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*us13010 In guerra con la scuola

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P r o g e t t o e C o n c o r s o

A r t i c o l o 9 d e l l a C o s t i t u z i o n e e d i z i o n e 2 0 1 3 / 2 0 1 4

C l a s s e 3 a A I . P . S . I . A “ C . L o b b i a ”I s t i t u t o S u p e r i o r e d i A s i a g o ( V i c e n z a )

C i t t a d i n a n z a a t t i v a p e r v a l o r i z z a r e i l p a t r i m o n i o c u l t u r a l ed e l l a m e m o r i a s t o r i c a a c e n t o a n n i d a l l a P r i m a g u e r r a m o n d i a l e

RIECCOCI!!!RIECCOCI!!!

Siamo i ragazzi della classe (ora 3A) che ha partecipato Siamo i ragazzi della classe (ora 3A) che ha partecipato all’edizione 2012/2013 del Progetto e Concorso Articolo 9 della all’edizione 2012/2013 del Progetto e Concorso Articolo 9 della Costituzione, con il video VOLANDO NEL PASSATO, Costituzione, con il video VOLANDO NEL PASSATO, che raccontava la nostra storia di recuperanti dell'aereo Fiat G46 che raccontava la nostra storia di recuperanti dell'aereo Fiat G46 depositato negli scantinati della scuola.depositato negli scantinati della scuola.

Strada facendo, abbiamo scoperto che la storia della nostra Strada facendo, abbiamo scoperto che la storia della nostra scuola non ci era estranea, perché si intrecciava con la storia scuola non ci era estranea, perché si intrecciava con la storia collettiva dell'Altipiano e con quella familiare dei nostri bisnonni; collettiva dell'Altipiano e con quella familiare dei nostri bisnonni; eravamo tutti coinvolti. eravamo tutti coinvolti.

Un'emozione nuova si era impadronita di noi.Un'emozione nuova si era impadronita di noi.

Un po' di storiaUn po' di storia

Gli aviatori austro-ungarici, che dopo l'occupazione della conca di Gli aviatori austro-ungarici, che dopo l'occupazione della conca di Asiago planavano sopra la nostra scuola, non la bombardarono, Asiago planavano sopra la nostra scuola, non la bombardarono, perché sul tetto portava due grandi croci rosse dipinte. Non era perché sul tetto portava due grandi croci rosse dipinte. Non era ancora una scuola: l'edificio era stato progettato come Ospedale ancora una scuola: l'edificio era stato progettato come Ospedale Civile nel 1910 ma convertito a Ospedale Militare nel 1915.Civile nel 1910 ma convertito a Ospedale Militare nel 1915.

L e a u l e i n c u i o g g i f a c c i a m o l e z i o n e e r a n o c o r s i e o s p e d a l i e r e , l e d u e s t a n z e p i ù l u m i n o s e s a l e o p e r a t o r i e , l a s a l a i n s e g n a n t i l ' o b i t o r i o . . . .

Nel 1920 l'edificio (“unico sopravvissuto”, dicono le fonti) ospita gli Uffici comunali e poi l'Ufficio postale. Nel 1922 viene inaugurata la Scuola d'Arti e Mestieri, trasformata nel 1925 in Regio Laboratorio Scuola e negli anni Trenta in Regia Scuola Secondaria di Avviamento professionale industriale per falegnami, ebanisti, meccanici, con una sezione femminile industriale. Nel 1961 nascerà l'IPSIA, con le qualifiche di Congegnatore Meccanico e Disegnatore Meccanico Particolarista.

M o l t o p r e s t o a b b i a m o s t e s o u n a s c e n e g g i a t u r a c o l l e t t i v a , r a c c o g l i e n d o g l i s p u n t i e m e r s i n e l c o r s o d i u n l a b o r a t o r i o d i

s c r i t t u r a t e n u t o i n c l a s s e .

Volevamo raccontare la storia della nostra ricerca, del nostro approccio alla Grande Guerra. Quindi hanno preso forma le tappe che avremmo percorso e ogni momento è sempre stato filmato 'in presa diretta'. Un

solo episodio è stato voluto e costruito come un piccolo film nel film, un documentario delle nostre emozioni: si tratta della scena in cui

evochiamo l'atmosfera dell'Ospedale Militare.

Le tappe

Siamo cresciuti guardando I recuperanti di E. Olmi. Quella del recupero di materiale bellico affiorante è una passione per qualcuno di noi: il punto di partenza della nostra esplorazione.

Per 'entrare' nella Grande Guerra in Altipiano abbiamo letto, in cerchio in cortile, passi da Un anno sull'Altipiano di E. Lussu e L'anno della vittoria di M. Rigoni Stern.

Strada facendo abbiamo messo a frutto le occasioni di approfondimento offerte dal Progetto.

Abbiamo letto riletto e commentato gli Articoli 9 e 11.

Abbiamo approfondito momenti di Storia locale.

Siamo usciti da scuola, per trovare la nostra 'chiave di lettura':

lezione all'aperto sul Monte Rasta, per decifrare le linee dei fronti, le dinamiche degli scontri e le tipologie dei forti; visita al Museo della Grande Guerra di Canove, guidata da due nostricompagni-recuperanti; salita al Sacrario Militare, in cerca dei nostri cognomi...

Siamo andati a caccia di fonti (documenti, fotografie) presso archivi di privati.

Abbiamo perlustrato la soffitta della scuola e passato in rassegna i suoi archivi.

Dalle nostre case sono emersi documenti familiari che abbiamo condiviso con la classe.

Abbiamo girato la fiction dell'Ospedale Militare, epicentro emotivo del nostro lavoro.

Abbiamo progettato e realizzato la targa commemorativa in occasione del Centenario.

Abbiamo sempre aggiornato il nostro racconto audiovisivo, seguendo le sfumature e i ripensamenti lungo tutte le tappe del percorso.

1.TITOLO:

IN GUERRA CON LA SCUOLA

CONCEPTUn ragazzo, recuperante appassionato di Storia, a scuola sogna il bisnonno soldato della Grande Guerra, che giace mutilato su una branda nell'aula accanto. Con i compagni ricostruisce la storia della scuola, ex ospedale militare. Insieme realizzano una targa commemorativa che viene affissa all'esterno della scuola.

3. SOGGETTOMattina a scuola, routine quotidiana. Lezione di Cittadinanza: articolo 11 della Costituzione alla lavagna. Un alunno, cappuccio in testa e testa sul banco, dorme. Sogna: segue il suono di un'armonica (Quel mazzolin di fiori), esce dall'aula e si imbatte in una crocerossina che porta una brocca. Il corridoio ora è quello dell'ex-ospedale militare. Un ufficiale medico accompagna un alpino a visitare un camerata ferito. In una stanza giace il soldato che suonava, mutilato a una gamba. Sorride allo studente apparsogli, che lo riconosce come suo bisnonno.Il ragazzo viene svegliato da un compagno. Sottobanco, scrive un messaggio, nel quale invita i compagni a non presentarsi a scuola l'indomani, ma su un certo monte, dove fare davvero lezione di Storia. Il giorno successivo i ragazzi si trovano sul Monte Rasta, dove passano in rassegna le linee dei fronti e leggono passi da L'anno della vittoria di M. Rigoni Stern. La ricerca continua con la visita al Museo della Grande Guerra, guidata da due di loro, e la salita al Sacrario militare. Poi si cercano le carte che raccontino la storia del bisnonno e quella della misteriosa identità della scuola, quand'era ospedale militare: le trovano rispettivamente tra le vecchie cose di casa e nella soffitta della scuola.

I ragazzi progettano e costruiscono una targa commemorativa che infine affiggono all'esterno della scuola, alla presenza delle autorità. Il presente dialoga col passato.

4. SCENEGGIATURA

Introduzione. Metal detector sulle foglie; recupero di un reperto della Grande Guerra. Ripresa dall'alto. Colori. Sonoro in presa diretta: fischio del sonar e rumore di foglie mosse.

Titolo:IN GUERRA CON LA SCUOLA

Sottotitolo:Qui sull'Altipiano la terra la sa lunga...

Voce narrante: ...siamo noi che abbiamo la memoria corta

Musica (colonna sonora): Haendel, “Sarabanda”.

Capitolo 1. Lezione di Cittadinanza. Aula. Un alunno scrive alla lavagna l'Articolo 11 della Costituzione, mentre un compagno si addormenta, con la testa sul banco. Piano sequenza sulla lavagna e dettaglio della mano che scrive.

Sottotitolo:Sembrava una mattina di scuola come tutte le altre...

Voce narrante:...quando uno di noi ha avuto una visione rivelatrice

Una musica di armonica a bocca si leva (Quel mazzolin di fiori): il ragazzo alza la testa e la segue. Esce dall'aula. (Passaggio dal colore al bianco e nero) Il corridoio ha cambiato aspetto: è una

corsia di ospedale militare della Grande Guerra. Il ragazzo incrocia una crocerossina che passa portando una brocca; la segue e scorge un alpino che chiede notizia di un camerata all'ufficiale medico. L'infermiera versa l'acqua in un catino in cui immerge un asciugamano (rumore dell'acqua in presa diretta). Lo studente assiste alla visita a un mutilato che giace su una branda. Il medico lo visita, mentre il compagno aspetta notizie ai piedi del letto.Durante la visita medica, il narratore recita la poesia di Ungaretti, “Peso”:

Quel contadinosi affida alla medaglia

di Sant'Antonioe va leggero

Ma ben sola e ben nudasenza miraggio

porto la mia anima

Il ferito smette di suonare e rivolge allo studente uno sguardo e un sorriso triste (Camera look).Lo studente sussurra:

Il mio bisnonno...Ritorno al colore. La mano di un compagno sulla spalla riporta al presente lo studente.Schermata di cellulare con messaggio in dialetto, sottotitolato in italiano:

Oiii tosi!!! Doman nesuni a scola...Se catemo tuti al Rasta.

El Nico el pan el Simone el salado e i altri i porta da bevare.

Doman se femo lesion de Storia!!!

Sottotitoli:Ehi, ragazzi!!! Domani nessuno viene a scuola...

Ci troviamo tutti sul Monte Rasta.

Nico porta il pane, Simone il salame e gli altri da bere.

Domani facciamo lezione di Storia noi!!!

Capitolo 2. Uscita sul Monte Rasta. Voce narrante:

In una mattina di novembre senza foglie e senza neve abbiamo scrutato l'orizzonte. Qui cento anni fa

la terra tremava e gli uccelli tacevano. Qui si parlavano le lingue di mezza Europa.

Primo piano sulla scritta sull'ape car: “Barcollo ma non mollo”.Ragazzo col binocolo passa in rassegna l'orizzonte. Si leggono ad alta voce, in semicerchio, nel fumo di un fuoco, due passi da L'anno della vittoria di M. Rigoni Stern, di cui uno a testimonianza della destinazione a ospedale militare dell'edificio scolastico:(Con sottotitolo)“I soldati del Genio dopo aver rifatto la caserma degli alpini misero mano all'edificio che avrebbe dovuto diventare Ospedale Civile. Lo aveva voluto sul finire del secolo scorso l'avvocato Bischofar quando era presidente del Pio Istituto Elemosiniere, ma lo scoppio della guerra lo aveva fatto diventare ospedale militare.” M. Rigoni Stern, L'anno della vittoria.Corteo di Ape Car che sbucano dal tornante.

Capitolo 3. Visita al Museo della Grande Guerra.Interno Museo della Grande Guerra. Sonoro in presa diretta.Un alunno recuperante spiega in dialetto l'utilizzo di un tipo di bombarda (con sottotitoli in italiano).

Capitolo 4. Salita al Sacrario militare di Asiago.Ripresa dall'alto dei piedi che salgono i gradini. Ripresa mossa, 'emozionata' delle lapidi al cognome della famiglia del ragazzo.

Voce narrante: Ci si abitua ai vecchi monumenti,

fino a non vederli più.Ma quando in questa tomba comune

c'è anche il nostro cognome...beh, allora le cose cambiano.

Capitolo 5. Storie familiari. La camera 'legge' il foglio di congedo assoluto del bisnonno dello studente.

Sottotitolo: Quando le nostre case sono archivi silenziosi

Voce narrante: Quando la passione esce dalle aule, si aprono le porte di vecchie stalle, si rovesciano i materassi dei nonni,

si fruga nei cassetti di cucine ormai disabitate e si tirano fuori storie familiari...

Capitolo 6. Alla ricerca delle radici nella soffitta della scuola.La classe sale nella soffitta della scuola, alla ricerca di documenti che ne testimonino il passato di ospedale militare nel '15-'18.

Sottotitolo:Quando la scuola è una macchina del tempo

Voce narrante:La nostra scuola avrebbe avuto un passato misterioso

proprio negli anni della Prima guerra mondiale? Perlustrando la soffitta, abbiamo scoperto

che non era una storia da bar...

Zoomata sui documenti e dettagli di iscrizioni: OSPITALE CIVILE; ASSOCIAZIONE NAZIONALE Mutilati e Invalidi di

Guerra. Sottoscrizione di Asiago; Regio Laboratorio Scuola.

Capitolo 7. Fare Storia. I ragazzi progettano e realizzano una targa commemorativa della destinazione della loro scuola a ospedale militare, in occasione del centenario. Riprese accelerate delle fasi di progettazione e realizzazione.Galleria di foto d'epoca mostrano l'ospedale militare in restauro nell'immediato primo dopoguerra e il Regio Laboratorio. Dissolvenza sulla foto d'epoca della cerimonia scolastica e ritorno al presente: cerimonia di inaugurazione della targa commemorativa:

IPSIA “C. Lobbia”OSPEDALE MILITAREnella Grande Guerra

Classe 3A, Anno Scolastico 2013/2014

Voce narrante:Ecco. Abbiamo messo il nostro tassello

nella storia della nostra scuola. Ora sì che siamo studenti...

di un museo dell'immaginario!

Sopra, scorrono i ringraziamenti.

***

Panor ami ca su i mappa l i da l l ’ a r ch i v i o de l l o

s tud i o t ecn i co de l geom. Augus to B r ugna ro

Ri t rovament i sensaz iona l i…

… dal l ’a rch iv io pr iva to de l S ig . Car lo Sost izzo

Alcune r ive laz ion i da fo to d ’epoca

A S S O C I A Z I O N E N A Z I O N A L E M u t i l a t i e I n v a l i d i d i G u e r r a

S o t t o s c r i z i o n e d i As i a g o , 2 1 a p r i l e 1 9 2 7

… da Ospedale a Scuo la

Dal la r iv is ta “As iago Ie r i Ogg i Domani ”…

… student i de l Reg io Laborator io Scuo la

la casa de l b isnonno…

Dal l ’a rch iv io fami l ia re d i uno d i no i :

G a l l e r i a d i v o l t i p e r d u t id a l l ' a r c h i v i o d e l l af a m i g l i a C h e r u b i n

I l Fog l i o d iCongedo Ass o lu tode l b i snonno

GRAZIE !!!