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“La crisi del sistema”
Dicembre 2008
www.quattrogatti.info
Credevo avessimo solo comprato una casa!
Stiamo vivendo la più grande crisi finanziaria dopo quella degli anni ‘30
La crisi finanziaria si sta trasformando in una crisi economica la cui gravità è ancora incerta
La nostra generazione non ha mai visto niente di simile
Cerchiamo di capire meglio cosa è successo…
1. Come è iniziata la crisi
3. Da crisi locale a crisi sistemica
5. L’aggravarsi della crisi
7. Cosa hanno fatto i governi e banche centrali per risolverla
Sommario
L’inizio della crisi
Sentiamo spesso dire che la crisi è iniziata a causa dei mutui subprime
Ma cos’è un mutuo subprime?
Si tratta di un mutuo che la banca concede a persone con un reddito basso e/o instabile.
Il mutuo subprime è una operazione rischiosa per la banca, in quanto non è sicuro che le persone riusciranno a pagare il debito.
I mutui subprime
A partire dal 2000, molte banche americane concedono tantissimi mutui, tra cui anche molti mutui subprime
I mutui subprime
Fonte: Inside Mortgage Finance Pubblications, Dic 2006
Il processo è stato facilitato da una serie di motivi, in particolare:
• L’andamento del mercato immobiliare
• Il meccanismo finanziario della cartolarizzazione
Andiamo a vedere come…
Ma perché le banche concedevano mutui a persone che avrebbero avuto difficoltà a
ripagarli?
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Indice Case-Schiller: Prezzi delle Case USA
A partire dal 2000 fino a metà del 2006, il prezzo delle abitazioni è cresciuto moltissimo, creando una
cosiddetta “bolla immobiliare”.
1) La bolla immobiliare
Il continuo aumento dei prezzi delle case favoriva anche le istituzioni che concedevano i mutui, rendendo l’attività
conveniente e poco rischiosa. Vediamo perché…
1) La bolla immobiliare19
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Infatti, prevedendo un continuo aumento dei prezzi delle case, chi concedeva un mutuo non si chiedeva se il
mutuatario “subprime” potesse veramente ripagare le rate…
1) La bolla immobiliare19
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Anzi, in caso di mancato pagamento, la banca poteva prendersi la casa e rivenderla ad un prezzo più alto
dell’ammontare del mutuo concesso.
1) La bolla immobiliare19
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Concessione del mutuo
Pignoramento e rivendita della casa
La bolla immobiliare è stata favorita dai tassi d’interesse molto bassi raggiunti dal 2001 al 2004
La bolla immobiliare e i tassi d’interesse
I tassi bassi erano parte della politica di stimolo economico della Banca centrale americana (FED) in risposta alla crisi della
bolla internet del 2000 e all’attacco dell’11 Settembre 2001.
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Ma il tasso di interesse viene anche chiamato “costo del denaro”.
Quindi se i tassi sono bassi anche il denaro “costa poco” e le persone hanno sia più possibilità sia più incentivo a
prendere soldi in prestito
La bolla immobiliare e i tassi d’interesse
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Quindi molte persone richiedono e ottengono dei mutui per comprare casa
Ed è anche per questo che i prezzi delle case sono aumentati causando la “bolla immobiliare”
La bolla immobiliare e i tassi d’interesse
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2) La cartolarizzazione
Come abbiamo detto prima, un altro elemento chiave per capire perché le banche sono riuscite a concedere
tanti mutui subprime è la cartolarizzazione
L’abbiamo sentita nominare spesso…ma cos’è?
2) La cartolarizzazione
La cartolarizzazione è uno meccanismo finanziario attraverso cui le banche riuscivano a rivendere i mutui
subprime trasferendone il rischio nel mercato finanziario.
Andiamo a vedere come…
Con un mutuo tradizionale la banca presta dei soldi al mutuatario per comprare una casa. In cambio, il
mutuatario si impegna a ripagare il prestito in una serie di rate.
La banca ne trae un profitto, ma deve aspettare vari anni di rate per ottenere indietro l’intera somma prestata.
Banca
Mutuatario
Il mutuo tradizionale
Con la cartolarizzazione, la prima fase è identica al mutuo tradizionale.
Questa volta però la banca rivende il mutuo ad un’altra istituzione finanziaria, “liberandosi” del rischio.
Attraverso questa istituzione (Società Veicolo), la banca recupera immediatamente i suoi soldi, incassa un profitto e può
ricominciare ad offrire altri mutui e così via.
MutuariBanca
Società Veicolo
La cartolarizzazione
Altra BancaAltro Veicolo
Mutuari
Le banche americane e altre istituzioni finanziarie offrivano numerosi mutui “subprime”, cioè ad
alto rischio.
Questo perché:
4) Il forte aumento dei prezzi delle case permetteva di coprirne i rischi
5) Il processo di cartolarizzazione serviva per trasferire questo rischio ed ottenere altri soldi
per continuare a concedere mutui.
Riassumiamo…
Riassumiamo…
Per avere un’idea della portata di tale fenomeno, basti pensare che in California un raccoglitore di fragole
messicano con un reddito annuo di 14.000$, che parlava poco e male l’inglese, ha ottenuto da una finanziaria
legata a Washington Mutual un mutuo da 720.000$ per comprarsi casa.
Storia tratta dall’Herald Tribune, 27-11-2008
Ora cerchiamo di capire come la Società Veicolo faceva affari.
La cartolarizzazione
BancaMutuari
Mercati Internazionali
BancaMutuari BancaMutuari Banca
Mercati Internazionali
Società Veicolo
Mutuari Banca
La cartolarizzazione
La Società Veicolo emette delle obbligazioni legate ai mutui: cioè va al mercato finanziario e dice: “prestatemi
dei soldi; in cambio vi garantisco che pagherò degli interessi usando i rate dei mutui che incasserò”
I mutuatari ripagano le rate alla banca, ad esempio ad un tasso pari all’8%. La banca aveva venduto i mutui alla società veicolo a cui, quindi, trasferisce le rate .
La società veicolo a sua volta ha venduto titoli legati ai mutui agli investitori, e quindi pagherà loro gli interessi
dovuti, per esempio il 4%. La società veicolo quindi trae profitto dalla differenza dei
tassi, 8%-4%
Società Veicolo
Investitori
MutuatariBanca
La cartolarizzazione
Questo processo è stato facilitato dal fatto che le agenzie di rating (che devono analizzare questi titoli e
misurarne il rischio) hanno sottovalutato la rischiosità di questi investimenti e li hanno promossi “molto sicuri”.
AA A
Le agenzie di rating
Quindi, questi titoli, promossi come investimenti sicuri, hanno raggiunto ogni angolo del sistema finanziario
mondiale attraverso la cartolarizzazione.
Da crisi locale a crisi sistemica
Il tutto sembrava funzionare perfettamente.
Chi non aveva mai avuto la possibilità di comprare una casa ora poteva farlo, le banche e gli investitori facevano enormi profitti e il rischio sembrava
distribuito talmente bene da sembrare quasi annullato.
Ma qualcosa si blocca…
Scoppia la crisi locale
A partire dal 2004, i tassi di interesse americani iniziano a crescere
…e i mutui diventano sempre più costosi e difficili da ripagare
Il mutuo si fa troppo caro…
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Inoltre, nel 2006, la crescita dei prezzi delle case si ferma e, nel 2007, i prezzi iniziano cadere
…e la bolla scoppia19
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Con i prezzi delle case in ribasso, le banche che avevano concesso molti “mutui subprime” ora iniziano a registrare delle perdite sempre più
grandi.
…e arrivano le prime perdite
2005 2006 2007 2008
Indice Case-Schiller: Prezzi delle Case USA
Concessione del mutuo
Pignoramento e rivendita della casa
Ma con i mutuatari che non riescono a ripagare le rate e con la riduzione dei prezzi delle case, il flusso dei
pagamenti alla base della cartolarizzazione si blocca.
MutuatariSocietà Veicolo
Investitori
banca
Da crisi locale a crisi sistemica
L’impatto della crisiQuindi i titoli fondati sulle rate dei mutui subprime
cominciano a non far guadagnare quanto era atteso e cominciano a generare perdite.
Prezzo in dollari dei titoli fondati sui mutui Prezzo in dollari dei titoli fondati sui mutui
Fonte: FMI rapporto sulla stabilità finanziaria, Ott 08.Fonte: FMI rapporto sulla stabilità finanziaria, Ott 08.
Il loro valore di mercato si riduce drasticamente (nessuno li vuole comprare e tutti li vogliono vendere). Come si sente spesso dire quei titoli “non hanno più
mercato”
Questi titoli erano stati comprati da banche ed istituzioni finanziarie in tutto il mondo, che iniziano a registrare
grosse perdite. La crisi si estende all’intero sistema finanziario
mondiale.
L’impatto della crisi
L’impatto della crisi
Quindi il nostro coltivatore di fragole messicano non riesce più a pagare le rate del suo mutuo da
720.000$.
La finanziaria californiana gli pignora la casa che però ora vale solo 500.000$
Alla fine, attraverso la catena che abbiamo visto, ci perde pure la società norvegese che aveva
comprato l’obbligazione legata al mutuo.
L’aggravarsi della crisi:crisi di fiducia e crisi di liquidità
Differenza tra il tasso d’interesse interbancario (LIBOR) e il tasso dei titoli di stato americani
Questo grafico misura la tensione dei mercati finanziari e può essere considerato il termometro della crisi.
L’effetto dei meccanismi che abbiamo descritto si vede già dall’estate 2007, quando scoppia la “febbre” sui
mercati finanziari
Il termometro della crisiDifferenza tra il tasso d’interesse interbancario (LIBOR) e il tasso dei titoli di stato americani
Vediamo che nell’estate 2007 quando si verificano le prime perdite sui titoli legati ai mutui subprime la tensione sale.
Il termometro della crisiDifferenza tra il tasso d’interesse interbancario (LIBOR) e il tasso dei titoli di stato americani
La temperatura si mantiene alta per un anno.
Nel Settembre 2008 la febbre schizza in alto e scoppia la crisi nella forma in cui la conosciamo ora
Il termometro della crisiDifferenza tra il tasso d’interesse interbancario (LIBOR) e il tasso dei titoli di stato americani
Ma in che modo la febbre che si è protratta per un anno ha contribuito a far scoppiare i mercati finanziari a
Settembre?
Il termometro della crisiDifferenza tra il tasso d’interesse interbancario (LIBOR) e il tasso dei titoli di stato americani
Con grande preoccupazione, tutte le banche del mondo si
sono chieste:
Quanti titoli “tossici” abbiamo comprato e quante perdite
abbiamo?
Quanti ne hanno comprati le altre banche e quante perdite
hanno?
Con le perdite sui titoli legati ai mutui, il mondo della finanza si è reso conto del fatto che quei titoli “sicuri”
erano in realtà abbastanza rischiosi
Crisi di fiducia
Tutto questo ha determinato una crisi di fiducia nel sistema finanziario.
Le banche ormai non si fidavano più l’una dell’altra e quindi hanno smesso di prestarsi soldi a vicenda.
?
?
?
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Crisi di fiducia
In questo contesto si scatena una crisi di liquidità
Cos’è?
Per fare un esempio che può riguardare ognuno di noi, è proprio come se l’impresa dove lavora Paola (nome di fantasia) ritardasse nel pagamento del suo stipendio.
Se Paola avesse una rata del mutuo in scadenza, ora si ritroverebbe in crisi di liquidità fino a quando l’impresa
non le pagherà lo stipendio.
Crisi di liquidità
Quindi Paola sarebbe in crisi di liquidità perché i soldi li ha in teoria, ma le mancano temporaneamente.
Se questa situazione continuasse (ad esempio se l’impresa per cui lavora fallisse) Paola non potrebbe
ripagare più il mutuo e quindi diventerebbe insolvente (da crisi di liquidità si passa ad una crisi di
insolvenza).
Crisi di liquidità
Allo stesso modo, se ad esempio una banca ha bisogno di pagare dei creditori ma non ha questi soldi
disponibili (perché magari li ha dati in prestito), la banca si trova in crisi di liquidità.
In condizioni normali, la banca può prendere soldi in prestito da altre banche (cioè nel mercato
interbancario) o sui mercati finanziari.
Se però le banche e i mercati non si fidano e non prestano più soldi, la crisi di liquidità può diventare
un problema molto serio.
Crisi di liquidità
Banche non si fidano, e non si
prestano più denaro
Banche in crisi di liquidità
Banche vendono titoli per ottenere
liquidità
Per continuare ad operare regolarmente, le banche in crisi cominciano a vendere le attività vendibili
(proprio come Paola comincerebbe a rivendersi qualcosa per ripagare il mutuo…)
Crisi di liquidità
Ma le banche possono fare anche altro…
Banche non si fidano, e non si
prestano più denaro
Banche in crisi di liquidità
Banche vendono i titoli per ottenere
liquidità
…oltre a vendere quello che possono, cominciano a ridurre il credito alle famiglie ed alle imprese
Banche riducono i prestiti alle famiglie
ed alle imprese
Crisi di liquidità
Tutto ciò è anche alla base del crollo delle borse finanziarie…
Banche non si fidano, e non si
prestano più denaro
Banche in crisi di liquidità
Banche vendono i titoli per ottenere
liquidità
Banche riducono i prestiti alle famiglie
ed alle imprese
Crollo delle borse
Peggiorano i bilanci delle banche
Capitale Proprio
PASSIVO
ATTIVO
… che peggiora ulteriormente i bilanci delle banche (altre perdite) …e così via.
Crisi di liquidità
Le perdite legate ai mutui subprime e la spirale della crisi di liquidità hanno, in alcuni casi, portato in ginocchio
alcuni tra i più grossi imperi finanziari.
Lehman Brothers è fallita.
Merrill Lynch è stata inglobata dalla Bank of America.
AIG, Fannie&Freddie sono finite in amministrazione controllata dello stato.
Bear Stearns è stata acquisita da JP Morgan
Fortís è stata salvata dai governi del BENELUX
Oltre ai grandi nomi sono fallite tante piccole banche ed istituzioni finanziarie.
Crollano i colossi
Gli interventi dei governi e delle banche centrali
Ma in tutto questo casino, cosa hanno fatto i governi per migliorare la situazione?
L’intervento dei governi si è concentrato soprattutto nell’evitare che la crisi di liquidità portasse al fallimento
delle banche.
L’obiettivo primario è stato salvaguardare l’esistenza del sistema finanziario stesso.
Gli interventi di governi e banche centrali
Con la crisi di liquidità in atto, i primi interventi a sostegno dei mercati finanziari sono stati a carico delle
banche centrali con politiche di riduzione dei tassi d’interesse e/o facilitando l’accesso al credito
Tuttavia quando il livello della crisi si è aggravato nel Settembre 2008, è stato necessario anche un forte
intervento da parte dei governi.
Si è trattato di un intervento senza precedenti per l’ammontare dei soldi stanziati e perché la dimensione globale della crisi ha richiesto un forte coordinamento
tra i governi.
Gli interventi di governi e banche centrali
770mld €360mld €
40mld €
625mld €500mld €
N.B. soldi stanziati e non necessariamente già spesi
La dimensione dell’intervento dei governi
Per dare un’idea della portata di tale intervento a livello nazionale basta confrontare quanto il governo inglese, americano ed italiano spendono per il salvataggio del
sistema finanziario e quanto in istruzione e sanità.
PianoSalvataggioFinanziario
625mld€Spesa Pubblica
per la Sanità 145mld€
Spesa Pubblica per l’Istruzione 104mld€
GRAN BRETAGNA
La dimensione dell’intervento dei governi
Fonte Dati: OCSE e BBC
PianoSalvataggioFinanziario
770mld€
Spesa Pubblica
per la Sanità 818mld €
Spesa Pubblica
per l’Istruzione 674mld €
USA
La dimensione dell’intervento dei governi
Fonte Dati: OCSE e BBC
ITALIA
Spesa Pubblica in Istruzione 67mld€
Spesa Pubblica per la Sanità 104mld€
Piano Salvataggio Finanziario
40mld€
Il piano di salvataggio dell’Italia è molto limitato rispetto a quello degli altri paesi perché le perdite nel nostro
sistema finanziario sono state minori.
Infatti, le nostre banche hanno cartolarizzato pochi mutui subprime e non hanno comprato tanti titoli legati ai mutui.
La dimensione dell’intervento dei governi
Fonte Dati: OCSE e Il Sole 24 Ore
Crollo dei mercati azionari
I nostri depositi diventano a rischio
Le piccole imprese hanno difficoltà ad ottenere prestiti
Le imprese riducono gli investimenti
Licenziamenti
Ma perché concentrare così tanti soldi e sforzi su questi aspetti?
Il fatto è che un fallimento delle principali banche, e la paralisi dei mercati finanziariavrebbe degli effetti devastanti su tutta l’economia.
Fallimento delle banche Cala il valore dei risparmi delle aziende
Crollo della domanda di beni e servizi
Recessione economica
Ma in che modo questi soldi vengono spesi per aiutare le banche?
1) Una parte di tali fondi servono come garanzia per i prestiti tra banche e per i depositi dei
cittadini
2) Un’altra parte vengono utilizzati per ricapitalizzare le banche
Per affrontare il problema della mancanza di liquidità i governi europei hanno assicurato i prestiti che le banche
si fanno l’una con l’altra (il mercato interbancario)
Inoltre,le Banche Centrali hanno tagliato i tassi di interesse ed ampliato le possibilità di prestito per gli
istituti finanziari in difficoltà.
Questo significa che se una banca non riesce a restituire il prestito che le è stato dato da un’altra
banca, tale prestito viene ripagato dallo Stato
1) Il mercato interbancario
Oltre a garantire i prestiti interbancari I governi europei hanno inoltre deciso di garantire i depositi dei cittadini
Questo ha diminuito il rischio che i correntisti si precipitassero presso le banche richiedendo i soldi depositati come ad esempio è successo la scorsa
primavera per la banca inglese Northern Rock
In Italia i depositi sono garantiti fino ad un massimo di 103.000 €, tale norma era già presente prima della
riunione dei governi europei
2) La ricapitalizzazione
Cosa significa che lo stato ricapitalizza le banche?
Significa che lo stato dà dei soldi alle banche. In cambio le banche emettono nuove azioni che
vanno allo stato. In questo modo lo stato diventa azionista della banca. Cioè lo Stato diventa
proprietario di una parte, o in alcuni casi tutta, la banca.
Gli effetti della ricapitalizzazione sono:
• Rafforzare la base di capitale delle banche, che era stata erosa dall’evolversi della crisi, allontanando così il rischio di un fallimento
2) Aumentare la liquidità delle banche consentendone la normale operatività
L’importanza di salvare il sistema finanziario non implica però che questo avvenga ad ogni condizione
Quali sono, per esempio, le condizioni che i Governi possono imporre in cambio degli aiuti alle banche con i
soldi dei cittadini?
Tipi di intervento
Tipi di intervento
La Gran Bretagna l’ha fatto, gli USA no. (Ad es. JP Morgan negli Stati Uniti ha ricevuto aiuti statali per 10mld$ e quest’anno
distribuirà 10,5mld$ in bonus)
Il Governo può chiedere:
• che le banche paghino i dividendi allo Stato prima che agli altri azionisti
• di limitare il pagamento del bonus ai manager.
Tipi di intervento
Potendo quindi influenzarne e controllarne il comportamento
Il Governo può chiedere:
• che le banche paghino i dividendi allo Stato prima che agli altri azionisti
• di limitare il pagamento del bonus ai manager.
• di sedere nei consigli di amministrazione delle banche
Tipi di intervento
Questo è un punto cruciale per limitare l’impatto che la crisi può avere sull’economia reale
Il Governo può chiedere:
• che le banche paghino i dividendi allo Stato prima che agli altri azionisti
• di limitare il pagamento del bonus ai manager.
• di sedere nei consigli di amministrazione delle banche
• che le banche usino i soldi che lo Stato dà per dare prestiti ad imprese e famiglie.
Tipi di intervento
In Italia non c’è stata ancora nessuna ricapitalizzazione con soldi dello Stato, ma il governo ha stanziato 40mld€ per ricapitalizzare le banche che si trovino in difficoltà.
Il Governo può chiedere:
• che le banche paghino i dividendi allo Stato prima che agli altri azionisti
• di limitare il pagamento del bonus ai manager.
• di sedere nei consigli di amministrazione delle banche
• che le banche usino i soldi che lo Stato dà per dare prestiti ad imprese e famiglie.
Tipi di intervento
Il decreto del governo prevede che, in caso di intervento, il pagamento degli stipendi dei manager
dovrà sottostare ad un codice etico
Il Governo può chiedere:
• che le banche paghino i dividendi allo Stato prima che agli altri azionisti
• di limitare il pagamento del bonus ai manager.
• di sedere nei consigli di amministrazione delle banche
• che le banche usino i soldi che lo Stato dà per dare prestiti ad imprese e famiglie.
Conclusione
Purtroppo, la crisi finanziaria è ormai diventata una crisi economica la cui entità e durata è ancora incerta
Anche in Italia, i dati economici più recenti non sono incoraggianti.
ore di cassa integrazione ordinaria +253%
disoccupazione +9%
produzione industriale -6.9%
ordinativi -12.2%
Contagio dell’economia reale
Fonti: ISTAT e INPS
Come vediamo anche se la crisi finanziaria ha colpito l’Italia in misura limitata, la crisi economica inizia a farsi
sentire in maniera pesante
Questo è dovuto alla forte integrazione che c’è tra le economie mondiali.
Quindi se una crisi colpisce fortemente dei paesi che sono economicamente legati a me, alla fine la crisi
iniziale si ripercuote anche sul mio paese in maniera indiretta.
Conclusione
Per questo è necessario che l’intervento dei vari governi sia coordinato a livello internazionale ed in
particolare europeo
Inoltre per uscire dalla crisi é ora fondamentale una politica economica coraggiosa da parte dei governi che
stimoli l’economia attraverso la leva fiscale, cioé riduzione delle tasse sui cittadini e sulle imprese ed
aumento degli investimenti pubblici.
Conclusione
Grazie!
www.quattrogatti.info
Le fonti dei dati e note bibliografiche sono reperibili sul nostro sito.