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rapporto tra uomo e orso è stato sempre controverso. Amichevole, perché il plantigrado ricorda per molti versi l’uomo. Ma anche conflittuale, perché l’orso è una specie che simboleggia la natura selvaggia e maestosa. Nei secoli l’orso ha ispirato miti e tradizioni, influenzato riti e toponimi, suscitando, al tempo stesso, terrore e attrazione. L’orso rimane oggi un elemento fondamentale dell’immaginario umano. L ORSO nell’IMMAGINARIO belva terrificante o tenero orsetto? S AREBBE BELLO , CREDO , SE ASSIEME ALLE ULTIME TRACCE LASCIATE DALL ' UOMO SULLA TERRA SI POTESSERO , UN GIORNO , RITROVARE LE AMPIE IMPRONTE DEL GRANDE O RSO B RUNO (EARL FLEMING) b Il © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS

WWF Italia: L' orso (Biodiversamente-Premio Panda d'Oro 2012)

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C'è qualcosa di nobile in questa grossa bestia, qualcosa che fa pensare ad un barlume di sentimento umano, sparare ad un orso è come sparare ad un fratello (Ernest Heminguay)

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Page 1: WWF Italia: L' orso (Biodiversamente-Premio Panda d'Oro 2012)

rapporto tra uomo e orso è stato sempre controverso.Amichevole, perché il plantigrado ricorda

per molti versi l’uomo. Ma anche conflittuale,perché l’orso è una specie che simboleggia la natura selvaggia e maestosa.Nei secoli l’orso ha ispirato miti e tradizioni,influenzato riti e toponimi, suscitando,al tempo stesso, terrore e attrazione.L’orso rimane oggi un elemento fondamentale dell’immaginario umano.

L’ORSOnell’IMMAGINARIObelva terrificanteo tenero orsetto?

SAREBBE BELLO, CREDO,SE ASSIEME ALLE ULTIME TRACCE

LASCIATE DALL'UOMO SULLA TERRASI POTESSERO, UN GIORNO, RITROVARE

LE AMPIE IMPRONTE DEL GRANDE ORSO BRUNO(EARL FLEMING)

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tambureggiare del picchio echeggia nel bosco.In lontananza, un muso irrequieto annusa la lettiera.

Il corpo è tozzo e fulvo e gli occhi, piccoli e ravvicinati,per un attimo si incrociano con i nostri.Pochi istanti e l’orso sparisce nuovamente tra gli alberi.Non è facile incontrare l’orso (Ursus arctos),animale schivo e timoroso. Oggi la specie si rinviene in alcune aree delle Alpi centrali e orientali edell’Appennino centrale.Il suo habitat tipico è costituito da boschi e radure.È un animale solitario tranne nel periodo degli accoppiamenti, che avvengono in genere all'inizio dell’estate.I piccoli, solitamente due, nascono tra gennaio e febbraio, durante la fase di letargo e rimangono in compagnia della madre per un anno e mezzo.Le femmine si riproducono in media ogni 2-4 anni.

L’ORSO REALEil signore dei boschib

QUANDO UN AGO DI PINO CADENELLA FORESTA,

L’AQUILA LO VEDE, IL LUPO LO SENTEE L’ORSO LO FIUTA

(ANTICO DETTO POPOLARE DEGLI INDIANI D'AMERICA)

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NON SO BENE PERCHÉMA C’È QUALCOSA NELL’ORSO

CHE INDUCE AD AMARLO(JAMES OLIVER CURWOOD)

L’ORSO BRUNOsulle Alpi b

ino al XIX secolo l’orso bruno era presente su tutto l’arco alpino, ma la caccia spietata

e la graduale contrazione dell’habitat ne hanno causato una drastica riduzione numerica.Già a partire dal dopo guerra la presenza dell'orso era limitata al solo Trentino occidentale,con una popolazione che è andata via via rarefacendosi,fino ad arrivare ai 3-4 orsi totali censiti negli anni '90.Per scongiurare la definitiva scomparsa,nel 1999 il Parco Adamello-Brenta in collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento e l’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica,ha avviato un progetto di reintroduzione che ha consentito di rilasciare nelle Alpi centrali 10 orsi provenienti dalla vicina Slovenia.Oggi la popolazione di orso mostra incoraggianti segni di ripresa che lasciano ben sperare per il futuro

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a faggeta, il gregge, il pastore, la sagoma dell’orso in lontananza... Ecco gli elementi

del paesaggio montano conservati fino ai giorni d’oggi e parte integrante della cultura delle comunità che vivono sull’Appennino.L’orso bruno che abita in questi posti è speciale.Si tratta dell’orso bruno marsicano (Ursus arctos marsicanus), sottospecie esclusiva di questo pezzetto di mondo.Una volta lo si incontrava lungo gran parte della dorsale appenninica, oggi l’orso marsicano ha la propria roccaforte nel Parco Nazionale d’Abruzzo,Lazio e Molise, ma attraversa regolarmente i confini dell'area protetta alla ricerca di altri territori selvaggi.L’orso, infatti, ha bisogno di ampie superfici di territorioche solo una rete di aree protette gli può garantire.

L’ORSOMARSICANOparte del paesaggio e della cultura appenninica

COLORO CHE HANNO AVUTO LA POSSIBILITÀDI STARE IN UN TERRITORIO CON GLI ORSI SANNO

CHE LA LORO PRESENZA ELEVA LE MONTAGNE,RENDE I CANYONS PIÙ PROFONDI,

ACUISCE IL SOFFIO DEI VENTI,ILLUMINA LE STELLE, OSCURA LE FORESTE,

ACCELERA IL BATTITO DELLE COSE(JOHN MURRAY)

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orso ha una dieta onnivora che include in gran parte vegetali e in minima parte invertebrati.

Occasionalmente si nutre di piccoli uccelli e mammiferi,che spesso rinviene morti grazie al suo olfatto sensibile.In determinate circostanze l’orso può predare il bestiame domestico.È soprattutto in primavera, al risveglio dal letargo,che si registrano con maggiore frequenza le predazioni a danno di ovicaprini.L’orso è anche ghiotto di miele e per procurarselo non esita a distruggere gli apiari,che si sbriciolano sotto la sua possente forza.A causa di questi danni l’orso non è ben visto da tutti.Anzi, le persecuzioni di cui è stato oggetto lo hanno di fatto sradicato da gran parte del suo areale originale.

UNA DIETAmoltodiversificata

GLI ORSI TRASMETTONO APPAGAMENTO.MI AIUTANO A MANTENERE

LA PERCEZIONE DEL MONDOE MI FANNO CAPIRE LO SPETTRO DELLA VITA.

ABBIAMO BISOGNO DI PRESERVARELA NATURA SELVAGGIA E I SUOI MONARCHI,PER NOI STESSI E PER I SOGNI DEI BAMBINI

(WAYNE LYNCHDA BEAR: MONARCH OF THE NORTHERN WILDERNESS)

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vero: l’orso può arrecare danni al bestiame e agli apiari. È altrettanto vero però che i danni

si possono prevenire.Una gestione più attenta del bestiame che preveda,ad esempio, la stabulazione dei capi nei momenti di maggiore vulnerabilità (di notte, nel periodo dei parti...), l’utilizzo del cane da guardiania,la messa in opera di recinzioni elettrificate sono alcune misure in grado di ridurre fortemente l’incidenza dei danni da orso.Nel caso infausto in cui, nonostante la messa in opera di misure di prevenzione, si subisca comunque un danno, è possibile rivolgersi alle istituzioni e fare richiesta di indennizzo.La convivenza tra uomini e orsi è certamente possibile,a patto che le istituzioni da una parte,e gli allevatori dall’altro,svolgano correttamente il proprio ruolo.

UOMINIE ORSIuna convivenzapossibile

C'È QUALCOSA DI NOBILE IN QUESTA GROSSA BESTIA,QUALCOSA CHE FA PENSARE AD UN BARLUME

DI SENTIMENTO UMANO...SPARARE AD UN ORSO È COME SPARARE

AD UN FRATELLO(ERNEST HEMINGWAY)

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incessante erosione dell'ambiente naturale,operata in virtù del miraggio utopico di una perenne

crescita economica costituisce, senza dubbio,una delle minacce più serie alla conservazione dell’orso.Infrastrutture viarie, piste da sci, impianti eolici,edilizia selvaggia nei territori dove vive l’orso o nelle aree di connessione che potrebbero permettere alla specie di espandere il proprio areale,costituiscono veri e propri attacchi al futuro della specie.Il bracconaggio, perpetrato vigliaccamente anche con l’utilizzo dei bocconi avvelenati,rischia di falcidiare la popolazione di orso anche dove il territorio è sottoposto a tutela.Inoltre, i bocconi avvelenati causano la morte di altra fauna selvatica protetta, dei cani padronali e mettono a repentaglio l’incolumità pubblica.Infine, serpeggia ancora in alcuni settori della società un atteggiamento ostile nei confronti dell’orso,frutto di anacronistici retaggi culturali o,più semplicemente, di interessi economici.

LE OMBREche incombono sul futuroDELL’ORSO

LE MONTAGNE QUIVI SONO SEMPRE STATEED IN ESSE GLI ORSI.

(RICK BASS)

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La famiglia degli Ursidi comprende otto specie di orsi, distribuite in Europa, in Asia e nelle Americhe. Si tratta di animali dalla corporaturarobusta, non particolarmente veloci nei movimenti ma capaci, grazie agli arti posteriori plantigradi, di assumere una posizione eretta.

GLI ORSINEL MONDOuna famiglia,8 specie b

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• ORSO BRUNO (Ursus arctos)vive in diversi ambienti, dalle steppe asiatiche alle tundre artiche e le foreste pluviali temperate.È distribuito in Europa, in Asia e in nord America.Sebbene la specie nel complesso goda di buonasalute, molte popolazioni isolate risultano minacciatea causa dei frequenti conflitti con l’uomo.

• ORSO POLARE (Ursus maritimus)vive sui mari ghiacciati e nei territori a cavallo delcircolo polare artico. È oggi fortemente minacciatodai cambiamenti climatici.

• ORSO NERO AMERICANO (Ursus americanus)vive nelle foreste temperate e boreali di Canada,Stati Uniti e Messico settentrionale. I conflitti conl'uomo rimangono un problema in alcune aree mala popolazione, nel complesso, non risultaminacciata.

• ORSO NERO ASIATICO (Ursus thibetanus)vive nelle aree forestali di un’ampia fasciaterritoriale che dall'Iran orientale arriva nel sud-est asiatico, Cina meridionale, Korea a Giapponemeridionale. Questa specie è minacciata dabracconaggio e distruzione degli habitat.

• ORSO MALESE (Helarctos malayanus)vive nelle foreste dell'India nord occidentale,Bangladesh, Cina meridionale, sud-est Asia,Sumatra e Borneo. La deforestazione e ilbracconaggio costituiscono le principali minaccealla conservazione di questa specie.

• ORSO LABIATO (Melursus ursinus)vive nelle aree forestali ed aperte di India, Nepal,Sri Lanka e Bhutan. Come tutti gli orsi asiaticianche l'orso labiato è minacciato dalla perdita dihabitat e la caccia illegale.

• ORSO DAGLI OCCHIALI (Tremarctos ornatus)vive nella porzione tropicale delle Ande di Bolivia,Colombia, Ecuador, Peru, Venezuela. Perdita eframmentazione degli habitat assieme albracconaggio sono le principali minacce.

• PANDA GIGANTE (Ailuropoda melanoleuca)vive nelle foreste temperate montane della Cinacentro meridionale. La perdita dell'habitatrappresenta tuttora una seria minaccia allaconservazione di questa specie.

C’È UN’EMOZIONEPIÙ GRANDE

CHE UCCIDERE...LASCIAR VIVERE

(SIR JAMES OLIVER CURWOODDA THE GRIZZLY BEAR)

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Perché è bello

Perché affascina e richiama il turismo

Perché conservare l’orso significa tutelarela foresta, i corsi d’acqua, la montagna

Perché l’orso è parte della nostra cultura

Perché vedere l’orso è un’emozione unica

Perché, in definitiva, conservare l’orso significa conservare l’uomo

Perché...

Ci sono mille motivi per i quali conservarel’orso. Nemmeno uno per lasciarlo estinguere.

Perché conservareL’ORSO

GLI ORSI SONO FATTIDELLA STESSA POLVERE NOSTRA,

RESPIRANO LA STESSA ARIAE BEVONO LA STESSA ACQUA.

LE GIORNATE DEGLI ORSISONO SCALDATE DALLO STESSO SOLE,

LA LORO ESISTENZAÈ VISSUTA SOTTO LO STESSO CIELO,

LA LORO VITA È REGOLATADALLO STESSO BATTITO DI VITA,

ALIMENTATODALLA STESSA MAGICA FONTE VITALE

(JOHN MUIR)

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I PIANI D’AZIONEper la conservazioneDELL’ORSO

GLI ORSI MI FANNO SENTIRE UMILE,MI AIUTANO A VEDERE IL MONDO DALLA GIUSTAPROSPETTIVA. DOBBIAMO TUTELARE LA NATURA

E I SUOI MONARCHI PER NOI STESSIE PER I SOGNI DEI BAMBINI.

DOVREMMO COMBATTERE PER QUESTE COSECOME SE LA NOSTRA VITA DIPENDESSE DA CIÒ,

PERCHÉ È COSÌ.(WAYNE LYNCH)

bMinistero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare nel triennio 2008 – 2010,

nell’intento di coordinare ed armonizzare le attività per la conservazione dell’orso, ha promosso lo sviluppo del Piano d’Azione per la Conservazione dell’Orso Bruno nelle Alpi Centro Orientali (PACOBACE) e del Piano d’AzioneInterregionale per la Tutela dell’Orso Marsicano (PATOM),coinvolgendo il mondo ambientalista,le istituzioni territoriali e il mondo della ricerca.I piani d’azione costituiscono oggi il riferimento su temi critici quali il monitoraggio e lo studio genetico delle popolazioni di orso, i criteri e le procedure di indennizzo e prevenzione dei danni, le procedure di intervento in situazioni critiche e di emergenza,la formazione degli operatori, la comunicazione.Ora spetta a Regioni. Provincie, Enti Parco e Comunità montane metterli in atto, affinché la specie continui anche in futuro a frequentare i nostri boschi.

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MOSTRA REALIZZATANELL’AMBITO DI UN PROGRAMMA

FINANZIATODAL MINISTERO DELL’AMBIENTE

E DELLA TUTELADEL TERRITORIO E DEL MARE

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