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Diritto d'autore e riforma del copyright Antonella De Robbio CAB Centro di Ateneo per le Biblioteche Università degli Studi di Padova CICLO DI CONFERENZE a. a. 2013-2014 CdL magistrale in Archivistica e Biblioteconomia CdL triennale in Scienze archivistiche e librarie BIBLIOTECHE LIBRI DOCUMENTI Dall’informazione alla conoscenza Ottavo ciclo Roma, 13 maggio 2014 ore 15-17 viale Regina Elena 295, piano terra, Aula 1

Diritto d'autore e riforma del copyright / Antonella De Robbio

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Conferenza tenuta presso la ex SSAB da Antonella De Robbio (Università di Padova) il 13-05-2014 nell'ambito dell'VIII Ciclo "Biblioteche, libri, documenti : dall'informazione alla conoscenza" Prof.ssa M.T. Biagetti

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Diritto d'autore e riforma del copyright

Antonella De RobbioCAB Centro di Ateneo per le Biblioteche

Università degli Studi di Padova

CICLO DI CONFERENZE a. a. 2013-2014 CdL magistrale in Archivistica e Biblioteconomia CdL triennale in Scienze archivistiche e librarie

BIBLIOTECHE LIBRI DOCUMENTI Dall’informazione alla conoscenza

Ottavo ciclo

Roma, 13 maggio 2014 ore 15-17viale Regina Elena 295, piano terra, Aula 1

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Il contesto nazionale:la legge italiana

• Legge 22 aprile 1941 n. 633 sulla protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi e numerose successive modificazioni e integrazioni Menozzi, Luciano Il mantello di ArlecchinoIl diritto d'autore 2001 Vol 72 - n. 3 

• Revisioni della norma italiana? Un buco nell’acqua…• 2005: "bozza Corasaniti" per la riforma del diritto d'autore: 200

artt. riordino della 633/1941 http://www.interlex.it/copyright/

bozzagcor.htm • 2007-2008 inventario della legislazione esistente per realizzare

l'adeguamento anche terminologico alle innovazioni tecnologiche Alberto Maria Gambino, presidente del Comitato Consultivo Permanente per il diritto d'autore, aveva disposto l'istituzione di due Commissioni speciali [wiki]– rapporto tra nuove tecnologie e proprietà intellettuale – revisione della legge sul diritto d'autore

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Biblioteche, ricerca, didattica, uso personale, categorie svantaggiate….

Per la legge sono tutte eccezioni!

A ciascun diritto possono corrispondere una o più eccezioni o limitazioni dei diritti [differenze]

Le eccezioni possono riguardare: • biblioteche: art. 68 fotocopie, 69 prestito, 71ter messa

a disposizione di terminali per uso di ricerca• uso personale (fotocopie, copia privata fonogrammi e

videogrammi), • categorie svantaggiate (trattato WIPO per non

vedenti), • ricerca (71ter terminali?), • didattica (eccezione “degradata” usi didattici, art. 70)• citazione (news, rassegne stampa … )Le libere utilizzazioni sono state cassate nel 2003

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Capo V - Eccezioni e limitazioniSezione I - Reprografia ed altre eccezioni e limitazioni

[artt.65-71quinquies, compreso 68bis]Sezione II - Riproduzione privata ad uso personale

[artt.71sexies-71octies]Sezione III - Disposizioni comuni

[artt. 71nonies-71decies]

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• Dieci le Direttive UE: TV/radio via cavo/satellite, banche dati, software, internet e società informazione, opere d’arte, rispetto dei diritti, prestito e noleggio, durata della protezione, opere orfane, [riutilizzo dell’informazione del settore pubblico] – Diritti d’autore nel mercato unico digitale– L’impatto economico del copyright

• Le normative nei singoli stati membri sul diritto d'autore nella società dell'informazione – nonostante l’attività di armonizzazione europea – sono tuttora frammentarie

• Gli aspetti internazionali: trattati e convenzioni IPR WIPO

The EU legal framework (“acquis”)diritto d’autore e diritti connessi

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Direttiva europea 2013/37/UEUn formato europeo per i dati di biblioteche, musei e archivi

• “Le biblioteche, i musei e gli archivi detengono una notevole quantità di preziose risorse di informazione del settore pubblico, in particolare dal momento che i progetti di digitalizzazione hanno moltiplicato la quantità di materiale digitale di dominio pubblico. Tali raccolte del patrimonio culturale e i relativi metadati possono costituire una base per i prodotti e servizi a contenuto digitale e hanno un enorme potenziale per il riutilizzo innovativo in settori quali la formazione e il turismo”.

• La direttiva prevede progetti di digitalizzazione delle biblioteche in parternariato con  soggetti privati per accelerare i tempi di accesso al patrimonio culturale da parte dei cittadini e garantendo diritti di esclusiva a partner privati per periodi di tempo limitati a massimo dieci anni per i materiali di dominio pubblico.

• modifica la precedente 2003/98/CE, recepita in Italia con il decreto legislativo 24 gennaio 2006 n. 36 e introduce un netto cambio di rotta. 

• si istituiscono nuovi diritti sui dati pubblici, sancendo il generale principio di riutilizzabilità degli stessi  nel rispetto della proprietà intellettuale e della privacy e introducendo il principio di disponibilità dei dati/documenti, in qualsiasi formato o lingua

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Per le biblioteche EBLIDA European Bureau of Library Information and Documentation Associations – che coordina l’European Copyright User Platform (ECUP) - sta partecipando ad alcuni tavoli dell'iniziativa "License for Europe", e sta predisponendo un documento per la riforma nel sistema dei diritto d'autore in Europa

1. Accesso transazionale ai servizi di musica e video online

2. Contenuti generati dagli utenti

3. Disponibilità in rete dei film e audiovisivi europei

4. Attività di text and data mining finalizzata alla ricerca scientifica

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Un'agenda legislativa per l'epoca digitale: Copyright 2.0 per una Open Knowledge Society?

Biblioteche digitali, progetti di digitalizzazione e copyright: • Opere coperte da diritti:

– il caso Google Book Search ha avuto il pregio di richiamare l’attenzione sui libri fuori diritti introvabili e intoccabili

– il progetto francese ReLire…• Opere orfane (Direttiva europea 2012/28/UE su taluni utilizzi consentiti

di opere orfane): non risolve le ambiguità e comunque non recepita in Italia

• Opere di pubblico dominio e Direttiva europea 2013/37/UE sui dati aperti di musei archivi e biblioteche: … non recepita in Italia

• Ebook e Digital Lending (presitito digitale) nelle biblioteche accademiche: comportamento degli editori nella vendita di ebook

Open Access: la legge italiana (aderenza alle raccomandazioni UE e applicabilità reale)

Open Data: dati aperti per la ricerca Open Educational Resources: risorse didattiche aperteAccesso alle categorie svantaggiate

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Testi posseduti dallebiblioteche [40 milioni]

Fuori diritti [8 milioni](pubblico dominio)

Coperti da diritti [32 milioni](d’autore o/e editoriali)

In print [7/9 milioni]Circuito commerciale

In print [7/9 milioni]Circuito commerciale

Fuori commercio [23/25 mil.]Con diritti d’autore

Fuori commercio [23/25 mil.]Con diritti d’autore

Libri Orfani [2.5/5 mil.]

22-28%

72-78%

Diritti editoriali (20 anni)Accordi con editori(variabile nel tempo)

100%20% 80%

con diritti editorialima FUORI STAMPA(macero) [2 mil.]

70 anni dopo la morte autore UEUSA pubbl. prima 1923

Diritti d’autore (autori viventi o eredi)Non reperibili nel mercato

Sottospecie dei fuori commercio, ma è incertala situazione relativa ai diritti d’autore o eredi.Non trascorsi 70 p.m. Non reperibili gli aventi diritto

Modello estrapolatodall’analisi del campioneProgetto Google Libri

limbo

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Accesso alle opere per persone con disabilità:la ratifica del trattato di Marrakesh

una strada lunga e tortuosa• Trattato WIPO di Marrakesh per facilitare l’accesso alle opere pubblicate delle

persone cieche, con disabilità visive o con altre difficoltà di lettura dei testi a stampa.• Ad oggi oltre 57 Paesi nel mondo incluso USA (ma non l’Europa) hanno

sottoscritto il Trattato WIPO di Marrakesh, ma nessun Paese lo ha ancora ratificato

• Il processo di ratifica entro l’Unione Europea è particolamente lento e complicato (non è chiaro chi deve fare cosa e quando)

• Prima che inizi il processo di ratifica i 28 Stati membri dell'UE devono dare il via libera per la firma del trattato da parte del Consiglio dell'Unione europea.

• Quindi, la Commissione europea e il Consiglio deve decidere se la ratifica del trattato è di competenza esclusiva dell'UE o di "competenza mista" con gli Stati membri. Se la competenza è condivisa, tutti i 28 Stati membri dovranno ratificare il trattato singolarmente.

• Alcuni suggeriscono che la nuova legislazione UE sul copyright prevista in calendario per il 2014 potrebbe integrare il trattato di Marrakech, ma questo potrebbe comportare la necessità di una ratifica previa per armonizzare le legislazioni degli Stati membri dell'UE sulle eccezioni al diritto d'autore. Tale proposta comporterebbe un numero di anni di ritardo nella ratifica del trattato

• L’articolo 18 del Trattato stabilisce che l’entrata in vigore del testo negoziato a Marrakesh avvenga a seguito della ratifica di almeno venti paesi contraenti.

• La ratifica del Trattato da parte dell’Italia sembrerebbe implicare la necessità di modifica del Decreto 239/2007 (art. 71bis), al fine di estenderlo alle altre disabilità ostacolanti la lettura prese in considerazione dal nuovo strumento internazionale e anche ai formati

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che fine ha fatto il trattato WIPO AK2?

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Biblioteche in un copyright riformato

• Non solo carta…ma servono politiche di taglio pragmatico per le opere digitali

• L’attuale legislazione sul diritto d’autore ingessa il sistema e impedisce di investire in progetti di digitalizzazione– modifica della legislazione su e-commerce che inquadra le

opere digitali come servizi commerciali applicando aliquote IVA al 20% per il digitale

– Riproduzione digitale– Consultazione di opere digitali: uso di piattaforme per e-book– Prestito digitale (digital lending)– Manifestazioni per promozione culturale di opere su vari supporti

anche digitali: audio, video…

• Potenziamento infrastrutturale: reti, accesso Wi-Fi…

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HarperCollins impone nellalicenza - un numero massimodi 26 prestiti per e-book

non concede prestito

Recentemente alcuni editori si rifiutano di vendere e-book o darli in accesso alle biblioteche

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http://ec.europa.eu/internal_market/consultations/2013/copyright-rules/index_en.htm

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La consultazione pubblica sulla revisione delle norme sul diritto d’autore

• Mentre in Italia tale riflessione verte (a livello istituzionale, scientifico, e corporativo) sul regolamento Agcom in materia di diritto d’autore sulle reti di comunicazioni elettronica, la Commissione Europea ha di recente promosso una consultazione pubblica relativa alla normativa comunitaria in materia di copyright.

• Partecipazione del gruppo AIB, CRUI, Nexa…• Il diritto d’autore è oggetto di una continua riflessione originata dalle nuove

opportunità messe a disposizione dalla tecnologia e dai nuovi modelli con cui i contenuti vengono distribuiti e fruiti.

• Processo di armonizzazione tra incertezze e opportunità• La consultazione si inserisce nel contesto di una road map promossa dalla

Commissione, finalizzata a promuovere una sempre maggiore armonizzazione in materia di copyright e nell’ambito della quale sono nati una serie di atti e di iniziative dirette ad acquisire una maggiore conoscenza delle dinamiche di mercato, delle abitudini di fruizione degli utenti e delle possibili soluzioni legislative.

• Attendere i risultati

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http://www.agcom.it/Default.aspx?DocID=12229

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Urge un quadro normativo per un copyright scientifico

• Creare leggi sul copyright adatte a tutela delle università e della ricerca e dei servizi erogati dalle biblioteche:– la ricerca che riceve finanziamenti pubblici è un bene pubblico

comune– la didattica: quale linea di sviluppo di una società futura

basata sul rispetto e sull’equità sociale• Servono norme e regolamenti che diano indicazioni

chiare agli amministratori degli enti per una gestione del copyright responsabile nell’interesse dell’istituzione e non solo di soggetti privati

• Tutelare lobby di mercato o tutelare la ricerca e l’istruzione?

• laddove si rafforzano le tutele di qualcuno si restringono le libertà di tutti…

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Institutional price: Order form EUR 20,011 for European countriesJPY 2,657,000 for JapanUSD 22,386 for all countries except Europe and Japan

Audience Neuroscientists, neurophysiologists, neuroendocrinologists, neurochemists, neuroanatomists,

neuropharmacologists, neurologists.

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Articolo 4, commi 2, 3 e 4 (testo coordinato) legge 112/2013

2. I soggetti pubblici preposti all’erogazione o alla gestione dei finanziamenti della ricerca scientifica adottano, nella loro autonomia, le misure necessarie per la promozione dell’accesso aperto ai risultati della ricerca finanziata per una quota pari o superiore al 50 per cento con fondi pubblici, quando documentati in articoli pubblicati su periodici a carattere scientifico che abbiano almeno due uscite annue. I predetti articoli devono includere una scheda di progetto in cui siano menzionati tutti i soggetti che hanno concorso alla realizzazione degli stessi. L’accesso aperto si realizza:

• a) tramite la pubblicazione da parte dell’editore, al momento della prima pubblicazione, in modo tale che l’articolo sia accessibile a titolo gratuito dal luogo e nel momento scelti individualmente;

• b) tramite la ripubblicazione senza fini di lucro in archivi elettronici istituzionali o disciplinari, secondo le stesse modalità, entro diciotto mesi dalla prima pubblicazione per le pubblicazioni delle aree disciplinari scientifico-tecnico-mediche e ventiquattro mesi per le aree disciplinari umanistiche e delle scienze sociali.

2-bis. Le previsioni del comma 2 non si applicano quando i diritti sui risultati delle attività di ricerca, sviluppo e innovazione godono di protezione ai sensi del codice di cui al decreto legislativo 10 febbraio 2005, n. 30;

3. Al fine di ottimizzare le risorse disponibili e di facilitare il reperimento e l’uso dell’informazione culturale e scientifica, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca adottano strategie coordinate per l’unificazione delle banche dati rispettivamente gestite, quali quelle riguardanti l’anagrafe nazionale della ricerca, il deposito legale dei documenti digitali e la documentazione bibliografica

4. Dall'attuazione delle disposizioni  contenute  nel  presente articolo non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Le pubbliche amministrazioni interessate provvedono con  le  risorse umane,  strumentali  e  finanziarie  disponibili  a legislazione vigente

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Il confronto con la norma tedesca

"L’autore di un contributo scientifico che ha avuto origine nell’ambito di un’attività di ricerca e insegnamento finanziata almeno per metà da fondi pubblici ed è pubblicato in una collezione che esce periodicamente almeno due volte l’anno ha il diritto - anche se ha concesso all’editore o al curatore un diritto d’uso esclusivo – di rendere pubblicamente accessibile, dopo la scadenza di dodici mesi dalla prima pubblicazione, il contributo nella versione del manoscritto accettato, fin tanto che non serva a uno scopo commerciale. La fonte della prima pubblicazione deve essere indicata. Un accordo divergente a detrimento dell’autore è senza effetto".

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Open Access come quinta libertàHorizon 2020 Italy. Hit2020 ricerca & innovazione

“In un’Europa in movimento verso un’integrazione sempre più stretta e necessaria tra scienza e società, l’accessibilità dei contenuti, e

in particolare dei dati scientifici della ricerca, riveste un ruolo strategico

L’accesso aperto, gratuito, senza restrizioni e in formato interoperabile a dati e informazioni frutto delle attività finanziate esclusivamente con fondi pubblici è essenziale per rinforzare la

relazione tra scienza e società, rinsaldare la fiducia collettiva nella ricerca e massimizzare anche in termini di consenso il

ritorno dell’investimento pubblico in ricerca. Non è possibile rinviare oltre una risposta soddisfacente alla richiesta della ‘quinta libertà’ - libertà cioè di libera circolazione dei ricercatori e delle idee innovative - che con forza proviene

dalla società civile europea” [José Manuel Barroso, presidente della CE]