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Un progetto di prevenzione 2.0 in ambito scolastico Marco Vagnozzi Educatore – CeIS Centro di Solidarietà di Genova

"Facebook & Salute": un progetto di prevenzione 2.0 in ambito scolastico

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Paper presentato a Pisa il 7 maggio 2013 al convegno "Didamatica 2013"

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Un progetto di prevenzione 2.0 in ambito scolastico

Marco Vagnozzi

Educatore – CeIS Centro di Solidarietà di Genova

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Il progetto• Prevenzione del consumo di sostanze legali ed illegali nei contesti

scolastici• 10 studenti di età compresa tra 15 e 16 anni (Deledda International

School di Genova)• Modalità mista o blended: interventi educativi in presenza alternati

a sessioni a distanza.• Utilizzo del social network Facebook• Obiettivi: accrescere la consapevolezza sui comportamenti a

rischio, migliorare l’informazione e il senso critico, promuovere la partecipazione dei ragazzi quali fattori di protezione (Hawkins et al., 1992).

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La risorsa Facebook

• Il più popolare sito di social networking al mondo; il secondo sito più visitato dopo Google (Guerrini, 2012)

• Numerose funzionalità: chat, bacheca, upload di contenuti multimediali, gruppi di discussione, eventi pubblici, applicazioni ecc.

• Poche applicazioni in ambito educativo e formativo, mentre ne esistono per altre risorse del Web 2.0 come i blog (Vagnozzi, 2011) o il microblogging Twitter (Borau et al., 2009).

• Potenzialità per la formazione: interazione e scambio con gli studenti, pubblicazione di materiali (slide, note, link, video, ecc); creazione di gruppi tematici. Promozione di un apprendimento informale, nella direzione della costruzione di conoscenza e del peer learning (Ranieri, 2005)

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L’esperienza di “Facebook & Salute”

• Un mese circa di lavoro, tra novembre e dicembre 2011• 4 incontri tematici in presenza (aspetti legali e medici dell’uso di

sostanze, comunicazione sociale)• Metodologie fortemente interattive [ad es. video training ; circle

time; brainstorming]• Utilizzo di slide informative• Utilizzo di un gruppo chiuso su Facebook, in alternanza con gli

incontri in presenza. Impiego di altri software e risorse come Cmaps e SlideShare.

• Ricerca quantitativa (questionari di apprendimento) e qualitativa (focus group, analisi testuale dei messaggi via Facebook).

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Strumenti di valutazione

• Questionario in forma anonima, elaborato sulla base di strumenti già validati (Health-Belief Questionnaire, cfr. Bonino et al., 2003). Aree indagate: 1) uso dei nuovi media, 2) auto-valutazione del consumo di sostanze, 3) informazioni di carattere medico e legale, 4) percezione del rischio. Valutazione ingresso VS. uscita e gruppo di controllo identico per numero ed età dei partecipanti.

• Focus group finale per indagare: 1) livello di soddisfazione del target; 2) percezione degli strumenti utilizzati.

• Analisi testuale tramite software AntConc per evidenziare: 1) numero totale di messaggi inseriti su Facebook; 2) ricorrenza di determinate parole chiave; 3) percezione del rischio.

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Risultati dei questionari

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L’alcol aiuta ad alzare la temperatura corporea

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Quali cose pensi ti possano capitare quando consumi alcool?

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Aspetti emersi dai focus group

• Molto apprezzati la modalità interattiva e l’uso di Facebook

• I ragazzi sono rimasti colpiti dai video e dai numerosi messaggi trasmessi dai media (spot commerciali, pubblicità progresso ecc.)

• Possibile uso educativo e non solo ludico di Facebook• Progetto molto gradito ai partecipanti

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L’analisi testuale

• 39 commenti ai post proposti dall’educatore (media: 3,9 per studente)

• 6 link pubblicati dai ragazzi• Prevalenza di vocaboli riguardanti gli alcolici (31 volte), le sostanze

illegali e gli energy drink (10), o di parole come “persona” (16), “conseguenze” e “pericolo” (7), ma anche “video” (12)

• Frequente associazione tra l’uso di sostanze e i comportamenti pericolosi (ad es. la guida), o la responsabilità da avere verso gli altri buon atteggiamento critico per il gruppo target

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Conclusioni e limiti del progetto

• “Facebook & Salute” è risultato efficace per gli obiettivi preposti, interessante e stimolante per gli studenti.

• Esperienza di uso del Web 2.0 per la prevenzione, campo in cui i nuovi media sono ancora poco diffusi e in cui mancano appropriate valutazioni.

• Pochi studenti coinvolti, per un breve periodo.• Nessuna valutazione in follow-up.• Potenziale utilità dell’impiego delle nuove tecnologie nella

promozione della salute. Necessità di ulteriori ricerche in proposito.

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Riferimenti bibliografici

• S. Bonino, E. Cattelino, S. Ciairano, Adolescenti e rischio. Comportamenti, funzioni e fattori di protezione, Giunti, Firenze 2003.

• K. Borau, C. Ullrich, J. Feng, R. Shen, Microblogging for Language Learning: Using Twitter to Train Communicative and Cultural Competence, “Lecture Notes in Computer Science”, 5686, 2009, 78-87.

• F. Guerrini, Facebook reloaded, Hoepli, Milano 2012.• J.D. Hawkings, R.F. Catalano, J.Y. Miller, Risk and Protective Factors for Alcohol and

Other Drug Problems in Adolescence and Early Adulthood: Implications for Substance Abuse Prevention, “Psychological Bulletin”, 112, 1992, 64-105.

• M. Ranieri, E-learning: modelli e strategie didattiche, Erickson, Trento 2005.• M. Vagnozzi, Fermiamoci un attimo! Il blog come spazio di riflessione e promozione

della salute nella tecno-era della velocità, Erga, Genova 2011.• M. Vagnozzi, Tweer Education: come utilizzare Twitter negli interventi di promozione

della salute a scuola, Atti del convegno Didamatica 2011, Politecnico di Torino, 4-6 maggio 2011.