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FinecoBank S.p.A. - Internal Use Only
*Cosa fa una banca?
Attivo PassivoDepositi
Conti correntiCertificati di depositoObbligazioni
Capitale
Prestiti
Portafoglio titoliAltre
attivitàInoltre la banca svolge attività di servizio (pagamenti,
consulenza, collocamento ecc….)
*Che rischi corre la banca?Rischio
di credito
Rischio di
mercato
Rischio operativ
o
Rischio di oscillazioni di
variabili di mercato (tassi di interesse, tassi di
cambio, andamento dei
mercati). Impattano
prevalentemente su portafoglio titoli
Tipico rischio collegato
all’intermediazione tradizionale
(raccolta di denaro, prestito
di denaro)
Malfunzionamenti di sistemi,
frodi, furti, errori di processo ……
*Diversi modelli di business
Banche commerciali
Investment banks
Private banks e banche
specializzate nella gestione del
risparmio
Banche operative
prevalentemente in
intermediazione mobiliare che
svolgono attività a rischio sui
mercati
Banche tradizionali che
guadagnano prevalentemente da margine di
interesse
Operano prevalentement
e con clienti persone fisiche. Offrono servizi di
consulenza e gestione del risparmio.
*Come si misura la solidità di una banca?
Dal Cet1, ma non soloCos’è? Cet1, acronimo di Common Equity
Tier 1, è il parametro che misura la solidità di una banca o istituto di credito.Come si calcola? Il Cet1 si ottiene mettendo in rapporto il capitale a disposizione della banca e le sue attività ponderate per il rischio.Indice di solidità bancaria. È il parametro per valutare la solidità di una banca e rappresenta il rapporto tra il capitale ordinario di un istituto e le sue attività ponderate per il rischio. Più è alto il parametro, più la banca è solida.
In parole semplici
Quanto deve valere?La soglia minima regolamentare del Cet1, prevista dalla Banca Centrale Europea per le banche italiane, è del 10,50%.
* La riforma europea delle regole di gestione delle crisi bancarie
Perché? • Evitare intervento tramite
bilancio pubblico (cioè contribuenti) per il salvataggio di una banca*.
• Intervento pubblico solo come ultima possibilità
• Risoluzione interna in caso di crisi di una banca* I dati Eurostat indicano che, alla fine del 2013, gli aiuti ai sistemi finanziari nazionali avevano accresciuto il debito pubblico di quasi 250 miliardi di euro in Germania, quasi 60 in Spagna, 50 in Irlanda e nei Paesi Bassi, poco più di 40 in Grecia, sui 19 in Belgio e Austria e quasi 18 in Portogallo. In Italia, il sostegno pubblico è stato di circa 4 miliardi, tutti ormai restituiti.
* La riforma europea delle regole di gestione delle crisi bancarie
Corpo normativo
• Direttiva n. 2014/59/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 15 maggio 2014 che istituisce un quadro di risanamento e risoluzione degli enti creditizi e delle imprese di investimento (Bank Recovery and Resolution Directive, di seguito, «BRRD»);
• Documenti EBA• DLGS 180-181per recepimento in Italia
Avendo particolare riguardo alla Direttiva BRRD, è noto che essa sia sorta dall’esigenza di elaborare per gli enti creditizi e le imprese di investimento meccanismi in grado di: • mantenere la continuità delle funzioni finanziarie ed economiche
essenziali degli stessi; • ridurre al minimo l’impatto sul sistema finanziario e sull’economia
reale di un eventuale loro dissesto, prevenendo l’uso di risorse finanziarie pubbliche.
Questi obiettivi risultano esplicitamente enunciati nel Considerando n. 5 della BRRD, ove si esprime l’esigenza di introdurre «un regime che fornisca alle autorità un insieme credibile di strumenti per un intervento sufficientemente precoce e rapido in un ente in crisi o in dissesto, al fine di garantire la continuità delle funzioni finanziarie ed economiche essenziali dell’ente, riducendo al minimo l’impatto del dissesto sull’economia e sul sistema finanziario». «Tali strumenti», secondo il Considerando n. 1, assolverebbero ad una duplice funzione, risultando necessari, in particolare, «per prevenire stati di insolvenza o, in caso di insolvenza, per ridurre al minimo le ripercussioni negative, preservando le funzioni dell’ente interessato aventi rilevanza sistemica».
Obiettivi
*Bail-in
Come funziona
Il Capo del Dipartimento Vigilanza Bancaria e Finanziaria di Banca d’Italia, Dott. Barbagallo, nel suo esame del disegno di Legge di delegazione europea 2014, ha evidenziato come il bail-in «… consiste nella riduzione forzosa del valore delle azioni e del debito della banca in crisi, e/o nella conversione di quest’ultimo in capitale
Azzeramento del capitale e delle riserve (con relative perdite per gli azionisti)Se necessaria, svalutazione o conversione degli strumenti aggiuntivi di capitale e delle altre categorie di debito subordinatoSe necessaria, svalutazione o conversione dei crediti non subordinati e non garantitiEventuale utilizzo dei depositi per l’importo eccedente i 100.000 euro
Eventuale utilizzo – come estremo rimedio, da utilizzarsi solo qualora le procedure previste non siano sufficienti a risolvere la crisi e a prevenire effetti dannosi all’economia – da parte di Banca d’Italia, anche delle risorse del Fondo nazionale di risoluzione, tenendo così indenni talune categorie di creditori, purché sia soddisfatta la condizione che azionisti e creditori abbiano assorbito le perdite per un ammontare pari almeno all’8% del totale passivo.
* Come si misura la solidità di una banca?
Le domande da porsi• Fa utili? O produce perdite?• Gli utili sono in crescita?• Ha molte sofferenze?• Le sofferenze stanno aumentando?• Deve pagare molti più interessi delle altre
banche per raccogliere denaro?• Le attività ponderate per il rischio sono in
aumento?• …………….
*Vediamo alcuni esempi
Dati in ml di euro
Risultato
netto
Totale attivo
Crediti vs clientela
Crediti vs
clientela/ Tot
Attivo
Sofferenze nette
Attività deterior
ate
Sofferenze nette / Crediti
vs clientela
Attività deteriora
te/ Crediti vs clientela
Att. Pond
rischio
Cost/incom
e
ROE Fondi totali/
AP
Rating SP/M/F
Intesa (consolidat
o-30 settembre
2015)
2.726
668.235
345.14
0
51,65%
14.484
34.176
4,20%
9,90% 281.7
68
46,5 7,9 17,3%
BBB-Baa1
BBB+
Unicredit
(consolidato-30
settembre 2015 e 30
giugno 2015)
1.541
873.506
474.12
2
54,28%
19.525
39.583
4,12%
8,35% 405.8
97
57,6 5,0 14,2%
BBB-Baa1
BBB+
Partiamo dai due principali gruppi
*Vediamo alcuni esempi
Dati in ml di euro
Risultato
netto
Totale attivo
Crediti vs
clientela
Crediti vs
clientela/ Tot Attivo
Sofferenze
nette
Attività deterio
rate
Sofferenze
nette / Crediti
vs clientel
a
Attività deterior
ate/ Crediti
vs clientela
Att. Pond rischi
o
Cost/
income
ROE Fondi totali/ AP
Rating SP/M/F
Monte Paschi
(consolidato - 30 settembre
2015)
84,7 170.2
02
112.51
3
66,11% 9.473
24.387 8,40
%21,67
%
73.976
58,1 ND 16,3%
NDB3B-
Risultato netto
2014 -5,342.902013 -1,434.302012 -3,170.33
Giugno 2015
*Vediamo alcuni esempi
Dati in ml di euro
Risultato
netto
Totale attivo
Crediti vs
clientela
Crediti vs
clientela/ Tot
Attivo
Sofferenze
nette
Attività
deteriorate
Sofferenze
nette / Crediti
vs clientel
a
Attività deterior
ate/ Crediti
vs clientel
a
Att. Pond
rischio
Cost/
income
ROE
Fondi totali/ AP
Rating SP/M/F
UBI (consolidato - 30 settembre 2015)
161.99
115.68
9,13
83.834,
14
72.5%
4.244,3
6
9.871,
52 5,06
%11.78%
58,129.05
62,5 2,
115,31
%BBB-Ba1BBB
UBI Sofferenze nette/crediti
clientela2015 5.06%2014 4.70%2013 3.89%2012 3.18%2011 2.49%2010 1.91%2009 1.36%2008 0.88%
Attenzione al trend
Dati in ml di euro(consolidato - 30 settembre
2015)
Risultato netto
Totale attivo
Crediti vs clientela
Crediti vs
clientela/ Tot Attivo
Sofferenze nette
Attività deteriorate
Sofferenze nette / Crediti vs clientela
Attività deteriorate/ Crediti
vs clientela
Att. Pond rischio
Cost/income
ROE Fondi totali/
AP
Rating SP/M/F
Banco Popolare 349.8
123,35
2.60
86,561.
90 70.2
%
6,422.0
77
14,244.9
5 7.42
%16.46
%
38,478.00
61.02 5.66
15.77%
ND/Ba2/BB
Veneto Banca
- 770.06
35,479.
93
24,730.
00 69.7
%
1,608.0
0
4,705.00 6.50
%19.03
%
24,280.97 ND ND
8.13% BB-
*Vediamo alcuni esempi
Dati in ml di euro
Risultato netto Totale attivo
Crediti vs
clientela
Crediti vs
clientela/ Tot
Attivo
Sofferenze
nette
Attività deterio
rate
Sofferenze
nette / Crediti
vs clientel
a
Attività deterior
ate/ Crediti
vs clientel
a
Att. Pond
rischio
Cost/
income
ROE Fondi totali/
AP
Rating SP/M/F
BPVicenza
(30 giugno 2015)
-1,052.90 41.139,00
26.779,00
65.1%
1.778,10
4.601,40
6.64% 17.18%
26.173,00
60.8
ND 7.63%
ND/ND/BB
*I punti di attenzione*Le banche possono fallire … ora lo sappiamo.
*Le obbligazioni emesse dalle banche non sono più risk
free
*I depositi sono garantiti fino ad un certo limite
*Non dimenticarsi mai del rapporto rischio-rendimento
*C’è banca e banca
Il risparmio gestito non è soggetto a Bail-in
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*art. 1823 Codice Civile
IL CONTO CORRENTE
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Il conto corrente è il contratto col quale le parti si obbligano ad annotare in un conto i crediti derivanti da reciproche rimesse, considerandoli inesigibili e indisponibili fino alla chiusura del conto .Il saldo del conto è esigibile alla scadenza stabilita . Se non è richiesto il pagamento, il saldo si considera quale prima rimessa di un nuovo conto e il contratto s'intende rinnovato a tempo indeterminato.
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Il titolare di un conto corrente semplice può prelevare la somma depositata solo alla scadenza, mentre nel conto corrente di corrispondenza il correntista ha l'esigibilità a vista delle somme in esso depositate.
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Come scelgoil conto corrente
Prima di scegliere mi devo fare queste domande:
• Apro il conto per esigenze della famiglia o solo per esigenze personali?
• Quante operazioni penso di fare ogni mese?• Voglio operare online o preferisco andare direttamenteallo
sportello?• Userò la carta di debito per pagamenti o per prelievi?• Ho bisogno di una carta di credito?• Utilizzerò il conto per pagamenti ricorrenti, quali affitti, utenze,
telepass, rate del mutuo?• Potrei aver bisogno di un fido?• Mi occorrono altri servizi associati al conto, quali cassette di
sicurezza e deposito titoli?
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TIPI DI CONTO
1.Conti ordinari2.Conti a pacchetto3.Conto di base4.Conti in
convenzione
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I costi del conto
Il conto corrente ha dei costi perché la banca offre al cliente una serie di servizi.Da banca a banca, i servizi possono essere molto diversi e anche i loro costi possono essere calcolati in modo diverso. Il costo complessivo del conto è di solito composto da una parte fissa e da una parte variabile.
• I costi fissi• I costi variabili
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Per offrire un utile parametro di valutazione dei costi, nel Foglio Informativo del conto corrente la banca fornisce l’ISC -Indicatore Sintetico di Costo (> Il conto corrente dalla Aalla Z). L’ISC fornisce un’idea del costo complessivo del conto corrente in base alle spese e alle commissioni che possono essere addebitate al cliente nel corso dell’anno, senza considerare gli oneri fiscali e gli interessi.
La chiusura definitiva del conto è senza spese e senza penali.Ci sono delle eccezioni, che però la banca deve riportarenel contratto.
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