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In questo giornale parleremo di: Irina, mediatrice culturale, una ragazza molto speciale!!! Peppino Impastato, la voce della lotta alla mafia PON FSE C3 2010-1892 1 Peppino Impastato, la voce della lotta alla mafia Padre Pino Puglisi, detto 3P La pagina dei giochi Giovanni e Paolo: il coraggio di dire no alla mafia Libera Piazza: il nostro contributo alla manifestazione. Inoltre … le foto scattate durante i lavori e disegni creati da noi

Giornalino pon c3 legalita aspra

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Page 1: Giornalino pon c3 legalita aspra

In questo giornale parleremo di:

Irina, mediatrice culturale, una ragazza molto spec iale!!!

Peppino Impastato, la voce della lotta alla mafia

PON FSE C3 2010-1892

1

Peppino Impastato, la voce della lotta alla mafia

Padre Pino Puglisi, detto 3P

La pagina dei giochi

Giovanni e Paolo: il coraggio di dire no alla mafia

Libera Piazza: il nostro contributo alla manifestazion e.

Inoltre … le foto scattate durante i lavori e disegn i creati da noi

Page 2: Giornalino pon c3 legalita aspra

Il nostro giornale nasce all’interno delprogetto PON: “A caccia dei diritti umani”promosso dall’Istituto ComprensivoCastrenze Civello di Aspra incollaborazione con l’Associazione ApritiCuore Onlus di Palermo.Ma perché un Giornale?Il giornale ci è sembrato un ottimostrumento, immediato, di facile fruizione,interessante e, anche, divertente per farcircolare notizie che avessero il saporedella SPERANZA! Si, speranza perché èquesta che ci ha animato per tutto ilpercorso di lavoro. Trattare i temi della legalità edell’interculturalità, parlare di uomini

comeGiovanni Falcone, Paola Borsellino, DonGiuseppe Puglisi ci ha permesso di crederenel futuro: NEL NOSTRO FUTURO, quello

GLI ALUNNI CHE HANNO COLLABORATO

SONO:Presentazione

Balistreri MariaBalistreri Noemy

Conti ChiaraD'Acquisto Alessia

Di Salvo Provvidenza FabianaDi Salvo FedericaDi Salvo Noemi

La Licata Salvatore PioLo Nardo GianpieroLucchese Veronica

Mangione Maria RosariaMessina Gilda Maria

Nicosia LeonardoPiretto Paolo

2

nel futuro: NEL NOSTRO FUTURO, quelloStesso che 3 P (Padre Pino Puglisi)desiderava per i suoi ragazzi e che davatanto fastidio agli uomini di “CosaNostra”. Attraverso questo giornale abbiamo cercatodi raccontare quello che abbiamo imparatoda questa esperienza. Lo abbiamo fattotramite articoli, foto, testi, immagini chetestimoniano l’impegno che tutti noiabbiamo messo per rispondere ad unadomanda, che poi è il titolo del nostrogiornale: “CHE COS’È LA LEGALITÀ?”.Leggendo le pagine che seguono capireteche cos’è per noi la legalità!

BUONA LETTURA!

Piretto PaoloPresentato EmiliaSardina AntoninoStorniolo MiriamTaormina Sofia

Vanella FrancescoVentimiglia Federica

Zizzo Giuseppe

Page 3: Giornalino pon c3 legalita aspra

Il 30 marzo abbiamo

cominciato un progetto PON

dove abbiamo incontrato una

persona che lavora come

Mediatrice Culturale

Il suo nome è Irina.

Durante l’incontro Irina ha

raccontato la storia della sua

vita.

E’ nata in un paese della

Romania ed ha vissuto con i

suoi nonni fino all’età di

quattordici anni. Poi è stata

aiutarla ad ambientarsi, la

prendevano in giro perché non

sapeva parlare la loro lingua.

Crescendo Irina, proprio per

le difficoltà incontrate, ha

studiato per diventare una

mediatrice culturale, cioè

colei che facilita le relazioni

tra persone appartenenti a

culture diverse. Infatti il suo

primo lavoro è stato in un

carcere minorile di Palermo

Una ragazza molto speciale!!!

3

quattordici anni. Poi è stata

adottata da una famiglia

italiana che le ha dato molto

amore. Il primo giorno di

scuola in Italia è stato molto

difficile per lei perché i suoi

nuovi compagni, invece di

carcere minorile di Palermo

dove aiutava le persone di

un’altra nazione a socializzare

fra loro. Irina è stata molto

simpatica e socievole con noi

e ci ha insegnato tantissime

cose che non conoscevamo!.

Maria balistreri

Giampiero Lonardo

Maria Rosaria Mangione

Page 4: Giornalino pon c3 legalita aspra

- Un gioco di ruolo per capire

l’importanza del Mediatore Culturale -

Irina ci ha fatto fare tanti

giochi. Il primo è stato un

“gioco di ruolo”: si tratta di

una recita improvvisata!

Irina ha chiamato tre

bambini e ha assegnato ad

ognuno delle parti: uno

doveva interpretare il ruolo

del mediatore culturale, una

quello della bambina

straniera e l’ultima era la

mamma che aveva adottato

la bambina straniera.

La mamma preparava tutti i

Quando il mediatore parlò

con la bambina capì il motivo

per cui si rifiutava di

mangiare la pasta preparata

dalla madre: il basilico per i

Rumeni (paese di origine

della bambina) è una pianta

sacra e, quindi, la bambina

on poteva mangiarla.

Da quel momento la madre

iniziò a preparare piatti

Le attività svolte con Irina

4

La mamma preparava tutti i

giorni la pasta con il sugo e

il basilico, un piatto che la

bambina si rifiutava,

puntualmente, di mangiare.

Preoccupata per questo

comportamento, la donna

decise di chiamare il

mediatore culturale.

diversi dalla pasta con

il sugo e il basilico e la

bambina iniziò a mangiare!

Grazie a questa semplice

storia, Irina ci ha

fatto capire che il mediatore

culturale è colui che aiuta

due persone di culture

diverse a capirsi!

Veronica Lucchese

Federica Di Salvo

Disegno di Paolo Piretto

Page 5: Giornalino pon c3 legalita aspra

Durante l’incontro con l’espertaDurante l’incontro con l’esperta

abbiamo realizzato il cartelloneabbiamo realizzato il cartellone

dell’interculturalità!dell’interculturalità!

Ecco alcune ImmaginiEcco alcune Immagini

scattate durante i lavori ….scattate durante i lavori ….

Dall’inizio …

5

Siamo stati proprio bravi!

Page 6: Giornalino pon c3 legalita aspra

L’ANGOLO DELLA CUCINAL’ANGOLO DELLA CUCINAL’ANGOLO DELLA CUCINAL’ANGOLO DELLA CUCINA

A PROPOSITO DI CULTURAA PROPOSITO DI CULTURAA PROPOSITO DI CULTURAA PROPOSITO DI CULTURA

DALLA SICILIA ALLA CINA: LA TRADIZIONE IN CUCINADALLA SICILIA ALLA CINA: LA TRADIZIONE IN CUCINADALLA SICILIA ALLA CINA: LA TRADIZIONE IN CUCINADALLA SICILIA ALLA CINA: LA TRADIZIONE IN CUCINA

La cultura passa anche dalla cucina.

In ogni paese del mondo ci sono i piatti

della tradizione i cui ingredienti e le

modalità di preparazione sono espressione

della storia di quella civiltà.

Cibi, che oltre a riempire gli stomaci degli

avventori, sono testimonianza della vita

quotidiana dei popoli della terra.

Pizza, couscous, muffin, arancine,

sushi … basta solo nominarli e davanti agli

occhi scorrono immagini legate a popoli,

storie, terre, culture diverse accomunate da

una cosa: il gusto irresistibile delle pietanze!

La classica base,il pomodoro, la

mozzarella,la fragranza del basilico e un filo

d’olio:cosa c’è di più sano e mediterraneo

Il coscous va preparato in un piatto largo e

basso (mafaradda), cotto a vapore in

una couscoussiera e portato in tavola nel

“lemmu”, largo vaso di terracotta.

Un altro modo particolare di presentare il

pesce in tavola arriva dalla tradizione

giapponese: il sushi. Nel VII secolo venne

introdotta in Giappone la tecnica della

marinatura, che permise ai cuochi di

specializzarsi nel confezionare il pesce con

il riso: con la fermentazione del pesce, il

riso produce una acido lattico che marina il

pesce. Questo prodotto si chiamava nare

sushi e fu il primo metodo di produzione dal

quale, tramite altri passaggi, derivò il sushi

che oggi conosciamo e apprezziamo

6

d’olio:cosa c’è di più sano e mediterraneo

della PIZZA MARGHERITA?

Lo sapevate che deve il suo nome ad una

regina? Sarà forse per questo che è nota

anche come la “regina delle pizze”!

Parlando di tradizione in cucina a tutti noi,

“siciliani doc”, è venuto in mente una

buonissima specialità della cucina

siciliana e, in particolare, di quella

palermitana: le ARANCINE … solo

nominarle fa venire l’acquolina in bocca:

“GNAM!”.

L'arancina sembra essere stata importata

dagli arabi. Invece l'impanatura e la frittura

sembrano venire dalla corte di Federico II.

Un altro piatto che troviamo nella cucina

siciliana, specialmente nella zona del

trapanese, ma che si lega alla storia e alle

tradizioni conviviali delle popolazioni arabe è il

COUSCOUS.

che oggi conosciamo e apprezziamo

Come ogni pasto che si rispetti non poteva

mancare il dolce.

Dagli Stati Uniti d’America arrivano i Muffin:

piccole tortine consumate tipicamente a

colazione.

Per prepararle è necessario uno stampo

apposito oppure delle formine di carta.

Esistono tante varianti: allo yogurt,

con gocce di cioccolato, ai mirtilli …

tutte una vera delizia!

Oltre alla fame che ci è venuta, parlando

di cibo, il messaggio trasmesso e che,

speriamo passi leggendo queste pagine,

è che l’educazione interculturale, il

rispetto dell’altro, della diversità passa

anche dalla CUCINA!

Chiara ContiSalvatore La Licata

Antonino SardinaGiuseppe Zizzo

Page 7: Giornalino pon c3 legalita aspra

E ora … gli ingredienti!!ARANCINEARANCINE

Gr. 500 di riso, 1 cipolla, gr. 200 di

rigaglie di pollo, gr. 200 di polpa di

Vitello tritata, gr. 250 di piselli, gr.

150 di concentrato di pomodoro, 1

tazza di brodo vegetale, 1 ciuffo di

prezzemolo, 1 costa di sedano, alcune

foglie di basilico, gr. 100 di burro, 1

bustina di zafferano, gr. 100 di

formaggio grana grattugiato, 4 uova,

gr. 200 di mozzarella, gr. 150 di

farina bianca, gr. 400 di pangrattato,

olio extravergine di oliva, sale,

pepe, abbondante olio per friggere.

IL COUS COUS O COUSCOUS

Gr 500 di semola di grano duro, farina,

alloro, acqua, olio extravergine di oliva,

Sushi300 gr di riso a chicco piccolo

340 ml d'acqua

1 pezzo di alga Kombu (5 cm X

10 cm)

10 cucchiai di aceto

2,5 cucchiai di zucchero

1 cucchiaino di sale

Muffin ai mirtilli125gr di mirtilli

250 gr di farina 00

80 gr di zucchero

3 cucchiaini di lievito in polvere

½ cucchiaino di sale

1 uovo

1 cucchiaino di scorza d’arancia

grattugiata

60 gr di burro

25 cl di latte

7

alloro, acqua, olio extravergine di oliva,

sale, pepe o peperoncino.

La pizza margherita

1L. Di acqua

2kg di farina

20g di lievito fresco (7 di

quello secco)

50g di sale marino

Pomodoro mozzarella e basilico

MafaraddaMafaradda CouscoussieraCouscoussieraLemmuLemmu

Sushi giapponeseSushi giapponese

Muffin ai mirtilliMuffin ai mirtilli

Alessia D’Acquisto

Paolo Piretto

Miriam Storniolo

Francesco Vanella

Page 8: Giornalino pon c3 legalita aspra

Le pagine dei giochiLe pagine dei giochi… e adesso, dopo le tradizioni in cucina, vi presentiamo … e adesso, dopo le tradizioni in cucina, vi presentiamo alcuni giochi dal “sapore culturale”….Buon alcuni giochi dal “sapore culturale”….Buon appetappet … …

opsops …. …. Buon divertimento!Buon divertimento!

Trova l’ingrediente sbagliato

SushiA) 10 cucchiai di Sale

B) 1 foglia di Alga Kombu

Unisci con una freccia la pietanza con l’ingrediente giusto

Sushi

Tutte le soluzioni ai giochi le trovate a pagina: 25, 26 e 27Tutte le soluzioni ai giochi le trovate a pagina: 25, 26 e 27

8

Kombu

C) Riso

Cous-cousA)Acqua

B)4 cucchiai di Sale

C) Pepe o Peperoncino

Cous-cous

10 10 cucchiai di acetocucchiai di aceto

Sushi

Farina,sale,olioFarina,sale,olio

Alessia D’Acquisto

Emilia Presentato

Page 9: Giornalino pon c3 legalita aspra

Collega i disegni alle parole esatte

fâá{| z|tÑÑÉÇxáx fâá{| z|tÑÑÉÇxáx fâá{| z|tÑÑÉÇxáx fâá{| z|tÑÑÉÇxáx

Cous cous araboCous cous araboCous cous araboCous cous arabo

_xÅÅâ tÜtuÉ _xÅÅâ tÜtuÉ _xÅÅâ tÜtuÉ _xÅÅâ tÜtuÉ

Maria Rosaria Mangione

9

ED ECCO LA NOSTRA SPECIALITA’ L’ARANCINA

CANCELLA GLI INGREDIENTI SBAGLIATI E COMPLETA LA RI CETTA

GR 500 DI RISO, GR 60 DI ZUCCHERO. 1 CUCCHIAINO DI SCORZA D’ ARANCIA GRATTUGGIATA, GR 200 DI POLLO,1/2 CUCCHIAINO DI SALE, 1 UOVO, GR 400 DI PANGRATTATO GR 250 DI FARINA

Veronica Lucchese

Page 10: Giornalino pon c3 legalita aspra

COLLEGA CON DELLE LINEE GLI INGREDIENTI ALL’IMMAGINE CORRISPONDENTE

• 125 GR MIRTILLI

• 500 GR DI RISO

• ½ CUCCHIAINO DI SALE

• 60 GR DI BURRO

ARANCINA

10

• 60 GR DI BURRO

• 1 CIPOLLA

• 25 CL DI LATTE

MUFFIN

Giampiero Lonardo

Giuseppe Zizzo

Page 11: Giornalino pon c3 legalita aspra

E ORA UN GIOCO SULL’ORGOGLIO NAZIONALE:LA PIZZA MARGHERITA

Completa la pizza margherita e rispondi a gli indovinelli

11

Nella pizza margherita ci va la zucchina?

Nella pizza margherita ci va la mozzarella?

Nella pizza margherita ci vanno le carote?

Nella pizza margherita ci va l’origano?

Nella pizza margherita ci va la melanzana?

Nella pizza margherita ci va il basilico?

Chiara Conti

Miriam Storniolo

Page 12: Giornalino pon c3 legalita aspra

Storie dell’AntimafiaFalcone e Borsellino: il coraggio di dire no alla m afia

- Due esempi per vivere nella legalità -

Oggi abbiamo parlato della mafia e di due grandi persone

che l’hanno combattuta: i giudici Giovanni Falcone e Paolo

Borsellino. L’esperta ci ha raccontato la loro storia e ci ha detto che

sotto la casa di Falcone c’è un albero dove le persone hanno appeso

cartelloni e striscioni per ricordarli. L’albero è simbolo di speranza, di

pace, di voglia di giustizia e rappresenta, anche, l’impegno dei

cittadini onesti a ribellarsi contro la mafia! Falcone e Borsellino sono

morti in due grandi attentati chiamati: “ la strage di Capaci” in cui

morì Falcone esplodendo con la sua macchina e “la strage di via

D’Amelio” dove morì Borsellino, sotto casa di sua madre. I giudici

morirono perché dedicarono la loro vita alla lotta contro la mafia e

perché arrestarono tanti mafiosi. Ciò che ha colpito di più gli alunni

che hanno ascoltato le loro storie è stato il coraggio di Falcone e

Borsellino. Questi due grandi uomini, pur sapendo del pericolo che

correvano, non si sono tirati indietro e non hanno mai chinato il capo

davanti alle situazioni più difficili. Durante il laboratorio sono state

svolte alcune attività. Dopo aver diviso gli alunni in tre piccoli

gruppi di lavoro, l’esperta ha assegnato il compito di inventare il

finale di una storia di mafia. Ogni gruppo era libero nella ricerca del

finale il cui unico vincolo era che si trattasse di un Lieto fine: il bene

doveva trionfare! Una volta scritto il finale, ogni gruppo ha

drammatizzato la sua storia! In tutte le storie il lieto fine consisteva

L’ANGOLO DELLE OPINIONI a proposito di Mafia e Antimafia

Alessia Acquisto Emilia Presentato

Per noi la mafia è una cosa moltobrutta che non dovrebbe esistereperché porta solo alla mortePensiamo che Falcone e Borsellinosiano state delle persone moltoimportanti e coraggiosePensiamo che l’omertà nondovrebbe esistere. Stare zittisignifica fare un favore ala mafia.Ascoltando le storie di Falcone eBorsellino Abbiamo imparato moltecose sulla mafia e su chi l’hacombattuta. Quando PaoloBorsellino e Giovanni Falcone sonomorti le persone, stanche deisoprusi, hanno scelto un albero(sotto casa di Falcone) comesimbolo di libertà e riconoscenzaper questi due grandi uomini.

Maria Rosari MangionePer me Falcone e Borsellino sono stati degli uominigiusti e molto coraggiosi, hanno affrontando molte

12

drammatizzato la sua storia! In tutte le storie il lieto fine consisteva

nella necessità di sconfiggere l’omertà per vincere la mafia e di avere

il coraggio di denunciare i soprusi delle organizzazioni mafiose.

Attraverso questo lavoro ciò che tutti gli alunni hanno compreso è

che le morti di Falcone e Borsellino non sono state inutili perché

ancora oggi:

“LE LORO IDEE CAMMINANO SULLE GAMBE DI ALTRI UOMINI”

Maria Balistreri

Sofia Taormina

giusti e molto coraggiosi, hanno affrontando molteBattaglie contro i mafiosi .In questi giorni abbiamo parlato di molte cose comeper esempio : legalità , mafia e omertà che sonostati, secondo il mio parere ,gli argomenti piùinteressanti. Penso che l’omertà non dovrebbeesistere perché è una cosa molto brutta. I mafiosicostringono la gente a non parlare per non farscoprire le cose brutte che fanno.

Nella foto Giovanni Falcone (a sinistra) e Paolo Borsellino

Antonino SardinaPer me la mafia e una cosa bruttissima. Gli uomini della mafia minacciano le persone, chiedono il pizzo, spacciano droga! Le persone che si ribellano purtroppo, a volte, sono uccise. In questi giorni ho imparato cos’è la mafia e chi sono Paolo Borsellino e Giovanni Falcone . Secondo me sono stati due bravissimi giudici e due grandi uomini coraggiosi e dediti al loro lavoro.La frase che più mi ha colpito di Paolo Borsellino è stata: “Non sono né un eroe né un kamikaze ma una persona come tante altre. L’importante e che sia il coraggio a prendere il sopravento”.Quella di Giovanni Falcone è : “Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una sola volta”.

Page 13: Giornalino pon c3 legalita aspra

Io sono Paolo Borsellino e dico che non ho mai chiesto

di occuparmi di mafia. Ci sono

entrato per caso e poi ci sono rimasto

Io sono Giovanni Falcone e voglio dirvi che gli uomini passano, le idee restano e continueranno a camminare sulle

13

per un problema morale: la gente mi

moriva intorno

camminare sulle gambe di altri uomini

Disegni a cura di Salvatore La Licata

Page 14: Giornalino pon c3 legalita aspra

GALLERIA FOTOGRAFICA

Lavori di gruppo … sulla legalità

14

Page 15: Giornalino pon c3 legalita aspra

Come l’albero di Falcone, anche noi abbiamo voluto creare il nostro simbolo della legalità

che contenesse alcune frasi importanti:“Il fiore della legalità”

15

Page 16: Giornalino pon c3 legalita aspra

Il cruciverba della Il cruciverba della legalitàlegalità

16

DefinizioniDefinizioni

1 Può essere costituzionale

2 Vanno rispettate per migliore il mondo

3 Si dice di una persona retta

4 Combatte la malavita organizzata

5 Contrario di legalità

6 Il diritto di ciascuno rispetto agli altri

7 Conformità

8 Un improprio di qualcosa

9 Eccesso di comando, indiscutibile

10 Accurata fedeltà – Bene posseduto

11 Norme che indicano come comportarsi

12 Ingiustizia

13 Vedi definizione precedente

14 Pasta tipica siciliana con melanzane

15 Conformarsi a un principio di comportamento

Salvatore La Licata

Paolo Piretto

Francesco Vanella

Antonino Sardina

Page 17: Giornalino pon c3 legalita aspra

Storie di mafia

Giuseppe ImpastatoL’uomo che disse basta dai microfoni di una radio

Oggi l’esperta ci ha parlato di un’altra persona

importante che si chiama Giuseppe Impastato,

detto Peppino. Già da adolescente aveva rotto i

rapporti con il padre e aveva preso la via della

lotta contro la mafia.

Ci ha raccontato che ha inventato una radio

dalla quale denunciava i delitti e i traffici illeciti

del boss Tano Badalamenti e di altri boss locali.

Faceva un programma satirico che si chiamava

“ONDA PAZZA”. Si era candidato alle elezioni

del suo Comune, perchè credeva che la politica

giusta, non collusa con la mafia, potesse essere

un modo rendere Cinisi un paese libero!

17

Giuseppe Impastato

un modo rendere Cinisi un paese libero!

Lui non aveva paura e faceva nomi e cognomi di

politici e mafiosi, che tra di loro andavano a

braccetto.

Per questi motivi, nel 1978 è stato ucciso

proprio durante la campagna elettorale.

I suoi compaesani, pochi giorni dopo votarono il

suo nome eleggendolo, simbolicamente, al

Consiglio Comunale.

Questo era il segno che qualcosa si stava

muovendo nelle coscienze dei cittadini, che la

morte di Peppino non era stata vana, le sue

parole, il suo coraggio avevano fatto breccia nei

cuori delle persone di Cinisi.Sofia Taormina

Maria Rosaria Mangione

Page 18: Giornalino pon c3 legalita aspra

Don Giuseppe Puglisi

Il 10 maggio 2011, al progetto PON, l'esperta Laura

Siniscalchi ci ha parlato di Don Giuseppe Puglisi (detto

3P). Lui nasce nella borgata palermitana di Brancaccio, il

15 settembre 1937 e viene ucciso dalla mafia della

stessa borgata il 15 settembre del 1993.

Entra nel seminario diocesano di Palermo nel 1953 e

viene ordinato sacerdote dal cardinale Ernesto Ruffini il 2

luglio 1960.

Sin dai primi anni di sacerdozio Don Pino Puglisi segue

in particolar modo i ragazzi influenzati dalla mafia.

Il 29 settembre 1990 viene nominato parroco a

Brancaccio.

Il 29 gennaio 1993 inaugura il centro "Padre nostro", che

diventa punto di riferimento per le persone del quartiere

e per giovani.

Lotta alla mafia

Padre Pino Puglisi, detto 3 PL’uomo che ha cambiato Brancaccio

Centro Padre Nostro

Padre Pino Puglisi

18

e per giovani.

In questo periodo viene aiutato anche da un gruppo di

suore e da il viceparroco Gregorio Porcaro.

Ma perché la mafia lo ha voluto morto?

Don Pino propone un modello di prete che i boss non

riconoscono mentre si sono sempre mostrati pronti ad

"rispettare" un sacerdote che sta in sacrestia.

Padre Puglisi sceglie,invece, di uscire dalla sacrestia e di

vivere fino in fondo i problemi e le speranze della sua

gente. Desidera, in quanto parroco, la liberazione e la

promozione del suo popolo. Don Puglisi propone un

nuovo modello di parrocchia.

Don Pino Puglisi dice :"Non dobbiamo tacere,ma

sconfiggere l'omertà"

Il 15 settembre 1993 dopo aver festeggiato il 56°

compleanno con gli amici ritorna a casa e trova due

ragazzi che gli dissero:"Questa è una rapina" Gli tolsero

la valigia e Don Pino Puglisi sorrise per l'ultima volta

dicendo:"Me lo aspettavo".

Francesco Vanella

Miriam Storniolo

Fabiana Di Salvo

Disegno di Paolo Piretto

Page 19: Giornalino pon c3 legalita aspra

Peppino Impastato alla radio

Toni che parla alla folla

Disegno di Salvatore La Licata

19

Disegno di Paolo Piretto

Page 20: Giornalino pon c3 legalita aspra

Da grande voglio fare il Cantastorie!

Oggi è venuto a trovarci ….. , un cantastorie che ci ha intrattenuto con due bellissime cantate: “Paulu e Giovanni” e la storia di “Colapisci”

Non ci sono parole per descrivere quanto è stato emozionante sentirlo, crediamo che la cosa migliore sia far parlare le immagini!!!

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Page 21: Giornalino pon c3 legalita aspra

Paulu e GiovanniTesto: Michelangelo Balistreri

Musica: Michelangelo Balistreri – Paolo Zarcone

Vi riportiamo qui di seguito ilBellissimo testo della cantatadedicata a Paolo Borsellino eGiovanni Falcone.

Erano comu frati Paulu e Giuvanni di picciriddi a quannu foru rannijucavanu nte strati ri Palermoe canusciru a stati e puru u nvernu

Crisceru manu manu e comu un sonnu

Giovanni a tutti e dui nni scartò u Siguri Pi faringi pruvari stu dulurie comu a iddu n’hannu a chiantiri

ncruci Sulu picchi vulemu dari pacicomu traderu a Cristu

21

sonnu Si ritruvaru granni nta stu munnu E a vita ca di nichi era un jocu po jurnu dopu jornu addivintò un

focu.

E tutti li ricordi salvati ajeri lassavanu lu postu a i so pinzeri videvanu Palermu ncatinata E u munnu e la Sicilia ncuttumata

Nta nostra terra e’ tutta brava gentiA parti quarchidunu ca un nn’ha caputu nentiDi nzoccu e’ la vita e o postu di lu coriHannu na petra ciaca ca un canusci

amuri

comu traderu a Cristu hannu a tradiri a nutri ma Giuda un è iscariotama di sta terra matri

Paolo!Lassamuci signalu di spiranzi pi scuitare forti li cuscenzi e pi rispettu i chiddi prima i nutrihannu a jisari a vuci puru i petri pi quannu è u nostru turnudi salutari u munnudunamu a la Sicilia onuri e libirtà

Nicosia LeonardoSardina AntoninoZizzo Giuseppe

Page 22: Giornalino pon c3 legalita aspra

Apprendimento in situazione

Libera piazza: il nostro contributo alla manifestazione

Siamo quasi giunti alla fine del nostroprogetto e mancano ancora poche pagineper concludere il giornale. Abbiamo sceltodi chiudere in bellezza, mostrandovi leimmagini della interessante esperienzafatta il 19 maggio con l’associazione“Libera: nomi e numeri contro le mafie”. A Palermo abbiamo visitato Piazza dellaMemoria, che si trova alle spalle delTribunale. Un monumento per i cadutinella lotta contro la mafia. Sui gradini sileggevano i nomi di Falcone, Borsellino ealtri uomini che, come loro, hanno lottato

Abbiamo dato il nostro contributoalla manifestazione organizzata a PiazzaCastelnuovo: “Libera Piazza”.Con entusiasmo, abbiamo mostrato aipassanti il nostro giornale e i lavori fattidurante il laboratorio.Infine abbiamo girato la domanda che, sindall’inizio, ci eravamo posti e che ci haaccompagnato in tutto il cammino: “CHECOS’ E’ LA LEGALITA’?”.Molti si sono prestati a rispondere,abbiamo capito che ognuno usa parolediverse per dirlo, ma per tutti la legalità

22

altri uomini che, come loro, hanno lottatoper una Sicilia libera … una terra chepotesse spiccare il volo comesimboleggiano le ali della dea Nike chesi trovano al centro della piazza.Nike è la dea della libertà, quella stessache tutti noi abbiamo potuto respirarestando seduti su quei gradini a parlare dimafia, antimafia e giustizia! Abbiamo visitato la “Bottega dei sapori edei saperi di libera”, un bene confiscatoalla mafia che adesso è luogo dovevengono venduti i prodotti a marchio“Libera Terra” (prodotti i cui beni vengonodalle terre confiscate e restituite aicittadini).

diverse per dirlo, ma per tutti la legalitàè ciò che serve per essere veramenteLIBERI.

Conti ChiaraDi Salvo Noemi

Presentato Emilia

Page 23: Giornalino pon c3 legalita aspra

23

Page 24: Giornalino pon c3 legalita aspra

24

Page 25: Giornalino pon c3 legalita aspra

Le soluzioni ai nostri giochi

Indovinelli sulla pizza margherita pag.Gli ingredienti sbagliati sono:

zucchina, carota,origano e

melanzane.

Trova l’ingrediente sbagliato pagSushi

a) 10 cucchiai di Sale

Cous-cous

B) 4 cucchiai di Sale

Unisci con una freccia la pietanza con l’ingrediente giusto pag

Cous-cous Farina,sale,olioFarina,sale,olio

25

Cous-cous Farina,sale,olioFarina,sale,olio

Sushi 10 cucchiai di aceto10 cucchiai di aceto

Collega i disegni alle parole esatte pag

Lemmu arabo

Sushi giapponese

Cous cous arabo

Page 26: Giornalino pon c3 legalita aspra

CANCELLA GLI

INGRADIENTI

SBAGLIATI E

COMPLETA LA

RICETTA

DELL’ARANCINA pag

Gr 500 di riso, 1 cipolla, gr. 200 di

rigaglie di pollo, gr. 200 di polpa di

Vitello tritata, gr. 250 di piselli, gr.

150 di concentrato di pomodoro,

1 tazza di brodo vegetale, 1 ciuffo

di prezzemolo,1 costa di sedano,

alcune foglie di basilico, gr. 100 di

burro, 1 bustina di zafferano, gr.

COLLEGA CON DELLE

LINEE GLI INGREDIENTI

ALL’IMMAGINE

CORRISPONDENTE pag

125 GR MIRTILLI

500 GR DI RISO

½ CUCCHIAINO DI SALE

60 GR DI BURRO

1 CIPOLLA

26

burro, 1 bustina di zafferano, gr.

100 di formaggio grana

grattugiato, 4 uova, gr. 200 di

mozzarella, gr. 150 di farina

bianca, gr. 400 di pangrattato, olio

extravergine di oliva, sale,

pepe, abbondante olio per

friggere.

25 Cl DI LATTE

Page 27: Giornalino pon c3 legalita aspra

Soluzione del cruciverba

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Esperti Associazione Apriti cuore ONLUS: Anisoara Irina - Me diatrice culturaleDott. ssa Laura Siniscalchi- Psicologa

Tutor:Graziella Messina - Maria Casserà - Antonina Taddeo

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Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo giornale:

Il Dirigente Scolastico

le Insegnanti

il Personale ATA

I collaboratori

gli esperti esterni

i genitori e, naturalmente, i veri protagonisti…

…gli alunni delle classi VA, VB e VC