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Startup è un organizzazione temporanea con l’obiettivo di fare impresa . Mario D’Achille

Coltivare idee e passioni: how does a startup

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Startup è un organizzazione temporanea con l’obiettivo di fare impresa .

Mario D’Achille

Startup è un organizzazione temporanea con l’obiettivo di fare impresa .

Cos’è

Come nasce

Un esempio concreto

Qualche consiglio

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Think

Startup è un organizzazione temporanea con l’obiettivo di fare impresa .

Startup è un organizzazione t e m p o r a n e a con l’obiettivo di fare impresa.

1) Cos’è una Start-up

Una Start-Up è definita come "un'organizzazione temporanea, creata per ricercare un business model che sia ripetibile e scalabile"

(Blank 2012).

La parola chiave "Organizzazione Temporanea" denota che la Start-Up ha un periodo di vita ben definito che si conclude con la validazione del business model.

TEMPORANEA

Il business model è il meccanismo con cui si crea una straordinaria crescita dell’azienda.

BUSINESS MODEL

"Ripetibile" è legato al puro concetto temporale, ossia la capacità che ha la Start-Up di svolgere più e più volte nel corso del tempo quell'insieme di operazioni capaci di fornire ogni volta sempre gli stessi risultati.

Come riuscire ad ottenere più volte nel tempo un ricavo a fronte dell'erogazione di un determinato servizio che viene prodotto internamente dalla Start-Up e che stia alla base del suo core business.

RIPETIBILE

"Scalabile” fa riferimento alla potenzialità dell'attività di generare una crescita significativa dei guadagni, in modo più veloce della crescita dei costi di base.

Utilizzando la parola "ricerca", Blank suggerisce che tale business model che si vuole testare non sia ancora stato adottato da altre organizzazioni, ma che sia invece una novità e quindi è lecito dedurre che una Start-Up è un'organizzazione avente un elevato contenuto innovativo.

SCALABILE

I quattro fattori più importanti per il successo di un’attività imprenditoriale sono: - Provenire da una precedente esperienza lavorativa, - Imparare dai successi e dai fallimenti, - Il team - La fortuna.

(Wadhwa, Aggarwal, Holly, Salkever 2009)

L'innovazione apportata dalla Start-Up può essere di prodotto, di servizio o diprocesso.

2) Come nasce

Il processo di creazione e sviluppo inizia quando un individuo o un gruppo di individui organizzati in Team ritiene di avere un'idea di business model innovativo.

Un’idea è qualcosa che alla sua rivelazione genera entusiasmo e crea valore per sé e per gli altri.

Una buona idea imprenditoriale è quella che non si basa esclusivamente sulla sua genialità, ma soprattutto sulla sua realizzabilità.

IDEA

Tante idee, all’apparenza geniali, si sono sgonfiate di fronte alla difficile applicabilità reale. Viceversa, idee molto concrete ed apparentemente troppo semplici sono state portate a termine con successo. Un’idea imprenditoriale deve essere almeno realizzabile e generare valore per i clienti. Il valore di qualsiasi idea, dalle piccole innovazioni commerciali a quelle di grandissima portata tecnologica, rimane l a t e n t e fi n o a q u a n d o n o n v i e n e commercializzata e il mercato ne giudica il valore.

Vi è un periodo iniziale, successivo al concepimento dell'idea, in cui l'imprenditore studia la fattibilità del progetto. Questa fase prende il nome di "pre–Seed " . Non sono previsti solitamente investimenti finanziari (e dunque costi) così come non sono previste vendite e ricavi.

Solitamente questa fase si conclude con lo sviluppo di un business plan, il documento utilizzato come guida per lo sviluppo delle attività successive.

PRE-SEED

Si parla di Seed (letteralmente: seme) quando il progetto imprenditoriale ha bisogno di un periodo di tempo necessario allo sviluppo dell'idea da un punto di vista tecnico. E' tipico per quelle Start-Up ad alto contenuto tecnologico oppure operanti nel settore digitale. E' una fase in cui ancora non è possibile dimostrare l'effettiva efficacia dell'idea imprenditoriale e sono richiesti finanziamenti da 20.000€ ma anche dell'ordine dei 500.000€ per dimostrare la validità tecnica del prodotto o servizio che si vuole portare sul mercato. Quando il prodotto o servizio è pronto per essere venduto è possibile parlare di Start- Up a tutti gli effetti. A questo punto dovrebbero iniziare ad arrivare i primi clienti e dunque i primi ricavi.

SEED

Quando la Start-Up inizia ad espandersi si entra nella fase di Early stage: il numero di clienti e le vendite aumentano e con essi il fatturato.In questa fase potrebbe essere necessaria un'ulteriore iniezione di capitali, necessari a soddisfare la domanda crescente: questi soldi sono utilizzati per espandere l’attività, assumendo personale ad esempio. A questo punto del ciclo di vita, i rischio legato all'attività imprenditoriale tende ad essere ridotto, in quanto a questo punto si hanno sufficienti dati per capire la consistenza del mercato di riferimento.

EARLY STAGE

Se le attività sono svolte correttamente ed il Team è capace di sostenere questa fase di crescita iniziale si entra nell'ultima fase di crescita sostenibile, che porterà la Start- Up ad una exit.Per exit si intende l'uscita dalla fase di Start-Up, ma non necessariamente la trasformazione in azienda vera e propria. In questo momento del ciclo di vita vengono restituiti i soldi prestati dagli investitori nel capitale di rischio e possono avvenire cinque tipologie di exit:

EXIT: Startup Impresa

-  IPO (Initial Pubblic Offering): la Start-Up diventa pubblica e quindi viene quotata in borsa;

-  Acquisizione: l'azienda viene acquisita da terzi;

-  Buyback: l'imprenditore riacquista le quote della Start-Up (cedute precedentemente durante la fase di raccolta di investimenti) e rimane l'unico proprietario dell'azienda;

-  Secondary Sale: l'imprenditore vende le quote della società a terzi, ma ne mantiene una parte;

-  Write-off: gli investitori si ritirano dall'investimento, solitamente quando la Start-Up è prossima al fallimento;

PRESEED

MICROSEED

SEED EARLY STAGE

LATER STAGE

No money 60k-500k20k-60k 500k-5Mil +5mil

. Competizioni

. Università

. Incubatori

. Percorsi formativi

. Family e Friends. Acceleratori. Business Angels

. Business AngelsFinanziamenti Pubblici

. Venture CapitalFinanziamenti Pubblici

. Venture Capital. Banche

EXIT

Scarsa disponibilità di capitali e operatori nella fase di seed

Trade sale IPO

3)Attrezzi del mestiere

La startup ha bisogno di risorse umane e finanziarie.Il Pitch è lo strumento con cui la startup si presenta ai partner chiave.

PITCH

10 Slide in 5minuti

• Problem.• Your solution.• Business model.• Underlying magic/technology.• Marketing and sales. • Competition.• Team.• Projections and milestones.• Status and timeline.• Summary and call to action.

DEVE SPIEGARE IN MANIERA CHIARA E VELOCE :

Il business model canvas utilizza il linguaggio visuale per creare e sviluppare modelli di business innovativi.

Descrive la logica in base alla quale un’organizzazione crea,distribuisce e cattura valore.

BUSINESS MODEL CANVAS

5 forze di Porter:

Analisi del settore

Value Proposition

Ambiente esterno Ambiente interno

Matrice di Abell:

Definizione del Business

Catena del valore di Porter:

Attività e loro organizzazione

Business Model

Canvas

Definisce in maniera chiara e precisa gli obiettivi del business e le caratteristiche del prodotto/servizio offerto.

BUSINESS PLAN

Strategia, previsioni e analisi

- L’ammontare di capitale necessario a conseguire gli obiettivi aziendali

- Chiarisce il vantaggio competitivo del prodotto rispetto ad altre soluzioni attualmente presenti sul mercato

- Dimostra che il bisogno di mercato che il prodotto intende soddisfare è reale.

- Dimostra l’adeguatezza del team per raggiungere gli obiettivi prefissati.

- Sottolinea la validità dell’opportunità proposta in termini di fattibilità e profittabilità

- Executive summary- Descrizione del prodotto/servizio- Analisi del mercato - Piano marketing- Previsione delle vendite- Posizione competitiva- Milestones- Analisi dei rischi- Management e organizzazione - Parte finanziaria

Deve spiegare Deve contenere

4) Un esempio concreto

Competenze da sfruttare

Cerca lavoro

Problema da risolvere

Cerca servizio

Competenze da sfruttare

Cerca lavoro

Problema da risolvere

Cerca servizio

ToJob ti mette in contatto con le persone vicino a te in grado di risolvere il tuo

problema

Problem Solution Skill

Piattaforma web per intermediazione del lavoro occasionale

- Raccoglie opportunità lavorative- Certifica competenze - Lavori flessibili e compatibili impegni di studio - Legalità del servizio offerto - Riduce distanza scuola-lavoro - Conforme alla proposta di legge sulla sharing

economy

Professional SkillsSoft SkillsRipetizioniBabysittingPulizieGiardinaggioFotografiaAssistenza ITPersonal trainerNails e make up

RicercheTraduzioniGrafica e ITTrascrizioniComunicazioneMarketing Social media marketingBusiness planArchitettura e progettazione 2C C

BC2

Homepage Profilo utente

UnivaqConfindustriaBCCVC

ConoscenzeCompetenze

Algoritmo

ReSMKG

PromozioneDesign

Manutenzione

Chi offre un lavoro

+Chi cerca un

lavoro

CategorieC2CC2B

Sito internet+

App mobile

Mail listBlog interno Self service

Fee = 10% Sviluppo

Promozione Crescita

Categorie

Metodo di pagamento

Incontro Domanda e

offerta

Profilo utente

Interfaccia

Strategia di sviluppo

04-15 07-15 01-16 04-16

PITCH BUSINESS MODEL &

MOCKUP

BUSINESS PLAN SEED

Timeline

10-1606-16

Inizio sviluppo prodotto

Inizio promozione regionale

e ricerca clienti

06-16

Lancio territorio nazionale

Promozione nazionale

10-16

Timeline

Dott. Paolo De SilvestriDott. Mario D’Achille Strategia e contabilità

EconomiaInnovazione e progettazione

Ingegneria Gestionale

Team

Learn by DOING !!

5) Qualche consiglio

Per trasformare le idee in un business è necessario un elemento

chiave.

TEAM

L’idea da sola vale poco deve essere implementata da un team di qualità

focalizzato sul progetto.

Il Team deve essere:

1) eterogeneo2) grandi ambizioni

3) elevata motivazione

Si investe sulle persone e non sulle idee!

LEAN STARTUPL’idea è di creare velocemente un prodotto minimo commercializzabile

(chiamato MVP – Minimum Viable Product) caratterizzato dal minor numero possibile di funzioni, sufficienti a garantire il funzionamento di ciò che si vuole

portare sul mercato.

In questo modo la commercializzazione avviene il prima possibile, si iniziano a instaurare le relazioni con il cliente e quindi a raccogliere i feedback che permetteranno di perfezionare il prodotto/servizio in modo da soddisfare

pienamente le esigenze ed aspettative della domanda.

Il team deve essere capace di produrre in poco tempo e a bassi costi qualcosa che risolva un

problema reale per una specifica categoria di clienti.

1 2 3

Sbagliato!

Il team deve essere capace di produrre in poco tempo e a bassi costi qualcosa che risolva un

problema reale per una specifica categoria di clienti.

1 2 3

GIUSTO!

6) Pensiamo insieme Sharing economy

Il consumo collaborativo è un vero e proprio modello economico che nasce negli USA alla fine del ‘900 ma che si sviluppa, di fatto, a partire dagli inizi del 2000. Il termine coniato nel 1978 da Marcus Felson and Joe L. Spaeth, rappresenta, almeno inizialmente, poco più di un modello teorico.

Tuttavia, solo una successiva pubblicazione ad opera di Roo Rogers e Rachel Botsman, uscita nel 2010, “What's Mine Is Yours: The Rise of Collaborative Consumption”, rappresenta la svolta vera e propria: dalla teoria si passa all’analisi concreta di strutture e modelli di un sistema che ha le carte in regola per rivoluzionare il nostro modo di consumare.

Sharing economy

Sono 80 Milioni i possessori di un trapano

6-20 minuti tempo di utilizzo medio della sua vita

A noi serve il trapano? o il buco che fa?

Estrarre valore da ciò che abbiamo, facciamo o sappiamo, frazionandolo nel tempo o nello spazio per “consumarlo” come servizio.

The Economist

Tre

fasi

del

l’eco

nom

ia d

igita

le BRANDEXPERIENCE

CUSTOMER EXPERIENCE COLLABORATIVE ECONOMY

WEB Social media Social, Mobile, Payment system

Le tr

e fo

rze

del c

ambi

amen

to SOCIALI ECONOMICI TECNOLOGICI

Social network Mobile

Payment system Feedback

Generazione YDesiderio di costruire una

comunità Altruismo

Driver inerenti la sostenibilitàAumento densità della

popolazione

Socialità Reputazione

FiduciaEsperienza

Accesso

Monetizzare l'inventario in eccesso o inattivo

Aumentare la flessibilità finanziaria personale

Pagare per usare e non per comprare

Investimenti in startup

Un nuovo trend economico basato sullo scambio di beni, servizi, tempo, competenze.

Migliore sfruttamento delle risorse Risparmio economico

Guadagno

L’Economia collaborativa stravolge il modello esistente in molti settori

Ci stiamo spostando da un mondo che ruota attorno al possesso di beni e servizi ad uno che ruota attorno al loro accesso

Google trend sharing economy

Google trend sharing economy

La sharing economy in Europa vale 572 miliardi. Ma ha bisogno di regole

❖ Vale almeno sulla carta, qualcosa come 572 miliardi di euro. Ma ha bisogno di essere regolamentata. È questa l'immagine della sharing economy che emerge dal rapporto “The cost of non Europe in the sharing economy”, pubblicato dal Parlamento europeo alla fine di gennaio 2016. Uno studio che prova a misurare le potenzial i tà dell 'economia della condivisione, ind icando a l lo s tesso tempo le problematiche poste dallo sviluppo di questa nuova forma di scambio.

FINE

L’innovazione tecnologica apre le porte a nuovi comportamenti sociali, noi abbiamo l’opportunità di disegnare un nuovo futuro.Oggi abbiamo tutti gli strumenti per farlo.

Mario D’AchilleTel. 3464725413

[email protected]