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PROGETTO EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA Alla scoperta delle principali contrade di Sarezzo

Progetto educazione alla cittadinanza

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Progetto della scuola primaria per scoprire e conoscere il territorio del proprio paese.

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PROGETTO EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA

Alla scoperta delle principali contrade di Sarezzo

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Nelle date 21, 23 e 30 maggio 2014 le classi 4a B, 4aA e 4a C della scuola primaria «A. Soggetti» sono state guidate, con competenza e professionalità, da Giovanna e Daniela del Comune di Sarezzo, a scoprire la parte più vecchia del nostro Capoluogo, quelle che un tempo erano le contrade.

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Nel centro del paese si trovano le principali: vediamole insieme.

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Prima di iniziare il nostro viaggio dovete sapere che, nel 1200, l’ intero territorio comunale di Sarezzo aveva più o meno le attuali dimensioni e contava allora poche centinaia di abitanti, distribuiti in tre nuclei principali: Sarezzo, Zanano e Noboli; inoltre, c’erano due centri minori: Valgobbia a sud di Sarezzo, Ponte Zanano a nord di Zanano.

I piccoli centri abitati erano nettamente distinti tra loro, ma nell’ ampia estensione di prati, pascoli e boschi sorgevano numerosi “cascinali” dove vivevano contadini e boscaioli in stretto contatto con la terra e gli animali. Molto importante era lo sfruttamento della montagna, soprattutto per la legna che serviva per scaldarsi, per cuocere i cibi, per ottenere il carbone utilizzato per far funzionare le “fucine” per la lavorazione del ferro.

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Le case di questi centri abitati erano poche, raccolte intorno alla chiesa e molto vicine tra loro per motivi di sicurezza e per mantenerle calde in inverno.

Negli ultimi 100 anni il numero delle case è aumentato, in poco tempo sono spariti gli ultimi prati per lasciare posto a nuove abitazioni, perché da un’economia prevalentemente agricola si è passati a una industriale. Non solo a Sarezzo, ma anche a Villa Carcina e a Lumezzane sono sorte delle industrie che necessitavano di manodopera, questo ha attirato nuove persone provenienti da altri paesi e così il numero degli abitanti è aumentato.

Circa 800 anni fa, ogni paese era suddiviso in contrade. Ogni contrada era contraddistinta da un nome particolare, il “toponimo”(= nome del luogo), che veniva tramandato oralmente di padre in figlio, legato al nome della famiglia che viveva in quel luogo o alle caratteristiche del territorio.

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CONTRADA DELLA PIAZZAL’attuale Piazza Cesare Battisti ha assunto questo nome nel 1926, anticamente era la CONTRADA DELLA PIAZZA.

Nel corso della storia è stata chiamata anche Piazza del Mercato, Piazza Grande, Piazza della Chiesa. Qui si trova la sede del Municipio costruito nel 1928, mentre la sede precedente si trovava dove ora c’è l’aiuola. Nel 1850 i fiumi della valle sono esondati, compreso il torrente Redocla che scende dalla Valle di Sarezzo. In seguito alle continue piogge e al disboscamento, il torrente giunse con forza devastatrice e anche nella piazza fece numerosi danni, tra i quali abbatté la casa del farmacista e la sede del comune oltre ad altri edifici.

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CONTRADA DELLA FORMICA L’attuale via Bailo nei secoli passati era la CONTRADA DELLA FORMICA. Qui sorgeva la chiesetta di Santa Maria della Neve (o della Formica), accanto alla quale c’era l’oratorio di S. Nicola da Tolentino, edificato nel ‘600 (di questo oratorio rimane un’iscrizione dedicatoria sopra l’ingresso laterale della chiesa parrocchiale, sulla destra della facciata). Secondo la tradizione popolare il nome deriva dal fatto che la Madonna era rappresentata in un affresco con la mano sinistra alzata, l’indice e il pollice stretti come se tenesse una formica.

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ISCRIZIONE DEDICATORIA SOPRA L’INGRESSO LATERALE DELLA CHIESA PARROCCHIALE PROVENIENTE DALLA PORTA DEL VECCHIO ORATORIO DI S.NICOLA DA TOLENTINO.

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CONTRADA DELLA PIAZZETTA

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L’attuale via S. Faustino un tempo era la CONTRADA DELLA PIAZZETTA, dove si concentravano le “botteghe” e alcune osterie, ancora oggi c’è un bar chiamato “Bar della Piazzetta”. Si capisce che questa via è antica perché è stretta, infatti una volta era percorsa dalle persone, dagli animali, dai carri trainati dai cavalli. Nelle osterie gli uomini discutevano dei loro affari, vendevano i loro terreni ecc.

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CONTRADA DELLA FORNACE

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All’inizio della via, sulla destra c’è uno slargo, dove si trovava la CONTRADA DELLA FORNACE. In questa zona c’era una Fornace antichissima della famiglia Avogadro.

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LO STEMMA AVOGADRO

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CONTRADA DELL’ ACQUA

L’attuale via Roma un tempo era la CONTRADA DELL’ ACQUA, fiancheggiava il vecchio percorso del torrente Redocla, così anche la costruzione delle case antiche ha seguito l’ansa del torrente e formano una curva. Queste abitazioni, come le altre del tempo, sono caratterizzate da un portico e tante avevano sopra una loggia dove si facevano essiccare i raccolti, in particolare pannocchie e castagne.

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Contrada dei mulini

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Proseguendo lungo via Roma, si arriva a un ponticello che collega la via alla zona della Piazzetta, il ponte “de becc” (dei Betti, dal nome di un’antica famiglia di muratori che abitava nella zona).

Sulla riva sinistra del torrente Redocla, poco al di sopra della località “Put de Becc”, le case in alto sul versante della montagna una volta erano dei mulini, che per macinare la farina sfruttavano la forza dell’acqua di un affluente del Redocla. Questa zona anticamente era la CONTRADA DEI MULINI o CONTRADA DELLA RIPA perché il terreno è ripido in salita.

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CONTRADA DEL CASTELLO

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L’attuale via Castello un tempo era la CONTRADA DEL CASTELLO. Qui una volta sorgeva un castello o una casa fortificata. In alcune case che vi sorgono, notiamo ancora adesso le finestre ad arco acuto a testimonianza che sono antiche. In questa località sorge il palazzo Montini, dove hanno vissuto gli avi di papa Paolo VI. Essi provenivano da Lumezzane e si stabilirono a Sarezzo nel XVII secolo. Il primo a trasferirsi qui fu Carlo Montini, che ottenne alla fine del ‘600 la condotta medica nel nostro comune. Fu un suo discendente, nell’Ottocento, a prendere casa a Concesio, dove nacque il papa. La nuova proprietaria, la signora Adelina, ci permette di visitare il palazzo. Sul portone e sulle colonne del portico troviamo rappresentati dei gigli, che sono il simbolo della Valle Trompia. Il cortile ha i ciottoli e la fontana privata originale. Sulla facciata frontale che dà sul cortile è stato collocato lo stemma del papa Paolo VI, che in questa casa trascorse le vacanze estive quando era seminarista.

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CONTRADA DEL RIZZO

L’attuale via S. Emiliano un tempo era la CONTRADA DEL RIZZO. Il nome faceva riferimento probabilmente alla pavimentazione a ciottoli detta in dialetto “res”. Da qui anche l’origine di alcuni cognomi: Rizzi, Rizzini, Rizzinelli tipici della nostra valle. Questi anticamente si occupavano della posa dei ciottoli di fiume nei cortili e nelle strade.

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CONTRADA DEL COLOMBARO

Il primo pezzo dell’attuale via Nord, una volta era la CONTRADA DEL COLOMBARO. Da qui è possibile vedere la colombaia di Palazzo Bailo. La famiglia Bailo non era nobile, ma con il tempo si è arricchita producendo cannoni e palle di cannone, così ha avuto anche lei il suo stemma.

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PALAZZO BAILO: VEDUTE DEL CORTILE CON I CIOTTOLI

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Ci auguriamo che il viaggio sia stato interessante, come lo è stato per noi.

Gli alunni delle classi 4a A, 4a B, 4a C della scuola primaria “Alfredo Soggetti” e la maestra Eliana