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Domanda di salute dei cittadini ed offerta di cure:
le risorse allo stato disponibili e relative criticità
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LE TESTIMONIANZE
Affonda nave da crociera: "Ci ha salvati il cuoco"
il racconto dei naufraghi arrivati a FiumicinoCirca 250 spagnoli, russi e argentini passeggeri della Costa Concordia hanno raggiunto in pulmann gli alberghi vicino all'aeroporto della
capitale. "E' stato un incubo. Non siamo stati aiutati"
di FLAMINIA
E' stato lui a metterci in salvo. Ha caricato me e altre 15O persone sulla scialuppa di salvataggio e poi ha remato
fino alla riva. Senza di lui non so cosa avrei fatto".
Archivio La Repubblica dal 1984Cerca nel Cosa vuoiRomaVicino arepubblica115L
AZIONE RIF. NORMATIVO
Formare approfonditamente su:
prevenzione malattie e infortuni,
misure da attuare in caso di infortunio,
stabilità della nave e mantenimento della stessa,
navigazione,
comunicazioni via radio e relative procedure
Art. 7 c. 1 D.Lgs 298/99
Attese legislative D.Lgs 298/99 relative
COMPITI COMANDANTE (D.Lgs 271/99 – D.Lgs 298/99) designare tra i componenti dell’equipaggio i lavoratori marittimi incaricati
dell’attuazione delle misure di emergenza
emettere procedure ed istruzioni per l’equipaggio, in forma chiara e comprensibile,
relativamente a igiene, salute e sicurezza
sostituire immediatamente le dotazioni che presentano deterioramenti o deficienze che
possono comportare un rischio
segnalare all’armatore le anomalie e deficienze riscontrate che possono compromettere
l’igiene, la salute e la sicurezza dei lavoratori
informare l’armatore e RLS di eventi non prevedibili o incidenti che possono
comportare rischi per i lavoratori e adottare idonee misure per rimuoverne la causa
assicurare la disponibilità del materiale sanitario a bordo
collaborare con il SPP e il RSPP per attuare le norme di igiene e sicurezza a bordo
ricevere le segnalazioni dal RLS su deficienze ed anomalie riscontrate
valutare, d’intesa con il Servizio di Prevenzione e Protezione, la tipologia di infortuni
occorsi al lavoratore marittimo a bordo e comunicare tale dato all’armatore
COMPITI ARMATORE - COMANDANTE (D.Lgs 271/99 –
D.Lgs 298/99)
designare il personale addetto al SPP (no RSPP che è compito specifico dell’armatore), il medico competente
organizzare il lavoro a bordo per ridurre al minimo i fattori di fatica
limitare al minimo il n. lavoratori esposti ad agenti pericolosi
verificare il rispetto orario di lavoro
richiedere l’osservanza ai lavoratori delle norme di igiene e sicurezza e l’utilizzazione dei DPI a disposizione
garantire le condizioni di efficienza dell’ambiente di lavoro, la regolare manutenzione degli impianti, apparati di bordo e dei
dispositivi di sicurezza
attuare misure tecniche e organizzative per ridurre al minimo i rischi connessi all’uso di attrezzature di lavoro e impedirne un utilizzo
non adeguato
adottare misure per garantire la regolare pulizia delle navi per mantenere condizioni di igiene adeguate
disporre che gli eventi che si sono verificati in navigazione e che hanno o possono avere effetto sulla sicurezza e sulla salute dei
lavoratori a bordo siano oggetto di un resoconto scritto e dettagliato da trasmettere all’autorità marittima
fornire e mantenere le dotazioni mediche a bordo
fornire ai lavoratori DPI conformi alle normative
tenere a bordo ed aggiornare il registro degli infortuni
fornire al SPP informazioni su natura dei rischi, dati registro infortuni e malattie professionali, organizzazione del lavoro,
programmazione e attuazione misure preventive e protettive, descrizione attrezzature di lavoro
permettere all’equipaggio tramite RLS di verificare l’applicazione delle misure di protezione e prevenzione e di avere accesso alla
documentazione relativa
fornire e mettere a disposizione dell’equipaggio la raccolta delle normativa nazionale e internazionale, documentazione tecnica, il
“manuale per la gestione della sicurezza dell’ambiente a bordo”
fornire informazioni su: o o i rischi per la sicurezza e la salute connessi all'esercizio della navigazione marittima;
o o le misure e le attività di protezione adottate;
o o i rischi specifici cui è esposto in relazione all'attività svolta a bordo, le normative di sicurezza e le disposizioni armatoriali in
materia;o o i pericoli connessi all'uso di sostanze e dei preparati pericolosi presenti a bordo;
o o le procedure che riguardano il pronto soccorso, la lotta antincendio, l'abbandono nave;
o o il responsabile del servizio di prevenzione e protezione a bordo ed il medico competente
informare i lavoratori su misure da attuare in caso di emergenza (incendio abbandono nave)
assicurare che le informazioni forniti ai lavoratori a bordo su salute e sicurezza siano comprensibili per tutti
addestrare i lavoratori su corretto utilizzo DPI e attrezzature di lavoro
formare ed addestrare il personale in materia di igiene e sicurezza predisponendo appositi manuali di facile consultazione
Il Direttore Generale rappresenta legalmente l'Azienda.Nel rispetto delle indicazioni regionali e attraverso strategie e soluzioni contenute
nel piano di organizzazione e funzionamento aziendale, controlla e governa tutte le attività dell'Azienda.Il Direttore Generale, il Direttore Sanitario e il Direttore Amministrativo
costituiscono la direzione aziendale.
Le competenze del Direttore Generale:- definizione degli obiettivi e dei programmi aziendali, nel quadro della programmazione sanitaria nazionale e regionale;- adozione di direttive generali per la gestione dell’Azienda;- definizione di atti di indirizzo interpretativi ed applicativi in materia di norme nazionali e regionali;- adozione di tutti gli atti relativi al piano pluriennale di attività;- adozione di tutti gli atti relativi alla programmazione finanziaria e di bilancio;- individuazione delle risorse umane, materiali e finanziarie da destinare alle diverse finalità e la loro ripartizione tra le strutture;- adozione degli atti relativi all’assunzione del personale;- verifica di rispondenza dei risultati della gestione alle direttive generali impartite, con il supporto del nucleo di valutazione;- nomina del collegio sindacale;- nomina o revoca del Direttore Sanitario e del Direttore Amministrativo;- nomina del collegio di direzione e del consiglio dei sanitari;- nomina del nucleo di valutazione;- nomina del collegio tecnico;- adozione dell’atto aziendale;- adozione degli atti soggetti all’approvazione della Giunta regionale;- disciplina dell’attività libero-professionale;- adozione di regolamenti interni per l’organizzazione, la gestione ed il funzionamento dell’Azienda;- adozione ed approvazione del programma delle attività territoriali;- adozione di tutti quegli atti che la normativa attribuisce alla sua competenza diretta in quanto titolare della funzione di governo dell’Azienda.
Altri compiti del Direttore Generale:
- nomina e revoca degli incarichi di struttura complessa e semplice;- conferimento di incarichi di natura professionale, di consulenza, studio e ricerca, di funzioni ispettive di verifica e controllo;- conferimento di incarichi mediante contratti a tempo determinato per funzioni di particolare rilevanza ed interesse strategico;- conferimento di incarichi mediante contratti a tempo determinato per l’attuazione di progetti finalizzati;- nomina e revoca degli altri incarichi alla dirigenza (anche su proposta del Direttore Sanitario e del Direttore Amministrativo) del comitato di dipartimento, del direttore di dipartimento, di presidio, di distretto e degli altri responsabili di strutture complesse, secondo le rispettive competenze.
i principi fondamentali su cui si basa il SSN:
• responsabilità pubblica della tutela della salute
•universalità ed equità di accesso ai servizi sanitari
•globalità di copertura in base alle necessità assistenziali di ciascuno, secondo quanto previsto dai Livelli essenziali di assistenza
•finanziamento pubblico attraverso la fiscalità generale
•"portabilità" dei diritti in tutto il territorio nazionale e reciprocità di assistenza con le altre regioni.
Il decreto legislativo n. 56/2000 fu scritto con il dichiarato obiettivo di ‘fissare’ stabilmente quel rapporto sulla base di criteri e parametri che dovevano interrompere il finanziamento della spesa storica ‘a piè di lista’, stabilizzare secondo andamenti predeterminati fabbisogno e finanziamento della sanità e delle principali funzioni delle regioni a statuto ordinario, incentivare e ‘premiare’ la partecipazione e lo sforzo fiscale di ciascuna regione riconnettendo la responsabilità di spesa alla responsabilità del prelievo.
G.U. di pubblicazione: G.U. n. 248 del 24 Ottobre 2001
Legge cost. 18 ottobre 2001, n. 3
Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione
Parlamento italiano
2001
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI29 novembre 2001
Definizione dei livelli essenziali di assistenza
I Lea sono organizzati in tre settori:
•prevenzione collettiva e sanità pubblica•assistenza distrettuale•assistenza ospedaliera
Oltre alle prestazioni incluse nei Lea, è previsto che le singole Regioni possano stabilire ulteriori prestazioni da erogare con stanziamenti propri.
I piani di rientro sono finalizzati a verificare la qualità delle prestazioni ed a raggiungere il riequilibrio dei conti dei servizi sanitari regionali. Il Ministero, attraverso il SIVEAS, è impegnato nell'affiancare le Regioni nel raggiungere gli obiettivi previsti dai Piani.
L'attività di affiancamento alle Regioni con i Piani di rientro della spesa sanitaria è affidata al Siveas (Sistema nazionale di verifica e controllo sull'assistenza sanitaria). Il supporto tecnico è assicurato dalla Direzione generale della programmazione sanitaria, dei livelli di assistenza e dei principi etici di sistema del Dipartimento della qualità del Ministero della salute.
Il Piano di Rientro dal Disavanzo 2007-2009 è stato siglato il 13 marzo 2007, l’attuale Commissario ad acta per la prosecuzione del Piano di Rientro è il Presidente pro-tempore della Regione Stefano Caldoro. Al fine di rafforzare l’impatto dell’attività commissariale, il Presidente del Consiglio dei Ministri ha affiancato al Commissario ad acta come sub-commissario il dott. Mario Morlacco ed il dott. Achille Coppola.Percorso del Piano di rientroSottoscrizione del Piano, diffida, commissariamentoMonitoraggio formaleApprovazione dei provvedimenti, riunioni di verifica degli obiettivi, risultato di gestione (avanzo/disavanzo)Monitoraggio di attuazioneRiorganizzazione della rete dei laboratori, punti unici di accesso (PUA), flussi informativiMonitoraggio di sistemaAnalisi assistenza ospedaliera (posti letto, tasso di ospedalizzazione), personale (numero di unità, costi), assistenza territoriale (RSA, ADI, Hospice)
I punti del mandato commissariale del 23 aprile 2010
•Prosecuzione delle azioni di supporto contabile e gestionale
•Implementazione dei corretti procedimenti contabili e gestionali, sia a livello
aziendale che regionale“
•Riassetto della rete ospedaliera e territoriale, con adeguati interventi per la
dismissione/riconversione/riorganizzazione dei presidi non in grado di assicurare
adeguati profili di efficienza e di efficacia; analisi del fabbisogno e verifica
dell'appropriatezza;conseguente revoca degli accreditamenti per le corrispondenti
strutture private accreditate; conseguente modifica del vigente piano ospedaliero
regionale in coerenza con il Piano di rientro
•Definizione dei contratti con gli erogatori privati accreditati, secondo una stima
puntuale del fabbisogno, con l'attivazione, in caso di mancata stipula, di quanto
provvedimenti regionali ed aziendali, con conseguente sospensione dei
provvedimenti contrastanti con il Piano ovvero adottati in carenza o difformità del
preventivo parere da parte dei Ministeri affiancanti
•Potenziamento della struttura amministrativa interna, con sviluppo delle relative
professionalità, funzionale alla corretta gestione dei procedimenti in modo stabile e
duraturo
•Adozione del Piano Sanitario Regionale in coerenza con il Piano di Rientro
Domanda:
L’Azienda a quale dei due si rivolge?
Il paziente è colui che necessita di tutelaIl paziente è un “consumatore” senza preferenze
L’esigente è un “consumatore” con proprie preferenzeL’esigente in realtà è un “contraente”
L’esigente è un cittadino che continua ad essere tale anche se ammalato
Aziendalizzazione
Per un’aziendaIl bene sanitario è in senso generale tutto quello che al suo interno è
ritenuto idoneo a soddisfare bisogni di salute
Il requisito dell’utilità comporta che soggetti bisognosi (pazienti/esigenti) trovino una corrispondenza nel bene che
l’azienda offre
Azione Sindacale
Molto più preoccupata di adeguare le retribuzioni al costo della vita
piuttosto che non le professioni ai valori dinamici della società
Casu marzuDa Wikipedia, l'enciclopedia libera.
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Il casu martzu è un prodotto alimentare della Sardegna caratterizzato dal suo
particolare processo di formazione: si tratta di formaggio pecorino colonizzato
dalle larve della mosca casearia (Piophila casei). È conosciuto anche come
casu frazigu, casu modde, casu becciu, casu fattittu, casu giampagadu (i nomi
si differenziano a secondo delle regioni storiche dell'Isola).