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l’archivo istituzionale di Ateneo per la ricerca Antonella De Robbio CAB Centro di Ateneo per le Biblioteche Legnaro, 5 marzo 2008

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Padua@researchl’archivo istituzionale

di Ateneo per la ricerca

Antonella De RobbioCAB Centro di Ateneo per le Biblioteche

Legnaro, 5 marzo 2008

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Per esserci impatto è necessaria un’ampia disseminazione

Attraverso una corretta riallocazione creativa dei diritti, i membri delle comunità delle università possono usare la protezione data dal copyright per meglio servire i vasti e dinamici interessi associati alla crescita e alla condivisione della conoscenza - che rappresenta la missione principale dell'Università - in diretta corrispondenza con i dettami costituzionali, per i quali il copyright dovrebbe promuovere il progresso della scienza e delle arti utili.

Ownership of New Works at the University: Unbundling of Rights and the Pursuit of Higher Learning (CSU, SUNY, CUNY, 1997)

Sito: Create Change

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Università e Open Access Il termine nasce e si sviluppa da un movimento

internazionale giunto in Europa e recentemente affermatosi anche in Italia (Conferenza di Messina)

L’Open Access si riferisce al mondo della ricerca e alla sfera dei contenuti digitali

incoraggia scienziati, ricercatori e studiosi a disseminare i propri lavori di ricerca rendendoli liberamente accessibili.

Lo scopo dell’Open Access è rimuovere ogni barriera economica, legale o tecnica all’accesso dell’informazione scientifica, ciò al fine di garantire il progresso scientifico e tecnologico a beneficio di tutta la collettività.

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Definizione diOpen Access

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I due veicoli dell’Open Access

deposito negli Open Archives delle produzioni di ricerca attraverso il processo di self-archiving

pubblicazioni entro iniziative di editoria elettronica sostenibile OA journals (BOAI, SPARC) Creazione di strumenti per la costruzione e gestione Supporto a forme di editoria OA completa o

parziale:fase di transizione, modelli economici alternativi, sensibilizzazione autori (varie esperienze, piattaforme, editoria sostenibile ...)

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Cosa è un Open Archive Open Archive, o E-prints server, è un archivio

preposto al deposito dei documenti scientifici, in forma elettronica, alla loro gestione e conservazione.

Può essere organizzato a livello istituzionale o a livello disciplinare.

I documenti elettronici possono essere depositati direttamente dagli autori attraverso un semplice processo noto come self-archiving o auto-archiviazione (da non confondere con il self-publishing) o da terze persone (bibliotecari)

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I repository istituzionali

sono collezioni digitali: raccolgono e conservano la produzione intellettuale delle comunità accademiche

sono un’estensione naturale delle responsabilità dell’istituzione come generatori di ricerca primaria

sono potenzialmente la componente più importante nell’evoluzione della struttura dei nuovi modelli di comunicazione scientifica

sono indicatori tangibili della qualità di un’istituzione, incrementandone la visibilità, il prestigio e il valore a livello pubblico

giocano un ruolo significativo nel processo evolutivo della ristrutturazione della comunicazione scientifica

offrono una risposta strategica ai problemi esistenti nel sistema che regola i periodici scientifici

forniscono un immediato complemento di qualità al modello di pubblicazione scientifica esistente

stimolano l’innovazione entro una struttura di editoria disaggregata

vengono alimentati dagli stessi autori tramite il processo di self-archiving

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I Rettori per l’Accesso Aperto

A seguito della conferenza di Messina del novembre 2004, promossa dalla CRUI, 75 atenei su 77 hanno sottoscritto la Dichiarazione di Berlino per l'Accesso Aperto alla ricerca scientifica.

“I convenuti […] dichiarano di aderire alla Dichiarazione di Berlino, “Berlin Declaration on Open Access to knowledge in the Science and Humanities” a sostegno dell’accesso aperto alla letteratura scientifica, con l’auspicio che questo gesto costituisca un primo ed importante contributo dato dagli Atenei italiani ad una più ampia e rapida diffusione del sapere scientifico.”

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Padua@Research

Il nostro Ateneo, primo tra tutti, ha deliberato di aderire all'Open Access.

In particolare il Senato Accademico in sede di delibera in merito all’adesione della Berlin Declaration nel novembre 2004 ha considerato utile che anche le Tesi di dottorato siano contemplate entro un framework di Accesso Aperto.

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Distribuzione di archivi aperti nel mondo

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Livello nazionale (2006-2007)Il lavoro del gruppo CRUI: OA tesi di dottorato

Normativa sul diritto d’autore (Legge 633/1941) Nuovo codice sui brevetti (D.lgv. 30/2005) Regolamento sui brevetti, TTO (Area Trasferimento di

Tecnologia): coinvolte solo alcune discipline (5 tesi di dottorato brevettate in 5 anni su circa 1800 tesi)

Leggi speciali sul dottorato e conseguenti decreti ministeriali per il deposito obbligatorio

Legge sul deposito legale (conservazione press le Biblioteche Nazionali)

Gruppo di lavoro OA/CRUI e documento avv. Grassi della CRUI (linee guida nazionali per le tesi di dottorato)

Sguardo sull’Europa (oltre il 95% delle tesi di dottorato nei progetti europei è ad accesso aperto)

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Orientamento in Europa: accesso aperto senza embargo (95%)

Progetto ETHOShttp://www.jisc.ac.uk/publications/publications/pub_ethosbp.aspx

Promise of sciencehttp://www.darenet.nl/en/page/language.view/promise.page

NDLTDhttp://www.ndltd.org/

DRIVERhttp://www.driver-repository.eu/

DART-Europe (Consorzio Europeo)http://www.dartington.ac.uk/dart/

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Le tesi di dottorato rappresentano il 52% dei documenti contenuti negli archivi aperti !

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Il ruolo del CAB

Nel 2005 il CAB ha proceduto a implementare un Eprints – o archivio aperto istituzionale – chiamato Padua@Research per il deposito delle produzioni intellettuali di ricerca (comprese le tesi di dottorato).

L’archivio è stato creato per ospitare documenti in formato elettronico derivanti dall’attività scientifica di docenti, ricercatori e collaboratori dell’Ateneo.

Padua@Research si colloca entro l’infrastruttura del Settore Progetti e Biblioteca Digitale del Sistema Bibliotecario di Ateneo, ed è costruito secondo gli standard e i protocolli internazionali OAI Open Archive Iniziative.

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Lo scopo di Padua@Research offrire e mettere a disposizione delle comunità di studiosi, uno

strumento per il deposito dei lavori di ricerca che raccolga, oltre ai riferimenti bibliografici (autore, titolo,…) anche il testo pieno del lavori scientifici.

mettere a disposizione tutte le informazioni per una gestione corretta dei diritti ed un controllo efficace del copyright

l’archivio non si sostituisce alle riviste (né tradizionali né ad accesso aperto) e non effettua peer-review dei lavori depositati, semplicemente vuole essere un punto di raccolta, gestito in-home, di ciò che si produce a livello istituzionale, creando un database ricercabile e immediatamente fruibile.

garantire la conservazione a lungo termine della documentazione depositata.

partecipare a una strategia internazionale di diffusione dell’informazione di contenuto, attraverso il protocollo internazionale OAI-PMH, entro un framework di ricerca

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475 tesi di dottorato depositate

Dal gennaio 2008 (20.mo ciclo) vengono depositate in Padua@Research tutte le tesi di dottorato nel rispetto del copyright e con liberatoria a seguito di modifica di regolamento e in collaborazione con gli Uffici competenti dell’Amministrazione - Ufficio dottorato

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Pagina dei metadati 2. Titolo

3. Lingua

4. Autore

5. Numero di matricola

6. Relatore

7. Correlatore

8. Coordinatore ciclo di dottorato

9. Anno di pubblicazione

10. Istituzione

11. Pagine

12. Informazioni aggiuntive

13. Abstract

14. Riferimenti bibliografici

15. Parole chiave

1. Tipo di E-print

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Fase di caricamento del full-text

1. Selezionare tipo di file

2. Tipo di accesso

Accesso aperto

Accesso chiuso

3. Motivazioni

Menù a tendina:- Documento HTML- Documento PDF- Documento Postscript- Documento ASCII-Immagine di copertina- Altro

Restrizione Temporanea

(embargo)

Restrizione permanente

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Restrizione temporanea(embargo)

Menù a scelta multipla: motivazioni per eventuale settaggio di un periodo di

embargo

Segreto industriale

Segretezza d’ufficio

Motivi editoriali

Altra motivazione

Box a testo Pieno per l’aggiunta Di ulteriori motivazioni

Campo:Embargo fino

a …

1 anno dal deposito

18 mesi dal deposito

3 anni dal deposito

Altra data

Accesso chiuso

Priorità della ricerca(accordi con terze parti)

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Restrizione permanente

Menù a scelta multipla: motivazioni per la scelta di restrizione

permanente

Documento soggetto a copyright

Uso di immagini o materiale altrui non autorizzato

Motivi di sicurezza

Dati personali o privacy

Altra motivazione

Box a testo Pieno per

l’aggiunta Di ulteriori motivazioni

Accesso chiuso

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Future direzioni Popolamento dell’archivio: pensare a

strategie adeguate. Esempi eccellenti: mandati dei senati di Harvard, MIT, Cornell, Berkeley,…

Coinvolgimento dei Poli bibliotecari per un supporto efficace ai docenti per un deposito costante e consapevole

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Spazio europeo della ricerca!? analisi bibliometriche sulle citazioni e statistiche di utilizzo, sono

potenti strumenti applicati alle produzioni intellettuali della ricerca oggi in mano a interessi di pochi privati

il rischio di uno sviluppo incontrollato di un mercato secondario di ricerche “metascientifiche” è davvero allarmante

Le possibilità strategiche di indicatori scientifici su argomenti caldi, come nuovi farmaci, o nuovi materiali o su certi progetti di ricerca, sono immense proprio perché somigliano alle indagini di marketing applicate allo studio delle abitudini e dei profili dei consumatori

Il monitoraggio dei dati, la misurazione dell’uso delle ricerche, utili a fare previsioni, oggi in mano a pochi potenti privati possono influenzare le strategie di investimento e le politiche scientifiche nazionali. Lo scenario è inquietante come ci dice Jean-Claude Guedon

È necessario invece lavorare su strumenti bibliometrici progettati come bene pubblico entro un spazio panottico aperto.

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Richard J Roberts, Nobel Prize winner for Physiology or Medicine in 1993, firmatario della Petizione UE ha detto:

"Open access to the published scientific literature is one of the most desirable goals of our current scientific enterprise. Since most science is supported by taxpayers it is unreasonable that they should not have immediate and free access to the results of that research. Furthermore, for the research community the literature is our lifeblood. By impeding access through subscriptions and then fragmenting the literature among many different publishers, with no central source, we have allowed the commercial sector to impede progress. It is high time that we rethought the model and made sure that everyone had equal and unimpeded access to the whole literature. How can we do cutting edge research if we don't know where the cutting edge is?”