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PAGINA 16 — Mercoledì 22 Febbraio 2006 - N. 7 IL SOLE-24 ORE NORDOVEST PROFESSIONI E LAVORO C + M + B + Y + S ussidiarietà, bilateralità, effettività. Tre parole che sintetizzano i caratteri dell’accordo interconfederale firmato il 14 febbraio scorso da Cgil, Cisl, Uil, Confartigianato, Cna, Casartigiano, Claai e con il quale le parti danno applicazione a intese e direttive stabilite nel settore quasi due anni fa. Sussidiarietà. L’intesa conferma un siste- ma contrattuale strutturato su due livelli — nazionale e regionale — ma ridisegna ruoli e ambiti contrattuali. Equilibratore quello na- zionale, acquisitivo quello territoriale. La con- trattazione di secondo livello non è più, quin- di, semplicemente applicativa e integrativa di quella nazionale, ma gode di un suo ambito di intervento esclusivo, benché residuale. In particolare, la contrattazione territoriale potrà regolamentare tutte le materie che non sono di competenza del livello nazionale: i diritti sindacali e i principi generali del rapporto di lavoro sono attribuiti a quest’ultimo. Concorrente è invece la competenza in materia di orario di lavoro: al livello nazio- nale è demandata la regolamentazione gene- rale del tempo di lavoro, mentre a quello regionale quella specifica. L’accordo inter- confederale conferma la durata quadriennale dei contratti — a eccezione di quello inter- confederale nazionale per il quale non è previsto un termine — senza distinzione tra parte normativa ed economica. Bilateralità. Le parti rilanciano il sistema della bilateralità, dando una nuova definizio- ne degli interventi, delle prestazioni, a carico degli Ebr (enti bilateriali) e concordando l’at- tivazione della Consulta degli Ebr perchè sia massima la funzionalità di queste strutture. Il principio della bilateralità, come testimo- niano il settore artigiano e quello edile, è cardine di un modello di relazioni industriali di tipo partecipativo che finora ha prodotto importanti risultati anche all’interno di un sistema di relazioni industriali conflittuale e non omogeneo come quello italiano (si veda il Bollettino Adapt n.10/2006 in www.csmb. unimo.it). Uno di questi risultati è il maggior controllo, ad opera delle parti sociali, del rispetto della disciplina in materia di lavoro, innalzando così il tasso di effettività delle regolamentazioni in materia. Effettività. Oltre al controllo, l’effettività è legata alla vicinanza delle norme alle situazio- ni da regolare. In questo senso, un ruolo decisivo è perseguito attraverso il decentra- mento contrattuale. In particolare, al contratto regionale, bari- centro del sistema contrattuale artigiano, è attribuito il compito di riequilibrare gli scom- pensi nelle diverse realtà territoriali, e di tutelare il potere d’acquisto delle retribuzioni attraverso il recupero dello scarto tra inflazio- ne reale e programmata o — in mancanza di politica dei redditi — concordata tra le parti. Il contratto regionale, in presenza di uno squilibrio economico tra le diverse aree della penisola, costituisce quindi una opportunità di sviluppo per i territori più deboli dove, attraverso la concertazione, le parti possono costruire dei contratti collettivi su misura delle capacità, delle potenzialità e delle ambi- zioni del contesto economico. LUIGI DEGAN [email protected] CENTRO STUDI MARCO BIAGI a cura di ADAPT 80mila 10mila BIELLA 1 Parte da Biella la prima iniziativa di formazione per professionisti sul tema della revisione del bilancio sociale. Inizierà, infatti, il 3 marzo prossimo l’Executive master in Fair business (Mfb), organizzato dal Collegio dei ragionieri commercialisti di Biella, da Etnica (idee per l’economia solidale e interculturale) e dall’Associazione italiana revisori etici: sarà dedicato ai revisori contabili, ai loro tirocinanti e ai laureati in materie economiche e giuridi- che. Il corso è finalizzato alla formazione di due profili professionali: il revisore etico, in grado di curare la predisposizione o di asseverare i bilanci sociali e quelli di sostenibilità per im- prese, banche, enti locali o altri enti pubblici e privati, e il manager etico, in grado di operare nell’ambito della progettazione etica, della fi- nanza etica e del microcredito. «Il master in fair business — dichiara Mario Rovetti, presidente del collegio dei ragionieri di Biella e coordinatore del corso — è la prima iniziati- va formativa in Italia con l’obiettivo di approfondire, con lezioni teoriche ed esemplificazioni pratiche, i temi legati alla revisione dei bilanci sociali che, sino a ora, ad eccezione di quelli delle realtà economiche di maggiori dimensioni, vengo- no redatti, pur se lodevolmente, senza una dichiarazione di conformità ai principi di reda- zione dei medesimi. Alla luce della sempre maggior diffusione della pratica del bilancio sociale come strumento di governo e comunica- zione — continua Rovetti — il professionista contabile non può stare alla finestra, ma deve innovare il suo bagaglio conoscitivo e scientifi- co ed essere in grado di offrire la sua assisten- za agli operatori attenti all’etica e alla sostenibi- lità, soprattutto alla luce del fatto che la mate- ria del bilancio sociale sarà innovativamente riservata agli iscritti al futuro albo unico dei commercialisti». L’iniziativa, valida ai fini della formazione professionale obbligatoria per i ragionieri com- mercialisti, si sviluppa in tre moduli per dodici incontri, programmati tra marzo e ottobre pros- simi. Il corso è aperto a 40 partecipanti, che dovranno versare una quota di iscrizione pari a 500 euro: sono disponibili borse di studio da 600 euro, riservate ai partecipanti con età infe- riore ai 35 anni, sulla base del curriculum di studio e professionale. SILVANA SECINARO www.revisorietici.net S ono in gran parte positivi i commenti dei rappresentanti delle imprese artigiane e dei sindacati all’accordo sulle nuove re- gole nella contrattazione di settore, sancito a metà di questo mese a Roma. Ecco nel dettaglio le reazio- ni nelle tre regioni del Nord-Ovest. Piemonte. Soddisfazione, ma an- che qualche timore sugli effetti im- mediati. Il mondo artigiano piemon- tese (l’11% del Pil regionale) reagi- sce così alla firma, martedì a Ro- ma, dell’accordo nazionale con il sindacato che apre la strada alla contrattazione regionale (che riguar- derà circa 80mila imprese su un totale di 134.038, con 303.554 di- pendenti), dando applicazione all’intesa interconfederale del mar- zo 2004, rimasta finora inapplicata. «La riforma del modello contrattua- le — dice il segretario piemontese di Confartigianato, Silvano Berna — è stata da noi fortemente voluta, da tempo. È passato un periodo fin troppo lungo. Tanto che ora cade in una fase in cui le aziende sono in difficoltà». La filosofia di fondo resta giustissima secondo Confarti- gianato, ma la maggiore organizza- zione artigiana piemontese teme un’esplosione di aumenti, su due fronti: quello salariale e quello del- la bilateralità. «C’è una concomi- tanza di costi che viene a cadere nel momento sbagliato — continua Berna — il sindacato non può pre- tendere l’apertura immediata della contrattazione: valuteremo l’even- tuale ripresa del 2007». I timori di Confartigianato non sono condivisi da Piergiorgio Scoffone, segreta- rio regionale della confederazione "Casa": «Siamo molto soddisfatti: diamo finalmente applicazione a un obiettivo auspicato da tempo». Il nuovo modello, dice Scoffone, ac- crescerà soprattutto gli spazi di fles- sibilità: «La paura che si determini- no aumenti automatici mi sembra infondata». Anche la Cisl piemonte- se apprezza l’accordo firmato nella capitale. «Un’intesa positiva, im- portante e attesa — dice il segreta- rio generale, Mario Scotti — so- prattutto perchè suggerisce un nuo- vo modello di contrattazione basato su decentramento e bilateralità». Anche sui tempi di applicazione Scotti è perentorio: «In questi gior- ni è stato firmato un accordo sulla formazione. Ora è necessario parti- re subito con la contrattazione re- gionale nei diversi settori e sull’En- te bilaterale per la formazione». Liguria. Nelle regione rivierasca il nuovo modello di contratto "fede- ralista" per gli arti- giani interesserà cir- ca 10mila imprese — quelle che han- no dipendenti — su un totale di 45.618 società. «Si tratta — commenta Luca Costi, segretario di Confartigianato — di un accordo importante, perché rende più appeti- bile la chiusura di contratti a livello regionale». La Liguria, in realtà, non è all’anno zero: esistono tre tipologie di contratto regionale, due integrativi (per il settore grafi- ca e comunicazione e per il me- talmeccanico) e uno generale, per quei settori lasciati "scoperti" dalla contrattazione nazionale (dai giardi- nieri ai noleggiatori). Tra gli esperi- menti più innovativi avviati nella regione, aggiunge Costi, «c’è quan- to previsto dall’integrativo per la grafica, e cioé la creazione di un fondo per la formazione e l’aggior- namento dei dipendenti». «Abbia- mo sempre sostenu- to — sottolinea Ni- cola Caprioni, se- gretario di Cna Li- guria — il modello di contrattazione re- gionale, per supera- re le rigidità dei contratti naziona- li». Un accordo ben accolto dal mondo artigiano, che in Liguria pe- sa per il 10% sul Pil regionale e conta 120-130mila addetti. Un’inte- sa che apre la porta alla ripresa della contrattazione in molti settori. «Siamo soddisfatti per questa conclusione positiva — conferma Corrado Cavanna, della segreta- ria della Camera del lavoro di Ge- nova — anche se siamo in presenza di un notevole ritardo che andrà recuperato attraverso un’assunzio- ne di responsabilità delle associa- zioni artigiane. Occorre superare queste difficoltà attraverso lo stru- mento della contrattazione regiona- le, per tutti quei settori che attendo- no dal 1992». Valle d’Aosta. «Non possiamo che valutare positivamente questa devolution contrattuale», sottolinea Roberto Biazzetti, segretario della Cna valdostana. «Certamente que- sta novità — aggiunge — porterà qualche problema organizzativo per il mondo datoriale e specie in una realtà piccola come quella val- dostana. Finora ci siamo occupati di contratti regionali nel comparto edile. Ora si tratta di rafforzare il settore sindacale. Dovremo saperce- la giocare». P.PI. F.GRE. A.MOR. TORINO 1 Oltre 300 medi- ci su 15.237 iscritti all’Or- dine provinciale di Torino assistono i visitatori italia- ni e stranieri delle olimpia- di e saranno impegnati nei Giochi paralimpici. Non si tratta però di "me- dici volontari", ma di pro- fessionisti che curano, pa- gati direttamente dai pa- zienti, chi ha bisogno di prestazioni mediche non ur- genti. L’elenco dei professioni- sti disponibili al lavoro supplementare, è inserito in un manuale sulle struttu- re sanitarie, chiamato Book Directory, diffuso in 30mila copie dal Toroc, il comitato organizzatore dell’evento sportivo nelle farmacie e nei punti di rac- colta turistica. «L’obiettivo — afferma Mario Nejrotti, da poco riconfermato alla carica di segretario dell’Ordine dei medici della provincia di Torino —- è quello di al- leggerire l’impatto dei turi- sti sul Pronto soccorso, per evitare sovraffollamento generato da casi non gra- vi». La misura è stata pensa- ta in extremis, circa sette mesi fa, per completare l’offerta sani- taria, fino ad allora costitu- ita dall’unità per gli inter- venti di ur- genza gestita da Regione Piemonte e Co- mitato organizzatore. Nel manuale è stato inse- rito, oltre all’indirizzo, la specializzazione e il nume- ro di telefono del medico, la lingua straniera parlata dal professionista e la pre- senza o meno di barriere architettoniche nell’ambu- latorio. L’Ordine dei medici ha, però, deciso di raccogliere semplicemente queste in- formazioni, senza procede- re a un controllo sulla qua- lità del servizio offerto. Nel book sono illustrate anche le differenze tra alcu- ni farmaci venduti all’estero e quelli presen- ti invece in Italia. Il costo dell’organiz- zazione è completamente a carico del Toroc, perché l’Ordine professionale non può stan- ziare fondi per iniziative che non riguardino tutti i suoi iscritti. «Abbiamo badato anche alla trasparenza del siste- ma dell’assistenza sanita- ria e alla sua etica», conti- nua Nejrotti. Chi si è iscritto all’elen- co dei medici disponibili alla cura dei visitatori, in- fatti, rispetterà il tariffario ufficiale: il compenso ri- chiesto non può essere infe- riore al limite minimo, mentre può essere alto cin- que volte tanto. «L’abbiamo fatto perché a livello nazionale non so- no mai state aggiornate le tariffe, che ora risultano ve- ramente inadeguate», con- clude il segretario dell’Or- dine provinciale dei medi- ci. Il compenso per la pre- stazione è, però, determina- to anche dallo status del paziente: si applicano le convenzioni già esistenti per italiani, cittadini dell’Unione europea o ex- tracomunitari. BARBARA SESSINI Un’intesa che interpreta il principio di sussidiarietà dalle categorie L’iniziativa dal Collegio ragionieri commercialisti Liguria capofila: in passato avviate esperienze-pilota Master in «Fair business» Bilanci sociali: Biella prepara gli esperti etici La rete completa quella già allestita per le emergenze Un grafico al lavoro. La categoria è, in Liguria, impegnata in una sperimentazione contrattuale innovativa VETERINARI Pierbattisti presidente torinese 1 Cesare Pierbattisti è presidente dell’Ordine dei medici veterinari della provincia di Torino per il 2006-2008. Vicepresidente, Corrado Colombo, segretario, Thomas Bottello, tesoriere Bruno Sparagna, consiglieri Rino Borio, Massimo Stramazzo, Marino Bussone, Cristina Giordano, Mara Chiaro. . INGEGNERI Torello guida la Federazione 1 Guido Torello presiederà per il 2006-2007 la Federazione interregionale degli Ordini degli ingegneri di Piemonte e Valle d’Aosta (Fiopa). Torello, presidente dell’Ordine di Vercelli, avrà al suo fianco il vicepresidente Raffaele Ferrara (Torino), il segretario Ennio Nebiolo (Asti), il tesoriere Adriano Gerbotto (Cuneo). Consiglio: Gregorio Marafioti, Gianmario Bolloli, Sandro Rota e Antonio Zanardi (Alessandria); Michel Grosjacques e Sergio Grange (Aosta); Marco Gonella (Asti); Renato Bertone e Giuseppe Levis (Biella); Angelo Breida, Riccardo Capello e Michelangelo Lusso (Cuneo); Ilario Cursaro, Franco Capone, Antonio Cocco, Franco Pennella e Fabio Varesi (Torino); Alberto Gagliardi e Marco Martelletti (Vco); Franco Barosso (Vercelli). (Ch.C.) AVVOCATI Savi il più votato a Genova 1 Rinnovo delle cariche per l’Ordine degli avvocati di Genova: sono stati resi noti gli esiti del ballottaggio per il Consiglio. Il più votato è stato il segretario uscente Stefa- no Savi, mentre si riconfermano il tesoriere Emanuele Basso e i consiglieri Carlotta Farina, Luigi Cocchi, Ange- lo Ramoino, Mauro Ferrando, Paolo Costa, Guido Colella, Vincenzina Buonocore e Andrea Corrado. Nuovo incarico invece per Alessandro Barca, Roberto Nicola Cassinelli, Paolo Scovazzi, Giorgio Villani e Alessandro Vaccaro. Il presidente uscente, Aurelio Di Rella, non ha passato il primo turno raccogliendo 25 consensi. (Ba. Se.) COMMERCIALISTI Bilanci e reddito d’impresa 1 L’Ordine dei dottori commercialisti delle circoscrizioni di Ivrea, Pinerolo e Torino organizza, con Fondazione Aristeia e Scuola superiore dell’Economia e delle finanze, "Dal bilancio d’esercizio al reddito d’impresa": venerdì 24 febbraio, ore 15, Centro congressi dell’Unione industriale di Torino. Prenotazioni: www.tuttomap.it (Ba. Se.) IN PIEMONTE Sono le aziende artigiane con dipendenti che saranno chiamate ad applicare le nuove disposizioni sulla contrattazione IN LIGURIA È il numero delle imprese, su un totale di quasi 46mila, che saranno interessate dall’applicazione del nuovo modello "federalista" per gli artigiani RIFORME 1 Le associazioni: bene l’accordo di Roma, ma aumentano i costi Dagli artigiani sì con riserva al nuovo contratto federalista Garantiscono prestazioni non urgenti durante Olimpiadi e Paralimpiadi Medici in campo per i turisti L’elenco di 300 specialisti distribuito nelle farmacie con un manuale

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Page 1: 4023nord ovest 22 2-06

PAGINA 16 — Mercoledì 22 Febbraio 2006 - N. 7 IL SOLE-24 ORE NORDOVESTPROFESSIONI E LAVORO

C++++

M++++

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Sussidiarietà, bilateralità, effettività.Tre parole che sintetizzano i caratteridell’accordo interconfederale firmato

il 14 febbraio scorso da Cgil, Cisl, Uil,Confartigianato, Cna, Casartigiano, Claai econ il quale le parti danno applicazione aintese e direttive stabilite nel settore quasidue anni fa.

Sussidiarietà. L’intesa conferma un siste-ma contrattuale strutturato su due livelli —nazionale e regionale — ma ridisegna ruoli eambiti contrattuali. Equilibratore quello na-zionale, acquisitivo quello territoriale. La con-trattazione di secondo livello non è più, quin-di, semplicemente applicativa e integrativa diquella nazionale, ma gode di un suo ambitodi intervento esclusivo, benché residuale. Inparticolare, la contrattazione territoriale potràregolamentare tutte le materie che non sonodi competenza del livello nazionale: i dirittisindacali e i principi generali del rapporto dilavoro sono attribuiti a quest’ultimo.

Concorrente è invece la competenza inmateria di orario di lavoro: al livello nazio-nale è demandata la regolamentazione gene-rale del tempo di lavoro, mentre a quelloregionale quella specifica. L’accordo inter-confederale conferma la durata quadriennaledei contratti — a eccezione di quello inter-confederale nazionale per il quale non èprevisto un termine — senza distinzione traparte normativa ed economica.

Bilateralità. Le parti rilanciano il sistemadella bilateralità, dando una nuova definizio-ne degli interventi, delle prestazioni, a caricodegli Ebr (enti bilateriali) e concordando l’at-tivazione della Consulta degli Ebr perchè sia

massima la funzionalità di queste strutture.Il principio della bilateralità, come testimo-

niano il settore artigiano e quello edile, ècardine di un modello di relazioni industrialidi tipo partecipativo che finora ha prodottoimportanti risultati anche all’interno di unsistema di relazioni industriali conflittuale enon omogeneo come quello italiano (si vedail Bollettino Adapt n.10/2006 in www.csmb.unimo.it). Uno di questi risultati è il maggiorcontrollo, ad opera delle parti sociali, delrispetto della disciplina in materia di lavoro,innalzando così il tasso di effettività delleregolamentazioni in materia.

Effettività. Oltre al controllo, l’effettività è

legata alla vicinanza delle norme alle situazio-ni da regolare. In questo senso, un ruolodecisivo è perseguito attraverso il decentra-mento contrattuale.

In particolare, al contratto regionale, bari-centro del sistema contrattuale artigiano, èattribuito il compito di riequilibrare gli scom-pensi nelle diverse realtà territoriali, e ditutelare il potere d’acquisto delle retribuzioniattraverso il recupero dello scarto tra inflazio-ne reale e programmata o — in mancanza dipolitica dei redditi — concordata tra le parti.Il contratto regionale, in presenza di unosquilibrio economico tra le diverse aree dellapenisola, costituisce quindi una opportunitàdi sviluppo per i territori più deboli dove,attraverso la concertazione, le parti possonocostruire dei contratti collettivi su misuradelle capacità, delle potenzialità e delle ambi-zioni del contesto economico.

LUIGI [email protected]

CENTRO STUDI MARCO BIAGI a cura di ADAPT

80mila 10mila

BIELLA 1 Parte da Biella la prima iniziativa diformazione per professionisti sul tema dellarevisione del bilancio sociale. Inizierà, infatti,il 3 marzo prossimo l’Executive master in Fairbusiness (Mfb), organizzato dal Collegio deiragionieri commercialisti di Biella, da Etnica(idee per l’economia solidale e interculturale) edall’Associazione italiana revisori etici: saràdedicato ai revisori contabili, ai loro tirocinantie ai laureati in materie economiche e giuridi-che.

Il corso è finalizzato alla formazione di dueprofili professionali: il revisore etico, in gradodi curare la predisposizione o di asseverare ibilanci sociali e quelli di sostenibilità per im-prese, banche, enti locali o altri enti pubblici eprivati, e il manager etico, in grado di operarenell’ambito della progettazione etica, della fi-nanza etica e del microcredito.

«Il master in fair business — dichiara MarioRovetti, presidente del collegio dei ragionieri

di Biella e coordinatore delcorso — è la prima iniziati-va formativa in Italia conl’obiettivo di approfondire,con lezioni teoriche edesemplificazioni pratiche, itemi legati alla revisione deibilanci sociali che, sino aora, ad eccezione di quellidelle realtà economiche dimaggiori dimensioni, vengo-

no redatti, pur se lodevolmente, senza unadichiarazione di conformità ai principi di reda-zione dei medesimi. Alla luce della sempremaggior diffusione della pratica del bilanciosociale come strumento di governo e comunica-zione — continua Rovetti — il professionistacontabile non può stare alla finestra, ma deveinnovare il suo bagaglio conoscitivo e scientifi-co ed essere in grado di offrire la sua assisten-za agli operatori attenti all’etica e alla sostenibi-lità, soprattutto alla luce del fatto che la mate-ria del bilancio sociale sarà innovativamenteriservata agli iscritti al futuro albo unico deicommercialisti».

L’iniziativa, valida ai fini della formazioneprofessionale obbligatoria per i ragionieri com-mercialisti, si sviluppa in tre moduli per dodiciincontri, programmati tra marzo e ottobre pros-simi. Il corso è aperto a 40 partecipanti, chedovranno versare una quota di iscrizione pari a500 euro: sono disponibili borse di studio da600 euro, riservate ai partecipanti con età infe-riore ai 35 anni, sulla base del curriculum distudio e professionale.

SILVANA SECINARO

www.revisorietici.net

Sono in gran parte positivi icommenti dei rappresentantidelle imprese artigiane e dei

sindacati all’accordo sulle nuove re-gole nella contrattazione di settore,sancito a metà di questo mese aRoma. Ecco nel dettaglio le reazio-ni nelle tre regioni del Nord-Ovest.

Piemonte. Soddisfazione, ma an-che qualche timore sugli effetti im-mediati. Il mondo artigiano piemon-tese (l’11% del Pil regionale) reagi-sce così alla firma, martedì a Ro-ma, dell’accordo nazionale con ilsindacato che apre la strada allacontrattazione regionale (che riguar-derà circa 80mila imprese su untotale di 134.038, con 303.554 di-pendenti), dando applicazioneall’intesa interconfederale del mar-zo 2004, rimasta finora inapplicata.«La riforma del modello contrattua-le — dice il segretario piemontesedi Confartigianato, Silvano Berna— è stata da noi fortemente voluta,da tempo. È passato un periodo fintroppo lungo. Tanto che ora cade inuna fase in cui le aziende sono indifficoltà». La filosofia di fondoresta giustissima secondo Confarti-gianato, ma la maggiore organizza-zione artigiana piemontese temeun’esplosione di aumenti, su duefronti: quello salariale e quello del-la bilateralità. «C’è una concomi-tanza di costi che viene a caderenel momento sbagliato — continuaBerna — il sindacato non può pre-tendere l’apertura immediata dellacontrattazione: valuteremo l’even-tuale ripresa del 2007». I timori diConfartigianato non sono condivisida Piergiorgio Scoffone, segreta-rio regionale della confederazione"Casa": «Siamo molto soddisfatti:diamo finalmente applicazione a unobiettivo auspicato da tempo». Ilnuovo modello, dice Scoffone, ac-crescerà soprattutto gli spazi di fles-sibilità: «La paura che si determini-no aumenti automatici mi sembrainfondata». Anche la Cisl piemonte-se apprezza l’accordo firmato nellacapitale. «Un’intesa positiva, im-portante e attesa — dice il segreta-rio generale, Mario Scotti — so-prattutto perchè suggerisce un nuo-vo modello di contrattazione basatosu decentramento e bilateralità».

Anche sui tempi di applicazioneScotti è perentorio: «In questi gior-ni è stato firmato un accordo sullaformazione. Ora è necessario parti-re subito con la contrattazione re-gionale nei diversi settori e sull’En-te bilaterale per la formazione».

Liguria. Nelle regione rivierascail nuovo modello di contratto "fede-ralista" per gli arti-giani interesserà cir-ca 10mila imprese— quelle che han-no dipendenti — suun totale di 45.618società. «Si tratta— commenta LucaCosti, segretario diConfartigianato — di un accordoimportante, perché rende più appeti-bile la chiusura di contratti a livelloregionale». La Liguria, in realtà,non è all’anno zero: esistono tretipologie di contratto regionale,due integrativi (per il settore grafi-ca e comunicazione e per il me-talmeccanico) e uno generale, per

quei settori lasciati "scoperti" dallacontrattazione nazionale (dai giardi-nieri ai noleggiatori). Tra gli esperi-menti più innovativi avviati nellaregione, aggiunge Costi, «c’è quan-to previsto dall’integrativo per lagrafica, e cioé la creazione di unfondo per la formazione e l’aggior-namento dei dipendenti». «Abbia-

mo sempre sostenu-to — sottolinea Ni-cola Caprioni, se-gretario di Cna Li-guria — il modellodi contrattazione re-gionale, per supera-re le rigidità deicontratti naziona-

li». Un accordo ben accolto dalmondo artigiano, che in Liguria pe-sa per il 10% sul Pil regionale econta 120-130mila addetti. Un’inte-sa che apre la porta alla ripresadella contrattazione in molti settori.

«Siamo soddisfatti per questaconclusione positiva — confermaCorrado Cavanna, della segreta-

ria della Camera del lavoro di Ge-nova — anche se siamo in presenzadi un notevole ritardo che andràrecuperato attraverso un’assunzio-ne di responsabilità delle associa-zioni artigiane. Occorre superarequeste difficoltà attraverso lo stru-mento della contrattazione regiona-le, per tutti quei settori che attendo-no dal 1992».

Valle d’Aosta. «Non possiamoche valutare positivamente questadevolution contrattuale», sottolineaRoberto Biazzetti, segretario dellaCna valdostana. «Certamente que-sta novità — aggiunge — porteràqualche problema organizzativoper il mondo datoriale e specie inuna realtà piccola come quella val-dostana. Finora ci siamo occupatidi contratti regionali nel compartoedile. Ora si tratta di rafforzare ilsettore sindacale. Dovremo saperce-la giocare».

P.PI.F.GRE.

A.MOR.

TORINO 1 Oltre 300 medi-ci su 15.237 iscritti all’Or-dine provinciale di Torinoassistono i visitatori italia-ni e stranieri delle olimpia-di e saranno impegnati neiGiochi paralimpici.

Non si tratta però di "me-dici volontari", ma di pro-fessionisti che curano, pa-gati direttamente dai pa-zienti, chi ha bisogno diprestazioni mediche non ur-genti.

L’elenco dei professioni-sti disponibili al lavorosupplementare, è inseritoin un manuale sulle struttu-re sanitarie, chiamatoBook Directory, diffuso in30mila copie dal Toroc, ilcomitato organizzatoredell’evento sportivo nellefarmacie e nei punti di rac-colta turistica.

«L’obiettivo — affermaMario Nejrotti, da pocoriconfermato alla carica di

segretario dell’Ordine deimedici della provincia diTorino —- è quello di al-leggerire l’impatto dei turi-sti sul Pronto soccorso, perevitare sovraffollamentogenerato da casi non gra-vi».

La misura è stata pensa-ta in extremis, circa settemesi fa, percomple ta rel’offerta sani-taria, fino adallora costitu-ita dall’unitàper gli inter-venti di ur-genza gestitada Regione Piemonte e Co-mitato organizzatore.

Nel manuale è stato inse-rito, oltre all’indirizzo, laspecializzazione e il nume-ro di telefono del medico,la lingua straniera parlatadal professionista e la pre-senza o meno di barriere

architettoniche nell’ambu-latorio.

L’Ordine dei medici ha,però, deciso di raccoglieresemplicemente queste in-formazioni, senza procede-re a un controllo sulla qua-lità del servizio offerto.

Nel book sono illustrateanche le differenze tra alcu-

ni farmaciv e n d u t iall’estero equelli presen-ti invece inItalia.

Il costodell’organiz-zazione è

completamente a caricodel Toroc, perché l’Ordineprofessionale non può stan-ziare fondi per iniziativeche non riguardino tutti isuoi iscritti.

«Abbiamo badato anchealla trasparenza del siste-ma dell’assistenza sanita-

ria e alla sua etica», conti-nua Nejrotti.

Chi si è iscritto all’elen-co dei medici disponibilialla cura dei visitatori, in-fatti, rispetterà il tariffarioufficiale: il compenso ri-chiesto non può essere infe-riore al limite minimo,mentre può essere alto cin-que volte tanto.

«L’abbiamo fatto perchéa livello nazionale non so-no mai state aggiornate letariffe, che ora risultano ve-ramente inadeguate», con-clude il segretario dell’Or-dine provinciale dei medi-ci.

Il compenso per la pre-stazione è, però, determina-to anche dallo status delpaziente: si applicano leconvenzioni già esistentiper italiani, cittadinidell’Unione europea o ex-tracomunitari.

BARBARA SESSINI

Un’intesa che interpretail principio di sussidiarietà

dalle categorie

L’iniziativadal Collegioragioniericommercialisti

Liguria capofila:in passato avviateesperienze-pilota

Master in «Fair business»

Bilanci sociali:Biella preparagli esperti etici

La rete completaquella già allestitaper le emergenze

Un grafico al lavoro. La categoria è, in Liguria, impegnata in una sperimentazione contrattuale innovativa

VETERINARI

Pierbattisti presidente torinese1 Cesare Pierbattisti èpresidente dell’Ordine deimedici veterinari della provinciadi Torino per il 2006-2008.Vicepresidente, CorradoColombo, segretario, ThomasBottello, tesoriere BrunoSparagna, consiglieri RinoBorio, Massimo Stramazzo,Marino Bussone, CristinaGiordano, Mara Chiaro..

INGEGNERI

Torello guida la Federazione1 Guido Torello presiederà per il 2006-2007 laFederazione interregionale degli Ordini degli ingegneridi Piemonte e Valle d’Aosta (Fiopa). Torello, presidentedell’Ordine di Vercelli, avrà al suo fianco ilvicepresidente Raffaele Ferrara (Torino), il segretarioEnnio Nebiolo (Asti), il tesoriere Adriano Gerbotto(Cuneo). Consiglio: Gregorio Marafioti, GianmarioBolloli, Sandro Rota e Antonio Zanardi (Alessandria);Michel Grosjacques e Sergio Grange (Aosta); MarcoGonella (Asti); Renato Bertone e Giuseppe Levis(Biella); Angelo Breida, Riccardo Capello eMichelangelo Lusso (Cuneo); Ilario Cursaro, FrancoCapone, Antonio Cocco, Franco Pennella e Fabio Varesi

(Torino); Alberto Gagliardi e Marco Martelletti (Vco);Franco Barosso (Vercelli). (Ch.C.)

AVVOCATI

Savi il più votato a Genova1 Rinnovo delle cariche per l’Ordine degli avvocati diGenova: sono stati resi noti gli esiti del ballottaggio per ilConsiglio. Il più votato è stato il segretario uscente Stefa-no Savi, mentre si riconfermano il tesoriere EmanueleBasso e i consiglieri Carlotta Farina, Luigi Cocchi, Ange-lo Ramoino, Mauro Ferrando, Paolo Costa, Guido Colella,Vincenzina Buonocore e Andrea Corrado. Nuovo incaricoinvece per Alessandro Barca, Roberto Nicola Cassinelli,Paolo Scovazzi, Giorgio Villani e Alessandro Vaccaro. Ilpresidente uscente, Aurelio Di Rella, non ha passato ilprimo turno raccogliendo 25 consensi. (Ba. Se.)

COMMERCIALISTI

Bilanci e reddito d’impresa1 L’Ordine dei dottori commercialisti dellecircoscrizioni di Ivrea, Pinerolo e Torino organizza, conFondazione Aristeia e Scuola superiore dell’Economia edelle finanze, "Dal bilancio d’esercizio al redditod’impresa": venerdì 24 febbraio, ore 15, Centrocongressi dell’Unione industriale di Torino.Prenotazioni: www.tuttomap.it (Ba. Se.)

IN PIEMONTESono le aziende artigiane con dipendenti

che saranno chiamate ad applicarele nuove disposizioni sulla contrattazione

IN LIGURIAÈ il numero delle imprese, su un totale di quasi

46mila, che saranno interessate dall’applicazionedel nuovo modello "federalista" per gli artigiani

RIFORME 1 Le associazioni: bene l’accordo di Roma, ma aumentano i costi

Dagli artigiani sì con riservaal nuovo contratto federalista

Garantiscono prestazioni non urgenti durante Olimpiadi e Paralimpiadi

Medici in campo per i turistiL’elenco di 300 specialisti distribuito nelle farmacie con un manuale