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Tiberio Gracco nacque nel 162 a.C. , inuna famiglia importante: la madreCornelia era infatti figlia del grandecondottiero Scipione Africano, che erariuscito a sconfiggere Annibale.
Nel tempo Tiberio elaborò una riformache mirava a due obiettivi strettamenteconnessi:
- La ricostruzione del ceto dei piccoli proprietari terrieri
- Garantire una base sufficiente di reclutamento all’esercito. Andrea
Rubino
Per raggiungere questi due obiettivi Tiberio fece in modo di far ridistribuire leterre pubbliche (ager publicus) che appartenevano allo stato ma che da tempovenivano prese in affitto dagli aristocratici e poi amministrate come sediventassero di loro proprietà. Nel 133 a.C. Tiberio riuscì a farsi eleggere comeTribuno della Plebe e quindi avanzò una legge la quale stabiliva che un privatopoteva possedere un massimo di 125 ettari di ager publicus, che potevanoaumentare di 250 in presenza di figli. Le terre in eccesso sarebbero statedistribuite ai nullatenenti.
La risposta degli aristocratici non si fece aspettare, infatti riuscirono aportare dalla loro parte Ottaviano, uno dei Tribuni della Plebe, e poichéil collegio tribunizio doveva prendere le decisioni all’unanimità,l’opposizione di uno di essi era sufficiente per bloccare la legge. Tiberioreagì con decisione proclamando Ottaviano decaduto dalla carica diTribuno.
I grandi proprietari terrieri lanciarono una campagna di propaganda alfine di screditare Tiberio, accusato di volersi creare un potere personale ediventare tiranno. Nell’anno 132 a.C. Tiberio fu attaccato a mano armatada una banda di senatori guidati da Scipione Nasica (suo cugino) e uccisoinsieme ad alcune centinaia di suoi seguaci.
Nel 123 a.C. Gaio Gracco riprese la politicadel fratello Tiberio, in quell’anno Gaioriuscì a ricoprire il ruolo di Tribuno dellaPlebe. Gaio tenne conto della finedrammatica del fratello, così provò adisolare politicamente l’aristocrazia piùconservatrice, inoltre provò a guadagnarsil’appoggio di tutte le classi sociali,quell’appoggio che era mancatoprecedentemente al fratello. A questoscopo fece approvare una serie articolatadi proposte legislative.
La prima legge di grande rilievo che Gaio fece varare imponeva allo stato diacquistare e immagazzinare notevoli quantità di grano, da distribuire abasso costo ai nullatenenti.
Un’altra misura di grande importanza fu l’inclusione dei cavalieri nellegiurie dei tribunali che giudicavano il reato del malgoverno delle province,Gaio fece compiere il primo passo verso una maggiore presenza e visibilitàpolitica ai cavalieri. Ancora, Gaio propose di fondare nuove colonie in Italia enelle province, sempre allo scopo di dare terre e case ai proletari; infine fu sul’idea di mettere alla pari i diritti degli italici a quelli dei cittadini romani.
Nel 121 a.C., fallito il tentativo di farsi eleggere per la terza volta Tribunodella Plebe, venne dichiarato nemico pubblico, così alla fine Gaio preferìfarsi uccidere da uno schiavo.
Dopo la morte di Mario il popolo si divise in due diversi gruppi sociali:
• I populares che era una parte dell’aristocrazia conservatrice, Tiberio fuuno di loro, anzi fu il fondatore in un certo senso.
• Gli optimates era invece un’altra parte dell’aristocrazia che intendevatenersi stretta i propri privilegi.
Tra questi due gruppi ci furono nel corso del tempo violenti scontri,ricorrendo, in casi estremi alla violenza fisica.
L’azione politica dei due fratelli Gracchi fu oggetto di valutazioni diverse fraloro. Alcuni, favorivano la plebe diventando dei veri e propri difensori diquest’ultimi, altri invece assumevano giudizi ostili perché prendevano ledifese della nobiltà.
Lo storico greco Plutarco fu un sostenitore dell’operato di Tiberio eattribuisce il fallimento della sua riforma all’egoismo dei grandi proprietariterrieri.
Lo storica latino Lucio Anneo Floro attaccò Tiberio e lo accusò di esserestato il responsabile della guerra civile e delle violenze che insanguinaronoRoma.
Gaio Mario era un uomo nuovo (homonovus) per i romani, poiché nessuno dellasua famiglia precedentemente avevaricoperto il ruolo di consolato. Tuttavial’aristocrazia non vedeva di buon occhiquesti nuovi arrivati. Mario ebbe subitol’occasione di dimostrare la sua bravuramilitare e politica con la guerra del 118 a.C.scoppiata in Numidia, un regno nord-africano, Mario nel 107 a.C. fu mandatocome console in Africa per risolvere lafaccenda e nel giro di tre anni ristabilì lasituazione, dimostrando il suo valore. Dopola campagna in Numidia, il senato si rivolsea Mario per fronteggiare i Teutoni e iCimbri dei popoli di origine germanica, nelgiro di cinque anni liberò i territori romanidalla minaccia dei barbari.
Mario non si rivelò importante solo sotto l’aspetto militare ma anche sottoquello politico, varando importanti riforme tra cui quella dell’esercito: per laprima volta nella storia di Roma l’arruolamento divenne volontario e apertoai nullatenenti, infatti il soldato romano non era più il contadino cheoccasionalmente si impegnava nelle battaglie per poi tornare alla vitaabituale; quello del soldato era diventato un vero e proprio lavoro, così per inullatenenti la guerra diventava l’unica fonte di guadagno.