità integrata con il vicino centro storico.
Si viene quindi a delineare una nuova generazione di strumenti di programmazione e
di attuazione, con l’obiettivo comune di un effettivo sviluppo sostenibile del territorio
attraverso l’utilizzo razionale ed organico delle risorse finanziarie ed ambientali, in
modo da ottenere un risultato di riqualificazione attraverso una progettazione
architettonica unitaria, a vantaggio dell'interesse pubblico e quindi di tutta la
collettività.
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Il progetto ha dunque come obiettivo l’avvio di un complessivo e sistematico
processo di riqualificazione della zona in oggetto, che gravita intorno alla vecchia
stazione ferroviaria, mediante un’attenta operazione di ricucitura tra il tessuto urbano
esistente e le aree poste lungo la nuova viabilità di scorrimento; di fatto si tratta di
comparti attualmente sotto-utilizzati e decaduti in una situazione di degrado, nonché
privi di precisi e definiti connotati territoriali.
L'ambito in argomento è caratterizzato da una specifica destinazione urbanistica che
lo identifica quale ”Area di supporto urbano e territoriale a caratterizzazione mista
residenziale e terziaria"; si tratta infatti di una zona alla quale il P.R.G.C. assegna il
ruolo di valorizzazione e sviluppo del centro, non solo attraverso la riorganizzazione
e la trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio interessato, ma anche nella
prospettiva di una connessione in continuità con il restante tessuto urbano di Villa
Santina.
In sintesi, la filosofia del Piano urbanistico si rivolge al recupero fisico e funzionale di
quest’ area dismessa, che dovrà essere rivista in tempi brevi per riconfigurare un
assetto qualificato tale da assicurare aree di risanamento per iniziative future, che il
Comune di Villa Santina dovrà prevedere nell’ambito dello sviluppo territoriale della
Carnia.
In attesa di questa verifica generale, la presente Variante viene motivata
dall'esigenza di dare avvio ad un recupero edilizio dei fabbricati esistenti posti di
fronte la ex Stazione ferroviaria, collocati all’angolo di via Piave verso la piazza
Cantore. Tale modifica permette la realizzazione di un ampliamento, in allineamento
con l’esistente, del fabbricato posto sul lato ovest rispetto alla Stazione, con il
risultato di ottenere una migliore qualità compositiva architettonica.
Pertanto si intende apportare una piccola modifica normativa relativa al Comparto
"3b", che si attesta su via Piave, al fine di consentire un intervento di riqualificazione
sulla parte che si affaccia su piazza Stazione. Tale modifica, di tipo urbanistico -
edilizio, che permette di dare una continuità di facciata verso Sud, risulta peraltro
finanziata da un contributo europeo.
La Variante prende in considerazione una richiesta avanzata nel 2014 dal sig. Boris
Nassivera, il quale, per riqualificare il fabbricato di sua proprietà posto all'interno
dell'ambito "3b", chiede di apportare una modifica alle Norme per quanto riguarda le
distanze dai confini.
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Considerato che l'ambito in oggetto si pone in vicinanza ad altri edifici, che si
attestano su piazza Cantore e su piazza della Stazione e che sono caratterizzati per
lo più da attività terziarie e commerciali, questa richiesta si configura come una
necessità di dare continuità all’ampliamento previsto su Piazza della Stazione con il
prospetto esistente.
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2. FLESSIBILITA’
La Flessibilità di Piano prevede al punto “A - Sistema insediativo residenziale”, al
sotto- titolo “4 - Aree insediative miste di ristrutturazione urbanistica con finalità di
riqualificazione fisico e funzionale”, di apportare delle modifiche alle Norme di
Attuazione “unicamente per perseguire in modo più efficace gli obiettivi strutturali del
Piano per la zona “O” descritti. In particolare sono ammesse variazioni:
• per consentire aggiustamenti planivolumetrici;
• per calibrare le percentuali di utilizzo funzionale del volume entro un valore del
20%”.
Pertanto nel capitolo successivo viene introdotta una modifica normativa per
acconsentire degli aggiustamenti planimetrici che rientrano tra gli obiettivi strutturali
per la “riqualificazione fisico morfologica e funzionale del tessuto insediativo
esistente, per accentuare i contenuti di centralità urbana e la ridefinizione degli
aspetti formali, nonché quello di saldatura con le aree insediative storiche”.
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3. MODIFICA NORMATIVA
Come sopra argomentato, la Variante interessa solo l'aspetto normativo e in
particolare va a modificare l'art. 4 "Ambiti 3, 3b, 4b, 5", al punto 3 “Indici urbanistici
ed edilizi”, al sottotitolo relativo alla “Distanza dai confini (DC)” e al punto 6 “Altri
riferimenti normativi”.
Di seguito viene riportato l'intero articolo con evidenziata in rosso la parte aggiunta.
ART. 4 - AMBITI 3, 3b, 4b, 5 PER NUOVA EDIFICAZION E RESIDENZIALE
INTENSIVA
1. Caratteristiche generali e obiettivi di progetto
Il piano definisce quattro ambiti edificabili residenziali (3-3b-4b-5) con l’obiettivo di
completare l’assetto insediativo con un disegno organico e di caratterizzare
qualitativamente l’insediamento con tipologie edilizie intensive.
2. Destinazione d’uso:
Le destinazioni d’uso ammesse sono:
• Piano interrato: - accessori alla residenza;
- depositi connessi alle funzioni
ammesse;
• Piano terra e rialzato: - residenza;
- attività artigianali di servizio alla
residenza;
- uffici.
• Piano primo: - residenza;
- uffici.
• Piano secondo e altri: - residenza;
Utilizzo funzionale del volume di ogni singolo edificio per usi diversi dalla
residenza: max 30%.
• Parcheggi privati stanziali min.: - 1 mq/10 mc di volume residenziale
• Parcheggi di relazione min.: - 1 parcheggio/unità immobiliare
all’interno del lotto
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3. Indici urbanistici ed edilizi
• Volume (V): - Ambito 3 max. mc. 13.000
- Ambito 3b max. mc. 5.000
- Ambito 4b max. mc. 23.000
- Ambito 5 max. mc. 11.000
• Rapporto di copertura (RC): - max. 35% del lotto
• Altezza massima (H) max.: - max. 9,50 ml.
• Altezza minima (H): - min. 6,50 ml. salvo altezze inferiori
preesistenti
• Distanza tra edifici (DE): - pari all’altezza del fabbricato più
alto tra quelli fronteggiati con un
minimo di 10,00 ml.
• Distanza dai confini (DC): - min. 5,00 ml;
- per il solo Ambito 3b è consentito l’allineamento con gli edifici contermini o con il loro sedime originario in caso di demolizione
• Distanza dalle strade (DS)
- da variante alla SS 52 - min. 15,00 ml.
- da altre strade: - min. 5,00 ml.
4. Prescrizioni tipologiche ed architettoniche
La tipologia edilizia ammessa è quella a blocco o in linea.
La soluzione progettuale all’interno dell’ambito dovrà tendere a rappresentare e a
qualificare l’intera area in relazione con la zona circostante mediante un progetto
unitario.
5. Sistemazione a verde
Il verde deve essere studiato, attraverso un progetto specifico, come elemento di
filtro e protezione rispetto alle aree perimetrali e maggiormente trafficate e come
elemento di arredo urbano e qualificazione ambientale verso le aree di sosta nonché
dovrà essere piantumato con essenze tipiche locali del tipo latifoglia e aghifoglia.
6. Altri riferimenti normativi
All’interno dell’ambito “3b”, è consentito conservare il fabbricato prospiciente la
piazza della stazione; in tal caso il volume dell’edificio conservato deve essere
dedotto da quello complessivo ammesso nell’ambito medesimo.
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E’ sempre consentito realizzare la nuova volumetria di progetto a contatto ed in
allineamento con gli altri fabbricati dell’adiacente ambito di ristrutturazione edilizia
mantenendo come massimo sviluppo le altezze degli edifici esistenti.
Nell’ambito succitato, oltre alle destinazioni d’uso precedentemente fissate, sono
altresì consentite le seguenti attività:
• commerciale al dettaglio;
• artigianale di servizio compatibile con la residenza.
Utilizzo funzionale del volume per usi diversi dalla residenza: max 50%.
Rif.: 403/P14/Documenti/Relazione Variante 2_02 9 A.P.
4. ESTRATTO ZONIZZATIVO
Rif.: 403/P14/Documenti/Relazione Variante 2_02 10 A.P.
5. ELENCO ELABORATI
1 – Relazione e norme
2 – Relazione di verifica preventiva degli effetti significativi sull’ambiente (V.A.S.)
3 – Relazione di verifica preliminare su possibili incidenze significative sui S.I.C. o
Z.P.S. e allegato grafico
4 – Asseverazioni