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Norme di comportamento e di sicurezza nel laboratorio di chimica
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I.P.S. “ F.S. CABRINI “dir.scol. Dott.prof. Angelo Carrieri
VIII GIORNATA NAZIONALE DELLA SICUREZZA NELLE SCUOLE 25 novembre 2010
SICUREZZA CHIMICA
Gli alunni delle classi : IIIB O.C.B, IVA T.C.B e VB T.C.BCoordinati dai docenti : A. Iannotta e A. Di Turo
SICUREZZA CHIMICA
Gli alunni delle classi : IIIB O.C.B, IVA T.C.B e VB T.C.BCoordinati dai docenti : A. Iannotta e A. Di Turo
UN LABORATORIO CHIMICO PUÒ ESSERE PERICOLOSO PER LA PROPRIA INCOLUMITÀ E PER QUELLA DEGLI ALTRI SE NON SI PRESTANO LE DOVUTE CAUTELE
UN LABORATORIO CHIMICO PUÒ ESSERE PERICOLOSO PER LA PROPRIA INCOLUMITÀ E PER QUELLA DEGLI ALTRI SE NON SI PRESTANO LE DOVUTE CAUTELE
Quali sono le possibili cause di incidenti in laboratorio ?Quali sono le possibili cause di incidenti in laboratorio ?
1. scarsa conoscenza2. troppa sicurezza3. incoscienza 4. distrazione
1. scarsa conoscenza2. troppa sicurezza3. incoscienza 4. distrazione
Sicurezza e Norme di
Comportamento in Laboratorio
Sicurezza e Norme di
Comportamento in Laboratorio
ALCUNE NORME DI SICUREZZA
1)Avere ben chiaro ed in forma scritta tutto lo schema delle operazioni da svolgere prima di iniziare qualunque esperienza
2)Non prendere mai iniziative isolate ed alternative a ciò che l'esperimento prevede: qualunque modifica va discussa preliminarmente col docente.
3) Non ingombrare i passaggi né le porte né le zone in cuisono presenti i mezzi antincendio. In caso d’emergenza sipotrebbe verificare di dover evacuare velocemente i locali.
4) Non restare mai soli in laboratorio: un incidente anche di lieve entità può diventare serio se si è soli e non s’interviene con immediatezza e decisione
ALCUNE NORME DI SICUREZZA
1)Avere ben chiaro ed in forma scritta tutto lo schema delle operazioni da svolgere prima di iniziare qualunque esperienza
2)Non prendere mai iniziative isolate ed alternative a ciò che l'esperimento prevede: qualunque modifica va discussa preliminarmente col docente.
3) Non ingombrare i passaggi né le porte né le zone in cuisono presenti i mezzi antincendio. In caso d’emergenza sipotrebbe verificare di dover evacuare velocemente i locali.
4) Non restare mai soli in laboratorio: un incidente anche di lieve entità può diventare serio se si è soli e non s’interviene con immediatezza e decisione
5) Prendere visione della posizione del quadro elettricoprincipale e di quelli secondari, dei mezzi antincendio, delleporte di sicurezza, delle valvole di controllo dell'acqua e delgas: in caso di reale pericolo, se si è colti dal panico, è più difficile ragionare e trovare la loro posizione. Farsi spiegare ilfunzionamento dei sistemi di sicurezza.
6) Lavorare in ambienti sufficientemente arieggiati. Moltereazioni chimiche necessitano di reattivi o sviluppano prodottivolatili pericolosi perché tossici o irritanti; è dunque necessariolavorare in ambienti in cui tali prodotti possano diluirsi a sufficienza.
7) Avvertire sempre preventivamente l’insegnante ed i colleghi se si è allergici a certi prodotti chimici.
8) Allontanarsi immediatamente dal banco di lavoroavvertendo i colleghi vicini ed il docente in caso di malessere.9) Non cercare di nascondere gli effetti di un incidente anchese ritenuto di lieve entità. La persona che subisce un infortuniotalvolta lo sottovaluta ( o lo sopravaluta) per motivi psicologici.Avvertire sempre il docente ed i colleghi vicini. Tra l’altro, ildocente è obbligato per legge ad avvertire gli organi competenti incaso d’incidente.
10) Avvertire sempre il docente ed i colleghi vicini se s’intendeiniziare un’operazione che possa comportare qualche rischiopotenziale.
11) Indossare il camice che rappresenta una protezione daincendi e sostanze pericolose: deve essere facilmente sfilabile.
12) Indossare gli occhiali di sicurezza: gli occhi sono la parte piùdelicata del corpo e vanno difesi con occhiali di plastica resistenteagli urti che vanno indossati sempre, perché eventuali lesionipossono derivare, non solo quando si compiono manipolazionipericolose, ma anche come conseguenza di operazioni pericolose compiute da altre persone.13) Indossare guanti protettivi quando si opera con sostanzepericolose: di solito sono fatti in lattice di gomma e sono monouso.Attenzione che, soprattutto se sono bagnati, possono risultarescivolosi per cui è più facile perdere la presa.14) Leggere sempre con molta attenzione le etichette deirecipienti prima di usarne il contenuto. Essere assolutamente certi dell’identificazione della sostanza presente nel recipiente.
15) Lavorare sotto la cappa aspirante indossando anche gliocchiali di sicurezza soprattutto se si usano sostanze pericolose,tossiche, solventi organici, acidi e/o alcali concentrati, o si eseguono reazioni che sviluppano gas tossici o maleodoranti o che siano esotermiche o potenzialmente esplosive.
16) Non consumare cibi o bevande in laboratorio
17) Non usare i recipienti adoperati per gli esperimenti perintrodurvi cibi o bevande18) Non fumare: può essere causa di incendi dato che moltisolventi organici sono infiammabili.
19) Non assaggiare, né toccare assolutamente i reattivi con le mani né annusarli: numerose sostanze sono irritanti, caustiche, velenose, ..., e possono anche essere assorbite dalla pelle.
20) È tassativamente vietato prelevare liquidi con pipetteaspirando con la bocca: usare sempre propipette automatiche o aspiratori in gomma: il liquido potrebbe finire in bocca, soprattutto se nella pipetta si formano bolle d'aria, con conseguenze potenzialmente drammatiche.
21) Lavarsi frequentemente ed accuratamente le mani: spesso inavvertitamente, nonostante le precauzioni, si tocca qualche residuo che poi potrebbe venire a contatto con la bocca o gli occhi dando irritazione
22) Tenere pulito ed in ordine il proprio banco di lavoro: lasciare sul banco solo l'attrezzatura indispensabile per lo svolgimento dell'esperienza in corso.
23) Rimanere al proprio posto e muoversi solo lo strettoindispensabile. Ciò vale soprattutto se è in corso una reazione chimica e se si sta riscaldando qualcosa. Non girare tra i banchi e non toccare la strumentazione che non si conosce.
24) Usare con attenzione la vetreria:1) si possono prendere forti scottature perché la vetreria calda non è visivamente distinguibile da quella fredda;2) il vetro può facilmente rompersi in frammenti molto taglienti.
25) Quando si prepara una soluzione diluita di un acido o di un idrossido, partendo da acidi o idrossidi concentrati, aggiungere questi all' acqua lentamente ed agitando in continuazione e mai il contrario:prestare somma attenzione soprattutto quando si ha a che fare conH2SO4 concentrato o con NaOH o KOH solidi
26) Non scaldare su fiamma libera liquidi infiammabili(esempio solventi organici): i loro gas potrebbero incendiarsi.Adoperare i mantelli riscaldanti elettrici.
27) Non rivolgere l'apertura dei recipienti verso altre personeperché il liquido potrebbe schizzare.
28) Non indagare su eventuali perdite di gas usando unafiamma: se c'è una effettiva perdita si può generare un incendio:usare le apposite soluzioni saponose.
29) Prestare attenzione alle apparecchiature sotto tensioneelettrica: non toccare le strumentazioni elettriche con le manibagnate, assicurarsi che non ci siano fili scoperti sotto tensione. Incaso di potenziale pericolo staccare la corrente operando dalquadro elettrico generale la cui collocazione deve essere nota a tutti i frequentatori del laboratorio.
30) Non tenere in tasca oggetti appuntiti o taglienti come forbici, coltelli o tubi di vetro: in caso di urto o caduta possono diventare pericolosi.
31) Chi porta i capelli lunghi cerchi di raccoglierli.
32) Lavorare su quantità limitate di sostanze per limitare i pericoli in caso di incidente.
33) Non appoggiare mai recipienti, bottiglie o apparecchiature vicino al bordo del tavolo: quando meno uno se lo aspetta tendono a cadere giù.
34) Afferrare saldamente e con tutte le precauzioni del caso i recipienti contenenti i reattivi quando devono essere mossi da un posto ad un altro.Non tenerli distrattamente ma sostenere i recipienti mettendo una mano sul loro fondo. Non afferrare le bottiglie per il tappo.
35) Tenere le apparecchiature elettriche lontane dall'acqua: in caso di contatto della parti sotto tensione con acqua si può prendere la scossa.
36) I numero delle persone presenti in laboratorio non deve superare quello massimo consentito.
37) I rifiuti e gli scarti del laboratorio: i rifiuti e gli scarti devono essere raccolti in maniera differenziata per il loro successivo smaltimento.
IL REGOLAMENTO ( CE) N. 1272/2008Nuovo Regolamento Europeo per C.L.P
La nuova classificazione , la nuova etichettatura e i nuovi simboli delle sostanze e miscele pericolose
E’ entrato in vigore il 20/01/2009
ed è basato sul Sistema mondiale armonizzato delle Nazioni Unite (GHS dell’ONU) che assicura che
i criteri siano gli stessi in tutto il mondo
E’ entrato in vigore il 20/01/2009
ed è basato sul Sistema mondiale armonizzato delle Nazioni Unite (GHS dell’ONU) che assicura che
i criteri siano gli stessi in tutto il mondo
Terminologia : ad esempio miscela e non più preparato Classe di pericolo e non più categoria di pericolo, classe di pericolo suddivisibile poi in categorie che specificano la gravità del pericolo.
I CAMBIAMENTI APPORTATI
Sono previste 28 classi di pericolo : CLASSI DI PERICOLO DI TIPO FISICO ( esplosivi, gas sotto pressione, sostanze autoriscaldanti CLASSI DI PERCOLO PER LA SALUTE ( tossicità acuta, mutagenesi, cancerogenesi ecc……CLASSI DI PERICOLO PER L’AMBIENTE ( pericolo per l’ambiente acquatico, pericoloso per lo strato dell’ozono )
Nuovi pittogrammi relativi ai prodotti chimici
Di norma, il colore dello sfondo e della cornice e l’orientamento del quadrato sono cambiati con il regolamento CLP rispetto alla DSP, secondo quanto illustrato nella seguente figura:
Ad esempio, questo simbolo indica una sostanza o un preparato (= miscela) comburente a norma della DSP
… mentre questo pittogramma indica una sostanza o una miscela comburente a norma del regolamento CLP
Ulteriori modifiche riguardano la sostituzione dello stesso simbolo con un altro, come indicato nel seguente disegno:
PITTOGRAMMI
Xcornice
simbolo
colore
Esplosivoimfiammabile
Gas sotto pressione Effetti più lievi per la salute
Gravi effetti per la salute
Tossico acuto
Classe di pericolo Simbolo Classe di pericolo Simbolo
Tossicità acuta Cancerogenità
Corrosione/irritazione cutanea
Tossicità riproduttiva
Gravi danni agli occhi irritazione
Tossicità sistemica su organi bersaglio ( STOT)
Sensibilizzazione cutanea e respiratoria
Tossicità sistemica su organi bersaglio ( STOT) ripetuta
Mutagenità Pericolo di aspirazione
Esplosivi Liquidi piroforici
Gas infiammabili Solidi piroforici
Gas comburenti Sostanze che a contatto con acqua emettono gas inf.
Liquidi infiammabili
Ad ogni indicazione /consiglio corrisponde un codice alfanumerico unico, costituito da una lettera seguita da 3 numeri :Lettera H ( indicazioni di Pericolo) o P ( Consigli di Prudenza )Il primo numero indica il tipo di Pericolo o di ConsiglioDue numeri che corrispondono all’ordine sequenziale del Pericolo o del Consiglio
Esempio
H 225 Liquido e vapori facilmente infiammabiliH302 Nocivo se ingeritoH350 Può provocare il cancroP264 Lavare accuratamente dopo l’usoP233 tenere il recipiente ben chiuso
Ad ogni indicazione /consiglio corrisponde un codice alfanumerico unico, costituito da una lettera seguita da 3 numeri :Lettera H ( indicazioni di Pericolo) o P ( Consigli di Prudenza )Il primo numero indica il tipo di Pericolo o di ConsiglioDue numeri che corrispondono all’ordine sequenziale del Pericolo o del Consiglio
Esempio
H 225 Liquido e vapori facilmente infiammabiliH302 Nocivo se ingeritoH350 Può provocare il cancroP264 Lavare accuratamente dopo l’usoP233 tenere il recipiente ben chiuso
INDICAZIONI DI PERICOLO ( H )CONSIGLI DI PRUDENZA ( P )
CLP : disposizioni transitorie.
A decorrere dal 1 dicembre 2010 e fino a 1 giugno 2015 le sostanze devono essere classificate in conformità sia della direttiva 67/548/CEE sia del regolamento CLP ma devono essere etichettate e imballate in conformità del regolamento CLP.
A decorrere dal 1 dicembre 2010 e fino a 1 giugno 2015 le sostanze devono essere classificate in conformità sia della direttiva 67/548/CEE sia del regolamento CLP ma devono essere etichettate e imballate in conformità del regolamento CLP.
Il modello di valutazione del rischio chimico applicato ad una esercitazione di laboratorio
Il modello di valutazione del rischio chimico applicato ad una esercitazione di laboratorio
SEPARAZIONE DEI COMPONENTI VEGETALI ATTRAVERSO UNA COLONNA CROMATOGRAFICASEPARAZIONE DEI COMPONENTI VEGETALI ATTRAVERSO UNA COLONNA CROMATOGRAFICA