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Parlez vous global? Milano, 9 Ottobre 2013 francesca.peano@unicatt. it

Presentazione di Francesca Peano Cavasola per PVG

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Presentazione di Francesca Peano Cavasola collaboratrice del Centro di iniziative e ricerche sulle Migrazioni - Brescia (CIRMIB)

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Page 1: Presentazione di Francesca Peano Cavasola per PVG

Parlez vous global?

Milano, 9 Ottobre [email protected]

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Indice

1. Vocabolario delle migrazioni moderne

2. La presenza di stranieri in Italia, Lombardia e a Milano

3. Riflessioni sociologiche sull'incontro di culture

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Vocabolario delle migrazioni moderne

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Vocabolario: Globalizzazione

Fenomeno di omologazione, integrazione e interdipendenza delle economie e dei

mercati internazionali (dizionario 1956)

TEMI STORICI CORRELATI:

- Imposizione del modello economico capitalistico

- Crollo dei regimi socialisti (a partire dal 1989)

- Rivoluzione informatica (nascita di internet 1991)

- nascita della WTO (1995)

- deregolamentazione industria aerea europea (1997)

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La globalizzazione

Avvenimenti scientifici, economici e politici hanno portato a profondi cambiamenti culturali nella vita delle persone, moltiplicando le possibilità di circolazione delle merci, ma anche delle persone e delle idee.

La GLOBALIZZAZIONE non è più solo un fatto economico, ma rappresenta lo “straordinario sviluppo delle possibili relazioni economiche, culturali, politiche e tecnologiche” avvenuto nel ventunesimo secolo (Pallavicini 2004)

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Vocabolario: Transnazionale

Al di là dello stato-nazione …allargamento dei confini, de-localizzazione, globalizzazione economica, culturale, ecc.

Le due “facce” delle migrazioni … luoghi e comunità di partenza e di arrivo, “doppia presenza” (qui e altrove), legami plurimi, reti etniche

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Vocabolario: Transnazionalismo

È un approccio diverso allo studio dei fenomeno migratorio Supera l’ottica dell’unidirezionalità (da … a…) Considera il movimento delle persone in forma circolare e presume una pluralità di legami di appartenenza più o meno stabili e solidi (700 milioni vorrebbero emigrare nel mondo)

pluriappartenenza, spazi sociali transnazionalipluriappartenenza, spazi sociali transnazionaliI flussi migratori sono processi che rompono i I flussi migratori sono processi che rompono i

confini, si creano spazi trasversali in cui confini, si creano spazi trasversali in cui circolano persone, idee, simboli e cultura circolano persone, idee, simboli e cultura

materialemateriale

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Vocabolario: migrazioni

Spostamento di un gruppo di persone da un luogo ad un altro IERI OGGI

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Vocabolario: migrazioni

FATTORI DI SPINTA (PUSH)

Molti sono i fattori che inducono la mobilità umana:motivi economici (povertà, carestie, ecc.)motivi politici (guerre, conflitti etnici, ecc.)motivi culturali (espulsione, conflitti religiosi, ecc.)motivi individuali (curiosità, desiderio di esplorazione, bisogno di avventura, desiderio di sperimentare, ecc.)

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Vocabolario: migrazioni

FATTORI DI ATTRAZZIONE (PULL)

I paesi occidentali esercitano una forte attrazione:

offerta di lavoro, bisogno di manodopera

consumi, stili di vita, possibilità

valori, modelli culturali, sistemi politici

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Vocabolario: reti etniche

Lo studio delle migrazioni si è sviluppato di recente anche mediante l’approccio dello

“studio di rete”: studio dei network migratoristudio dei network migratori

Studiare i network migratori significa superare il livello macromacro (le società di partenza, di arrivo …) e il livello micromicro

(l’individuo migrante che si muove …): si individua un livello meso meso (intermedio) in cui si

coglie l’agency, la capacità di decisione attraverso l’utilizzo di legami (capitale capitale

socialesociale)

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La presenza di stranieri in Italia, Lombardia e a Milano

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Le presenze dati al 31 dicembre 2012

ITALIA 4.387.721

LOMBARDIA 1.028.663

MILANO (PROV) 358.321

MILANO (CITTA') 194.991

Residenti fonte ISTAT

www.demo.istat.it

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Le presenze in Lombardia fonte ORIM: www.ismu.org

Province Residenti %sul totale Lombardia

Var. % IV trimestre 2011

%sul totale dei residenti

Milano 324.749 34,1 0,1 10,7

Brescia 155.927 16,4 0,4 12,6

Bergamo 113.114 11,9 0,8 10,4

Varese 66.504 7,0 0,6 7,6

Monza-Brianza 59.725 6,3 1,0 7,1

Mantova 49.735 5,2 0,6 12,2

Pavia 46.795 4,9 1,2 8,7

Como 42.821 4,5 1,0 7,3

Cremona 37.003 3,9 1,0 10,3

Lecco 25.391 2,6 0,4 7,5

Lodi 22.690 2,4 0,6 10,1

Sondrio 7.841 0,8 2,0 4,3

Lombardia 952.295 100,0 0,5 9,8

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Le caratteristiche della popolazione

Incidenza sulla popolazione complessiva nel 2012: Italia 6,8 %; Lombardia 9,8% ; Milano 10,7%

Rispetto al continente d’origine: il 53.6% proviene dall’Europa, il 22.4% dall’Africa, il 15.8% dall’Asia, l’8.1% dall’America, lo 0.1% dall’Oceania)

Rispetto al genere : le donne immigrate sono nel 2012 il 53,1%, nel 2000 erano il 45,8%

La popolazione straniera è mediamente più giovane di quella italiana (età media 34 anni, contro il 41 anni degli italiani)

Ineguale ripartizione territoriale (al Nord/Ovest il 35.1%, Nord/Est 27%)

Nel 2012: 79.894 nascite di bambini da famiglie straniere

Nel 2010: 993.238 minori (circa il 20% degli stranieri residenti); 650.802 sono “seconda generazione” (nati in Italia) (65% circa del totale dei minori stranieri)

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Nazionalità 2005 Var % 2011

Romania 248.894 289,3 968.576

Albania 316.659 52,5 482.627

Marocco 294.495 53,4 452.424

Cina 111.712 87,4 209.934

Ucraina 93.441 114,8 200.730

Moldavia 37.971 62,4 134.154

India 54.288 123 121.036

Polonia 50.794 114,6 109.018

Tunisia 78.230 35,9 106.291

Perù 53.220 72,2 98.630

Le nazionalità di provenienzaFonte: dossier fondazione Migrantes 2012

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I minori stranieri a scuola in Lombardia

Nell’a.s. 2011/2012 sono stati censiti 755.939 alunni nei vari ordini di scuola in Italia (+ 6,3% rispetto all’a.s. Precedente) e 184.952 alunni in Lombardia (+ 6,7%)

L’incidenza è del 8,4% (rispetto al 13,2% della media lombarda) E’ cresciuta in questi anni la presenza di alunni stranieri nati in Italia (le

seconde generazioni): nell’a.s. 2010/2011, sono il 47,9% in Lombardia; si tratta dell’83,7% dei bambini stranieri nella scuola dell’infanzia, del 61,7% nella primaria, del 33,2% nella secondaria di I grado e del 13,2% nella secondaria di II grado

Fonte: Miur, Fondazione ISMU; quaderno ISMU scaricabile da www.ismu.org

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La presenza nel mercato del lavoro

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La partecipazione al mercato del lavoro

Il 60,8% degli stranieri è occupato, ma i mestieri in cui sono impiegati sono quelli delle 3 D (dirty, dangerous and demanding).

I settori di maggiore impiego, considerati “etnicizzati”, sono:

SERVIZI DOMESTICI E DI CURA= 76,8% lavoratori stranieri

EDILIZIA = 18,9% lavoratori stranieri

ALBERGHI E RISTORAZIONE= 16,5% lavoratori stranieri

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La partecipazione al mercato del lavoro

SOTTOCCUPATI: IL 10,7% degli stranieri è sottouccopato (4,6% campione italiano)

SOVRAISTRUITI: IL 41,2% degli stranieri è sovraistruito (19,5% campione italiano). In particolare si sale al 50% per le donne

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Gli stranieri e la crisi economica

L’analisi della situazione lavorativa della popolazione straniera nella classe 15-64 anni ci indica che nel 2012:

• Il tasso di occupazione che nel 2008 era superiore di circa il 10% rispetto a quello degli italiani ora al Nord è il 5% minore (65,7% gli italiani e 60,5% gli stranieri)

• Il tasso di disoccupazione che nel 2008 era il 2% superiore a quello degli italiani ora al Nord è dell'8% rispetto a quello italiano (6,4% contro il 14,4)

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Gli stranieri e la crisi

L’Istat parla di “MERCATO DEL LAVORO DUALE”

la crisi economica colpisce più duramente la componente straniera dell'occupazione, soprattutto al nord, dove negli ultimi 4 anni il tasso di occupazione si è ridotto del 7,7% contro l'uno 1,1% degli italiani. Il fenomeno sembra in linea anche con quanto rilevato in altri paesi europei dove la partecipazione al mercato del lavoro è inferiore per gli stranieri rispetto agli autoctoni

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Fattori di stabilizzazione e di integrazione

Il lavoro: il 42% ha un lavoro regolare a tempo indeterminato (in calo rispetto al 44% del

2010); il 15,5% è occupato in modo regolare a tempo determinato o part time; il 7,8% ha un lavoro irregolare più o meno stabile; l’11,8% risulta disoccupato (in calo rispetto al 12,5% del 2010). I settori di attività sono l’industria (27%), l’edilizia (11%), il lavoro di cura (circa il 10%). In crescita l’imprenditoria (12.535 nel 2011, + 6,3% rispetto al 2010)

La casa: circa il 64% vive in casa in affitto, diminuisce la casa di proprietà (14,8% rispetto al

17,9% del 2010), in leggero aumento la sistemazione precaria (5,5% rispetto al 4% del 2010), di rilievo la questione degli sfratti (nel 2011, 570 a Brescia e 1223 in provincia)

Anzianità della presenza: il 18% è in Italia da meno di 5 anni, il 49% da 5 a 10 anni, il 33% da oltre dieci anni

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Riflessioni

• L’immigrazione è arrivata alla 2° generazione;

• La domanda di lavoratori stranieri sul mercato del lavoro è stabile, ma è cresciuto il lavoro domestico, rispetto a quello nell'industria;

• Non si è registrato il calo di presenze, che ci si aspettava quando è iniziata la crisi economica.

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Spunti critici• Incremento delle difficoltà legate alla gestione degli

ingressi (elevato numero di reati di clandestinità, condizioni di vita nei centri di prima accoglienza, crescere delle tragedie del mare);

• Incremento della conflittualità sociale sul tema delle migrazioni (gru, rifugiati, rom, ordinanze comunali che escludono dai servizi, proteste dei genitori nella scuola);

• Incremento del disagio e della povertà tra gli stranieri (perdita potere acquisto -20% dal 2007, diminuzione delle case di proprietà; il 42% dei buoni famiglia della ASL sono per famiglie straniere, aumento 100% dei pazienti stranieri del SERT per alcolismo).

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Le fonti d’informazione DATI ON LINE

- CIRMiB: http://centridiricerca.unicatt.it/cirmib

- ISTAT: www.demo.istat.it

- ISMU/ORIM: www.ismu.org

RICHIEDERE I DATI

- INTEGRAZIONE: Cnel (indice di integrazione Italia); Ismu (indice integrazione province lombarde)

- LAVORO: Amministrazioni provinciali (avviamenti rapporti lavoro); Inail (infortuni); Istat (dati della Rilevazione delle Forze Lavoro)

- CRIMINALITA': Questure (denunce per tipologia); carceri (presenze per cittadinanza)

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Il punto di vista sociologico

La sociologia si occupa dell’esperienza dell’altro come fatto sociale. Per questo di solito le ricerche sociologiche si occupano di argomenti

come: le rappresentazioni dello straniero, la distanza sociale, il rapporto tra cultura e identità su base etnica

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Il punto di vista sociologico

La sociologia si occupa dell’esperienza dell’altro come fatto sociale. Per questo di solito le ricerche sociologiche si occupano di argomenti come: le rappresentazioni dello straniero, la distanza sociale, il rapporto tra cultura e identità su base etnica

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Alcune riflessioni

L’esperienza dell’Altro è un’esperienza primaria: confronto indispensabile per la scoperta di sé, per la conquista dell’autonomia personale

L’Altro rappresenta il confine, il limite, ma è anche risorsa per il Sé

Identità e alterità sono i due poli dell’esperienza di ciascuno di noi

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Alcune riflessioniL’incontro tra culture sviluppa sentimenti di appartenenza (NOI) e di differenza/distanza (LORO)

Si stabiliscono dei confini più o meno rigidi, si decide il grado di apertura/chiusura

Si sviluppano, per il rinforzo dell’appartenenza, stereotipi, pregiudizi

Nascono paure dell’Altro, che può diventare ‘nemico’

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Alcune riflessioniDA PARTE DELLA SOCIETA’ D’ARRIVODA PARTE DELLA SOCIETA’ D’ARRIVO• È bene che diventino come noi, che È bene che diventino come noi, che

scompaiano le differenze, per poter far parte scompaiano le differenze, per poter far parte devono apprezzare i valori della nostra società devono apprezzare i valori della nostra società e della nostra culturae della nostra cultura

• Non abbiamo niente in comune … sono Non abbiamo niente in comune … sono radicalmente diversi, possono stare qui, ma radicalmente diversi, possono stare qui, ma non interferire con le nostre abitudini e le non interferire con le nostre abitudini e le nostre tradizioninostre tradizioni

• Le culture e le persone sono sempre state in Le culture e le persone sono sempre state in movimento, oggi questo è ancora più evidente, movimento, oggi questo è ancora più evidente, c’è un mescolamento continuo che c’è un mescolamento continuo che rappresenta una ricchezza di esperienze e di rappresenta una ricchezza di esperienze e di possibilitàpossibilità

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Alcune riflessioniDA PARTE DI CHI ARRIVADA PARTE DI CHI ARRIVA• La cosa più importante è riuscire a inserirsi

nella società di accoglienza il più presto possibile, imparando lingua, abitudini, valori

• Mi piacerebbe poter far parte della nuova realtà senza abbandonare del tutto le mie convinzioni, i miei valori, le mie tradizioni

• Non so quanto mi fermerò qui, ma la mia intenzione è quella di tornare nel mio paese

• Non so bene cosa desidero per me e per i miei figli, in realtà vedo difficoltà di accettazione reciproca, molto disorientamento e tanta confusione

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Alcune riflessioni

GLI STESSI BISOGNIGLI STESSI BISOGNI

• Riconoscimento• Rispetto• Appartenenza• Identita’• Sicurezza• Senso e significato• Realizzazione di sè

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Integrazione ?Integrazione ?

Dietro il concetto di integrazione si Dietro il concetto di integrazione si celanocelano

alcune questioni importanti, come:alcune questioni importanti, come:

• L’immagine dell’altro e il rapporto L’immagine dell’altro e il rapporto NOI/LORONOI/LORO

• La costruzione dell’identità e La costruzione dell’identità e dell’appartenenzadell’appartenenza

• Il trattamento della diversità o Il trattamento della diversità o differenzadifferenza

• La questione delle risorse e dei La questione delle risorse e dei confiniconfini

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La differenza come valoreLa differenza come valore

Assegnare alla differenza un valore positivo significa sviluppare riconoscimento e rispetto per ciascun soggetto e per ogni cultura

La differenza consente lo sviluppo di appartenenza e di identità e spazi di libertà e di scambio

Problematizzazione etico-politica Problematizzazione etico-politica

della convivenzadella convivenza

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Cultura e appartenenza Cultura e appartenenza etnica oggi?etnica oggi?

• Diluizione di un quadro unitario di riferimento etnico e culturale, ma anche irrigidimento di distinzioni e confini

• Cultura e appartenenza etnica sempre meno realtà sostanziale e ‘naturale’, sempre di più realtà processuale, dinamica, relazionale e anche rivendicativa, conflittuale

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L’incontro tra cultureL’incontro tra culture• è un incontro tra persone, con le loro storie, le

loro idee, i loro bisogni, i loro sogni

• le persone sono attive, elaborano, modificano, influenzano e si fanno influenzare, imparano

• Le culture sono “porose”, nessuna cultura è “pura”, incontaminata

• Nella realtà multiculturale contemporanea si sviluppano processi di mescolamento, ibridazione, anche al di là della volontà dei singoli e della loro consapevolezza

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Bibliografia

• Besozzi E. – Crescere tra appartenenza Besozzi E. – Crescere tra appartenenza e diversità, Franco Angeli 1999e diversità, Franco Angeli 1999

• Colombo E.- Rappresentazione Colombo E.- Rappresentazione dell’Altro, Guerini 1999dell’Altro, Guerini 1999

• Colombo E.- Multiculturalismo Colombo E.- Multiculturalismo quotidiano, Franco Angeli 2007quotidiano, Franco Angeli 2007