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UMANESIMO e
RINASCIMENTOProff. Caterina Piccirilli – Francesco Baldassarre
I TEMPI
1374(morte Petrarca)
1375(morte Boccaccio)
(1370-1444)Leonardo Bruni
(1380-1459)Poggio Bracciolini
(1405-1457)Lorenzo Valla
(1404-1472)Leon Battista Alberti
1449-1492(Lorenzo il Magnifico)
1469-1527(Niccolò Machiavelli)
1466-1536(Erasmo da Rotterdam)
1474-1533(Ludovico Ariosto)
1483-1540(Francesco Guiccardini)
1509-1588(Bernardino Telesio)
1548-1600(Giordano Bruno)
1568-1639(Tommaso Campanella)
ORIGINI
FILOLOGIA UMANISTICA
RINASCIMENTOMATURO
FILOSOFIARINASCIMENTALE
MANIERISMO
I LUOGHI
DEFINIZIONE E PERIODIZZAZIONE
Il dibattito storiografico
A lungo i termini “Umanesimo” e “Rinascimento” sono stati usati
praticamente come sinonimi. Generalmente il primo era utilizzato per
indicare il movimento culturale, il secondo il periodo storico durante il
quale esso diede i suoi frutti.
N e l l a seconda metà dell'Ottocento lo studioso tedesco Jacob
Burckhardt li distinse nettamente, vedendo nell'Umanesimo un
momento essenzialmente filologico-letterario, incentrato sugli studi
classici, e nel Rinascimento un momento filosofico-scientifico
Nel Novecento si è tornati ad avvicinare i due termini, considerando
l'Umanesimo la prima parte del Rinascimento. In quest'ottica il concetto
storiografico di Rinascimento finisce per denominare l'intera civiltà
culturale del Quattrocento e del Cinqucento.
IL MITO DELLA RINASCITA
RINASCITA
Origine religiosa del termine: seconda nascita, uomo nuovo-spirituale.
Rinnovamento come “ritorno al principio”
Ritorno a Dio (tradizione neoplatonica)
Ritorno ai classici (filologia)
Ritorno alla natura (filosofia rinascimentale)
IL MITO DELLA RINASCITA
L'uomo “è come un dio terreno” (Garin)
Cioè creatore e signore del mondo in cui vive.
Leon Battista Alberti nel trattato Della famiglia rimanda al concetto
umanistico di "rinascita": l'uomo, al centro dell'universo, è chiamato a
costruire se stesso con l'aiuto dell'esperienza diretta, con l'ingegno e
con la rielaborazione culturale del sapere.
Inoltre l'essere umano è messo in relazione con la natura (che cessa di
essere entità passiva, e diventa vita in movimento collegata intensamente
all'esistenza umana), e con essa vive armonicamente.
L'uomo dunque è un microcosmo, che riflette armonia del macrocosmo.
Tale concezione viene conciliata con la fede:
l'uomo deve infatti il proprio potere a Dio, che lo ha reso libero, e in
equilibrio fra materia e spirito.
L'EMERGERE DEL SENSO STORICO
FILOLOGIA
AFFERMARSI DI UNA PROSPETTIVA STORICA
Il Medioevo conosce i classici, ma li decontestualizza.I testi classici sono autorità da utilizzare per comprendere il presente.
La filologia umanistica riscopre i testi classici nel senso che li contestualizza.
La riscoperta dei classici coincide con la riscopertà dell'originalità e dell'alterità del passato e quindi della dimensione umana della storia
La filologia assume dunque un valore critico e altamente filosofico
LA FILOLOGIA UMANISTICA
definire e mettere in atto strumenti e strategie per
restituire correttezza e completezza ai testi ritrovati
nascita della filologia umanistica
basata soprattutto sugli aspetti storici e letterari delle opere e sulla
sensibilità del filologo, conoscitore competente di un'infinità di testi.
Le figure più rappresentative della prima generazione di filologi:Leonardo Bruni e Poggio Bracciolini
LA FILOLOGIA UMANISTICA
Anche nel Medioevo era stata costante la presenza dell’antico e
di valori e contenuti universalmente umani.
La differenza ora consiste nella misura e nelle forme di tale
presenza, che nel Rinascimento è sempre più criticamente
storicizzata, e perciò né passivamente subita né deformata in
utilizzazioni arbitrarie.
L’immagine ricorrente (si pensi a Leon Battista Alberti o a Niccolò
Machiavelli) dei colloqui con gli antichi, non è un luogo retorico:
è carica di senso. Come il vanto che Bracciolini fa di avere
restituito alla loro fedele integrità i testi classici, prima incatenati e
sfigurati nel carcere dei monasteri medievali.
I PRESUPPOSTI
TRASFORMAZIONI POLITICHE – ECONOMICHE - SOCIALI
Crisi delle istituzioni universali
Declino di clero ed aristocrazia
Superamento del feudalesimoCiviltà urbanaEconomia aperta
Nascita dello Stato moderno(Stati Regionali in Italia)
Ascesa borghesia mercantile
Scoperte Geografiche Fine dell'Eurocentrismo
LE NOVITÀ
Rottura dell'Enciclopedia medievale di tipo “teologico”
L'organizzazione della cultura
passa dal clero alla borghesia
Le ACCADEMIE sostituiscono le
Università
“Scienza Politica”(Machiavelli)
TRASFORMAZIONI CULTURALI
ROTTURA CON IL MEDIOEVO
“Cultura nuova”
LAICIZZAZIONE del SAPERE
Autonomia delle singole discipline
L'UOMO RINASCIMENTALE
Centralità dell'uomo
UOMO ARTEFICE DEL PROPRIO DESTINO“Homo faber ipsius fortunae”
Dal teocentrismo all'antropocentrismo (ma non ateismo)
Scoperta della prospettiva storica
Rifiuto dell'ascetismo,
esaltazione della vita attiva
Celebrazione della mondanità, del
piacere, del denaro
Esaltazione della libertà umana
Perennemente in lotta contro la
Fortuna, il casoFelicità come
realizzazione armonica e completa delle
possibilità umane
LA FILOSOFIA RINASCIMENTALE
È parte del mondo, ma lo abita in posizione privilegiata
UOMO COME “NATURA MEDIA” Tra il divino ed il bestiale
Indagine sulla NATURA per DOMINARLA
MAGIAFILOSOFIA
DELLA NATURA
● Panpsichismo (universo animato)● Capacità di dominio immediato
● Panpsichismo● Indagine empirica
SCIENZA MODERNA
LA FILOSOFIA RINASCIMENTALE
Bernardino TELESIO
(1509-1588)
Tommaso CAMPANELLA
(1568-1639)
NATURALISMO
Esaltazione della sensibilità
Rifiuto della metafisica
Critica di Aristotele
Duplicità umana
Tutto è spiegato con la dialettica tra due forze:
Caldo e Freddo
Anima naturale(sensibile)
NATURA
Magia e Metafisica
UTOPIA
Città del SoleTeocrazia
Comunismo platonico
L'essenza di tutte le cose è riconducibile a:
PotenzaSapienzaAmore
Anima sovrannaturale(non-sensibile)
DIO
GIORDANO BRUNO
Visualizza il video su YouTube(http://www.youtube.com/watch?v=spL6aIKAbxA)
Nola 1548 – Roma 1600
Formazione religiosa
Rottura con l'ambiente ecclesiastico (1566)
Successi come maestro dell'arte lulliana della memoria
Peregrinazioni in Europa: Ginevra, Parigi, Oxford, Germania
Ritorno a Venezia e denuncia all'Inquisizione (1592)
Processo e condanna a morte
GIORDANO BRUNO
NATURA E INFINITO
Naturalismo vitalistico
PANTEISMO
Religione della natura
COSMOLOGIA BRUNIANA
Universo: aperto, infinito, senza centro
Pluralità di mondi e loro abitabilità
Identità tra cielo e terra
Esaltazione operosità umanaL'uomo è contraddistinto da:
“intelletto e mano”
ETICA EROICA“Eroici furori”
Disprezzo religione tradizionaleRiscoperta “sapienza originaria”
Tensione all'infinitoIl filosofo “si fa natura”
MnemotecnicaNeopitagorismoMagia
GIORDANO BRUNO
Michele Ciliberto racconta Bruno:
“L'uomo fra finito ed infinito”
Visualizza il video su YouTube(http://www.youtube.com/watch?v=IhR4u8kJItk)
NICCOLÒ MACHIAVELLI (1469-1527)
Il Principe (1513)
Fine della politica è la “ragion di stato” conservare e rafforzare lo Stato
autonomia della politica dalla morale e dalla religione
Gli uomini sono ambiziosi, avidi e egoisti. Per governarli è necessario ricorrere alla forza ed all'astuzia
Il “Principe” va giudicato solo per l'efficacia della
sua azione“il fine giustifica i mezzi”
Ricerca dell'oggettività storicaRealismo politico
...e la riflessione sul tema della realizzazione di una comunità politica italiana
Discorsi sopra la Prima Deca di Tito Livio (1513-19)
Conoscere il passato aiuta l'uomo a
dominare la fortuna