Formazione ysei 3° lezione

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  1. 1. Munir Mohammad (Choudary)Munir Mohammad (Choudary) Universit YseiUniversit Ysei ISEOISEO Marted 24 febbraio 2015Marted 24 febbraio 2015
  2. 2. I PUNJABI NELLA DIASPORA: Famiglia, Gruppo e Individuo
  3. 3. LA DIASPORA La dispersione di un popolo che lascia la propria terra migrando in varie direzioni
  4. 4. LA DIASPORA Il paradigma della diaspora deve aver alcune caratteristiche: Quantitativo: deve spostarsi la maggioranza della popolazione; Come conseguenza di un cambiamento catastrofico; Attiva una costruzione dell'dentit etnica in altro luogo attraverso un progetto collettivo.
  5. 5. LA DIASPORA durante i tempi delle migrazioni di massa Oggi per si pu parlare di diaspora anche senza la presenza delle prime due caratteristiche ma concentrando l'attenzione sulla terza: la costruzione dell'identit altrove
  6. 6. LA DIASPORA nell'epoca della globalizzazione ATTRAVERSO strumenti, procedure e istituzioni formali e informali che riproducono questa identit da una generazione all'altra (socializzazione) e la difendono e la impongono nel presente (controllo sociale).
  7. 7. LA DIASPORA come mai l'uso del paradigma della diaspora? per cogliere le implicazioni dell'immigrazione ovvero operare attenzione verso la prospettiva trasnazionale del soggetto diasporico poich proprio il carattere trasnazionale della persona della diaspora, le conferisce un ruolo centrale nelle funzioni dello scambio e in primo luogo dello scambio economico,
  8. 8. LA DIASPORA i limiti e le risorse della diaspora La diaspora presenta i limiti e le risorse rispetto alla possibilit di generare sviluppo e coesione sociale. I limiti sono relativi al sospetto che ogni membro di una diaspora non mai solo il cittadino del suo Paese. Egli appartiene in varia misura anche ad un altro "noi" i cui interessi, strategie e talvolta sopravvivenza non coincidono necessariamente con gli interessi dello Stato legale ,
  9. 9. LA DIASPORA i limiti e le risorse della diaspora esemplificativo in questo senso sono le rimesse che, nel linguaggio comune, sono percepite come una espropriazione di ricchezza dal qui nostro ad un l non conosciuto ed estraneo; le risorse sono date dalla possibilit di guardare da una prospettiva diversa proprio questa doppia appartenenza e proprio le rimesse ci indicano la possibilit di un legame di crescita comune.
  10. 10. Pakistani nel mondo >1,000000 100000-1,000000 10,000-100,000 1,000-10,000
  11. 11. All'incirca 10 milioni sparsi quasi su tutta il pianeta: Asia: 4,5 mln Europa: 2,5 mln Americhe: 2 mln Africa: 0,5 mln Oceania: 0,5 mln Pakistani nel mondo
  12. 12. 16 miliardi di dollari nel 2014 8 paese nella classifica mondiale per le rimesse in denaro in entrata (Banca Mondiale) Pakistani nel mondo le rimesse verso il Pakistan
  13. 13. Nell'epoca della globalizzazione il modo in cui il risentimento si indirizza sui migranti attira l'attenzione e colpisce l'immaginazione, e per questo politicamente redditizio. I migranti rappresentano, in qualche modo perverso, tutto ci che genera ansia e semina orrore nelle nuove forme dell'incertezza e dell'insicurezza perennemente stimolate da forze globali, misteriose, impenetrabili e imprevedibili Bauman,
  14. 14. Il timore che l'immigrazione possa avere risvolti negativi sul benessere dei nativi assai diffuso () Le preoccupazioni originano dalla possibilit che il valore di ci che gli immigrati ricevono in beni e servizi pubblici ecceda quanto da loro pagato (in tasse, imposte, contributi sociali, tariffe (..) Reale o presunto che sia , si tratta di un fenomeno radicato nel dibattito corrente ().nonostante i risultati di questo studio consentono di concludere che non in atto un drenaggio di risorse pubbliche da parte degli immigrati Studio ISMU (Dallavillova, 2010)
  15. 15. la compresenza nello stesso luogo di una diversit etnica fa crollare la solidariet sociale e la fiducia negli altri e rende le persone pi egoiste e chiuse in s stesse; (...)analizzando i dati abbiamo subito notato che i luoghi dove la solidariet sociale era pi alta, erano quelli pi omogenei da un punto di vista razziale... Robert Putnam