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Progettazione di percorsi didattici: breve introduzione a cura di Davide Afretti Resonance group del Progetto Europeo Erasmus +: “LEAN Training by doing and training on the go as effective approaches to lean manufacturing” - Centoform, 20 luglio 2016

Progettazione percorsi didattici: breve introduzione

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Page 1: Progettazione percorsi didattici: breve introduzione

Progettazione di percorsi didattici:

breve introduzione

a cura di Davide Afretti

Resonance group del Progetto Europeo Erasmus +: “LEAN Training by doing and training

on the go as effective approaches to lean manufacturing” - Centoform, 20 luglio 2016

Page 2: Progettazione percorsi didattici: breve introduzione

Progetto didattico

«Un progetto didattico è un dispositivo teorico

che ha lo scopo di rappresentare un possibile

percorso di apprendimento da un punto di

partenza a un punto di arrivo. Esso si impegna a

rendere evidente un significativo cambiamento

che avverrà nella personalità dell’allievo, nel

senso di un accrescimento delle abilità e/o dei

processi cognitivi e/o sociali e/o emozionali».

(Calvani-Menichetti; 2015)

Centoform, 20 luglio 2016Davide Afretti – Progettazione di percorsi didattici

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Modello ADDIE

Centoform, 20 luglio 2016 Davide Afretti

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Modello ADDIE

sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti

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Analisi dei destinatari

• Chi sono i destinatari del corso di formazione? (formatori/docenti che andranno a insegnare la LEAN? studenti non ancora nel

mondo del lavoro? lavoratori che si devono aggiornare?)

• Quali caratteristiche hanno (ruolo, esperienza, lavoro)?

• Quale motivazione hanno per utilizzare il corso? (sono obbligati a partecipare al corso? hanno una motivazione forte perché in

cerca di lavoro? ecc. ecc.)

• Hanno già conoscenze su quel determinato argomento (pre-conoscenze)? (formatore di un centro di

formazione professionale vs studente inesperto)

• Ci sono cose che devono sapere o saper fare per poter partecipare (pre-requisiti)? (per es. conoscere i

concetti di produzione, costo, ecc., essere capaci di applicare dei principi teorici a un nuovo contesto, ecc., saper utilizzare le principali funzioni di un tablet, ecc.)sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti

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• In quale contesto verrà utilizzato il percorso didattico? (centro di formazione professionale, scuola secondaria, azienda, ecc.)

• Come verrà utilizzato? solo in autonomia (fruizione

via tablet quando e come decide l’utente)? Tramite delle istituzioni (scuola? Centro di formazione professionale)? Previa registrazione?

• Sono previsti incontri di presentazione in presenza (spiegazione su come registrarsi, come accedere, struttura del

percorso, ecc.?) o il corso si autosostiene in tutto?

Analisi del contesto di erogazione

del corso

sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti

Page 7: Progettazione percorsi didattici: breve introduzione

• Quanto tempo è necessario per

l’apprendimento? (per ogni unità didattica? per completare l’intero

percorso?)

• Il tempo a disposizione è commisurato agli

obiettivi e ai contenuti? (vedi a seguire)

Analisi dei tempi

sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti

Page 8: Progettazione percorsi didattici: breve introduzione

Modello ADDIE

sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti

Page 9: Progettazione percorsi didattici: breve introduzione

• Gli obiettivi di apprendimento devono

rispondere alla domanda: “Quali conoscenze,

quali abilità o quali atteggiamenti vogliamo che il

partecipante abbia raggiunto alla fine del

percorso ?”

Devono essere: • ESPLICITI

• CONCRETI

• “OPERAZIONALIZZATI” = tradotti e descritti in indicatori verificabili (es. Alla

fine del percorso lo studente sarà in grado di analizzare un flusso produttivo

individuandone i punti di possibile riduzione degli sprechi )

• COMMISURATI al tempo a disposizione e al target di utenti

Definire gli Obiettivi di apprendimento

sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti

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Obiettivi di apprendimento

(”strumento” di riferimento) 1

Tassonomia di Bloom (rivista da Anderson e Krathwohl nel 2001)

Richiamare fatti e concetti di base

Spiegare idee e concetti

Usare l’informazione in nuove situazioni

Creare connessioni tra le idee

Giustificare una posizione o una decisione

Produrre un lavoro nuovo o originale

sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti

Page 11: Progettazione percorsi didattici: breve introduzione

• prima di poter comprendere un concetto occorre conoscerlo;

• per poterlo applicare occorre averlo compreso;

• prima di analizzarlo dobbiamo essere in grado di applicarlo;

• per poterlo sintetizzare, dobbiamo averlo prima analizzato;

• infine, per poterlo valutare dobbiamo essere capaci di sintetizzarlo

Obiettivi di apprendimento

(”strumento” di riferimento) 2

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Page 12: Progettazione percorsi didattici: breve introduzione

RICORDARERICHIAMARE FATTI E CONCETTI DI BASE

E’ sempre bene descrivere gli obiettivi iniziando con un verbo.

Definire, Elencare, Ricordare, Abbinare, Ordinare, Riconoscere, ecc.

Esempio per la LEAN:

• Elencare 5 principi-guida che delineano il modello teorico della

produzione snella

• Definire la tecnica delle 5S

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Page 13: Progettazione percorsi didattici: breve introduzione

COMPRENDERESPIEGARE IDEE E CONCETTI

Comprendere, Capire, Interpretare, Classificare, Confrontare, Distinguere,

Prevedere, Riformulare, Giustificare, Inferire, ecc.

Esempio per la LEAN:

• Classificare gli spreghi da combattere

• Capire la tecnica del Just in time

sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti

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APPLICAREUSARE L’INFORMAZIONE IN NUOVE SITUAZIONI

Usare, Risolvere, Costruire, Dimostrare, Preparare, Mettere in relazione,

Calcolare, Scoprire, ecc.

Esempio per la LEAN:

•Dimostrazione di un layout di impresa push e pull

•Costruisci il passaggio da un layout tradizionale ad uno a celle

sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti

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ANALIZZARECREARE CONNESSIONI CON LE IDEE

ESEMPIO GENERALE

Sulla base di quanto hai studiato in storia spiega le cause della Prima Guerra

Mondiale e ricostruisci il processo che ha portato al conflitto.

Esempio per la LEAN:

•Dimostrazione di un layout di impresa push e pull

•Costruisci il passaggio da un layout tradizionale ad uno a celle

sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti

Page 16: Progettazione percorsi didattici: breve introduzione

VALUTAREGIUSTIFICARE UNA POSIZIONE O UNA DECISIONE

ESEMPIO GENERALE

Esamina attentamente le quattro soluzioni al problema proposto

in questo link. Quale ti sembra più efficace? Quale ti sembra

meno efficace? Esprimi un’argomentazione in difesa dei tuoi

giudizi. Nelle soluzioni che ti sembrano poco adeguate cosa

bisognerebbe cambiare secondo te?

a. Soluzione 1

b. Soluzione 2

c. Soluzione 3

d. Soluzione 4

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CREAREPRODURRE UN LAVORO NUOVO O ORIGINALE

ESEMPIO GENERALE

Progettate una ricerca empirica sul tema “Consumo televisivo e aggressività

degli adolescenti”.

sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti

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• Individuare i diversi argomenti che devono

essere affrontati e “spezzettarli” in unità

didattiche (quanto tempo per ogni unità)

• Per ogni unità didattica identificare gli obiettivi

specifici di apprendimento (cosa impareranno o

sapranno fare nel dettaglio alla fine dell’unità?)

• Mettere in sequenza le unità didattiche in modo

logico e coerente con gli obiettivi del corso

• Identificare attività ed esercizi da sviluppare per

ogni unità didattica

Individuare le unità didattiche

sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti

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Definire gli strumenti di verifica

• Gli strumenti di verifica servono a valutare il

raggiungimento degli obiettivi di apprendimento.

Rispondono alla domanda: “in che modo posso

stabilire se il cambiamento atteso è avvenuto?”

Devono:

• Essere ALLINEATI agli obiettivi di apprendimento

• Prevedere dei CRITERI e delle SOGLIE di

valutazione

sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti

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Progettare la sequenza delle unità

didattiche – ESEMPI 1

•Cranfield Universityhttp://info-lit.shrivenham.cranfield.ac.uk/index.html

•Bacchi Sara. Il mio English Portfoliohttp://www.epubeditor.it/index.php?com=editor&task=play&lezioneid=2325

Questo e-book si rivolge a studenti che iniziano la scuola secondaria di secondo

grado, per supportarli nel raggiungimento del livello A2 della lingua inglese.

Obiettivi: ricordare le strutture di base e in particolare gli elementi grammaticali

e lessicali necessari per presentarsi; creare un blog che raccolga le proprie

produzioni, inclusi un testo e un video di autopresentazione; saper presentare se

stessi e altre persone in forma sia orale che scritta.

Il prodotto digitale viene fruito in autoapprendimento individuale (circa 20 ore), i

contenuti sono segmentati in spiegazioni brevi adatte anche a studenti con

difficoltà o lievi disturbi dell’apprendimento. L’e-book dispone di un test iniziale,

di esercizi intermedi, di un quiz finale, utilizzabili per autovalutazione

sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti

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Progettare la sequenza delle unità

didattiche – ESEMPI 2

Russo Ornella. Rovistando nel web: non è tutto oro quello che luccicahttp://www.epubeditor.it/offline_template/play.php?html_id=96

Questo e-book affronta il tema della valutazione delle risorse o fonti informative

reperibili nel web. Esso è progettato come manuale di riferimento per un corso

di formazione in presenza all’interno del progetto “Il Linguaggio della Ricerca”,

svolto dal CNR con le scuole secondarie di secondo grado, ma può essere

usato anche indipendentemente (in biblioteca o in classe, da bibliotecari e

formatori).

Obiettivi: conoscere i rischi di falsificazione del web; distinguere i diversi tipi di

documenti digitali; applicare il criterio di affidabilità alla valutazione delle risorse

informative.

sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti

Page 22: Progettazione percorsi didattici: breve introduzione

Progettare la sequenza delle unità

didattiche – ESEMPI 3Gardini Debora e Silimbani Rita. Documentare e condividere le esperienze educative.http://documentazionegenerativa.wordpress.com

E-book rivolto a studenti universitari e formatori con la finalità di sviluppare

competenze per progettare, realizzare, valutare, condividere documentazioni

rispondenti a criteri di qualità, da usare come risorsa professionale.

Obiettivi: individuare i punti di miglioramento nella pratica di documentazione

professionale, alla luce di una griglia di criteri di qualità fornita; individuare in

una documentazione le informazioni chiave secondo un modello di qualità;

riconoscere le fasi del processo di documentazione e le implicazioni

organizzative all’interno di un percorso di lavoro; impostare un progetto di

documentazione secondo indicazioni operative proposte, con particolare

attenzione al processo.

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Page 23: Progettazione percorsi didattici: breve introduzione

Individuare le strategie didattiche

� Approccio comportamentista (apprendimento tramite rinforzo)� Approccio costruzionista,� Brainstorming,� Cooperative learning,� Didattica breve,� Didattica laboratoriale,� Discussione,� Drill & Practice,� Esercitazioni individuali � Insegnamento individualizzato,� Inquiry-based learning,� Lezione frontale,� Mastery learning,� Metodo autobiografico,� Modellamento/apprendistato cognitivo,� Peer education,� Peer tutoring,� Problem solving,� Project work,� Ricerca sperimentale,� Ricerca-azione,� Scoperta guidata,� Simulazione/Role-playing,� Studio di caso,� Thought-based questioning

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Modello ADDIE

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Page 25: Progettazione percorsi didattici: breve introduzione

Definire attività e materiali didattici

�Preparare le bozze dei materiali e delle attività

�Sviluppare la versione beta del corso on-line

�Testare il corso o alcune su unitàdidattiche/attività con gruppo di utenti

�Sviluppare i materiali definitivi e la versione finale del corso

�Produrre i materiali integrativi di spiegazione sull’utilizzo del corso (se il corso è in autofruizione prevedere una sezione ad hoc con informazioni tecniche e didattiche sull’utilizzo autoesplicative)

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Modello ADDIE

sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti

Page 27: Progettazione percorsi didattici: breve introduzione

Modello ADDIE

sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti

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I partecipanti hanno appreso o hanno imparato a fare quello che il corso si poneva come obiettivi di apprendimento? Con quali strumenti lo si valuta?

Valutare è indispensabile per poter misurare l’efficacia dell’azione formativa. Valutare attraverso “indicatori”.

VALUTAZIONE FORMATIVA (Come stai andando?)

valutazione di processo, in itinere, che accompagna l’apprendimento e lo supporta e orienta.

VALUTAZIONE SOMMATIVA (E’ stato efficace?)

ha la funzione di certificare l’apprendimento e attribuire un giudizio; di solito è finale e viene proposta a conclusione dell’intervento formativo

Valutare l’apprendimento

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• Del gradimento:valuta il livello di soddisfazione dei partecipanti rispetto all’efficacia dell’intervento formativo. Fa riferimento alla percezione soggettiva individuale (qualità percepita). Valutazione attraverso strumenti qualitativi (questionario, post-it, ecc.)

• Dell’impatto:

valuta se e in quale modo i concetti, le abilità e/o le competenze apprese sono state trasferite nel proprio universo lavorativo, di studio o di vita e hanno avuto ricadute. Valutazione a distanza di tempo.

Valutare gradimento e impatto

sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti

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Strumenti di valutazione

A. Metodi a risposta chiusa (questionario a

scelta multipla, abbinamenti cloze con

alternative, ecc.)

B. Metodi a risposta aperta univoca/non

univoca

C. Prove complesse legate alle attività previste

(indagine, report, progetto, soluzione di un

problema con rubrica, produzione di un

oggetto)

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sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti

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