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“la scuola che funziona” all’eBookFest. Fosdinovo 10 – 12 settembre 2010 Seminario Serve ancora il libro di testo? Se si, quale la funzione, la forma, l’utilizzo nell’era del digitale e di internet? 10 settembre Maria Teresa di Palma Antonio Fini Gianni Marconato Mario Mattioli

Libri di testo - il punto di vista de "La scuola che funziona"

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Seminario LSCF a Fosdinovo

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“la scuola che funziona” all’eBookFest.Fosdinovo 10 – 12 settembre 2010

SeminarioServe ancora il libro di testo? Se si, quale la funzione, la forma, l’utilizzo nell’era del digitale e di internet?10 settembre Maria Teresa di PalmaAntonio FiniGianni MarconatoMario Mattioli

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www.lascuolachefunziona.it

•1 anno di attività•1300 membri•Discussioni•Gruppi•Progetti

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www.manifestoinsegnanti.it

• 3 mesi di lavoro•1100 contributi•100 membri coinvolti•Lanciato il 2 luglio 2010•Quasi 900 sottoscrizioni

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Il nostro punto di vista

• Per parlare del LdT digitale bisogna partire dalle pratiche reali degli insegnanti

• Prima di tutto capire cosa sia il LdT oggi• … e incrociare questo con le caratteristiche

peculiari del digitale e della rete

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Come ci siamo mossi

• Un sondaggio on-line (483 rispondenti)• Una discussione nel network (163 contributi)

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Il sondaggio

•Compilazione on-line• 22 agosto – 5 settembre •19 items•483 rispondenti

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C’è una maggioranza di docenti delle superiori

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E di docenti di area umanistica

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sono molto interessati alle nuove tecnologie ed hanno anche una buon livello di conoscenza dei libri di testo in formato

digitale

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Sono abituati a usare materiali diversi a integrazione o in alternativa al libro di testo tradizionale

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E questo a differenza di quanto fanno i loro studenti che secondo loro (risposta domanda 11) – dei libri di testo poco apprezzano i materiali on line,– quello che più interessa è la chiarezza espositiva e la

grafica accattivante.– gli studenti usano il LdT soprattutto (secondo le

risposte alla domanda 12) perché voluto dall’insegnante e

– perché facilita lo studio a casa grazie ai riassunti e perché traccia un percorso da studiare

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Il disincanto

• l’87% dei rispondenti non ritiene gli editori partner insostituibili

• né credono che essi operino in base alle esigenze didattiche degli insegnanti

• i libri di testo non sono valutati come particolarmente faziosi

• né come particolarmente errati • ma costano troppo rispetto al valore didattico che

hanno e • dovrebbero essere scritti da persone che stanno più a

contatto con la scuola.

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L’USO DEI LIBRI DI TESTO

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Pur essendo quindi persone molto disponibili all’innovazione usano nella grande maggioranza dei

casi il LdT

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E questo è un dato abbastanza omogeneo per ordini di scuola diversi

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Forse più significativo vederlo secondo l’area disciplinare

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per cosa viene utilizzato il libro di testo?

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la necessità di approfondimenti è avvertita maggiormente per le scuole superiori

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La disciplina insegnata evidenzia differenza nell'uso del libro di testo.

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• Le carenze che sono maggiormente riscontrate nei libri di testo in uso (domanda n. 4) riguardano soprattutto la rigidità del percorso didattico (per il 40% dei rispondenti, con differenze tra i tipi di scuola: 29% per la primaria e 42% per medie e superiori). Il 22% ritiene anche che gli audiovisivi in dotazione siano irrilevanti. La grafica e gli apparati iconografici sono invece molto meno criticati (soltanto dal 2-4% dei rispondenti).

• Sono soprattutto gli insegnanti dell'area umanistica ad avvertire il problema della rigidità dei percorsi (45%), mentre i docenti di lingue (anche a causa del maggior uso dichiarato di questo tipo di supporti) lamentano l'inadeguatezza degli audiovisivi (55%).

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Emerge una certa contraddizione relativamente alla interdisciplinarietà: il 64% non è accordo su "il libro di testo favorisce il lavoro interdisciplinare" ma il 48% non ritiene neppure che "il libro di testo obbliga ad una didattica

disciplinare".

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• Rispetto alla percezione che si ha dell’uso del LdT da parte dei colleghi c’è quasi accordo (85%) sul fatto che sia molto usato come guida per l’attività didattica e che questa sia una tendenza stabile e tutt’alpiù (ma solo per il 10%) in diminuzione.

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E IL LIBRO DI TESTO DIGITALE?

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buona conoscenza dei testi digitali e abbastanza critici rispetto al testo cartaceo tradizionale, ma non credono che sia

destinato a scomparire

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• Se si associa questa risposta all’ordine scolastico si nota che i docenti delle superiori forniscono le risposte più polarizzate (36% verso il mantenimento, 26% per l'esaurimento), all'opposto nella scuola primaria c'è più incertezza (50% sul livello 3) ma anche una maggiore tendenza verso i livelli 4 e 5 della scala (28%).

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Con gli e-book

• si risentirà ancora di più delle carenze tecnologiche delle scuole

• gli E-book in circolazione sono una riedizione in formato digitale del testo cartaceo.

• preoccupazione sul fatto che la loro introduzione potrebbe aumentare il digital divide

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Multimedialità, video, l’ipertestualità, l’interattività, audio, la modificabilità, la facilità d’uso, gli esercizi; importante la

collaborazione tra le classi

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La Scuola che Funzionaall’eBookFest

La discussione sui libri di testo

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163 risposte (al 9/9)

Un mese di accesa discussione

Posizioni molto diversificate. Innovazione e prudenza insieme

Il forum

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Un LdT rinnovato o un concetto nuovo di LdT?

Non si cambia solo supporto

Dobbiamo ridiscutere forma, contenuto e l’esistenza stessa del libro di testo

Apple iPad

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Libro di testo addio

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Libro?

Un concetto da superare

Una “e” che non ci piace

Amazon Kindle

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...di testo?Il vecchio libro di testo ha fatto il suo tempo

...da un bel po’

Possiamo farne a meno? Forse sì, forse no

Sicuramente deve cambiare

...sul serio

Immagine di opensourceway

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Forma

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Supporti e standard

No a standard proprietari e DRM

PDF è orientato alla stampa

ePub promette bene, ma deve crescere

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Diritto d'autore

Alcuni diritti riservati

Vogliamo essere liberi di copiare, elaborare, remixare

Superare il concetto della “vendita” di ogni singola copia

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LdT e modelli didattici

Verso una didattica plurale, interattiva e multimediale

Testo lineare o reticolare, a seconda delle esigenze

Contenuti aperti e flessibili

...adattabile a stili di apprendimento diversi

Foto di Editor B

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Liquidità

LdT facilmente aggiornabile

Comunità di docenti impegnate nella redazione e personalizzazione dei contenuti

Collaborazione con editori capaci di supportare il mondo della scuola e di fornire servizi a valore aggiunto

Foto di hamad M

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Il dibattito continua su

http://www.lascuolachefunziona.it

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Tendenze rilevate

• Mash-up didattico– Uso non esclusivo del LdT– di materiali autoprodotti e condivisi– di materiali “liberi” on-line

• Personalizzazione dei tool didattici– Modificabili– Assemblabili

• Collaborazione e condivisione

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Il digitale e la rete

• Cultura dell’apertura, della flessibilità• Multimedialità e transmedialità• Fruizione attiva• Interattività • Ambienti di apprendimento

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… e gli “editori”?

• Non solo prodotti ma anche servizi didattici• Prodotti ad elevato valore (pedagogico)

aggiunto• Sempre meno sui “prodotti” di base,

standardizzati• Ma su ambienti di apprendimento ricchi

(pedagogicamente) e costosi da sviluppare da parte dei singoli insegnanti

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UN ESEMPIO DI “AMBIENTE DI APPRENDIMENTO”

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Un CFH, Cognitive Flexibility Hypertext

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Un caso con i punti di vista

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Una tematica con i rimandi ai casi in cui si trova