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Intervento Dr.ssa Berton (II parte) Individuazione precoce DSA a.s. 2014-15
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INTERVENTI PER LO SVILUPPO DELLA QUALITA’ DELLA DIAGNOSI, RIABILITAZIONE E DELLE AZIONI IN AMBITO
SCOLASTICO E DI SUPPORTO ALLO STUDIO DEI SOGGETTI CON DSA
CONEGLIANO 30 -10-2014
DSA, stili di apprendimento, metodo di DSA, stili di apprendimento, metodo di DSA, stili di apprendimento, metodo di DSA, stili di apprendimento, metodo di studio, autonomiastudio, autonomiastudio, autonomiastudio, autonomia
RELATORE Berton Maria AngelaRELATORE Berton Maria AngelaRELATORE Berton Maria AngelaRELATORE Berton Maria Angela
DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO
• Dislessia• Disgrafia• Disortografia• Discalculia
DISLESSIA
è
• il disturbo specifico di lettura
• si caratterizza per la difficoltà a effettuare una lettura accurata e fluente in termini di velocità e correttezza
• tale difficoltà si ripercuote, nella maggioranza dei casi, sulla comprensione del testo.
DISORTOGRAFIAè
• il disturbo specifico che riguarda la componente costruttiva della scrittura
• è legata quindi ad aspetti linguistici
• consiste nella difficoltà di scrivere in modo corretto
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DISGRAFIA
• riguarda la componente esecutiva, motoria, di scrittura
• è la difficoltà a scrivere in modo fluido, veloce ed efficace
DISCALCULIA
• riguarda il disturbo nel manipolare i numeri
• nell’eseguire calcoli rapidi a mente
• nel recuperare i risultati delle tabelline e nei diversi compiti aritmetici
DISLESSIA EVOLUTIVA(International Dyslexia Association 2003)
• DISABILITA’ SPECIFICA DELL’APPRENDIMENTO
• ORIGINE NEUROBIOLOGICA
• DERIVA DA UN DEFICIT DELLA COMPONENTE
FONOLOGICA DEL LINGUAGGIO
DSA come. Disturbo/Disabilità
suddisfa i criteri condivisi dalla comunità scientifica per identificare i disturbi, con lo scopo:
• di facilitare la comunicazione scientifica• permettere studi sulla frequenza dei disturbi• permettere un’organizzazione coerente dei Servizi• rendere i risultati della ricerca confrontabili (PARCC, 2011). • ha uno scopo etico di protezione sociale: è utile quando viene utilizzato
per rivendicare un diritto a pari opportunità nell’istruzione quella della disabilità è, infatti, una relazione sociale, non una con-dizione soggettiva della persona (PARCC, 2011).
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DSA come: Difficoltà
Difficoltà che osserviamo come manifestazioni del Disturbo.
I DSA sono solo un aspetto di una persona che ha un proprio carattere, punti di forza e punti di debolezza, caratteristiche e peculiarità che incidono anche sul modo di affrontare e gestire la propria vita comprese le difficoltà
DSA come: Differenza
Secondo il modello sociale delle differenze individuali, se c’è una difficoltà, questa dipende soprattutto dalla cultura in cui siamo immersi: se vivessimo in una cultura orale, i DSA non si manifesterebbero, poiché non sarebbe richiesta la letto-scrittura (Pollak, 2009).
In base a questo modello, i DSA rientrerebbero nelle differenze individuali, tipiche della neurodiversità umana, secondo cui gli individui possono pensare o comportarsi, per certi aspetti, ognuno in modo differente dagli altri, respingendo quindi l’idea che queste differenze siano necessariamente disfunzionali e che debbano essere “corrette” (Grant, 2009).
ABILITA’ABILITA’
��EE’ la capacità di mettere in atto una serie di ’ la capacità di mettere in atto una serie di
azioni, spesso in sequenza tra loro, in modo azioni, spesso in sequenza tra loro, in modo
rapido ed efficiente per raggiungere uno scopo rapido ed efficiente per raggiungere uno scopo
con un minimo dispendio di risorse (G. Stella)con un minimo dispendio di risorse (G. Stella)
DISABILITA’
� Incapacità a stabilizzare una routine di azioni
� L’allenamento non produce gli effetti attesi
� Non scatta l’automatismo
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ABILITA’
diversa da
INTELLIGENZA
Quali effetti genera la disabilità sul processo di apprendimento
* l’allenamento non sortisce gli effetti attesi
* il bambino si dimostra particolarmente sensibile alle variazioni, anche piccole, per cui non riconosce come comparabili situazioni anche molto simili
* le condizioni di partenza impediscono all’esperienza di depositare una traccia e successivamente di rinforzarla
A a a a a
casa
Leggere è una abilità stabilizzata come nuotare andare in bicicletta (è un
apprendimento procedurale)
ORIGINENEUROBIOLOGICA
• Costituzionale – fa parte della dotazione innata –tende a persistere nel tempo.
• Con interventi idonei si riducono gli effetti e si ottengono buoni risultati funzionali se il disturbo:
- viene affrontato precocemente
- con tecniche adeguate
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Disturbo fonologico espressivo (G.Stella)
Realizzazioni poco intelleggibili
Miglioramento della produzione verbale
Difficoltà di analisi fonologica e
di programmazione fonologica Diff. Di letto-scrittura
Difficoltà di accesso lessicale
4 aa.
5 aa.
6 aa.
8 aa.
- studia sul quaderno (difficoltà a prendere appunti, calligrafia non comprensibile)
- ricopia in modo corretto il testo senza gli errori (disortografia)
- ricopia in modo leggibile (disgrafia)
- studia a memoria il dialogo (deficit MBT)
- esegui 10 espressioni (discalculia)
- leggi 3 volte la pagina da studiare (dislessia)
- correggi la verifica (… ma le verifiche come sono strutturate?! Riflessione sulle
verifiche come strumenti compensativi)
A volte al doposcuola arrivano tramite il diario e non solo
L’APPRENDIMENTO E’• Esperienza dipendente
• Ripetere l’esperienza genera apprendimento
• L’esperienza deve portare al successo
• Ripetere attraverso l’esperienza genera competenza
• REGOLE
• CLIMA DI CLASSE
• METODO
• TEMPI DI APPRENDIMENTO
FANNO LA DIFFERENZA NELL’APPRENDIMENTO
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IMPOTENZA APPRESA
• Più si sperimenta l’insuccesso, e quindi di non essere capaci, più si impara che non si è capaci di imparare.
Mariangela Berton - Monica Bertelli
Ogni persona possiededei propripropri
STILI DI APPRENDIMENTOSTILI DI APPRENDIMENTO,cioè particolari
MODALITA’ D’ELABORAZIONEMODALITA’ D’ELABORAZIONEdell’informazione che possono essere
messe in atto nelle varie fasi del processo di apprendimento
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Inoltre …
• Gli STILI COGNITIVI sono
LEGATI alla SCELTASCELTA concreta delle STRATEGIE STRATEGIE COGNITIVECOGNITIVE utilizzate
per risolvere un compito e NON vanno CONFUSI CON le ABILITA’ POSSEDUTE
• Uno STILE COGNITIVO può essere concepito come la PREDISPOSIZIONEPREDISPOSIZIONEad adottare strategie di apprendimento
e tende a stabilizzarsistabilizzarsi nel tempo ma non è necessariamente rigido
Lo stile cognitivo, applicato alle situazioni di apprendimento, è definito STILE STILE DIDI APPRENDIMENTOAPPRENDIMENTO
ed evidenzia il modo in cui l’allievo percepiscepercepisce, organizzaorganizza, fissafissa e recuperarecupera le informazioni.
Ognuno di noi ha un proprio modo di apprendere in base alla via preferenziale di accesso alle
informazioni.
Si definiscono essenzialmente 4 canali sensoriali con cui
l’informazione può essere percepita
• Stile visivovisivo--verbaleverbale
• Stile visivovisivo--non verbalenon verbale
• Stile uditivouditivo
• Stile cinestesicocinestesico
È importante conoscere
� Sia i diversi stili cognitivi e di apprendimento degli alunni
� Sia i propri stili cognitivi (che influenzano lo stile di insegnamento)
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Il successo scolastico è determinato da più Il successo scolastico è determinato da più fattorifattori
Ingredienti personali Buone strategieStile di apprendimento
Metodo di studio efficace
Successo / Senso di autoefficacia
È necessario comprendere il rapporto che c’è tra
stili di insegnamento, strategie impiegate e caratteristiche dell’alunno con DSA
Tratto da Come leggere la DISLESSIA e i DSA, GIUNTI Scuola, 2011.
Perché i ragazzi con DSA Perché i ragazzi con DSA faticano ad essere faticano ad essere
??
AUTONOMIA
• Facoltà di governarsi da sé
• Indipendenza di giudizio, libertà di pensare,d’agire
• Esprimere la capacità di darsi autonomamente regole
• Scegliere autonomamente obiettivi, scegliere i materiali, i metodi e le attività, l'organizzazione e lo svolgimento dei compiti scelti (Holec 1983)
• Essere un agente attivo nel processo di apprendimento (Rathbone 1971)
Alcune definizioni…
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• E’considerato sempre di più il vero obiettivo da
raggiungere (“studia in autonomia = studia da solo”)
AUTONOMIA COS’E’ ESSERE AUTONOMI?
• Non è saper fare da soli ad ogni costo o necessariamente
• E’ saper trovare il miglior modo per fare una cosa ( in termini di efficienza, fatica, tempi….)
• Spesso il miglior modonon è fare da soli
• E’ trovare la strategia giusta,gli strumenti giusti, gli aiuti giusti,le indicazioni giuste
QUINDI
Dobbiamo
• Mettere a disposizione gli strumenti che possono sostenere un percorso verso l’autonomia
• Farli conoscere
• Lavorare sulla consapevolezza
• Costruire un percorso che permetta al bambino/ragazzo di essere libero di pensare, di scegliere, di agire
• Per raggiungere un obiettivo:
- Ognuno troverà la propria strategia
- Ognuno userà gli strumenti che ottimizzeranno la sua modalità di apprendere
QUINDI
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PATTO CON LA FAMIGLIA• Consapevolezza delle abilita’ e delle caratteristiche dei
propri figli
• rispetto dei tempi, delle modalita’ di studio dei ragazzi
• valorizzazione delle strategie usate spontaneamente dai ragazzi nello studio
• supporto nell’utilizzo degli strumenti compensativi
• “studio” dei libri di scuola nelle loro componenti formali
• dialogo con la scuola
PATTO CON LA SCUOLA• Consapevolezza reciproca del fatto che sanno fare
• Conoscere e riconoscere l’importanza degli strumenti e delle misure compensative
• Motivare i ragazzi verso il percorso che porta all’autonomia
• Rispetto dei tempi di ognuno
e delle strategie di studio
dei ragazzi
• Realizzazione del PDP
STRUMENTI COMPENSATIVI
Quando parliamo di strumenti e di DSA pensiamo chiaramente
agli strumenti compensativi che ovviamente:
• non sono uguali per tutti
• non è sufficiente proporli, consegnarli perché vengano poi consapevolmente utilizzati.
•Bilanciare•Risarcire •Determinare una situazione di equilibrio
Alcune definizioni di Compensare..
• Ma anche come un disagio
• Come qualcosa che li mette nella posizione di “fregare” i compagni soprattutto nelle verifiche o interrogazioni
• Come dimostrazione delle proprie difficoltà
STRUMENTI COMPENSATIVI
I ragazzi con DSA possono percepirli, viverli:
• Come opportunità di scegliere
• Come integrazione, completamento della loro modalità di apprendere
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Permettono di raggiungere un buon grado di Autonomia
Permettono di informarsi, apprendere e comunicare senza necessariamente dipendere da un mediatore
Sintesi vocale
Audiolibro
Software - editor di testi e sintesi vocale
STRUMENTI COMPENSATIVIAlta tecnologia
Software -Mappe concettuali
Libro digitale
Permettono di raggiungere un buon grado di Autonomia
Permettono di informarsi, apprendere e comunicare senza necessariamente dipendere da un mediatore
STRUMENTI COMPENSATIVIAlta tecnologia
MATEMATICA:
ITALIANO:
STRUMENTI COMPENSATIVIBassa tecnologia
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RIFLESSIONIRIFLESSIONI
Clima di classe: creare circolarità, puntare sui punti di forza, parlare
delle difficoltà riconoscendole evitando così che ci siano
incomprensioni o derisioni;
Ambiente: strutturato, punti di riferimento precisi nello spazio in
modo da orientare i ragazzi nelle attività, organizzarlo in modo che
sia possibile l’attività individuale o di piccolo gruppo
A volte diamo modalità e comportamenti per “ scontati”
Un esercizio diventa facile o difficile se…….
Dobbiamo passare la consapevolezza che “abilità e intelligenza” non
sono la stessa cosa
Mariangela Berton - Monica Bertelli
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Strumenti: Strategie:
Software con sintesi vocale
Libri digitali 1. Attivazione conoscenze pregresse
2. Analisi indici testuali
3. Passaggio Indici testuali-mappamultimediale
4. Priming (per le prove di comprensione)
5. Lettura segmentata
6. Copia e incolla (per rispondere alle domande)
7. Attivazione magia (per le lingue straniere)
ORGANIZZATORI ANTICIPATI
Per usare in modo efficace gli organizzatori anticipati è necessario seguire 3 principi guida (Baxendell, 2003):
1) CONTINUITA’ (creare routines)
2) COERENZA (relazioni chiare e concetti limitati)
3) CREATIVITA’ (vari momenti e per scopi diversi, tutoring, gruppi cooperativi)
Organizzatori anticipati
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ORGANIZZATORI ANTICIPATIfare la scheda di un libro
1. Analisi Indici testuali in italiano
TITOLO DEL CAPITOLO
BOX DI APPROFONDIMENTO
TITOLO DEL PARAGRAFO
PAROLE CHIAVEsottolineate e
spiegate nel glossario
GLOSSARIO
IMMAGINI
1. Analisi Indici testuali in inglese
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4. Priming (lettura delle domande prima del testo)
AIUTO L’ALUNNO A ORGANIZZARE IL AIUTO L’ALUNNO A ORGANIZZARE IL PROPRIO STUDIO PROPRIO STUDIO
• Selezionare i contenuti del testo da studiare, individuare pochi concetti chiave in relazione
fra loro
• Utilizzare mappe concettuali e associare mediatori visivi sia nella fase di comprensione
degli argomenti sia per lo studio individuale
• Far accedere a questi semplici ausili con anticipo e prima dell’esposizione orale delle unità
didattiche, se possibile fornendo anche registrazioni
• Sviluppare la comunicazione e l’ascolto
• Leggere o registrare i testi dei problemi, scindere la soluzione dei problemi dal calcolo,
fornendo l’opportunità di usare la tavola pitagorica, la calcolatrice ed altri supporti
• In un testo valutare in modo costruttivo, separando l’errore dal contenuto
• Aiutare a pianificare i tempi di una prova orale
(rilettura del testo, degli appunti e/o della mappa, preparare una lista
di domande e/o schema di interrogazione, simulare l’interrogazione
rispondendo ai quesiti formulati curando l’esposizione)
• Attirare l’attenzione durante la lezione in classe
(utilizzando enfasi, tono della voce gestualità, mimica, uso di
immagini)
• Riformulare i concetti con esempi e parole diverse
• Proporre esemplificazioni
AIUTO L’ALUNNO A ORGANIZZARE IL PROPRIO STUDIO AIUTO L’ALUNNO A ORGANIZZARE IL PROPRIO STUDIO
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• Informarsi e formarsi sui DSA
• Coinvolgere tutti gli insegnanti di classe accordandosi su:
� verifiche
� interrogazioni
� compiti per casa
� valutazione
• Passaggio comunicativo di informazioni ai nuovi insegnanti
AIUTO L’ALUNNO A ORGANIZZARE IL PROPRIO STUDIO AIUTO L’ALUNNO A ORGANIZZARE IL PROPRIO STUDIO
Libro digitale
libro digitale: formato digitalizzato della versione stampata: si presenta dunque come la versione cartacea, ma dentro al computer. Tale strumento permette quindi di evitare la fase di scannerizzazione e solitamente quella di utilizzo dell’OCR, per passare direttamente all’utilizzo del software di gestione della sintesi vocale per la lettura attraverso l’ascolto.
CARATTERISTICHE DELLA
SINTESI VOCALE
• GRADEVOLEZZA: la voce risulta gradevole a chi la utilizza, somigliante alla voce umana, accettata in tempi
rapidi
• EFFICACIA: aiuta a comprendere i testi (per studiare, per rileggere, per individuare gli errori),rispetta la
punteggiatura,legge le pause, consente di regolare la velocità di lettura mantenendo l’intellegibilità delle parole