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CENTRO ANTIVIOLENZA FABIANA

Le attività del Centro Antiviolenza - prima parte

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CENTRO ANTIVIOLENZA FABIANA

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Cosa vuol dire violenza di Cosa vuol dire violenza di genere?genere?

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Violenza di genereViolenza di genereAssunti Assunti

NON ESISTONO GIUSTIFICAZIONI AD ALCUN TIPO DI VIOLENZA

LA DONNA NON È MAI RESPONSABILE DELLA VIOLENZA CHE SUBISCE

NON C’È DONNA CHE MERITI DI SUBIRE VIOLENZA

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Perchè la violenza di genere?Perchè la violenza di genere?

Spesso la Donna non riesce a dare un nome al

comportamento del partner.

Viene colpita nell’autostima, inizia a diventare fragile.

Non sa se è colpa sua o se è cosi che funziona la realtà

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Falsi mitiFalsi mitiLuoghi comuniLuoghi comuni

Sulle donne…Va in giro vestita in un modo tale che se l’è cercata (provoca)“Se lui la picchia ci sarà un motivo, no?”“Vedrai che se lei proprio non voleva, non sarebbe successo”“Si è ricordata di andare dalla polizia troppo tardi, di sicuro

non è vero”

Page 6: Le attività del Centro Antiviolenza - prima parte

False credenzeFalse credenze

La maggior parte delle violenze contro le donne sono ad

opera di sconosciuti.

La violenza accade solo in contesti sociali svantaggiati.

Gli uomini violenti non riescono a controllare i loro

comportamenti.

E’ sempre meglio tener unita la famiglia per il bene dei figli.

I violenti sono malati.

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Gli STEREOTIPI sul maltrattante Gli STEREOTIPI sul maltrattante l’aggressività è un istinto maschile

si tratta di uomini con problemi psichiatrici

si tratta di uomini con problemi di dipendenze

la malattia,l’alcool, le droghe sono la causa della violenza

La maggior parte degli uomini violenti sono stranieri (differenze

culturali) e/o emarginati

effetti:

si “giustifica” il violento (attenuanti) si attenua illusoriamente la percezione del rischio.

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Si crede che…

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Violenza fisicaViolenza fisicaSpintonare, tirare i capelliDare schiaffi, pugni, calciColpire con oggettiStrangolareUstionareFerire con un coltelloInfliggere mutilazioni genitaliTorturareUccidere

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Violenza sessuale Violenza sessuale (1)(1)

Battute e prese in giro a sfondo sessuale

Fissare insistentemente e in modo allusivo

Esibizionismo

Telefonate oscene

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Violenza sessualeViolenza sessuale (2)(2)

Rapporti sessuali imposti

Stupro

Gravidanze o aborti imposti

Tratta delle donne e sfruttamento sessuale

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Violenza psicologicaViolenza psicologicaBattute e prese in giro dirette ad umiliareMinacce, e in particolare minacce di violenzaIsolamento e controlloInsulti, anche di fronte ad altre personeIn generale: comportamenti che danneggiano

l’identità e l’autostima della donna, la sua possibilità di benessere, soprattutto se persistenti.

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Violenza economicaViolenza economica

Controllo dello stipendio della donna o delle entrate familiari, impedendole qualsiasi decisione in merito

Divieto o costrizione a lavorare, obbligo a lasciare il lavoro

Costrizione a firmare documenti, a intraprendere iniziative economiche, a volte truffe

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Violenza spiritualeViolenza spirituale

Distruzione dei valori e della fede religiosa di una donna attraverso la ridicolizzazione sistematica

Costringere una donna con la violenza o il ricatto a fare cose contrarie ai suoi valori, o a non fare cose obbligatorie nella sua religione

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StalkingStalking

STALKERSTALKERCOLUI CHE INSEGUE, COLUI CHE INSEGUE,

CHE FA LA POSTACHE FA LA POSTA

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StalkingStalkingDetto anche “sindrome del molestatore assillante”: ogni forma di

comportamento anomalo e fastidioso verso una persona, costituito

da comunicazioni intrusive oppure da comportamenti volti a

controllare la pro-pria vittima.

Esempi: telefonate e lettere anonime, sms ed e-mail assillanti, invio di fiori, pedinamenti, appostamenti, sorveglianza sotto casa, violazione di domicilio, mi-nacce di violenza, aggressioni, fino ad omicidio o tentato omicidio.

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Perché la donna maltrattata non se ne Perché la donna maltrattata non se ne va?va?

Paura delle reazioni del partner Paura di non essere creduta e/o sostenuta Mancanza di risorse materiali Senso d’isolamento sociale/familiare Colpevolizzazione da parte della famiglia, delle istituzioni, dei

conoscenti Sfiducia nella esistenza di un’alternativa percorribile Tenere unita la famiglia Minimizzazione (ormai è passata)

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Il ciclo della violenzaIl ciclo della violenzaLenore Walker, 1979Lenore Walker, 1979

1° FASE: COSTRUZIONE DELLA TENSIONE

Compaiono i primi conflitti e forte tensione psicologica.Compaiono i primi conflitti e forte tensione psicologica.Minacce, insulti, denigrazioni,

controllo sulla vita quotidiana….. Inizia nella donna uno stato di allerta e accumulo di stress. Inizia nella donna uno stato di allerta e accumulo di stress.

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Il ciclo della violenzaIl ciclo della violenzaLenore Walker, 1979Lenore Walker, 1979

2° FASE: SCOPPIO DELLA VIOLENZA

In questa fase i maltrattamenti diventano In questa fase i maltrattamenti diventano sempre più gravi sempre più gravi con rapida escalation. con rapida escalation.

Il molestatore utilizza Il molestatore utilizza strategie di controllo strategie di controllo basate sulla basate sulla minaccia e sull’intimidazione. minaccia e sull’intimidazione.

Nella fase acuta la vittima spesso cerca Nella fase acuta la vittima spesso cerca AiutoAiuto..

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Il ciclo della violenzaIl ciclo della violenzaLenore Walker, 1979Lenore Walker, 1979

3° FASE: LUNA DI MIELE

Il violento è colto da paura, senso di colpasenso di colpa, timore di , timore di reazioni da parte della donna. reazioni da parte della donna.

SiSi giustifica,giustifica, offre delle offre delle spiegazionspiegazioni. i. Attraverso le Attraverso le scusescuse, il , il pentimento, le promesse pentimento, le promesse di di

cambiamentocambiamento chiede e ottiene il chiede e ottiene il perdono perdono

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Il ciclo della violenzaIl ciclo della violenza

Page 23: Le attività del Centro Antiviolenza - prima parte

Le conseguenze psicologicheLe conseguenze psicologichedella violenzadella violenza

Ogni ciclo successivo aumenta di intensitàVengono minati il senso di sicurezza e la fiducia in sé e

negli altri senso di impotenza

Isolamento, confusione e difficoltà a prendere decisioni

Ansia e paura generalizzata (attacchi di panico)Depressione e tentativi di suicidio

Disturbi alimentari anoressia e bulimiaAssunzione di droghe o di alcool, Disturbi del sonno

La violenza agisce quindi in modo subdolo e silente senza che la donna se ne renda conto finendo per morire dentro

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Violenza assistitaViolenza assistita

Qualsiasi atto di violenza fisica, verbale, psicologica, sessuale ed

economica compiuta su figure di riferimento o su altre figure

significative, adulte o minori; di tale violenza il/la bambino/a

può fare esperienza direttamente (quando essa avviene nel

suo campo percettivo), indirettamente (quando il minore è a

conoscenza della violenza) e/o percependone gli effetti.

(C.I.S.M.A.I., 1999)

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Conseguenze sul minoreConseguenze sul minore

Riproducibilità: chi assiste abitualmente a violenza e si “abitua” a vivere

in un contesto violento tende poi ad agire comportamenti violenti.

I comportamenti violenti possono venir percepiti come “normali”.

I bambini tendono ad interiorizzare i modelli comportamentali genitoriali

e possono identificarsi con il genitore maltrattante.

Rischio di venir puniti per questo dal padre violento e/o di venir colpiti

accidentalmente quando fungono da “scudi”.

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Uscire dalla violenza Uscire dalla violenza si può si può Cosa fare Cosa fare??

1. Ammettere il problema

2. Non minimizzare - non provare a farcela

da soli

1. Chiedere aiuto

2. Denunciare all’autorità

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La nascita dei centri antiviolenza eLa nascita dei centri antiviolenza edelle case rifugiodelle case rifugio

Hanno origine nei movimenti femministi degli anni ’70; in Europa, il primo centro apre a Londra nel 1972.

Sono nati come risposta politica e sociale al fenomeno della violenza contro le donne.

In Italia nascono alla fine degli anni ’80: Casa delle Donne di Bologna, Casa delle Donne Maltrattate di Milano.

Negli anni ’90 i Centri cominciano a essere riconosciuti e finanziati dalle Istituzioni.

Oggi in Italia si contano circa un centinaio di Centri Antiviolenza, una cinquantina dei quali possiede una casa rifugio.

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CENTRO ANTIVIOLENZA CENTRO ANTIVIOLENZA FABIANAFABIANA

Chi SiamoSiamo un gruppo di donne (assistenti sociali, psicologhe, avvocato, professionisti) che hanno operato la scelta di utilizzare la relazione di genere e le loro differenti professionalità per mettere in campo percorsi di aiuto a tutte le donne che si trovano a vivere situazioni di difficoltà od a subire qualunque forma di violenza (dal maltrattamento all’abuso sessuale, dalla deprivazione economica alla violenza di tipo psicologico), attraverso il Centro Antiviolenza “Fabiana”

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CENTRO ANTIVIOLENZA FABIANACENTRO ANTIVIOLENZA FABIANA

Cosa garantiamoCosa garantiamo

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Le attività delLe attività delCentro AntiviolenzaCentro Antiviolenza

Colloqui di accoglienza

Informazioni legali

Consulenze sociali e psicologiche

Intermediazione con altri servizi

Ricerca ospitalità in casa emergenza e/o rifugio segreto

Formazione per operatori del centro e dei servizi

Formazione nelle scuole

Divulgazione materiali informativi

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CENTRO ANTIVIOLENZA CENTRO ANTIVIOLENZA FABIANAFABIANA

Modalità di accessoIl punto di contatto con il centro può avvenire sia tramite telefono, sia tramite invio di

altri servizi, sia presentandosi direttamente. (Accesso diretto)

Il Centro non prende in carico minorenni. Il Centro si occupa dei figli delle donne

vittime di violenza per le esigenza strettamente collegate al percorso della donna.

1) Servizio Telefonico

Il servizio telefonico, interfacciando le donne con il Centro Antiviolenza, garantisce

l’accesso ai suoi servizi e fornisce una prima risposta informativa ai bisogni rilevati,

con particolare riguardo alla messa in sicurezza della donna.

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Organizzazione e modalità operativeOrganizzazione e modalità operativeLa consulenza sociale

L’intervento sociale comprenderà delle attività il cui impegno sarà quello di informare, ascoltare ed accompagnare le donne all’interno di un percorso di recupero sociale, questo verrà fatto attraverso:

1. Colloqui preliminari e pronta accoglienza per individuare i bisogni e fornire le prime informazioni utili

2. Affiancamento della donna nella fruizione dei servizi pubblici o privati, nel rispetto dell’identità culturale e della libera scelta di ciascuna

3. Assistenza4. Conoscenze ed informazioni sulle dinamiche della violenza, sulla prevenzione e sul

contrasto di essa5. Inserimento in strutture residenziali protette per donne

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Organizzazione e modalità operativeOrganizzazione e modalità operativeLa consulenza psicologica

Tra gli interventi previsti, quello psicologico comprende una serie di tecniche professionali e l’applicazione di specifiche metodiche psicoterapeutiche che considerano centrale la partecipazione attiva delle donne nell’affrontare la sua problematica.

Tali attività saranno:1. Consulenza psicologica 2. Elaborazione di percorsi personalizzati di uscita dalla violenza, basati sull’analisi

delle specifiche situazioni, tesi a rafforzare la fiducia della donna nelle proprie capacità e risorse, e a favorire nuovi progetti di vita e di autonomia

3. Promozione e valorizzazione di esperienze di Self-help (auto-mutuo-aiuto) tra donne

4. Supporto psicologico5. Psicoterapia dei traumi

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Organizzazione e modalità operativeOrganizzazione e modalità operativeLa consulenza legale

L’intervento legale comprende una serie di azioni legali e consulenze atte ad informare ed accompagnare le donne, dal punto di vista legale, nei vari percorsi da intraprendere.

Tali attività riguarderanno:1. Colloqui informativi e orientativi, di carattere legale2. Consulenze legali3. Acquisizione delle normative a favore delle donne vittime di violenza di genere4. Possibilità di sporgere denuncia5. Accompagnamento nel percorso legale

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E se non vogliamo che la morte di queste donne rimanga un lutto senza riparo, dobbiamo considerare che il nostro sistema deve necessariamente cambiare e sintonizzarsi su questa grave problematica.

Ed è per questo che noi stessi, la scuola, le istituzioni, i servizi pubblici dovremmo riuscire a sollecitare le coscienze di tutti e a

sviluppare la conoscenza del fenomeno:

è il passo indispensabile per dare risposte alla sofferenza e alle difficoltà pratiche delle donne vittime di violenza

è la strada maestra per sviluppare programmi specifici d’intervento concreto, per contrastare, prevenire e punire i comportamenti degli aggressori

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Commentare è difficile e il rischio Commentare è difficile e il rischio di dire cose scontate è piuttosto di dire cose scontate è piuttosto alto. alto.

…… …… Una cosa vale la pena di Una cosa vale la pena di ripetere: che il fenomeno si ripetere: che il fenomeno si combatte cominciando combatte cominciando con con la denunciala denuncia..

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Associazione Mondiversi onlus