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Le scoperte geografiche e il colonialismo europeo

Le scoperte geografiche

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Le scoperte geografichee il colonialismo europeo

Fra XIII e XIV secolo i mercanti europei commerciavano con l’Asia. Da lì provenivano merci preziose come le spezie e la seta.

A partire dal XV secolo gli europei cercarono di raggiungere l’Oriente via mare.

Obiettivo: raggiungere l’Oriente

Le flotte portoghesi navigano al largo delle coste africane.

Sperano così di trovare un passaggio per l’Oceano Indiano.

Ci riesce Bartolomeo Diaz nel 1488 raggiungendo il Capo di Buona Speranza.

I portoghesi costeggiano l’Africa

Fra 1497 e 1498 i portoghesi con la flotta di Vasco da Gama riescono a raggiungere Calcutta in India.

I portoghesi in India

Finanziato dagli spagnoli, il genovese Cristoforo Colombo voleva raggiungere l’India attraversando l’Oceano Atlantico viaggiando verso Ovest.

Non sapeva che sulla sua rotta avrebbe trovato un continente sconosciuto ed inesplorato, l’America

Fra 1492 e 1504 compì quattro viaggi.

I viaggi di Colombo

Fu Amerigo Vespucci, con due viaggi nel 1499 e nel 1502 ad intuire che le terre in cui era giunto Colombo non erano parti dell’Asia, ma un nuovo e sconosciuto continente che in suo onore fu ribattezzato AMERICA

Un nuovo continente: l’America

Il continente americano non era disabitato: vi vivevano numerose popolazioni.

Le più organizzate avevano costituito dei veri e propri imperi.

In America centrale, nell’attuale Messico si trovavano quello Maya e quello Azteco.

Più a sud, sulle Ande, nell’attuale Perù, quello Inca.

Le civiltà precolombiane

I conquistadores

Hernan Cortes sconfisse gli aztechi fra 1519 e 1521

Francisco Pizarro sconfisse gli Inca fra 1531 e 1532

Pur avendo civiltà evolute e grandi conoscenze nell’ambito dell’astronomia , dell’agricoltura, dell’architettura, le civiltà precolombiane non conoscevano la fusione dei metalli ferrosi, l’uso della ruota, della moneta o della scrittura.

Gli europei li sottomisero facilmente, grazie alla superiorità delle armi e alle numerose malattie che portarono involontariamente.

La sconfitta degli indios

Dopo il trattato di Tordesillas del 1494, spagnoli e portoghesi si spartirono i domini nell’America del sud.

A est della linea prevista si trovava il Brasile, unica colonia portoghese in sud America. Il navigatore portoghese Cabral era infatti sbarcato sulle coste del Brasile nel 1500 durante un viaggio per l’India.

A ovest della linea nacquero i vicereami spagnoli. Si tratta di colonie di popolamento.

Le colonie dell’America del Sud

Con gli indios ridotti del 90% rispetto alla popolazione iniziale, gli spagnoli imposero la loro cultura agli abitanti locali, lingua e religione soprattutto.

Molti di loro furono ridotti in schiavitù e a lavorare nelle miniere e nelle grandi aziende agrarie degli spagnoli.

La cultura spagnola in Sud America

Oltre al Brasile, i portoghesi crearono altre colonie nell’Oceano Indiano; queste ultime però, non erano colonie di popolamento, ma colonie navali e commerciali lungo la rotta dell’Oceano Indiano, dall’Africa orientale all’India.

Le altre colonie portoghesi

Olandesi e Inglesi in Oriente

Gli olandesi dal 1619 crearono la loro base commerciale in Indonesia e sottrassero ai portoghesi molte

delle loro basi indiane

Gli inglesi crearono nel 1600 la Compagnia delle Indie Orientali

conquistando molte basi commerciali in India. Dopo aver sconfitto i francesi, imposero un protettorato in India, base per il

futuro impero inglese.

Le colonie inglesi in America

All’inizio del ‘600 gli inglesi fondarono le prime colonie sulla costa orientale degli attuali Stati Uniti. Si tratta di colonie di popolamento; soprattutto agricoltori.

Più a nord, nell’attuale Canada, sorsero alcune colonie francesi.

Il commercio triangolare

Le grandi piantagioni americane avevano bisogno di lavoratori.

Inglesi, francesi, olandesi iniziarono un proficuo commercio di schiavi dalle coste dell’Africa, dove in cambio di armi, stoffe, vetro ottenevano grandi quantità di schiavi.

Questi venivano portati in America dove erano costretti a lavorare nelle piantagioni.

Dall’America giungevano in Europa i prodotti delle piantagioni: cotone, zucchero, tabacco.

Africa, America, Europa sono i tre vertici del triangolo da cui il commercio prende il nome.

I prodotti del nuovo mondo

Mais e patata divennero prodotti importanti per la

dieta dei poveri, grazie alla loro alta resa.

Il cacao, come il tabacco, lo zucchero di canna divennero prodotti ricercati dai ceti più

ricchi.