16
Introduzione alla tutela del software Massimo Barbieri Technology Transfer Office (Politecnico di Milano) E-mail: [email protected]

Introduzione alla tutela del software

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Come si tutela il software? Con il diritto d'autore, il brevetto per invenzione o entrambi?

Citation preview

Page 1: Introduzione alla tutela del software

Introduzione alla tutela del softwareMassimo Barbieri

Technology Transfer Office (Politecnico di Milano)E-mail: [email protected]

Page 2: Introduzione alla tutela del software

M. Barbieri © 2013

Software (1)

software: utilizzato come sinonimo di programma per elaboratore

Il software include:

1. Codice sorgente

2. Strutture dati

3. Programmi di interfaccia

4. Documentazione

Programma per elaboratore elettronico: “una specifica della sequenza dei passi di calcolo in un linguaggio di programmazione”

algoritmo: specifica come è ottenuta la relazione tra “input” e “output”

La realizzazione può essere hardware e/o per mezzo di un programma per elaboratore

Page 3: Introduzione alla tutela del software

M. Barbieri © 2013

Software (2)

Brevetto

è più costoso

richiede più tempo per il completamento della procedura

richiede la descrizione completa

la tutela ha durata di 20 anni dalla data di deposito

Diritto d’autore

la tutela nasce con la creazione dell’opera

non è soggetta a tasse o esame

ha estensione internazionale

tutela l’espressione dell’opera (tutela il codice dalla copia non autorizzata)

la protezione ha durata 70 anni p.m.a.

Page 4: Introduzione alla tutela del software

M. Barbieri © 2013

Software (3)

Legge Oggetto della protezione

Parti di software

Diritto d’autore Opere letterarie, musica, arte

Codice, interfaccia utente,

documentazione

Brevetto Invenzioni tecniche Algoritmi alla base del codice sorgente

Disegno o modello Forma Interfaccia grafica, pagina web

Nildo Ciarelli – “Invenzioni attuate per mezzo di elaboratori elettronici: esame di merito presso UEB” –seminari e-academy 2007 (SMAU 2007)

Page 5: Introduzione alla tutela del software

M. Barbieri © 2013

Software (4)

Diritto d’autore

I programmi per elaboratore sono considerati come opere dell’ingegno e protetti come “opere letterarie”.

La tutela riguarda i programmi “in qualsiasi forma espressi purché originali”, mentre restano esclusi “le idee e i principi che stanno alla base di qualsiasi elemento di un programma compresi quelli alla base delle sue interfacce”.

La forma di espressione del programma è tutelata dal diritto d’autore, mentre i principi e le idee dal brevetto: le due tutele possono cumularsi.Non è possibile qualificare il programma nella “forma oggetto” come opera letteraria: ha una funzione utilitaria

G. Guglielmetti – “L’invenzione di software” – Giuffrè editore (1997), pagg. 193 - 195

Page 6: Introduzione alla tutela del software

M. Barbieri © 2013

Software (5)

Gli articoli 64-ter e 64-quater stabiliscono quattro casi in cui non si può vietare all’utilizzatore del programma di realizzare copia dell’opera, anche in assenza dell’autorizzazione del titolare del programma:

1. copia necessaria all’uso del programma;

2. copia effettuata per lo studio del programma;

3. copia di riserva;

4. copia per decompilare il programma per ottenere l’interoperabilità con altri programmi

G. Ziccardi – “Il diritto d’autore nell’era digitale” – Il Sole 24 Ore (2001), pagg. 54 - 58

Page 7: Introduzione alla tutela del software

M. Barbieri © 2013

Software (6)

Limiti del diritto d’autoreUtilizzazione economica dell’opera derivata: l’autore dell’opera derivata non può sfruttare liberamente il diritto d’autore ma deve procurarsi il consenso espresso dell’autore dell’opera principale

Quanto al software, gli articoli 64-bis e 64-quinquies subordinano al consenso del titolare del programma principale (non solo lo sfruttamento economico, bensì) la stessa creazione di un programma derivato.

il diritto d’autore non prevede alcun obbligo per l’autore dell’opera principale di concedere licenza all’autore dell’opera derivata

La durata è incerta (dipendendo dalla durata della vita fisica dell’autore)

Page 8: Introduzione alla tutela del software

M. Barbieri © 2013

Software (7)

Stati Uniti

La brevettazione è esclusa ove essa abbia ad oggetto “leggi di natura, fenomeni naturali o idee astratte”.

Programmi per elaboratore e algoritmi sono brevettabili solo se producono un risultato “utile, concreto e tangibile”

Europa

Software brevettabili solo se apportano un contributo tecnico (requisito di tecnicità)

Un’invenzione può essere brevettata solo se possiede carattere tecnico (ossia deve appartenere ad un campo della tecnologia e apportare un contributo tecnico allo stato dell’arte)

Brevetto

Page 9: Introduzione alla tutela del software

M. Barbieri © 2013

Software (8)

Un software per essere brevettabile deve possedere carattere tecnico, ovvero in grado di produrre un effetto tecnico (ulteriore rispetto alla normale interazione fisica tra programma ed elaboratore).

L’effetto tecnico può essere esterno (quando il software dirige tramite il computer un processo industriale o il funzionamento di una diversa apparecchiatura) o interno (quando il programma provoca un diverso modo di funzionamento del computer)

Programmi esclusi: quelli che consistono in operazioni matematiche o che elaborano concetti astratti privi di applicazione pratica.Programma “in quanto tale” la sequenza di istruzioni (codice sorgente e codice oggetto)Ma il software può essere escluso dalla brevettabilità?- l’informatica è un’attività tecnica- e se il software risolve un problema tecnico?

Page 10: Introduzione alla tutela del software

M. Barbieri © 2013

Software (9)

Effetto tecnico ulteriore Assenza di effetto tecnico ulteriore

Controllo dei freni in un’automobile

Effetti estetici di un video

Comunicazione più veloce tra cellulari

Calcolo di una pensione

Trasmissione sicura di dati Nuove regole per una vendita all’asta

Nildo Ciarelli – “Invenzioni attuate per mezzo di elaboratori elettronici: esame di merito presso UEB” –seminari e-academy 2007 (SMAU 2007)

Page 11: Introduzione alla tutela del software

M. Barbieri © 2013

Software (10)

Le invenzioni attuate per mezzo di elaboratori elettronici possono essere costituite da un insieme di caratteristiche tecniche e non.

Campi non tecnici (es. metodi per attività commerciali) non costituiscono stato dell’arte.

Le caratteristiche che non contribuiscono al carattere tecnico non possono essere prese in considerazione per la valutazione della novità o dell’inventività.

Un’invenzione manca di novità a meno che includa almeno una caratteristica tecnica essenziale che la distingua dallo stato dell’arte.

La ricerca è eseguita se sono presenti elementi tecnici.

Page 12: Introduzione alla tutela del software

M. Barbieri © 2013

Software (11)

Nella Convenzione sul Brevetto Europeo il termine “tecnico” ricorre spesso (si parla di carattere tecnico, caratteristiche tecniche dell’invenzione, effetto tecnico, contributo tecnico,…) ma non vi è riportata alcuna definizione.

I brevetti sono concessi solo per le “invenzioni tecniche”: questa è una limitazione necessaria per motivi pratici nonché legali, perché il termine “invenzione” è così generico che, per esempio, anche le pure attività mentali potrebbero ricadere nella definizione.

La legge brevettuale non è stata pensata per le teorie ma per le “scoperte applicabili”: la distinzione è tra teoria e la pratica. La scienza si riferisce alla conoscenza, la tecnica alla sua applicazione: solo la conoscenza che ha un’applicazione pratica e che conduce ad un predeterminato risultato ripetibile può essere definita tecnica. Comunque la scienza, l’idea creativa, rimane contenuta nell’applicazione: pertanto, la legge brevettuale si riferisce all’idea di realizzazione.

Page 13: Introduzione alla tutela del software

M. Barbieri © 2013

Software (12)

Cosa s’intende per tecnico?

• elaborazione di dati fisici (es. parametri e valori di controllo di un processo industriale)

• elaborazione che influisce sul modo in cui funziona un computer (es. risparmio di memoria, incremento della velocità)

• elementi tecnici di un’unità

Nildo Ciarelli – “Invenzioni attuate per mezzo di elaboratori elettronici: esame di merito presso UEB” –seminari e-academy 2007 (SMAU 2007)

Page 14: Introduzione alla tutela del software

M. Barbieri © 2013

Software (13)

Differenza tra un metodo matematico e un processo tecnico:

- un metodo matematico o un algoritmo matematico è applicato su numeri e fornisce un risultato in forma numerica, essendo il metodo un concetto astratto che prescrive come operare sui numeri (nessun risultato tecnico è prodotto da un metodo in quanto tale);

- se un metodo matematico è utilizzato in un processo tecnico, quel processo è condotto su un’entità fisica (che può essere un oggetto materiale oppure un’immagine) da mezzi tecnici che implementano il metodo e forniscono come risultato un certo cambiamento nell’entità.I mezzi tecnici possono includere un computer opportunamente programmato.

Page 15: Introduzione alla tutela del software

M. Barbieri © 2013

Software (14)Se il programma è diretto a realizzare tramite il computer un nuovo procedimento di lavorazione per l’ottenimento di determinati prodotti, non c’è dubbio che si ha un’invenzione di procedimento la cui brevettabilità non è certo impedita dalla circostanza che il mezzo della sua realizzazione sia un computer opportunamente programmato.

Se per contro il programma è diretto a realizzare, tramite il computer, un sistema di contabilità, nulla vi potrebbe essere di brevettabile: non il programma in sé, perché oggetto del divieto e non il suo risultato perché esso pure è escluso dalla brevettazione (non sono brevettabili i metodi di attività intellettuali).

Ci sono soluzioni, realizzate per mezzo di software, che apportano miglioramenti tecnici equivalenti a modifiche dell’hardware: è il caso di metodi di memorizzazione, di compressione dati o di crittografia. L’effetto che queste tecniche comportano è di migliorare tecnicamente le funzionalità e le prestazioni dell’hardware su cui sono applicate. Se tali tecniche fossero nuove ed inventive, non ci sarebbe motivo per negarne la brevettabilità. G. Floridia – “La brevettabilità del software in Italia e in Europa – “Il Diritto Industriale”, 5 (2004), 421 – 427

Page 16: Introduzione alla tutela del software

M. Barbieri © 2013

Software (15)

• prior art (database incompleti, la ricerca per parole chiave non sempre è efficace)

• natura del software (il codice è segreto; alcune innovazioni software sono incorporate nei prodotti e commercializzate, altre sono discusse in documenti non disponibili)

• validità

• strategie (dove conviene brevettare – conoscere le legislazioni dei vari Stati)