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RIFORMA DELLA SCUOLA 1.09.2010

Riforma Della Scuola Marzo

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RIFORMA DELLA SCUOLA

1.09.2010

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NUOVO IMPIANTO ORGANIZZATIVO

NUOVI LICEI_____________________

______

6 LICEI

1)L. Artistico2)L. Classico3)L. Linguistico4)L. Musicale e

Coreutico5)L. Scientifico Opz.

Scienze Applicate

6)L. Delle Scienze Umane

Opz. Econom.-Sociale

NUOVI PROFESSION

ALI________________________

__

2 SETTORI - 6 INDIRIZZISETTORE DEI

SERVIZI

1)Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale

2)Servizi socio-sanitari

3)Servizi per l’enogastronomia e

l’ ospitalità alberghiera

4) Servizi commerciali

SETTORE INDUSTRIA ED ARTIGIANATO

4)Produzioni artigianali

ed industriali2) Manutenzione

ed assistenza tecnica

NUOVI TECNICI

______________________________________

2 SETTORI - 11 INDIRIZZI

SETTORE ECONOMICO

1) Amm. finanza e marketing

2) TurismoSETTORE

TECNOLOGICO3) Meccanica,

meccatronica ed energia

4) Trasporti e logistica

5) Elettronica ed elettrotecnica

6) Inform. e telecomunicazioni

7) Grafica e comunicazione

8) Chimica materiali e biotecn.

9) Sistema moda10)Agraria

agroalimentare ed agroindustria

11)Costruzioni ambiente e territorio

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ISCRIZIONI ED AVVIO DELLA RIFORMA• La Riforma della Secondaria di secondo

grado prende avvio a partire dalle prime classi del prossimo a.s. 2010-2011.

Tra il 26 febbraio ed il 26 marzo 2010 le famiglie devono presentare le domande di iscrizione ed a settembre, con l’avvio dell’anno scolastico, partiranno i nuovi licei, i nuovi istituti tecnici ed i nuovi istituti professionali.

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SEMPLIFICAZIONE E RAZIONALIZZAZIONE• Si tratta di un riordino di tutti i percorsi di studio. Un primo

carattere generale di tale riordino è la1) riduzione e semplificazione degli indirizzi; Il provvedimento pone fine alle innumerevoli sperimentazioni

realizzate a partire dagli anni ’90 e che hanno dato luogo ad una

enorme frammentazione degli indirizzi (si pensi che attualmente convivono 204 indirizzi degli istituti

tecnici e 396 dei licei). La semplificazione operata potrà facilitare la scelta del

percorso di studi ed i nuovi “curricula” dovrebbero permettere, quantomeno ciò è dichiarato nelle intenzioni, di affrontare al meglio gli studi universitari ed il mondo del lavoro.

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NUOVI ORARIAltra novità del riordino è costituita dalla2) riduzione del numero delle ore di lezione ; ciò è

realizzato con contenimento della diminuzione del tempo scuola attraverso la riconduzione di tutte le ore scolastiche a 60 minuti; in tal modo si rende più sostenibile il carico orario delle lezioni per gli studenti e si recepisce un indirizzo dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) che ha sostenuto che la crescita eccessiva delle discipline scolastiche e conseguentemente del tempo scuola necessario per insegnarle è deleteria per l’acquisizione di adeguate conoscenze e competenze fondamentali.

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STRUTTURAZIONE DEGLI ORARI 3) Inoltre per ciascun tipo di istituto di istruzione

secondaria di secondo grado si determina un quadro annuale complessivo definitivo ( 1056 ore per tecnici e professionali e da 891 a 1122 per i vari tipi di licei) comprensivo della quota riservata alle regioni e dell’insegnamento della religione cattolica ( art. 3, comma1, d.lgsl. 17 ottobre 2005, n.226).

4) Si definisce altresì la caratterizzazione del curriculum basato su un’area generale di istruzione comune a tutti i percorsi e da aree specialistiche diversificate ( di settore ed indirizzo per gli istituti tecnici ed i professionali, di percorso per i licei).

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AUTONOMIAAltro elemento che caratterizza la riforma è 5) l’ampliamento dei margini di autonomia

delle singole scuole nella definizione dei “curricola”; si passa infatti dal 20% attuale, a seconda degli anni di corso o della tipologia di istituti, al 30%, 35% fino al 40%. Alcuni vincoli impediranno stravolgimenti dei “curricola” nazionali che altrimenti riproporrebbero, in forme nuove, la frammentazione delle sperimentazioni attuali.

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AUTONOMIA E TERRITORIOUn ulteriore elemento innovativo della riforma

è costituito dal 6) rafforzamento del rapporto scuola -

territorio - mondo del lavoro - Università con la possibilità di istituire, presso ciascuna scuola secondaria superiore , un Comitato tecnico-scientifico con funzioni consultive e di proposta per l’utilizzazione degli spazi di flessibilità ed autonomia al fine di qualificare maggiormente i curricola.

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LA NUOVA DIDATTICAAnche dal punto di vista didattico-organizzativo

emergono novità :7) si potranno articolare i Collegi dei docenti in

DIPARTIMENTI disciplinari per il sostegno alla didattica ed alla progettazione formativa;

8) nell’ultimo anno di corso una materia non linguistica sarà insegnata in lingua inglese (CLIL) (Content and Language Integrated Learning - apprendimento integrato di contenuto e lingua)

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LA NUOVA DIDATTICA9) si profila inoltre uno stile formativo sempre più

legato al modo di apprendere delle giovani generazioni con l’uso più consistente delle nuove tecnologie ed improntato al protagonismo degli studenti attraverso la cosiddetta “didattica laboratoriale”, il Learning by doing, (imparare facendo) il cooperative learning (apprendimento cooperativo), il problem solving (approccio per soluzione di problemi) e la didattica per progetti.

Queste nuove forme della didattica potrebbero rendere le scuole centri d’innovazione permanente.

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LA NUOVA DIDATTICA 10) Si indica esplicitamente che i risultati di

apprendimento dovranno essere declinati in forma di competenze, abilità e conoscenze in relazione alla Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio d’ Europa del 23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF) anche ai fini della mobilità delle persone sul territorio dell’Unione europea.

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LE NOVITÀ NEI PIANI DI STUDIOCon il riordino sembrano rafforzarsi le caratteristiche

“identitarie” dei settori nei quali si riorganizza dal 2010- 2011 l’offerta formativa dopo il primo ciclo di istruzione:

LICEI, ISTITUTI TECNICI, ISTITUTI ROFESSIONALI.I LICEI

Tutti i LICEI hanno la durata di 5 anni e sono suddivisi in 2 bienni ed in un quinto anno, al termine del quale gli studenti sostengono l’esame di Stato utile al proseguimento degli studi in qualunque facoltà universitaria. Il quinto anno è anche finalizzato ad un migliore raccordo tra la scuola e l’istruzione superiore ed alla praparazione all’inserimento nella vita lavorativa.

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I LICEI - IL LICEO CLASSICOI cambiamenti rispetto ai licei tradizionali sono limitati per il

LICEO CLASSICO, un po’ più consistenti per il LICEO SCIENTIFICO. Nel CLASSICO, il cui primo biennio mantiene la denominazione di Ginnasio, le materie più importanti - italiano, latino, greco, storia e filosofia- non subiscono variazioni di orario, salvo italiano nel biennio che si allinea (4 ore settimanali) all’orario degli altri LICEI. La storia dell’arte raddoppia l’orario in terza e quarta classe (da 1 a 2 ore) e, rispetto al vecchio ordinamento (ma non a molte sperimentazioni) guadagnano peso la lingua straniera e le scienze. Resta, come pilastro della licealità, la filosofia e la storia dell’arte.

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I LICEI - IL LICEO SCIENTIFICOPer il LICEO SCIENTIFICO ci sono novità di maggior rilievo: si

studierà più matematica e più materie scientifiche. In particolare lo studio della fisica e delle scienze naturali inizieranno dalla classe prima e la matematica risulterà potenziata di 1 ora settimanale nelle classi seconda terza quarta e quinta. Risulta altresì potenziato di 1 ora a settimana lo studio della filosofia in classe terza a scapito di 1 ora di storia in meno in classe quinta.

Resta lo studio della lingua latina (3 ore settimanali per ciascun anno di corso) così come quello della lingua straniera (ugualmente 3 ore settimanali per ciascun anno di corso) . Associata al disegno resta la storia dell’arte.

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I LICEI - IL LICEO SCIENTIFICO -Opzione scienze applicate

• La novità più significativa del LICEO SCIENTIFICO è tuttavia la cosiddetta OPZIONE DELLE SCIENZE APPLICATE che, sembra tuttavia di capire, nel primo anno della riforma, non potrà essere presente in tutti i licei scientifici. Tale opzione non prevede l’insegnamento della lingua latina ma risulta fortemente potenziato l’insegnamento delle discipline scientifiche (in particolare le scienze naturali ( 3 ore settimanali in prima classe, 4 in seconda e 5 in terza quarta e quinta) e l’informatica come disciplina a sé rispetto alla matematica, insegnata per 2 ore settimanali per ciascun anno di corso. Restano i pilastri della licealità: filosofia e storia dell’arte associata al disegno.

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I LICEI - IL LICEO DELLE SCIENZE UMANEQuesto nuovo Liceo raccoglie l’eredità delle sperimentazioni

dei LICEI socio-psico-pedagogici già Istituti Magistrali e dei cosiddetti LICEI delle scienze sociali. Il LICEO DELLE SCIENZE UMANE vede un consistente numero di ore di insegnamento delle discipline di profilo ( Psicologia, Antropologia, Pedagogia e Sociologia) rispettivamente 4 ore settimanali nel primo biennio e 5 ore negli altri anni scolastici; il latino e la matematica risultano avere la stessa consistenza oraria: 3 ore settimanali nel primo biennio e 2 ore settimanali nei restanti anni di corso. Come in ogni Liceo si mantiene l’insegnamento della filosofia per tre anni come quello della storia dell’arte mentre le scienze naturali si studiano per cinque.

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I LICEI - IL LICEO DELLE SCIENZE UMANE Opzione economico-sociale

• Questa opzione interna al LICEO DELLE SCIENZE UMANE sembra ereditare la sperimentazione del LICEO delle Scienze Sociali.

La caratterizzazione di tale opzione è la presenza nell’intero quinquennio dell’insegnamento di diritto ed economia politica e di una seconda lingua straniera mentre le scienze naturali sono insegnate solo nel primo biennio. Le due discipline pilastro della licealità, filosofia e storia dell’arte, sono insegnate nei tre anni terminali per due ore settimanali ciascuna.

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I LICEI - IL LICEO ARTISTICOIl LICEO ARTISTICO vede l’articolazione di un primo biennio

comune a tutti gli indirizzi; a partire dal secondo biennio sono previsti 6 indirizzi:

ARTI FIGURATIVE - ARCHITETTURA E AMBIENTE- DESIGN - AUDIOVISIVO E MULTIMEDIALE -GRAFICA - SCENOGRAFIA.

Restano in tutti gli indirizzi la storia dell’arte, ovviamente potenziata rispetto agli altri LICEI e la filosofia. In alcuni casi si aggiunge alle scienze naturali la chimica o la fisica come discipline a sé. Ovviamente consistente è il numero delle ore settimanali dei vari laboratori.

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I LICEI - IL LICEO LINGUISTICOQuesto tipo di LICEO eredita le vecchie sperimentazioni dei

Licei linguistici attivate spesso presso i Licei scientifici e gli istituti magistrali. La specifica caratterizzazione di questo liceo è quella dell’insegnamento di 3 lingue straniere tutte per 3 o 4 ore settimanali, a seconda degli anni di corso ma comunque per un monte ore quinquennale identico per ciascuna. 1 ora settimanale di tali insegnamenti di lingue prevede attività di conversazione con un docente madrelingua. Le scienze naturali sono insegnate per 5 anni, la storia dell’arte e la filosofia, come in quasi tutti i Licei, per tre anni.

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I LICEI - IL LICEO MUSICALE E COREUTICOPer accedere a questo LICEO è necessario superare una

prova volta a verificare il possesso di specifiche competenze musicale e coreutiche. Per l’a. s. 2010-2011 sono istituite sul territorio nazionale fino a 40 sezioni musicali e fino a 10 sezioni coreutiche. Per conoscere dove è collocata la sezione più vicina autorizzata dal Ministero si potrà consultare il sito del MIUR www.istruzione.it Nella fase iniziale i Licei musicali e coreutici potranno funzionare soltanto sulla base di apposite convenzioni con i Conservatori di musica, con gli istituti musicali pareggiati e con l’Accademia nazionale di danza. Anche in questo LICEO storia dell’arte e filosofia costituiscono il tratto specifico della licealità.

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GLI ISTITUTI TECNICI Tutti gli ISTITUTI TECNICI hanno la durata di

cinque anni e sono suddivisi in due bienni e in un quinto anno al termine del quale gli studenti sostengono l’esame di Stato e conseguono il diploma di istruzione tecnica utile ai fini della continuazione degli studi in qualunque facoltà universitaria. Il quinto anno è anche finalizzato ad un migliore raccordo tra la scuola e l’istruzione superiore e alla preparazione all’inserimento nella vita lavorativa.

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GLI ISTITUTI TECNICI Dopo il completamento degli studi secondari, i

diplomati degli istituti tecnici avranno l’opportunità, oltre all’inserimento nel mondo del lavoro e all’iscrizione all’università, di

-iscriversi a percorsi brevi di 800/1000 ore per conseguire una specializzazione tecnica superiore (IFTS)

-iscriversi a percorsi biennali per conseguire un diploma di tecnico superiore nelle aree tecnologiche più avanzate presso gli ISTITUTI TECNICI SUPERIORI (ITS)

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GLI ISTITUTI TECNICI settore economico indirizzi:a) Amministrazione, Finanza e Marketing (indirizzo generale) articolazioni: “Relazioni internazionali per il marketing” “Sistemi informativi aziendali”

b) Turismo Questi indirizzi ereditano la tradizione e le sperimentazioni degli

Istituti tecnici Commerciali (Ragioneria) degli Istituti tecnici per periti aziendali e corrispondenti in lingue estere, degli Istituti tecnici per le attività sociali e degli Istituti tecnici per il turismo.

Il diplomato in Amministrazione Finanza e Marketing ha competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e processi aziendali degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e dell’economia sociale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche ed informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda.

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GLI ISTITUTI TECNICI settore economico• Nell’articolazione “Relazioni internazionali per il Marketing”

il profilo si caratterizza per il riferimento sia all’ambito della comunicazione aziendale con l’utilizzo di 3 lingue straniere e appropriati strumenti tecnologici, sia alla collaborazione nella gestione dei rapporti aziendali nazionali ed internazionali.

• Nell’articolazione “Sistemi informativi aziendali” il profilo si caratterizza per il riferimento sia all’ambito della gestione del sistema informativo aziendale sia alla valutazione , alla scelta ed all’adattamento di software applicativi.

• Il diplomato nel Turismo ha competenze specifiche nel comparto delle imprese del settore turistico e competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali.

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GLI ISTITUTI TECNICI settore tecnologico Come detto gli indirizzi sono 9 con le seguenti articolazioni:1) Meccanica, Meccatronica ed Energia Articolazioni: “Meccanica e Meccatronica” ed “Energia”2) Trasporti e Logistica Articolazioni: “Costruzione del mezzo”, “Conduzione del mezzo” e “Logistica”3) Elettronica ed Elettrotecnica Articolazioni: “Elettronica” ,“Elettrotecnica “ ed “Automazione”4) Informatica e Telecomunicazioni Articolazioni: “Informatica” e “Telecomunicazioni”5) Grafica e Comunicazione6) Chimica, Materiali e Biotecnologie Articolazioni: “Chimica e materiali”, “Biotecnologie ambientali” e “Biotecnologie sanitarie”7) Sistema Moda Articolazioni: “Tessile, abbigliamento e moda” e “Calzature e moda”8) Agraria, Agroalimentare e Agroindustria Articolazioni: “ Produzioni e trasformazioni”, “Gestione dell’ambiente e del territorio” e “Viticoltura ed enologia”9) Costruzioni, Ambiente e territorio (indirizzo generale) Articolazione: “Geotecnica”

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GLI ISTITUTI TECNICI settore tecnologico Il profilo del settore tecnologico si caratterizza per la

cultura tecnico-scientifica e tecnologica in ambiti dove interviene permanentemente l’innovazione dei processi, dei prodotti e dei servizi, delle metodologie di progettazione e di organizzazione.

Tutte le nuove denominazioni raccolgono i vecchi indirizzi degli istituti tecnici e molte loro sperimentazioni. Nell’ indirizzo di “Costruzioni, ambiente e Territorio” confluisce il vecchio “Istituto per geometri” così come nell’indirizzo “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria” confluisce il vecchio “Istituto tecnico Agrario”

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ISTITUTI PROFESSIONALIGli Istituti Professionali fanno parte a pieno titolo del sistema di

istruzione assieme ai Licei ed agli Istituti Tecnici e si distinguono nettamente da questi ultimi, perché caratterizzati dal riferimento a filiere produttive di rilevanza nazionale. Tutti gli Istituti professionali hanno la durata di 5 anni e sono suddivisi in due bienni e in un quinto anno, al termine del quale gli studenti sostengono l’esame di Stato per il conseguimento del diploma di istruzione professionale, utile anche ai fini della prosecuzione degli studi in qualunque università e ai percorsi brevi IFTS o ai bienni presso gli ITS. La nuova istruzione professionale svolgerà anche un ruolo integrativo e complementare rispetto al sistema di istruzione e formazione professionale. In questo quadro gli Istituti professionali potranno rilasciare qualifiche ( al terzo anno) e diplomi professionali ( al quarto anno) in regime di sussidiarietà , sulla base di specifici accordi stipulati dal MIUR con le singole Regioni.

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ISTITUTI PROFESSIONALICome si è già accennato gli Istituti Professionali sono suddivisi in 2

settori rispettivamente con 4 e 2 indirizzi ciascuno SETTORE SERVIZI 4 indirizzi: 1) Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale2) Servizi socio-sanitari (indirizzo generale) Articolazioni: “odontotecnico” ed “Ottico”3) Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera

(indirizzo generale) Articolazioni: “Servizi di sala e di vendita” e “Accoglienza

turistica”4) Servizi commerciali

SETTORE INDUSTRIA ED ARTIGIANATO 2 indirizzi:5) Produzioni industriali e artigianali Articolazioni: “Industria” ed “Artigianato”2) Manutenzione ed assistenza tecnica.

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I NUOVI QUADRI ORARI I monte ore settimanali sono i seguenti:

Liceo ArtisticoClasse 1^ Classe2^ Classe 3^ Classe 4^ Classe 5^

34 34 35 35 35

Liceo ClassicoClasse 1^ Classe2^ Classe 3^ Classe 4^ Classe 5^

27 27 31 31 31

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I NUOVI QUADRI ORARILiceo Linguistico

Classe 1^ Classe2^ Classe 3^ Classe 4^ Classe 5^

27 27 30 30 30

Classe 1^ Classe2^ Classe 3^ Classe 4^ Classe 5^

27 27 30 30 30

Liceo Scientifico

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I NUOVI QUADRI ORARI I monte ore settimanali sono i seguenti:

Liceo Musicale e CoreuticoClasse 1^ Classe2^ Classe 3^ Classe 4^ Classe 5^

32 32 32 32 32

Liceo delle Scienze umaneClasse 1^ Classe2^ Classe 3^ Classe 4^ Classe 5^

27 27 30 30 30

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I NUOVI QUADRI ORARIIstituti Tecnici

settori economico e tecnologico (tutti gli indirizzi)

Istituti Professionali settori servizi -industria ed artigianato (tutti gli indirizzi)

Classe 1^ Classe2^ Classe 3^ Classe 4^ Classe 5^

32 32 32 32 32

Classe 1^ Classe2^ Classe 3^ Classe 4^ Classe 5^

32 32 32 32 32

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CONSIDERAZIONI Non mi competono, in questa sede, valutazioni sulla

riforma; mi limito ad alcune semplici considerazioni generali , da uomo di scuola responsabile di una istituzione scolastica. Tante delle novità fissate negli ordinamenti rischiano di restare sulla carta se da parte del Ministero non si opererà con investimenti finanziari cospicui innanzitutto per la formazione del personale e per l’assistenza all’avvio del processo riformatore. La nuova scuola non può passare dal modello centralistico del “government” a quello decentrato ed autonomo della “governance” solo perché sono fissati dei nuovi orari scolastici.

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CONSIDERAZIONI Ogni riforma richiede, perché possa realizzare

efficacemente i propri obiettivi dichiarati, non solo la condivisione da parte degli operatori che tecnicamente dovranno applicarla e gestirla (in questo caso i dirigenti, i docenti, il personale scolastico ) ma anche quella degli utenti del servizio che ne sono in ultima analisi i veri destinatari.

Ad essi, in primo luogo, è dovuta un’informazione chiara, appropriata, completa e tempestiva.

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CONSIDERAZIONI Da questo punto di vista si può dire che la scelta di

avviare la riforma degli ordinamenti a partire dal settembre 2010 ha imposto tempi strettissimi che hanno comportato il rinvio delle iscrizioni al mese di Marzo poiché l’iter dei regolamenti da adottare non è concluso e risulta in notevole ritardo (solo il 4 Febbraio il Consiglio dei Ministri ne ha dato la seconda lettura e non si è ancora provveduto alla pubblicazione degli stessi nella Gazzetta Ufficiale). Tutto ciò ha determinato un notevole ritardo comunicativo sulla riforma al quale si cerca ora di porre rimedio.

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CONSIDERAZIONI • È inoltre motivo di preoccupazione la mancata

realizzazione di uno sforzo congiunto di fronte ad un importante riordino come quello dell’istruzione secondaria di secondo grado, da parte di tutti gli attori istituzionali coinvolti: Ministero e Uffici scolastici, da un lato, enti locali (Regione, Provincia e Comuni) dall’altro per addivenire, in tempi congrui, non solo all’organizzazione di occasioni informative da fornire agli utenti quanto per provvedere adeguatamente alla definizione di un’offerta formativa articolata nel territorio conforme sia alle esigenze locali che ai canoni della nuova normativa.

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CONSIDERAZIONI Da questo punto di vista va ricordato che la Regione Toscana

non ha proceduto al momento a far valere la propria potestà costituzionale (titolo V) di determinare, per il prossimo anno scolastico, l’offerta formativa nel territorio poiché i nuovi regolamenti non sono ancora pubblicati in G.U. Pertanto le novità del riordino, nel primo anno di applicazione, cioè per il 2010-2011, dovrebbero essere stabilite univocamente dall’amministrazione scolastica centrale (Ministero dell’Istruzione). Ciò significa che ogni istituzione scolastica si troverà a poter accogliere iscrizioni degli alunni solo per quegli indirizzi o opzioni definite dal potere centrale attraverso le “tabelle di confluenza”.

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SITO WEB MINISTERO www.istruzione.it

• A partire da oggi 2 Marzo è attivo, nel sito del Ministero, un servizio connesso a Google maps che permette di sapere quali indirizzi/opzioni saranno attivi presso le singole istituzioni scolastiche di tutto il paese e la loro ubicazione sul territorio.

• Basta semplicemente indicare Regione, Provincia e Comune unitamente alla tipologia di istituto prescelto (LICEO, ISTITUTO TECNICO, ISTITUTO PROFESSIONALE) per conoscere in automatico l’offerta formativa di quella istituzione scolastica per il prossimo anno scolastico.